Hackathon OpenDataRicostruzione a L'Aquila 7-8 luglio

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aline....@gmail.com

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May 29, 2017, 8:04:22 AM5/29/17
to Spaghetti Open Data

Spaghettari,

 

il Gran Sasso Science Istituite organizza il 7 e 8 luglio prossimi a L’Aquila un Hackathon per sviluppare progetti di prodotti, di servizi o rappresentazioni visuali utili, sostenibili e replicabili, in grado di generare un impatto significativo nei modi di pensare, vivere e condividere la ricostruzione e le future traiettorie di sviluppo della città dell’Aquila e dei territori del cratere sismico.

 

Tutto si svolge in occasione del Festival della Partecipazione e tra i dati di partenza vi sono quelli del portale OpenDataRicostruzione, http://opendataricostruzione.gssi.it/ , inaugurato a dicembre 2016 per raccogliere, sistematizzare e mettere a disposizione informazioni relative agli investimenti realizzati nel corso del processo di ricostruzione post-sisma dell’aprile 2009.

 

La competizione a premi prevede due track:

- track 1 – empowering APPs: applicazioni web e mobile volte a favorire la partecipazione pubblica nel processo della ricostruzione, a favorire lo sviluppo di attività innovative per il monitoraggio civico, per il crowdmapping o altro user generated content, per servizi utili per il rilancio della città, incluso lo sviluppo di routine per elaborazione di nuovi dati e la loro integrazione nella piattaforma OpenDataRicostruzione

- track 2 - revealing images and analysis: infografiche, arte digitale data-driven, analisi che evidenzino relazioni interessanti nei dati disponibili, utili a comprendere lo stato e i meccanismi della ricostruzione, nonché le opportunità o i rischi per lo sviluppo futuro della città.

 

Si partecipa come team e sono previsti contribuiti per la copertura delle spese per partecipare all’hackathon, per i residenti fuori dal comune dell’Aquila che ne fanno richiesta, fino a esaurimento delle risorse disponibili a tale scopo.

 

Tutte le informazioni per partecipare sono riportate nel bando sul sirto http://www.gssi.infn.it/communication/news-events/item/1878-a-l-aquila-la-prima-gssi-hackathon-iscrizioni-aperte

Iscrizioni a: http://opendataricostruzione.gssi.it/hackathonodr

 

Potrebbe essere una bella occasione per qualche progetto civico d’impatto. Se uno si fa un giro a L’Aquila vede case ricostruite ora messe in vendita o affitto, e diversi commentatori già parlano di una bolla con crisi del mercato immobiliare post-sisma. Il fatto è che seppure si ricostruisce c’è il rischio di non riuscire a ripopolare la città… Chissà che questo hakathon non possa essere l’occasione per una campagna di crowdmapping per individuare case finite che non vedranno ritornare i loro abitanti, ma andranno in fitto o saranno vendute (magari a ribasso) ?

 

In ogni caso, diffondete la notizia e partecipate!

 

 

Ciao

 

Aline

 

Alfredo Serafini

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May 30, 2017, 1:05:23 PM5/30/17
to Spaghetti Open Data
caspita qui si che mi paicerebbe partecipare, essendo affettivamente legato a L'Aquila... non so se sia materialmente praticabile per me, devo cercare di capirlo.
C'è qualcuno che immagina di aderire?

aline pennisi

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Jun 27, 2017, 8:00:02 AM6/27/17
to spaghett...@googlegroups.com
Cari spaghettari

mancano pochi giorni per l'iscrizione al hackathon previsto a L'Aquila il 7 e 8 luglio attorno ai dati di OpenDataRicostruzione! La scadenza è il 30 giugno... Spero che a qualcuno di voi sia gradito partecipare, non solo per i premi in palio, ma soprattutto per il contributo che questa comunità ha sempre saputo dare per realizzare progetti civici d'impatto, per far pressione affinché vengano aperti nuovi dati interessanti (e soprattutto utili a qualcuno), per spronare al miglioramento delle iniziative di open data esistenti.

Ricordo che al hackthon non è dedicato esclusivamente ai hackers e sviluppatori veri e propri ma anche a chi analizzando i dati della ricostruzione e altri dati può suggerire. tramite infografiche o altro da inventare, piste interessanti di riflessione.

Non ho visto risposte allo slancio di Alfredo Serafini ma confido sul fatto che qualcuno possa esserci!

A presto

Aline


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Alfredo Serafini

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Jun 27, 2017, 9:04:35 AM6/27/17
to spaghett...@googlegroups.com
ciao lo "slancio" ci sarebbe, anche e soprattutto per questioni affettive e personali per quanto mi riguarda... purtroppo non penso di farcela ad organizzarmi in questo periodo in tal senso.
Ovviamente se qualcuno dovesse organizzare un gruppo anche all'ultimo minuto se lo cita qui in lista magari qualcuno di noi riesce ad aggregarsi all'ultimo minuto (a volte / spesso è proprio l'unione che fa la forza :-))

Matteo Brunati

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Jun 27, 2017, 3:44:03 PM6/27/17
to Spaghetti Open Data
Ciao Aline,
faccio girare per quanto possibile: il tema è assolutamente rilevante!

Io non credo di riuscire a farcela, ma so che diversi iscritti ci saranno, se non sbaglio.

Sai se ci sono ancora risorse per chi volesse/potesse arrivare da fuori? Sarebbe utile saperlo, specie per aiutare quelli indecisi.

matt
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aline pennisi

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Jun 28, 2017, 2:06:15 AM6/28/17
to spaghett...@googlegroups.com
Risorse per contribuire alle spese di partecipazione ci sono e team iscritti pochissimi. Viene chiesto al'atto di iscrizione una traccia di cosa si pensa di sviluppare durante il hackathon. La scadenza è il 30 giugno!!!

aline pennisi

unread,
Jul 1, 2017, 5:36:26 PM7/1/17
to spaghett...@googlegroups.com

Solo per informare tutti che in ragione delle scarse domande, la scadenza per le iscrizioni è stata posticipata al 5 luglio. Spero che qualcuno possa quindi ancora fare in tempo per partecipare!

Il giorno 27 giu 2017, alle ore 21:44, Matteo Brunati <matteo....@gmail.com> ha scritto:

Alberto

unread,
Jul 2, 2017, 5:02:02 AM7/2/17
to Spaghetti Open Data
Ciao Aline e tutti,

io non posso partecipare all'hackathon. Avevo impegni fissati da diversi mesi, e quindi quando è passata la mail di Aline in lista mi sono detto "peccato", ma non ci ho pensato più di tanto. 

Però qui c'è una riflessione strategica da fare, sull'onda delle cose che ci siamo detti a ODFest. Da una parte mi sembra un'iniziativa bellissima: problemi interessanti, un impatto potenziale molto grande, organizzazione, risorse. Possibile che ci siano poche iscrizioni? 

Dall'altra parte, sapendo quante cose si muovono, e quante poche sono, alla fine, le persone in grado di montare una proposta sensata su un progetto del genere, capisco benissimo che i civic hackers "di prima fascia" non si siano mossi, o non si siano mossi abbastanza. 

Mi piacerebbe che queste situazioni non si verificassero più. Mi sembrano un autogoal per tutti: gli organizzatori escono dall'esperienza con l'idea che questi famosi civic hackers sono "chiacchiere e distintivo", e non puoi contare su di loro quando ti servono. I civic hackers si sentono tirati da tutte le parti, e tutte le iniziative sono importanti, ma non puoi essere su tutte le palle (io, per dire, ieri ho passato il mio sabato su Tulip e Stata a lavorare al wiki dell'hackathon di ODFest. E non sono nemmeno in prima fascia!). 

Però, sinceramente, non so come uscirne. C'è un eccesso di domanda di sviluppatori/analisti dati/visualizzatori su progetti civici. In teoria puoi formare più gente, ma in pratica è un processo molto lento. Non vedo una soluzione elegante, solo hacks.

Un hack potrebbe essere "working out loud", cioè organizzare queste cose in spazi pubblici di comunità. Forse se qualcuno, quattro mesi fa, avesse postato che si intendeva organizzare un hackathon per l'Aquila, avremmo potuto orientarci insieme su date e dettagli organizzativi in modo da facilitare la partecipazione agli spaghettari interessati. Una volta che hai due/tre team sicuri, poi è tutta un'altra cosa: te la giochi in comunicazione, e anche se non arriva nessun altro hai comunque quelli. Questo è più o meno il metodo che usiamo con i raduni SOD.

Un altro potrebbe essere supportare i progetti di civic hacking esistenti senza insistere sugli eventi. Un po' di soldi no strings attached (tranne ovviamente il requisito dei dataset su cui lavorare, e gli obiettivi dell'hackathon). Io lo dico qui: a me piacerebbe lavorare con amici come i Matteo, Napo, Piero, Andrea, Ilaria, Tommaso etc. etc. sui dati immobiliari dell'Aquila. Ci metto un po' più di statistica di quella che mediamente gira in lista. Quest'anno è già il secondo contest per cui penso "cavolo, da solo no, ma se qualcuno in SOD partecipa magari mi accodo". Però ho bisogno di potermi organizzare il lavoro insieme al team, lavorando in remoto e compatibilmente con gli impegni di vita e personali.

Va beh, magari non sono io il target di queste iniziative: troppo vecchio, troppo impegnato, troppo scettico. Ci sta. Però così sprechiamo tempo e risorse ("noi" => "il movimento open data", ammesso che la parola non ci vada larga). 

Cosa ne pensano gli altri?

Matteo Brunati

unread,
Jul 2, 2017, 7:38:03 AM7/2/17
to Spaghetti Open Data
Cari Alberto, Aline e tutti,
ecco i miei 2 cents.

Di sicuro il tema dell'hackathon è assolutamente rilevante, l'interesse civico che emerge dall'iniziativa è altissimo e la volontà di supportare la partecipazione dei civic hackers coprendo parte delle spese da parte dell'organizzazione è un elemento molto positivo (anzi, un elemento che metterei sempre per eventi di questo tipo, ormai dovrebbe far parte del kit minimo da cui partire). 
Forse questo passaggio non è stato enfatizzato/comunicato a dovere (dato che di solito non c'è), magari lo ribadiamo per chi ancora non si è accorto:

"Per i residenti fuori dal comune dell’Aquila che ne fanno richiesta il GSSI potrà
contribuire alla copertura delle spese per partecipare all’hackathon, incluso alloggio,
fino a esaurimento delle risorse disponibili a tale scopo." tratto dal bando[1]

Ci sono alcuni elementi penalizzanti, imho: 
  1. la scelta del periodo e la sovrapposizione con il festival: alcuni civic hackers potrebbero voler seguire il programma del festival. Se i civic hackers sono studenti è ancora periodo di esami, se invece lavorano, il tempo per lo spostamento non è scontato. Bisogna muoversi il giovedì per chi è distante, quindi si parla di due giornate lavorative da mettere in saccoccia;
  2. il preavviso dato, circa un mesetto abbondante, è troppo poco, specie perché è la prima volta che si fa, no? Anche se le track e i dati sono a disposizione, un mese circa per organizzarsi non è detto che sia abbastanza, probabilmente. Se si è già organizzati per fare altro, pure peggio;
  3. premi: per squadre minimo di 3 persone, forse la cifra non è abbastanza per l'impegno richiesto. Sensazione personale dopo aver visto anni di hackathon.
Riprendo la riflessione strategica di Alberto e rilancio: di sicuro c'è un eccesso di domanda, troppi hackathon che non sono hackathon ne hanno bruciato il format, costi/benefici nel partecipare hanno eroso la voglia di esserci e troppe poche persone nel target potenziale. Da soli si fatica a coinvolgere fasce diverse di popolazione, specie con tempi così stretti.

Ma davvero si pensa o si è convinti che il format vada bene, al di là della carta da giocare per la comunicabilità dell'evento? (tot persone hanno partecipato, tot. hanno lavorato etc...)

Cito un mio post dove accennavo a questo tipo di perplessità riguardo la sostenibilità del modello hackathon:

"collegare la challenge/contest della tipica durata di 4-6 mesi con alcuni hackathon a tappe da inserire durante il percorso per rafforzare un lavoro che è in corso di realizzazione favorendo la contaminazione tra le squadre probabilmente diffuse nel territorio. Questo potrebbe essere un modello di riferimento da testare su una determinata scala (meglio nazionale, ma anche la grande città potrebbe beneficiarne) in un dato intervallo di tempo.
Un altro elemento vincente è quello di sfruttare l’hackathon come fucina di selezione e di contaminazione, senza aspettarsi un risultato davvero usabile alla fine del weekend, ma l’inizio di un piccolo progetto che possa rispondere maggiormente alle sfide poste all’inizio ai partecipanti.
Qualcosa che rende l’hackathon molto più affine alle pratiche di Open Innovation forse."

Magari usare un evento o due per rafforzare una challenge pre-esistente che preveda un minimo di 3 mesi di lavoro, una gestione asincrona dove l'evento sincrono in presenza rafforzi determinate dinamiche, la conoscenza reciproca e la condivisione delle competenze, etc... Oppure premiare un'idea progettuale o un prototipo molto grezzo con un premio più grosso che preveda la realizzazione in tot mesi successivi. Una specie di contratto a progetto basato sul merito, più o meno.

matt

ps - ovviamente magari pure io non sono il target, eh, ma se lo fossi terrei conto di queste cosette

aline pennisi

unread,
Jul 3, 2017, 2:16:13 AM7/3/17
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti e grazie ad Alberto e Matteo che hanno aperto una discussione su questo lista.
Probabilmente le componenti per una scarsa adesione sono vari, temo però che i nodi delle vicenda sono nella scarsa mobilitazione in generale sui temi della ricostruzione e il fatto che la progettualità in questo caso richiede forse una conoscenza del contesto e non solo le capacità e competenze su dati e software. Insomma un conto avere in mente un obiettivo su cui fare convogliare le forze dei civic hackers, un altro fare come nel bando che abbiamo lanciato una sorta di concorso di idee...
Ho timidamente io stessa provata a lanciare anche un'idea di progetto su questa lista, sulla questione immobiliare del post ricostruzione, ma non potendo giocare tutti i ruoli in campo, non ho fatto forse una sufficiente campagna di coinvolgimento.

Gioca anche scarsa raggiungibilita di L'Aquila per chi deve venire da fuori centro Italia, entrambi sono tra i motivi per i quali abbiamo legato l'hackathon al festival della partecipazione. Assieme al fatto che volevamo dare il segno che al festival della partecipazione non si parlasse solo di open data ma si facesse anche qualcosa con i dati. Ora di open dati parleremo e non so bene se riusciremo anche a fare qualcosa: questo rischia di essere la parte peggiore della storia e spero che dal dibattito sugli open data emergerà qualche riflessione che tiene conto della scarsa domanda e non solo della difficoltà sul alto dell'offerta pubblica altrimenti continueremo a non imparare molto....

Lo scopo di questo hackathon è più quello di creare contaminazione e avviare progettualità che di avere prodotti finiti in meno di 48 ore... diverse persone mi hanno contattato proprio perché interessati all'aspetto contaminazione e perché magari hanno qualche lavoro in corso. Addirittura qualcuno per interessato per motivi di ricerca ad utilizzare i dati sulla ricostruzione--- purtroppo le date non funzionavano.forse anche lo scarso preavviso (anche se in un mondo più attiguo sul tema ho diffuso la notizia del fatto che si sarebbe fatto qualche mese fa pur non avendo indicato date).

Per coinvolgere potenziali interessati al tema che non sono smanettoni abbiamo inserito un track del contest di tipo datajournalism invece che sviluppatore di app. Curiosamente a questo al momento non ha aderito proprio nessuno mentre abbiamo tre mini squadre iscritte per le app.

Personalmente immaginavo vi fosse un target - consentitemi - più "giovane" e anche fuori dal nostro più ristretto contesto ad essere invogliato. Per questo c'è stato un po' impegno nella diffusione a mondi come università e canali ufficiali come Ogp italia. 

La scadenza per le iscrizioni è ora allungata al massimo e miriamo comunque a divertirci con chi ci sarà.
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Alfredo Serafini

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Jul 3, 2017, 4:05:28 AM7/3/17
to spaghett...@googlegroups.com
Lo scopo di questo hackathon è più quello di creare contaminazione e avviare progettualità che di avere prodotti finiti in meno di 48 ore... diverse persone mi hanno contattato proprio perché interessati all'aspetto contaminazione e perché magari hanno qualche lavoro in corso. Addirittura qualcuno per interessato per motivi di ricerca ad utilizzare i dati sulla ricostruzione--- purtroppo le date non funzionavano.forse anche lo scarso preavviso (anche se in un mondo più attiguo sul tema ho diffuso la notizia del fatto che si sarebbe fatto qualche mese fa pur non avendo indicato date).

ciao Aline, sè è possibile dare qualche tipo di contributo anche a distanza, anche e (soprattutto) post-hackathon magari potremmo radunare qualche idea e disponibilità in lista: io per dire ho sempre meno tempo ma magari per paradosso riesco a darvi supporto su qualche task di modellazione dati e/o tecnico, se vi serve, così come qualcun altro che non può partecipare direttamente magari potrebbe offrire supporto su tematiche giuridiche o di altro genere.

Il suggerimento è insomma di tenere viva la cosa anche e soprattutto se l'hackathon non dovesse avere una grande adesione, non lasciamo che sia un segnale negativo distruttivo delle buone energie, ma semmai un allarme che ci "costringa" ad attivarci come collettività, ognuno come può 


Alberto

unread,
Jul 3, 2017, 5:31:48 AM7/3/17
to Spaghetti Open Data
Lo scopo di questo hackathon è più quello di creare contaminazione e avviare progettualità che di avere prodotti finiti in meno di 48 ore... diverse persone mi hanno contattato proprio perché interessati all'aspetto contaminazione e perché magari hanno qualche lavoro in corso.

Aline, ma proprio questo è il punto. La roba delle 48 ore non funziona, e si sa. Il punto è che, se mi metto a smanettare sui dati, io non ho interesse a creare contaminazione a meno che non si arrivi a mettere un punto da qualche parte. Un hackathon non finito è, almeno per me, incredibilmente frustrante. Ecco perché, un mese dopo ODFest, sono ancora lì a aggiornare il wiki e cercare una specie di closure. Se un'organizzazione mette in piedi un hackathon e mi aiuta a stare sul pezzo e finire, questo per me è un grande valore aggiunto. Ci sono costi di coordinamento sul "dopo"; guardati per esempio le mie mail in lista su Horizon 2020. E nota che le risposte sono molto poche. Finito l'hackathon, se questa cosa non la chiudo io rimane a metà. Va benissimo, eh: non siamo bambini, sappiamo come gira. Ho proposto una sessione a ODFest, e me ne assumo la responsabilità. 

Forse la cosa da fare sarebbe stata chiedere alle diverse persone "OK, tu cosa vuoi fare? Te ne assumi la responsabilità? Io posso aiutarti con XYZ" e organizzare la cosa insieme a loro, sul loro calendario etc. 

Mi interessa la tua riflessione che il tema della ricostruzione non è mobilitante. Mi pare strano! Senti, facciamo così: io mi offro per partecipare – facendo anche un po' di lavoro sporco di coordinamento, non solo lo smanettamento che è divertente – a un lavoro su ricostruzione, tema dataJ - interpretazione e monitoraggio civico. Se:
  1. Almeno due persone in lista si impegnano con me, se no non mi diverto.
  2. Qualcun altro si occupa di divulgare i risultati – io non ho le competenze per farlo, e la partecipazione civica deve sfociare in discussione pubblica (ovviamente nessuno pretende le TV nazionali su questa roba). 
(Matteo, Ila, Ida, Piero, pensate anche a Wikitalia)

Alfredo Serafini

unread,
Jul 3, 2017, 3:16:59 PM7/3/17
to spaghett...@googlegroups.com
 io mi offro per partecipare – facendo anche un po' di lavoro sporco di coordinamento, non solo lo smanettamento che è divertente – a un lavoro su ricostruzione, tema dataJ - interpretazione e monitoraggio civico. Se:
  1. Almeno due persone in lista si impegnano con me, se no non mi diverto.
  2. Qualcun altro si occupa di divulgare i risultati – io non ho le competenze per farlo, e la partecipazione civica deve sfociare in discussione pubblica (ovviamente nessuno pretende le TV nazionali su questa roba). 

@alberto ma intendi in sede di hackathon o a parte?  io sono abbastanza a corto di tempo, ma come dicevo già sopra se è fattibile sacrificare qualche ora a settimana ciascuno per contribuire con calma e su un progetto molto volentieri cerco di esserci (navigazione/ricerca sui dati, linked data/grafi, etc...), in caso sentiamoci anche in privato con chi c'è
 

aline pennisi

unread,
Jul 3, 2017, 3:18:36 PM7/3/17
to spaghett...@googlegroups.com
Solo per precisare: l'hackathon poteva/potrà essere l'avvio di un percorso​; non credo sia nelle intenzioni o possibilità di nessuno fare tutto in 48 ore e non credo nemmeno sia stato comunicato in questo modo.
 
In generale, nella mia esperienza non è semplice per un'amministrazione farsi promotore di percorsi lunghi in campi che vedono la collaborazione diretta o addirittura co-progettazione attorno ai dati. Penso che solo nella progettualità di opencoesione siamo riuscita a fare qualcosa sul lato della collaborazione, con un grosso sforzo da parte dell'amministrazione in termini interni (fare cose innovative è sempre difficile nella PA) e di animazione esterna. Se voi avete altri esempi, sono interessata a conoscerle meglio.

Diverso è il caso in cui l'operazione nasce su un interesse dal basso e auto-organizzato (l'approccio che mi sembra proponga Alberto nella sua ultima mail) oppure dove si innesca una collaborazione tra amministrazione e interessi fuori da essa. Quest'ultimo è il modello "virtuoso" che penso molti di noi vorremo vedere realizzato.

Spero che le varie discussioni che ci saranno al festival della partecipazione sui temi open data e città digital servano anche a discutere questi aspetti, spero. Un appello quindi ai spaghettari coinvolti nei vari dibattiti previsti a L'Aquila in quei giorni: portate  i vostri spunti affinché l'ennesimo dibattito/discussione sul tema vada più in profondità del solito!

Se siamo perseveranti e un po' fortunati, con lo hackathon - che comqunue piccolo si terrà - riusciremo a fare emergere qualche problema / buco / miglioramento da fare sull'accesso ai dati della ricostruzione e magari anche qualche bel progetto su cui continuare a lavorare. Detto questo, se anche al di fuori del hackathon dovesse nascere qualche belle idea progettuale, posso impegnarmi per capire come trovare una forma per portarlo avanti nel contesto del progetto opendataricostruzione.

Ciao

Aline


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Alberto

unread,
Jul 3, 2017, 5:06:27 PM7/3/17
to Spaghetti Open Data
Alfredo: no, non nell'hackathon. Per me si tratterebbe di:
  1. Montare una piccola squadra di ronin degli open data.
  2. Chiedere a Aline se è disposta a farsi una call per darci un'idea di (a) che problemi ci sono e (b) quali dati sono disponibili.
  3. Cercare un partner locale interessato a vedere i risultati, e magari che riesce a esprimere un qualche tipo di curiosità specifica ("cosa possiamo dire su ricostruzione e prezzi delle case?").
  4. Cominciare a lavorare in remoto e fare tutta la preparazione in remoto (vedi sotto). 
  5. Poi, se del caso, si finisce con un hackathon, organizzato insieme al partner locale e pensato per coinvolgere chi si vuole coinvolgere. Magari fai solo la visualizzazione; magari monti un'applicazione per interrogare i dati, ma hai sicuramente già le idee chiare sulla storia che vuoi raccontare, e hai anche già raccolto e pulito i dati e li hai messi su una struttura dati.

Alfredo Serafini

unread,
Jul 3, 2017, 6:29:24 PM7/3/17
to spaghett...@googlegroups.com
beh come sopra, se arriviamo almeno a 3-4 facciamolo: siamo già un paio + Aline ;-)

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Matteo Brunati

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Jul 12, 2017, 4:12:25 PM7/12/17
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
in ogni caso pare che qualcosa sia emerso:

@aline e chi c'era: feedback? Considerazioni da fare a valle, altro che è emerso di utile da condividere, specie rispetto a quello detto in questo thread?

matt

Il giorno martedì 4 luglio 2017 00:29:24 UTC+2, Alfredo Serafini ha scritto:
beh come sopra, se arriviamo almeno a 3-4 facciamolo: siamo già un paio + Aline ;-)
Il giorno 3 luglio 2017 23:06, Alberto <alberto...@gmail.com> ha scritto:
Alfredo: no, non nell'hackathon. Per me si tratterebbe di:
  1. Montare una piccola squadra di ronin degli open data.
  2. Chiedere a Aline se è disposta a farsi una call per darci un'idea di (a) che problemi ci sono e (b) quali dati sono disponibili.
  3. Cercare un partner locale interessato a vedere i risultati, e magari che riesce a esprimere un qualche tipo di curiosità specifica ("cosa possiamo dire su ricostruzione e prezzi delle case?").
  4. Cominciare a lavorare in remoto e fare tutta la preparazione in remoto (vedi sotto). 
  5. Poi, se del caso, si finisce con un hackathon, organizzato insieme al partner locale e pensato per coinvolgere chi si vuole coinvolgere. Magari fai solo la visualizzazione; magari monti un'applicazione per interrogare i dati, ma hai sicuramente già le idee chiare sulla storia che vuoi raccontare, e hai anche già raccolto e pulito i dati e li hai messi su una struttura dati.

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aline pennisi

unread,
Jul 13, 2017, 4:07:29 AM7/13/17
to spaghett...@googlegroups.com
Matteo è stato più veloce di me!

Abbiamo pubblicati ieri sul sito del GSSI gli esiti del Hackathon con una breve presentazione dei progetti. I quattro team si sono davvero impegnati parecchio​, aiutando a fare emerge il grosso lavoro che ci sarebbe da fare sui dati della piattaforma (strutture non omogenee tra dati simili, poca linkabilità etc.) e a sostenere utilizzi a finalità civica o pubblica in generale.

I vincitori del primo premio - ragazzi dell'università de L'Aquila - hanno anche unito i loro interessi più di ricerca con un'applicazione per la pianificazione. La descrizione sul sito non da probabilmente una descrizione chiara. In pratica hanno sviluppato un'applicazione per la valutazione della pericolosità delle strade che raccoglie dati sulla qualità del manto stradale tramite vibrazioni percepite da un accelerometro mobile e li unisce ai dati spaziali degli edifici ristrutturati e da ristrutturare da OpenDataRicostruzione per individuare i tratti di intervento prioritario,
Penso che i prototipi svilppati dal primo e secondo team premiati saranno portati a termine, probabilmente anche il progetto più orientato al monitoraggio civico "virtul'a". Immagino che il loro aggiornamento nel tempo dipenderà molto dalla capacità di suscitarne l'utilizzo. Nei prossimi giorni alcune delle presentazioni che sono già disponibili sul sito verranno arricchite da brevi video che mostrano il funzionamento delle app.

Spero di riuscire a organizzare in autunno una presentazione pubblica alla città dei lavori di ricerca dei dottorandi del GSSI che hanno lavorato attorno al tema della ricostruzione e, in quell'occasione, di nvitare i team che hanno partecipato a questo hackathon a mostrare le app che hanno sviluppato.
Non ha invece funzionato per nulla il TRACK dedicato più all'innografica e ai datajournalist, per il quale la competizione è andata deserta.
Negli stessi giorni abbiamo tenuto al GSSI un evento discussione sui "nostri dirittti digitali alal città" che è stato numericamente decentemente seguito. Una breve descrizione è qui: http://www.gssi.infn.it/communication/news-events/item/1931-i-nostri-diritti-digitali-alla-citta-evento-discussione-al-gssi
e prende spunto da una inizitiva openpolis di traduzione in italiano di un libretto a cui hanno contribuito diversi ricercatori internazionali. Chi chi fosse interessato è scaricabile qui: http://cittadigitale.openpolis.it/

In generale continuo a credere che le potenzialità di apprendimento e impatto che derivano dall'esperienza della ricostruzione siano del tutto sottoutilizzate e che difficilmente si riescono a portare avanti iniziative su temi cruciali per un paese in cui le catastrofi naturali non sono purtroppo finite qui. Lo scarso interesse per i dati della ricostruzione ne sono solo uno dei tanti sintomi.

Sull'immobiliare ho fatto qualche approfondimento: ci sono solo una decina di immobiliari che lavorano su L'Aquila e facendo scraping dai loro siti tramite l'indirizzo delle case in affitto o locazione si dovrebbe (dopo ovviamente tanto olio di gomito) riuscire a linkare alla case di cui è man mano completata la ricostruzione da opendataricostruzione o forse più rapidamente dal sito USRA, Ho incontrato un paio di ricercatori che potrebbero essere interessati al tema e hanno competenze di sviluppo locale.

Se rimane la voglia a qualcuno di cimentarsi, io ci sto a metterci del tempo e quello che posso sapere (purtroppo non lo scraping!)

A presto,

Aline


















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Alfredo Serafini

unread,
Jul 13, 2017, 4:11:05 AM7/13/17
to spaghett...@googlegroups.com
organizziamo una piccola task force per farlo lo scraping: se qualcuno riesce ad estrapolare un po' di regolette per i vari siti, io possono metterci un po' di codice

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