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http://www.campaniache.com/blog/storia-e-leggenda-della-ruzzola-del-formaggio-a-pontelandolfo Storia e leggenda della Ruzzola del Formaggio a Pontelandolfo
Scritto da Angelo Calzo
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La Leggenda della Ruzzola Del Formaggio
Narra la storia che a Pontelandolfo, c’era una volta un ricco Barone,
proprietario di molte masserie e tante terre coltivate, ma anche, in parte,
tenute a pascolo d’armenti. Questo barone, amava il gioco. Nel tempo di
carnevale era aduso ad andar per cantine ad ingaggiar partite di tressette con
chiunque gli capitasse a dar la sfida.
Una sera di carnevale, per l’appunto, si era già fatto tardi e nella taverna si
era al lume di candela, quando il barone si attaccò con un suo lavorante, di
nome Pasquale, a giocare a tressette.
Pasquale era ritenuto un campione, ma il barone neanche scherzava. Le vincite si
distribuirono dapprima equamente da una e dall’altra parte, e l’alea del giuoco
andava ad aumentare l’accanimento dei giocatori e di chi li stava a guardare.
Poi, Pasquale, cominciò ad avere fortuna.
Il gioco durò tutta la notte. Alle prime luci dell’alba, il barone aveva perso
due masserie e un buon pascolo tenuto a quel tempo ad erba medica.
Il barone era un uomo d’onore e tenne fede ai debiti del gioco, le masserie e il
pascolo furono di Pasquale.
Ma le vecchie vacche del Barone della stalla alta, abituate al vecchio pascolo,
non ebbero notizia del cambio di proprietà e vennero a pascolare dove, da
sempre, avevano più gusto a mangiar erba. Ma il pascolo era ora di Pasquale e
lui lo venne a sapere.
Pasquale era un uomo di carattere, non ebbe a tenersi tale affronto: si recò dal
Barone all’ osteria del paese, e pretese il suo:
“Le vostre vacche sono scese a pascer la mia erba – disse al Barone – e a me ora
tocca parte del formaggio che da loro ne avrete “ .
Il barone reagì alla arrogante richiesta di Pasquale: “Giammai, te lo darò. La
terra si che ti spetta ma la prima erba che era là, sul campo, gia prima della
vincita, e’ ancor mia!”
Naque la contesa.
Ci furono partigiani per l’una e per l’altra parte. In breve la cosa diventò
grossa. I nobili dell’ epoca davan ragione al barone. Gli umili e senza casato
furon subito con Pasquale.
Il Barone non si tenne la cosa e una notte mandò un fidato ad appendere una
forma di cacio al balcone di Pasquale in segno di sfregio, perché tutti
vedessero.
Non poteva finire così e Pasquale non gradi l’omaggio. Ci pensò, ci ripensò e da
uomo accorto quale era, non voleva che tutto volgesse al peggio.
Chiamò alcuni amici fidati e mandò, al barone questo messaggio: “Quello che e’
nato dal gioco, nel gioco finisca. Ci vediamo domenica mattina sotto alla piazza
della Teglia."
Il Barone non aspettava altro.
Era un uomo forte e preciso e la partita di formaggio fu uno spettacolo che,
dicono, non s’è più visto.
Vinse il barone al’ammonte. Al sott pattò Pasquale. Continuò così per tutta la
notte e i giorni appresso.
Narra la leggenda che la partita non e’ mai finita e ancor oggi nelle notti di
carnevale Pasquale e il Barone continuano la partita di formaggio che non avrà
mai fine, fino a quando questo gioco resterà vivo nel cuore, nella mente e
nell’anima di chi nasce a Pontelandolfo.
E ogni anno, il gioco si rinnova.
Durante il carnevale i Pontelandolfesi più gagliardi scendono sul viale per
emulare le gesta di Pasquale e del barone nell’antica tenzone.
Storia tratta dal sito: Pontelandolfo News (Clicca qui)
In cosa consiste il gioco?
Il gioco della "ruzzola del formaggio" (pèzza r'fùrmàgg'), così come la
tradizione vuole, consiste nel lanciare forme di formaggio di varia pezzatura
lungo un percorso prestabilito che va, all'andata (a via r' còppa) dall'altezza
della fontana in piazza Roma (sott'à la tèglia) fino a raggiungere lo spicolo
della chiesa di San Rocco dove sarà il punto di partenza del percorso di ritorno
(a vìa r' sotta).
Il Torneo della Ruzzola del Formaggio (così chiamata la festività) ha origini
antichissime e probabilmente fu portata a Pontelandolfo dalle popolazioni della
pestilenza. Il gioco viene tutt'ora praticato dai cittadini che si dividono in
lungo le strade del paese.