OT? Democrazia, Open Data e Open Gov

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Matteo Brunati

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Aug 1, 2018, 7:34:44 AM8/1/18
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
lancio un potenziale OT (Off Topic) in questa settimana bollente: almeno credo che lo sia, perché se siamo interessati agli Open Data, ci interessa anche il funzionamento della nostra democrazia.

L'home page di SOD ce lo ricorda:

"Siamo un gruppo di cittadini italiani interessati al rilascio di dati pubblici in formato aperto, in modo da renderne facile l'accesso e il riuso (open data). Ci sembra che questa pratica sia utile per alimentare la discussione sulle scelte che ci attendono; rendendo facilmente accessibili informazioni di qualità alta, contribuirà a renderla più razionale, allargata e fondata sui dati. Con tutti i suoi difetti, la nostra democrazia è un grandissimo dono che ci hanno fatto le generazioni passate: il minimo che possiamo fare, tutti insieme, è cercare di averne cura."

Averne cura, giusto. Ecco cosa mi ricordo, quando leggo cose tipo questa:
Oppure come questa, che fornisce una riflessione più ampia:
Penso ci sia in atto un'azione di riduzionismo e di semplificazione della complessità che perde e dimentica - anche volutamente - molto di quello discusso, vissuto e promosso negli ultimi vent'anni tra attivismo digitale e movimento Open internazionale. Un pezzetto di quel mosaico lo occupa anche il civic hacking (ovviamente). Sappiamo da tempo che l'utopia legata alla Rete è finita, ma non è morta: è soltanto diventata adulta. Non è tutto così semplice come si pensava agli inizi e ne siamo più consapevoli. Oppure no?

Non ho avuto ancora tempo per pensare ad un'azione conseguente a tutto questo, ma sento l'urgenza di far sentire un punto di vista diverso, specie se, nel frattempo, ci sono segnali come questo rilancio, direttamente dal blog di Beppe Grillo:
Sono il solo a domandarsi cosa potremmo fare?

matt

ps - devo finire di leggermi questo, è a tema e riflette sull'impatto dell'Open Gov sulla democrazia in quanto tale https://www.researchgate.net/publication/262636637_Open_Government_and_Democracy_A_Research_Review

Alberto

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Aug 2, 2018, 6:40:34 AM8/2/18
to Spaghetti Open Data
Anch'io ho l'impressione di un arretramento del dibattito. Non ricordo che nessuno abbia mai sostenuto che gli open data sostituiscono la rappresentazione. Quanto alla deliberazione e al decision-making algoritmico, sono forse un po' di parte, ma me lo sono studiato abbastanza: appena abbandoni il campo della trasparenza allargata (non solo i dati, ma anche il sensemaking sui dati, che a me piace fatto in forma di conversazione), ti scontri con il il problema degli incentivi strategici. Se da quello che dico dipendono i miei interessi, potrei essere tentato di dire la cosa che va nel mio interesse invece di quella che ritengo vera.

Gli economisti affrontano questo tipo di problemi con tecniche di mechanism design. Ma quasi tutto il lavoro fatto serve a progettare aste o simili. L'obiettivo dei meccanismi è la rivelazione dei veri valori dei prezzi che i partecipanti all'asta sono disposti a pagare. Niente a che vedere con la deliberazione su "come dovremmo comportarci in presenza di flussi importanti di migrazione?".

I computer scientists fanno applicazioni. A me pare chiarissimo che nessuna esperienza (Loomio, pol.is, Vilfredo, Liquid Feedback...) è nemmeno lontanamente matura per sostituirsi ai canali tradizionali di partecipazione democratica. L'ho scritto quasi dieci anni fa in Wikicrazia; la partecipazione nel governo aperto ha bisogno di communities, intese come l'infrastruttura sociale di linguaggio comune, valori condivisi, fiducia reciproca, convenzioni sulle procedure etc. che permette alla partecipazione di funzionare. Quando c'è la community, la scelta del tool tecnologico è relativamente libera. SOD è su una mailing list/forum su Google, ma potrebbe essere su wiki, un team GitHub, una chat su Slack o (quasi) tutto quello che volete. Come Wikitalia abbiamo partecipato anche a un progetto europeo che sperava di strutturare la deliberazione usando una tecnica chiamata argument mapping. Alla fine avevano codice, ma nessuno lo usava. Niente comunità.

Per questa ragione, il paper "Open Government and Democracy: A Research Review", citato da Matteo, mi sollecita un "meh". Certo che la ricerca su open gov si concentra su trasparenza: sul resto siamo ancora alla ricerca pura. Chi vuole abolire il parlamento sostituendolo con queste applicazioni sta facendo un errore colossale.

Laura Camellini

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Aug 2, 2018, 6:46:58 AM8/2/18
to spaghett...@googlegroups.com


Il gio 2 ago 2018, 12:40 Alberto <alberto...@gmail.com> ha scritto:
 Alla fine avevano codice, ma nessuno lo usava. Niente comunità. 


Eh

 Chi vuole abolire il parlamento sostituendolo con queste applicazioni sta facendo un errore colossale.

Perchè non trasformarlo in una bella newsletter?

(scusate.. Lo so che sono velenosa)

Ciao,
LauraC 

Matteo Brunati

unread,
Aug 8, 2018, 2:07:39 AM8/8/18
to Spaghetti Open Data
Per questa ragione, il paper "Open Government and Democracy: A Research Review", citato da Matteo, mi sollecita un "meh". Certo che la ricerca su open gov si concentra su trasparenza: sul resto siamo ancora alla ricerca pura. Chi vuole abolire il parlamento sostituendolo con queste applicazioni sta facendo un errore colossale.

Esatto, concordo in pieno: si confonde il mezzo con il fine. Mi sembra che ci sia tutto l'entusiasmo della scoperta dell'ultimo ritrovato tech in primo piano - e che venga fatto in maniera parziale volutamente. Lo stesso entusiasmo che nasceva dall'aver intuito le potenzialità infinite che ci dava la Rete diversi anni fa, una fase che ho avuto anch'io. Quello che si viveva nei primi anni 2000, agli albori del 2.0 per capirci. Quello che mi fa arrabbiare è che non possiamo fingere che non siano passati diversi anni e che le cose non sono certe soltanto come le immaginavamo. Sono diverse e non è così semplice come si pensava. 

Non mi è del tutto chiaro che conseguenze porterà tutto questo sulla visione del governo aperto, dato che si snatura la base del governo stesso e dei suoi meccanismi con visioni completamente diverse: http://www.ilgiornale.it/news/politica/cos-rete-ha-gi-iniziato-superare-lidea-democrazia-1559542.html

matt


 

Matteo Brunati

unread,
Aug 10, 2018, 7:54:47 AM8/10/18
to Spaghetti Open Data
Integro ulteriormente, così vediamo se altri in lista partecipano alla discussione (lo so che è agosto, magari c'è più tempo per riflettere assieme :) ). 
Sul confondere il mezzo (tech) con il fine (migliorare la democrazia), ci sono ottimi spunti su "Quindi vuoi cambiare la democrazia" - https://medium.com/civichackingit/quindi-vuoi-cambiare-la-democrazia-33a23270e9b5 - un pezzo che Erika ha tradotto per #CivicHackingIT qualche mese fa.

Sulle comunità in senso lato, in questo periodo mi sono imbattuto in un'intervista a Daniel O’Neil, l'allora Executive Director di Smart Chicago - https://civichall.org/civicist/an-education-in-community-technology/. C'è tutto un ragionamento sulla necessità di lavorare nelle comunità che già esistono, contaminandosi, proprio per evitare il rischio di creare isole troppo isolate, specie nel caso delle comunità guidate dalla tecnologia. Uno spunto su cui si dovrebbe riflettere anche in Italia, spesso sottovalutato.

matt 
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