Oggi, a Fossoli, si sono sentite le voci di Gilberto Salmoni, deportato a Buchenwald, e di Carla Bianchi, figlia di una vittima della strage di Cibeno, che in begli interventi hanno ricordato le loro esperienze e il significato di Fossoli, a cui si sono unite quelle, commosse e pacate, del Presidente della Repubblica: bella cerimonia.
Assente il parterre di politici e sindaci regionali che avevano affollato il teatro al mattino e imperversato sulle tv locali.
Anna Maria Ori
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Due cortei. Ma i valori non sono comuni e condivisi?
Io non entro nel merito.
Dico soltanto: la malattia di farsi male da soli noi la conosciamo meglio di
ogni altro. Nel farsi male da soli è compresa la pervicacia con cui evitiamo di
studiare il vaccino per mitridatizzarci.
Sogno un paese il cui inno nazionale sia BELLA CIAO. E nel coro non volino coltelli.
Pugno chiuso e alto, per tutti. Nel nostro saluto.
Gian Domenico Mazzocato
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Inviato: mercoledì 26 aprile 2017 04:34
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Oggetto: Re: [R-esistiamo] Fossoli, 25 aprile 2017
Scusate, sono stata criptica, anche per la stanchezza della lunga giornata di ieri e per la consapevolezza di quanto lavoro ci sia ancora da fare.
Ovvio che i sindaci avevano le loro scadenze, ma le varie dichiarazioni rilasciate al mattino, dopo la cerimonia in teatro, erano più o meno atti di presenza dovuta al clan mediatico, mentre il Presidente è stato partecipe, pacato e preciso, salutato dal pubblico in piazza con affetto e calore sia all’arrivo sia all’uscita dal teatro. E nel pomeriggio, al campo di Fossoli, c’è stato un abbraccio di folla attorno a lui (che ha ripetuto l’invito a non dimenticare, ma senza odio) e anche a Gilberto Salmoni e a Carla Bianchi, emozionatissimi e molto misurati, che hanno ricordato le esperienze di politici e di ebrei con precisione dovutamente sintetica, senza odio, ma con richiami anche a quanto resta da fare per chiarire molti fatti di allora e per mettere in luce la complessità di un periodo su cui si crede di sapere tutto.
E tutti ci siamo sentiti rappresentati da quel presidente pacato, ma emozionato come noi dalle loro testimonianze.
Anna Maria Ori
P.S. Voglio ricordare in sintesi la complessità della vicenda del campo di Fossoli, costruito come campo per prigionieri di guerra alleati nel 1942-43, dove in seguito sono passate le vittime di quasi tutti i disastri della seconda guerra mondiale. Il periodo più doloroso (e il più noto) è stato quello dell’occupazione nazista nel gennaio-luglio/agosto 1944, che ha visto la deportazione di quattro/cinquemila internati razziali e politici; ma sono quasi altrettanti, se non di più, i civili rastrellati raccolti a Fossoli per essere avviati al lavoro militarizzato in Germania tra agosto e novembre. Nell’immediato dopoguerra il campo ha raccolto la “schiuma della terra”: fuggitivi (anche ebrei), sbandati, fascisti da epurare, donne e bambini privi di mezzi di sussistenza…; dal 1947 don Zeno Saltini vi porta i suoi “figli”, i bambini senza famiglia o in difficoltà accolti da “mamme di vocazione” in nuove famiglie, e vi fonda Nomadelfia, costretta a trasferirsi nel grossetano nel 1952; dal 1954 al 1970 diventa Villaggio San Marco, per esuli giuliano-dalmati.
I nodi di Fossoli da chiarire sono molti. Alcuni esempi clamorosi per il solo periodo “tedesco”:
Non mi piace citarmi, ma verso il 2000 fui nominata del cda della Fondazione Fossoli. In quella veste ho voluto “fortissimamente” completare la ricerca sulle vittime della strage di Cibeno nel sessantesimo, e nel 2004 siamo riuscite, Carla Bianchi, Metella Montanari ed io, a pubblicare per la Fondazione Fossoli il libro Uomini nomi memoria 12 luglio 1944, che ricostruisce le modalità della strage e cenni biografici di quasi tutte le vittime (di sei abbiamo soltanto i dati del verbale di esumazione), grazie alla collaborazione dei familiari che siamo riuscite a contattare, perché in quel momento era prioritaria la ricerca di documentazione sulle vittime, ancora inesistente o basata su informazioni contraddittorie; quella sui responsabili è ancora tutta da fare. Finché sono stata nel cda ho sempre promosso e curato come responsabile editoriale i volumi della collana del Quaderni di Fossoli.
Da: deporta...@googlegroups.com [mailto:deporta...@googlegroups.com] Per conto di Gian Domenico Mazzocato
Inviato: mercoledì 26 aprile 2017 10:22
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Oggetto: R: [R-esistiamo] Fossoli, 25 aprile 2017