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Una domanda al SUPER MEGA GENIO....: Massimo Sesti

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Bernardo Mattiucci

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Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to
Leggendo e rileggendo le sue solo ed esclusive critiche nei confronti
dell'ASPS e della PNN, mi viene da pensare che lei si offenda quando il
sig. Laureti parla "male" dei fisici teorici.
Quello che a lei resta estremamente difficile da capire, è che grazie
alla tanto amata (da voi) teoria della relatività, nel mondo vengono
spesi centinaia di migliaia di miliardi di dollari in esperimenti che,
dire che servano a poco, è dire troppo.
A 30 anni dalla pseudo conquista della luna, nessun fisico teorico, ne
pratico, e comunque, nessuno, può tornare sulla Luna spendendo la stessa
quantità di soldi spesa nel '69. Questo significa che è stato fatto un
enorme balzo indietro nella tecnologia spaziale.
Sarà pure vero che esistono i buchi neri, che grazie alla tanto amata (e
ripeto da voi) teoria della relatività, ci permetteranno spostamenti
iperveloci da un punto all'altro dell'universo, ma fatto stà che si
continua ad utilizzare sempre e soltanto motori a razzo. A questo punto
mi sento in vena di chiederle, sig. SUPER MEGA GENIO Massimo Sesti, se
nei pressi della singolarità c'è una forza di grazità talmente elevata
da trattenere anche la luce (che mi sembra di riconrdare ha massa zero),
come fa la tanto amata (e ripeto ancora da voi) teoria della relatività
a far sopravvivere un equipaggio all'interno di una astronave tipo, che
ha una massa diversa da zero?

Inoltre (chiedo scusa per l'enorme perdita di tempo che le sto creando),
qual'è secondo lei, un sistema propulsivo degno di investimenti e che ci
possa permettere voli intergalattici in tempi accettabili?

La ringrazio anticipatamente per le "castronerie" che dirà.......


Cordiali saluti
Bernardo Mattiucci
S.E.COL. COMPANY
www.secol-company.arcmedia.it
e-mail: secol-...@arcmedia.it


Gabriele

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Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to
On Tue, 14 Jul 1998 07:24:39 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Inoltre (chiedo scusa per l'enorme perdita di tempo che le sto creando),
>qual'è secondo lei, un sistema propulsivo degno di investimenti e che ci
>possa permettere voli intergalattici in tempi accettabili?

E se non esistesse !?!?!? Nessuno si è mai posto il problema ?!?!
Perchè un sistema propulsivo che ci permetta viaggi intergalattici in
tempi accettabili DEVE esistere !?!!? E poi il concetto di
accettabile è un concetto estremamente relativo: magari un tempo
accettabile per una forma di vita che ha un metabolismo tale da farla
sopravvivere 5000 anni, non è un tempo accettabile per noi...
Qualcuno può forse dire che questo sistema magnifico esiste
SICURAMENTE !?!? E su che basi !?!?!
Io non voglio essere polemico, vorrei solo dire che non c'è scritto da
nessuna parte che l'uomo risucirà maia percorrere 10 anni luce in 5
secondi...

Ciao e 73-51 de Tartaruga .

.oO-=> TARTARUGA (* Gabriele *) <=-Oo.
E-Mail: ru...@ita.flashnet.it

http://www.geocities.com/SiliconValley/Peaks/4731/

Mauro

unread,
Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to

Gabriele <ru...@ita.flashnet.it> scritto nell'articolo
<35ab1d01...@news.flashnet.it>...


> On Tue, 14 Jul 1998 07:24:39 +0200, Bernardo Mattiucci
> <secol-...@arcmedia.it> wrote:
>
> >> Io non voglio essere polemico, vorrei solo dire che non c'è
scritto da
> nessuna parte che l'uomo risucirà maia percorrere 10 anni luce in 5
> secondi...
>
> Ciao e 73-51 de Tartaruga .
>

Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello che
hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
sistema...cazzo ce ne sarà uno!


Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to
Mauro wrote:

> Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
> guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello che
> hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
> superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
> sistema...cazzo ce ne sarà uno!

Finalmente un po di buona volonta'.
Nel mio post, non ho scritto che esiste gia' un sistema propulsivo
ecc..ecc......
...ma piu' semplicemente, visto che continuate a criticare quello che
fino a
prova contraria potrebbe esserlo, se esiste un sistema (magari solo in
teoria)
che possa rispettare i presupposti da me menzionati.


> E se non esistesse !?!?!? Nessuno si è mai posto il problema ?!?!
> Perchè un sistema propulsivo che ci permetta viaggi intergalattici in
> tempi accettabili DEVE esistere !?!!? E poi il concetto di
> accettabile è un concetto estremamente relativo: magari un tempo
> accettabile per una forma di vita che ha un metabolismo tale da farla
> sopravvivere 5000 anni, non è un tempo accettabile per noi...
> Qualcuno può forse dire che questo sistema magnifico esiste
> SICURAMENTE !?!? E su che basi !?!?!

> Io non voglio essere polemico, vorrei solo dire che non c'è scritto da

> nessuna parte che l'uomo risucirà mai a percorrere 10 anni luce in 5
> secondi...

Mi sembra abbastanza logico che il fatto che il sistema propulsivo
siaaccettabile, si riferisca ad un utilizzo da parte nostra e non di una
forma di
vita extraterrestre (nel senso che non e' terrestre) che abbia un
metabolismo
ecc...ecc.....

Non vorrei offendere nessuno, ma se continuiamo a dire "non c'e' scritto
da
nessuna parte.......e quindi potrebbe essere.....o non potrebbe essere.."

resteremo confinati qui sulla Terra.
Il problema che vorrei farvi capire, ma che a quanto pare tutti ignorano,
e'
che il pianeta Terra prima o poi diventera' invivibile e sinceramente non
vorrei
arrivare a quella data sapendo che la massima distanza percorribile con
sicurezza
sono solo 1000 Km.... non so se mi sono spiegato.
Sicuramente avrai sentito parlare dell'effetto serra, del fatto che gli
oceani crescono
a causa dell'aumento della temperatura, del fatto che ci sono asteroidi
in rotta di
collisione con il nostro pianeta....ed infine dell'aumento demografico
costante.
Bene, considera che se un asteroide di 1 Km cade sulla Terra, anche se
direttamente
non provocherebbe morti (poco probabile), scatenerebbe una reazione a
catena che
trasformerebbe interamente il pianeta.
Aumento della temperatura a causa dell'oscuramento dell'atmosfera con la
polvere
sollevata dall'impatto. Maremoti e terremoti catastrofici. Possibile
cambiamento dei
dati orbitali dlel'intero pianeta ecc.....ecc........(meglio se mi
fermo).
E non credete a quello che dice la Nasa, e cioe' che gli asteroidi in
rotta di collisione si
possono deviare con bombe atomiche e missili di vario tipo. SONO SOLO ED
ESCLUSIVAMENTE BAGGIANATE. La portata dei missili intercontinentali e'
troppo piccola e comunque anche riuscendo ad intercettare il proiettile
prima dei
500.000 Km, una esplosione nelle vicinanze o sulla superficie,
sbriciolerebbe l'asteroide
ma non lo devierebbe. Deep Impact in questo e' stato molto chiaro.
Considerate che la prima cosa che viene fatta in presenza di una
imminente e possibile
catastrofe, e' quella di mantenere il segreto fino all'ultimo secondo per
evitare il panico
generale. Quindi, quando l'XF11 verra' visto entrare nell'atmosfera come
una stella cadente,
recati in chiesa ed inizia a pregare (se sei religioso). E' l'unica cosa
che ti resta di fare.
Sicuramente non verranno da voi a prendervi per portarvi nei sotterranei
e nei rifugi.
Per almeno 2 anni non vedresti piu' la luce del sole, con conseguenze
inimmaginalbili.

Adesso, fatti i tuoi calcoletti, vedi quanti anni hai e rifletti sul
fatto se e' il caso continuare ad
ignorare questo problema o se e' meglio trovare un sistema propulsivo che
ci possa permettere
la fuga in caso di necessita'. Io ho 26 anni e non ho nessuna intenzione
di restare a guanrdare
una pietra che mi piomba sulla testa distruggendomi.

Sergio Pomante

unread,
Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to
On Tue, 14 Jul 1998 07:24:39 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Leggendo e rileggendo le sue solo ed esclusive critiche nei confronti
>dell'ASPS e della PNN, mi viene da pensare che lei si offenda quando il
>sig. Laureti parla "male" dei fisici teorici.

Parla "male"? BENE!

>Quello che a lei resta estremamente difficile da capire, è che grazie
>alla tanto amata (da voi) teoria della relatività, nel mondo vengono
>spesi centinaia di migliaia di miliardi di dollari in esperimenti che,
>dire che servano a poco, è dire troppo.

Un momento... non servono a nulla, ma non dimenticare MAI che Einstein HA
SEMPRE ammonito di non usare la SUA teoria agli estremi... poi l'hanno
fatto! ne sono usciti dei MOSTRI... vedi buchi neri, ma va bene cosi'...
SONO tutti contenti e beati...

>A 30 anni dalla pseudo conquista della luna, nessun fisico teorico, ne
>pratico, e comunque, nessuno, può tornare sulla Luna spendendo la stessa
>quantità di soldi spesa nel '69. Questo significa che è stato fatto un
>enorme balzo indietro nella tecnologia spaziale.

Veramente dici che i costi sono aumentati? [spero in proporzione]

Interessante...

>Sarà pure vero che esistono i buchi neri,

NO!! non sara' pure vero proprio niente:-)

>che grazie alla tanto amata (e
>ripeto da voi) teoria della relatività, ci permetteranno spostamenti
>iperveloci da un punto all'altro dell'universo,

Ma dai su... e tu ci credi? :-)))

Se qualcuno dovesse dirmi una cagata simile gli riderei in faccia chiunque
egli fosse!!!

>ma fatto stà che si
>continua ad utilizzare sempre e soltanto motori a razzo. A questo punto
>mi sento in vena di chiederle, sig. SUPER MEGA GENIO Massimo Sesti, se
>nei pressi della singolarità c'è una forza di grazità talmente elevata
>da trattenere anche la luce (che mi sembra di riconrdare ha massa zero),
>come fa la tanto amata (e ripeto ancora da voi) teoria della relatività
>a far sopravvivere un equipaggio all'interno di una astronave tipo, che
>ha una massa diversa da zero?

NON lo fa... sono tutte puttanate degne della peggior fantascienza.

Si dicono tante di quelle stronzate spacciandole per "derivati" della
relativita'... ne sento certe in facolta'!!!

>Inoltre (chiedo scusa per l'enorme perdita di tempo che le sto creando),
>qual'è secondo lei, un sistema propulsivo degno di investimenti e che ci
>possa permettere voli intergalattici in tempi accettabili?

Fusione fredda? :-))

>La ringrazio anticipatamente per le "castronerie" che dirà.......

Prego prego... ce n'e' per tutti...

CIAO!


*** Sergio Pomante - studente di fisica dell'Universita' di Bologna ***
E-mail: pmne...@nettuno.it ~~~~~~~~~~~~ tel: 039 51-6145398/85-8937016
Sito "Teoria Ondulatoria del Campo":
<< http://www.GeoCities.com/CapeCanaveral/Hangar/6163/index.html >>

Sergio Pomante

unread,
Jul 14, 1998, 3:00:00 AM7/14/98
to
On 14 Jul 1998 18:26:39 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:

>Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
>guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello che
>hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
>superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
>sistema...cazzo ce ne sarà uno!

MA invece di perder tempo in simili questioni PERCHE' non ci si sforza di
capire il senso di cio' che si vorrebbe fare?

Perche' dovrebbe essercene UNO!!???

COSA vuol dire "aggiriamo l'ostacolo in qualche altro sistema"? COSA fa di
C la velocita' limite?

Non si puo' parlare di qualcosa che NON si conosce!

Un po' brusco ma... efficace!!! :-))

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
Sergio Pomante ha scritto giustamente nel suo post:

> On 14 Jul 1998 18:26:39 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:
>
> >Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
> >guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello che
> >hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
> >superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
> >sistema...cazzo ce ne sarà uno!
>
> MA invece di perder tempo in simili questioni PERCHE' non ci si sforza di
> capire il senso di cio' che si vorrebbe fare?
>
> Perche' dovrebbe essercene UNO!!???
>
> COSA vuol dire "aggiriamo l'ostacolo in qualche altro sistema"? COSA fa di
> C la velocita' limite?
>
> Non si puo' parlare di qualcosa che NON si conosce!
>
> Un po' brusco ma... efficace!!! :-))
>

Concordo con il sign. Sergio.

Da dove cominciamo?

Butto giu' il mio parere sulla velocita' limite.
C, viene considerata la velocita' massima, perche' e' quella della luce che
vediamo.
Mi spiego: se un corpo viaggia ad una ad una velocita' inferiore della luce,
questo
viene visto da noi e cosi' si puo' affermare che ha una data velocita'.
E se il corpo superasse c? Se condo me noi non lo vediamo. la velocita' dei
fonoti
e' limitata, quindi non riuscirebbero a partire dal corpo che gia' questo si e'
spostato.
Per vedere questo corpo spostarsi da A a B ad una velocita' maggiore della
luce,
bisognerebbe allargare il campo della visuale all'intera distanza A-B (sempre
che il
corpo in B rallenti). Quindi se si supera C secondo me gli altri non ti vedono.
E' un po
come accade in "ritorno al futuro....." che la macchina scompare.....

spero di essere stato sufficientemente chiaro, anche se non ci credo molto.

Gabriele

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
On 14 Jul 1998 18:26:39 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:

>
>
>Gabriele <ru...@ita.flashnet.it> scritto nell'articolo
><35ab1d01...@news.flashnet.it>...

>> On Tue, 14 Jul 1998 07:24:39 +0200, Bernardo Mattiucci
>> <secol-...@arcmedia.it> wrote:
>>

>> >> Io non voglio essere polemico, vorrei solo dire che non c'è
>scritto da

>> nessuna parte che l'uomo risucirà maia percorrere 10 anni luce in 5
>> secondi...
>>

>> Ciao e 73-51 de Tartaruga .
>>
>

>Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
>guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello che
>hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
>superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
>sistema...cazzo ce ne sarà uno!

Da profano penso che, oggi come oggi, si dovrebbe puntare sullo studio
di sistemi che rallentino il metabolismo (vedi congelamento) in modo
da effettuare viaggi molto lunghi in stati di "letargo"...almeno fino
a quando qualcuno, con somma gioia dell'umanità, non troverà una
soluzione alternativa...per ora credo che l'ostacolo vada,
effettivamente, aggirato...8-)
Ripeto, però, sono pensiaeri di un profano...


Ciao e 73-51 de Tartaruga .

.oO-=> TARTARUGA (* Gabriele *) <=-Oo.
E-Mail: ru...@ita.flashnet.it

http://www.geocities.com/SiliconValley/Peaks/4731/

Gabriele

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Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
On Tue, 14 Jul 1998 23:27:44 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>> E se non esistesse !?!?!? Nessuno si è mai posto il problema ?!?!
>> Perchè un sistema propulsivo che ci permetta viaggi intergalattici in
>> tempi accettabili DEVE esistere !?!!? E poi il concetto di
>> accettabile è un concetto estremamente relativo: magari un tempo
>> accettabile per una forma di vita che ha un metabolismo tale da farla
>> sopravvivere 5000 anni, non è un tempo accettabile per noi...
>> Qualcuno può forse dire che questo sistema magnifico esiste
>> SICURAMENTE !?!? E su che basi !?!?!

>> Io non voglio essere polemico, vorrei solo dire che non c'è scritto da

>> nessuna parte che l'uomo risucirà mai a percorrere 10 anni luce in 5
>> secondi...
>


>Mi sembra abbastanza logico che il fatto che il sistema propulsivo
>siaaccettabile, si riferisca ad un utilizzo da parte nostra e non di una
>forma di
>vita extraterrestre (nel senso che non e' terrestre) che abbia un
>metabolismo
>ecc...ecc.....
>
>Non vorrei offendere nessuno, ma se continuiamo a dire "non c'e' scritto
>da
>nessuna parte.......e quindi potrebbe essere.....o non potrebbe essere.."
>
>resteremo confinati qui sulla Terra.
>Il problema che vorrei farvi capire, ma che a quanto pare tutti ignorano,
>e'
>che il pianeta Terra prima o poi diventera' invivibile e sinceramente non
>vorrei
>arrivare a quella data sapendo che la massima distanza percorribile con
>sicurezza
>sono solo 1000 Km.... non so se mi sono spiegato.
>Sicuramente avrai sentito parlare dell'effetto serra, del fatto che gli
>oceani crescono

[...etc. etc...]

>catastrofe, e' quella di mantenere il segreto fino all'ultimo secondo per
>evitare il panico
>generale. Quindi, quando l'XF11 verra' visto entrare nell'atmosfera come
>una stella cadente,
>recati in chiesa ed inizia a pregare (se sei religioso). E' l'unica cosa
>che ti resta di fare.
>Sicuramente non verranno da voi a prendervi per portarvi nei sotterranei
>e nei rifugi.
>Per almeno 2 anni non vedresti piu' la luce del sole, con conseguenze
>inimmaginalbili.
>
>Adesso, fatti i tuoi calcoletti, vedi quanti anni hai e rifletti sul
>fatto se e' il caso continuare ad
>ignorare questo problema o se e' meglio trovare un sistema propulsivo che
>ci possa permettere
>la fuga in caso di necessita'. Io ho 26 anni e non ho nessuna intenzione
>di restare a guanrdare
>una pietra che mi piomba sulla testa distruggendomi.

Ohilà, mamma mia, e va beh che fra 2 anni è il 2000, ma questa visione
escatologica mi ricorda tanto il medioevo...
Sinceramente non credo che gli oceani si alzeranno, nei prossimi 10
anni, abbastanza da sommergere le terre emerse, e non credo che
nessuna nazione con un governo con un pò di sale in zucca ci
manderebbe al macello...Cmq, a parte questo, quello che voglio dire io
è che può benissimo darsi che un sistema propulsivo come quello che tu
immagini, che ci permetta di percorrere centinaia di anni luce in
pochi mesi, non possa esistere.
Se la teoria della relatività è corretta un sistema come quello che
immagini non può esistere, se la teoria della relatività è sbagliata,
allora, forse, c'è qualche speranza...
Io, personalmente, spero che c non sia insuperabile, e aspetto che
arrivi un giovinastro con i capelli incasinati e gli occhialini a
dimostrarlo...purtroppo, però, l'omino in questione non è ancora
arrivato, e forse non arriverà, dunque, come dicevo in un altro
messaggio, per il momento, credo che la soluzione migliore sia quella
di potenziare gli studi anche in altri campi.
Si deve cercare soprattutto di sviluppare un sistema di propulsione
che sfrutti, come fonte di energia, non carburante trasportato, ma, ad
esempio, la poca materia presente nel quasi vuoto cosmico, si deve
cercare di migliorare lo sfruttamento delle radiazioni solari, etc.
etc.

>Cordiali saluti
>Bernardo Mattiucci
>S.E.COL. COMPANY
>www.secol-company.arcmedia.it
>e-mail: secol-...@arcmedia.it

Mauro

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to

Gia, bravissimo, ma sinceramente mi rode il fegato il fatto di poter
> >guardare ma non toccare!!! Sono pienemente d'accordo con quello
che
> >hai detto, ma allora cerchiamo di venirne a capo no? Non si può
> >superare c?! Bene, aggiriamo l'ostacolo in qualche altro
> >sistema...cazzo ce ne sarà uno!
>
> MA invece di perder tempo in simili questioni PERCHE' non ci si
sforza di
> capire il senso di cio' che si vorrebbe fare?

Daccordissimo!
>
> Perche' dovrebbe essercene UNO!!???
>
Ho detto "ce ne sarà" (condizionale). L'ultima cosa che voglio
pensare è che non ci sia!! Se poi non c'è amen, ma intanto vediamo su
che cosa possiamo lavorare.

> COSA vuol dire "aggiriamo l'ostacolo in qualche altro sistema"?
COSA fa di
> C la velocita' limite?

Vediamo le cose in un altro punto di vista. E' limite per il fatto
che serve energia infinita per spingere un corpo qualsiasi oltre.
Ricordate che nel centro africa non progrediranno più, proprio per il
fatto che la loro metodologia di pensiero ha creato un circolo
vizioso, dal quale non usciranno mai da soli. Non voglio fare la
stessa fine.


>
> Non si puo' parlare di qualcosa che NON si conosce!
>

Diceva socrate: "se parlo di ciò che conosco, che cosa ho da parlare?
Se parlo di ciò che non conosco di cosa parlo?" Alla fine sarebbe
meglio tacere su tutto allora!!


> Un po' brusco ma... efficace!!! :-))
>

Si, molto efficace, e vorrei che pensassi a come raggiungere il punto
A prima che ci arrivi la luce. Nemmeno con la somma delle velocità
funziona, vero? Allora dobbiamo arrivarci senza usare l'espediente
"velocita", cosa usiamo?

> CIAO!
>
Ciao.


Marco Barbera

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
Bernardo Mattiucci wrote:

> Deep Impact in questo e' stato molto chiaro.

Secondo me hai visto troppi film di fantascienza.. :-)))))))

vcard.vcf

conpaolo

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to

Bernardo Mattiucci ha scritto nel messaggio
<35ABCD4F...@arcmedia.it>...

>E non credete a quello che dice la Nasa, e cioe' che gli asteroidi in
>rotta di collisione si
>possono deviare con bombe atomiche e missili di vario tipo. SONO SOLO ED
>ESCLUSIVAMENTE BAGGIANATE. La portata dei missili intercontinentali e'
>troppo piccola e comunque anche riuscendo ad intercettare il proiettile
>prima dei
>500.000 Km, una esplosione nelle vicinanze o sulla superficie,
>sbriciolerebbe l'asteroide
>ma non lo devierebbe.
>Per almeno 2 anni non vedresti piu' la luce del sole, con conseguenze
>inimmaginalbili.


Secondo me il problema asteroide può essere risolto in ordine di difficoltà:
1- Aumentando la portata dei missili, come si sta facendo.
2- Cercando di permettere a tutta la popolazione terrestre di salvarsi.
3- Evacuando la popolazione a velocità<C .

Quanto credi che sia fattibile quest'ultima cosa? Una volta che hai la
tecnologia devi costruire astronavi per portare 5 miliardi di persone.
Dove le fabbrichiamo? Nelle fabbriche di tostapane?
Considerato che se l'allarme ci arriverà 3-4 anni prima avremo astronavi per
portare non più di una decina di milioni di persone chi ci faremo salire?
Secondo me nell'ordine:
1- I capi di stato
2- I ricchi
3- Qualche cittadino degli stati del G7 (scelto via "sorteggio
raccomandato")

Qualcuno ci penserà a salvare qualche abitante del terzo mondo.
Poi questi 10 milioni di persone dove andranno? Conosciamo qualche pianeta
abitabile e non abitato.

L'unica possibilità di salvezza per la Terra sono i missili atomici.

conp...@tin.it


Krmel

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
On Wed, 15 Jul 1998 02:58:15 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Butto giu' il mio parere sulla velocita' limite.
>C, viene considerata la velocita' massima, perche' e' quella della luce che
>vediamo.

No, non è quello il motivo.

C è la velocità massima, perché tu a qualunque velocità viaggi verso
un raggio di luce, o anche se te ne allontani, a qualunque velocità,
vedi quel raggio avanzare verso di te sempre a c.

Il principio della velocità limite, venne fuori già dall'esperimento
di Michelson-Morley dell'800.

>Mi spiego: se un corpo viaggia ad una ad una velocita' inferiore della luce,
>questo
>viene visto da noi e cosi' si puo' affermare che ha una data velocita'.
>E se il corpo superasse c? Se condo me noi non lo vediamo. la velocita' dei
>fonoti
>e' limitata, quindi non riuscirebbero a partire dal corpo che gia' questo si e'
>spostato.

Come mai allora accelerando una particella al Cern, scoprono che
questa non riesce mai a superare la velocità c, come si deduce dalle
tracce lasciate nella camera a bolle? Fino a quasi c ci arriva
tranquillamente, ma dopo non supera mai, a dispetto di quanta energia
gli dai...

>Cordiali saluti
>Bernardo Mattiucci


Bye Krmel

Per rispondere in e-mail mettere io al posto di tu nell'indirizzo.

---

"La massima cultura accessibile all'intelligenza umana non sara',
se essa rifiuta a se stessa ogni risorsa che le proviene dalla sua
coscienza spirituale superiore, che un procedere preparatorio,
in confronto a cio' che potrebbe diventare se, con le facolta'
sufficientemente sviluppate, potesse entrare coscientemente in
relazione col piano o con gli aspetti iperfisici della Natura".

William Scott/Elliot, "Storia dell'Atlantide"

Sergio Pomante

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to
On 15 Jul 1998 10:10:28 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:

>> MA invece di perder tempo in simili questioni PERCHE' non ci si
>> sforza di capire il senso di cio' che si vorrebbe fare?
>
>Daccordissimo!

Almeno questo :-)



>> Perche' dovrebbe essercene UNO!!???
>>
>Ho detto "ce ne sarà" (condizionale). L'ultima cosa che voglio
>pensare è che non ci sia!! Se poi non c'è amen, ma intanto vediamo su
>che cosa possiamo lavorare.

Lo so che usavi il condizionale... il fatto e' che quando leggo di queste
cose non vedo mai nessuno che pianta le tende su delle solide basi di
partenza!

Non sappiamo praticamente nulla... almeno seguendo il modello standard:-)

>> COSA vuol dire "aggiriamo l'ostacolo in qualche altro sistema"?
>>COSA fa di C la velocita' limite?
>
>Vediamo le cose in un altro punto di vista. E' limite per il fatto
>che serve energia infinita per spingere un corpo qualsiasi oltre.

Questa non e' la causa, semmai e' una conseguenza! conseguenza di un
modello FISICO dell'universo che potrebbe dare una mano nel capire qualcosa
di piu'... modello che e' alla base della Teoria Ondulatoria del Campo!

>Ricordate che nel centro africa non progrediranno più, proprio per il
>fatto che la loro metodologia di pensiero ha creato un circolo
>vizioso, dal quale non usciranno mai da soli. Non voglio fare la
>stessa fine.

Quale circolo vizioso?

>> Non si puo' parlare di qualcosa che NON si conosce!
>>
>Diceva socrate: "se parlo di ciò che conosco, che cosa ho da parlare?
>Se parlo di ciò che non conosco di cosa parlo?" Alla fine sarebbe
>meglio tacere su tutto allora!!

Socrate amava scherzare... una frase del genere non e' da lui:-))

>Si, molto efficace, e vorrei che pensassi a come raggiungere il punto
>A prima che ci arrivi la luce. Nemmeno con la somma delle velocità
>funziona, vero? Allora dobbiamo arrivarci senza usare l'espediente
>"velocita", cosa usiamo?

Vedi... ti potrei rispondere in tanti modi...si fa per dire:-)

Pensa un attimo alla saga di Dune... "viaggiare senza muoversi"... ovvero,
viaggiare nel tempo!!! l'unico modo e' viaggiare nel tempo! lasciamo
perdere poi il COME!!! anche perche' per risolvere un tale problema BISOGNA
prima risolvere un OCEANO di altri problemi.

Probabilmente e' impossibile... e' certo pero' che con l'aiuto datoci dal
modello standard possiamo solo finire in qualche buco nero a contemplare la
nostra stupidita'.

Questo e' un problema che mi assilla da piu' di 20 anni! ma MAI, dico, MAI
qualcuno che si ponga l'eterna domanda prima di iniziare a dire le piu'
immani puttanate: "cos'e' il tempo?".

L'importante pero' e' NON intestardirsi su delle posizioni assolutamente
non sostenibili.

Mauro

unread,
Jul 15, 1998, 3:00:00 AM7/15/98
to

Sergio Pomante <pmne...@nettuno.it> scritto nell'articolo
<35acebfb...@news.nettuno.it>...

Mi parli di questa teoria? Tutti ne parlano ma sempbra che io sia
l'unico a non saperne niente. Comunque hai ragione, è una
conseguenza.


> >Ricordate che nel centro africa non progrediranno più, proprio per
il
> >fatto che la loro metodologia di pensiero ha creato un circolo
> >vizioso, dal quale non usciranno mai da soli. Non voglio fare la
> >stessa fine.
>
> Quale circolo vizioso?


Sono stato troppo conciso, mi scuso e mi spiego: loro non riescono
più a venire fuori dai loro concetti e canoni di vita, come se per
loro non ci fosse più nulla da spiegare (questo me l'hanno insegato a
scuola, e se non è vero non prendertela con me, ma sinceramente ci
credo).

>
> >> Non si puo' parlare di qualcosa che NON si conosce!
> >>
> >Diceva socrate: "se parlo di ciò che conosco, che cosa ho da
parlare?
> >Se parlo di ciò che non conosco di cosa parlo?" Alla fine sarebbe
> >meglio tacere su tutto allora!!
>
> Socrate amava scherzare... una frase del genere non e' da lui:-))

Ti assicuro però che l'ha detta, magari meglio espressa, ma il senso
è questo.

Ma io ti dirò di più!! Secondo me lo sbaglio (che non è uno sbaglio
vero e proprio) che è stato fatto fin dall'inizio è il seguente:
Purtroppo siamo passati dalla conoscenza dell'elettricità alle onde
elettromagnetiche, forse anzi sicuramente, per puro culo, ma in
realtà ci siamo persi una miriade di altri passaggi che ci avrebbero
permesso di affrontare il nostro problema con occhi ben diversi.


Ciao, Mauro


>

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to
Krmel wrote:

> No, non è quello il motivo.
> C è la velocità massima, perché tu a qualunque velocità viaggi verso
> un raggio di luce, o anche se te ne allontani, a qualunque velocità,
> vedi quel raggio avanzare verso di te sempre a c.
> Il principio della velocità limite, venne fuori già dall'esperimento
> di Michelson-Morley dell'800.

Potresti spiegarmi meglio questo passaggio? Credo di non aver capito.

Infatti se ti avvinici al raggio di luce, la velocita' totale dovrebbe essere Vtot =
C + V
che secondo quanto hai detto diventa Vtot = C + V = C

La cosa non mi e' chiara.

> Come mai allora accelerando una particella al Cern, scoprono che
> questa non riesce mai a superare la velocità c, come si deduce dalle
> tracce lasciate nella camera a bolle? Fino a quasi c ci arriva
> tranquillamente, ma dopo non supera mai, a dispetto di quanta energia
> gli dai...

Perche' l'energia alla particella la devi dare tu. Se invece la particella si
autogenerasse energia,allora il limite verrebbe superato, credo.

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to
conpaolo wrote:

> Secondo me il problema asteroide può essere risolto in ordine di difficoltà:
> 1- Aumentando la portata dei missili, come si sta facendo.

Non servono missili. La spinta per deviare l'orbita di un pianeta NON DEVE
essere esplosiva.

> 2- Cercando di permettere a tutta la popolazione terrestre di salvarsi.

Impossibile da farsi a breve.....dove la metti?

> 3- Evacuando la popolazione a velocità<C .

E dove la porti?

> Quanto credi che sia fattibile quest'ultima cosa? Una volta che hai la
> tecnologia devi costruire astronavi per portare 5 miliardi di persone.

Te ne servirebbero troppe e troppo grosse.....

> Dove le fabbrichiamo? Nelle fabbriche di tostapane?

E' possibile......ma non sulla Terra.

> Considerato che se l'allarme ci arriverà 3-4 anni prima avremo astronavi per
> portare non più di una decina di milioni di persone chi ci faremo salire?

E' troppo poco il tempo. Ci vorrebbero decenni per preparare tutto. Devi essere
gia' pronto quando giungera' il momento.

> Secondo me nell'ordine:
> 1- I capi di stato
> 2- I ricchi
> 3- Qualche cittadino degli stati del G7 (scelto via "sorteggio
> raccomandato")

Secondo me i politici non devono salire. Siamo tutti uguali, perche' loro si e
pinco pallino della tribu' povera dell'Africa no?Chi sei tu per decidere il
destino dell'umanita'? del singolo uomo? e se ti escludessero anche a te?

> Qualcuno ci penserà a salvare qualche abitante del terzo mondo.
> Poi questi 10 milioni di persone dove andranno? Conosciamo qualche pianeta
> abitabile e non abitato.

Non conosciamo un nuovo mondo dove andare e non abbiamo la tecnologia per
andarci, ricordalo questo. Prima di andare da qualche parte dobbiamo essere
sicuri di trovare un pianeta accogliente, altrimenti finiamo con la fare la fine
degli abitanti di Alpha in Spazio 1999.

> L'unica possibilità di salvezza per la Terra sono i missili atomici.

No. Questo e' chiudersi a riccio. "Siccome non ci riesco non e' possibile". Mi
dispiace ma proprio non ci sto.Non mi va di pensare che l'ultima salvezza per
l'umanita' siano dei piccoli ed insignificanti missiletti fischia-botti che
potrebbero mancare il bersaglio.

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to
> Marco Barbera ha scritto:

>
> Secondo me hai visto troppi film di fantascienza.. :-)))))))

Veramente mi sono perso i migliori......(Stargate,
Contact.....ecc..ecc....)

> Gabriele wrote:
>
> Da profano penso che, oggi come oggi, si dovrebbe puntare sullo
> studio
> di sistemi che rallentino il metabolismo (vedi congelamento) in modo
> da effettuare viaggi molto lunghi in stati di "letargo"...almeno fino
> a quando qualcuno, con somma gioia dell'umanità, non troverà una
> soluzione alternativa...per ora credo che l'ostacolo vada,
> effettivamente, aggirato...8-)
> Ripeto, però, sono pensiaeri di un profano...

Il congelamento di cui parli si chiama Ibernazione, ma non risolve certo
il
problema.....
Bisogna trovare un sistema piu' efficace dei razzi.....ce la vedi tu una
astronave conun equipaggio di 10 persone che vaga nello
spazio gestita da un computer centrale con Windows 95? Mentre tu "dormi"
per centinaia e centinaia di anni.....sul monitor
centrale esce la fatidica schermata blu che dice: "Questa sistema ha
effettuanto una operazione non valida e sar_ terminato...".
e "puff"....tu resti nello spazio piu' buio senza neanche il computer che
ti
garantisce la vita.....

Goffredo Pierpaoli

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to
On Thu, 16 Jul 1998 05:25:15 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

Ciao Bernardo, cerchero' di aiutarti io :

>Infatti se ti avvinici al raggio di luce, la velocita' totale dovrebbe essere Vtot =
>C + V

questo e' valido sono nella relativita' galileiana

>che secondo quanto hai detto diventa Vtot = C + V = C

E' vero, anche se Vtot non e' proprio data solo dalla somma "C+V"
nella relativita' einsteniana.

Se prendi le formule delle trasformazioni di Lorentz che legano le
coordinate (x,y,z,t) di un sistema di riferimento inerziale S a quelle
(x',y',z',t') di un altro sistema di riferimento S' in moto rispetto
ad S con velocita' V (ad esempio lungo l'asse coordinato x) e ne
estrai i "differenziali" delle varie coordinate, alla fine ottieni le
formule per la trasformazione delle velocita' nel passaggio da un
sistema di riferimento all'altro.

Allora, le trasformazioni di Lorentz, per K e K' in moto solo lungo
l'asse x, sono :

x=(x'+Vt)/G; y=y'; z=z'; t=( t'+[Vx'/c^2] )/G

con G = (1-(V/c)^2)^1/2


i "differenziali" sono :

dx=(dx' + V dt') /G; dt=( dt'+[Vdx'/c^2] )/G; dy=dy'; dz=dz'

Le velocita', essendo date da v(x)=dx/dt e v'(x)=dx'/dt' etc. etc.,
alla fine ti forniranno questi risultati (per le varie componenti) :

v(x)=(v'(x)+V)/Q; v(y)=v'(y)G/Q; v(z)=v'(z)G/Q

con Q=1+[v'(x)V/c^2]

Nota : con v(x) si intende la componente della v lungo l'asse x, v(y)
quella lungo l'asse y e cosi' via.

Se "un punto materiale" si muove parallelamente ad uno solo dei tre
assi coordinati (es. l'asse x), allora essendo v'(y)=v'(z)=0 e
v'(x)=v', v(x)=v, si ottiene in forma "piu' sintetica" :

v=(v'+V)/[1+(v'V/c^2)]

il risultato e' a questo punto semplice : sia per V e v' uguali o
inferiori alla velocita' "c", avrai SEMPRE che v<=c.

Una stupida considerazione finale se non ho sbagliato qualche
conticino.

Se scriviamo v' e V come multiple o sottomultiple di "c" attraverso
l'uso di due parametri (n,m) numericamente POSITIVI, cioe' in questo
modo :

v'=nc; V=mc

possiamo "spaziare" sulla composizione delle velocita' per v' e/o V
inferiori, uguali, superiori o miste rispetto a "c".

In tal caso : v=c (n+m)/(1+nm)

Se m>1 ed n<1, v>=c

Se m>1 ed n>1, v<=c

se n<1 ed n<1, v<=c

se n=m=1, come prima ... v=c

Spero di essere stato chiaro e di non aver commesso "svariani" (se non
e' cosi' anche per te, eventualmente fammelo sapere). Se vogliamo
effettivamente essere "rigorosi", credo che sia sempre meglio usare
delle "formule" al posto delle "parole", considerando che queste
ultime spesso possono generare ambiguita' ed incomprensioni sui
risultati.

Ciao : Goffredo Pierpaoli

Per rispondere via email mettere ri al posto di ti

Pipitone Esp. Claudio

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to
In data Wed, 15 Jul 1998 02:58:15 +0200, Bernardo Mattiucci ha scritto
sul newsgroup it.scienza :

--------omissis--------


>E se il corpo superasse c? Se condo me noi non lo vediamo. la velocita' dei
>fonoti
>e' limitata, quindi non riuscirebbero a partire dal corpo che gia' questo si e'
>spostato.

Da un punto di vista concettuale la problematica dovrebbe essere
analoga a quella della velocita' del suono.

Se un oggetto si potesse muovere con velocita' superluminare, avremmo
sulla nostra percezione ottica ed elettromagnetica effetti analoghi a
quelli che riscontriamo su quella sonora: ad esempio l'oggetto ci
verrebbe addosso prima che sia possibile vederlo sia otticamente sia
attraverso i radar od altra apparecchiatura e, naturalmente, prima che
potessimo captarne il suono.

Allo stesso modo un oggetto che si allontanasse da noi a velocita'
superluminari, sarebbe gia' ben lontano da noi nel momento in cui
potremmo avvertirne il rumore e vederlo sia otticamente sia mediante
altri strumenti basati sulla propagazione fotonica ed
elettromagnetica.
Inoltre un oggetto che si allontani da noi a velocita' superluminari,
non potrebbe mai ricevere i nostri segnali od alcuna nostra
comunicazione, fintantoche' mantenesse quel "range" di velocita'.

Con l'occasione porgo a tutti i miei migliori auguri di buone vacanze.

Claudio Pipitone

ath...@x-xtin.it
http://space.tin.it/internet/0pipiton
___________________________________________________________________
Key fingerprint: C0F3 11DB 9060 198E 8556 39D9 64FD 6A3E D749 69EF

Attenzione: per rispondere via E-mail rimuovere i caratteri x-x
inseriti per falsare l'indirizzo ai fini "anti-spam"

conpaolo

unread,
Jul 16, 1998, 3:00:00 AM7/16/98
to

Scusa un attimo, io scrivo un'intera lettera per cercarti di dimostrare
l'impossibilità di salvare la terra se non con i missili atomici, tu sei
d'accordo su tutte le mie obiezioni e poi, quando è rimasta solo la
possibilità missili neghi anche quella. Ma allora che vuoi fare?

conp...@tin.it

Leonardo Serni

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Bernardo Mattiucci <secol-...@arcmedia.it> wrote:

>conpaolo wrote:

>> Secondo me il problema asteroide può essere risolto in ordine di difficoltà:
>> 1- Aumentando la portata dei missili, come si sta facendo.
>
>Non servono missili. La spinta per deviare l'orbita di un pianeta NON DEVE
>essere esplosiva.

Ma perche' si dovrebbe voler deviare l'orbita dell'asteroide? Inventiamoci
un trucco.

Si atterra sull'asteroide, e lo si mette in rotazione (non serve tanto, e'
sufficiente neutralizzare la sua gravita' superficiale. E un asteroide non
ne ha tanta).

Si fanno degli studi geologici - non e' probabile che sia un blocco unico,
perfettamente omogeneo: avra' un bel po' di linee di frattura.

Poi lo si crivella con una dozzina di tunnel: non serve un lavoro di fino,
si possono usare anche le bombe-talpa.

Infine si minano i tunnel, usando bombe a fusione a distanze efficaci: non
penso ne servano molte. Una bomba A scava una caverna con ottanta metri di
diametro nella solida roccia, e una bomba H e' molto piu' potente.

Detonando le bombe, l'asteroide si divide in due meta' che si allontanano,
e, mesi piu' tardi, benche' la gravita' terrestre li riavvicini un po', la
Terra sara' colpita solo dal baricentro del sistema - che e' immateriale e
non da' problemi.

Si potrebbe anche pensare di attaccare all'asteroide una vela solare, e di
dirigere sulla vela i raggi collimati di grossi laser collocati a terra. I
vantaggi logistici sono considerevoli (un laser a terra si ripara bene, si
alimenta con quel che si vuole - per es. centrali da vari gigawatt...), ma
non so quanta spinta si possa ottenere. E occorrerebbe una cintura laser a
livello dell'equatore (scomodo... perche' i laser sarebbe bene metterli in
alta montagna; meno aria da bucare. Come lo vedi, un superlaser alle falde
del Kilimangiaro?)

Leonardo hully-gully

WARNING: Followup-To: set to it.discussioni.misteri

...make: *** No rule to make target `love'. Stop.

Leonardo Serni

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
ath...@x-xtin.it (Pipitone Esp. Claudio) wrote:

>>E se il corpo superasse c? Se condo me noi non lo vediamo. la velocita' dei
>>fonoti
>>e' limitata, quindi non riuscirebbero a partire dal corpo che gia' questo si e'
>>spostato.

>Da un punto di vista concettuale la problematica dovrebbe essere
>analoga a quella della velocita' del suono.

In effetti, un oggetto che superi la velocita' della luce in un mezzo
emette proprio un "bang" superluminale, mi pare si chiami "radiazione
Cherenkov". La usano come rivelatore per particolari eventi a livello
atomico: se, poniamo, in un contenitore d'acqua oscurato si individua
un minuscolo lampo di radiazione Cherenkov, una particella deve avere
superato il limite della velocita' della luce in quel mezzo, e da li'
si possono dedurre varie cose sul genere di particella ecc. ... credo
che abbiano usato questo trucco per vedere se il protone decadeva, ma
non ne sono sicurissimo. Gof, ancora una volta, soccorrimi :-)

Leonardo

Gabriele

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
On Thu, 16 Jul 1998 06:01:18 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>> Da profano penso che, oggi come oggi, si dovrebbe puntare sullo
>> studio
>> di sistemi che rallentino il metabolismo (vedi congelamento) in modo
>> da effettuare viaggi molto lunghi in stati di "letargo"...almeno fino
>> a quando qualcuno, con somma gioia dell'umanità, non troverà una
>> soluzione alternativa...per ora credo che l'ostacolo vada,
>> effettivamente, aggirato...8-)
>> Ripeto, però, sono pensiaeri di un profano...
>
>Il congelamento di cui parli si chiama Ibernazione, ma non risolve certo
>il
>problema.....

Beh, neppure un motore che non esiste, e forse non può esistere,
risolve il problema 8-)

>Bisogna trovare un sistema piu' efficace dei razzi.....ce la vedi tu una
>astronave conun equipaggio di 10 persone che vaga nello
>spazio gestita da un computer centrale con Windows 95? Mentre tu "dormi"
>per centinaia e centinaia di anni.....sul monitor
>centrale esce la fatidica schermata blu che dice: "Questa sistema ha
>effettuanto una operazione non valida e sar_ terminato...".
>e "puff"....tu resti nello spazio piu' buio senza neanche il computer che
>ti
>garantisce la vita.....

Meglio questo, ti ripeto, che un motore, che, in accordo con le teorie
attuali, non può esistere...Nella scienza, a mio modesto parere,
bisogna basarsi sui fatti, e i fatti, oggi, dicono, purtroppo, che c è
un limite...Prima di pensare ad un motore come quello che agogni,
bisogna prima DIMOSTRARE che c NON è insuperabile....fatto questo si
possono aprire tutta una serie di porte fino ad oggi chiuse...

>Cordiali saluti
>Bernardo Mattiucci
>S.E.COL. COMPANY
>www.secol-company.arcmedia.it
>e-mail: secol-...@arcmedia.it

Martin Riggs

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
<35bb9bb9...@news.tin.it>

> In effetti, un oggetto che superi la velocita' della luce in un mezzo
> emette proprio un "bang" superluminale, mi pare si chiami "radiazione
> Cherenkov".

L'effetto Cerenkov si verifica quando una particella attraversa
un mezzo con una velocita` maggiore di quella che avrebbe la luce
attraversando la stessa sostanza.
Quando, ad esempio, un emettitore beta possiede energia di
decadimento superiore a 0.5 MeV provoca l' emissione da parte
dell` acqua di una luce azzurrognola detta luce Cerenkov che
si puo` rilevare semplicemente tramite scintillazione liquida.
E` usata, che io sappia in biologia, per rilevare la presenza
di certi isotopi (soprattutto P e K con una resa del 80-90%).
Costa poco e non presenta quenching chimico (cioe` non presenta
rumore).

> La usano come rivelatore per particolari eventi a livello
> atomico: se, poniamo, in un contenitore d'acqua oscurato si individua

Ci sono usi specifici e frequenti in fisica? Fatemelo
sapere, pls, che mi interessa.

Saluti,

--
Riggs
Peace cannot be kept by force.
It can only be achieved by understanding. A.E.


Mara

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to

>Si, molto efficace, e vorrei che pensassi a come raggiungere il punto
>A prima che ci arrivi la luce. Nemmeno con la somma delle velocità
>funziona, vero? Allora dobbiamo arrivarci senza usare l'espediente
>"velocita", cosa usiamo?
>

>> CIAO!
>>
>Ciao.

Che si possa piegare lo spazio?
Come si fa con un foglio di carta avvicinando i due punti estremi facendoli
combaciare?
(Confesso che quest'idea me l'ha data un film di fantascienza che peraltro
era una boiata pazzesca)
Scusate la castroneria
Ciao
Mara


Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Leonardo Serni ha scritto:

> Si atterra sull'asteroide, e lo si mette in rotazione (non serve tanto, e'
> sufficiente neutralizzare la sua gravita' superficiale. E un asteroide non
> ne ha tanta).

Gli asteroidi ruotano su loro stessi e non credo sia estremamente facile atterrarci
sopra.

> Si fanno degli studi geologici - non e' probabile che sia un blocco unico,
> perfettamente omogeneo: avra' un bel po' di linee di frattura.

Intanto è giunto già sulla Terra....

> Poi lo si crivella con una dozzina di tunnel: non serve un lavoro di fino,
> si possono usare anche le bombe-talpa.
>
> Infine si minano i tunnel, usando bombe a fusione a distanze efficaci: non
> penso ne servano molte. Una bomba A scava una caverna con ottanta metri di
> diametro nella solida roccia, e una bomba H e' molto piu' potente.
>
> Detonando le bombe, l'asteroide si divide in due meta' che si allontanano,
> e, mesi piu' tardi, benche' la gravita' terrestre li riavvicini un po', la
> Terra sara' colpita solo dal baricentro del sistema - che e' immateriale e
> non da' problemi.

Si, così invece di un asteroide ti piombano sulla testa diversi frammenti dello
stesso che se non si disintegrano nell'alta atmosfera, fanno ancor più danno di un
singolo pezzo.

> Si potrebbe anche pensare di attaccare all'asteroide una vela solare, e di
> dirigere sulla vela i raggi collimati di grossi laser collocati a terra. I
> vantaggi logistici sono considerevoli (un laser a terra si ripara bene, si
> alimenta con quel che si vuole - per es. centrali da vari gigawatt...), ma
> non so quanta spinta si possa ottenere. E occorrerebbe una cintura laser a
> livello dell'equatore (scomodo... perche' i laser sarebbe bene metterli in
> alta montagna; meno aria da bucare. Come lo vedi, un superlaser alle falde
> del Kilimangiaro?)

Servirebbero Laser enormenente potenti.Per quanto riguarda la vela solare,
scordatelo. Servirebbe una superficie di qualche km quadro. Impossibile o quasi da
costruire e installare in loco.

Mauro

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Io la chiamo distorsione spazio-temporale, e dovrebbe esistere.

Mara <mce...@tin.it> scritto nell'articolo
<6oo08t$8k8$1...@nslave1.tin.it>...
>
>
> +AD4-Si, molto efficace, e vorrei che pensassi a come raggiungere
il punto
> +AD4-A prima che ci arrivi la luce. Nemmeno con la somma delle
velocit+AOA-
> +AD4-funziona, vero? Allora dobbiamo arrivarci senza usare
l'espediente
> +AD4AIg-velocita+ACI-, cosa usiamo?
> +AD4-
> +AD4APg- CIAO+ACE-
> +AD4APg-
> +AD4-Ciao.

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Gabriele ha scritto:

> Beh, neppure un motore che non esiste, e forse non può esistere,
> risolve il problema 8-)

Il fatto è che solo voi continuate a ripetere che questo motore non esiste,
non noi.

> Meglio questo, ti ripeto, che un motore, che, in accordo con le teorie
> attuali, non può esistere...Nella scienza, a mio modesto parere,
> bisogna basarsi sui fatti, e i fatti, oggi, dicono, purtroppo, che c è
> un limite...Prima di pensare ad un motore come quello che agogni,
> bisogna prima DIMOSTRARE che c NON è insuperabile....fatto questo si
> possono aprire tutta una serie di porte fino ad oggi chiuse...

Se ti fidi tanto di Windows 95.....fai pure. :-)

Comunque, quando il primo motore PNN sarà operativo risolverà innumerevoli
problemi, anche quelli relativi a c.

Goffredo Pierpaoli

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
On Fri, 17 Jul 1998 02:29:45 GMT, L.S...@agora.stm.it (Leonardo
Serni) wrote:

>ath...@x-xtin.it (Pipitone Esp. Claudio) wrote:

>>>E se il corpo superasse c? Se condo me noi non lo vediamo. la velocita' dei
>>>fonoti
>>>e' limitata, quindi non riuscirebbero a partire dal corpo che gia' questo si e'
>>>spostato.

>>Da un punto di vista concettuale la problematica dovrebbe essere
>>analoga a quella della velocita' del suono.

>In effetti, un oggetto che superi la velocita' della luce in un mezzo


>emette proprio un "bang" superluminale, mi pare si chiami "radiazione

>Cherenkov". La usano come rivelatore per particolari eventi a livello


>atomico: se, poniamo, in un contenitore d'acqua oscurato si individua

>un minuscolo lampo di radiazione Cherenkov, una particella deve avere
>superato il limite della velocita' della luce in quel mezzo, e da li'
>si possono dedurre varie cose sul genere di particella ecc. ... credo
>che abbiano usato questo trucco per vedere se il protone decadeva, ma
>non ne sono sicurissimo. Gof, ancora una volta, soccorrimi :-)

Il "COMITATO" (INTERDISCIPLINARE) cosi' si puo' esprimere :

Ahi! Ahi! ... Non "Cherenkov" ma Tscherenkow, Pawel Tscherenkow ,
premio Nobel nel 1958 che nel 1934 osservo' per primo l'omonima
radiazione; poi nel 1937 Ilia Frank ed Igor Tamm ne pubblicarono lo
spettro differenziale di frequenza. In molti testi di fisica comunque
spesso viene riportato il nome "Pavel Cerenkov", per cui da ora in
avanti diremo solo radiazione "Cerenkov". Cosi' ha sancito il
COMITATO!

La radiaz. Cerenkov rappresenta l'energia che una particella carica
(elettrone o protone) cede ad un mezzo dispersivo (nel quale la
costante dielettrica e' funzione della frequenza) mentre sta
attraversando il mezzo con una velocita' superiore a quella di fase
della luce. In un mezzo con indice di rifrazione "n" la velocita' di
fase della luce e' Vo=c/n; in tal caso se la particella elettrica
viaggia nel mezzo ad una velocita' v>Vo, gli atomi del mezzo subiscono
una polarizzazione emettendo onde em; la particella si muovera' allora
verso il vertice del corrispondente "cono di Mach". L'angolo di
emissione della radiazione si puo' mettere infatti in analogia con il
fronte delle onde di urto che si sviluppano con aerei che viaggino con
una velocita' superiore a quella del suono nell'aria. E' quindi il
fronte d'onda Cerenkov che emette "luce" e misurando l'angolo "Tc" di
apertura di tale cono luminoso si puo' risalire alla velocita' della
particella carica nel mezzo tramite la

Cos(Tc)=c/(v e(w)^1/2)

dove con "c" ho indicato la velocita' della luce nel vuoto, con "v" la
velocita' della particella carica nel mezzo, con "e" la costante
dielettrica del mezzo (alla frequenza "w").

Ovviamente ... "ovviamente" (cioe' tralasciando tutto il resto),
poiche' la costante dielettrica "e" e' funzione della frequenza, i
"guizzi" di luce "colorata" sono diffusi ad angoli differenti, ma con
particolari filtri ... si riesce a misurare la velocita' "v" con
errori sempre piu' piccoli. Siccome, per finire, l'angolo di apertura
del cono e' in genere piccolissimo, la luce emessa in seguito al
processo Cerenkov e' un veloce impulso ... della durata di qualche
frazione di milionesimo di secondo.

A proposito, Leonardo! Il COMITATO mi dice che se vuoi qualche
ripetizioncina di Fisica, qui da noi per i SOCI facciamo anche ampi
sconti e siccome tu sei un socio, prendi UNO e paghi per TRE,
vabbene?? :)))

Ciao : Goffredo

Elio Fabri

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Mauro ha scritto:

>> ... modello che e' alla base della Teoria Ondulatoria del
>> Campo!
> Mi parli di questa teoria? Tutti ne parlano ma sembra che io
> sia l'unico a non saperne niente.
Beato te :-)
Stai tranquillo, non hai perso niente :-)

> Purtroppo siamo passati dalla conoscenza dell'elettricita'

> alle onde elettromagnetiche, forse anzi sicuramente, per puro

> culo, ma in realta' ci siamo persi una miriade di altri

> passaggi che ci avrebbero permesso di affrontare il nostro
> problema con occhi ben diversi.

Io prob. non ho capito niente, ma mi piacerebbe proprio sapere che cosa
hai in mente, e anche, se permetti, su quali basi di conoscenze spari
affermazioni del genere.
Mi sembrano proprio parole in liberta'...
Evviva la liberta'!
-------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa

Elio Fabri

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
--

Elio Fabri

unread,
Jul 17, 1998, 3:00:00 AM7/17/98
to
Sergio Pomante ha scritto:
> Se qualcuno dovesse dirmi una cagata simile gli riderei in
> faccia chiunque egli fosse!!!
> ...
> NON lo fa... sono tutte puttanate degne della peggior
> fantascienza.
> ...
> Si dicono tante di quelle stronzate spacciandole per
> "derivati" della relativita'... ne sento certe in facolta'!!!
Linguaggio forbito il tuo, non c'e' che dire!

> Sito "Teoria Ondulatoria del Campo":

E quelle come le chiami?

Leonardo Serni

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
gofpie...@ti.tws.it (Goffredo Pierpaoli) wrote:

>>In effetti, un oggetto che superi la velocita' della luce in un mezzo
>>emette proprio un "bang" superluminale, mi pare si chiami "radiazione
>>Cherenkov".

>Il "COMITATO" (INTERDISCIPLINARE) cosi' si puo' esprimere :

>Ahi! Ahi! ... Non "Cherenkov" ma Tscherenkow, Pawel Tscherenkow

<tono sostenuto>
Se e' per quello, anche Ciaikowski, Chernobyl e Gorbaciov non e' che
si scrivano proprio come usiamo noialtri utenti di alfabeti romani.

Accettero' volentieri la correzione del Cherenkov in Cerenkov, visto
che Tsch e' un suono morbido (almeno, credo). Cherenkov e' la grafia
inglese (del resto, loro scrivono "Gorbachev" per "Gorbaciov"!), per
cui pretendo le attenuanti generiche :-)
</tono>

>A proposito, Leonardo! Il COMITATO mi dice che se vuoi qualche
>ripetizioncina di Fisica, qui da noi per i SOCI facciamo anche ampi
>sconti e siccome tu sei un socio, prendi UNO e paghi per TRE,
>vabbene?? :)))

OK, ma pago in biglietti di piccolo taglio.

Leonardo "banconote da tremila lire"

Leonardo Serni

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
Bernardo Mattiucci <secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Leonardo Serni ha scritto:

>> Si atterra sull'asteroide, e lo si mette in rotazione (non serve tanto, e'
>> sufficiente neutralizzare la sua gravita' superficiale. E un asteroide non
>> ne ha tanta).

>Gli asteroidi ruotano su loro stessi e non credo sia estremamente facile atterrarci
>sopra.

Ovviamente, devi atterrare ai poli.

>> Si fanno degli studi geologici - non e' probabile che sia un blocco unico,
>> perfettamente omogeneo: avra' un bel po' di linee di frattura.

>Intanto è giunto già sulla Terra....

Un asteroide, metti pure di 50 km. di diametro, non e' tanto grosso. E risuona
parecchio bene usando cariche piccolissime. Non ci vuole molto tempo per avere
una mappatura dell'interno.

>> Detonando le bombe, l'asteroide si divide in due meta' che si allontanano,
>> e, mesi piu' tardi, benche' la gravita' terrestre li riavvicini un po', la
>> Terra sara' colpita solo dal baricentro del sistema - che e' immateriale e
>> non da' problemi.

>Si, così invece di un asteroide ti piombano sulla testa diversi frammenti dello
>stesso che se non si disintegrano nell'alta atmosfera, fanno ancor più danno di un
>singolo pezzo.

Diciamo che l'asteroide viene disintegrato quando e' a un anno di distanza dal
pianeta Terra (il che, tra l'altro, significa che la Terra, per tutto il resto
di quell'anno, e' lontana dal punto di collisione).

E a che velocita' potra' andare l'asteroide? Diciamo che sia a un centinaio di
milioni di chilometri. Per arrivare in un anno, deve fare tre-quattro km/sec.;
un frammento che divergesse dall'orbita di un centesimo di grado (non e' tanto
un centesimo di grado... giusto?) si troverebbe a mancare la Terra per un paio
di diametri.

Tu ipotizzi un frammento cosi' grosso da non poter essere centrato da missili,
intendo centrato e distrutto; che nell'esplosione non subisce accelerazioni, e
che non devia dalla traiettoria di piu' di un centesimo di grado.

Mi sembra che ti preoccupi per niente :-)

In effetti, non serve neanche spaccare l'asteroide, basta staccarne dei pezzi,
e la rotazione dell'asteroide fara' il resto.

Leonardo

Leonardo Serni

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
Bernardo Mattiucci <secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Gabriele ha scritto:

>> Beh, neppure un motore che non esiste, e forse non può esistere,
>> risolve il problema 8-)

>Il fatto è che solo voi continuate a ripetere che questo motore non esiste,
>non noi.

Non e' vero, lo dici per esempio anche tu:

>Comunque, quando il primo motore PNN sarà operativo risolverà innumerevoli
>problemi, anche quelli relativi a c.

...se il PRIMO motore SARA' operativo, vuol dire che ancora non e' operativo.
E poiche' e' il primo, non ce ne sono altri.

Conclusione: --> per ora <-- il motore non esiste. Quando sara' assemblato si
potra' dire che esiste, e ancora non sara' dimostrato che funziona.

Dopo il collaudo, si potra' dire che esiste e funziona, e ancora non si sara'
dimostrato che sia conveniente (metti il caso che la "PNN" richieda quantita'
abissali di energia).

Poi non capisco una cosa... la PNN non necessariamente implica che c si possa
superare. Un aggeggio la cui quantita' di moto vari in assenza di interazione
con l'esterno, e', per definizione, dotato di PNN... ma non e' mica detto che
debba ANCHE andare piu' veloce della luce.

Mi sembra che il tuo ragionamento sia: "Ipotizziamo che esista la propulsione
perfetta. Se a questa propulsione perfetta mancasse l'attributo dell'esistere
essa non sarebbe piu' perfetta; e ne consegue che tale propulsione deve avere
l'attributo dell'esistenza, ovvero: la propulsione perfetta esiste. Si tratta
solo di trovarla".

Ho come un senso di deja muu! :-)

Okay, io sono un San Tommaso; ma tu rischi di somigliare a un tizio che mi e'
capitato di conoscere, che, avendo bisogno assoluto di un particolare tipo di
convertitore intelligente di files, argomentava che:
a) Un simile programma doveva esistere;
b) Funzionava sicuramente benissimo;
c) Non dava problemi;
d) Costava poco.
Quando ho cercato di spiegargli i fatti della vita, me ne ha dette di tutti i
colori. Figurati che m'ero offerto (visto che scrivere un programma simile e'
facilissimo) di fargli un corso accelerato C++ della durata di due minuti, al
al termine del quale avrebbe potuto scriversi il programma da se', gratis.

Leonardo "Programmer In Black"

Sergio Pomante

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
On 15 Jul 1998 18:48:04 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:
>Sergio Pomante <pmne...@nettuno.it> scritto nell'articolo
><35acebfb...@news.nettuno.it>...

>Mi parli di questa teoria? Tutti ne parlano ma sempbra che io sia


>l'unico a non saperne niente. Comunque hai ragione, è una
>conseguenza.

"Voi che criticate Copernico non l'avete neppure letto, e non conoscete le
basi astronomiche sulle quali si e' fondato. Io invece ho letto Copernico,
ma ho anche letto e studiato il sistema tolemaico, e lo conosco meglio di
voi. Percio' sono in grado di giustificare la mia preferenza per
Copernico."

Questa frase e' stata scritta da qualcuno in un post precedente... e
rappresenta in maniera fedele l'atteggiamento dei Signori Baroni di fronte
alla Teoria Ondulatoria del Campo!

Ognuno e' libero di non essere daccordo con la mia affermazione MA e'
indubbio che detti signori non conoscano nulla di detta teoria, ma si
sentono comunque in dovere di dire che e' un'emerita sciocchezza!

E vorrei anche osservare che il "sistema tolemaico" funzionava alla
grande, e senz'altro non meno bene di quello che vede all'origine
dell'Universo il big bang! che io non mi stanchero' mai di definire "la
piu' grande stronzata che mente umana abbia mai concepito".

Il gran prof. G.Venturi, docente di istituzioni di fisica teorica a
Bologna il giorno prima della conferenza del 27/3 [tenuta da Cassani
all'aula magna del dip. di Bologna] ha definito me, organizzatore, e
studente [sembra quasi una parolaccia] il classico esempio di studente che,
non avendo voglia di studiare quello che hanno fatto gli altri prima di
lui, trova tutti gli espedienti possibili per non studiare... concludendo
con queste parole "si parlera' di parapsicologia!!!", ed ovviamente lui non
ne sapeva NULLA, ma si sentiva autorizzato a dire TUTTO!

La fisica moderna mutua dal passato il concetto di spazio-tempo continuo!

Fin dai promordi del pensiero filosofico, fin da Parmenide... i concetti
piu' elementari della fisica ovvero "spazio" e "tempo" erano ritenuti
essere continui... e mai nessuno si e' sognato di affermare il contrario.

La Teoria Ondulatoria del Campo parte da questa ipotesi. Lo spazio-tempo
e' visto come un reticolo discreto! nel quale gli UNICI eventi possibili
sono gli elementi di uno spazio vettoriale quadridimensionale aventi
coordinate spaziali e coordinata temporale rispettivamente multipli di L
[quanto di spazio] e T [quanto di tempo]. Spazio nel quale e' possibile
definire un numero infinito ma *discreto* di trasformazioni di Lorentz. In
tale ambiente nasce e si sviluppa la Teoria in questione.

Ma non basta. Tale spazio-tempo acquisisce una qualita' nuova, diviene
materiale! la materia non occupa uno spazio in un tempo MA e' essa stessa
SPAZIO e TEMPO! la materia e' vista come sorgente di onde spazio-temporali
che si propagano alla velocita' C. Nasce da qui l'impossibilita' di
oltrepassare la velocita' della luce!

L'etere di Michelson e Morley diviene ora lo SPAZIO-TEMPO discreto di
Schild [matematico autore del formalismo usato da Cassani], non e' piu'
l'ambiente nel quale si propaga la luce... ma e' la luce stessa!

Non dico che siano concetti facili da accettare, ma sono semplici e non
danno alternative!

Seguendo tali direttive si costruisce una teoria UNITARIA! e non potrebbe
essere altrimenti...

>Sono stato troppo conciso, mi scuso e mi spiego: loro non riescono
>più a venire fuori dai loro concetti e canoni di vita, come se per
>loro non ci fosse più nulla da spiegare (questo me l'hanno insegato a
>scuola, e se non è vero non prendertela con me, ma sinceramente ci
>credo).

Ne so quanto prima:-)

>> Socrate amava scherzare... una frase del genere non e' da lui:-))
>
>Ti assicuro però che l'ha detta, magari meglio espressa, ma il senso
>è questo.

Uno scherzo di Platone,... non puo' che essere opera sua:-)

>Ma io ti dirò di più!! Secondo me lo sbaglio (che non è uno sbaglio
>vero e proprio) che è stato fatto fin dall'inizio è il seguente:

>Purtroppo siamo passati dalla conoscenza dell'elettricità alle onde


>elettromagnetiche, forse anzi sicuramente, per puro culo, ma in

>realtà ci siamo persi una miriade di altri passaggi che ci avrebbero


>permesso di affrontare il nostro problema con occhi ben diversi.

Non credo proprio che la "crepa" sia avvenuta a quel livello. Ritengo che
il "buco" sia stato opera di Einstein: non avrebbe dovuto abbandonare cosi'
presto il concetto di etere e non si sarebbe dovuto fermare al formalismo
matematico dello spazio di Minkowsky! se avesse fatto il passo successivo
di unificare i due e di portare cosi' alle estreme conseguenze la
geometrizzazione della natura avremmo avuto un substrato teorico piu'
compatto e completo! non avremmo avuto nessuna scuola di Copenaghen nessun
big bang... invece la storia ha avuto un corso diverso!!!

CIAO!

*** Sergio Pomante - studente di fisica dell'Universita' di Bologna ***
E-mail: pmne...@nettuno.it ~~~~~~~~~~~~ tel: 039 51-6145398/85-8937016

Sito "Teoria Ondulatoria del Campo":

<< http://www.GeoCities.com/CapeCanaveral/Hangar/6163/index.html >>

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
> Non e' vero, lo dici per esempio anche tu:
>
> ...se il PRIMO motore SARA' operativo, vuol dire che ancora non e' operativo.
> E poiche' e' il primo, non ce ne sono altri.
>
> Conclusione: --> per ora <-- il motore non esiste. Quando sara' assemblato si
> potra' dire che esiste, e ancora non sara' dimostrato che funziona.
>
> Dopo il collaudo, si potra' dire che esiste e funziona, e ancora non si sara'
> dimostrato che sia conveniente (metti il caso che la "PNN" richieda quantita'
> abissali di energia).

Leonardo, è inutile che ti, anzi, vi appellate ai sensi doppi e tripli
che volete
attribuire alle frasi. La PNN esiste e presto la conoscerete anche voi.
Comunque è vero che richiede quantità abbissali di energia, ma.......

> Poi non capisco una cosa... la PNN non necessariamente implica che c si possa
> superare. Un aggeggio la cui quantita' di moto vari in assenza di interazione
> con l'esterno, e', per definizione, dotato di PNN... ma non e' mica detto che
> debba ANCHE andare piu' veloce della luce.

Il problema è semplice. Disponendo di una accelerazione costante e di
tutti i
benefici della PNN, sarà possibile anche superare la velocità della
luce, almeno
in teoria.

> Mi sembra che il tuo ragionamento sia: "Ipotizziamo che esista la propulsione
> perfetta. Se a questa propulsione perfetta mancasse l'attributo dell'esistere
> essa non sarebbe piu' perfetta; e ne consegue che tale propulsione deve avere
> l'attributo dell'esistenza, ovvero: la propulsione perfetta esiste. Si tratta
> solo di trovarla".

Il fatto è che non ho detto che la PNN sia perfetta, anzi, ma
semplicemente che
è decisamente più economica e permissiva rispetto a quella chimica.
Inoltre non esiste per voi perchè non la conoscete. Per noi ASPS invece,
esiste.
E non bisogna trovarla, bisogna solo ammettere che la PNN possa
funzionare (non
sto dicendo che non funzioni) e questo lo vedrete entro la fine
dell'anno.

> Ho come un senso di deja muu! :-)
>
> Okay, io sono un San Tommaso; ma tu rischi di somigliare a un tizio che mi e'
> capitato di conoscere, che, avendo bisogno assoluto di un particolare tipo di
> convertitore intelligente di files, argomentava che:
> a) Un simile programma doveva esistere;
> b) Funzionava sicuramente benissimo;
> c) Non dava problemi;
> d) Costava poco.
> Quando ho cercato di spiegargli i fatti della vita, me ne ha dette di tutti i
> colori. Figurati che m'ero offerto (visto che scrivere un programma simile e'
> facilissimo) di fargli un corso accelerato C++ della durata di due minuti, al
> al termine del quale avrebbe potuto scriversi il programma da se', gratis.

Prendila come ti pare. Quando conoscerete la PNN direte tutti che questa
è la
rivoluzione del secolo che aprirà i confini dell'umanità.

Gabriele

unread,
Jul 18, 1998, 3:00:00 AM7/18/98
to
On Fri, 17 Jul 1998 16:59:01 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>Gabriele ha scritto:
>
>> Beh, neppure un motore che non esiste, e forse non può esistere,
>> risolve il problema 8-)
>
>Il fatto è che solo voi continuate a ripetere che questo motore non esiste,
>non noi.

Ti ripeto, io sono una persona apertissima e amo profondamente le
rivoluzioni, però credere è una cosa, presentare fatti è un'altra !

>> Meglio questo, ti ripeto, che un motore, che, in accordo con le teorie
>> attuali, non può esistere...Nella scienza, a mio modesto parere,
>> bisogna basarsi sui fatti, e i fatti, oggi, dicono, purtroppo, che c è
>> un limite...Prima di pensare ad un motore come quello che agogni,
>> bisogna prima DIMOSTRARE che c NON è insuperabile....fatto questo si
>> possono aprire tutta una serie di porte fino ad oggi chiuse...
>
>Se ti fidi tanto di Windows 95.....fai pure. :-)

Eeheheh, quasi quasi metto su win98, così magari non si pianta subito,
ma qualche giorno più tardi eheheh....

>Comunque, quando il primo motore PNN sarà operativo risolverà innumerevoli
>problemi, anche quelli relativi a c.

Ve lo auguro di cuore, però, al momento, fino a quando questo
fantomatico motore PNN non si farà vivo, o fino a quando non arriverà
l'omino con gli occhiali a cambiare le carte in tavola, un motore come
quello di cui parli NON PUO' esistere...mi dispiace...

>Cordiali saluti
>Bernardo Mattiucci
>S.E.COL. COMPANY
>www.secol-company.arcmedia.it
>e-mail: secol-...@arcmedia.it

Mauro

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to

> Io prob. non ho capito niente, ma mi piacerebbe proprio sapere che
cosa
> hai in mente, e anche, se permetti, su quali basi di conoscenze
spari
> affermazioni del genere.
> Mi sembrano proprio parole in liberta'...
> Evviva la liberta'!

> -------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica
> Universita' di Pisa
>

Le mie sono conoscenze da perito e basta, e magari da "fisico
amatoriale" (il che la dice lunga, ne convieni anche tu!) ma non
posso fare a meno di dire la mia; quello che intendevo dire si basava
sul fatto, provato, che la materia diventa energia e viceversa. Ti
pongo questa domanda che giŕ a suo tempo, da nonmiricordochi, č stata
definita "senza senso": Quanta energia ottengo da un elettrone? (e
non mi riferisco all'elettrone che dopo essere balzato ad un livello
superiore di energia, tornando "al suo posto" emette energia...l'ho
detta male lo so, ma il senso spero sia stato afferrato.)
Adesso dimmi tu, č una domanda senza senso?


Ad ogni modo, se la risposta fosse si, viva la libertŕ!

Ciao, Mauro:-)))

Mauro

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to

Sergio Pomante <pmne...@nettuno.it> scritto nell'articolo

<35b0e0ff...@news.nettuno.it>...

E' stata la più semplice deduzione, tutto qui. Se sono daccordo?

Elio Fabri

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to
Mauro ha scritto:
> ... quello che intendevo dire si basava sul fatto, provato,
> che la materia diventa energia e viceversa. Ti pongo questa
> domanda che gia' a suo tempo, da nonmiricordochi, e' stata
> definita "senza senso": Quanta energia ottengo da un
> elettrone?
Il fatto che ti dici provato io non lo conosco in quei termini.
Non so che cosa intendano quelli che scrivono frasi come "la materia
diventa energia".
Che cosa intendono per materia? e per energia?
Altri dicono invece "la massa si trasforma in energia".
Non mi piace neppure questa, perche' la massa *e' gia'* energia, e
l'energia si conserva, per cui niente puo' "trasformarsi in energia",
ne' viceversa.

Quello che puo' accadere, e accade, e' che particelle, nuclei, atomi
possano interagire dando luogo a processi in cui all'inizio e alla fine
la somma delle *masse di riposo* non e' la stessa.
Questo accade sempre: quando un atomo emette un fotone, quando un nucleo
emette una particella alfa, quando un elettrone e un positrone si
annichilano...

Forse la tua domanda ha a che fare con quest'ultimo esempio?
Quando un elettrone e un positrone si annichilano, ne vengono fuori due
o piu' fotoni, la cui energia complessiva e' almeno di 1 MeV.
E' questo che volevi?
Ma i fotoni non sono piu' energia di quanto lo siano gli elettroni,
anche se naturalmente c'e' la differenza che i primi hanno massa nulla,
i secondi no.

Leonardo Serni

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to
Bernardo Mattiucci <secol-...@arcmedia.it> wrote:

>> Non e' vero, lo dici per esempio anche tu:

>> ...se il PRIMO motore SARA' operativo, vuol dire che ancora non e' operativo.
>> E poiche' e' il primo, non ce ne sono altri.

>> Conclusione: --> per ora <-- il motore non esiste. Quando sara' assemblato si
>> potra' dire che esiste, e ancora non sara' dimostrato che funziona.

>> Dopo il collaudo, si potra' dire che esiste e funziona, e ancora non si sara'
>> dimostrato che sia conveniente (metti il caso che la "PNN" richieda quantita'
>> abissali di energia).

>Leonardo, è inutile che ti, anzi, vi appellate ai sensi doppi e tripli
>che volete attribuire alle frasi.

Io non mi appello ad alcun "doppio senso" o "triplo senso". Stavo cercando
di appellarmi al "buon senso" e alla lingua italiana: se il *PRIMO* motore
non c'e' ancora, dalle mie parti significa che non esiste ALCUN motore.

Comunque non ci sono problemi:

> La PNN esiste e presto la conoscerete anche voi.

...io sono qua e sono giovane :-)

>Comunque è vero che richiede quantità abbissali di energia, ma.......

>> Poi non capisco una cosa... la PNN non necessariamente implica che c si possa
>> superare. Un aggeggio la cui quantita' di moto vari in assenza di interazione
>> con l'esterno, e', per definizione, dotato di PNN... ma non e' mica detto che
>> debba ANCHE andare piu' veloce della luce.

>Il problema è semplice. Disponendo di una accelerazione costante e di
>tutti i benefici della PNN, sarà possibile anche superare la velocità della
>luce, almeno in teoria.

Perche'? Se acceleri costantemente a 300 km/s^2, non arrivi mica a 300.000 km/s
dopo mille secondi. Una PNN (ma anche una propulsione normalissima) ti consente
in teoria di accelerare quanto vuoi per quanto tempo vuoi (avendo il necessario
carburante, etc.), ma questo non vuol dire che arrivi a superare c.

Un po' come dire che con palloni aerostatici sempre piu' grandi, si raggiungono
quote sempre maggiori: vero. Ma non significa che con un pallone di venti km di
diametro arrivi sulla Luna, perche' c'e' un altro limite (l'atmosfera) che stai
dimenticando per strada.

E, cosi' come una tecnica rivoluzionaria per costruirti palloni NON ti consente
di arrivare sulla Luna, perche' non modifica il limite dell'atmosfera, cosi' la
PNN che ho sentito descrivere sinora NON consente di superare c, perche' c'e' a
impedirlo un'altra cosa :-)

>Inoltre non esiste per voi perchè non la conoscete. Per noi ASPS invece,
>esiste.

Ho capito... si mostra solo ai puri di cuore come la pentola d'oro ai piedi di
un arcobaleno. Abbi pazienza, ma non sembri a conoscenza di tecnologie nuove e
rivoluzionarie: la frase che ho citato sa piu' di religione che di scienza.

>E non bisogna trovarla, bisogna solo ammettere che la PNN possa
>funzionare (non sto dicendo che non funzioni) e questo lo vedrete entro la fine
>dell'anno.

E' una garanzia? Perche' mancano solo cinque mesi, e il tuo messaggio e' stato
messo agli atti. Sempre se ti riferisci all'anno solare in corso, s'intende.

>Prendila come ti pare. Quando conoscerete la PNN direte tutti che questa
>è la rivoluzione del secolo

Ma io lo dico gia' adesso. Anzi la PNN sarebbe la rivoluzione degli ultimi sei
secoli. Pero' c'e' parecchia strada fra un po' di equazioni su un foglio, e un
po' di esperimenti in laboratorio, e un modello funzionante. Per qualche tempo
anche la fusione fredda di Fleishmann e Pons pareva funzionare e c'erano buone
teorie sul perche' dovesse farlo.

Pero', c'e' sempre la possibilita' che uno abbia trascurato qualcosa, come uno
zero sulla lavagna in quel libro di Verne dove si voleva spostare l'asse della
Terra a cannonate.

E il tuo precedente messaggio sulla composizione delle velocita' (c/2+c/2 = c)
fa pensare che abbiate gia' trascurato parecchie cose importanti.

>che aprirà i confini dell'umanità.

ALL'umanita'. Sono sempre sospettoso di chi vuole aprirmi i confini... :-)

Leonardo e un paio di mutande di lamiera

Davide Pastore

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to
Leonardo Serni ha scritto

>Un po' come dire che con palloni aerostatici sempre piu' grandi,
>si raggiungono quote sempre maggiori: vero. Ma non significa che
>con un pallone di venti km di diametro arrivi sulla Luna, perche' c'e'
>un altro limite (l'atmosfera) che stai dimenticando per strada.


Supponendo un pallone riempito con un gas più leggero della
densità media esistente nel vacuum?

Se non erro là fuori ci sono circa due atomi di idrogeno per metro
cubo, si potrebbe riempire il pallone con un atomo per metro cubo,
l'equivalente di un altro mezzo atomo per m3 speso nell'involucro
[rigido] et voilà, galleggia.

Non c'era un prete che aveva proposto di arrivare sulla Luna con una
barca sospesa sotto quattro sfere di rame vuote?

(Nota: ho però dei dubbi sulla direzione verso cui galleggerebbe).

(Altra nota: Aby, secondo te questo post è _troppo_ surreale, o si
intona bene con il tenore medio del thread?)


Davide

"Nelle remote pagine di un'enciclopedia cinese che
s'intitola 'Emporio celeste di conoscimenti benevoli'.
è scritto che gli animali si dividono in:

a) appartenenti all'Imperatore;
b) imbalsamati;
c) ammaestrati;
d) lattonzoli;
e) sirene;
f) favolosi;
g) cani randagi;
h) inclusi in questa classificazione;
i) che s'agitano come pazzi;
j) innumerevoli;
k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello;
l) eccetera;
m) che hanno rotto il vaso;
n) che da lontano sembrano mosche."

(Franz Kuhn, citato da Jorge Luis Borges in "Otras Inquisiciones")

Bernardo Mattiucci

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to
> Ve lo auguro di cuore, perņ, al momento, fino a quando questo
> fantomatico motore PNN non si farą vivo, o fino a quando non arriverą

> l'omino con gli occhiali a cambiare le carte in tavola, un motore come
> quello di cui parli NON PUO' esistere...mi dispiace...

Concedimi invece questa risposta: "....un motore come quello di cui
parli, non puņ esistere per la fisica attuale...."

Leonardo Serni

unread,
Jul 19, 1998, 3:00:00 AM7/19/98
to
"Davide Pastore" <davide....@iol.it> wrote:

>Se non erro là fuori ci sono circa due atomi di idrogeno per metro
>cubo, si potrebbe riempire il pallone con un atomo per metro cubo,
>l'equivalente di un altro mezzo atomo per m3 speso nell'involucro

Mi domando con cosa lo fai, quell'involucro 8-D

>Non c'era un prete che aveva proposto di arrivare sulla Luna con una
>barca sospesa sotto quattro sfere di rame vuote?

Puo' essere: con questi preti tutto e' possibile :-)

Leonardo

Mauro

unread,
Jul 20, 1998, 3:00:00 AM7/20/98
to

> >
> Forse la tua domanda ha a che fare con quest'ultimo esempio?
> Quando un elettrone e un positrone si annichilano, ne vengono fuori
due
> o piu' fotoni, la cui energia complessiva e' almeno di 1 MeV.
> E' questo che volevi?

Esatto, esatto!!! Molto bene. E dici "la cui energia complessiva č
ALMENO...", ma fino a quanto puň arrivare al massimo (sempre se siamo
in grado di stabilirlo a tutt'oggi)?

P.S.
Non ricordo bene, ma MeV sarebbe un Mendelevio? E a che cosa
corrisponderebbe di preciso?

> Ma i fotoni non sono piu' energia di quanto lo siano gli elettroni,
> anche se naturalmente c'e' la differenza che i primi hanno massa
nulla,
> i secondi no.

Quindi si potrebbe affermare che si parla di energia o massa quando
entrano in gioco le forze deboli e forti?

Mauro

unread,
Jul 20, 1998, 3:00:00 AM7/20/98
to

Non era questo il mio post!! Che fine ha fatto metà di esso?

Mauro

unread,
Jul 20, 1998, 3:00:00 AM7/20/98
to

Mauro <qw...@tin.it> scritto nell'articolo
<01bdb3bf$1ef46320$e326d8d4@default>...


>
> > Non ricordo bene, ma MeV sarebbe un Mendelevio? E a che cosa
> corrisponderebbe di preciso?
>
> >

Leggendo in giro ho capito che si parla di Megaelettrovolt. So
perfettamente che cosa č un volt, ma un elettrovolt??


Lisa

unread,
Jul 20, 1998, 3:00:00 AM7/20/98
to
Davide Pastore wrote:

> Non c'era un prete che aveva proposto di arrivare sulla Luna con una
> barca sospesa sotto quattro sfere di rame vuote?


Non lo so, pero' c'era un altro prete (fray Bartolomeo Laurenco de
Guzmao, o qualcosa di simile) amico di principi e di poveracci nel
Portogallo settecentesco, che si era messo in testa di costruire
macchine volanti che funzionassero con l'energia della volonta', e se ne
andava in giro a raccogliere pezzi di volonta' a destra e a manca. Il
personaggio e' sicuramente vero, il progetto della macchina volante
forse anche (tutto sommato, io ho un amico, serio uomo di scienza,
impegnato politicamente e sognatore appassionato, che da quindici anni
si sta autocostruendo una nave da trenta metri a Lastra a Signa :) , il
resto e' romanzato magistralmente nel bellissimo libro di Jose' Saramago
"Memoriale del Convento". C'entra poco con i misteri -a parte il fatto
che una dei protagonisti ha degli strani poteri di visione attraverso i
muri, i corpi e le barriere- ma leggetelo!

ciao
Lisa

conpaolo

unread,
Jul 20, 1998, 3:00:00 AM7/20/98
to

Leonardo Serni ha scritto nel messaggio <35ba98d6...@news.tin.it>...
>Bernardo Mattiucci <secol-...@arcmedia.it> wrote:
>
>>conpaolo wrote:
>
>>> Secondo me il problema asteroide può essere risolto in ordine di
difficoltà:
>>> 1- Aumentando la portata dei missili, come si sta facendo.
>
>Ma perche' si dovrebbe voler deviare l'orbita dell'asteroide? Inventiamoci
>un trucco.

>
>Si atterra sull'asteroide, e lo si mette in rotazione (non serve tanto, e'


Penso che sia una soluzione poco praticabile:

1- Atterrare sull'asteroide: con che cosa? Nei giorni scorsi abbiamo saputo
che lo shuttle ha una portata di 1000 chilometri, troppo poco.

2- Separarlo in due corpi che si distanzino abbastanza da passare dalle due
parti della Terra e da superare la gravità: servirebbe un'enorme quantità di
energia energia, come la portiamo fino a lì?

3- Avevo letto che uno dei principali problemi in un caso del genere sarebbe
accorgersi in tempo dell'arrivo dell'asteroide: probabilmente, prima che
qualcuno lo notasse, sarebbe vicinissimo alla terra: troppo tardi per
intervenire.

>Si potrebbe anche pensare di attaccare all'asteroide una vela solare, e di
>dirigere sulla vela i raggi collimati di grossi laser collocati a terra. I


Anche in questo caso servirebbe un'energia enorme.
Penso che, con le conoscenze di oggi, l'unica cosa possibile siano missili
atomici a lungo raggio.

conp...@tin.it

Leonardo Serni

unread,
Jul 21, 1998, 3:00:00 AM7/21/98
to
"conpaolo" <conp...@tin.it> wrote:

>Penso che sia una soluzione poco praticabile:

>1- Atterrare sull'asteroide: con che cosa? Nei giorni scorsi abbiamo saputo
>che lo shuttle ha una portata di 1000 chilometri, troppo poco.

Una missione suicida. Razzi a piu' stadi, al limite propulsione Orione, e
lanci distanziati per evitare incidenti.

>2- Separarlo in due corpi che si distanzino abbastanza da passare dalle due
>parti della Terra e da superare la gravità: servirebbe un'enorme quantità di
>energia energia, come la portiamo fino a lì?

No, se la distanza e' sufficiente non serve moltissima energia. E quella,
naturalmente, e' fornita dalle bombe.

>3- Avevo letto che uno dei principali problemi in un caso del genere sarebbe
>accorgersi in tempo dell'arrivo dell'asteroide: probabilmente, prima che
>qualcuno lo notasse, sarebbe vicinissimo alla terra: troppo tardi per
>intervenire.

Questo in effetti e' il primo problema da affrontare.

msx

unread,
Jul 23, 1998, 3:00:00 AM7/23/98
to

>Leggendo in giro ho capito che si parla di Megaelettrovolt. So
>perfettamente che cosa è un volt, ma un elettrovolt??


1 eV = 1.60218 x 10^-19 J

per cui :

1 MeV = 1.60218 x 10^-13 Joule....


Federico "msx" Caboni


Mauro

unread,
Jul 23, 1998, 3:00:00 AM7/23/98
to

msx <fec...@tin.it> scritto nell'articolo <6p649g$2h...@w2.ntt.it>...

> Ok, tutto chiaro!!
Grazie infinite, Mauro.

Sergio Pomante

unread,
Jul 23, 1998, 3:00:00 AM7/23/98
to
On 20 Jul 1998 09:21:59 GMT, "Mauro " <qw...@tin.it> wrote:

>
>Non era questo il mio post!! Che fine ha fatto metà di esso?

Se non lo sai tu:-))

msx

unread,
Jul 23, 1998, 3:00:00 AM7/23/98
to

>> Sito "Teoria Ondulatoria del Campo":

>E quelle come le chiami?

>-------------------
>Elio Fabri
>Dip. di Fisica
>Universita' di Pisa

Almeno avessi capito cosa diavolo e.......

Federico "msx" Caboni

Gabriele

unread,
Jul 25, 1998, 3:00:00 AM7/25/98
to
On Sun, 19 Jul 1998 20:25:46 +0200, Bernardo Mattiucci
<secol-...@arcmedia.it> wrote:

>> Ve lo auguro di cuore, perņ, al momento, fino a quando questo
>> fantomatico motore PNN non si farą vivo, o fino a quando non arriverą
>> l'omino con gli occhiali a cambiare le carte in tavola, un motore come
>> quello di cui parli NON PUO' esistere...mi dispiace...
>
>Concedimi invece questa risposta: "....un motore come quello di cui
>parli, non puņ esistere per la fisica attuale...."

OK...ma se volete cambiare qualcosa mostrateci qualcosa di concreto.
Buon lavoro!

>Cordiali saluti
>Bernardo Mattiucci
>S.E.COL. COMPANY
>www.secol-company.arcmedia.it
>e-mail: secol-...@arcmedia.it

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