Newsgroups: it.scienza.fisica
Date: Wed, 27 Sep 2017 09:51:11 -0700 (PDT)
Subject: Re: Newton vs. Einstein
From: Wakinian Tanka <
wakinia...@gmail.com>
Wakinian Tanka ha scritto:
> Se un corpo dotato di massa e sottoposto alla gravita' terrestre,
> viene mantenuto fermo da un dinamometro, possiamo dire che il
> dinamometro esercita una forza sul corpo e che quindi la forza
> risultante su di esso e' diversa da zero, anche se il corpo e' fermo.
> Come e' possibile cio'? Questo viola le leggi di Newton!
> Ma infatti la descrizione della RG /non e'/ quella newtoniana.
Io mi vieto di rispondere alle stupidaggini di LF (anche se a volte mi
prudono le dita :-) ).
Ma se ti ci metti anche tu, che debbo fare?
Siamo in un'astronave, a un paio di anni luce dalla Terra (e quindi
nel raggio di 2 anni luce non c'è nessuna massa apprezzabile).
L'astronave ha i razzi accesi.
Vedo che i corpi tendono a cadere verso poppa.
Se voglio tenerli fermi li debbo trattenere in qualche modo.
In particolare, posso usare un dinamometro, il quale esercita una
forza sul corpo.
Quindi la forza risultante è diversa da zero, anche se il corpo e'
fermo.
> Come è possibile ciò? Questo viola le leggi di Newton!
Che differenza c'è rispetto al tuo esempio?
La differenza sta nelle risposte che verranno date alla domanda, a
seconda che si adotti il paradigma newtoniano o quello einsteiniano.
Newton (o meglio, la mecc. newtoniana come vine usata oggi).
Nel caso del corpo fermo sulla Terra, F=ma vale, e infatti c'è
un'altra forza: la gravità della terra.
Nel caso dell'astronave, quello non è un rif. inerziale, quindi no:
F=ma *non vale*.
Possiamo "metterci una toppa", inventando le "forze apparenti": in un
rif. accelerato tutti i corpi sono soggetti a una forza apparente -ma
(guarda caso, proporz. a m).
La toppa è molto comoda, perché permette di sviluppare tutti i
ragionamenti meccanici *come se il rif. fosse inerziale*.
Però bisogna stare attenti, perché per es. il terzo principio *non
vale comunque*.
Einstein.
Né un rif. solidale alla Terra, né un rif. solidale all'astronave sono
inerziali.
Il corpo in questione se fosse lasciato libero descriverebbe una
geodetica dello spazio-tempo, che in entrambi i rif. è praticamente un
moto unif. accelerato (traiettoria rettilinea o parabolica a seconda
delle condizioni iniziali).
Per obbligare il corpo a seguire una linea oraria diversa, in
particolare una che lo fa vedere fermo rispetto alla Terra (rispetto
all'astronave) occorre *forzarlo*, ossia applicargli una forza
*reale*.
Cosa di cui, in entrambi i casi, s'incarica il dinamometro.
Naturalmente questa corrispondenza è solo approssimata (locale).
Lo spazio-tempo *vicino alla Terra è curvo*, nei dintorni dell'astronave
*è piatto*.
Questo fa sì che a rigore due corpi (di ugual massa) a distanza
diversa dalla Terra richiedono forze diverse per essere tenuti fermi,
mentre nell'astronave la posizione del corpo non fa differenza.
Il che è alquanto diverso da quello che hai scritto tu:
> La RG in questo caso dice che, poiche' il corpo sottoposto /alla sola
> gravita' terrestre/ deve accelerare /in virtu' della curvatura delli
> spaziotempo/, se non lo fa, cioe' se non accelera, vuol dire che su di
> esso agisce una forza che glie lo impedisce...
La gravità terrestre non è dovuta alla curvatura, ma solo alla scelta di
un rif. non inerziale, come nell'astronave.
La curvatura si manifesta solo nel carattere *differenziale* della
gravità (forza di marea), che non riesci a cancellare neppure
mettendoti nell'ascensore di Einstein.
--
Elio Fabri