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JohannesPassion a Cagliari

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Gian Luca Marcialis

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Nov 25, 2001, 4:03:39 AM11/25/01
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Ciao a tutti,

oggi sono stato a un magnifico concerto tenuto a Cagliari dal Coro e
dall'Orchestra dell'Ente Lirico, sotto la direzione di Peter Schreier.

E' stata eseguita la splendida JohannesPassion BWV245.

Inutile magnificare ancora la bellezza di tale capolavoro, ma doverosissimo
elogiare Schreier, il suo manipolo di solisti, l'orchestra e il coro per la
prestazione eccezionale.

Schreier ci tiene moltissimo a che ogni parola, ogni frase abbia il suo
giusto peso, in simbiosi con gli accenti orchestrali: così dal coro Herr
unser Herrscher, passando per i recitativi dell'Evangelista magistralmente
condotti da Schreier stesso, alla delicatezza della soprano, la potenza
incredibile del baritono nelle arie, l'eloquenza del basso interprete di
Gesù, la morbidezza del contralto, e l'impetuosità del tenore (insomma a
ognuno la sua parte di gloria), abbiamo assistito a un evento di quelli
veramente rari, soprattutto a Cagliari dove senza il festival Echi Lontani
di solito ci si fossilizza con Bruckner, Mahler e compagnia (senza nulla
togliere a questi grandi musicisti).
Ma il coro e l'orchestra si sono comportati egregiamente, senza segni di
cedimento nella lunga partitura (ed era la prima volta che la nostra
Orchestra l'affrontava in pubblico).

A proposito di coro e orchestra, Schreier da una spallata alle orchestre e
ai cori barocchi: 56 coristi (dico 56!), una dozzina di violini, 4 viole,
2/3 violoncelli, 2 contrabbassi, oltre ai fiati prescritti, insomma una
stazza decisamente diversa da quella poniamo, scelta da Suzuki. Saggiamente,
direi, perchè un teatro non è una chiesa quindi bisogna essere pragmatici e
lasciar perdere, almeno parzialmente, la fedeltà alla prassi. Che poi la
nostra orchestra, a causa della usuale frequentazione di direttori come
Koopman e Dantone, sappia ricorrere all'occorrenza a un timbro "barocco", è
un altro discorso.

Schreier, da grande Maestro qual'è, ha le idee chiarissime in ogni
dettaglio di quest'opera. Intanto il basso continuo prevede la felice
alternanza di organo e clavicembalo, che rende più "teatrali" i recitativi
e li leva dall'impressione di staticità che di solito lasciano ad alcuni
ascoltatori. Il fraseggio è vario, non c'è momento che non riceva dal
direttore una accentuazione particolare (ad esempio una specie di crescendo
poco prima dell'entrata del coro in Herr unser Herrscher, l'andamento
gioioso, nel dolore, di Zerfliesse meine Herze, l'esplosione nel corale
conclusivo sulle parole Herr Jesu Christ, mentre tutto il resto viene
eseguito dolcemente). E i cantanti assecondano ogni vezzo, ogni possibile
sfumatura indicata dal direttore.

Veramente una serata splendida, che pongo allo stesso livello della serata
romana con la Missa e Suzuki.

Un'ultima osservazione ad onta del maleducato pubblico cagliaritano: come se
non si fossero resi conto dell'eccezionalità dell'evento, a fine concerto, e
dopo qualche minuto di applausi, i "nobiluomini" e le "nobildonne" della
platea (dov'ero seduto), a
cominciare dalle anziane impellicciate al loro solito, hanno cominciato ad
alzarsi in piedi e a guadagnare l'uscita, mentre ancora il direttore
stringeva la mano ai compagni e invitava loro a ringraziare questo pubblico
sconsiderato. E questi sarebbero i raffinati frequentatori del teatro!?

Ciao
Gian Luca

==============================
C'e' un solo Bach


Alessandro Madeddu

unread,
Nov 25, 2001, 9:15:41 AM11/25/01
to
> Un'ultima osservazione ad onta del maleducato pubblico cagliaritano: come se
> non si fossero resi conto dell'eccezionalità dell'evento, a fine concerto, e
> dopo qualche minuto di applausi, i "nobiluomini" e le "nobildonne" della
> platea (dov'ero seduto), a
> cominciare dalle anziane impellicciate al loro solito, hanno cominciato ad
> alzarsi in piedi e a guadagnare l'uscita, mentre ancora il direttore
> stringeva la mano ai compagni e invitava loro a ringraziare questo pubblico
> sconsiderato. E questi sarebbero i raffinati frequentatori del teatro!?
>
> Ciao
> Gian Luca


Credo fossero peggiori i cellulari, gli orologi, i bronchitici e i ritardatari
della prima loggia.
Uno che c'era.

Alessandro


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Il Negromante

unread,
Nov 25, 2001, 9:22:34 AM11/25/01
to
In article
<ea9ab19addbbf6c6c35...@mygate.mailgate.org>,
Alessandro Madeddu, compag...@hotmail.com says...

> Credo fossero peggiori i cellulari, gli orologi, i bronchitici e i ritardatari
> della prima loggia.
> Uno che c'era.

Attento che potrebbero darti del pignolo.
Ha ragione chi tossiva, chi faceva suonare il cellulare ecc. ecc...
:)))

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"Nella musica di Bach ritrovo la quintessenza
di ogni poesia e di ogni espressione artistica"
"Perpinchiopinchernacolo"
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