lombard...@libero.it
Se la fronda anti-vaccini ha un così alto riscontro tra la gente, ridurre la cosa ad una mera faciloneria da complotto è azzardato. In realtà è in corso da tempo un allontanamento delle persone dalle certezze di una medicina dimostratasi tutt'altro che priva di conflitti di interesse. Quando leggi quasi ogni giorno di truffe legate alla sanità pubblica, la più referenziata, di medici di famiglia collusi con aziende farmaceutiche e specialisti amici, quando tocchi con mano, nelle sale di aspetto e dentro gli ambulatori, una realtà cinica che non si discosta molto dalle commedie amare di Zampa e Salce, è dura non dubitare. Dietro ai pericoli dei vaccini c'è molto complottismo, ma come non ricordare il vaccino anti influenzale contenente squalene, ordinato, iniettato e poi ritirato dal servizio sanitario poiché nocivo; l'emergenza meningite gonfiata a livello nazionale, con l'utilizzo sugli adulti di un siero non ancora testato (almeno fino ad allora) su larga scala; il vaccino anti-epatite venduto a cifre esorbitanti. Fatti recenti in cui il mercato della salute, termine ormai sdoganato anche dal ministero, fa perdere credibilità all'intero sistema. In ultimo, non giova alla causa la diatriba sulla nomina del direttore dell'Agenzia Italiana del Farmaco, colui che tratta con le lobby produttrici, che vede contrapposto il nome sostenuto dal Governo, per il tramite di Luca Lotti, con quello, pare, assai più titolato sostenuto da tutte le regioni. I più anzianotti ricorderanno l'epoca del “dottorino”, il medico condotto che, oggi sembra impossibile, ti visitava ogni volta e di cui ti fidavi ciecamente, forse anche perché non riceveva i rappresentanti farmaceutici in studio, non viaggiava su auto di lusso e non aveva la villa al mare. Recuperare quella credibilità sarà molto difficile, fronda o non fronda.
Marco Lombardi
antonio
Sarà così, caro Marco. Dipenderà anche da” un allontanamento delle persone dalle certezze di una medicina dimostratasi tutt'altro che priva di conflitti di interesse” e dalla crisi di credibilità della scienza medica. Dipenderà dagli squallidi e vergognosi scandali storici e contemporanei della sanità. Dipenderà da una professione medica orientata su ricette e diagnosi telefoniche. In Alto Adige: e’ notizia, riportata dal quotidiano locale “Alto Adige”, che” troppi bambini non si vaccinano: siamo al 20%”.” La dirigente del servizio igiene dell’ASL afferma:” (…)Aumenta soprattutto fuori da Bolzano la tendenza a demonizzare i vaccini in generale compreso quello per il morbillo. Le bufale che girano in rete stanno producendo danni pesanti, come quella secondo cui il vaccino sarebbe la causa dell’autismo. Una follia”. E’ un fatto. Ed aumenta la preoccupazione.
Antonio Testini
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Inviato: mercoledì 22 marzo 2017 14:15
Oggetto: [R-esistiamo]
Una scienza medica in crisi di credibilità
Se la fronda anti-vaccini ha un così alto riscontro tra la gente, ridurre la cosa ad una mera faciloneria da complotto è azzardato. In realtà è in corso da tempo un allontanamento delle persone dalle certezze di una medicina dimostratasi tutt'altro che priva di conflitti di interesse. Quando leggi quasi ogni giorno di truffe legate alla sanità pubblica, la più referenziata, di medici di famiglia collusi con aziende farmaceutiche e specialisti amici, quando tocchi con mano, nelle sale di aspetto e dentro gli ambulatori, una realtà cinica che non si discosta molto dalle commedie amare di Zampa e Salce, è dura non dubitare. Dietro ai pericoli dei vaccini c'è molto complottismo, ma come non ricordare il vaccino anti influenzale contenente squalene, ordinato, iniettato e poi ritirato dal servizio sanitario poiché nocivo; l'emergenza meningite gonfiata a livello nazionale, con l'utilizzo sugli adulti di un siero non ancora testato (almeno fino ad allora) su larga scala; il vaccino anti-epatite venduto a cifre esorbitanti. Fatti recenti in cui il mercato della salute, termine ormai sdoganato anche dal ministero, fa perdere credibilità all'intero sistema. In ultimo, non giova alla causa la diatriba sulla nomina del direttore dell'Agenzia Italiana del Farmaco, colui che tratta con le lobby produttrici, che vede contrapposto il nome sostenuto dal Governo, per il tramite di Luca Lotti, con quello, pare, assai più titolato sostenuto da tutte le regioni. I più anzianotti ricorderanno l'epoca del “dottorino”, il medico condotto che, oggi sembra impossibile, ti visitava ogni volta e di cui ti fidavi ciecamente, forse anche perché non riceveva i rappresentanti farmaceutici in studio, non viaggiava su auto di lusso e non aveva la villa al mare. Recuperare quella credibilità sarà molto difficile, fronda o non fronda.
Marco Lombardi
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Ciò che sta accadendo sulla nomina del Presidente AIFA (non Direttore, come avevo scritto, pardon) è davvero molto grave, soprattutto in questo momento storico in cui la politica sta dando il chiaro messaggio di voler ritornare all'esibizione spudorata delle sue, mai tramontate, pessime abitudini - Minzolini e vitalizi ne sono avvisaglie. Ricordo che AIFA, per legge, è l'unica autorità assieme ad EMA, l'Agenzia Europea per i Medicinali, a potersi esprimere in modo vincolante sulla validità dei farmaci, sulla biosimilarità tra gli stessi e sull'equivalenza tra principi attivi.
Visto poi il calo delle vaccinazioni, forse non era il caso di rilanciare, aumentando corposamente il numero di quelle raccomandate dal Ministero, bensì di ribadire quelle preesistenti attraverso un messaggio di trasparenza, perché è anche questa che oggi manca ed è consequenzialmente ovvio che chi si voglia informare ricorra alla rete.
ML
----Messaggio originale----
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Data: 23/03/2017 8.32
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AD ANCONA: lettera dei genitori e dei pediatri a chi non vaccina i figli
Antonio Testini
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Inviato: giovedì 23 marzo 2017 10:18
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Francesco Martino
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venerdì 24 marzo 2017, 07:35 +0100 da antonio <antonio...@virgilio.it>:
antonio
Domanda: si devono vaccinare i bambini ( e non solo)?
Antonio Testini
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Da: 'Francesco
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Inviato: venerdì 24 marzo 2017 14:03
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