--On gioved11 agosto 2011 21.52 -0700 Isa Poli <p.isa...@gmail.com> wrote:
> Non sono in grado di fare proposte tecniche, io direi che abolire
> gradualmente l'uso del contante darebbe un seri colpo all'economia
> sommersa e all'evasione fiscale, ovviamente con i dovuti controlli, in
> tutta Italia ma soppratutto al sud, c'5na economia parallela che a
> mio parere assosbe piy di met$el totale, la mancanza di controlli
> lascia vivere l'illegalit)n tutti i campi.
>
>
>
>
> On Aug 11, 8:17 am, 0b1kenobi <dino.grupp...@gmail.com> wrote:
> > Lo sappiamo tutti l'Italia si trova sull'orlo del baratro. Quali idee
> > abbiamo per stravolgere il modo attuale di affrontare il problema e dare
> > l'avvio alla ruota dell'economia italiana? Secondo me il problema #he
> > abbiamo perso in chiacchiere tre anni in ora non c'0iu tempo per fare
> > lunghi discorsi e soprattutto lo stato non puo piu dare soldi per
aiutare
> > chi vuole iniziare una impresa competitiva con quelle estere o per
> > trasformare e innovare aziende esistenti.
> > Le prime cose che mi vengono in mente :
> >
> > 1. La crisi .ei sentimenti: abbiamo bisogno di solidarieta e di un
> > nuovo orgoglio Italiano anche e soprattutto imprenditoriale
> > 2. La crisi .ei sentimenti : ogni sei secondi muore un bambino. Di
> > fame. Reagiamo alla crisi aiutando chia 0iy in crisi. Leggete il
messaggio
> > apposito.
> > 3. Dobbiamo trovare un modo di fare innovazione e nuove imprese con
idee
> > cosi innovative da vincere i Cinesi. Ma non possiamo aspettare lo
stato e
> > non possiamo avere soldi da lui. Quali sono le alternative ?
> > 4. Una mia idea, ma mi aspetto molte piu idee di altri : ognuno da
quello
> > che ha per far ripartire nuove imprese con principi cosi innovativi
da
> > vincere i prezzi cinesi e la tecnologia americana. Cosa dare ? Chi
ha soldi
> > partecipi con capitali, professionisti, tecnici, operai anticipino
il lavoro
> > in cambio di partecipazione alla proprieta delle nuove aziende. I
> > disoccupati escano dalla vita vuota colgano questa nuova opportunita.
> >
> > Questa 3olo una piccola idea per discutere. So che altri possono fare
Queste le prime cose che mi vengono in mente. Piu a basso livello la produzione localizzata di energia elettrica solare e eolica per lasciare il petrolio nel sottosuolo.
Corrado
Inviata da Sony Ericsson Xperia neo
0b1kenobi <dino.g...@gmail.com> ha scritto:
IDEA N2 : Non mandiamo a casa i docenti universitari e i ricercatori : FACCIAMOLI LAVORARE E PAGHIAMOLI
L'Economia Italiana si regge in buona parte sulle PICCOLE MEDIE AZIENDE (PMI).
Le Universita Italiane hanno docenti nel campo del marketing e gestione aziendale che e ogni anno riversano sul mercato specialisti e ricercatori del settore. .
Le PIccole Medie Aziende hanno costituzionalmente scarsa capacità ad evolvere e ad innovare e soprattutto a prendere coscienza della loro sitiuazione riguardo la gestione aziendale e il marketing che anche quando è sufficiente generalmente non è ottimale
L'IDEA e': Apriamo le Universita alle aziende e rendiamo ogni docente TUTOR responsabile dell'andamento di un certo gruppo di aziende con cui dovrà cooperare. Il gruppo di aziende costituira il laboratorio per le universita, i docenti e i ricercatori.
In considerazione della prevedibile reazione psicologica dei manager aziendali il Tutor sara sempre affiancato da un docente in discipnine psicologiche.
Operando un innalzamento del livello di gestione aziendale e marketing del gruppo di aziende si dovrà ottenere un aumento della competitivita e della reddittivita delle aziende del gruppo.
BiILANCIO: I docenti sono gia pagati dallo stato e si cerchera di non aumentare i costi e i relativi impegni ma di integrarli quali laboratori nel programma di studio. Gli studenti avranno un inserimento in azienda gia in fase di studio. La maggiore competitività irrobustira le aziende e la crescita del PIL.
Una volta superata la fase della introduzione di nuovi approcci l'azienda tornera ad operare indipendentemente servendosi di speciulisti interni o esterni.
--
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Dino Gruppuso
In italia manca un sito che concentri tutte le proposte sul mercato estero delle aziende, professionisti, artigiani, agricoltori.
ANCHE QUESTO E UN INVESTIMENTO FRUTTIFERO
Alibaba il mercato elettronico Cinese, costruito da un privato, concentra tutta la produzione Cinese e tutti i buyer internazionali. Copiamolo ma concentriamolo sui prodotti italiani, assistiamolo, gestiamolo a un livello piu evoluto, usiamo il know how, la capacita dei designer italiani.
In italia ci sono pochi brutti poco funzionali e poco conosciuti siti frammetati su particolari settori spesso con problemi di produzione e con barriere burocratiche o delle lobbies Italiane. DIAMO UN SEGNO DI VITA.
Dino Gruppuso
--
--On sabato 20 agosto 2011 20.37 +0200 Nik Barte <nikb...@gmail.com> wrote:
>
> Con quali capitali le Province possono acquistare dallo stato il demanio?
>
> Se si indebitano per l'acquisto (di beni comuni), con quali altri
capitali potranno risanare e curare il degrado?
>
> Hanno le province le competenze per fare operazioni di questo genere o
.... servono fior di consulenze per intervenire in operazioni delicate e
faraoniche?
>
>
>
> Credo che l'idea sia positiva, ma debba fare - come sempre - i conti con
le casse di ogni ente e struttura.
>
> Se lo stato ha dichiarato di essere in crisi, per osmosi, le province
dovrebbero essere in crisi, .... come molti dei comuni italiani.
>
>
>
> Io sono dell'opinione che la gente ha trovato il modo di fare sparire una
parte delle tasse degli italiani (non solo in privilegi)..... dividendosi
la torta come al solito, per tenere e fare tenere le bocche cucite.
>
>
>
>
> Nicola
>
>
>
>
> Il giorno 20 agosto 2011 20:25, 0b1kenobi ha scritto:
>
> Non spazziamo via le province: Lo stato le privatizzi con un progetto
immediato : Vendere tutto il demanio dello stato alle province che ne
curino il degrado e provvedano al risanamento idrogeologico e in genere.
>
> Le provincia 蠬'ente che ha la giusta dimensione per occuparsi del
territorio, l'esperienza, una storia, 蠬egata al territorio localmente,
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Description edit | Un sogno Italiano:un Facebook diverso dal volto umano : Chi mi aiuta? Un social network alternativo a Facebook basato sulle persone e non sui soldi dove persone da 1 a 101 siano siano una famiglia, insieme nei momenti di allegria, e nei momenti no. Dove lavoro e affari siano sinonimi di onesto |
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