ciao
lavoro nella PA (comune Palermo) agli open data da quando le linee guida open data sono state approvate (dic_2013) con delibera di Giunta.
Allora alla luce della mia esperienza (2014-2015-2016) nel processo open data di un grande comune italiano:
- approvare le linee guida open data (quelle nazionali Agid 2016 sono ottime) in Giunta. Il Consiglio prende troppo tempo e approvare linee guida è attività gestionale quindi di Giunta vanno benissimo. E poi ricordo che i dat informato aperto da pubblicare sono previsti dal CAD del 2005!!!
- una volta approvate linee guida open data, non è che i dataset tematici spuntano come i funghi da soli! Gli open data, quindi ogni attività, è opera dell'essere umano. Caso volle che al comune Palermo ci fosse una persona che si innamorò perdutamente dell'universo open data (ma qui la colpa è di un po di opendatari sparsi per l'Italia: Borruso, Napo, Fortini, Piersoft,...) e si mise all'opera sensibilizzando i colleghi e dirigenti degli uffici a pubblicare dati in formato aperto. Come? Con incontri periodici e report degli stessi incontri.
- Formazione. Attraverso i corsi online del FormezPA sugli open data ho condiviso l'opportunità meravigliosa della formazione con i colleghi che pian piano hanno così migliorato la conoscenza su come strutturare i dataset da pubblicare.
- Il Team open data interno al comune ha previsto degli incontri ufficiali e pubblici https://www.comune.palermo.it/opendata.php con i report degli incontri. Negli incontri pubblici i cittadini sensibili alla politica open data locale hanno avuto l'opportunità di interagire con i dipendenti e dirigenti pubblici fornendo input sul processo di pubblicazione (come strutturare i dataset, quali dataset di interesse pubblico pubblicare, ecc.).
- Open data day, un evento annuale in cui dipendenti/dirigenti pubblici si confrontano con i cittadini sensibili agli open data, un occasione per migliorare sempre quel processo di pubblicazione degli open data.
Pubblicare open data, come pubblicarli, quali dataset pubblicare, per ora, fino ad ora è stato un processo complesso, fatto di continue interazione tra struttura pubblica e cittadini/associazioni/comunità open data.
Approvare linee guida open data per un ente pubblico non significa in automatico pubblicare tutti i dataset possibili.
C'è anche da dire che ad oggi molti applicativi gestionali della PA non permettono in automatico una pubblicazione di open data, e le piattaforme ICT da costruire per le 14 città metropolitane può essere un opportunità per aprire il patrimonio informatico pubblico e bisogna, quindi, stare con l'attenzione su queste PA che si avviano a strutturare piattaforme digitale di ottimizzazione di processi interni e di fornitura di servizi all'utenza. Un appello alle comunità open data locali!
E una cosa fondamentale: nelle PA è necessario che vi siano evangelisti degli open data, soggetti appassionati dei dati aperti che si fanno promotori all'interno dei propri enti dei processi di apertura dei dati, .. un processo lento, che impegna anni di tempo.
Nei prossimi anni l'apertura dei dati pubblici sarà più facile, visto il lavoro di apripista che alcuni soggetti stanno compiendo all'interno della PA e dall'esterno a titolo di cittadinanza attiva e sensibile ai dati.
Ma non c'è la formula magica, non esiste il modello perfetto, le linee guida open data da sole non bastano.
E' il frutto, la sommatoria di una serie di fattori interni ed esterni alla PA.
Scusate la sinteticità, ma sul thread aperto qui da Matteo ci sarebbe da scrivere centinaia di pagine per coloro che in questi 3-4-5 anni si sono dati attivamente una mossa per aumentare la cultura dei dati aperti delle PA e i nomi sono tanti, ma molto noti a questa comunità di Spaghetti Open Data, come ad altre comunità di opendata
https://sites.google.com/view/opendataformazione/comunit%C3%A0-open-data
:-)
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