va bene così
dan
Poi invece metto giù i piedi e barcollando vado a vomitare.
E' fatica sprecata: i conati mi scuotono tutto ma non esce niente,
comunque nemmeno sangue. Il che è già qualcosa.
Mi guardo allo specchio, gli occhi due prugne conficcate in una maschera
grigiastra, la barba cespuglio grigio. Capelli unti appiccicati alla
fronte madida. Va bene così.
Non ho mai un bell'aspetto ma oggi è anche peggio del solito.
Poi suona il telefono.
«Va' al diavolo» dico, ma quello insiste.
Alla fine rispondo. E' lei.
Vuole venirmi a trovare. Guardo il letto sfatto e la stanza in disordine.
Ci sono bottiglie vuote e scatole e il muro scrostato e la valigia
semiaperta da cui spuntano vestiti sporchi.
«Ok» dico.
Lei non è bella per niente ma ha dieci anni meno di me e poi forse porterà
qualcosa da bere. Mentre la aspetto penso a come sarà tra dieci anni. Non
riesco a immaginarmelo. Non riesco mai a pensare al futuro.
Do' un'occhiata fuori, sbirciando tra le persiane. E' quasi sera, ho
dormito tutto il giorno e c'è un tramonto con uno spreco di rosso e
arancione che fa quasi male a guardarlo.
Lei arriva e dal suo alito capisco che ha già cominciato a bere. Ha
portato una bottiglia.
«Cristo Dan, hai una faccia!» mi dice
Non rispondo niente. Sto aprendo la bottiglia.
«Non so se ho avuto una buona idea a venire. Forse non dovresti bere oggi»
Se non bevessi farei qualcosa di peggio. Va bene così.
Lei insiste mentre ne verso due abbondanti.
«Forse dovresti curarti un po'»
Allora capisco che la devo mollare. Sta cominciando a preoccuparsi per me.
«Va bene così», le dico.
--
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Writer
"dan" <cyber...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:bivca7$167$1...@news.newsland.it...
Leggendo il testo mi è venuto in mente un autore che, a suo tempo, ho letto
con piacere. Trovo degli "echi" bukowskiani, sia nel tema (il bere, il
vomito, la casa ridotta a un porcile,l'incapacità di pensare al futuro), sia
nello stile, fatto di brevi frasi nervose, di pennellate rapide e violente
>gli occhi due prugne conficcate in una maschera
> grigiastra, la barba cespuglio grigio
di reiterazioni, ("va bene così") che sembrano mutuate direttamente dall'
"americano".
In alcuni punti la somiglianza è davvero forte. Qui, ad esempio,
> «Va' al diavolo» dico, ma quello insiste.
> Alla fine rispondo. E' lei.
Nel complesso, mi sembra un discreto testo, essenziale e rabbioso, anche se
aleggia un certo manierismo, come se fosse un omaggio, uno scrivere "al modo
di",
un esercizio di (altrui) stile.
W.
Antelucem
news:bivca7$167$1...@news.newsland.it
> Allora capisco che la devo mollare. Sta cominciando a preoccuparsi per me.
> «Va bene così», le dico.
Io ci vedo anche Carver... :-)
Baci
R.
--
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Dan
> "dan" <cyber...@tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
> news:bivca7$167$1...@news.newsland.it...
> Leggendo il testo mi è venuto in mente un autore che, a suo tempo, ho letto
> con piacere. Trovo degli "echi" bukowskiani, sia nel tema (il bere, il
> vomito, la casa ridotta a un porcile,l'incapacità di pensare al futuro),
Hai perfettamente ragione. Sono davvero lietissimo che tu te ne sia
accorto perchè questo nelle mie intenzioni è un testo "alla Buchowski"
> aleggia un certo manierismo, come se fosse un omaggio, uno scrivere "al modo
> di",
> un esercizio di (altrui) stile.
Giustissimo. Diciamo un omaggio a.
Ciao.
Dan
> Io ci vedo anche Carver... :-)
> Baci
> R.
Carver non so. Adesso posto un testo alla Carver, vedrai che quello gli
somiglia di più.
Come detto a Writer, questo era un omaggio a Buchowski.
Dan