Percorso formale interno alla PA per aprire dati

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Matteo Fortini

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Jan 10, 2017, 9:58:58 AM1/10/17
to spaghett...@googlegroups.com
A costo di fare la figura del niubbo, vi faccio una domanda.

Tendenzialmente abbiamo sempre parlato di open data "lato cittadino",
quelli che troviamo sui siti istituzionali dei vari enti, per cui si
applicano i vari "open by default" e tutto il resto.

Ora, supponete di lavorare all'interno di una PA e quindi di incrociare
vari dataset potenzialmente "aperti".
Le linee guida di AgID parlano di come censire i dati, di aspetti
legali, di come pulirli, di formati, di licenze, di siti e di cataloghi
di pubblicazione.

Mi resta un dubbio: tutto questo procedimento deve essere esplicito e
burocratico, o può essere implicito? In altre parole, occorre un atto
per ciascun dataset o gruppo di dataset che si voglia aprire? Chi deve
essere il motore dell'apertura e chi ha potere di farlo? I dirigenti, la
giunta, il consiglio comunale?

Naturalmente spererei in una procedura più semplificata, ma temo che non
sia così, il che allungherebbe tantissimo i tempi.

Grazie,
Matteo

cristiano longo

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Jan 10, 2017, 10:36:48 AM1/10/17
to spaghett...@googlegroups.com
il percorso consolidato è che il consiglio approvi delle linee guida per gli open data come documento di indirizzo politico



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cristiano longo

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Jan 10, 2017, 10:37:58 AM1/10/17
to spaghett...@googlegroups.com
la giunta poi nomica gli organi, che usualmente sono solo il team open data in correlazione con i resp. per la trasparenza

Maurizio Napolitano

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Jan 10, 2017, 11:03:03 AM1/10/17
to Spaghetti Open Data
2017-01-10 16:37 GMT+01:00 cristiano longo <cristia...@gmail.com>:
> la giunta poi nomica gli organi, che usualmente sono solo il team open data
> in correlazione con i resp. per la trasparenza

Concordo anche se, nel caso di Matteo, una buona pratica è quella di vedere
all'operato della regione emilia-romagna e agganciarsi alle loro iniziative di
agenda digitale.

patrizia saggini

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Jan 11, 2017, 7:21:13 AM1/11/17
to Spaghetti Open Data
Ciao Matteo e tutti,
in realtà - viste le normative nazionali in materia - a mio parere è superfluo uno specifico atto di indirizzo del Consiglio Comunale, basta una regolamentazione organizzativa approvata dalla Giunta Comunale (anche sulla base dell'atto già adottato dalla Regione) in cui si decide il COME procedere all'apertura dei propri dati, e soprattutto si rende manifesto il processo organizzativo interno.

Ancora meglio se l'obiettivo di pubblicare dati in formato aperto è contenuto in un documento di programmazione dell'ente, tipo DUP o PEG

Buon lavoro!!
:-)

ciao
PATRIZIA

cirospat

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Jan 11, 2017, 8:00:42 AM1/11/17
to Spaghetti Open Data
ciao
lavoro nella PA (comune Palermo) agli open data da quando le linee guida open data sono state approvate (dic_2013) con delibera di Giunta.

Allora alla luce della mia esperienza (2014-2015-2016) nel processo open data di un grande comune italiano:
  1. approvare le linee guida open data (quelle nazionali Agid 2016 sono ottime) in Giunta. Il Consiglio prende troppo tempo e approvare linee guida è attività gestionale quindi di Giunta vanno benissimo. E poi ricordo che i dat informato aperto da pubblicare sono previsti dal CAD del 2005!!!
  2. una volta approvate linee guida open data, non è che i dataset tematici spuntano come i funghi da soli! Gli open data, quindi ogni attività, è opera dell'essere umano. Caso volle che al comune Palermo ci fosse una persona che si innamorò perdutamente dell'universo open data (ma qui la colpa è di un po di opendatari sparsi per l'Italia: Borruso, Napo, Fortini, Piersoft,...) e si mise all'opera sensibilizzando i colleghi e dirigenti degli uffici a pubblicare dati in formato aperto. Come? Con incontri periodici e report degli stessi incontri.
  3. Formazione. Attraverso i corsi online del FormezPA sugli open data ho condiviso l'opportunità meravigliosa della formazione con i colleghi che pian piano hanno così migliorato la conoscenza su come strutturare i dataset da pubblicare.
  4. Il Team open data interno al comune ha previsto degli incontri ufficiali e pubblici https://www.comune.palermo.it/opendata.php con i report degli incontri. Negli incontri pubblici i cittadini sensibili alla politica open data locale hanno avuto l'opportunità di interagire con i dipendenti e dirigenti pubblici fornendo input sul processo di pubblicazione (come strutturare i dataset, quali dataset di interesse pubblico pubblicare, ecc.).
  5. Open data day, un evento annuale in cui dipendenti/dirigenti pubblici si confrontano con i cittadini sensibili agli open data, un occasione per migliorare sempre quel processo di pubblicazione degli open data.
Pubblicare open data, come pubblicarli, quali dataset pubblicare, per ora, fino ad ora è stato un processo complesso, fatto di continue interazione tra struttura pubblica e cittadini/associazioni/comunità open data. 
Approvare linee guida open data per un ente pubblico non significa in automatico pubblicare tutti i dataset possibili.

C'è anche da dire che ad oggi molti applicativi gestionali della PA non permettono in automatico una pubblicazione di open data, e le piattaforme ICT da costruire per le 14 città metropolitane può essere un opportunità per aprire il patrimonio informatico pubblico e bisogna, quindi, stare con l'attenzione su queste PA che si avviano a strutturare piattaforme digitale di ottimizzazione di processi interni e di fornitura di servizi all'utenza. Un appello alle comunità open data locali!

E una cosa fondamentale: nelle PA è necessario che vi siano evangelisti degli open data, soggetti appassionati dei dati aperti che si fanno promotori all'interno dei propri enti dei processi di apertura dei dati, .. un processo lento, che impegna anni di tempo.

Nei prossimi anni l'apertura dei dati pubblici sarà più facile, visto il lavoro di apripista che alcuni soggetti stanno compiendo all'interno della PA e dall'esterno a titolo di cittadinanza attiva e sensibile ai dati.

Ma non c'è la formula magica, non esiste il modello perfetto, le linee guida open data da sole non bastano. 
E' il frutto, la sommatoria di una serie di fattori interni ed esterni alla PA.

Scusate la sinteticità, ma sul thread aperto qui da Matteo ci sarebbe da scrivere centinaia di pagine per coloro che in questi 3-4-5 anni si sono dati attivamente una mossa per aumentare la cultura dei dati aperti delle PA e i nomi sono tanti, ma molto noti a questa comunità di Spaghetti Open Data, come ad altre comunità di opendata https://sites.google.com/view/opendataformazione/comunit%C3%A0-open-data

:-) 

______

cirospat

unread,
Jan 11, 2017, 8:14:21 AM1/11/17
to Spaghetti Open Data
non è solo questione di percorso formale di apertura dei dati

anche il percorso informale aiuta moltissimo l'apertura dei dati e ogni PA ha sue specifiche dinamiche informali di miglioramento del processo di pubblicazione degli open data (una mail di un cittadino inviata al webmaster o a un ufficio che chiede di migliorare quel dataset o che consiglia di pubblicare un GeoRss anzichè un RSS - un hackathon civico con dipendenti pubblici partecipanti - una mappetta realizzata da un dipendente pubblico per smanettare coi dati  - mostrare un Bot fatto da un cittadino fatto con dati della PA ad un dirigente della PA - ... much more)

formale + informale = contribuiscono positivamente
non dimenticare quindi l'informale nell'analisi complessiva del processo di pubblicazione dei dati pubblici di una PA

Maurizio Napolitano

unread,
Jan 11, 2017, 8:25:57 AM1/11/17
to Spaghetti Open Data
2017-01-11 13:21 GMT+01:00 patrizia saggini <patrizi...@gmail.com>:
> Ciao Matteo e tutti,
> in realtà - viste le normative nazionali in materia - a mio parere è
> superfluo uno specifico atto di indirizzo del Consiglio Comunale, basta una
> regolamentazione organizzativa approvata dalla Giunta Comunale (anche sulla
> base dell'atto già adottato dalla Regione) in cui si decide il COME
> procedere all'apertura dei propri dati, e soprattutto si rende manifesto il
> processo organizzativo interno.
>
> Ancora meglio se l'obiettivo di pubblicare dati in formato aperto è
> contenuto in un documento di programmazione dell'ente, tipo DUP o PEG

Grande Patrizia!

cristiano longo

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Jan 11, 2017, 12:12:40 PM1/11/17
to spaghett...@googlegroups.com
Una discussione in assemblea aumenta la partecipazione degli stakeholder 

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Francesco Piero Paolicelli

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Jan 11, 2017, 4:51:46 PM1/11/17
to spaghett...@googlegroups.com
Matteo, il discorso sarebbe lungo, molto lungo. Concordo con Patrizia che basterebbe una DG che richiama le L.G. Agid 2016 ma che poi abbia un minimo di declinazione contingente per il tuo Comune:
Chi sono i responsabili della Banca Dati, da chi è composto il Team Opendata, quali sono le Unità semplici operative.
Di solito nella DG non si scrivono demandando ad un atto di nomina dirigenziale (ods), ma se vuoi dare una valenza formale "politica" più forte puoi anche citare i responsabili tematici e tecnici.
In alcuni casi sarebbe molto stringente mettere nei PEG dei dirigenti i dataset da rilasciare. Ma quali? lì conviene fare un evento partecipato con i vari portatori di interesse. metti tutti attorno a tavoli verticali tematici e fai una "lista della spesa" rispetto a quello che serve alla comunità. Questi dataset li inserisci nel piano di rilascio 2017 e li metti , per ogni settore, nei PEG dirigenziali. Cosi facendo blindi il processo.
Se vuoi ti passo un pò di delibere che ho fatto fare negli anni nei vari enti. 
p

Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.

Alberto Cottica

unread,
Jan 12, 2017, 3:35:02 AM1/12/17
to spaghett...@googlegroups.com
Gran bel thread, bravi!

Matteo Fortini

unread,
Jan 12, 2017, 2:56:45 PM1/12/17
to spaghett...@googlegroups.com
Grazie davvero a tutte e tutti, siete stati molto chiari, mi studio le vostre informazioni e provo a procedere, contando di raccontarvi come va!


Gran bel thread, bravi!

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cirospat

unread,
Jan 13, 2017, 7:03:57 AM1/13/17
to Spaghetti Open Data

riepilogando gli interventi (una sintetica roadmap):
  • adottare con deliberazioni di Giunta le linee guida open data nella PA locale (prendendo ad esempio le linee guida AGID 2016)
  • allocare budget della PA nel bilancio per l'attuazione della politica open data
  • costituire il Team open data con Responsabile open data e nominare (da parte dei dirigenti titolari delle banche dati) i referenti open data negli uffici
  • avviare percorsi di formazione sugli open data per i dipendenti referenti open data e i dirigenti, attraverso i validi corsi online del FormezPA, altri esempi presenti sul web, e coinvolgendo esperti locali attraverso bandi ad hoc (le cui risorse necessarie rientrano al budget previsto dalla PA locale nel bilancio)
  • effettuare una prima ricognizione negli uffici dei dataset disponibili per la pubblicazione (a cura dei referenti e dirigenti) ed eventualmente effettuare la bonifica degli stessi dataset ove fosse necessario
  • redigere un semplice piano annuale del rilascio dei dataset della PA locale
  • effettuare incontri del Team open data della PA in collaborazione con community open data locali e cittadini interessati al riuso dei dati e pubblicare online i verbali
  • effettuare hackathon/mappathon periodici (2-3-4 all'anno) in cui siano presenti dipendenti/dirigenti pubblici e associazioni/società interessate ai dati
  • realizzare un portale web degli open data della PA locale che includa oltre ai dataset, anche gli esempi di riuso già prodotti. Permettere cioè una contaminazione culturale e professionale dall'esterno verso il personale delle PA
  • pubblicare dataset della PA locale nel portale open data e verificare attraverso interazione web (blog nel portale open data come fanno diverse PA) il numero di download e il gradimento/reazione da parte dei riutilizzatori dei dati
  • per le 14 grandi  città metropolitane (le città interessate dal PON METRO) avviare incontri tra i dirigenti degli uffici che devono realizzare le piattaforme ICT del PON METRO (Asse 1: agenda digitale) e le community open data al fine di condividere la strutturazione dell'architettura delle stesse piattaforme in maniera tale da permettere la produzione/pubblicazione automatica dei dataset in open data. In questo il Team per la trasformazione digitale (AGID coordinato da Piacentini) può individuare, ad esempio (proposta) dei Data Scientists in grado di dare linee guida comuni a tutte le città per fare realizzare API nelle piattaforme digitali delle PA
  • confrontarsi (per i referenti e dirigenti della PA locale) con altri colleghi di altre amministrazioni pubbliche che hanno avviato da tempo il processo di apertura e pubblicazione dei dati, un occasione per imparare le buone prassi esistenti
Insomma un esempio di breve roadmap per le PA che si avviano ad attuare politiche open data.

______

Matteo Tempestini

unread,
Jan 13, 2017, 4:20:54 PM1/13/17
to Spaghetti Open Data
Ho finito adesso di leggere questo thread. Non potrei mai lavorare al tuo posto Matteo. Ti stimo tantissimo. Bravo.
Matteo


Il giorno martedì 10 gennaio 2017 15:58:58 UTC+1, mfortini ha scritto:

Francesco Piero Paolicelli

unread,
Jan 14, 2017, 3:54:28 AM1/14/17
to spaghett...@googlegroups.com
queste due cose vanno più legate: il piano di rilascio andrebbe fatto a valle del primo incontro partecipato. è un intero territorio che si appresta ad affrontare il processo opendata: Pa e Comunità. ci vuole un patto virtuale tra le parte.
altrimenti diventa esercizio di stile deciso da qualcuno (che di solito non ha esperienza) nelle stanze chiuse di una PA.


Piersoft
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