Open Government Forum: alcune proposte di metodo - Invitation to edit

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Alberto Cottica (via Google Docs)

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Jun 4, 2016, 5:55:39 PM6/4/16
to spaghett...@googlegroups.com
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Alberto

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Jun 4, 2016, 6:05:09 PM6/4/16
to Spaghetti Open Data, alberto...@gmail.com
Ciao a tutti, ho condiviso (con tutta SOD) la bozza di documento che vorrei portare all'Open Government Forum come Wikitalia. Lo condivido qui perché mi interessa il vostro pensiero, e perché vorremmo proporre anche agli altri attori di società civile di adottare un metodo comune. 

Nelle mie discussioni "uno a uno" con Ernesto e Matteo, la parola "metodo" veniva sempre fuori. Sulle cose da fare, alla fine, siamo tutti d'accordo: magari ad alcuni stanno più a cuore i numeri civici in open data, ad altri un contratto sociale più sensato sulle operazioni di partecipazione, ma non vedo veri disaccordi in giro, nemmeno con il governo. C'è tanto da fare, con qualunque cosa si parta non possiamo che migliorare la situazione attuale. 

Quello che conta, invece, è il come. Il come conta molto più del cosa. Se l'atteggiamento è "faccio un annuncio, poi si vedrà", nessun passo avanti è possibile. Bisogna dire non solo cosa si intende fare, ma quando verrà fatto, e come, in modo da avere un reality check. E anche chi ha la responsabilità di fare quella cosa. Per questo, tutto il documento (che è breve, circa una pagina) è declinato in termini di metodo. 

Nino Galante

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Jun 4, 2016, 6:28:08 PM6/4/16
to Spaghetti Open Data, alberto...@gmail.com
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N.

Lorenzo Benussi

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Jun 6, 2016, 12:58:25 PM6/6/16
to Spaghetti Open Data
Ciao a tutti, tornando in treno dall’incontro di oggi al Forum OGP e dopo un ottima chiaccareta con Mat, Francesca, Ilaria, Ugo e gli altri, provo a buttare giù due riflessioni su cosa si potrebbe fare e come procedere.

Condivido al 100% l’impostazione di Alberto (ci sei mancato, oggi erano tutti molto gentili) e Matteo e provo a lanciare 5 proposte.

1) Il lavoro deve partire da una disanima chiara, trasparente e approfondita di cosa non ha funzionato fino ad ora. Abbiamo prodotto nel tempo varie liste di dati, linee guida e documenti strategici che all’oggi sono state inefficaci, perché? Capirlo è imprescindibile per evitare di commettere gli stessi errori domani. Inoltre è importare chiarire che non è vero che non vi sia consapevolezza su quali siano i dati più importanti da rilasciare, li conosciamo da anni, semplicemente non sono, ancora (!), pubblici.

2) Definire le specifiche di un nuovo portale nazionale dei dati con l’obiettivo di affidarne la realizzazione ad attori esterni alla PA. Immagino un bando ben fatto, stile EU, per ingaggiare le migliori risorse sulla piazza; sono convinto che svincolare lo sviluppo e la realizzazione del portale dalle sorti, complesse, di AgID, sia essenziale.

3) Identificare 7 dataset da rilasciare nei prossimi 14 mesi. Certo di liste ne sono state fatte parecchie ma sembra piacciano molto.

I primi due potrebbero essere i civici e i cap, poi si potrebbe ragionare sulla mobilità (traffico stradale, parcheggi e trasporti pubblici in real-time) oppure sul turismo (beni culturali e ricettività) e infine si potrebbero toccare “mostri sacri” come catasto e registro imprese. Sarebbe bello identificare tutti dati strutturali, come i CAP, e metterli in scala di difficoltà dove i più ostici alla libera pubblicazione (anche giustamente) sono quelli che producono rendita ad organizzazioni pubbliche o miste (es. le partecipate o le agenzie pubbliche).

Ma credo che nessuno meglio di SOD possa decidere, si sono espressi punti di vista interessanti e informati in lista, basta metterli insieme.

4) Identificare 3 sfide sociali da affrontare con i dati, i famosi problemi (partiamo dalla domanda). Potrebbero essere ma sono solo esempi: la gestione dei flussi migratori, la corruzione e il lavoro (ma anche la salute, l’ambiente, lo sport, ecc.). Anche qui farei decidere la lista.

5) Puntare sui privati, ovvero provare a coinvolgere alcuni privati nel processo di rilascio. L’idea potrebbe essere che all’interno di OGP si inizi a sperimentare l’open data privato, magari spinto da una nuova concezione della responsabilità sociale di imprese (in fondo colossi come ENI o Intesa-SanPaolo, generali, ecc.) potrebbero avere interesse o essere sensatamente costretti a rilasciare alcuni dati - un esempio è l’iniziativa green button in US (http://www.greenbuttondata.org)
.
Proporrei inoltre una clausola di salvaguardia: se non si smarca il primo punto (dove sono finite le liste precedenti e perché il paese non riesce a produrre una politica struttura sul tema) si lasci il tavolo.

La fiducia è la base della collaborazione e non mi sentieri di darne più gratuitamente, deve essere sostanziata da un impegno credibile che parte, necessariamente, dall’analisi critica di cosa non stia funzionando.

E' solo una proposta ma da qualche parte bisogna pur iniziare.

Ciao ciao
Lorenzo
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cesare gerbino

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Jun 6, 2016, 1:13:43 PM6/6/16
to spaghett...@googlegroups.com

Ciao Lorenzo (e a tutti gli altri che oggi erano lì  ....) e grazie del riassunto ..... adesso non ho tempo poi vedrò con calma anche se immagino arriveranno altri commenti ... solo una cosa veloce e un dubbio (timore. ...) ...

".... Definire le specifiche di un nuovo portale nazionale. .."

Un "nuovo" portale nazionale ????

Un altro? E quelli esistenti? Non è che rischiamo l'ennesimo doppione?

Ovviamente. .. my two cents e per far partire il confronto ...

Ancora grazie

Per ulteriori opzioni, visita https://groups.google.com/d/optout.

Lorenzo Benussi

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Jun 6, 2016, 2:00:48 PM6/6/16
to Spaghetti Open Data
ri-inoltre perchè ho fatto confusione con gli indirizzi
ciao, l.

> Il giorno 06 giu 2016, alle ore 19:58, lorenzo benussi <lorenzo...@gmail.com> ha scritto:
>
> si il rischio esiste
> è vero che abbiamo molti portali ma nessuno sembra veramente attrattivo (ma forse mi sbaglio),
> inoltre l’idea potrebbe essere farlo fuori dalla PA, fare un bando (se possibile veloce) che chiarisca il budget e ingaggi possibilmente i migliori
> ma ovviamente la questione è aperta
> ciao ciao
> l.

NicoStac

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Jun 7, 2016, 8:55:38 AM6/7/16
to Spaghetti Open Data
Ciao a tutti, 

grazie Lorenzo per l'aggiornamento. Ritengo che i dati sul lavoro siano un altro dei 'mostri sacri' intoccabili, che invece andrebbe scardinato.

Con l'occasione vi segnalo che sul sito www.statigeneralinnovazione.it abbiamo pubblicato un resoconto della mattinata, redatto da Ugo.

Nicoletta

Matteo Brunati

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Jun 7, 2016, 3:14:04 PM6/7/16
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
mi accodo alla raccolta dei resoconti: parto da quello che è emerso ieri.

Con Ilaria Vitellio e Francesca De Chiara abbiamo fatto un minimo di recap molto grezzo, ma utile a creare una base comune sulle cose emerse: 
https://docs.google.com/document/d/1KpV-a78acB5qd6LPPXeluPCGoyLcZ_D71FsVD7S68ZA/edit?usp=sharing

Leggetelo: faccio un thread a parte per riprendere cosa serve fare per il passo successivo, riprendendo anche gli ottimi spunti di Lorenzo.
Occhio che i tempi sono molto stretti, in ogni caso.

matt


Il giorno martedì 7 giugno 2016 14:55:38 UTC+2, NicoStac ha scritto:
Ciao a tutti, 

morena ragone

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Jun 8, 2016, 8:01:27 AM6/8/16
to Spaghetti Open Data
Onde consentire anche ai non romani e a chi per lavoro (purtroppo) non riesce a muoversi con facilità, non è possibile ipotizzare che le riunioni dei gruppi di lavoro siano da subito anche in call conference?
Qualcuno può/vuole farsi portavoce anche di questa richiesta?
Non vedo i referenti dei tavoli di lavoro: è possibile sapere chi guiderà i singoli lavori?
Grazie.

Morena
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