Re: [ComitatoNoDebito-Toscana:161] Sintesi per ComitatoNoDebito-Toscana@googlegroups.com - 1 messaggio in 1 argomento

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adriana miniati

unread,
Feb 12, 2013, 3:44:19 AM2/12/13
to ComitatoNoDe...@googlegroups.com
scusatemi, ma manca l'allegato
con la relazione di Giorgio.
grazie
adriana miniati

Il 12/02/2013 00:50, ComitatoNoDe...@googlegroups.com ha scritto:

Gruppo: http://groups.google.com/group/ComitatoNoDebito-Toscana/topics

    Comitato Nazionale No Debito <appello.dobb...@gmail.com> Feb 11 04:49PM +0100 �

    Sabato 9 febbraio a Roma, si � tenuto il previsto incontro/seminario
    nazionale del Comitato No Debito dedicato all�approfondimento di alcuni
    punti di programma e all�avvio della strutturazione.
    �
    L�incontro � stato molto partecipato sia sul piano quantitativo che
    qualitativo. Ventisette interventi oltre la relazione introduttiva, una
    delegazione di lavoratori e lavoratrici dell�Irisbus, alcuni esponenti di
    Alba/Cambiare si pu�, hanno portato valore aggiunto alla discussione tra le
    forze gi� impegnate nel Comitato No Debito.
    �
    La relazione introduttiva di Giorgio Cremaschi (vedi allegato) ha aperto i
    lavori. La discussione � ruotata soprattutto intorno a tre questioni:
    �
    �
    1. la natura dell�Unione Europea e dei suoi trattati, la sua capacit� di
    tenuta o meno nella crisi, la posizioni con cui entrare in campo contro il
    Fiscal Compact e i diktat nell�Eurozona
    2. Il rapporto tra No Debito e la fase elettorale
    3. Il lavoro e il radicamento territoriale dei Comitati No Debito, il
    carattere che dovr� assumere la strutturazione nazionale e locale del No
    Debito
    �
    Intorno a questi tre temi sono ruotati gli interventi.
    �
    �
    Valutazioni diverse sulla tenuta o meno del progetto degli Stati Uniti
    d�Europa ma convergenza piena sulla non riformabilit� dell�Unione Europea e
    dunque sulla necessit� di una sua rottura � anche dell�area monetaria -
    come elemento progressivo sul piano sociale e democratico. La disdetta e
    non l�ammorbidimento del Fiscal Compact, la �rottura� dell�Unione Europea
    segnano uno degli obiettivi sui quali il Comitato No Debito sar� in campo
    nei prossimi mesi. Una rottura che non pu� che assumere i caratteri
    dell�internazionalismo e/o della dimensione sopranazionale, ma che non pu�
    pi� ritardare ad entrare nell�agenda politica del conflitto e delle ipotesi
    di cambiamento politico e sociale. Tra le proposte quella di un incontro di
    approfondimento sulla struttura produttiva europea e sulla composizione
    delle sue classi dominanti.
    �
    �
    Pi� articolata, come prevedibile, la discussione sul rapporto tra
    l�esperienza del No Debito e la fase elettorale. Alcune forze sono
    impegnate direttamente in essa anche se in liste diverse, altre no. Per
    alcuni quella di una non partecipazione del No Debito alla competizione
    elettorale � stata una occasione perduta, per altri � stata invece una
    scelta salvifica. Nei prossimi giorni sono previsti degli incontri
    bilaterali con alcune delle forze impegnate nella competizione elettorale
    (RC, PCL, M5S) per un confronto di merito sugli obiettivi posti dal Comitato
    No Debito: ripudio del debito pubblico, disdetta del Fiscal Compact,
    nazionalizzazioni delle banche e delle imprese strategiche. Un confronto
    analogo verr� avviato anche con le soggettivit� che nei mesi scorsi hanno
    dato vita alle esperienze di Alba/Cambiare si pu� e che hanno partecipato
    all�incontro. Nella discussione non sono mancati stimoli e spunti di
    spessore sulla questione del rapporto tra movimenti di base e
    rappresentanza politica ed anche sul �blocco storico� che oggi sarebbe
    necessario ricostruire per delineare un'alternativa di sistema
    anticapitalista.
    �
    La strutturazione del Comitato No Debito sul piano sia nazionale che locale
    � ormai un passaggio ineludibile. Per un verso si indica il superamento
    della dimensione da intergruppi (che ha dimostrato per� di poter anche
    funzionare) avuto fino ad ora verso una dimensione partecipata pienamente,
    dall�altro l�adesione a titolo individuale ai Comitati No Debito locali e
    nazionale conforma una dimensione autonoma e indipendente del Comitato che
    salvaguarda sia le soggettivit� organizzate sia la costruzione di una
    esperienza unitaria e condivisa. Un passaggio per molti versi inevitabile e
    auspicabile.
    �
    Sul piano delle attivit� si segnala la campagna in corso contro i tagli
    della spending review, in particolare nella sanit�. Il 15 febbraio il Comitato
    No Debito di Milano insieme a Medicina Democratica ha organizzato un
    importante convegno sulla sanit�, anche alla luce della importante lotta
    del San Raffaele, contro la logica aziendalista e privatizzatrice dei
    servizi, vero e proprio aspetto speculare della schiavit� del debito. In
    Toscana il 16 febbraio il Comitato No Debito e il Comitato per il diritto
    alla salute hanno convocato una manifestazione sotto la Regione Toscana
    contro i tagli alla sanit�. A Roma e Bologna sono partite iniziative di
    informazione davanti agli ospedali e a livello territoriale contro le
    chiusure e la riduzione delle prestazioni.
    �
    I lavoratori e le lavoratrici dell�Irisbus ed anche diversi interventi
    hanno sollecitato una presa d�iniziativa del Comitato No Debito sui temi
    del lavoro, indicando nel sostegno alle vertenze una funzione del Comitato
    sulla quale sperimentare un percorso che metta insieme specificit� e
    generalizzazione del conflitto.
    �
    Tra le proposte sono emerse infatti quella di una Marcia del lavoro nel
    territorio milanese che metta insieme le resistenze e le vertenze delle
    diverse realt� lavorative; un'iniziativa ad Avellino a sostegno della lotta
    dell�Irisbus contro lo smantellamento della fabbrica; una iniziativa a
    Siena per la nazionalizzazione delle banche. La questione del lavoro evoca
    e rafforza uno dei punti di programma del No Debito: quella delle
    nazionalizzazioni di banche e imprese sulle quali ingaggiare nei prossimi
    mesi una battaglia a tutto campo nel paese.
    �
    Infine, non certo per importanza, nella seconda met� di marzo verr�
    proposto alle forze che hanno dato vita al No Monti Day e alle forze di
    opposizione al governo che emerger� dalle elezioni un incontro pubblico
    nazionale per decidere come affrontare il nuovo esecutivo ed eventualmente
    mettere in cantiere una prima mobilitazione unitaria.
    �
    --
    *Comitato Nazionale No Debito*

    �

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