LA BUONA SCUOLA

2 views
Skip to first unread message

Marcella Denegri

unread,
Feb 19, 2017, 8:36:40 AM2/19/17
to deporta...@googlegroups.com
Leggendo la " relazione" della maestra maria, con le bellissime foto dei bambini e delle bambine, che con grande attenzione stanno ascoltando primarosa, ho pensato LA BUONA SCUOLA puo' esistere: finche' ci saranno maestre come maria possiamo continuare a sperare.
grazie maestra maria
marcella de negri

Inviato da iPad

Il giorno 18 feb 2017, alle ore 14:45, 'maria_...@libero.it' via DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ] <deporta...@googlegroups.com> ha scritto:

Cari tutte e tutti della lista,
che sento di dover ringraziare con tutto il cuore per le innumerevoli opportunità di crescita culturale e umana che offrite in merito ai più diversi argomenti di attualità e di storia, passata e presente, condividendo pensieri, documenti, dubbi, ...
trovo ora un angolo di pace e di silenzio mentale, libera dalle odiose incombenze burocratiche da cui sono spesso assillata nella mia professione di insegnate di scuola elementare e di fiduciaria di plesso (sempre di più vessata da assurde richieste di dematerializzazione e di compilazione di documenti...che poi nessuno legge... di richieste di autorizzazione, di carte e carte, di relazioni, verbali spesso autoreferenziali, tutte scadenze, alcune anche un po' "inventate"da cui molti docenti sono strangolati ma su cui si appiattiscono più o meno consapevolmente,  su cui si spreca troppo tempo perdendo spesso di vista la pratica educativa, sottraendo spesso tempo allo studio e alla riflessione condivisa squisitamente pedagogica) per restituirvi, non senza un pizzico di orgoglio e di sana autostima, sperando tuttavia di fare cosa gradita e di non tediarvi, o, peggio, irritarvi per cose potrebbero risultare banali, o peggio errate, ad alcuni di voi "addetti ai lavori" (chiedo venia in anticipo, mi scuso, sperando di non aver fatto errori "troppo" irrimediabili e accetto, con lo stile del mio corrispondente cinese che pensa di non esser contento se non è criticato almeno una volta al giorno nella sua pratica scolastica di insegnamento) alcuni momenti salienti del percorso che anche quest'anno la mia scuola, un corso di scuola primaria, 112 bambini di una scuola a tempo pieno della campagna ravennate, intitolata a una grande donna restistente e partigiana, poi impegnata a realizzare e a curare il primo asilo per i figli dei contadini che, dopo la guerra, avevano più che mai bisogna di tornare al lavoro e far rinascere la loro terra martoriata, avendo la speranza che i loro figli fossero accuditi ma anche istruiti per un futuro migliore per tutti, ha svolto in occasione della 72° Giornata della Memoria.

Quest'anno il focus di lavoro-studio-ricerca era : obbedire-ignorare-disobbedire a partire da un innesco molto semplice come "il treno", questo mezzo di trasporto che materialmente fu così presente e determinante nello sviluppo delle vicende della Deportazione e dello sterminio, che molti organizzarono, guidarono, videro passare e che non sempre furono in grado o vollero impedire....  Il treno ieri e oggi, il viaggio ieri e oggi; questo come detto l'innesco e anche l'oggetto della pratica di laboratorio a classi aperte in cui sono stati coinvolti bambine e bambine che hanno progettato e realizzato una grande installazione avente come soggetto il treno e i vagoni merce della deportazione, e la spinta a indagare, attraverso momenti di lettura animata, attraverso il supporto di video e musiche, che cosa tutto questo è stato, come e perché è stato possibile, perché milioni di persone dissero di sì all'oppressione e "e alla loro stessa oppressione"? Il tema dunque ha avuto come protagonisti i carnefici e gli spettatori ch, coloro che obbedirono agli imperativi del regime e coloro che semplicemente guardarono dall'altra parte; ma anche di coloro che, dall'interno, scelsero di disobbedire e di opporsi. E, infine, un salto nel presente quotidiano di queste bambine e bambini: anche oggi siamo indifferenti? Quando, in che circostanza? Ti è mai capitato di essere indifferente o di subire l'indifferenza di un tuo vicino? Come possiamo fare a non restare indifferenti? Possiamo disobbedire? Quando? Come? Dove è più facile o difficile disobbidire? Sì perché negli anni della scuola elementare la fiducia negl* insegnant* è spesso ... più o meno... totale: "l'ha detto la maestra!" e di sicuro fu proprio la scuola l'ambito nel quale il nazifascismo iniziò la creazione del cittadino obbediente e di chi doveva seguire e eseguire senza discutere, senza pensare troppo e fare o farsi domande. La scuola, dunque, come veicolo di ideologia è stato uno dei nostri percorsi di consapevolezza di quest'anno che, specie per i più grandi, è stato attualizzato per cui da "l'ha detto la maestra" è diventato "l'ho trovato in rete" o "l'ho letto su Facebook".

Il nostro lavoro, generalmente, segue delle tappe di sviluppo: introduzione storico-culturale all'argomento (anche attraverso numerosi e semplici supporto visivi come le linee del tempo), "provocazione" da immagine, frase, oggetto, ... con approfondimenti successivi nelle varie classi e ampliamento (analisi di aspetti collegati all'argomento specifico e ad esso correlati, magari vicini all'infanzia, a seconda dell'età e dell'esperienza delle bambine e dei bambini); lavoro operativo, in genere rielaborazione artistico-creativo-espressiva (manufatto, testi, drammatizzazione, musiche, semplici performance teatrali); ritorno-ricondivisione in gruppo attraverso documenti e letture anche proprie dell'editoria per ragazzi (stralci di testi selezionati o anche lettura integrale - io ai miei alunni e alunne ho fatto leggere un capitolo per ciascuno con passaggio da un bambino all'altro e stesura di breve riassunto il libro della Segre "Fino a quando la mia stella brillerà" ) e brevi spezzoni selezionati di film/meglio documentari o testimonianze; incontro con il testimone, uscita didattica, realizzazione di una piccola documentazione finale di tutte le tappe che i bambini e le bambine porta a casa.

Quest'anno il lavoro è stato intenso e speciale come non mai perché abbiamo condiviso momenti molto emozionanti (permettetemi questo aggettivo in primis, anche se so bene che non è il canale emotivo quello giusto e opportuno per indagare questo "pezzo di storia" ma per il grado di scuola in cui lavoro è molto importante, scatta subito e bisogna certo educare i bambini e e le bambine a gestirlo ma non va escluso o demonizzato) con Primarosa che è venuta fin qua, ha trascorso con noi della scuola un'intera giornata, pranzando in mensa accanto ai più piccoli! 
Ci sono persone molto colte, preparatissime, dei veri pozzi di scienza e questa è una bella certezza nella scuola, incapaci di relazione e di relazione educativa e questo nella scuola, specie elementare, ma ovunque, è un grave problema, una mancanza grave!
Lei, partendo dalla sua umanità e dal racconto caldo della storia del suo papà, semplicemente e ottimamente corredata da opportuni e tempestivi riferimenti storico-antropologici ha saputo conquistare una platea di bambini e bambine dalla classe 1^ alla classe 5^, affascinati ma anche molto concentrati e pronti a rispondere alle sue sollecitazioni/provocazioni, curiosi e partecipi e, modestamente, anche sufficientemente preparati.
Sono stati momenti di grande intensità, di profondo coinvolgimento ma, senza dubbio alcuno, soprattutto di conoscenza, di incontro con lo stereotipo e il pregiudizio e il loro smontaggio; i bambini e le bambine hanno imparato che è importante sapere e sapere bene, anche in quelle piccole cose che sembrano non infastidire ma lasciano un solco di abitudine profondamente scorretto. Niente immagini cruente, niente paura, niente retorica; solo empatica partecipazione alle storie sempre sorretta dall'attenzione alla corretta ricostruzione della Storia; fare Storia con le storie ma tenendo sempre la barra dritta sulla conoscenza seria e corretta degli eventi.

La visita di Primarosa è proseguita con l'incontro con cittadinanza a cui ha presentato "La storia di Natale" e, l'indomani, dei ragazzi e delle ragazze della scuola media; mentre, nel pomeriggio hanno beneficiato della sua testimonianza di grande esperta gli insegnanti e le insegnanti...che hanno strada da fare, lo dico con sincera umiltà, di chi lavora nella vigna, consapevole delle tante mancanze e con il desiderio di imparare sempre più e sempre meglio.

Grazie Primarosa, da parte mia, prima di tutti, che ho avuto la fortuna di conoscerti, in più vesti, anche quella dolcissima di mamma (nel rapporto a suo tempo con la scuola su cui ci siamo confrontate) e di nonna! Ma anche da parte dei meravigliosi bambini e bambine della mia scuola, delle famiglie e delle mie colleghe e colleghi che mi hanno restituito il piacere di averti ascoltata e di "andare alla ricerca"!

In allegato, alcune foto dei momenti salienti della tua visita!

Con stima e affetto
maestra Maria

--
[R-esistiamo]: c/a 1000 iscritti, da maggio 2006 luogo di dibattiti, diffusione o ricerca di notizie tra persone impegnate nel fare in modo che gli orrori commessi dai nazi-fascisti non si ripetano o interessate a argomenti storici o battaglie civili. Chiunque può inviare idee, notizie, iscriversi, segnalare interessati all'iscrizione. Moderatrice unica a titolo personale e gratuito: Primarosa PIA.
messaggio non SPAM poiché include la possibilità di recedere da ulteriori invii. Tutti i destinatari degli invii sono in copia nascosta (Privacy Dl n.196 del 30.6.03).
E' GRADITO L'INVIO DI PUBBLICAZIONI
Primarosa Pia, Pzz B. Croce 6 15057 Tortona -AL
chi diffonde messaggi della mailing è pregato di CITARNE LA FONTE
chi invia da GMAIL non riceve copia dei suoi post spediti a tutti gli altri dal gruppo
---
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ]" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a deportatimaip...@googlegroups.com.
Per postare in questo gruppo, invia un'email a deporta...@googlegroups.com.
Visita questo gruppo all'indirizzo https://groups.google.com/group/deportatimaipiu.
Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.
<IMG_3262.JPG>
<IMG_3321.JPG>
<IMG_3271.JPG>
Reply all
Reply to author
Forward
0 new messages