OT su libri, libretti... e computer pensanti
Francesco Lentini
notato una mia inconfessabile mania... quella di non riuscire a spiegarmi.
Che strano... io parlavo di un "libretto", una mia pubblicazione la cui
lettura avrebbe potuto, in persone libere da pregiudizi, fare un pò di
chiarezza su quello che intendevo dire. Ma nella foga (non mia) la
pubblicazione è stata scambiata per un'altra, ossia per un manualetto
stampato in proprio che ricevono i miei clienti (solo ed esclusivamente i
titolari di una licenza d'uso di Eloisa 3.4.6).
Forse ho sbagliato a chiamarlo "libretto". In tal caso mi corre l'obbligo di
precisare che "Personalità Virtuale" è un libro vero, scritto per un editore
vero (Jackson Libri) e da questi pubblicato con tutti i crismi (diritti
d'autore, registrazione SIAE, eccetera). C'è un'anteprima in
http://web.tin.it/eloisa/pv.htm, pagina da cui si arriva a Internet BookShop
Italia per un eventuale acquisto online.
Non costa nemmeno tanto (19.000 lire), se si pensa che c'è anche un CD
allegato... comunque ribadisco che non ho bisogno di pubblicità, e che sono
qui solo perchè tirato (alquanto rudemente) in ballo. Personalità Virtuale è
una cosa che serve a FARE esattamente ciò che qualcuno ha intuito: a
trasferire la personalità umana nel computer, compresa l'educazione (o
maleducazione, secondo i punti di vista) dell'essere umano che opera il
trasferimento. La cosa più interessante è che questa tecnologia segue i
dettami di Henry Ford, ossia che i suoi vantaggi (applicazioni) saranno
presto disponibili a tutti (è già possibile avere un assaggio, scaricando
una delle versioni gratuite di Eloisa da
http://web.tin.it/eloisa/download.htm, oppure da VOL-FTP, facendo una
ricerca con la parola-chiave "eloisa"; RI-RIBADISCO comunque che io e la
ditta da me fondata non siamo a caccia pubblicità, e che si tratta di
programmi scritti nel 1995, in circolazione dal 1996).
Però... però... quando uno non riesce a spiegarsi... forse la colpa è di
colui il quale non capisce. Perchè non vuole capire, o più probabilmente per
colpa dei suoi maestri, insegnanti, professori, guru. Come quel genio
smisurato di Marco Somalvico (una volta Politecnico di Milano, ora non so).
Come quel coglione di Marvin Minsky, che ha rovinato e continua a rovinare
milioni di teste... grazie ai media attuali. Teste italiane, soprattutto,
perchè ricordiamoci che, per un italiano: se un altro italiano lavora per
FARE una cosa, qualsiasi cosa, quello è un rutto; se un americano apre la
bocca per DIRE una cosa, magari una minchiata gigante, però dietro la
cattedra di una grande università, quello non si discute: è un Do di petto.
Francesco Lentini - Living Machines
http://www.eloisa.it
Luca Panni
> Però... però... quando uno non riesce a spiegarsi... forse la colpa è di
> colui il quale non capisce. Perchè non vuole capire, o più probabilmente
per
> colpa dei suoi maestri, insegnanti, professori, guru. Come quel genio
> smisurato di Marco Somalvico (una volta Politecnico di Milano, ora non
so).
Il quale ebbe l'umilta' di fare una conferenza di robotica, 14 anni fa
nell'ambito di una serie di manifestazioni in provincia di Cremona, in quel
di Pandino a soli tre suoi studenti ed ad una curiosa famiglia, madre padre
fratello, trascinata lì da un tredicenne che voleva saperne di piu' sui
robot, quel ragazzino ero io. Totale persone presenti 7/8 + il
Prof.Somalvico ed un suo collega di Parma(di cui purtroppo non ricordo il
nome). Nonostante la scarsita' degli uditori e la loro scarsa qualifica(mi
riferisco a me tredicenne ed ai miei familiari) fece la sua conferenza:
brillantemente, chiaramente ed umilmente.
> Come quel coglione di Marvin Minsky, che ha rovinato e continua a rovinare
> milioni di teste...
Pochi anni dopo comprai un libro:"La macchina e la mente" di George johnson
ove "incontrai" per la prima volta Marvin Minsky...
>grazie ai media attuali.
Che non fanno che pubblicare articoli sull'IA, in particolare in questo
periodo, a 2 mesi dalle elezioni non sanno cosa scrivere ed allora...
> Teste italiane, soprattutto,
> perchè ricordiamoci che, per un italiano: se un altro italiano lavora per
> FARE una cosa, qualsiasi cosa, quello è un rutto; se un americano apre la
> bocca per DIRE una cosa, magari una minchiata gigante, però dietro la
> cattedra di una grande università, quello non si discute: è un Do di
petto.
Sii, facciamoci tanto male!!
> Francesco Lentini - Living Machines
> http://www.eloisa.it
>
Ciao Luca
Augusto Pucci
<flen...@tin.it> wrote:
>Chi ha avuto la sventura di seguire il tread computer pensanti avra' forse
>notato una mia inconfessabile mania... quella di non riuscire a spiegarmi.
>
>Che strano... io parlavo di un "libretto", una mia pubblicazione la cui
>lettura avrebbe potuto, in persone libere da pregiudizi, fare un pò di
>chiarezza su quello che intendevo dire. Ma nella foga (non mia) la
>pubblicazione è stata scambiata per un'altra, ossia per un manualetto
>stampato in proprio che ricevono i miei clienti (solo ed esclusivamente i
>titolari di una licenza d'uso di Eloisa 3.4.6).
>[...]
Seguono altre righe... :-(
Bene..molto interessante quello che dice..appassionante...pieno di
acume..sono sicuro che lei e' veramente un genio dell'informatica e il
nuovo guru dell'IA... :-)
Sono rimasto cosi' colpito da questo e dai suoi precedenti post che ho
deciso di lasciar perdere (come mi e' stato consigliato da qualche
amico del NG) tanto e' come parlare al muro.
Ma per concludere le voglio proprio dare ragione cosi' sara'
contento..e lei mi dira'..ragione su cosa inm particolare ? E io le
rispondo ...su quello che le pare... ha perfettamente ragione..mi
faccia un a qualunque affermazione le diro' che ha completamente
ragione...mi sono veramente stancato di discutere con chi pasrla da
solo.
Percio' le do ragione..bravo..complimenti..bravo..hai
ragione..fondero' anche un fan club..anzi meglio una religione su di
lei.
Un ultimo appunto pero', poi se ce la faccio a contenere la fiumana di
invettive che mi verrebbe spontanea non interverro' + sull'argomento
ELOISA... le voglio raccontare una storiella...
La facolta' di Ingegneria di Siena dove studio, si trova vicina
all'ex-manicomio..alcuni matti ci sono ancora e quando io o asltri
passiamo nei paraggi c'e' spesso qualche picchiatello che si mette a
parlare con noi..lo sa cosa rispondiamo sempre a qualunque cosa dicono
questi matterelli (che comunque sono molto + simpatici di lei) ?
Rispondiamo: "Bene..molto interessante quello che
dice..appassionante...pieno di acume..sono sicuro che lei e' veramente
un genio.." etc..etc...
Augusto Pucci
Webmaster di Prospektiva On-line
http://go.to/Prospektiva