[OpenDataFest] Non fidarsi più dell'ennesima Agenda, ci servono progetti di civic hacking

[Matteo Brunati]

Ciao spaghettar*,

ho aggiornato alcuni dettagli della sessione sull'Agenda nazionale che ho proposto durante il pomeriggio del venerdì 2:

• http://www.spaghettiopendata.org/content/non-fidarsi-pi-dellennesima-agenda-servono-uno-o-pi-progetti-di-civic-hacking
  

Dovrebbe essere un po' più chiara ora: se volete approfondirne i dettagli, parliamone pure in questo thread.

So che il tema è tosto, potrebbe essere pure noioso a volte, me ne rendo conto: ma mai come ora serve ragionarci assieme. 

Ho bisogno di capire il vostro punto di vista: la singola azione dell'Agenda inserita nell'Action Plan ci parla molto del reale investimento in corso sul fronte Open Data da parte istituzionale.

In fondo alla sessione ho aggiunto il link ad uno scambio avuto con Giorgia Lodi nel forum pubblico "Open Data & Analytics" gestito dal Team Digitale di Diego Piacentini. Potrebbe aiutarci a riflettere ancor di più sul quadro di insieme. Abbiamo parlato dei panieri dei dati, del monitoraggio delle agende passate e del ruolo delle richieste che fa la società civile. E di molte cose implicite al rapporto di monitoraggio pubblicato poco tempo fa su dati.gov.it:

• https://groups.google.com/a/teamdigitale.governo.it/d/msg/data/ZwcuDWCi2uw/2LcbLgL-AgAJ

matt

[monica.palmirani]

E' un piacere annunciare, in congiunzione con altri partner che trovate
nel sito, la Summer School "CulTA: Open Data per il Territorio, Cultura,
Turismo, Ambiente, Sanità".

L'iniziativa si articola in cinque giornate dal 12 al 16 giugno,
frequentabili anche singolarmente presso la Scuola di Giurisprudenza
dell'Università di Bologna, sede di Ravenna.

Il team di docenti è volutamente interdisciplinare, intersettoriale,
plurale per fornire una visione poliedrica dell'ecosistema dell'open data.
I laboratori pratici e le esperienze di enti e pubbliche amministrazioni
completano la formazione con elementi concreti.

Sito e informazioni: http://culta.cirsfid.unibo.it/
Brochure:
http://culta.cirsfid.unibo.it/wp-content/uploads/2017/04/CULTA2017_brochure3.pdf


Sono aperte le iscrizioni fino alla fine di maggio, ma possiamo anche
arrivare alla prima settimana di giugno se vi sono difficoltà
amministrative dovute a delibere.
L'importante è iscriversi anche informalmente in modo da prenotare i posti.

Le pubbliche amministrazioni e gli enti che hanno fornito il libero
patrocinio potranno beneficiare di prezzi agevolati.

mp

[Matteo Tempestini]

Beh partire dai progetti (e quindi dalle idee) piuttosto che dai proclami è un'idea che io ho sempre sposato.

Secondo me potrebbe valer la pena scalare quelli che già ci sono selezionandoli per tematiche anche qui dentro tramite un voto online.

Matteo

[Matteo Brunati]

Esatto Matteo, era una delle ipotesi sul piatto che mi venivano in mente, grazie del feedback.

Condivido di getto un paio di riflessioni.

Prima che un voto, partirei proprio da una lista, magari focalizzando nel singolo progetto alcuni elementi:

1. quali dati espone il progetto stesso, magari in Open Data, o vorrà farlo quanto prima;
2. quali Open Government Data utilizza e di quali avrebbe più bisogno (e che mancano): non solo un elenco sparso, magari già ordinato per priorità;
3. perché è un progetto rilevante per la società;
4. se funge da catalizzatore e hub per diversi ambienti/comunità/associazioni, etc...

Hai ragione da vendere, sono temi che tornano negli anni: partire dalla domanda dei dati era la prima delle stelline degli Open Data Engagement di Tim Davies, per chi se lo ricorda. Mai come oggi è fondamentale non scoraggiarsi e fare fronte comune, smettendo di parlare forse in maniera troppo isolata, serve far percepire maggior sinergia. Lo dico anche per non scoraggiarmi pure io eh...

Dalle parole di Giorgia mi pare emerga questa necessità e lato governativo oggi abbiamo dei canali sicuramente più agili che dobbiamo sfruttare, mettere alla prova e soprattutto decidere se vogliamo esserci oppure no in questa nuova fase (nuova rispetto al passato, almeno spero).

Se prima era la consapevolezza di pochi, ora forse c'è un meccanismo supportato dalle istituzioni che potrebbe facilitarci nel farlo diventare un tema importante per molte più persone, almeno per quella cittadinanza attiva che voglia andare oltre ai proclami.

Forse il tempo è diventato maturo.

Quando penso ai progetti, ovviamente TerremotoCentroItalia è tra i primi che mi vengono in mente. :)

matt

[Alberto Cottica]

Ma cosa sono i "non portali di comunità"?

--
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[andy]

2017-05-24 17:03 GMT+02:00 Alberto Cottica <alberto...@gmail.com>:

Ma cosa sono i "non portali di comunità"?

Per fare il monitoraggio del paniere siciliano, è stato  usato anche il "famoso" (per noi) NON-Portale Open Data della Regione Siciliana.

ubi minor

___________________

Andrea Borruso
website: https://medium.com/tantotanto
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
___________________

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

[Alberto]

Ma è meraviglioso! Somiglia anche esteticamente al primissimo sito di SOD del 2010! Quindi noi avevamo fatto un non-portale di comunità dei dati aperti italiani. :-)

[andy]

2017-05-24 23:18 GMT+02:00 Alberto <alberto...@gmail.com>:

Ma è meraviglioso! Somiglia anche esteticamente al primissimo sito di SOD del 2010! Quindi noi avevamo fatto un non-portale di comunità dei dati aperti italiani. :-)

Ai tempi il sito SOD era proprio un portale. 

Questo qui lo abbiamo chiamato NONportale per sottolineare - in tempi (questi) di vecchi e stabili portali DCAT-AP - l'assenza di un portale regionale. 

Il NONportale siciliano è del 2015 e ad oggi ancora nulla di nuovo.

Un portale prima o poi ce l'avremo, ma finché la sua presenza potrà dipendere anche dalla sola buona volontà di un webmaster (è un esempio), saranno solo open data :(

[Giovanni Galluccio]

Ma Andrea. non capisci che visto da Bruxelles il non portale è ontologicamente improponibile? Sarebbe come discutere dell'eresiarca nella città del Concilio...

[Cristiano Longo]

On 26/05/2017 06:01, Giovanni Galluccio wrote:
> Ma Andrea. non capisci che visto da Bruxelles il non portale è ontologicamente improponibile? Sarebbe come discutere dell'eresiarca nella città del Concilio...
>

Giovanni detta così devo dire che inizia a diventare seducente ;)