Google Gruppi non supporta più i nuovi post o le nuove iscrizioni Usenet. I contenuti storici continuano a essere visibili.

Puccini e Schoenberg

207 visualizzazioni
Passa al primo messaggio da leggere

Alberto Gatto

da leggere,
9 giu 2001, 16:16:1009/06/01
a
A proposito di Puccini, giova ricordare che Schoenberg lo amava tantissimo,
cosa che maravigliava assai uno schoenberghiano doc e spocchioso doc come
Glenn Gould.

maw da un
a, vn

abbacchiato e lavorante come Stakanov...

Roberto Maria Avanzi Mocenigo

da leggere,
9 giu 2001, 16:35:4009/06/01
a
Alberto Gatto wrote:
>
> A proposito di Puccini, giova ricordare che Schoenberg lo amava tantissimo,

E viceversa, tant'è che Puccini rimase profondamente deluso dai Gurrelieder,
un lavoro così "conservativo" da parte di un pioniere del quale ammirava
lo spirito sempre proteso verso il nuovo...

saluti
Roberto
--
_/ Roberto Maria Avanzi Mocenigo <><
/ Institut für Experimentelle Mathematik / Universität Essen

Alberto Gatto

da leggere,
10 giu 2001, 15:58:3710/06/01
a

Roberto Maria Avanzi Mocenigo

> > A proposito di Puccini, giova ricordare che Schoenberg lo amava
tantissimo,
> E viceversa, tant'è che Puccini rimase profondamente deluso dai
Gurrelieder,
> un lavoro così "conservativo" da parte di un pioniere del quale ammirava
> lo spirito sempre proteso verso il nuovo...


Non so se cio' sia vero, verissimo e' il fatto che Schoenberg amava Puccini.

maw
a, vn

Paolo Tramannoni

da leggere,
10 giu 2001, 18:38:1610/06/01
a
In article <NjQU6.13615$fG4.5...@news.infostrada.it>, "Alberto Gatto"
<alberto....@NTISPAM.it> wrote:

> > > A proposito di Puccini, giova ricordare che Schoenberg lo amava
> tantissimo,
> > E viceversa, tant'è che Puccini rimase profondamente deluso dai
> Gurrelieder,
>

> Non so se cio' sia vero, verissimo e' il fatto che Schoenberg amava
> Puccini.

Puccini si fece sei ore di viaggio per andare ad ascoltare il Pierrot
Lunaire a Firenze. C'è una lettera di Schoenberg a Malipiero, in cui
l'austriaco ringrazia l'italiano per aver ricordato ai suoi detrattori
la stima profonda che Puccini nutriva per la sua musica.

Che Puccini fosse attento a tutte le avanguardie è abbastanza chiaro da
alcuni, diciamo così, "prestiti" presenti nelle sue opere. Uno per
tutti, i due clarinetti che rotolano su due scale a distanza di tritono,
nella Bohème - passaggio preso pari pari dal secondo quadro di
Petrouchka.

Paolo

--
Paolo Tramannoni
Porto Recanati, Italy

don Ofrio

da leggere,
10 giu 2001, 19:14:0410/06/01
a

Paolo Tramannoni


> Puccini si fece sei ore di viaggio per andare ad ascoltare il Pierrot
> Lunaire a Firenze. C'è una lettera di Schoenberg a Malipiero, in cui
> l'austriaco ringrazia l'italiano per aver ricordato ai suoi detrattori
> la stima profonda che Puccini nutriva per la sua musica.

Questo mi fa grandissimo piacere !
Chiedo scusa al Doge, ma avevo bisgono di un'autorevole conferma ;)
Da buon ammiratore di giordano bruno... di lui non mi fido ;)))


> Che Puccini fosse attento a tutte le avanguardie è abbastanza chiaro da
> alcuni, diciamo così, "prestiti" presenti nelle sue opere.

;))))


ciao
Albberto (don Ofrio)


Luca Logi

da leggere,
11 giu 2001, 02:57:1611/06/01
a
Paolo Tramannoni <pt...@edisons.it> wrote:


> Che Puccini fosse attento a tutte le avanguardie è abbastanza chiaro da
> alcuni, diciamo così, "prestiti" presenti nelle sue opere. Uno per
> tutti, i due clarinetti che rotolano su due scale a distanza di tritono,
> nella Bohème - passaggio preso pari pari dal secondo quadro di
> Petrouchka.

Se e' per questo anche le trombe all'inizio del secondo atto di Boheme
sembrano prese pari pari da Petrouchka. Se non fosse che Boheme e' del
1896 e Petrouchka del 1911.

--------------------------------------------------------
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ll...@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)

Paolo Tramannoni

da leggere,
11 giu 2001, 05:04:4911/06/01
a
In article <2001061108...@a-fi35-45.tin.it>, ll...@dada.it
(Luca Logi) wrote:

> Se e' per questo anche le trombe all'inizio del secondo atto di Boheme
> sembrano prese pari pari da Petrouchka. Se non fosse che Boheme e' del
> 1896 e Petrouchka del 1911.

Gulp! Quindi è Stravinskij che ha copiato!
È possibile che si tratti di una revisione successiva della partitura?

Paolo Tramannoni

da leggere,
11 giu 2001, 05:08:2211/06/01
a
In article <0bTU6.15050$fG4.5...@news.infostrada.it>, "don Ofrio"
<alberto....@NTISPAM.paxetbonum.va> wrote:

> > Puccini si fece sei ore di viaggio per andare ad ascoltare il Pierrot

> > Lunaire a Firenze. C'č una lettera di Schoenberg a Malipiero, in cui


> > l'austriaco ringrazia l'italiano per aver ricordato ai suoi detrattori
> > la stima profonda che Puccini nutriva per la sua musica.

Altro ricordo interessante per capire i rapporti fra Puccini e i suoi
contemporanei: il toscano incontrņ Stravinskij a Parigi ad una
rappresentazione dell'Uccello di fuoco.

kink64

da leggere,
11 giu 2001, 05:18:0611/06/01
a

Paolo Tramannoni <pt...@edisons.it> wrote in message
ptram-A18E1F....@News.CIS.DFN.DE...

> Altro ricordo interessante per capire i rapporti fra Puccini e i suoi
> contemporanei: il toscano incontrò Stravinskij a Parigi ad una

> rappresentazione dell'Uccello di fuoco.


Ma Stravinskij diceva di detestare Puccini. Shostakovich e Stravinskij
ruppero il ghiaccio tra loro, nel corso della cena per il grande ritorno di
Stravinskij in Russia, parlando male di Puccini.

> Paolo

Stefano

Luca Logi

da leggere,
11 giu 2001, 06:54:5211/06/01
a
Paolo Tramannoni <pt...@edisons.it> wrote:

> In article <2001061108...@a-fi35-45.tin.it>, ll...@dada.it
> (Luca Logi) wrote:
>
> > Se e' per questo anche le trombe all'inizio del secondo atto di Boheme
> > sembrano prese pari pari da Petrouchka. Se non fosse che Boheme e' del
> > 1896 e Petrouchka del 1911.
>
> Gulp! Quindi è Stravinskij che ha copiato!
> È possibile che si tratti di una revisione successiva della partitura?


Se proprio vuoi beccare Puccini a copiare Strawinsky, prendi Turandot
che non sarebbe stata possibile senza Le Sacre du Printemps prima (ed,
incidentalmente, "Tu che di gel sei cinta" e' uguale a un tema che si
trova in "Rondes Printanieres" del Sacre). Ma, per quanto riguarda la
Boheme, credo che le poche revisioni che vi furono apportate siano
immediatamente successive alla prima esecuzione. Qui la direzione
dell'ispirazione e' in senso opposto.

Quanto poi al disprezzo e all'antipatia che molti illustri compositori
nutrirono (e nutrono tuttora) per Puccini, non posso fare a meno di
leggerci dentro tanta, tanta, tanta invidia...

kink64

da leggere,
11 giu 2001, 07:08:3911/06/01
a

Luca Logi <ll...@dada.it> wrote in message
2001061112...@a-fi35-45.tin.it...

>
> Se proprio vuoi beccare Puccini a copiare Strawinsky, prendi Turandot
> che non sarebbe stata possibile senza Le Sacre du Printemps prima (ed,
> incidentalmente, "Tu che di gel sei cinta" e' uguale a un tema che si
> trova in "Rondes Printanieres" del Sacre). Ma, per quanto riguarda la
> Boheme, credo che le poche revisioni che vi furono apportate siano
> immediatamente successive alla prima esecuzione. Qui la direzione
> dell'ispirazione e' in senso opposto.
>
> Quanto poi al disprezzo e all'antipatia che molti illustri compositori
> nutrirono (e nutrono tuttora) per Puccini, non posso fare a meno di
> leggerci dentro tanta, tanta, tanta invidia...
> --------------------------------------------------------

A proposito di Stravinskij e dell'invidia, sto leggendo l'autobiografia di
George Antheil, "Bad Boy in Music", che è uno dei libri più esilaranti che
abbia mai letto. C'è la storiella (che già conoscevo) della mamma di
Stravinskij. La mamma di Stravinskij, che si unì al figlio dopo molti anni
di separazione dopo la fuga di questo dalla Russia, odiava la musica del
figlio e adorava Scriabin e criticava Igor di non scrivere musica come
quella di Scriabin. Igor, ovviamente, sbuffava insofferente ai commenti, e
la mamma replicava: "non cambierai mai! hai sempre detestato tutti quelli
migliori di te!"

Stefano

Francesco Lo Cascio

da leggere,
11 giu 2001, 12:00:3811/06/01
a
On Mon, 11 Jun 2001 00:38:16 +0200, Paolo Tramannoni says...

> Puccini si fece sei ore di viaggio per andare ad ascoltare il Pierrot
> Lunaire a Firenze.

Ed io mi sono fatto quattro ore e mezza per andare a sentire Tito. Vuoi
mettere? ;-P

ciao,
Jashugan
--
«Ha tinto le mie vesti d'un rosso a tutti sconosciuto. Ora non vi č
piů nessuno che le sfiori. Uccide gli uomini in viaggio e, guardando
il cielo, una donna piange».
(Hiroaki Samura)

Paolo Tramannoni

da leggere,
11 giu 2001, 12:50:3111/06/01
a
In article <MPG.158ef5ab4...@News.CIS.DFN.DE>, Francesco Lo
Cascio <locascio....@tin.it> wrote:

> > Puccini si fece sei ore di viaggio per andare ad ascoltare il Pierrot
> > Lunaire a Firenze.
>
> Ed io mi sono fatto quattro ore e mezza per andare a sentire Tito. Vuoi
> mettere? ;-P

E nel periodo in cui in Russia settentrionale è primavera!

0 nuovi messaggi