Carissimi a breve pubblicheremo tutti gli incontri di formazione
della rete, che non sono del PNRR, ma nascono dai suggerimenti ed i
bisogni espressi proprio da voi, dagli insegnanti. I nostri
formatori, sono persone che oltre ad essere brave, dedicano tempo e
passione in un progetto di scuola futura e presente in cui credono
ancora. E' vero siamo una rete di scuole un po' fuori dagli schemi
tradizionali. Offriamo servizi e possibilità di crescita e
cambiamento per tutti. Non vi sono preconcetti ne' pregiudizi, sia
verso siano insegnanti di ruolo o meno, genitori o studenti, questo
è lo spazio che offriamo e lo facciamo solo scrivendo progetti
europei che ricadono sempre dentro le scuole per offrire un futuro
migliore a tutti gli studenti. I nostri principi sono i valori
prosociali, quelli di Janusz Korczak " il diritto del bambino al
rispetto". In questi anni abbiamo incontrato moltissimi modelli
pedagogici e tutti muovevano un pezzettino di futuro. Alcuni più
attenti al mondo della natura ed alcuni più dentro a creare armonia
di apprendimento nei bambini. Ogni volta è stata una grande
sorpresa. Ma un modello in particolare, per la sua storia e le sue
dinamiche ci ha sorpreso. Le tecniche della pedagogia Freinet. Il
motivo di tanta sorpresa è il fatto che non sia un modello statico
ma in continuo cambiamento, evoluzione e trasformazione. E' una
ricerca costante che nasce ormai 100 anni fa da Celestine Freinet e
che abbiamo riscoperto grazie ad un umile e straordinario volontario
nella nostra rete, ex dirigente scolastico Enrico Bottero. E'
grazie a lui che la nostra rete è entrata nella rete mondiale di
Convergence, delle scuole attive e nuove, che ci ha permesso di
conoscere gli allievi di Don Milani, che ci ha portato a livello
nazionale a dialogare con il CEMEA e MCE, che ha portato in Italia
due formatori straordinari della pedagogia Freinet, Danielle e
Marcel Thorel. Grazie ad Enrico per la prima volta parteciperemo
alla biennale delle scuole attive e nouvelle a Nantes e siamo un
po' emozionati. Con lui e grazie a lui siamo riusciti ad organizzare
un corso di formazione a Locri. Ci pensate? Proprio dove forse
nessuno andrebbe. Nei nostri corsi non si parla di patria, ma di
rispetto, non si parla di innovazione tecnologia ma di neuro
psicologia e armonia della crescita, non si parla di vendere servizi
, ma aiutarsi per lasciare, come diceva lo straordinario Don Milani,
futuri cittadini consapevoli dei loro doveri , impegno sciale (Italo
Fiorin, con il social service) e ruolo in qualsiasi posto del mondo
dove avranno il privilegio di operare ( Baden Powel ). Come rete da
tempo ci stiamo muovendo per cercare un modello educativo inclusivo
più attento ai bisogni dei bambini, di tutti i bambini, che includa
i bambini con difficoltà di qualsiasi tipo con i plusdotati, anche
detti gifted. Non è facile, gli ostacoli sono molti, e gli
insegnanti sempre più stanchi e con età avanzata che non permette
molto margine di cambiamento. I problemi della scuola italiana ed
europea li stiamo affrontando nel progetto horizon europe let's Care
www.letscareproject.eu (dal famoso I-care ) il prendersi cura, dal
dialogo fra scuola e famiglia, all'impatto di strutture vecchie
sulle motivazioni all'apprendimento, dal numero di studenti per
classe o meglio dire per insegnante, alla burocrazia che li
affligge. E molte altre cose. Non abbiamo la bacchetta magica, ma a
piccoli passi cerchiamo di proporre strategie adatte agli scopi che
da oltre 30 anni ci siamo preposti. Il vostro aiuto è prezioso,
insieme stiamo già cambiando molte cose, molti insegnanti stanno
sperimentando nel Ptof modelli pedagogici alternativi, stanno già
trasformando le loro scuole. A presto S.C.
--
Stefano COBELLO Ph.D
Sociology of Inclusion
Coordinator of the European Pole of Knowledge / Italy
National Network of Educational Institutions
www.europole.org
Mobile:+39 3482681898