22:01 gio12nov2015 (vedi signature)[ri-modificata gio29gen2015]
Devo precisare, che, i due agenti dell'episodio del bossolo,
sono stati dei gentiluomini in confronto a ciò che avviene
spesso all'estero... comportamenti violenti criminali di
polizie straniere di cui di tanto in tanto si ha notizia.
Per dire: ad esempio negli USA, nonostante da un lato vi sia
la libertà di armarsi fino ai denti per tutti i cittadini...
..E così anche altrove.
Copiaincollo qui di seguito una risposta da un altro thread
su cui avevo ripetuto il mio post... e nel quale viene narrato
un episodio dalla Germania del nord, vicino a Brema.
Una donna di una certa età, viene spintonata e buttata a terra
da un poliziotto-bullo sbraitante, formato corazziere. Qui la
scrivente, lamenta di come vengano trattati male gli italiani,
e suggerisce a Renzi che dovremmo imporci e farci rispettare.
/> 20:58 gio12nov2015 ideaprima1*googlemail-com
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=> gazebo lunatic e alcuni pensieri sul realizzarsi (mer15^apr2015)
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\/ il testo senza i segni di quote, e reimpaginato con righe corte \/
... se ti può consolare (ma non credo proprio) verso fine agosto
io, qui in Germania, sono stata presa a spintonate da un poliziotto
(erano in due, lui e la collega) fino a farmi cadere a terra...
meno male che era un prato.
Questi i fatti:
dalla finestra della cucina vedo i soliti ragazzotti (che abitano
altrove) entrare nel prato a schiamazzare e giocare a pallone
tirando pallonate tra altri sulle biciclette e un paio di bambine
che gli stavano vicine, a pochi passi. Un baccano pazzesco, e
rischio di una pallonata in faccia ad altri, bimbi o non bimbi.
Apro una parentesi per dire che non sopporto sto casino, non sopporto
i modi da gradassi. cafoni, prepotenti e menefreghisti di queste
persone (extracomunitari o no, non è quello il punto, ma è pur vero che
per lo più lo sono e la gente sta zitta e gli lascia fare di tutto per
paura di chissà cosa). E non sopporto che nello spazio di queste case,
n questo prato del quale per giunta pago la mia parte di manutenzione
(dovrebbe quindi essere spazio privato, no?... così ritiene pure
il mio avvocato) arrivi gente, ragazzi e adulti, da ogni dove, a
comportarsi pm modo incivile come manco in uno spazio pubblico
gli sarebbe consentito fare. E poi... ancora non mi si è saputo
dire chi è responsabile in caso di danni a cose o persone.
O non mi si vuole rispondere, forse.
Chiudo la parentesi e proseguo col resoconto dei fatti.
Quindi vado come ho fatto varie altre volte (l'avvocato mi ha detto
che posso, per cui ...) da sto gruppo di ragazzotti e dal loro
capoghenga di colore, perlomeno diciasettenne (non più un bambino,
dunque) e gli spiego per l'ennesima volta i motivi per cui non
devono comportarsi così, invitandoli a stare almeno ai margini del
prato, in un dato punto e basta, oppure di andarsene allo stadio,
che è manco a un chilometro di distanza... oppure di
andarsene e basta, che mica abitano qui, tra l'altro.
La cosa non va ad una ragazza sui quattordici o quindici anni, che abita
da poco in una di queste case. Non le va perchè è attratta come un'ebete
da sti ragazzotti e non fa che gironzolargli intorno (ma prendersi una
pallonata in faccia... macchè... pare ci pensi solo io, a sta cosa)...
la quale prende a dirmi che "se non lascio giocare i bambini chiama la
polizia" ... i bambini sono sacri, qui in Germania, sono dei mostri
sacri, tabù intoccabili cui si dovrebbe lasciar fare tutto ciò che gli
gira di fare, per il sano sviluppo della loro personalità (e la tortura
e repressione di quella degli adulti, aggiungo io) ... ciò non toglie
che manco a loro dovrebbe essere concesso di andare contro le regole di
normale convivenza e rispetto e sopportazione ... ma poi ... quelli
non erano precisamente dei "bambini" e poi abitano altrove. Ma su sta
cosa dei bambini mostri-sacri c'è chi ci marcia, e gli extracomunitari
poi ci marciano alla grande per lasciare che i loro figli se ne vadano
a rompere le scatole altrove, da altri, e non a loro. E così sta legge
viene distorta a piacere, a seconda dell'interesse di ciascuno o delle
strane personali distorsioni della sua mente insana. E il fatto è che
molti sono davvero convinti che per legge ci sia chi debba fare da
vittima sacrificale di questo stato di cose che sta bene soltanto a loro.
E così sta ragazzetta oca, spalleggiata dalla madre pettegola e dalla
vicina turca con cui sta sempre a pettegolare (la turca con cui ho avuto
scontri verbali più volte per difendere la mia pace pure dai figli suoi
che fanno entrare nel prato tutta quest'altra gente) chiama la polizia.
Mica la prima volta, già successo un paio d'anni prima ed ero
poi appunto andata dall'avvocato che mi aveva dato ragione.
A questo punto le cose precipitano:
arrivano i due poliziotti, uomo e donna, con un cellulare (auto).
La ragazza e la madre gli dicono poche parole indicandomi.
Lui, il poliziotto, uno alto e grosso, mi si avvicina chiedendomi
in malomodo cosa sto facendo. Gli dico che quei ragazzi sono
estranei che entrano a fare ciò che gli pare. Lui mi dice perentorio
che devo lasciarli giocare. Io gli dico che veramente questo prato
è destinato a chi ci abita, e non a chiunque voglia venirci a fare
ciò che gli pare. Lui inizia a fare il prepotente, alza la voce
e sostiene invece che è pubblico. Io tento di spiegargli
dettagliatamente come stanno le cose, e ciò che ha detto pure
l'avvocato, ma non mi spiego bene in tedesco e dico che avrei
bisogno di un traduttore (mio preciso diritto, tra l'altro, per
legge), ma al tipo la cosa non va e mi urla di tacere e di dargli
i documenti altrimenti mi carica sul cellulare. Si guarda intorno
spavaldo e tronfio, godendo di tanti spettatori intorno e pure alle
finestre (minimo una quindicina di persone), perlopiù extracomunitari
di ogni genere. Pare che stia esibendosi apposta per un qualche motivo.
Una dimostrazione di forza per sta gente? ... pare si senta sicuro di
poter fare il gradasso come gli pare e ci provi pure gusto, come se
avesse un qualche conto in sospeso, e poichè il mio sguardo lo
disapprova mi spintona di forza per farmi andare a prendere i miei
documenti. Gli chiarisco che io mica sono un criminale, ne prenda atto.
Si incattivisce sempre di più urlandomi fuori di testa di stare zitta,
e di andare a prendere sti documenti, e poichè io non accetto il
suo modo di fare e lo guardo senza paura mi dà un'altra spallata
spingendomi avanti, nel prato. Mi volto ancora e gli dico di cambiare
modi, lui esce di testa e mi dà una terza spallonata che mi fa cadere
nel prato. Mi rialzo, e mi giro a dirgli di darmi il suo nome.
Cosa? .. è sorpreso... ma si riprende subito e mi dice sì ... dopo...
prima vuole i miei documenti. Entro in casa a prenderli. Nessuno,
tra tutti quelli che stavano a guardare, e manco la sua collega, ha
protestato per quel comportamento. Non che me lo aspettasi. Conosco bene
la vigliaccheria che gira da ste parti. I due poliziotti mi stanno ad
aspettare fuori dal portoncino di casa ... lui inizia a controllare i
documenti, io do alla sua collega, perchè la legga, la lettera che il
mio avvocato aveva scritto all'ufficio-case, proprio per la situazione
incivile che si era creata nel prato, e il comportamento di quei
ragazzi, avvertendo che se la cosa non fosse cessata mi avrebbe fatto
ridurre l'affitto. La collega cambia atteggiamento, e mi si rivolge da
persona a persona, con un tono quasi supplichevole, dicendomi che però
io devo ascoltare loro, la polizia, e non gli avvocati. Stranissima
questa cosa, l'avevo già sentita da quegli altri poliziotti con cui
avevo parlato due anni prima " Lei deve ascoltare noi, perchè (e mi
indicarono i loro distintivi o cos'altro) noi siamo al di sopra
dell'avvocato" .... e quindi dico pure a questi ciò che già dissi a
quegli altri due " no... io ascolto il mio avvocato". Glielo dico
bella calma e certa, che non venga messa in discussione in alcun modo.
In lei qualcosa vacilla, "Sì?" chiede confusa. Il collega tace... e
si avviano verso ilo cellulare, dove sta il gruppetto delle pettegole
che li hanno chiamati. Io li seguo, li raggiungo e col braccio bello
teso e l'indice puntato verso il poliziotto grido a voce alta perchè
sentano tutti quanti " Lei mi deve chiedere scusa!"... lui è confuso,
abbassa la testa e borbotta che no, non me lo dice. La collega inizia
a dire qualcosa alle pettegole , io pure mi rivolgo a loro per
informarle di una cosa e la poliziotta mi urla di non parlare, io,
al che le urlo pure io che parlo eccome, dato che p mio diritto farlo.
Lei sta sorprendentemente zitta e io ne approfitto per informare le
pettegole che sarei tornata dal mio avvocato. I due poliziotti salgono
sul loro cellulare per andarsene, io mi avvicino al finestrino e dico
loro che non sono una criminale, per trattarmi in certi modi, e che
sono pure europea e conosco quindi i miei diritti, mica vengo da
chissà dove. Stanno zitti e se ne vanno. E me ne rientro a casa.
Alle finestre diverse persone, che mi guardano impassibili, non
capisco se benevole o malevole. Può essere di tutto, qui. Di certo
sono dei grandi vigliacchi. Ma pure i poliziotti... imparino a
rispettare gli italiani, e a fare i dovuti distinguo. Ho pure la
pelle chiara e e non indosso sottanoni e scialli o quant'altro ...
ma mica aiuta, qui, se si è italiani. Gli italiani dovrebbero solo
imparare a pretendere il rispetto e a non ritenersi inferiori agli
altri... dato che sono spesso perfino più civili. E molto. Qui ho
visto cose da fare inorridire, e pure in altri paesi, tra altra gente.
Ma gli altri mica lo dicono al mondo intero di avere delle colpe, come
invece facciamo noialtri da perfetti ingenui e complessati, e così gli
altri ci schiacciano come vogliono, poiché i primi a piegare la schiena
davanti a loro siamo noi. Comunque ... decisi di provare a non dire
niente a quelli che venivano a fare baccano e a pallonare nel prato,
giusto per vedere cosa sarebbe successo, e fin quando gli altri delle
case avrebbero sopportato la situazione. Due giorni. La situazione,
senza la sottoscritta ad arginare il tutto come al solito, fu sopportata
per due giorni. La sera del secondo giorno, la turca ebbe una crisi
isterica ... ma istericaaaa ... uscì sul balcone e gridò a quelli di
andarsene via, che lei non ne poteva più, e glielo gridò in un crescendo
di acuti talmente sempre più acuti da sfumare in ultrasuoni... in un
acuirsi di urla che pur non sentendosi più si facevano stranamente
sentire infilzandosi negli orecchi come spilloni invisibili. Ne era
satura l'aria . Potenza femminile turca? ... cavolo ... quelli rimasero
a guardarla a bocca aperta, immobilizzati, e poi se ne andarono
ammutoliti e senza farsi più vedere. Suo figlio, pure lui nel prato,
si lasciò scivolare sull'erba e vi rimase, a bocca aperta, sconvolto
pure lui. Sto ragazzino ne rimarrà segnato per tutta la vita, ne sono
certa. In bene però, e alla faccia di tutte le leggi a tutela della
personalità-stronza dei cosidetti "bimbi". Sti mostri. Lode a questa
turca, che è riusita laddove io ho fallito. Mi rimane la consolazione
di pensare che se io avessi insistito a voler arginare la situazione,
questa non sarebbe arrivata al punto da far esplodere questa donna,
prima mia nemica ed ora mia involontaria alleata.
Chissà se ne è consapevole?
Mi rimane l'amarezza di constatare che i turchi sono tenuti in
considerazione e noialtri valiamo per tutta sta gente meno di niente.
Ripeto. Siamo troppo buoni e "civili"... e ne approfittano tutti.
Se facciamo cose brutte siamo i primi a giudicarle cose brutte, e
quindi le facciamo di nascosto ... siamo credenti e rimpinzati di
morale e moralismi. Gli altri ci considerano dei poveri innocui
dementi provinciali... perfino il terzo mondo. Gli altri mica fanno
analisi su ciò che va o non va fatto... no... gli altri attuano
soltanto. Attuano. Guarda sta turca: finchè le andava di darmi contro
lo faceva alla grande.. per anni ... poi, quando le è andato
di fare il contrario per i comodi suoi ha fatto sto voltafaccia
grandioso, senza porsi alcuna remora o ritegno. La coerenza,
in lei, sta solo nel suo seguire sempre i comodacci suoi.
Non so se sia il caso di dirlo a Renzi.
Che dovremmo imporci anche noi italiani, tutti quanti, dico.
Per concludere:
nei giorni seguenti mi venne detto di denunciare quel poliziotto.
Un paio di persone... tra cui l'avvocato.
Il fatto è che ho forse visto troppi films su polizia e divise varie.
No, grazie. Mi sono salvata la dignità dicendo a quel poliziotto di
chiedermi scusa... là, con tutti che sentivano. Ora siano i tedeschi
a vedersela con la loro polizia, grazie tante. Manco uno a dire a quel
poliziotto di non trattarmi in quel modo. E mi si viene a dire che un
testimone poi lo trovo..... e che non posso permettere che la Germania
abbia poliziotti come questo. Ma perfavore..... sta a vedere che il
solo poliziotto di sto genere è capitato proprio a me. Ho incontrato
una vicina, tedesca, al supermercato. E' andata sul discorso ....
ma che robeee.... ma come si fa a comportarsi in quei modi ... con
una donna poi ... essì, mi aveva sentita pure dire al poliziotto di
farmi le sue scuse. Ma .... ma lei, mi sono chiesta io, ... dove era?
... a guardare zitta zitta, naturalmente. Le ho detto che no, non avevo
intenzione di fare alcuna denuncia, e che voglio solo la mia pace
(e poi, me ne voglio andare da sto posto, io) ma che una domanda me
la ero posta, però ... mi ero chiesta in che paese fossi capitata.
E se ne è stata zitta.
(come al solito non ho tempo per rileggere,
correggi tu eventuali errori, grazie.
Non oso pensare come verrà impaginato questo post. Scusatemi)
ciao