Ischia, dove lo Stato non ha mai disturbato

5 views
Skip to first unread message

lombard...@libero.it

unread,
Nov 28, 2022, 11:39:10 AM11/28/22
to
Ischia, dove lo Stato non ha mai disturbato


Il dramma di Ischia è l’ennesimo dovuto al triste connubio tra abusivismo e dissesto idrogeologico. Come sempre in questi casi scatta lo scaricabarile di competenze e responsabilità, tra chi non sapeva e non ha fatto, chi sapendo non poteva e chi potendo e sapendo non ha voluto: è il canovaccio della tragicommedia all’italiana, dove in effetti tutti hanno torto e tutti ragione.
Negli anni il territorio di Ischia è stato interessato da ben tre condoni, il primo sotto il Governo Craxi, nel millenovecentoottantaquattro, il governo del pentapartito. In ultimo ci ha messo le mani anche il Conte uno che, in un provvedimento più ampio finalizzato alla ricostruzione dei territori interessati dal sisma del duemiladiciassette, aveva accelerato la conclusione delle richieste di sanatoria ancora pendenti, applicando i criteri meno severi del primo condono e imponendo il solo controllo dei vincoli paesaggistici. Siamo pertanto di fronte alla fulgida dimostrazione di cosa possa accadere quando lo Stato decide di non disturbare gli italiani che hanno voglia di fare, un’espressione assai infelice utilizzata anche dall’attuale Presidente del Consiglio nel presentarsi alle camere. D’altronde, perché porre rognosi ostacoli al cittadino che intende costruire e vuol dare così lavoro all’indotto dell’edilizia? Si tratta di un patto tacito tra istituzioni, politica, tessuto economico e società civile, un accordo che porta voti e fa girare l’economia, solo che non di rado ci scappa il morto e allora tutti i diretti interessati negano di averlo sostenuto anche energicamente.
Ogni qualvolta si parli poi di abbattimenti di opere abusive si levano corali proteste e, inoltre, ci si scontra con l’inapplicabilità della scelta, visto che, in certi contesti, tirare giù gli immobili irregolari richiederebbe, tra censimento, iter burocratico, inevitabili ricorsi e attivazione delle ruspe, alcune decine di anni, senza contare il costo sociale di chi rimarrebbe privato di un tetto dove abitare o di una struttura in cui lavorare. Così, tra buon senso e realismo di Stato, dopo il lutto nazionale, piuttosto che impegnarsi nell’applicare le norme vigenti, nella migliore delle ipotesi se ne varano altre ancora più restrittive, che richiederanno un lungo periodo per l’adozione di nuovi vincoli burocratici e adempimenti, prendendo tempo e lasciando ai posteri l’onere di farli rispettare. Che poi è la peggiore delle ipotesi, in quanto, così facendo, non si ottiene altro che ingrossare a dismisura il volume di leggi e regolamenti, rendendoli ulteriormente inapplicabili e legittimando di fatto pratiche elusive o evasive, pena il restare sommersi dalle scartoffie per i pochi che decidano di adeguarvisi e che porteranno, in un futuro mai troppo lontano, a condonare il frutto del peccato.
Così tutto riparte dall’anno zero e chi è senza peccato scagli la prima pietra.



Marco Lombardi


Marcella Denegri

unread,
Nov 29, 2022, 7:34:02 AM11/29/22
to deporta...@googlegroups.com
L’intervento di Marco è, come sempre , molto saggio e intelligente.
Per me, vecchia e furibonda, dinnanzi a questi, ripetuti , disastri, le uniche parole possibili sono :

DEMOLIRE, DEMOLIRE, DEMOLIRE,

ovunque si è costruito illecitamente e pericolosamente, a spese di chi ha costruito, sia proprietari sia imprese edili.

marcella d. 



Inviato da iPad

Il giorno 28 nov 2022, alle ore 17:39, lombardimarco77 via DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ] <deporta...@googlegroups.com> ha scritto:


--
[R-esistiamo]: da maggio 2006 luogo di dibattiti, diffusione o ricerca di notizie tra persone direttamente coinvolte e impegnate nel fare in modo che gli orrori commessi dai nazi-fascisti non si ripetano o interessate ad argomenti storici o a battaglie civili. sul sito ci sono attualmente circa 23mila argomenti.
Chiunque può inviare idee, notizie, iscriversi, consigliarlo a persone interessate all’iscrizione.
Moderatrice unica, a titolo personale e gratuito: Primarosa PIA.
messaggio non SPAM poiché include la possibilità di recedere da ulteriori invii.
Tutti i destinatari degli invii sono in copia nascosta (Privacy Dl n.196 del 30.6.03).
E’ GRADITO L’INVIO DI PUBBLICAZIONI a Primarosa Pia, Pzz B. Croce 6 15057 Tortona -AL
chi diffonde messaggi della mailing è pregato-a di CITARNE LA FONTE
chi invia da GMAIL non riceve copia dei suoi post, tutti gli altri del gruppo la ricevono.
attualmente del gruppo fanno parte circa 150 persone, residenti non solo in Italia
---
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ]" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a deportatimaip...@googlegroups.com.
Per visualizzare questa discussione sul Web, visita https://groups.google.com/d/msgid/deportatimaipiu/1498777811.430799.1669643273065%40mail1.libero.it.

vito nicola de russis

unread,
Nov 29, 2022, 7:34:02 AM11/29/22
to deporta...@googlegroups.com
Signor Marco Lombardi, 
come è noto, Ischia è una delle isole nel golfo di Napoli, città simbolizzata dal "Vesuvio" che . . .  vive insieme a noi. L'ultima sua eruzione risale al 1944, da gennaio a fine marzo. Il vento trasportava le ceneri eruttate fino a Bari. Contarono una trentina di persone morte. 
Dalla fine della guerra, diverse centinaia di migliaia di persone hanno costruito "senza permessi", ed alloggiano nella zona rossa del Vesuvio. 

E' terribile pensare alla indescrivibile situazione creata da una eventuale ripetizione della tragedia del 1944. 
Per i napoletani è un silenzio scaramantico; per noi è un silenzio complice di chi ha creato la critica situazione di pericolo. 
Abbiamo il diritto di sapere da quelle 600-700.000 persone della zona rossa Vesuviana cosa pensano di fare nel caso il Vesuvio si risvegli; 
Hanno qualche progetto da attuare per salvare la loro persona, i loro familiari, i loro vicini di villini, di case, ecc.? 
Siamo all'Anno Zero. Prima partiamo e meglio è per tutti. 

Vito de Russis


vito nicola de russis

unread,
Dec 1, 2022, 4:22:18 AM12/1/22
to deporta...@googlegroups.com

"Rompiamo il silenzio" sul Vesuvio..

Come è noto, Ischia è una delle isole nel golfo di Napoli. Napoli è  simbolizzata dal "Vesuvio"; Vesuvio che . . . vive insieme a noi.

1944.

Sul suolo italiano (da Cassino alle Alpi) c'era la guerra di Liberazione dal nazifascismo: sia con un esercito regolare (a Cassino - Montelungo); sia con la Resistenza dei Partigiani, 

sostenuti dagli anglo-americani (Centro e Alta Italia).

Ricordiamo l'ultima eruzione del Vesuvio: risale al 1944, da gennaio a fine marzo.

Il vento trasportava le ceneri eruttate fino a Bari: "pioveva" cenere vesuviana.

Nella zona vesuviana contarono una trentina di persone morte.

Dalla fine di quella guerra, qualche centinaia di migliaia di persone hanno costruito "senza permessi" - e vi abitano - nella zona rossa del Vesuvio.

E' terribile pensare alla indescrivibile situazione che creerebbe una eventuale ripetizione della tragedia del 1944.

E' una realtà che può diventare più catastrofica dell'attuale nostra immaginazione,

Che silenzio!

Per i napoletani è un silenzio scaramantico.

Per tutti noi è un silenzio complice di chi ha creato quella bomba speciale molto pericolosa.

Sostengo che abbiamo il diritto di sapere - da quelle 600-700.000 persone della zona rossa Vesuviana - cosa pensano di fare loro nel caso il Vesuvio si risvegli: hanno qualche 

progetto da attuare per salvare la loro persona, i loro familiari, i loro vicini di villini, di case, ecc.?

Sostengo che abbiamo il diritto di sapere dagli Amministratori di quelle 600-700.000 persone quale contributo possiamo dare noi, Cittadini italiani prima che il Vesuvio si risvegli.

Siamo all'Anno Zero.

Prima partiamo e meglio è per tutti.

                            

Vito Nicola de Russis


Reply all
Reply to author
Forward
0 new messages