reduci X Mas a Gorizia

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Pier Luigi Fanetti

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Jan 22, 2017, 1:53:59 PM1/22/17
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Il Piccolo 22/01/2017
Nessuno scontro e niente saluti romani. L’Anpi: «Iniziativa vergognosa». I reduci: «Non dobbiamo chiedere scusa a nessuno» Decima Mas, clima di tensione e sfottò
Tensione palpabile, cori, sfottò e qualche gestaccio, ma nessuno scontro e niente disordini, ieri mattina a Gorizia in occasione della cerimonia di commemorazione organizzata dall'associazione combattenti Decima flottiglia Mas in Municipio. Esattamente come un anno fa, sempre in occasione dell'anniversario della battaglia di Tarnova della Selva, che video opposte la formazione della Rsi alle truppe dell'esercito di liberazione della Jugoslavia, l'evento è stato preceduto da uno sciame di polemiche e dalle ferme prese di posizione da parte dell'Anpi e di diversi partiti di sinistra, che hanno organizzato un presidio subito prima e durante la cerimonia della Decima Mas. Ma oltre a questo non si è andati. Non si sono visti, ad esempio, i saluti romani che lo scorso anno esasperarono ulteriormente gli animi, e di fronte al Municipio ci sono stati solo cori, qualche insulto reciproco e qualche gesto non proprio elegante rivolto da alcuni rappresentanti dell'associazione Decima Mas ai circa 150 manifestanti di sinistra che fischiavano. «L'Anpi si oppone al fatto che vengano accolti nella sede istituzionali del Comune di Gorizia, con tutti gli onori, i rappresentanti dell'associazione combattenti Decima flottiglia Mas - ha detto al microfono Ennio Pironi, presidente provinciale dell'Anpi di Gorizia -. Il sindaco di Gorizia si deve ricordare di aver promesso, nel suo giuramento, di osservare la Costituzione italiana, che è basata sui valori dell'antifascismo». Tra bandiere e vessilli, l'Anpi e le forze di sinistra hanno esposto in bella vista anche lo striscione "Fascisti via da Gorizia", in italiano e sloveno, e hanno alternato gli interventi al microfono a canzoni come "Bella Ciao" o "Auschwitz" di Guccini. «È grottesco come in questa giornata il Comune riceva la delegazione della Decima Mas - ha detto Anna Di Gianantonio, dopo aver ricordato la figura di Lojze Bratuz, vittima del fascismo -, e contemporaneamente ricordi la deportazione degli ebrei con la collocazione della pietra d'inciampo in corso Italia (nel pomeriggio ndr)». Alle 11, puntuali, i componenti dell'associazione Decima Mas, tra i quali anche tre reduci arrivati da diverse parti d'Italia, sono entrati nell'atrio del Municipio, accompagnati dai fischi e dai "Vergogna!" dei manifestanti di sinistra, con Roberto Pulli (segretario nazionale dell'associazione) che poco prima della deposizione della corona ha commentato: «Di fronte a queste provocazioni non è facile partecipare alla nostra cerimonia, e per questo ringrazio tutti voi che siete intervenuti. Non abbiamo paura, né nulla sulla coscienza di cui dover chiedere scusa. Anzi, per giusta vendetta i deportati ricordati sulla lapide del Parco della Rimembranza dovrebbero uscire dalle tombe, e far vedere a questi cialtroni che non hanno nessun motivo per contestare la Decima Mas». A ricevere l'associazione per il Comune di Gorizia è stato l'assessore Guido Germano Pettarin (ma c'era tra gli altri anche il consigliere comunale di Forza Italia Fabio Gentile), che ha ricevuto un presente dal segretario Pulli e poi ha espresso un breve indirizzo di saluto, ricordando la necessità del rispetto da parte di tutti. «La storia deve sempre e da tutti essere raccontata - ha detto Pettarin -, sopratutto ai ragazzi per dar loro modo di conoscere. Solo la conoscenza può impedire che eventi tragici del passato si ripetano, e tutte le commemorazioni vanno rispettate, non discusse. L'amministrazione comunale di Gorizia cerca di fare in modo di diffondere conoscenza e rispetto, e non è un caso che nel pomeriggio di oggi (ieri ndr) si svolga la collocazione della pietra d'inciampo in ricordo della signora Luzzatto, martire della comunità ebraica. Così come domenica pomeriggio l'importante storica slovena porterà alla conoscenza di tutti il suo punto di vista». 



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