Rifiuti. Nel porta a porta superato il 65%. Al Garante privacy il piano per la videosorveglianza.

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Ufficio Stampa Comune di Palermo

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Feb 10, 2020, 8:56:56 AM2/10/20
to Comunicati
Il cambiamento dei calendari di raccolta differenziata nelle aree
servite dal sistema “porta a porta” e la campagna di informazione
svolta dalla RAP in collaborazione con il Comune e la Sispi a dicembre
sembrano aver funzionato.
I dati che arrivano dalle quattro zone della città con la raccolta
differenziata in base ai giorni della settimana, confermano infatti un
sostanzioso aumento nel mese di gennaio rispetto al 2019.
Gli aumenti medi si attestano infatti intorno all’8% in ciascuna delle
quattro aree, pari a circa 630 tonnellate di rifiuti differenziati
raccolti in più nel mese rispetto alla media dei mesi del 2019.

“Resta ancora molto, troppo alto – afferma il Presidente della Ra
Giuseppe Norata – il fenomeno della migrazione dei rifiuti: la brutta
abitudine di portare rifiuti prodotti nelle aree del Porta a porta al
di fuori di queste, abbandonandoli in strada o nei cassonetti
indifferenziati. Anche se in diminuzione rispetto al passato, questo
fenomeno resta comunque a livelli alti.
Altrettanto grave, tanto da contribuire ormai per quasi un quinto
della produzione giornaliera di rifiuti in città, è l'abbandono da
parte di residenti in altri comuni che lavorano a Palermo e che la
mattina lasciano i propri rifiuti lungo le vie di accesso, sia dal
lato di Isola delle Femmine, sia da quello di Ficarazzi-Villabate sia
da Monreale. Stimiamo che ogni giorno siano quasi 200 le tonnellate di
rifiuti che in questo modo illegale entrano nel nostro territorio,
contribuendo non poco ad aggravare il lavoro e i conti dell’azienda.”

Per il Sindaco “se da un lato i dati dalle aree del porta a porta
fanno ben sperare, con una media che si attesta al di sopra del
fatidico 65%, non si può negare che continuano da parte di una parte
dei cittadini comportamenti poco virtuosi, per non dire illegali ed
incivili come quelli di chi proviene da fuori città e smaltisce i
propri rifiuti lungo le strade di Palermo o come quelli dei
palermitani che pur potendo sfruttare l'opportunità del porta a porta
preferiscono buttare tutto nei cassonetti lontano da casa.
Tutto questo, accanto all'evidente organizzazione criminale che
gestisce il trasporto e l’abbandono di ingombranti in città – come da
me denunciato anche in Commissione Antimafia – determina una
situazione di criticità evidente sotto il profilo del decoro e
dell'igiene.
Un motivo in più per avermi fatto chiedere agli uffici competenti e
alla Polizia Municipale di predisporre un piano di videosorveglianza
fissa e mobile che ci permetta di monitorare le oltre 130 discariche
censite in città; un piano che sarà nelle prossime settimane trasmesso
per conoscenza anche all’Autorità Garante della Privacy. Se c’è
infatti un paradosso in questa vicenda è che nel denunciare chi
commette quello che è con tutta evidenza un reato, bisogna farlo senza
violarne la privacy, anche per evitare che eventuali sanzioni siano
impugnabili davanti alla Giustizia amministrativa.”

Una prima sperimentazione della videosorveglianza partirà, grazie alla
collaborazione fra RAP e Polizia Municipale, fra marzo e aprile con
20 telecamere fisse e mobili, per essere seguita da un piano da circa
1 milione di euro (di fondi extracomunali) che permetterà il
monitoraggio di tutte le discariche anche in sinergia con la SISPI.

“A questo intervento che vede mobilitati diversi uffici ed aziende
dell’Amministrazione, si affiancherà anche – spiegano gli Assessori
Catania e Giambrone – una nuova campagna di informazione e
sensibilizzazione sull’utilizzo dei CCR e sulla corretta
differenziazione ed in parallelo una intensificazione dei controlli in
borghese anche notturni per colpire chi non ha rispetto per la nostra
città.”

IN ALLEGATO i dati sulla differenziata nelle aree del porta a porta
dopo il cambiamento dei calendari che, si ricorda, hanno comportato la
riduzione da due a uno dei giorni di raccolta del residuo non
riciclabile ed una maggiore uniformità fra le diverse aree della città.

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Annalisa Martorana
Fabio Citrano
Differen_PAP_Genn.xlsx
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