Relatrice Marta Villa, docente di Antropologia Culturale dei Domini Collettivi, Università degli Studi di Trento
Moderatore Fausto Giovanelli, Senatore e Presidente del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano
La nuova sfida dei domini collettivi è basata su una antropologia anti-individualista, che li vede come laboratori di educazione alla ragione. Queste comunità di proprietari sono costruttrici di ambienti vivi (naturali e sociali): predispongono idonei sistemi di protezione per un corretto uso e salvaguardia delle risorse. Alla base c'è un consenso su diverse tipologie e livelli, dibattiti e decisioni collettive, una sorta di controllo sociale cosciente. La governance autonoma è eccellente dal punto di vista della sostenibilità. I Domini collettivi costituiti da persone e terre/risorse possono essere visti come un ecosistema culturale dove bios e logos trovano equilibrate consonanze. Ma come spesso accade non basta la Legge per proteggere queste cellule di partecipazione: servono persone che applichino questa Legge e servono le persone capaci di rispettare gli Assetti fondiari collettivi e quindi le terre, i diritti e le decisioni che ne sono espressione.