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[REC] AA.VV. - Futuro inatteso

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DeK

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Jul 15, 2003, 12:48:06 PM7/15/03
to
Bene, allora posto anch'io una non-recensione!

AA.VV. - Futuro inatteso

Raccolta di racconti liberamente scaricabile dal sito di "Progetto
Babele": http://www.progettobabele.it/
L'indice: http://www.progettobabele.it/indicefa.html

L'impaginazione a due colonne fara' felici i nostalgici dei vecchi
Urania, a me da' un po' mal di mare, anche se oblo' non ce ne sono,
in particolare per le ricadute sullo spazio aggiuntivo di
giustificazione delle parole.
Si sarebbe anche potuto sfruttare l'ipertestualita' del PDF, almeno
per indirizzi e e-mail se non per l'indice (che tra l'altro manca di
uno dei racconti...)
In generale, tipograficamente siamo a livelli infimi.
Vabbe', chissene! Passo immantinente all'analisi del contenuto.

_Introduzione_ di Andrea Ternera

Gia' da qui, si capisce che i racconti sono tutti improntati al piu'
cupo pessimismo verso il futuro. Evvabbe', facciamocene una ragione,
anche se questo smentisce il titolo: ormai non ci si attende altro
che catastrofi.

"Due!" di Emiliano Bussolo

Racconto che ricorda "I diritti delle vittime" di Terry Bisson: li'
i cloni venivano usati per poter fornire alle famiglie delle vittime
di pluriomicidi, un'esecuzione capitale a testa. Qui, piu'
semplicemente, per prelevarne organi da trapiantare all'originale;
come in un racconto, non ricordo di chi fosse, Ramsey Campbell forse,
in cui pero' ci si serviva di gemelli ottenuti alla nascita con
tecniche strane.
OK. Premesse per niente innovative, ma lo svolgimento magari...
Lui, immobilizzato dalla malattia, lei, che soffre la situazione (e/o
l'astinenza?); arriva il clone in casa, tutto bello rinchiuso in una
sorta di acquario... Avete gia' capito come va a finire? Pure io l'ho
capito subito. Pero', nonostante qualche strafalcione (che magari non
e' neanche tale...) il racconto si legge abbastanza con piacere.

"Il cerchio del soldato" di Luca Rulvoni

Su un pianeta sperduto, in riva al mare di Nessuno, un uomo, un
soldato, sosta accanto alla sua preda robotica. E' completamente
isolato dal resto dell'universo e non gli resta che attendere la
morte. Ma non proseguo perche'... Scopritelo da soli perche'.
Un racconto che non dice niente, pero' lo dice bene.

"Il rapporto" di Simone Fregonese

Alieni, di ritorno da una missione di primo contatto con i terrestri,
riferiscono ai superiori delle scoperte fatta. Essi sono composti di
materia di terza classe (puro spirito, per dirla alla terrestre),
mentre noi terragni siamo notoriamente composti di materia di prima e
seconda classe; ma sorprendentemente, gli alieni trovano traccia,
negli abitanti del terzo dal Sole, anche di materia di quarta classe,
ossia "emozioni" (Ormoni, si dice ormoni!)
Siamo nell'umoristico\nonsense\surreale.
Come dice l'autore stesso di se', "Non č poi cosě male, nonostante le
voci che circolano". Simpatico, non ha lo stile dei precedenti, ma
decisamente piu' grinta e simpatica verve[cit]!

"Risonanza" di Marco Roberto Capelli

Il protagonista/narratore si reca, sono le due di notte, da un suo
amico/collega per chiedergli in prestito un cacciavite, che e' tardi,
ha sonno e il letto l'aspetta. L'altro , tal Egidio, lo intrattiene
per due facciate e mezza con un pippone sulla risonanza, per poi
presentargli un certo ROMEO (RisOnatore a Microonde di EgidiO), che
altri non e' se non un disintegratore di materia.
< Cre grfgner y'nccnerppuvb, v qhr fv erpnab fhy Fnffnyob, qn phv vy
travnybvqr un qrpvfb qv sne fpbzcnever ha dhnypur frggr/bggbpragb
zrgev qv cnergr ebppvbfn. Ben, n zrgn' rfnggn qryyn fgbevn, zv qbznaqb
r qvpb: zn genggnaqbfv qv ernmvbar n pngran, nien' crafngb, vy gvcb,
n pbzr vagreebzcreyn? > (SPOILER di meta' racconto)
Mah, continuo a leggere sperando che non si tratti di una banale
riscrittura di "Adamo e niente Eva" senza Adamo e senza Eva. Il pezzo
e' carino, molto golden age, se cosi' si puo' dire. Pieno zeppo di
refusi sintattici e tipografici, tuttavia immediato e scorrevole.

"Secondo Intermezzo" di Vittorio Baccelli

Un omaggio al Bradbury delle "Cronache marziane". Pero' e' meglio
lo zio Ray, eh...
Una paginetta e mezza, di cui la mezza e' una citazione da Eliot. Si
puo' leggere come introduzione apocrifa alle Cronache. Se un merito
ce l'ha e' quello d'avermi fatto venir voglia di rileggermi il libro
di Bradbury

"E se...?" di Luca Rulvoni

Altro prevedibilissimo racconto sulla clonazione. Un racconto in un
certo senso duale a quello che ho mandato alla SVICcata, di cui vi
posto la morale scritta in corsivo in calce al racconto: "Le virtů non
risiedono in nessun luogo e se invece sě, conviene non tentare la
Natura." Evito qualsiasi commento.
Gli svarioni tipografici in questo breve pezzo raggiungono l'apoteosi;
lo so che poi divento puntiglioso, ma le virgolette fatte con maggiore
maggiore e minore minore... Bah...

"A hard day" di Roberta Mochi

C'e' del talento in questo breve pezzo. Purtroppo pero' scompare non
appena l'autrice cerca di imbrigliare il suo scritto per dargli una
forma piu' consona. Cmq un buon pezzo, molto "pissichedelico", forse
un po' pretenzioso, ma perdonabile.
Una non-dimensione, per non si sa quale motivo, cmq e' colpa nostra,
rischia di inghiottire la Terra, e noi mandiamo degli esploratori per
capire un po' che fare. Ovvio che va sempre a finire a schifio...

"La rivolta dei Kibben" di Carlo Santulli

E si arriva all'assurdo. Per leggere questo racconto ho dovuto
copincollarlo nel Textpad, visto che la scheda biografica viene
visualizzata sovrapposta al testo. Ne sara' valsa la pena?
Cmq i kibben sono dei meccanismi bio-meccanici a forma di anellide,
cosi' simili ai vermozzi, che a un certo punto decidono di abbandonare
e andarsene per prati.
Per la serie: brutto non e'...

"Evoluzione" di Scapola

In ordine, i miei pensieri dopo averlo letto sono stati: "Carino",
"Scemo", "Bah", "Sete", anche se magari l'ultimo a piu' a che vedere
col caldo che fa.
Cmq: replicanti, cacciatori d'androidi, fuga e finale "a sorpresa".

"Xeres, il futuro della memoria" di Paolo Durando

I monoiciti, esseri un po' (molto) androidi e un po' (tanto)
androgini. Uno di essi prende coscienza, viene addestrato, si
"differenzia" sessualmente (gli spuntano le puppe e il buchino li')
e dopo un due/tre pagine ci comincia a raccontare qualcosa di quello
che succede al di fuori del suo microcosmo. Beh, giusto accenni, eh...
Poi se ne parte alla ricerca della nuova culla della civilta'. Eh si'!
In generale, questo tropismo verso l'introspezione e nel contempo, la
reticenza verso l'esterno fanno sembrare il pezzo un lungo infodump di
nove pagine. E' pur vero che, a seconda del punto di vista, anche
"L'altro universo" di Banks puo' sembrare un unico infofump di 500
pagine, o 500 pagine di pura SF priva di infodump: insomma, in effetti
l'introspettivita' ha la sua ragione d'essere. Solo: e' troppa!
Quindi: quante altre volte ho intenzione di dire infodump? Nessuna.
Il racconto, dopo l'impatto con la prima pagina, va migliorando, a
parte alcune cadute qua e la'.
(Ah, quasi fino alla fine, il racconto pareva immune dalla corsa al
refuso, poi all'improvviso passa dal giustificato all'allineamento
a sinistra senza alcuna ragione, per poi regalare impreviste chicche)

"I cloni" di Francesco Tosatti

Un racconto di una paginetta, che nell'indice non viene nemmeno citato
(tanto per tornare al discorso tipografico) ma dopo averlo letto posso
anche capire...

"Occhi" di Andrea Franco

Il Grande Fratello, pardon, il Grande Occhio Europeo vi guarda!
Un sistema oppressivo che punisce le posizioni non allineate, e due
amici che cercano di fotterlo, 'sto cavolo di sistema.
Non e' malvagio, anche se non mi ha convinto dal pdv tecnico.

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