necessità di usare un validatore online di file in formato CSV

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cirospat

unread,
Mar 16, 2018, 8:53:01 AM3/16/18
to opendatasicilia
per alcune attività di ufficio ho necessità di individuare online un validatore di file in formato CSV.

Mi serve un validatore che mi fa capire in quale riga e records c'è qualcosa da aggiustare (ed eventuali suggerimenti forniti per bonificare il dataset).
In maniera tale da capire gli errori e quindi che sia didattico in questo aspetto.

Suggerimenti?

Grazie

andy

unread,
Mar 16, 2018, 9:52:58 AM3/16/18
to opendatasicilia
Ciao Ciro,

ci sono diverse risposte possibili. Serve per te, come strumento quotidiano? O per altri scopi e utenti?

--
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Andrea Borruso
website: https://medium.com/tantotanto
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
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"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

ciro spataro

unread,
Mar 16, 2018, 9:56:14 AM3/16/18
to opendatasicilia
serve per chi deve caricare dataset sul portale open data, come strumento quotidiano di lavoro, da usare per i dipendenti pubblici.
Uno strumento che possa fare capire in quale riga e colonna c'è l'errore (e che errore è ).
Un validatore da usare prima di caricare il dataset sul pannello di controllo del portale open data.
Da inserire nelle procedure di pubblicazione dei dataset.

Nino Galante

unread,
Mar 16, 2018, 10:13:24 AM3/16/18
to opendatasicilia
Ciro, potrebbe venirti in aiuto Daniele Mondello, che per problematiche analoghe è intervenuto in questi giorni con i dipendenti pubblici che si occupano del portale opendata di Euroinfosicilia bonificando praticamente tutti i dataset del portale

N.

andy

unread,
Mar 16, 2018, 10:27:08 AM3/16/18
to opendatasicilia
Caro Ciro,


2018-03-16 14:55 GMT+01:00 ciro spataro <ciro...@gmail.com>:
serve per chi deve caricare dataset sul portale open data, come strumento quotidiano di lavoro, da usare per i dipendenti pubblici.
Uno strumento che possa fare capire in quale riga e colonna c'è l'errore (e che errore è ).
Un validatore da usare prima di caricare il dataset sul pannello di controllo del portale open data.

ok, così mi è più chiaro.L

Le strade che portano a un CSV sono tante. Il punto di partenza non è capire come correggerlo, ma sapere come si deve fare per crearne uno per bene.

Di base se esporti con un tool specificando enconding in UTF-8 e la virgola come separatore, al 90% in output avrai un CSV abbastanza standard e usabile.

Dei tool online di validazione sono:

Anche data.world, dopo che fai un upload, suggerisce in modo carino errori e problemi eventuali.

Ma ribadisco che la cosa migliore è intervenite a monte e non a valle.

Io uso a riga di comando csvclean, una delle utility di csvkit, che da proprio tutti i dettagli sugli errori. Ma non approfindisco, perché immagino che non sia lo strumento giusto.


Baci

cirospat

unread,
Mar 17, 2018, 2:06:15 AM3/17/18
to opendatasicilia

Andrea grazie come sempre
mi studio i link e la tua guida,
quindi cerco di capire quale inserire nella procedura che ho scritto per caricare dataset nel portale open data.
Deve essere facile da capire per tutti.

Andrea Borruso

unread,
Mar 17, 2018, 4:44:28 AM3/17/18
to opendatasicilia
Ciao Ciro,


On Saturday, 17 March 2018 07:06:15 UTC+1, cirospat wrote:

Andrea grazie come sempre
mi studio i link e la tua guida,
quindi cerco di capire quale inserire nella procedura che ho scritto per caricare dataset nel portale open data.
Deve essere facile da capire per tutti.

se l'obiettivo è avere un validatore all'interno del portale, la cosa è da costruire. O da zero o a partire dai validatori già esistenti (molti sono opensource).

Se poi internamente, come immagino, avete sviluppatori javascript, c'è una soluzione di grande qualità che è questa https://www.papaparse.com/.
Fa tutto quello che vi servirebbe per fare il check sui file sorgenti e restituire all'utente errori di dettaglio. C'è ovviamente da scrivere tutto il codice per fare funzionare l'interfaccia, ma sopratutto definire tutti i tipi di controlli in input.

Se hai qualche CSV con cui state "sbattendo" in questi giorni e lo vuoi condividere qui, potremmo fare qualche test condiviso.

Saluti a tutti

ciro spataro

unread,
Mar 17, 2018, 5:11:06 AM3/17/18
to opendatasicilia
Andrea
non credo il validatore debba andare dentro il portale open data,
intuisco che debba essere un servizio online esterno dal sito da far consultare al referente open data. 

Il dataset in questione (oggetti smarriti) - che ha dato il via all'esigenza di avere un validatore -  lo condivido qui.
C'è sporcizia. Il validatore mi dovrebbe dire in quale riga e cella è l'errore/sporcizia

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oggettismarriti.csv

andy

unread,
Mar 17, 2018, 6:23:35 AM3/17/18
to opendatasicilia
Avevo sbagliato thread, mi scuso. Riporto di nuovo qui

Caro Ciro,
questo CSV è il tipico file che mi fa pensare che il primo passo è quello di rafforzare un po' la conoscenza sul tema, da parte di chi carica questo file sul portale.

Prima cosa: questo file  in linea di massima supera le validazioni formali. È valido!!

Ma di suo è tutto sbagliato :)

Alcune note teoriche:
  • l'encoding dei caratteri in un CSV non è un'informazione presente al suo interno. Quindi è sempre da documentare e dichiarare in qualsiasi sito in cui sono pubblicati;
  • in questo l'encoding è "ISO-8859-15". È consigliato pubblicare file CSV in "UTF-8";
  • il separatore dei caratteri in un CSV non è un'informazione presente al suo interno (la si deduce, ma non c'è all'interno una dichiarazione formale). Quindi è sempre da documentare e dichiarare in qualsiasi sito in cui sono pubblicati;
  • qui il separatore è ";" . È meglio sempre usare la ",".


Alcune note pratiche

Prima di fare qualsiasi upload, aprire il CSV con un visualizzatore di testo serio. Se lo fai con questo file e lo scorri un po', vedi delle follie (vedi sotto):
  • andando verso destra ci sono centinaia di inutili separatori in più, centiania di ";". Sono delle colonne vuote,
  • andando verso il basso ci sono delle righe vuote, inutili.



Per questo file trovo fondamentale, non tanto avere un validatore, ma capire come è stato prodotto; perché nella procedura c'è qualcosa da correggere, aldilà del portale.
E ripeto, il file restituisce esito positivo per alcuni dei validatori che uso: perché è una struttura senza senso con centinaia di colonne vuote in più, ma con una sua coerenza.

Baci




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ciro spataro

unread,
Mar 17, 2018, 6:54:21 AM3/17/18
to opendatasicilia
Andrea
questa risposta è didattica pura.
Incorporerò questo thread nel portale formazione open data https://sites.google.com/view/opendataformazione.

Per il file devo capire dal collega come lo hanno scritto, da dove hanno cominciato, certi aspetti sembrano un mistero, appunto le centinaia di colonne vuote in più, ad esempio.
Comincio a pensare che per certi procedimenti amministrativi, anche semplici come quello del censimento degli oggetti smarriti, è sempre preferibile avere un piccolo software gestionale dove fai data entry quotidiano e poi con le API permetti di avere i dati pubblicamente, o con un export CSV aggiornato alle 24 ore o alla settimana.
Un microservizio che ti fa gestire facilmente quel procedimento amministrativo e ti fa generare in automatico dati in formato aperto, ma poi penso all'interoperabilità delle banche dati e per ogni procedimento amministrativo da gestire nella PA la mente va al relativo vocabolario controllato da strutturare. Sta cosa dei core vocabulary sta diventando un ossessione, ci colpa Davide Taibi, Giorgia Lodi e Francesca Gleria ;-)


andy

unread,
Mar 17, 2018, 6:57:58 AM3/17/18
to opendatasicilia
Caro Ciro,
arrivare ai servizi è il goal, sono d'accordo.

Ma c'è sempre il rischio che il servizio produca un CSV con centinaia di colonne vuote. È necessario in ogni caso capire cosa ha prodotto il mostro.

Baci





Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.

ciro spataro

unread,
Mar 17, 2018, 7:06:03 AM3/17/18
to opendatasicilia
no Andrea
se hai il gestionale, è lui stesso che genera l'export CSV andando a guardare nelle colonne in cui ci sono i dati frutto del data entry del dipendente pubblico. 
A quel punto non puo più essere che hai colonne senza dati e nemmeno intestazione colonna, come invece succede ora.
Il gestionale del servizio lo si struttura in maniera tale da avere API. Ormai lo impone il Programma triennale ICT della Pubbl.Amministraz. dell'AgID


_
Ciro Spataro





Giovan Battista Vitrano

unread,
Mar 17, 2018, 2:42:39 PM3/17/18
to opendatasicilia

Non vorrei fare il solito rompi @@
ma al Comune di Palermo bisogna partire dall'abc...
Ciro tu sei già al csv.... :-) :-) :-)

Sembra una cosa semplice, ma senza le nozioni di base non si va da nessuna parte.
Le persone vanno formate (seriamente), non si può sempre improvvisare o pensare che la buona volontà dell'impegnato di turno risolva il problema/i...

ciro spataro

unread,
Mar 17, 2018, 4:11:14 PM3/17/18
to opendatasicilia
Gianni
hai ragione.

La situazione che io vedo negli uffici è questa:
moltissimi colleghi per gestire dati dei propri lavori usano file Excel.
Non hanno la cultura (nativa) del formato CSV. Con il file Excel fanno praticamente tutto. Uniscono celle, ma tante, mettono nella stessa cella più dati (per esempio via e n.civico), a volte mettono nella stessa cella: nome, cognome, via, civico, cap e telefono.
Ma gestiscono dati su un formato tabellare Excel che è meglio di elencare dati con una tabella su Word, perché succede anche quello, e per la prossima settimana ho lasciato un compitino ad una collega, riportare la tabella di Word, con dati interessanti, su Excel.

Quando vedo tanta roba su quei file Excel dico a me stesso: meno male che esiste sto formato tabellare che usano. Libre Office o Open Office molti non sanno nemmeno l'esistenza e non si pongono nemmeno il problema di scoprirlo, perchè sono inchiffarati nel lavoro che fanno e perchè non tutti sono così studiosi da andare a cercarsi cultura del dato online.

I colleghi hanno dati interessanti che gestiscono su Excel, ma non avendo mai avuto a che fare con open data, non si sono mai posti il problema del rigore strutturale del formato CSV. Per loro unire celle è un esigenza per il lavoro che svolgono. Lo facevo io  con piacere fino  a 4 anni fa.

Quando faccio vedere loro il CSV mi dicono all'inizio che per loro è meglio l'Excel con le celle unite perchè soddisfa le loro esigenze di rappresentazione del dato in un formato digitale, poi piano piano gli spiego che il CSV serve per farlo leggere ai software che producono mappe, infografiche, servizi web,... e allora loro, dopo le mie spiegazioni, capiscono e accettano il formato CSV come formato di pubblicazione. All'inizio dicono: ma quei dati li ho già pubblicati su PDF nella sezione Amministrazione Trasparente del comune, allora io lì a spiegare che i dati dentro  il PDF non sono riusabili, non sono processabili da un software. Devi spiegare loro pure sta cosa che i dati non servono solo agli esseri umani per leggerli, ma servono ai software, questo per molti colleghi è un concetto molto nuovo. Devi spiegare tutte queste cose, devi spiegare il perchè di un formato CSV anzichè Excel con le celle unite, e ti devi assicurare che loro capiscano se vuoi che la prossima volta pubblicano da soli il dataset CSV.

Questa è formazione. Nozioni base, ma sempre formazione è. Cultura digitale.

4 anni fa spuntano gli open data al comune di Palermo e arriva uno che dice che le celle non si uniscono, che il file tabellare si chiama dataset e che il dataset va spiegato con i metadati.
Devo dire che i colleghi sono stati al 90% ricettivi delle storie che ho spiegato loro. Sono stati bravi. Anche molto. E per questo li ringrazio.
La valorizzazione del patrimonio informativo pubblico (gli open data) non è solo una questione di rigore normativo, anzi se nessuno pubblica open data non ci sono nemmeno sanzioni previste, quindi un comune come Palermo che pubblica open data è per me tutto grasso che cola. E' virtuosismo, anche se ci sono CSV penosi, pensa a quei comuni che non hanno mai pubblicato ad oggi un CSV!!! Siamo stati tra i primi a pubblicare, come comuni, CSV in Italia. Anche sporchi, certo, ma c'è stata la volonta a pubblicarli, la cultura di pubblicarli, questo è molto importante.

Ma c'è qualche problema, come quello degli oggetti smarriti dove nell'Excel spuntano parole non scritte da nessuno nella ventesima o trentesima colonna e qualche altra sporcizia da lavare.
Non possiamo pensare che i colleghi nascono con la cultura del CSV perfetto. Preferisco andare da loro a spiegare come rendere un CSV più pulito possibile. Perché l'alternativa è il nulla cosmico per dirla molto semplicemente. Altrimenti i dataset li pubblicano solo quei 4 colleghi bravi e smanettoni. Ma ci tagliamo fuori tanti bei dati di decine di uffici.

Gianni, ho capito in questi anni che gli open data prima di tutto sono spiegare cose proprio quando questi colleghi ti chiamano per pubblicare un dataset con bei dati ma con celle unite. E siccome i dati sono interessanti, gli spiego con piacere come passare dall' Excel con celle unite ad un CSV quanto più pulito possibile.
E' una scelta culturale. Solo culturale. Nessuna legge lo impone: ricorda che le linee guida non sono obbligatorie, non c'è un regime sanzionatorio per chi non attua le linee guida nazionali o comunali.
Quando smetterò di farlo, spero ci sarà qualcun altro più bravo di me a spiegare ai colleghi come pubblicare un CSV puliticchio. Spero nel frattempo che gli applicativi gestionali in uso negli uffici dei prossimi anni siano dotati di API che pubblicano online dati automaticamente senza lo sforzo umano di alcun collega. Ma per questa versione di Comune c'è da aspettare qualche anno ancora.

Partire dall' abc per me significa quello che faccio, spiegare spiegare spiegare, i colleghi altrimenti secondo te come dovrebbero capire come strutturare bene un CSV? Da soli si vanno a studiare online come validare un CSV? O glielo dice il dirigente?
Ci vuole pazienza, ma pian pianino i frutti si vedono, almeno io li ho visti, ma i colleghi sono tanti e ci vuole tempo e io non faccio solo quello, devo spirughiare altre cose lavorative.

Io credo che bisogna avere pazienza. Io sono solo, non ho collaboratori che vanno negli uffici a spiegare CSV, metadati, riuso, mappe, infografiche e cultura open data.
Quello che faccio per migliorare la cultura open data al comune  capisco  che è poco. Ne sono consapevole. 
Io continuo. Per ora. 

Passo...






pablo persico

unread,
Mar 17, 2018, 5:28:00 PM3/17/18
to opendat...@googlegroups.com
Caro Ciro, 
Le tue parole come sempre mi emozionano; 39 anni di cui 13 da dipendente pubblico divisi tra le stelle e le stalle in termini di organizzazione (3 Regione Lombardia e 10 in Città Metropolitana di Napoli ex provincia). Ascoltare le tue parole mi fa uno strano effetto: dovrei sentirmi sfiduciato e abbattermi e invece è l'esatto contrario! Di fronte ai tanti excel con celle unite sorrido, da me in particolare qualche anno fa è scoppiata la moda dei PDF immagine! Ottenuti dopo uno sforzo immane per spiegare che la carta era davvero troppo sbagliata per una pubblica amministrazione, eppure qualcuno ad una richiesta di accesso agli atti si presenta ancora col cartaceo fotocopiato!!Una follia!!
Seguivo con interesse questo discorso in quanto i primi  dataset che (per grazia di nostro signore a brevissimo) andranno sul portale ckan dei dati della CMNA sono tutti revisionati dai miei colleghi d'ufficio, che trasformano di tutto in CSV sapientemente e con enorme  pazienza in quanto da me le cose vanno prima fatte per poterle mostrare altrimenti non esistono. Li motivo (e spero di fare lo stesso con i colleghi al di fuori del mio ufficio) con tanto tanto entusiasmo! Dico sempre a tutti che siamo lontanissimi ma in avvicinamento costante! :-) In particolare quello che mi trasmetti tu e tutti gli altri, a cominciare dai mostri sacri che appartengono alla società civile ma che lavorano per e con i dati della PA come se fossero dei dipendenti pagati profumatamente! 
Un piccolo aneddoto: ho cominciato a seguirvi da sei mesi circa e onestamente agli inizi mi sono sempre chiesto: "ma sti qua scrivono sempre il fine settimana? Sì scatenano a partire dal venerdì pomeriggio?" È il tipico esempio di qualcosa che viene dal profondo di una passione che contribuite ogni giorno a far crescere in me! 




_
Ciro Spataro





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Giovan Battista Vitrano

unread,
Mar 17, 2018, 5:28:05 PM3/17/18
to opendatasicilia
Quando smetterò di farlo, spero ci sarà qualcun altro più bravo di me a spiegare ai colleghi come pubblicare un CSV puliticchio. Spero nel frattempo che gli applicativi gestionali in uso negli uffici dei prossimi anni siano dotati di API che pubblicano online dati automaticamente senza lo sforzo umano di alcun collega. Ma per questa versione di Comune c'è da aspettare qualche anno ancora.

Vedi... non basta la buona volonta, per far funzionare l'amministrazione...dalle mie parti non vedo ne una programmazione...ne una visione chiara del futuro.
Sicuramente mi sbaglio io, ed già tutto programmato :-) :-) :-)

Bisogna cambiare le procedure, e per farlo ci vuole tempo e programmazione! Ma come sappiano non si può...perchè bisogna fare sempre tutto, male e di fretta... :-) :-) :-)

Se un giorno Ciro Spataro si stanca di fare l'apostolo degli opendata si ferma tutto? :-) :-) :-)

andy

unread,
Mar 18, 2018, 6:37:12 AM3/18/18
to opendatasicilia
Ciao Ciro,

2018-03-17 11:22 GMT+01:00 andy <abor...@gmail.com>:
Prima di fare qualsiasi upload, aprire il CSV con un visualizzatore di testo serio. Se lo fai con questo file e lo scorri un po', vedi delle follie (vedi sotto):

  • andando verso destra ci sono centinaia di inutili separatori in più, centiania di ";". Sono delle colonne vuote,
  • andando verso il basso ci sono delle righe vuote, inutili.

ho scoperto una cosa ancora più "pazza" e preoccupante. L'hai vista l'ultima riga del CSV che hai inviato??

È quella di sotto e non aggiugo commenti 8-\


 

ciro spataro

unread,
Mar 18, 2018, 9:37:09 AM3/18/18
to opendatasicilia
Cioè?
chi è questo boysen christian duisburg? Cero qualcuno glielo ha scritto in quelle righe
la cosa (il dataset)  si infittisce di mistero....




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