Care/i compagne/i, vi inviamo il testo di lettera seguente. Vi chiediamo suggerimenti e considerazioni o, al solito, il silenzio-assenso. Cari saluti.
Emidia Papi e Giorgio Cremaschi Portavoce nazionali del Comitato No Debito
Ai firmatari dell'appello "Cambiare si può”
Care/i compagne/i,
condividiamo quanto contenuto nel vostro appello “Cambiare si può”, in particolare quando affermate la necessità di opporsi su tutti i terreni, ivi compreso quello elettorale) “al governo Monti, alle politiche liberiste che lo caratterizzano e alle forze che lo sostengono”.
Questa stessa ispirazione ci ha mosso nel promuovere e organizzare, unitamente ad altri soggetti, la manifestazione nazionale del 27 ottobre “No Monti Day”, che ha portato in piazza a Roma decine di migliaia di persone preoccupate dal destino dei diritti e delle conquiste sociali e democratiche, dell'ambiente e del territorio colpiti dalle politiche della BCE, del governo e del padronato.
Condividiamo il fatto che questo anno di vita del “governo dei tecnici” ha aperto per noi una frattura insanabile con tutte quelle forze che, direttamente o indirettamente, ne hanno sostenuto le scelte e che, implicitamente o esplicitamente, si ripromettono di dar loro continuità nella futura legislatura.
Senza il ripudio del fiscal compact, del pareggio di bilancio costituzionalizzato, della controriforma previdenziale, della cancellazione dell'articolo 18, senza una politica volta a colpire la speculazione finanziaria e, dunque, il debito che essa pretende di vedere rimborsato, non c'è sinistra degna di questo nome.
E' dunque con preoccupazioni analoghe e convergenti con le vostre che parteciperemo alla assemblea da voi proposta per il 1° dicembre. Analogamente, confidiamo nella vostra presenza all’assemblea che stiamo organizzando per il 15 dello stesso mese assieme a tutte le forze del Comitato promotore No Monti Day.
Fraterni saluti.