"Seti" <t...@razzo.com> ha scritto nel messaggio
news:X9e08.9418$pm3.2...@news1.tin.it...
A quanto pare sono entrambi corretti.
Io invece mi sono sempre chiesto come fare a sapere se "vu" significa "v"
oppure "w". Sento sempre ad esempio "vuvuvu" per "www".
Guillaume
"Guillaume" <guillaume...@freesbee.fr> a écrit dans le message news:
gch08.19550$_66.3...@loualaba.paris.none.net...
> Io invece mi sono sempre chiesto come fare a sapere se "vu" significa "v"
> oppure "w". Sento sempre ad esempio "vuvuvu" per "www".
>
> Guillaume
>
Forse perché doppiavu-doppiavu-doppiavu sarebbe un carico troppo oneroso da
essere pronunciato ? Boh, comunque sia in inglese sembra che i polmoni
sopportino lo sforzo e che si pronunci "double-u" detto per tre volte.
Stesso discorso in francese (double-v).
Per quel che riguarda il dissidio tra i fratelli "vi" e "vu" posso solo dire
che personalmente, ma non é questo il punto, uso l'una o l'altra
invariabilmente.
<Per analogia con la pronuncia di tutte le altre consonanti italiane,
BI, CI, DI, ecc.,
.....>
E' verissimo, come propone Stellario Panariello, che vista la maggioranza,
tra le altre vocali, di pronunce impieganti la "i", é possibile che cio'
valga pure per la "v". A mio avviso, non esiste tra "vi" e "vu" un utilizzo
che sia piu' o meno giusto. Semplicemente, sta ad ognuno di noi scegliersi
il suo cocco o quello che gli suona meglio. Tutto qui.
Riferendomi alla parola TV, che si pronuncia "Tivů", ogni prova sembra venir
meno.
Qualcuno ha mai sentito pronunciare "Tivě" in italiano ?
Noi comunque stiamo parlando di un suono unico, non della relazione tra una
coppia di suoni, quindi il mio esempio non credo sia pienamente inerente al
soggetto di discussione.
Ciao !
Daniel
Ma questa "vu" per w si usa solo in questo esempio, oppure è abbastanza
comune? Pensavo di no.
>
> "Guillaume" <guillaume...@freesbee.fr> a écrit dans le message
news:
> gch08.19550$_66.3...@loualaba.paris.none.net...
> > Io invece mi sono sempre chiesto come fare a sapere se "vu" significa
"v"
> > oppure "w". Sento sempre ad esempio "vuvuvu" per "www".
> >
> > Guillaume
> >
>
> Forse perché doppiavu-doppiavu-doppiavu sarebbe un carico troppo oneroso
da
> essere pronunciato ? Boh, comunque sia in inglese sembra che i polmoni
> sopportino lo sforzo e che si pronunci "double-u" detto per tre volte.
> Stesso discorso in francese (double-v).
Dire "double-v-double-v-double-v" mi scoccia. 9 sillabe per qualcosa di
quasi evidente (solo quasi purtroppo, alcuni indirizzi web non ce l'hanno)
mi sembra troppo. Più volte mi è venuto dire "vuvuvu" anche in francese,
però mi sa che sono l'unico, forse dovrei farne pubblicità!
Invece sento spesso "trois-double-v" che però non mi piace.
Guillaume
Sono corrette entrambe le pronunce.
Ciao ciao,
Stefano.
Secondo il DOP (Dizionario di Ortografia e Pronunzia) e lo Zingarelli la
lettera si pronuncia VU, mentre VI è meno usato.
--
Paolo Vece - pv...@mclink.it - http://www.vece.net
> Forse perché doppiavu-doppiavu-doppiavu sarebbe un carico troppo oneroso da
> essere pronunciato ? Boh, comunque sia in inglese sembra che i polmoni
> sopportino lo sforzo e che si pronunci "double-u" detto per tre volte.
> Stesso discorso in francese (double-v).
Detto vu doppia-vu doppia-vu doppia non suona male.
Mi sembra, comunque, che gli americani dicano "triple double u".
I fighi "double u cube".
Ciao
Ale
--
Namárië Valinor
Sicuramente tale pronuncia è nata per analogia. Però l'analogia non porta
necessariamente a una regola, altrimenti diremmo "zi" :-)
L'uso, semmai, può farlo, e in effetti "vi" è molto usato. Se accettiamo
"vi" allora diventa solo questione di gusto.
A me "vi" non piace affatto, se devo essere sincero... Credo tra l'altro che
sia entrata molto recentemente nel nostro linguaggio, visto che "w" si dice
"doppia vu", non "doppia vi", e che il mio vecchio caro Zingarelli degli
anni 60 non la riporta per nulla.
Stefano
Ma poichè ormai lo spelling degli Url dei siti è cosa di ogni giorni, per
distinguere w da v è bene pronunciarle sempre, rispettivamente, VU e VI.
Fosse dipeso da me, TV avrei stabilito si pronunciasse TEVI (da TEle
VIsione).
Ciao,
S.
"Paolo Vece" <pv...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:MPG.16abfb013...@news.cis.dfn.de...
>Mi sembra, comunque, che gli americani dicano "triple double u".
per caso abbreviato in TDU?
--
Maurizio Pistone - Torino
strenua nos exercet inertia Hor.
mailto:scri...@mauriziopistone.it
http://www.mauriziopistone.it
Curioso. Io ho sempre detto "Vu" e pensato che "Vi" fosse un "vezzo
nordico". A Firenze comunque diciamo tutti "Vu".
Ciao,
Valentina
:-) ottimo, questo conferma ulteriormente il mio punto di vista :-)
> Boh, comunque sia in inglese sembra che i polmoni
>sopportino lo sforzo e che si pronunci "double-u" detto per tre volte.
No!
In italiano doppiavu ha tre sillabe, in inglese dobliu un po meno.
>Qualcuno ha mai sentito pronunciare "Tivě" in italiano ?
Io, agli inizi.
--
Bye
Vitt
Certamente, ma "virtualizziamone" la morfologia. Facciamone astrazione per
un attimo oltre al fatto che il concetto di sillaba cambia a volte da lingua
a lingua.
Il carico linguistico (sforzo dei polmoni), che riconduco in questo caso al
solo campo della "fonetica articolatoria", resta invariato. La durata di
pronuncia della "w" in italiano o francese é praticamente la stessa.
Comunque volevo semplicemente sottolineare il fatto che gli anglofoni
sembrano accettare senza opporre troppa resistenza l'utilizzo di double-u
double-u double-u per "www" senza che vengano proposte o esistano altre
alternative corrette e concrete. Non li ho mai sentiti per esempio dire
v-v-v o triple-doubleu. Mentre in italiano pare uso ormai comune il dire
vuvuvu. Attendo smentite da detti anglofoni.
Daniel
Credo che siano corrette entrambe le pronunzie. Dipenderà dal fatto che
V è la forma consonantica latina della lettera u?
> Grazie
> Seti
Prego
Karla
>Curioso. Io ho sempre detto "Vu" e pensato che "Vi" fosse un "vezzo
>nordico". A Firenze comunque diciamo tutti "Vu".
Se vezzo e', non e' solo nordico. A Palermo sia a me (classe '42) che
ai miei figli (classi '72, '75 e '79) hanno insegnato:
v = vi
w= vu o vi doppia (doppiavvě).
--
Ciao.
SergioŽ
Pratico, ma antietimologico. Mi ci devo abituare.
Da buon toscano ho sempre chiamato "vu" sia <v> che <w>, specificando, se
necessario, "doppio". Notare l'uso del maschile in "vu doppio" come se fosse
sottinteso "segno" anziché "lettera"... e infatti propriamente non è una
lettera dell'alfabeto italiano. Stessa sorte subiscono anche <k>, <j>
/il'lungo/, <x>,<y>.
Quindi dico:
DVD divvud'di
WWF vuvvu'Effe
TV tiv'vu
PVC pivvutS'tSi
WWW vuvvuv'vu
Ciao,
Paolo
> Se vezzo e', non e' solo nordico. A Palermo sia a me (classe '42)
che
> ai miei figli (classi '72, '75 e '79) hanno insegnato:
>
> v = vi
> w= vu o vi doppia (doppiavvì).
Bausèttete! ;)))
A me, iniziando in Sicilia, proseguendo in Sardegna, concludendo nella
Conca d'oro d'oro, in quel di *Palermo* :)) hanno sempre insegnato
"vu/doppia
vu", come ho già avuto modo di dirti tempo addietro.
Anche ai miei figli, classe 68-73-78, tra Venezuela e Toscana hanno
sempre insegnato "vu/doppia vu".
.
.
.
.
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.
.
.
.
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.S
.E
.G
*V*
.I
.A
.N
.C
.O
.R
.A:))
.
.
.
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.
.
.
.
.
Stop!
Un favore: hai per caso ancora quella mail in cui ti esposi il mio
punto di vista sull'argomento? Io credo di non averla piú, ma ricordo
d'aver accennato anche alla questione della pronuncia "vu" dovuta
forse al fatto che era prima rappresentata dalla _u_, come mi pare
aver letto adesso in un post di Karla.
Mi tornerebbe comodo fare un veloce copincolla, ma se non ce l'hai non
importa: vedrò di rielaborare il tutto e postarlo, nel caso interessi.
Stasera, però, che adesso m'aspettano ancora tre turni di lezione e
devo riscappare.
--
Ciao,
Mariuccia®
>Sarà così, ma prima le parole con W in italiano erano rare, se si eccettuano
>WC e Walter.
Quando?
Prima della seconda metà del secolo scorso c'era anche:
watt e chilowatt
cow-boy
crawl
hawaiano
sandwich
wafer
west
whisky
P.S.
Quando Stellario sarà così cortese di smettere di mettere la citazione
dopo il suo intervento e di non riportarla interamente?
--
Bye
Vitt
Davvero dici "il ypsilon", "il kappa", "il ix"?
Ciao,
Nicola
--
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt
difficilia (Seneca).
[it, en, ru, es, (fr, pt, la, zh, ar)]
anglofoni... si stanno impadronendo della comunicazione...
arrivano ad essere termine di confronto con lingue millenarie...
si stanno insinuando...
--
røb
«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»
you can kill the dreamer, but you will never kill the dream
«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»«-»
No, abbreviato "double U three". Vedi <http://www.w3.org/>.
Noi italiani potremmo mostrare al mondo di conoscere l'aritmetica
meglio degli americani dicendo "sestuplo vu". :-)
Ciao.
Marco
Non credo molto a questa ripartizione geografica. Io sono milanese e
mia moglie ragusana ma entrambi usiamo indifferentemente vi o vu.
Usiamo anche indifferentemente il genere maschile o femminile per le
lettere, quindi abbiamo ben otto varianti diverse per la W: vi doppia,
vi doppio, vu doppia, vu doppio, doppia vi, doppio vi, doppia vu,
doppio vu.
A queste bisogna aggiungere "vu" (in acronimi tipo WWW, WWF, WTO,
ecc.) e, anche se le usiamo molto più raramente, le prununce "dàbliu"
e "vé", tratte rispettivamente dall'inglese e dal tedesco.
Infine, finché non riusciremo a convincere il pupo treenne a smetterla
di girare per casa cantando a squarciagola: "Bububù, mi piaci tu...",
dobbiamo contare anche la pronuncia "bu", con la quale salgono a
dodici le denominazioni della lettera "W" usate in famiglia.
W la varietà!
(Acc': tredici!)
Ciao.
Marco
> Curioso. Io ho sempre detto "Vu" e pensato che "Vi" fosse un "vezzo
> nordico". A Firenze comunque diciamo tutti "Vu".
memoria storica !!!!
cercatevi su Google un thread in materia di parecchi mesi fa.
La cosa buffa era che sia io (milanese) ed altri nordici, come pure
numerosi altri dal piu' o meno profondo sud dicevamo di ritenere normale
"vi" e di ritenere "vu" rispettivamente un meridionalismo o un
settentrionalismo .... mentre invece e' un centralismo !
--
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>Noi italiani potremmo mostrare al mondo di conoscere l'aritmetica
>meglio degli americani dicendo "sestuplo vu". :-)
Se non ricordo male su queste larghe bande qualcuno aveva proposto
"esavų".
In Toscana è frequente sentir dire l'ipsilon, il cappa, l'ics; un ipsilon,
un cappa, un ics.
Esempi:
- l'ipsilon è scritto male qui;
- kripto si può scrivere col cappa o colla ci;
- L'ics è comodo per segnare un qualcosa che non si conosce.
A onor del vero in Toscana si sente usare il maschile anche per le altre
lettere dell'alfabeto. Con quelle straniere è più frequente, però.
Ciao,
Poalo
Vedi che piano piano ti convinci che l'Italia ha un *centro*? :-)
Ciao,
Paolo
> >"sestuplo vu". :-)
> "esavù".
vvvvvv
> Vedi che piano piano ti convinci che l'Italia ha un *centro*? :-)
puah...
> Vedi che piano piano ti convinci che l'Italia ha un *centro*? :-)
Bah, non posso che (ri)citare Marco Paolini nel suo Bestiario Italiano :
"Chissa' perche' tutti i paesi hanno un nord e un sud e l'Italia ha
anche un centro, .... anzi un Grande Centro ...
... dove sara' poi questo centro ... forse a Orvieto (pausa)
... I corvi di Orvieto / hanno un sogno segreto
(lunga pausa, si guarda in giro)
:
:
:
:
di mettere a morte / tutti i corvi di Orte !"
> La cosa buffa era che sia io (milanese) ed altri nordici, come pure
> numerosi altri dal piu' o meno profondo sud dicevamo di ritenere normale
> "vi" e di ritenere "vu" rispettivamente un meridionalismo o un
> settentrionalismo .... mentre invece e' un centralismo !
To', Bologna sta nel centro...
> Vedi che piano piano ti convinci che l'Italia ha un *centro*? :-)
Sí, l'Umbria. :-)
Nell'Ottocento le Legazioni e i ducati emiliani erani chiamati Italia
Centrale.
ciao
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- Professore, è vero che c'è un'operazione con la quale una ragazza normale
può diventare come le subrette televisive?
- Certo, si chiama lobotomia.
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