Anch'io ho l'impressione di un arretramento del dibattito. Non ricordo che nessuno abbia mai sostenuto che gli open data sostituiscono la rappresentazione. Quanto alla deliberazione e al decision-making algoritmico, sono forse un po' di parte, ma me lo sono studiato abbastanza: appena abbandoni il campo della trasparenza allargata (non solo i dati, ma anche il sensemaking sui dati, che a me piace fatto in forma di conversazione), ti scontri con il il problema degli incentivi strategici. Se da quello che dico dipendono i miei interessi, potrei essere tentato di dire la cosa che va nel mio interesse invece di quella che ritengo vera.
Gli economisti affrontano questo tipo di problemi con tecniche di
mechanism design. Ma quasi tutto il lavoro fatto serve a progettare aste o simili. L'obiettivo dei meccanismi è la rivelazione dei veri valori dei prezzi che i partecipanti all'asta sono disposti a pagare. Niente a che vedere con la deliberazione su "come dovremmo comportarci in presenza di flussi importanti di migrazione?".
I computer scientists fanno applicazioni. A me pare chiarissimo che nessuna esperienza (Loomio,
pol.is, Vilfredo, Liquid Feedback...) è nemmeno lontanamente matura per sostituirsi ai canali tradizionali di partecipazione democratica. L'ho scritto quasi dieci anni fa in
Wikicrazia; la partecipazione nel governo aperto ha bisogno di communities, intese come l'infrastruttura
sociale di linguaggio comune, valori condivisi, fiducia reciproca, convenzioni sulle procedure etc. che permette alla partecipazione di funzionare. Quando c'è la community, la scelta del tool tecnologico è relativamente libera. SOD è su una mailing list/forum su Google, ma potrebbe essere su wiki, un team GitHub, una chat su Slack o (quasi) tutto quello che volete. Come Wikitalia abbiamo partecipato anche a un progetto europeo che sperava di strutturare la deliberazione usando una tecnica chiamata
argument mapping. Alla fine avevano codice, ma nessuno lo usava. Niente comunità.
Per questa ragione, il paper "Open Government and Democracy: A Research Review", citato da Matteo, mi sollecita un "meh". Certo che la ricerca su open gov si concentra su trasparenza: sul resto siamo ancora alla ricerca pura. Chi vuole abolire il parlamento sostituendolo con queste applicazioni sta facendo un errore colossale.