San Josemaría Escrivà. Una biografia per immagini del fondatore dell'Opus Dei

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Federico De Palo

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Nov 7, 2011, 3:16:08 PM11/7/11
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Si può ricostruire un percorso di santità attraverso una serie di scatti fotografici? L’impresa, non semplice, ma brillante e originale, è riuscita a Bruno Mastroianni che ha pubblicato per Lindau San Josemaría Escrivà. Una biografia per immagini del fondatore dell’Opus Dei. Ciò che conta del libro di Mastroianni non è la ricostruzione della vita del santo o la ricostruzione del percorso di vita di Escrivà de Balaguer: come spiegato dallo stesso autore esistono testi importanti in proposito come quelli scritti da Michele Dolz e Andrés Vásquez Prada. 

Il libro di Bruno Mastroianni è un libro per i giovani d’oggi proprio in quanto «biografia per immagini», un aspetto spiegato con la consueta chiarezza da Joaquín Navarro-Valls, che firma la prefazione al volume: «L’idea di dire qualcosa della vicenda di San Josemaría attraverso una serie di scatti fotografici è molto efficace, perché i santi non vanno trattati come statuine da mettere nell’armadio delle questioni religiose. I santi sono uomini in carne e ossa che hanno vissuto vite umane piene di speranze, di lavoro, e qualche volta anche di paura, ma sempre ricche di dialogo con Dio, trasformando vicende apparentemente ordinarie in capolavori divini». È estremamente difficile nel mondo d’oggi trasmettere ai giovani che la santità è qualcosa che non appartiene al passato e riservata a pochi eletti, ma semplicemente la risposta ad una chiamata di Dio rivolta a ciascuno di noi. È difficile e forse non c’è niente di più diretto di un libro così, in cui testo e immagini si compensano vicendevolmente. 

Il libro è un documento storico unico, con molte foto inedite che contribuiscono ad arricchire il patrimonio di conoscenza sulla vita di Escrivà e sul mondo che ha fatto da sfondo al suo percorso umano e spirituale. L’autore non lo ammetterà mai ma non deve essere stato facile portare alla luce così tante immagini mai pubblicate relative ad una figura così importante e particolare nella storia del cattolicesimo contemporaneo. Alla Bussola Quotidiana, invece, Bruno Mastroianni per spiegare il senso del suo lavoro parte dal primo scatto: «La prima fotografia è quella di Escrivà-bambino. Credo che debba colpire molto pensare che il fondatore dell’Opus Dei, una realtà straordinaria, diffusa nel mondo e impegnata giorno dopo giorno a fare del bene, sia nata per opera di quel bambino, nato in un paesino spagnolo ad inizio Novecento. Cosa sarebbe accaduto – prosegue Mastroianni – se San Josemaría non si fosse fatto “portare” da Dio? In ognuno di noi c’è quel bambino, perché per ciascuno di noi Dio ha in mente un progetto, sta a noi scoprirlo interrogandoci sul nostro vivere quotidiano. E chissà quante grandi potremo fare!». 

L’autore è un entusiasta ma sfogliando le pagine del suo libro si resta effettivamente colpiti dal «santo in carne e ossa» citato da Navarro-Valls: non un’immaginetta sacra che ritrae le sembianze di un uomo o di una donna ma, ad esempio, il giovane uomo smunto che arriva in Andorra dopo due settimane di fuga tra impervi sentieri di montagna, o il portasigarette “speciale” dove Escrivà conservava, nei difficili tempi della guerra civile spagnola, le particole del Santissimo Sacramento per portare la comunione a persone che da molto tempo non avevano potuto ricevere i sacramenti. Il testo ha anche il merito di raccontare i primi passi compiuti dall’Opus Dei in Italia, ritraendo tra gli altri il primo fedele, don Francesco Angelicchio e di descrivere la figura di don Alvaro Portillo, amico di sempre di Escrivà, nominato nel 1982 primo prelato dell’Opus Dei dal Santo Padre Giovanni Paolo II. 

L’impressione che si ha sfogliando le oltre centosessanta pagine del libro è che la scelta di associare testi semplici, ben scritti, chiari, ad una galleria di immagini significative, riesca più e meglio di altri strumenti a trasmettere il senso del messaggio di questo protagonista della storia della Chiesa moderna: «Dal fatto che tu e io – spiegava san Josemaría – ci comportiamo come Dio vuole, non dimenticarlo, dipendono cose molto grandi». Le fotografie, insomma, sono lì per testimoniare qualcosa di più importante.

(Andrea Camaiora, 05/11/11, La Bussola Quotidiana, http://www.labussolaquotidiana.it/ita/home.htm )
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