Ciao Paolo,grazie per il puntuale resoconto, ti chiedo un dettaglio tecnico, mi rendo conto forse un po' prematuro ma siccome stiamo muovendoci ora per cercare autenticatori avrei bisogno di saperlo: per la petizione parlamentare servono le fime autenticate come per il referendum?grazie ciaomanu
Da: Segreteria Forum Acqua <segre...@acquabenecomune.org>
A: hyperlink <hype...@lists.riseup.net>
Inviato: Lunedì 21 Marzo 2016 13:23
Oggetto: [hyperlink] Report riunione Coordinamento Nazionale Forum Movimenti per l'Acqua (Roma, 12/3)
Care/i,segnalo di seguito e in allegato il report della riunione di coordinamento nazionale svolta sabato 12 marzo a Roma.Un saluto.Paolo-------------------Report riunione Coordinamento NazionaleForum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Roma, 12 Marzo 2016
Presenze: Forum Acqua Valdera (Pisa), Retuvasa Colleferro, Coordinamento Provinciale Acqua Pubblica Fosinone, Coordinamento Romano Acqua Pubblica, Attac Italia, Comitato Acqua Pubblica Ferrara, Coordinamento Regionale dei Comitati Acqua Bene Comune Emilia Romagna, Confederazione Cobas, Comitato Acqua Pubblica Salerno, Associazione Michele Mancino, Comitato Acqua Pubblica Torino, Movimento 5 Stelle, Associazione Yaku, Comitato Cuneese Acqua Bene Comune, Comitato Savonese Acqua Bene Comune, Comitato Acqua Pubblica Viterbo, Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua.
O.d.G
Sabato 12 Marzo (ore 14.00 – 18.00)
- discussione su costruzione operativa campagna referendaria sociale;
- valutazione campagna di costituzionalizzazione dei diritti fondamentali;
- avvio campagna di autofinanziamento 2016;
- varie ed eventuali.
La discussione ha affrontato sia il punto della campagna dei referendum sociali, e di come il movimento per l'acqua sta in essa, sia quello della situazione relativa alla discussione della nostra legge di iniziativa popolare sulla ripubblicizzazione del servizio idrico. Di fatto i due punti si sono intrecciati nella discussione, partendo dalla valutazione, da una parte, che i decreti attuativi Madia costituiscono un attacco frontale all'esito referendario e, nello stesso tempo, rendono impraticabile la strada del quesito referendario che avevamo individuato (quello relativo alle incentivazione alle privatizzazione agli Enti locali, provvedimento che viene abrogato) e, dall'altra, che gli emendamenti che il PD intende introdurre alla nostra proposta di legge la stravolgono completamente.
La discussione è stata complessa e ha visto emergere anche punti di vista differenti, come del resto naturale in un contesto certamente non lineare. Alla fine, comunque, si è approdati ad un punto di vista largamente condiviso, che può essere così sintetizzato:
- nella prossima fase la priorità della nostra iniziativa va alla costruzione di una grande campagna di massa contro il decreto Madia e lo stravolgimento della nostra proposta di legge, unitamente al fatto di dare il nostro contributo per rendere forte la costruzione dell'alleanza sociale tra i movimenti. In questo senso, si è deciso di dar vita ad una grande raccolta di firme (obiettivo 700.000) su una petizione popolare che chieda che i decreti attuativi Madia non diventino provvedimenti di legge, che sostenga la nostra proposta di legge per la ripubblicizzazione del servizio idrico e che rivendichi l'inserimento del diritto all'acqua nella Carta Costituzionale. Tale petizione entrerà a pieno titolo nella campagna di raccolta firme dell'alleanza sociale sociale costituita tra noi, il movimento della scuola, quello contro la devastazione ambientale e le trivellazioni, quello contro il piano nazionale degli inceneritori e quindi le firme su di essa si raccoglieranno anche nei banchetti assieme ai quesiti referendari;
- per quanto riguarda i referendum, verranno depositati nei prossimi giorni i 4 quesiti contro la legge sulla scuola, quello trivelle “opzione zero” e quello contro il piano nazionale inceneritori. Per quanto riguarda la possibilità di depositare un quesito referendario da parte nostra, verificato che l'ultima versione del decreto Madia elimina l'incentivo alla privatizzazione agli Enti locali, la discussione di è incentrata sull'individuazione di un eventuale altro quesito referendario. Allo scopo si è guardato ad un possibile intervento abrogativo rispetto all'eliminazione delle competenze sul servizio idrico trasferite all'Authority e a quello volto a mettere in discussione l'unicità dell'affidamento al soggetto gestore per ogni singolo ATO. Dopo un approfondimento significativo, abbiamo definito di compiere una verifica ultimativa con i giuristi su questi due temi entro mercoledì prossimo, per vedere con loro non solo le questioni dell'ammissibilità dei quesiti e la loro efficacia giuridica, ma anche per acquisire un parere sul fatto che quell'eventuale quesito referendario non possa essere facilmente “anestetizzato” (come è stato fatto sul provvedimento sull'incentivazione agli Enti locali) e quindi abbia buone probabilità di arrivare al voto. Infatti, alla fine, l'orientamento assunto è che procederemo sull'eventuale ricorso al referendum, da affiancare alla petizione popolare, solo nella misura in cui il quesito abbia questa fondamentale caratteristica, e cioè di avere fondate possibilità che esso sia sottoposto al voto popolare;
- sulla nostra proposta di legge di iniziativa popolare, abbiamo ragionato sull'intenzione del PD di presentare emendamenti che di fatto la stravolgono, a partire dal fatto che verrebbe cassato l'art. 6, quello che stabilisce che il servizio idrico viene gestito da soggetti di diritto pubblico. Se si procederà in questa direzione (il voto sugli emendamenti in Commissione inizia in questi giorni e poi il testo dovrebbe andare in aula alla Camera a partire dal 29 marzo) convocheremo in tempi rapidi una conferenza stampa per denunciare tale stravolgimento e dunque comunicare che provvederemo a ritirare simbolicamente le nostre 400.000 firme da quella proposta, facendolo presente alla Presidente della Camera, e chiedendo alle forze politiche che hanno sostenuto il nostro testo di fare altrettanto. Inoltre, accanto a questa presa di posizione, si tratta di mettere in campo una campagna di mobilitazione costruita anche in tempi più lunghi, in connessione con quella contro i decreti attuativi Madia;
Inoltre, per quanto concerne la campagna referendaria sulle trivelle per cui si andrà a votare il 17 aprile si è condivisa l'adesione del Forum dei Movimenti per l'Acqua al Comitato Promotore “Vota SI' per fermare le trivelle”.
- su quest'ultimo punto, quello cioè di definire una vera e propria fase di mobilitazione contro i decreti attuativi Madia e contro lo stravolgimento della nostra proposta di legge, che si aggiunga alla raccolta di firme sulla nostra petizione popolare, abbiamo definito di andare avanti prossimamente nella discussione per arrivare a costruire un vero e proprio programma della campagna. A riguardo si è condiviso di costruire delle iniziative territoriali (flash mob, azioni comunicative) nei giorni a ridosso della Giornata Mondiale per l'Acqua (22 marzo), con cui denunciare chi sono i responsabili (Governo, maggioranza e Partito Democratico) del rinnovato tentativo di rilancio dei processi di privatizzazione. Sempre in questo ambito dovremo anche decidere se procedere o meno anche in una raccolta firme su una proposta di legge di iniziativa popolare, come ad esempio quella predisposta dal Prof. Azzariti con cui si propone di modificare l'art. 81, 97 e 119 della Costituzione al fine di rendere prioritario il principio relativo alla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone rispetto ai vincoli di bilancio, o ripresentando quella “storica” del movimento per l'acqua sulla ripubblicizzazione.
In ultimo, non c'è stato tempo di affrontare il punto all'ordine del giorno relativo alla campagna di autofinanziamento se non per riportare come il coordinamento della Basilicata ha dato seguito all'impegno condiviso rispetto al rientro delle risorse presenti sul conto regionale, mentre quello della Lombardia ha saldato la propria quota individuata per la campagna di autofinanziamento del 2016 oltre al credito residuo dei materiali della campagna referendaria.
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
--
Paolo Carsetti
Segreteria Operativa Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax. 06 68217934 Lun.-Ven. 10:00-19:00; Cell. 333 6876990
e-mail: segre...@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org - www.obbedienzacivile.itHYPERLINK - Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA
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