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Lunedì 18 maggio riaprirà al pubblico il Real Bosco di Capodimonte
Published: 11 Maggio 2020 08:25 Updated: 12 Maggio 2020 11:17 Author
Rino Mastropaolo
Il 18 maggio riaprirà al pubblico il grande parco cittadino del Real Bosco
di Capodimonte, per il museo si dovrà invece aspettare il 2 giugno ma con
prenotazione online per controllare meglio gli accessi.
Riaprirà lunedì 18 maggio il grande parco del Real Bosco di Capodimonte di
Napoli. Sarà possibile riprendere le passeggiate nel più grande e bello
parco pubblico, ad ingresso libero, della città, osservando scrupolosamente
le disposizioni normative in atto per i luoghi pubblici, con divieto di
assembramenti, distanziamento sociale tra una persona e l’altra e uso
obbligatorio della mascherina.
Si potrà solo camminare nel grande polmone verde cittadino e non si potrà
mangiare ne fare attività sportiva di squadra.
Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli
IL Real Bosco di Capodimonte era una grande riserva di caccia del Palazzo
Reale ed è ha mantenuto la sua grande estensione di ben 134 ettari con oltre
400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. La
costruzione del Palazzo Reale nel 1700 portò ad una riorganizzazione di una
grande parte della città e fu creata anche la “via nova”, l’attuale via
Santa Teresa, che portava agevolmente dal centro storico, da via Toledo, al
nuovo palazzo dando un assetto nuovo ed ampio alla conformazione urbanistica
della zona.
Il grande parco fu progettato nel 1734 dall’architetto Ferdinando Sanfelice,
uno dei più grandi architetti del tardobarocco napoletano, che lo ideò con
due sezioni diverse: il grande giardino che si trovava attorno nell’area
intorno alla Reggia con ampie vedute panoramiche sul golfo di Napoli, e l’ampio
bosco per la caccia che si estendeva tutto attorno con anche grotte e
costruzioni come la chiesa e le aziende agricole e manifatturiere.
Nel Bosco di Capodimonte sia che si entri da Porta grande o da Porta piccola
si trovano subito grandi viali pieni di verde.
La Porta di Mezzo del Bosco di Capodimonte
La parte più bella e coreografica del Real Bosco di Capodimonte è la Porta
di Mezzo che è l’accesso originario al grande Bosco, una porta grande e
maestosa che introduceva attraverso un ampio emiciclo, al tracciato
settecentesco del Bosco. Alla realizzazione del Bosco lavorarono grandi
architetti dell’epoca ma il progetto fu ultimato da Ferdinando Fuga tra il
1760-1770.
Dal grande emiciclo iniziano cinque viali, che si aprono a ventaglio nel
folto del Bosco e sono pieni di lecci e altri grandi alberi. Poi
addentrandosi nel bosco si raggiunge la zona organizzata all’inglese con
grandi viali che si diramano all’interno e si incontrano anche valloni
naturali e zone piene di alberi, anche castagni ma solitarie.
Entrando da Porta Piccola e andando a sinistra, al lato opposto della
Reggia, si entra nella vasta area nord del giardino tardo Barocco, che va da
Porta Caccetta a Porta Miano. Una zona molto bella rifatta a partire dal
1835 dai botanici Gussone e Dehnhardt che riorganizzarono il terreno creando
colline e ampi spazi di prato e poi macchie a bosco ed alberature isolate.
Una zona particolare dove ci sono alcuni monumentali come l’antica Fabbrica
della Porcellana di Capodimonte (1744-1759), la chiesa di San Gennaro e
strutture legate alle attività produttive del Bosco come l’ampia Capraia con
stalle e rimesse.
Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli è il più grande parco cittadino e
contiene oltre 150.000 mila alberi di alto fusto, disposti lungo 36 km di
viali a macchia boschiva, e su una superficie totale di 124 ettari di bosco.
Un parco e un museo da vedere assolutamente.