Ritorno sull'argomento perche` avendo partecipato alla riunione regionale del 5-04-2014 (segnalata anche in questo forum) e successivamente cercato di chiarirmi le idee puo` forse essere di qualche utilita` condividere cio` che mi pare prospettarsi...
Si pensa di costituire un'associazione di promozione sociale che abbia pieno titolo di presentare liste di candidati alle elezioni regionali del 2015.
L'esigenza nasce principalmente da precedenti tentativi non riusciti di dare rappresentanza, presso istituzioni elettive, alle istanze politiche di associazioni, comitati e movimenti attivi nei territori marchigiani, ovviamente in riferimento a quelle che interessano gli elettori.
Si vorrebbe infatti concretizzare un processo di "rappresentanza diretta" (o "autorappresentanza"), cioe` svincolato da discipline e finalita` proprie di soggetti terzi come, per esempio, quelle degli attuali partiti politici. Solo un'associazione che abbia come organo sovrano un'assemblea di iscritti impegnati in varie esperienze di lotta ed attivismo politico "dal basso" pare adeguata, nel contesto attuale, ad un processo finalizzato a dare ad esse effettiva rappresentanza nel Consiglio regionale delle Marche. (O meglio, questo e` quanto si vuol sottoporre a valutazione di tali soggettivita` collettive.)
Nel regolare l'attivita` dell'associazione, ed in tutte le scelte piu` importanti, una siffatta assemblea pare essere la meno condizionabile da finalita` diverse da quella dell'associazione stessa.
Il processo non si prospetta certo semplice.
Per esempio l'associazione sarebbe di ambito regionale, in quanto la competitivita` elettorale risulterebbe penalizzata se in alcune circoscrizioni non riuscisse a presentare la propria lista di candidati. Tuttavia, sia per limiti logistici tipici del volontariato sia per le caratteristiche della legge elettorale, appare sin d'ora molto opportuno che essa sia in grado di recepire le determinazioni di assemblee territorialmente limitate, cui sarebbero convocati i propri soci iscritti nelle liste elettorali dei comuni compresi nella specifica circoscrizione elettorale.
Per esempio un tale consesso territoriale sarebbe massimamente significativo nella deliberazione della lista di candidati da presentare in ciascuna circoscrizione. Piu` in generale in tutte quelle determinazioni per le quali l'apporto dei volontari del territorio si prefigura di gran lunga piu` significativo di quello dell'associazione nel suo ambito regionale.
E` chiaro, tuttavia, che i criteri per i quali le candidature sono considerate accettabili dovranno essere i medesimi per tutto il territorio regionale e quindi stabiliti da un'emanazione dell'assemblea sovrana dell'associazione.
Questo e` solo un esempio della "non semplicita`" del processo, e se ne possono immaginare parecchi legati all'interattivita` con gli eletti, che vorrebbe sostanziarsi in una effettiva partecipazione dei soci (volendo anche ampliata a non soci) alla determinazione dell'attivita` dei propri rappresentanti in Consiglio regionale ("propri" in quanto soci eletti nelle liste presentate dall'associazione).
Tuttavia, sebbene non semplice, il processo desiderabile non appare affatto viziato da contraddizioni intrinseche, che lo fermerebbero. Al contrario una soggettivita` giuridica e politica collettiva che volesse "accompagnarlo" sembra poter potenzialmente implementare tutto quanto occorre per perseguire lo scopo principale.
Il discorso torna quindi al passo attuale e fondamentale, cioe` la valutazione di opportunita` dell'autorappresentanza da parte di un significativo numero di associazioni, comitati e movimenti. Non avrebbe senso costituire l'associazione (cioe` quella con questo scopo) in mancanza di una diffusa volonta` ad avviare il processo.
Il "nostro" Cristian Bellucci ha fatto un ottimo resoconto dello scorso meeting regionale e ne approfitto per copiare qui l'attuale "tabella di marcia" (al momento dei lavori si stanno facendo carico alcuni di coloro che hanno partecipato fisicamente agli incontri)...
<<La decisione concreta raggiunta dal punto di vista operativo è stata quella di
- proporre (per chi vorrà farlo) entro il 20 Aprile circa modifiche e
integrazioni all'appello iniziale e alla parte delle regole per la scelta dei
candidati che erano state formulate per Cambiare Si Può
- per i primi di
Maggio, cercare di organizzare riunioni provinciali organizzative
- provare
ad arrivare all'autunno ed essere in grado di decidere il da farsi.
Non
abbiamo fissato la data della prossima riunione regionale ma lo faremo insieme
nei prossimi giorni.>>
Ciao.