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Veronesi riscrive il finale di Turandot. :-D

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Marco Righetti

da leggere,
1 ago 2001, 10:56:2101/08/01
a
DA il Tirreno, di qualche giorno fa.


TORRE DEL LAGO. Poco «pucciniano». Anzi per nulla. E Alberto Veronesi,
direttore artistico del festival Puccini, tira un frego deciso sul finale di
Turandot, scritto da Alfano e pubblicato da Ricordi. Lo ripudia. E per la
prima del Festival, in programma venerdì sera al teatro all'aperto, lo
modifica, cancellando tutte le digressioni che tradiscono lo stile del
maestro lucchese, così evidente anche in questa opera incompiuta, il suo
testamento musicale.
Turandot, dunque, fra pochi giorni debutta al teatro torrelaghese con un
allestimento nuovo, un finale rivisto e corretto e con una sfida da gossip
musicale, tanto è succulenta: Veronesi candida la Fondazione Puccini a
riscrivere completamente il finale dell'Incompiuta, ignorando che l'incarico
è già stato affidato dalla Scala al compositore Luciano Berio. Rivendicando
una sorta di patria potestà intellettuale, Veronesi ribadisce - soprattutto
per l'editore Ricordi - che se c'è qualcuno in grado di riscrivere il finale
di Turandot rispettando lo stile (e lo spirito) del maestro lucchese, è
proprio la Fondazione Puccini. E chi la dirige. «Il finale di Alfano -
commenta Veronesi - non può essere considerato quello ufficiale, anche se è
quello pubblicato dalla Casa editrice Ricordi. Come Fondazione Puccini
voglio porre la necessità di creare un nuovo finale che si basi sulle
procedure stilistiche del maestro. Oggi chi dirige Turandot sente che il
finale è stato scritto da un altro. Puccini, infatti, aveva uno stile molto
determinato e pulito. Pe questo Ricordi dovrebbe commissionare alla nostra
Fondazione un nuovo finale che possa essere considerato quello ufficiale.
Credo che noi siamo si soggetti che hanno il diritto di farlo». E non Berio,
è la conseguenza sottintesa.


_____

hahahaha!
Veramente comico! Questo Veronesi è proprio una sagoma!
Indipendentemente dal reale valore artistico del finale di Alfano (che a me
sembra bellissimo - specie nella versione non manipolata da Toscanini-), non
trovate esilarante che ...UN ALBERTO VERONESI (nientepopodimeno) si permetta
giudizi trancianti su Alfano e si consideri più attendibile di Berio???

Salutoni.
Marco Righetti.

PS: per quanto mi riguarda, ascolterò il finale di Berio nella nuova
produzione di Turandot ad Amsterdam diretta da Chailly...
Quanto mi dispiace perdermi la prima a Torre del Lago! :-)
Come potrò fare confronti????? :-)))

Davide Cabassi

da leggere,
1 ago 2001, 13:28:3701/08/01
a

"Marco Righetti" <marcor...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:pMU97.4614$_07.1...@news.infostrada.it...

> DA il Tirreno, di qualche giorno fa.
> hahahaha!
> Veramente comico! Questo Veronesi č proprio una sagoma!

> Indipendentemente dal reale valore artistico del finale di Alfano (che a
me
> sembra bellissimo - specie nella versione non manipolata da Toscanini-),
non
> trovate esilarante che ...UN ALBERTO VERONESI (nientepopodimeno) si
permetta
> giudizi trancianti su Alfano e si consideri piů attendibile di Berio???
>
> Salutoni.
> Marco Righetti.
>
> PS: per quanto mi riguarda, ascolterň il finale di Berio nella nuova

> produzione di Turandot ad Amsterdam diretta da Chailly...
> Quanto mi dispiace perdermi la prima a Torre del Lago! :-)
> Come potrň fare confronti????? :-)))

Nessun limite al pudore... pazzesco...

d
>
>
>


Ale Redfiddler

da leggere,
1 ago 2001, 15:14:4801/08/01
a

> hahahaha!
> Veramente comico! Questo Veronesi č proprio una sagoma!

> Indipendentemente dal reale valore artistico del finale di Alfano (che a
me
> sembra bellissimo - specie nella versione non manipolata da Toscanini-),
non
> trovate esilarante che ...UN ALBERTO VERONESI (nientepopodimeno) si
permetta
> giudizi trancianti su Alfano e si consideri piů attendibile di Berio???

sěn verguenza, direbbe uno spagnolo......
una vera sagoma, l'hai detto!
A:


Giampaolo Lomi

da leggere,
2 ago 2001, 10:48:0602/08/01
a
On Wed, 01 Aug 2001 14:56:21 GMT, "Marco Righetti"
<marcor...@libero.it> wrote:

>DA il Tirreno, di qualche giorno fa.
>
>
>TORRE DEL LAGO. Poco «pucciniano». Anzi per nulla. E Alberto Veronesi,
>direttore artistico del festival Puccini, tira un frego deciso sul finale di
>Turandot, scritto da Alfano e pubblicato da Ricordi. Lo ripudia. E per la

>prima del Festival, in programma venerdě sera al teatro all'aperto, lo


>modifica, cancellando tutte le digressioni che tradiscono lo stile del

>maestro lucchese, cosě evidente anche in questa opera incompiuta, il suo
>testamento musicale.

Caro Marco,
Ho letto con molto interesse questo tuo articolo. Mi sorprende, fra
l'altro, che tu legga il Tirreno, giornaletto livornese che mi ricorda
i tempi della mia giovinezza. Ne era allora direttore un certo
Giovanni Ansaldo, di cui nessuno ovviamente ricordera' il nome. Era
l'unico quotidiano che si leggeva in Toscana, senza dover cadere per
forza nelle maglie della Nazione, fogliaccio pretesco nel quale aveva
iniziato a lavorare come fattorino l'ex idraulico, ormai scomparso)
Giampaolo Cresci, o in quelle della Gazzetta, fogliaccio della piu'
volgare e bieca sinistra.
Non pensavo che tu "spulciassi" anche in Toscana. :-))) Questo
festival di Torre del Lago, e', secondo me, una inutile cosa. Ci sono
stato anni fa, quando collaborava all'organizzazione la mia amica
Giovanna Lomazzi e mi basto'. Oggi leggo che questo Alberto Veronesi
si appresta a tracciare un frego sul finale di Turandot, scritto da
Alfano , rivisto da Toscanini e diventato ormai parte integrante
dell'opera lasciata per certi aspetti incompiuta da Puccini.
Personalmente non riesco a immaginare un finale diverso.. Anzi non lo
vorrei neppure ascoltare per curiosita'. Sarebbe storicamente un
falso. E questo vale anche per quello riscritto da Berio.
Ho paura che di questo passo, un giorno di questi, si vedra'
completata l'Incompiuta di Schubert, magari con l'intervento di
Messiaen.
Personalmente trovo che le composizioni vanno lasciate cosi' come la
tradizione ce le ha tramandate. Non sono pero' neppure contrario a
certe revisioni cosiddette filologiche che ahnno l'aria di "restauro",
un po' come si fa con i vecchi edifici o i vecchi affreschi per
ripulirli dalle incrostazioni del tempo.
Diversi anni fa, all'inizio di IAMC, ci fu una lunga discussione
proprio su questo finale di Turandot. Come spesso succede, mi
appassionai al problema, e finii insultato e ostracizzato da alcuni
frequentatori del gruppo di quei tempi, che come molti, non amano
essere contraddetti sui propri punti di vista, cosa che invece mi vien
fatto di fare abbastanza spesso.
Quello che hai riportato nel tuo articolo, oltre a essere un atto di
grande presunzione da parte di questa cosiddetta "fondazione Puccini",
la dice chiara su come ormai ci si arrampichi sugli specchi, per
conquistare la ribalta.
So che oltre ad essere un grande conoscitore di lirica, storicamente e
artisticamente parlando, sei uno dei pochi che secondo me sa
articolare il ragionamento. Non sei fazioso, ne' ottuso. Qualche volta
ti arrabbi, ma chi non si arrabbierebbe davanti ai muri di gomma che
compaiono sempre piu' spesso in questo gruppo?
Allora voglio raccontarti, perche' non credo tu abbia avuto modo di
seguire quel dibattito, come dovrebbero essere andate le cose con
questo benedetto finale.
Ti premetto che le mie fonti non sono i libri di storia della musica o
di studi pucciniani. Provengono dalla viva voce di persone legate al
maestro che in un modo o nell'altro nel corso della mia permanenza a
Milano ho avuto modo di conoscere personalmente. Ormai quasi tutte
morte, come la figlia di Puccini, Fosca, sposata al conte Crespi
allora proprietario del Corriere della sera. La Bichi, nipote del
maestro e figlia di Fosca, che fu una grande stilista, che fra l'altro
creo' tutti i vestiti di Maria Callas. La figlia di Toscanini Wally,
che abitava a Milano in Via Durini, e che per una serie di circostanze
avevo spesso il piacere di incontrare, nonche' di Emanuela, figlia di
Wally e del conte di Castelbarco, la quale vive da sola, da molti anni
e si alterna fra le rovine di un vecchio castello ad Avio, nel
Trentino, e una casa di campagna a Montemerano al confine fra il Lazio
e la Toscana. Sopravvive alla meno peggio, perche' e' stata
sfortunata. Dagli zii Wladimir Horowitz e Wanda Toscanini, non ha
beccato una lira, ne' prima ne' dopo la loro morte.
Allora, di Turandot si parlava spesso. Si parlava, a dire il vero,
anche di altre opere Pucciniane e dai racconti di Fosca, personaggio
dotato fra l'altro di notevole spirito, mi rimase impressa la sua
descrizione del fiasco della Butterfly. Diceva, con un'aria che le
veniva ovviamente molto naturale, ma che a me sembrava da mito,
"...Arturo glielo diceva sempre al povero papa', che non la doveva
fare in due atti la Madama...ma lui non gli dette retta..." Con un
gradevole accento tosco-lucchese mitigato dai rigori meneghini, sarei
stato ore ad ascoltare i racconti.
Sul finale di Turandot, la sua idea era che il papocchio di Alfano,
era stato colpa di Toscanini. Puccini era in clinica in Belgio, ormai
ridotto quasi al lumicino. Aveva comunque scritto il finale come lui
lo voleva. Mancava, pare, l'orchestrazione. Puccini voleva che a
orchestrarlo fosse stato proprio Toscanini, ma il maestro si rifiuto'.
Allora, dopo la morte di Puccini, il problema che era rimasto aperto,
fu dagli eredi demandato a Toscanini, perche' scegliesse un musicista
di sua fiducia per completare l'opera. Fu cosi' che Toscanini chiamo
in causa il napoletano Franco Alfano, autore assai conosciuto, che
dopo alcune composizioni irrilevanti, riusi' ad imporsi con l'opera
Risurrezione che vide la luce nel 1904 a Torino diretta da Tullio
Serafin, allora appena 24enne. L'opera ebbe successo, e negli anni a
venire fu rappresentata nei principali teatri del mondo raggiungendo
la millesima edizione in Italia nel 1951, tre anni prima della morte
dell'autore. Ne esiste una ottima edizione discografica del 1956,
incisa a Torino con la Magda Olivero, Gismondo, Boyer e Anna di Stasio
sotto la direzione di Elio Boncompagni. Certo, all'ascolto, si
percepisce chiaramente la presenta di Giordano e di Puccini, dei quali
potrebbe apparire come una sintesi assai ben fatta. E' comunque
rimasto il suo lavoro migliore, malgrado i tentativi di Alfano di
avvicinarsi a Debussy, Strauss e Rimsky-Korsakov. Tornando dunque a
Turandot, Toscanini consegno' ad Alfano gli appunti di Puccini e gli
indico' come, secondo lui, l'opera avrebbe dovuto conchiudersi.
La prima dell'opera fu fissata per il 25 Aprile 1926 alla Scala.
Alfano consegno' in tempo debito lo spartito a Toscanini, che esegui'
regolarmente le prove. La sera della prima, tuttavia,
inaspettatamente, Toscanini interruppe l'esecuzione dopo la morte di
Liu', esattamente dove era arrivata la mano dell'autore.
Qui' le versioni sono due. Intanto non e' affatto vero, come mostrato
nel film di Camillo Mastriocinque, che Toscanini pronuncio' le famose
parole "....l'opera termina qui' per la morte dell'autore..." Il
maestro interruppe l'opera, non si giro' verso il pubblico, fece
calare il sipario che non si alzo' piu' e i pochi applausi iniziati si
smorzarono come in segno di lutto per la scomparsa di Puccini. Secondo
la Bichi e secondo Wally e quindi Emanuela, che aveva ascoltato nel
tempo i racconti di sua madre, il nonno era andato su tutte le furie.
Non aveva apprezzato il lavoro di Alfano. Non volle ritardare la prima
e penso' di troncare l'opera dopo la morte di Liu'. C'e' chi dice che
lo fece per rispetto verso il Maestro, ma secondo i pareri delle
persone sopra citate lo fece perchč il finale non era di suo
gradimento.
Ci fu una scena memorabile, fra Toscanini e Alfano il giorno dopo la
prima. Ne era testimone Fosca e anche Wally. E poiche' le sfuriate di
Toscanini sono proverbiali, non esito a dubitare del fatto che il
maestro butto' per aria i fogli scritti da Alfano, urlando e
imprecando che avrebbe dovuto rifarlo. E cosi' fu. Alfano accetto il
"consiglio" di Toscanini e in tre giorni riscrisse quel finale che
ascoltiamo ancor oggi. Non e' un grande capolavoro, ma si attiene
scrupolosamente ai temi lasciati da Puccini e ai tagli imposti da
Toscanini che, pote' eseguire l'opera completa alla ripresa, una
settimana appena dopo la prima.
Il primo finale, dura circa 18 minuti ed e' pieno di fronzoli, invero
brutti assai. Ne esiste in disco una incisione registrata a New York
nel 1985, diretta Christopher Keene, con Linda Kelm nel ruolo di
Turandot e Jon Fredrick West in quello di Calaf.
Questo finale era stato eseguito anche in un concerto a Londra nel
1982 ed e' stato aggiunto all'opera eseguita al teatro di
Philadelphia.
Il tempo ha comunque dato ragione alla seconda soluzione, piu' breve e
sicuramente piu' aderente alle intenzioni di Puccini.
Ecco perche', caro Marco, non capisco proprio la necessita' di
"ordinare", facendo un'operazione non filologica, ma antistorica un
nuovo finale, a Berio o a chicchessia.
Servira' solo agli "autori" perche' i giornali possano parlare di loro
nel bene o nel male.


>hahahaha!
>Veramente comico! Questo Veronesi č proprio una sagoma!


>Indipendentemente dal reale valore artistico del finale di Alfano (che a me
>sembra bellissimo - specie nella versione non manipolata da Toscanini-), non
>trovate esilarante che ...UN ALBERTO VERONESI (nientepopodimeno) si permetta

>giudizi trancianti su Alfano e si consideri piů attendibile di Berio???


Appunto ! Ormai non c'e' piu' limite a niente. Aspettiamoci di vedere
a chi tocchera' finire l'Incompiuta :-))))


Ciao

Giampaolo
_____________________________________________________
" Tutto cio' che e' profondo, ama la maschera "

Friedrich Nietzsche
_____________________________________________________

Carlo Gerelli

da leggere,
2 ago 2001, 11:01:4802/08/01
a
Giampaolo Lomi <gi...@flashnet.it> wrote in message
3b6a4dcf...@news.flashnet.it...
<snip>

> Ho paura che di questo passo, un giorno di questi, si vedra'
> completata l'Incompiuta di Schubert, magari con l'intervento di
> Messiaen.

ehm, questo mi sembra un po' difficile da realizzarsi
per vie, diciamo così, normali ... ;-))

Paolo Tramannoni

da leggere,
2 ago 2001, 16:01:4902/08/01
a
In article <9kbq28$pjg$1...@stargate1.inet.it>, "Carlo Gerelli"
<sof...@libero.it> wrote:

> > Ho paura che di questo passo, un giorno di questi, si vedra'
> > completata l'Incompiuta di Schubert, magari con l'intervento di
> > Messiaen.
>
> ehm, questo mi sembra un po' difficile da realizzarsi
> per vie, diciamo così, normali ... ;-))

Io ho grande fiducia nella capacità di Messiaen di completare un lavoro
così gravoso. Soprattutto, ora che è libero da impegni, diciamo così,
"mondani"...

Ciao,
Paolo

--
Paolo Tramannoni
Porto Recanati, Italy

Giampaolo Lomi

da leggere,
2 ago 2001, 19:38:5702/08/01
a
On Thu, 02 Aug 2001 22:01:49 +0200, Paolo Tramannoni
<pt...@edisons.it> wrote:


>Io ho grande fiducia nella capacità di Messiaen di completare un lavoro
>così gravoso. Soprattutto, ora che è libero da impegni, diciamo così,
>"mondani"...

Scusa, ma non credi in una vita creativa medianica, dopo il trapasso?
Un qualcosa appunto di....messianico ? :-))

Giampaolo
_____________________________________________________

" Veritas, odium parit."

Terenzio
_____________________________________________________

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
3 ago 2001, 00:22:1303/08/01
a
Qui si parla di un ragazzotto viziato che si sveglia la mattina e decide di
far riscrivere il Finale di Turandot.
Lomi si preoccupa perchè teme che si faccia altrettanto con l'Incompiuta di
Schubert.
Io invece lancio una proposta, suffragata da una cospicua cifra in danaro:
TROVIAMO QUALCUNO CHE <<<FINISCA>>> VERONESI!!!!!
Questo giovanotto di buona famiglia sta ridicolizzando un mestiere fin
troppo serio che da Angelo Mariani a finire ai giorni nostri ha visto
prodursi sì tanti grandi e tanti bluff ma che ha visto impegnata, e nella
fattispecie della Turandot c'è da farsi venire i brividi a pensarci, anche
gente della schiatta di Toscanini.
E' mai possibile che esistano MITOMANI simili?
Il povero BASAGLIA l'ha davvero fatta grossa delegittimando il ricovero
coatto.
E' possibile inoltre che quel coglione emerito del VERONESI Senior si sia
preoccupato di emettere una "legge antifumo" invece di promulgare un
referendum abrogativo delle fregnacce del figlio, che di fumo ne vende
quant'altri mai?
E allora via, cerchiamo uno scultore che finisca la PIETA' RONDANINI visto
che Michelangelo ha lasciato un aborto che somiglia a una scultura di Henry
Moore.
E del COLOSSEO che ne dite? Ci vorrebbe un Veronesi che lo rierigesse nella
sua parte mancante, magari coprendo tutti quei buchi così antiestetici.
Ma Veronesi è al corrente di come furono scritti il REQUIEM o la MESSA K427
di Mozart?
Evvai.....giù con una bella commissione, magari a Sciarrino.
Chissà che col tempo Veronesi non completi anche la IX SINFONIA di Bruckner
o che non la faccia seguire da un ispiratissimo..........."TE ALBERTUM"
!!!!!
Sono disgustato!
C'è gente che ha fatto la gavetta (molti ne hanno fatta anche più di me) e
deve assistere a questo scempio perpetrato contro la Musica per placare i
capricci di un bamboccio disadattato che deve fare "man bassa" di contributi
statali e di sponsorizzazioni profumate "MADE IN PAPA' " per far andare
avanti il suo giocattolo, un'Orchestra dove lavora un 80% di stranieri che,
obtorto collo, devono comunque sottostare alle volontà nefaste di questo
Nerone?

Gian Luigi Zampieri

--
Posted from smtp1.libero.it [193.70.192.51]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG

Marco Marcelli

da leggere,
3 ago 2001, 05:05:2203/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri wrote:

> E' possibile inoltre che quel coglione emerito del VERONESI Senior si sia
> preoccupato di emettere una "legge antifumo" invece di promulgare un
> referendum abrogativo delle fregnacce del figlio, che di fumo ne vende
> quant'altri mai?

Un momento.
Che abbia un figlio mitomane, si e' appreso adesso.
Dargli del coglione perche' voleva abrogare il fumo, eh no, questa non te la
passo, scusa!!
Eliminare il fumo sarebbe stato una manovra di intelligenza e rispetto verso i
cittadini, e chi meglio del Ministro della Sanita' ed emerito oncologo puo'
dirlo?? [RUDY, TI FISCHIANO MICA LE ORECCHIE ? :-))))))))]

Sull'assurdita' conclamata del desiderio del figlio siamo invece tutti d'accordo
(ma del resto non fu anche l'intoccabile Luciano Berio a riscrivere 'sto
finale?? Perche' lui lo puo' fare e gli altri no?).


--
===========================
Marco Marcelli - Genova
marc...@libero.it
===========================

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
3 ago 2001, 05:28:1103/08/01
a
Marcč!!!!
Strano che a uno humor fine come il tuo sia sfuggito il nesso tra il padre
inquisitore della sigaretta ....e il figlio venditore di fumo!!!!
Abolire il fumo nei locali pubblici č comunque un'impresa meritoria quanto
purtroppo non riuscita come avrebbe dovuto.
Dare del coglione al vecchio pertineva solo la sua colpa di essersi
distratto dall'arginare le tracimazioni visionarie della mente robotica del
figlio mandando appunto la Musica in fumo, come sta accadendo anche a
Palermo (Sinfonica Siciliana) dove il pargolo č stato appena nominato
Direttore Stabile.

Berio ha fatto delle operazioni interessanti in quanto a completamenti e
riscritture (penso a quanto ha fatto con Boccherini, Schubert, Brahms):
scrivere un finale d'opera significa perň avere il senso del teatro, i
"tempi drammatici", perfetta conoscenza dell'Autore,
Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero state) in
grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanč, Nello Santi,
Nicola Samale.

Gigi

--
Posted from smtp3.libero.it [193.70.192.53]

Marco Marcelli

da leggere,
3 ago 2001, 05:41:0203/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri wrote:

> Marcè!!!!


> Strano che a uno humor fine come il tuo sia sfuggito il nesso tra il padre
> inquisitore della sigaretta ....e il figlio venditore di fumo!!!!

> Abolire il fumo nei locali pubblici è comunque un'impresa meritoria quanto


> purtroppo non riuscita come avrebbe dovuto.

OK, mi sta bene allora il non aver capito la battuta! :-))


> Palermo (Sinfonica Siciliana) dove il pargolo è stato appena nominato
> Direttore Stabile.

Questa dei pargoli imposti sta diventando una triste moda: vedi Menotti &
figlio....

> Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero state) in

> grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanè, Nello Santi,
> Nicola Samale.
>

Chi e' quest'ultimo? Confesso di non averlo mai sentito nominare.....

Riccardo Santato

da leggere,
3 ago 2001, 08:16:4203/08/01
a
Marco Righetti <marcor...@libero.it> wrote:

> DA il Tirreno, di qualche giorno fa.
>
>
> TORRE DEL LAGO. Poco «pucciniano». Anzi per nulla. E Alberto Veronesi,
> direttore artistico del festival Puccini, tira un frego deciso sul finale di
> Turandot, scritto da Alfano e pubblicato da Ricordi. Lo ripudia. E per la
> prima del Festival, in programma venerdì sera al teatro all'aperto, lo
> modifica, cancellando tutte le digressioni che tradiscono lo stile del

>...

Come studente in Conservazione dei Beni Musicali, il mutamento del
finale corrisponde ad una violazione della storia dell'opera "Turandot"
e dell'Opera in senso lato.
Non ci si può permettere arbitrariamente di modificare un finale che
ormai è storico e parte del patrimonio dell'Umanità solo perchè a
Veronesi o a qualche altro individuo tale spezzone musicale non piaccia.
Trovo inoltre ridicola l'idea di pensare che solo i fruitori della
Fondazione Puccini siano i migliori ideologi e conoscitori del
linguaggio armonico, ritmico e melodico del maestro lucchese, quasi come
se essi fossero i detentori ultimi della Verità.
Piaccia o non piaccia, il finale deve essere lasciato così com'è !
Che brutti tempi per la musica.

--
Riccardo Santato
www.riccardosantato.com

Gian Luca (Samippo)

da leggere,
3 ago 2001, 09:19:1803/08/01
a
On Fri, 3 Aug 2001 04:22:13 +0000 (UTC), gianluig...@libero.it
(M° Gian Luigi Zampieri) wrote:


>Io invece lancio una proposta, suffragata da una cospicua cifra in danaro:
>TROVIAMO QUALCUNO CHE <<<FINISCA>>> VERONESI!!!!!
>Questo giovanotto di buona famiglia sta ridicolizzando un mestiere fin
>troppo serio che da Angelo Mariani a finire ai giorni nostri ha visto
>prodursi sì tanti grandi e tanti bluff ma che ha visto impegnata, e nella
>fattispecie della Turandot c'è da farsi venire i brividi a pensarci, anche
>gente della schiatta di Toscanini.
>E' mai possibile che esistano MITOMANI simili?


Caro Maestro, concordo pienamente con quello che scrivi. Ma sai chi ce
l'ha messo il Veronesi a Lucca? Te lo dico io. Una persona molto
simpatica e intoccabile su questo gruppo, apprezzata più per le sue
qualità allattative che culturali. Parlo della signora Giovanna
Melandri, per compiacere, ovviamente il padre ministro e non solo,
visto che lei di musica non ne capisce proprio come ha ampiamente
dimostrato !
Ehhh, quanti guai hanno combinato le sinistre. E pensare che c'è
ancora qualche fesso che le rimpiange.

cari saluti


Samippo

Gian Luca (Samippo)

da leggere,
3 ago 2001, 09:20:4903/08/01
a
On Fri, 03 Aug 2001 09:05:22 GMT, Marco Marcelli <marc...@libero.it>
wrote:


>Sull'assurdita' conclamata del desiderio del figlio siamo invece tutti d'accordo
>(ma del resto non fu anche l'intoccabile Luciano Berio a riscrivere 'sto
>finale?? Perche' lui lo puo' fare e gli altri no?).


Appunto. Neppure lui avrebbe dovuto provarci. E' assurdo solo
pensarlo.

Samippo

Tito Ceccherini

da leggere,
3 ago 2001, 09:35:5803/08/01
a
Marco Marcelli <marc...@libero.it> ha scritto:

>Sull'assurdita' conclamata del desiderio del figlio siamo invece tutti d'accordo
>(ma del resto non fu anche l'intoccabile Luciano Berio a riscrivere 'sto
>finale?? Perche' lui lo puo' fare e gli altri no?).

è curioso come il post di Logi possa essere stato frainteso (Luca
corregimi se il caso).
l'aasurdità dell'episodio, evidente a chi abbia anche soltanto visto
da lontano AV, è tutta scritta nella persona del suo protagonista:
nell'idea di ritoccare il finale di Turandot (discutibile quanto
volete) non ci trovo proprio nulla di assurdo, tanto meno se si chiama
in causa un musicista della statura di Berio (che non è fra i
compositori che amo di più, tanto per fugare qualche ulteriore
ambiguità)

T

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
3 ago 2001, 09:33:3803/08/01
a
Nicola Samale nasce come flautista (ora dovrebbe avere una 60ina d'anni) ma
si rivela già in giovane età come ottimo e preparato Direttore d'Orchestra.
Samale è stato allievo di FERRARA, Scherchen e altri grandi degli anni '60.
Io lo conosco da moltissimi anni e nutro per lui profonda stima: ritengo che
non abbia avuto la carriera che meritava, anche lui per combinazioni
sfortunate dovute anche a concentrazioni di potere nelle mani di alcuni
rapaci suoi colleghi coetanei.
Da notare anche l'impegno musicologico di Samale che, da profondo
Bruckneriano, ha completato la IX Sinfonia attraverso una ricerca molto
accurata: questa è stata registrata da Eliahu Inbal e in seguito anche da
Gennadi Rozhdestvensky, al quale presentai Samale molti anni fa.
Titolare di Direzione d'Orchestra al Cons. dell'Aquila per molti anni, ora
si dedica all'attività Concertistica e Lirica presso diversi enti.
E' uno dei pochi colleghi che stimo incondizionatamente.

Gian Luigi

--
Posted from smtp2.libero.it [193.70.192.52]

Giampaolo Lomi

da leggere,
3 ago 2001, 10:24:2803/08/01
a


On Fri, 03 Aug 2001 09:41:02 GMT, Marco Marcelli <marc...@libero.it>
wrote:


>Questa dei pargoli imposti sta diventando una triste moda: vedi Menotti &
>figlio....

Non e' esattamente la stessa cosa. Il figlio di Menotti non ha alcuna
pretesa di carattere artistico, ne' tantomeno quella di metter mano a
revisioni di opere del padre o di altri. Quello che fa (e che poi e'
la cosa che piu' di ogni altra ha irritato i dinosauri) e' l'aver
ricevuto da Menotti l'incarico di "direttore e presidente" del
festival dei due mondi, carica che fino a poco fa era detenuta da
Menotti stesso. Dovendosi ritirare per limiti d'eta' ha voluto
lasciare nelle mani del figlio la parte amministrativa per parare
eventuali malversazioni o cose analoghe da parte di altri. Che abbia
fatto bene o meno, non lo so. Forse ha sbagliato. Staremo a vedere
cosa accdra' quando il maestro si ritrovera' a riposare in una piccola
urna accanto a quella di Schippers in piazza del Duomo a Spoleto.


On Fri, 3 Aug 2001 09:28:11 +0000 (UTC), gianluig...@libero.it


(M° Gian Luigi Zampieri) wrote:

>> Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero state) in
>> grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanè, Nello Santi,
>> Nicola Samale.

Neanche per idea. La musica non si tocca . Punto e basta ! Se hanno il
"prurito compositorio" si sfoghino a creare qualcosa di personale ex
novo. Non lo fanno perche' data la scarsita' creativa che possiedono,
non ce la fanno ad arrivare da soli alla ribalta. E allora si
appoggiano all'ombra di un autore famoso sperando di essere
rimorchiati al traino. Anche se ne parleranno malissimo e' sempre
meglio di nulla. Caro amico, cosi' proprio non va.

Quanto a Patane' e' stato uno dei migliori direttori che io abbia
ascoltato. Mi ricordo la sua Norma di Orange e la Forza del Destino
del 78 alla Scala, tanto per citare un paio di sue opere. Ma da
persona intelligente quale era, non ha mai preteso di completare parti
di opere incompiute. Santi e' un buon direttore, di quelli cosi' detti
di "garanzia" Dirige ancora, malgrado i 70 compiuti. Lascialo dirigere
fin che puo'. E' la cosa migliore che sa fare, e che l'ha tenuto a
galla per 50 anni.
Samale di cui parli, e' per caso il direttore artistico dell'orchestra
sinfonica di Matera , del Lazio, Cerveteri, Frosinone e provincia?
Meglio che continui a dirigere in Ciocaria e a seguire Baglioni !
Vedo che ti va di scherzare.

Ciao

Ale Redfiddler

da leggere,
3 ago 2001, 14:22:3703/08/01
a

"Marco Marcelli" <marc...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3B6A68B3...@libero.it...

> Sull'assurdita' conclamata del desiderio del figlio siamo invece tutti
d'accordo
> (ma del resto non fu anche l'intoccabile Luciano Berio a riscrivere 'sto
> finale?? Perche' lui lo puo' fare e gli altri no?).

Molto semplice: perchè Berio ha le carte in regola per farlo, e non deve
dimostrare a nessuno la sua bravura come musicista.
Si aspettano ancora prove musicali degne di un minimo di considerazione da
parte di Veronesi jr.
Poi, per carità, anche tu od io possiamo riscrivere il finale di Turandot,
mica è vietato dalla legge!
Non so com'è, ma qualcosa mi dice che non ci guadagneremo molti danari
:-)))))))))))))))
A.

Ale Redfiddler

da leggere,
3 ago 2001, 14:22:3803/08/01
a

"M° Gian Luigi Zampieri" <gianluig...@libero.it> ha scritto nel
messaggio news:00a401c11bfe$5dc02080$45981897@it...

> Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero state)
in

> grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanè, Nello
Santi,
> Nicola Samale.

su Patanè, nessun dubbio.
Il massimo pucciniano vissuto, forse.
Il suo Gianni Schicchi è assolutamente memorabile (ma tutto il trittico lo
è)
A:

Ale Redfiddler

da leggere,
3 ago 2001, 14:22:3903/08/01
a

"Giampaolo Lomi" <gi...@flashnet.it> ha scritto nel messaggio
news:3b6eb342...@news.flashnet.it...

> Samale di cui parli, e' per caso il direttore artistico dell'orchestra
> sinfonica di Matera , del Lazio, Cerveteri, Frosinone e provincia?
> Meglio che continui a dirigere in Ciocaria e a seguire Baglioni !
> Vedo che ti va di scherzare.

Caro Giampaolo,
sbagli, e di grosso.
Attento prima di sottovalutare persona a te non nota.
Samale è ottimo professionista, musicista impeccabile e conoscitore delle
cose d'orchestra finissimo.
Attenzione, l'insulto gratutito non è d'uopo in questo caso!
A.

Ale Redfiddler

da leggere,
3 ago 2001, 14:22:4003/08/01
a

"Gian Luca (Samippo)" <sam...@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:3b6aa3b...@news.tin.it...

come al solito, parli di ciò che non conosci minimamente.
La Melandri (che personalmente detesto e aborrisco, e spero finisca a lavare
i pavimenti del suo ex-ministero) non c'entra proprio un tubo in questo
caso, nè c'entra (se non alla lontana) il padre.
Veronesi fu infatti nominato direttore artistico del Festival in questione
prima che il padre diventasse ministro.
Non ti dico chi ha nominato Veronesi a quella carica, non son chiacchere da
NG, ma ti basti sapere che non ci rimarrà a lungo.
Risentiamoci l'anno prossimo e vedrai se non dicevo il vero.
Ma non per via di Urbani.
In questa storia i ministri non c'entrano.
E stai attento prima di strumentalizzare anche la pappa che dai al cane....
Salvo restando le critiche alla Melandri che sono sacrosante.
A:


Marco Marcelli

da leggere,
3 ago 2001, 15:18:0903/08/01
a

Tito Ceccherini wrote:

> è curioso come il post di Logi possa essere stato frainteso (Luca
> corregimi se il caso).

Post di Logi??
Quale?
A me risulta che il post originale sia di Marco Righetti......

Tito Ceccherini

da leggere,
3 ago 2001, 18:05:2603/08/01
a
Marco Marcelli <marc...@libero.it> ha scritto:

>Tito Ceccherini wrote:
>
>> č curioso come il post di Logi possa essere stato frainteso (Luca


>> corregimi se il caso).
>
>Post di Logi??
>Quale?
>A me risulta che il post originale sia di Marco Righetti......

anch'io, qualche volta, dormo in piedi... ;-))
ciao

T

Paolo Tramannoni

da leggere,
3 ago 2001, 18:47:1403/08/01
a
In article <QZBa7.2134$fA3....@news.infostrada.it>, "Ale Redfiddler"
<redfi...@libero.it> wrote:

> Salvo restando le critiche alla Melandri che sono sacrosante.

Adesso che non è più ministro, posso tornare ad esserne innamorato?

p.

Rodolfo Canaletti

da leggere,
3 ago 2001, 18:48:3303/08/01
a
Paolo Tramannoni <pt...@edisons.it> wrote:

> In article <QZBa7.2134$fA3....@news.infostrada.it>, "Ale Redfiddler"
> <redfi...@libero.it> wrote:
>
> > Salvo restando le critiche alla Melandri che sono sacrosante.
>
> Adesso che non è più ministro, posso tornare ad esserne innamorato?

Non mi avevi confessato che eri innamorato di Susy Blady?

Ciao

Rudy

====================================================
If the doors of perception were cleansed every
thing would appear to man as it is: infinite.
William Blake
====================================================

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
3 ago 2001, 20:21:2703/08/01
a
Io ho fatto i nomi di persone (Patanè, Santi, Samale e forse potrei
aggiungerne pochi altri) che sarebbero in grado di fare quel lavoro, non di
gente che si è arrogata la pretesa di farlo.
Per quanto riguarda Samale, non so se segua Baglioni o altri del genere (non
mi risulta), di certo a volte appare in stagioni liriche non di prim'ordine
ma converrai sul fatto che in qualche modo bisogna campare e che se certi
posti chiave vengono affidati ai Veronesi Jr., Vlad Jr., Benedetti
Michelangeli Jr., e altri rampolli simili, non rimane che fare la propria
dignitosa attività anche in provincia.
Io non ho voglia di scherzare ma tra noi direttori una certa pulizia
"etnica", anzi pardon, una pulizia "patronimica" sarebbe auspicabile in
certi casi.
GLZ

Giampaolo Lomi

da leggere,
3 ago 2001, 20:29:4003/08/01
a
On Fri, 03 Aug 2001 18:22:39 GMT, "Ale Redfiddler"
<redfi...@libero.it> wrote:

>Caro Giampaolo,
>sbagli, e di grosso.
>Attento prima di sottovalutare persona a te non nota.
>Samale è ottimo professionista, musicista impeccabile e conoscitore delle
>cose d'orchestra finissimo.
>Attenzione, l'insulto gratutito non è d'uopo in questo caso!
>A.


Cara Ale,

Non sbaglio per niente e non ritengo di aver offeso nessuno. Ti prego,
visto che ci tieni a muovere appunti senza ragione, e ti atteggi un
po' troppo a Catone il censore, di considerare che l'insulto gratuito
potrebbe essere proprio il tuo e non e' d'uopo in questo caso.

Ho scritto che Nicola Samale e' stato direttore artistico del
conservatorio di Matera. Ed e' cosi'. La sua nomina fu ratificata con
decreto del presidente della Provincia n.31221 il 5 agosto 1997. Puoi
telefonare a questo numero se vuoi conferma : 0835-314319
Ho scritto che seguito Baglioni in un suo concerto e nella
registrazione di un suo disco. Il disco di Claudio Baglioni si chiama
" Solo" e contiene 10 canzoni. In questo disco, insieme ad altri 30
musicisti collaboratori si e' limitato a scrivere e a dirigere "gli
Archi", insieme a un certo Toto Torquati

Ho scritto che ha diretto in Ciociaria. Ebbene il 30 giugno ha diretto
ad Anagni, l'orchestra di Roma in un concerto nella cattedrale con il
soprano Stefania D'Angeli.

Non ho scritto, ma lo scrivo adesso, che ha dato lezioni a Fabio
Liberatori, autore di varie composizioni moderne e colonne sonore per
cinema, fra cui tutte quelle di Carlo Verdone.

Non ho scritto, ma lo scrivo adesso, che e' stato maestro, insieme a
Vieri Tosatti e Alessandro Cusatelli (li conosci??) di Federico
Biscione, che molto tempo dopo divenne allievo di Gianluigi Gelmetti.

E qui' mi fermo e torno a ripetere che non ho inteso insultare
nessuno, a meno che si possa ritenere un insulto sottolineare le
attivita' svolte da un musicista nel tempo. Anzi mi sento io
profondamente offeso a nome di Puccini, che si possa minimamente
pensare di affidare il finale di Turandot a un maestro che ha il
curriculum che ho descritto. Ovviamente Samale ha svolto molte altre
attivita', piu' o meno sulla medesima scia di quelle descritte, che mi
pare superfluo elencare.

Ecco perche' ho ritenuto uno scherzo quanto proposto dal maestro
Zampieri. Credo che occorra un tantino di modestia in piu'. Anzi
rimango fermo nel mio convincimento che nessuno puo' permettersi di
toccare un'opera di Puccini per qualsivoglia ragione, tantomeno Berio
che con la sua musica e' lontano mille miglia dalle armonie del genio
lucchese. Berio sta facendo molto bene a Santa Cecilia, e se riesce a
rimanerci, forse vedremo un cartellone importante come quello appena
trascorso che ha portato Abbado a Roma con le 9 sinfonie e i 5
concerti di LVB.

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
4 ago 2001, 04:33:2104/08/01
a
>Non mi avevi confessato che eri innamorato di Susy Blady?
>
>Ciao
>Rudy

E Rosy Bindi, Livia Turco, Adele Faccio.....dove le mettiamo?

--
Posted from smtp1.libero.it [193.70.192.51]

Bernardo Paoli

da leggere,
4 ago 2001, 05:21:2404/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri <gianluig...@libero.it> wrote in message
00a401c11bfe$5dc02080$45981897@it...

>
> Berio ha fatto delle operazioni interessanti in quanto a completamenti e
> riscritture (penso a quanto ha fatto con Boccherini, Schubert, Brahms):
> scrivere un finale d'opera significa però avere il senso del teatro, i

> "tempi drammatici", perfetta conoscenza dell'Autore,
> Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero state)
in
> grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanè, Nello
Santi,
> Nicola Samale.

Guarda, tre ottimi direttori senz'altro (Samale te lo concedo sulla
fiducia...). Ma che siano in grado di completare il finale di Turandot...
Specie Nello Santi, che c'entra il buon vecchio Nello? Santi sta a Puccini
come Zedda sta a Rossini? Non scherziamo!

Bernardo


Bernardo Paoli

da leggere,
4 ago 2001, 05:21:2404/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri <gianluig...@libero.it> wrote in message
00c001c11c7b$28a5e380$45981897@it...

> Io non ho voglia di scherzare ma tra noi direttori una certa pulizia
> "etnica", anzi pardon, una pulizia "patronimica" sarebbe auspicabile in
> certi casi.

Mi permetto di aggiungere ai nomi che hai fatto quello di Pinzauti jr. Poi
ci sono i rampolli artistici, ma quella è un'altra storia.

Ciao,
Bernardo


v i n i x ©

da leggere,
4 ago 2001, 08:21:2404/08/01
a
sam...@tin.it (Gian Luca (Samippo))

in thread "Re: Veronesi riscrive il finale di Turandot. :-D" wrote:

>Ma sai chi ce
>l'ha messo il Veronesi a Lucca?

A Lucca, se permetti, non ce l'ha messo proprio nessuno. Dalle parti di
Viareggio, al di la del Quiesa, semmai ...

ciao
-----
Vinicio Matteucci
Pistoia, Italy
xi...@libero.it
-----
Nella ebefrenia c'e' qualcosa di serio che,
meglio orientato, potrebbe moltiplicare
il numero dei capolavori.

schillogeno

da leggere,
4 ago 2001, 08:44:5904/08/01
a
On Fri, 03 Aug 2001 18:22:37 GMT, "Ale Redfiddler"
<redfi...@libero.it> wrote:


>Poi, per carità, anche tu od io possiamo riscrivere il finale di Turandot,
>mica è vietato dalla legge!

Infatti. Io ho appena terminato il mio finale di Turandot.
Debbo riguardarlo, però: alcuni passaggi reggae creano difficoltà alla
sezione degli ottoni.


Schillogeno
-----------
Giornalisti musicali: gente che non sa scrivere,
che intervista gente che non sa parlare, per un
pubblico che non sa leggere. (Frank Zappa)

Ale Redfiddler

da leggere,
4 ago 2001, 13:17:5204/08/01
a

"Giampaolo Lomi" <gi...@flashnet.it> ha scritto nel messaggio
news:3b6c3c7d...@news.flashnet.it...

> On Fri, 03 Aug 2001 18:22:39 GMT, "Ale Redfiddler"
> <redfi...@libero.it> wrote:

> Cara Ale,
>
> Non sbaglio per niente e non ritengo di aver offeso nessuno. Ti prego,
> visto che ci tieni a muovere appunti senza ragione, e ti atteggi un
> po' troppo a Catone il censore, di considerare che l'insulto gratuito
> potrebbe essere proprio il tuo e non e' d'uopo in questo caso.
>
> Ho scritto che Nicola Samale e' stato direttore artistico del
> conservatorio di Matera. Ed e' cosi'. La sua nomina fu ratificata con
> decreto del presidente della Provincia n.31221 il 5 agosto 1997. Puoi

Eccetera

ma dài, era chiaro l'intento del tuo post....(e cioè quello di sminuire
Samale)


> Anzi mi sento io
> profondamente offeso a nome di Puccini, che si possa minimamente
> pensare di affidare il finale di Turandot a un maestro che ha il
> curriculum che ho descritto. Ovviamente Samale ha svolto molte altre
> attivita', piu' o meno sulla medesima scia di quelle descritte, che mi
> pare superfluo elencare.

ma scusa, è ovvio che lo ritieni incapace.

> Ecco perche' ho ritenuto uno scherzo quanto proposto dal maestro
> Zampieri. Credo che occorra un tantino di modestia in piu'. Anzi
> rimango fermo nel mio convincimento che nessuno puo' permettersi di
> toccare un'opera di Puccini per qualsivoglia ragione, tantomeno Berio
> che con la sua musica e' lontano mille miglia dalle armonie del genio


questo è un altro paio di maniche.
E' lecito ritenere che nessuno dovrebbe metter mano al finale.
(anche se Berio ha già dato prova mille volte di poter fare rimaneggiamenti
di ogni genere e, come ogni musicista che si rispetti, in "stile"-e intendo
stile altrui. Il suo stile personale in questo caso non c'entrerebbe)
Ma credo che Zampieri avesse ragione.
E cioè credo volesse sostenere che Samale è sicuramente in grado di farlo
"tecnicamente" (mentre Veronesi, sicuramente no).
E su questo non ho il minimo dubbio.
(il suo CV non c'entra, non prova e non toglie nulla)
ciao
Ale


Ale Redfiddler

da leggere,
4 ago 2001, 13:17:5304/08/01
a

"Paolo Tramannoni" <pt...@edisons.it> ha scritto nel messaggio
news:ptram-924FB5....@News.CIS.DFN.DE...

> In article <QZBa7.2134$fA3....@news.infostrada.it>, "Ale Redfiddler"
> <redfi...@libero.it> wrote:
>
> > Salvo restando le critiche alla Melandri che sono sacrosante.
>
> Adesso che non è più ministro, posso tornare ad esserne innamorato?

Guarda che corre voce ti voglia invitare per una cena in tête-à-tête al
Gambero rosso.
Facci sapere :-))))
A.


Ale Redfiddler

da leggere,
4 ago 2001, 13:17:5304/08/01
a

"Rodolfo Canaletti" <rodolfo....@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1exlbpi.7xmzwk17btcm4N%rodolfo....@tin.it...

> Paolo Tramannoni <pt...@edisons.it> wrote:
>
> > In article <QZBa7.2134$fA3....@news.infostrada.it>, "Ale Redfiddler"
> > <redfi...@libero.it> wrote:
> >
> > > Salvo restando le critiche alla Melandri che sono sacrosante.
> >
> > Adesso che non è più ministro, posso tornare ad esserne innamorato?
>
> Non mi avevi confessato che eri innamorato di Susy Blady?

Era Susy Blady o Rosi Bindi?
A:


Rodolfo Canaletti

da leggere,
4 ago 2001, 17:59:2904/08/01
a
Ale Redfiddler <redfi...@libero.it> wrote:


> > > Adesso che non è più ministro, posso tornare ad esserne innamorato?
> >
> > Non mi avevi confessato che eri innamorato di Susy Blady?
>
> Era Susy Blady o Rosi Bindi?

Sei perfida!!!!

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
5 ago 2001, 05:10:5405/08/01
a
Bernardo Paoli ha scritto:

>Mi permetto di aggiungere ai nomi che hai fatto quello di Pinzauti jr. Poi
>ci sono i rampolli artistici, ma quella è un'altra storia.


Mi si perdoni la grave omissione: il giovane Pinza(M)uti spero non se ne
abbia a male per non essere stato menzionato.
GLZ

--
Posted from smtp3.libero.it [193.70.192.53]

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
5 ago 2001, 05:20:2605/08/01
a
Bernardo Paoli ha scritto:

>Specie Nello Santi, che c'entra il buon vecchio Nello? Santi sta a Puccini
>come Zedda sta a Rossini? Non scherziamo!


Io non discetto sulla puccinianità di uno o dell'altro.
Mi limito, sulla base delle conoscenze personali in mio possesso, a
menzionare chi secondo me potrebbe essere in grado tecnicamente.
Amici miei, scrivere il finale di un'Opera non significa solo piazzare un
testo sotto ad una melodia più o meno bella.
Scrivere una scena lirica significa darle il colore strumentale, curare
l'Orchestrazione nei minimi dettagli.
E assicuro chiunque che per Orchestrare occorre conoscere TUTTO della
tavolozza.
Ahimè, ai nostri tempi non esistono più molti Direttori che conoscano gli
strumenti come una volta facevano Mascagni, De Sabata, Hindemith.
Menzionando quei tre (mannaggia a me e quando non mi sto zitto), ho indicato
3 persone che per studi fatti, esperienza maturata, capacità analitica, sono
in possesso di cognizioni tecniche tali da poter intelaiare un lavoro come
quello in oggetto.
Sul risultato espressivo-musical-drammaturgico è logico che non posso
garantire.
Spesso su questo NG si confonde il Musicista di mestiere (quello che suona,
compone, orchestra, arrangia, revisiona) con il semplice appassionato che
con la matita sta sul divano a sentire i dischi lanciando gesti più o meno
verosimili.
Conosco semplici appassionati con una vasta conoscenza del repertorio ma
poi, il mestiere, è altro.
Santi non sarà il pucciniano per antonomasia ma il mestiere lo conosce fin
troppo bene.
GLZ

--
Posted from smtp2.libero.it [193.70.192.52]

Marco Marcelli

da leggere,
5 ago 2001, 05:34:2805/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri wrote:

> Menzionando quei tre (mannaggia a me e quando non mi sto zitto), ho indicato
> 3 persone che per studi fatti, esperienza maturata, capacità analitica, sono
> in possesso di cognizioni tecniche tali da poter intelaiare un lavoro come
> quello in oggetto.
> Sul risultato espressivo-musical-drammaturgico è logico che non posso
> garantire.

Questo che dici e', direi, chiarificatore.
Dalla tua affermazione originaria sembrava che tu ritenessi queste tre
personalita' all'altezza non solo tecnica, ma anche artistica di Puccini, a
questo sostituibili senza che si potesse notare la differenza.
Tutto qui.

Ale Redfiddler

da leggere,
5 ago 2001, 05:54:5205/08/01
a

"M° Gian Luigi Zampieri" <gianluig...@libero.it> ha scritto nel
messaggio news:014001c11d8f$9cbac820$45981897@it...

> Spesso su questo NG si confonde il Musicista di mestiere (quello che
suona,
> compone, orchestra, arrangia, revisiona) con il semplice appassionato che
> con la matita sta sul divano a sentire i dischi lanciando gesti più o meno
> verosimili.
> Conosco semplici appassionati con una vasta conoscenza del repertorio ma
> poi, il mestiere, è altro.
> Santi non sarà il pucciniano per antonomasia ma il mestiere lo conosce fin
> troppo bene.

eccolo lì!
Prima di discettare di stili e indole e quant'altro, forse bisognerebbe
capire -al di là appunto del gusto personale - chi realmente è in grado
*tecnicamente* di scrivere un finale che, comunque, sarà sempre e solo un
pallido surrogato di ciò che avrebbe potuto essere il vero finale
pucciniano.
Fermo restando questo, in Italia si contano sulle dita di una mano quelli in
grado di farlo in modo se non altro corretto.
ciao
A.


Ale Redfiddler

da leggere,
5 ago 2001, 05:54:5105/08/01
a

"Rodolfo Canaletti" <rodolfo....@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1exn3h7.14qp0s1o1p1j0N%rodolfo....@tin.it...
> Ale Redfiddler <redfi...@libero.it> wrote:

> > Era Susy Blady o Rosi Bindi?
>
> Sei perfida!!!!

Senti chi parla ;-))))))))))))

ciao
Ale

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
5 ago 2001, 09:46:2405/08/01
a
Marco Marcelli ha scritto:

>Questo che dici e', direi, chiarificatore.
>Dalla tua affermazione originaria sembrava che tu ritenessi queste tre
>personalita' all'altezza non solo tecnica, ma anche artistica di Puccini, a
>questo sostituibili senza che si potesse notare la differenza.
>Tutto qui.


Marco, ma ti pare che mi metterei a fare il Torquemada con Veronesi sparando
poi io stesso un'affermazione pretenziosa e farneticante?
Hai compreso sicuramente che, tra quelli che io conosco, ho menzionato
persone in possesso di strumenti "tecnico-cognitivi" per poter realizzare un
posticcio che sopperisca ad un troncone mancante.
E se fossimo tutti in grado.....sai che casino?
Anni fa scrissi un "pastiche" (spero si scriva così) intitolato "7°
Brandeburghese": una fuga vera e propria sul Soggetto di Braccio di Ferro
con organico orchestrale bachiano.
Il pezzo ebbe un bel successo quando lo eseguii ma.....non mi venne mai in
mente di passarlo ad Harnoncourt per farlo incidere insieme ai primi 6
:-))))))
Anche gli scultori che ripararono la Pietà di Michelangelo a S.Pietro erano
ottimi tecnici ma ........non erano Michelangelo!
GLZ

--
Posted from smtp1.libero.it [193.70.192.51]

Marco Marcelli

da leggere,
5 ago 2001, 10:44:5505/08/01
a

M° Gian Luigi Zampieri wrote:

> Anni fa scrissi un "pastiche" (spero si scriva così) intitolato "7°
> Brandeburghese": una fuga vera e propria sul Soggetto di Braccio di Ferro
> con organico orchestrale bachiano.
> Il pezzo ebbe un bel successo quando lo eseguii ma.....non mi venne mai in
> mente di passarlo ad Harnoncourt per farlo incidere insieme ai primi 6
> :-))))))

Ma a me incuriosirebbe da matti, giuro! :-)))))


> Anche gli scultori che ripararono la Pietà di Michelangelo a S.Pietro erano
> ottimi tecnici ma ........non erano Michelangelo!

Certo. Io cercavo solo di spiegare COSA si poteva aver capito, data la tua
testuale "(mannaggia a me e quando non mi sto zitto)" !!! :-))))))

Ciao!

Paolo Tramannoni

da leggere,
5 ago 2001, 11:25:1805/08/01
a
In article <NZBa7.2131$fA3....@news.infostrada.it>, "Ale Redfiddler"
<redfi...@libero.it> wrote:

> > (ma del resto non fu anche l'intoccabile Luciano Berio a riscrivere 'sto
> > finale?? Perche' lui lo puo' fare e gli altri no?).
>
> Molto semplice: perchč Berio ha le carte in regola per farlo, e non deve
> dimostrare a nessuno la sua bravura come musicista.

Sě e no. Che Berio sappia mettersi la parrucca che vuole lo ha
dimostrato piů volte, e in maniera comprensibile e apprezzabile non solo
da chi ama la musica successiva alla II Guerra Mondiale. Ma che non sia
sempre il caso di completare le incompiute lo ha dichiarato lui stesso,
nel pubblicare Rendering: non la ricostruzione, ma la tracciatura a
matita rossa delle parti mancanti dell'affresco. Ciň che l'autore non ha
compiuto, non sta ai vivi pitturarlo.

Del resto, č dai tempi di Virgilio che 'sta storia dei completamenti va
avanti... Come se la morte fosse un evento trascurabile nella biografia
di un artista.

Ciao,
Paolo

Arrigo Quattrocchi

da leggere,
5 ago 2001, 20:09:3405/08/01
a

"Riccardo Santato" <san...@libero.it> wrote in message
news:1exkhi0.12qpgqz1l2keycN%san...@libero.it...

>
> Come studente in Conservazione dei Beni Musicali, il mutamento del
> finale corrisponde ad una violazione della storia dell'opera "Turandot"
> e dell'Opera in senso lato.
> Non ci si può permettere arbitrariamente di modificare un finale che
> ormai è storico e parte del patrimonio dell'Umanità solo perchè a
> Veronesi o a qualche altro individuo tale spezzone musicale non piaccia.

> Piaccia o non piaccia, il finale deve essere lasciato così com'è !
> Che brutti tempi per la musica.
>
> --
> Riccardo Santato
> www.riccardosantato.com


Certe volte leggendo certi post mi domando se sono scritti sul serio o con
intenzioni ludiche.
Temo che in questo caso sia vera la prima ipotesi. Ma anche altri interventi
che ho letto mi sembrano frutto di partiti presi poco confortanti.

Sotto il profilo legale, scaduti i diritti di un autore (a 70 anni dalla
morte) nulla impedisce di utilizzare la musica di questo autore per i fini
più disparati. Dunque nessuna arbitrarietà ci può essere nell'intervenire su
un brano musicale. Altrimenti, tanto per fare un esempio, occorrerebbe
impedire a Uri Caine di riscrivere la musica di Mahler, di Bach e via
dicendo. Anzi proprio il fatto che una musica diventi per così dire
"storica" ne rende legittima ogni manipolazione.

(Strano peraltro che nessuno abbia rilevato che, per quanto riguarda il
finale di Turandot, la posta in gioco sia essenzialmente editoriale, poiché
lo scadere dei diritti di Alfano mette in moto una serie di iniziative per
prolungare la possibilità dell'editore di continuare a percepire diritti
d'autore con l'esecuzione dell'opera. Ma questo è un discorso che spiega le
cause senza entrare nel merito.)

Dunque è giusto affermare con chiarezza che indignarsi in nome del
"patrimonio dell'Umanità" è solo fare della retorica a buon mercato. Come
tutte le opere incompiute "Turandot" venne completata fuori del controllo
dell'autore, secondo criteri che presuppongono un intervento piuttosto
incisivo di un altro musicista, talvolta con una notevole dose di creatività
autonoma. Uno dei motivi di fascino della cosiddetta opera d'arte è proprio
quello di parlare in modo differente a ciascuna epoca. In particolar modo,
le opere incompiute si prestano a un rapporto dialettico con successive
epoche storiche, proprio perché la incompiutezza le predispone a
interpretazioni sempre aperte e rinnovate.

Così molte opere incompiute sono state completate subito dopo la morte
dell'autore secondo criteri che sono stati riconosciuti poco attendibili o
comunque discutibili in epoche successive. Basterebbe pensare al Requiem di
Mozart, o alla Kovancina di Musorgskij, partiture che hanno subito
completamenti di vario tipo. La Kovancina è stata completata da Stravinskij
e da Sostakovic in modo molto diverso e affascinante. Pensare che il
completamento originario di Rimskij Korsakov dovesse essere l'unico
accettabile perchè parte integrante della storia dell'opera, sarebbe stato
discorso miope e anche stupido, anche perché avrebbe privato i posteri del
piacere di ascoltare le soluzioni ideate da grandi compositori per un
autentico enigma musicale.

Non si vede perché per Turandot debba valere un discorso diverso. Nuovi
completamenti, nutriti di una maggiore o minore dose di creatività, non
toglieranno certo nulla a Puccini. E questo per un motivo semplicissimo:
che essendo la musica un arte performativa, la riscrittura di un finale non
cancella le versioni precedenti (come avviene, ad esempio, per il restauro
di un affresco) ma si affianca ad esse. Niente e nessuno impedirà mai a un
teatro di eseguire la Kovancina nella versione di Rimskij e la Turandot
nella versione di Alfano. E su questa semplice constatazione occorrerebbe
riflettere prima di scagliarsi contro chi si accinge a un lavoro di questo
tipo.

Dunque ben vengano nuovi finali di Turandot, siano essi falsamente
"filologici" come vogliono i sedicenti difensori dello "stile" del maestro
(il cui insuccesso è fin troppo facile profetizzare), o presumibilmente
creativi, come quello del più celebrato compositore italiano in attività, a
cui si dovrebbe perlomeno rispetto ed attenzione.

Trovo veramente preoccupante il discorso secondo il quale siccome sempre
così si è fatto, occorre continuare a fare così. Questo tipo di
conservatorismo, frutto di pigrizia mentale, è questo sì indice di brutti
tempi per la musica, soprattutto se viene dalle giovani generazioni.

Davide Cabassi

da leggere,
6 ago 2001, 14:36:2206/08/01
a

"Arrigo Quattrocchi" <ar.quat...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:9kkn75$v6q$1...@diesel.cu.mi.it...

> Certe volte leggendo certi post mi domando se sono scritti sul serio o con
> intenzioni ludiche.
> Temo che in questo caso sia vera la prima ipotesi. Ma anche altri
interventi
> che ho letto mi sembrano frutto di partiti presi poco confortanti.

[cut]

Applauso, lode, menzione, bacio accademico e ringraziamento personale.

d


Carlo Grante

da leggere,
6 ago 2001, 15:36:4206/08/01
a
On Mon, 6 Aug 2001 02:09:34 +0200, "Arrigo Quattrocchi"
<ar.quat...@mclink.it> wrote:

>
>Così molte opere incompiute sono state completate subito dopo la morte
>dell'autore secondo criteri che sono stati riconosciuti poco attendibili o
>comunque discutibili in epoche successive. Basterebbe pensare al Requiem di
>Mozart, o alla Kovancina di Musorgskij, partiture che hanno subito
>completamenti di vario tipo. La Kovancina è stata completata da Stravinskij
>e da Sostakovic in modo molto diverso e affascinante. Pensare che il
>completamento originario di Rimskij Korsakov dovesse essere l'unico
>accettabile perchè parte integrante della storia dell'opera, sarebbe stato
>discorso miope e anche stupido, anche perché avrebbe privato i posteri del
>piacere di ascoltare le soluzioni ideate da grandi compositori per un
>autentico enigma musicale.
>
>Non si vede perché per Turandot debba valere un discorso diverso. Nuovi
>completamenti, nutriti di una maggiore o minore dose di creatività, non
>toglieranno certo nulla a Puccini. E questo per un motivo semplicissimo:
>che essendo la musica un arte performativa, la riscrittura di un finale non
>cancella le versioni precedenti (come avviene, ad esempio, per il restauro
>di un affresco) ma si affianca ad esse. Niente e nessuno impedirà mai a un
>teatro di eseguire la Kovancina nella versione di Rimskij e la Turandot
>nella versione di Alfano. E su questa semplice constatazione occorrerebbe
>riflettere prima di scagliarsi contro chi si accinge a un lavoro di questo
>tipo.
>

C'è una nutrita lista di completamenti "d'autore", che per la loro
autorevolezza non sono neanche più tanto da considerarsi tali.
Prendiamo ad esempio Atlantide di Falla, completata da Halffter;
Navarra di Albeniz completata da non mi ricordo chi; Doktor Faustus di
Busoni completato da Jarnach ed in sehguito ricostruito e ricreato da
Beaumont. Addirittura c'è un'opera di Busoni che è un completamento:
la Fantasia Contrappuntistica (che completa l'ultima fuga di Bach). Si
può andare avanti ad oltranza, e sarebbe pure molto interessante.
E' però anche vero che spesso i completamenti sono il frutto di
un'ambizione di ribalta come compositore, come lo sono certe revisioni
pretestuose ed ipertrofiche che sembrano usare il materiale
originario, appunto, come pretesto. Insomma, dipende da chi lo fa e
come lo fa.
Io sono a favore di qualsiai ricreazione o completamento di un'opera
data, quando lo scopo e la motivazione siano ben chiari. Ciò
contribuisce a trasformare il repertorio in repertorio, in virtù della
sua sua statuaria presenza, come insieme di "classici", nel continuum
della storia dell'arte in senso lato.

Carlo

Cioran's son [Luca F.P]

da leggere,
6 ago 2001, 18:12:1506/08/01
a
On Mon, 6 Aug 2001 02:09:34 +0200, "Arrigo Quattrocchi"
<ar.quat...@mclink.it> wrote:

>

>Trovo veramente preoccupante il discorso secondo il quale siccome sempre
>così si è fatto, occorre continuare a fare così. Questo tipo di
>conservatorismo, frutto di pigrizia mentale, è questo sì indice di brutti
>tempi per la musica, soprattutto se viene dalle giovani generazioni.
>
>

ma certo!
Mi pareva di capire pero' che l'autore del thread ironizzasse sulle
capacita' creative di questo Veronesi piu' che sostenere che non ci
vogliono altri finali per Turandot.
chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?

-------------
saluti!


"La prova che l'uomo esecra l'uomo? Basta trovarsi in mezzo ad una folla
per sentirsi subito solidali con tutti i pianeti morti"

E.M.Cioran

--------
ned...@iperbole.bologna.it

Rodolfo Canaletti

da leggere,
6 ago 2001, 19:12:2406/08/01
a
Cioran's son [Luca F.P] <ned...@iperbole.bologna.it> wrote:

> On Mon, 6 Aug 2001 02:09:34 +0200, "Arrigo Quattrocchi"
> <ar.quat...@mclink.it> wrote:
>
> >
>
> >Trovo veramente preoccupante il discorso secondo il quale siccome sempre
> >così si è fatto, occorre continuare a fare così. Questo tipo di
> >conservatorismo, frutto di pigrizia mentale, è questo sì indice di brutti
> >tempi per la musica, soprattutto se viene dalle giovani generazioni.
> >
> >
>
> ma certo!
> Mi pareva di capire pero' che l'autore del thread ironizzasse sulle
> capacita' creative di questo Veronesi piu' che sostenere che non ci
> vogliono altri finali per Turandot.
> chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?

Suo figlio.

Ciao

Rudy


===================================================

Cioran's son [Luca F.P]

da leggere,
6 ago 2001, 19:34:1306/08/01
a
On Mon, 06 Aug 2001 23:12:24 GMT, rodolfo....@tin.it (Rodolfo
Canaletti) wrote:


>> chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?
>
>Suo figlio.
>


Dici davvero o mi sfpotti?
detesto non capire se dite sul serio o no....

M° Gian Luigi Zampieri

da leggere,
6 ago 2001, 19:54:4406/08/01
a
Cioran's son ha scritto:

>ma certo!
>Mi pareva di capire pero' che l'autore del thread ironizzasse sulle
>capacita' creative di questo Veronesi piu' che sostenere che non ci
>vogliono altri finali per Turandot.
>chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?

Mica l'ex ministro....PEGGIO: è il figlio!
Mentre il primo cura il cancro il secondo rimpiazza nella Musica le
metàstasi che il padre asporta!
Peccato che il Codice Penale di questo "Stato Pulcinella" non preveda il
reato di
"Associazione a Delinquere di Stampo Musicale".
Forse perchè l'Associazione a Delinquere prevede tre correi.
Beh, ci impiegheremmo molto poco ad aggiungere qualche nome alla lista.
Se il padre di Veronesi avesse fatto l'elettrauto, il fornaio o il minatore
pensate che oggi avremmo l'Orchestra Cantelli?
NO! E allora gioiamo tutti insieme e intoniamo il TE DEUM di Bruckner (tra
l'altro completamento della IX Sinfonia, tanto per rimanere in tema).

Gian Luigi ........da Palestrina

--
Posted from smtp3.libero.it [193.70.192.53]

Rodolfo Canaletti

da leggere,
6 ago 2001, 21:28:4106/08/01
a
Cioran's son [Luca F.P] <ned...@iperbole.bologna.it> wrote:

> On Mon, 06 Aug 2001 23:12:24 GMT, rodolfo....@tin.it (Rodolfo
> Canaletti) wrote:
>
>
> >> chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?
> >
> >Suo figlio.
> >
>
>
> Dici davvero o mi sfpotti?
> detesto non capire se dite sul serio o no....


E' veramente suo figlio. Se ne e' parlato in questo NG anche in altre
occasioni. Fa il direttore d'orchestra ed e' stato detto (non so quanto
rispondente al vero) che il padre avrebbe addirittura costruito un
orchestra per lui (o cose del genere).

Il giudizio che in genere e' stato espresso su questo NG e' stato molto
deprimente. Non so se a causa dei suoi ascendenti familiari (che gli
avrebbero facilitato la carriera), o se proprio perche' non vale un
granche'. Io non l'ho mai sentito, e quindi non ti posso dire nulla.

Ciao

Rudy

====================================================

Davide Cabassi

da leggere,
7 ago 2001, 16:22:0807/08/01
a

"Rodolfo Canaletti" <rodolfo....@tin.it> ha scritto nel messaggio
news:1exr24u.mhfz5lj1a9jN%rodolfo....@tin.it...

> Cioran's son [Luca F.P] <ned...@iperbole.bologna.it> wrote:
>
> > On Mon, 06 Aug 2001 23:12:24 GMT, rodolfo....@tin.it (Rodolfo
> > Canaletti) wrote:
> >
> >
> > >> chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?
> > >
> > >Suo figlio.
> > >
> >
> >
> > Dici davvero o mi sfpotti?
> > detesto non capire se dite sul serio o no....
>
>
> E' veramente suo figlio.

Confermo.

Se ne e' parlato in questo NG anche in altre
> occasioni. Fa il direttore d'orchestra ed e' stato detto (non so quanto
> rispondente al vero) che il padre avrebbe addirittura costruito un
> orchestra per lui (o cose del genere).

Confermo.

>
> Il giudizio che in genere e' stato espresso su questo NG e' stato molto
> deprimente. Non so se a causa dei suoi ascendenti familiari (che gli
> avrebbero facilitato la carriera), o se proprio perche' non vale un
> granche'. Io non l'ho mai sentito, e quindi non ti posso dire nulla.

...

d


Cioran's son [Luca F.P]

da leggere,
8 ago 2001, 13:28:4708/08/01
a
On Tue, 07 Aug 2001 01:28:41 GMT, rodolfo....@tin.it (Rodolfo
Canaletti) wrote:

>Cioran's son [Luca F.P] <ned...@iperbole.bologna.it> wrote:
>
>> On Mon, 06 Aug 2001 23:12:24 GMT, rodolfo....@tin.it (Rodolfo
>> Canaletti) wrote:
>>
>>
>> >> chi e' veronesi? Mica l'ex Ministro della Sanita' no?
>> >
>> >Suo figlio.
>> >
>>
>>
>> Dici davvero o mi sfpotti?
>> detesto non capire se dite sul serio o no....
>
>
>E' veramente suo figlio.

ma pensa te! Ho sparato a caso e quasi ci beccavo...
certo a leggere quel che ne dice zampieri, mi incuriosirebbe assai
ascoltarlo!

Luca Logi

da leggere,
9 ago 2001, 11:49:1909/08/01
a
Arrigo Quattrocchi <ar.quat...@mclink.it> wrote:


> (Strano peraltro che nessuno abbia rilevato che, per quanto riguarda il
> finale di Turandot, la posta in gioco sia essenzialmente editoriale, poiché
> lo scadere dei diritti di Alfano mette in moto una serie di iniziative per
> prolungare la possibilità dell'editore di continuare a percepire diritti
> d'autore con l'esecuzione dell'opera. Ma questo è un discorso che spiega le
> cause senza entrare nel merito.)

Nessuno ha rilevato in quanto il problema non esiste. Infatti la durata
dei diritti e' 70 anni dall'autore che muore per ultimo, e qui gli
autori sono quattro, perche' oltre a Puccini e Alfano ci sono anche i
due librettisti, ambedue scomparsi negli anni '50 come del resto Alfano,
per cui la Ricordi (editore) e' coperta fino ad oltre il 2020.

Osservo che del completamento di Berio si era parlato alcuni anni fa,
quando sembrava che i diritti di Turandot dovessero scadere negli USA
dove la legge era diversa; ma dopo che negli USA, con il cosiddetto
Mickey Mouse Act (legge caldeggiata dalla Disney) i diritti sono stati
estesi, non ho piu' sentito parlare nemmeno del finale di Berio.


--------------------------------------------------------
Luca Logi - Firenze - Italy e-mail: ll...@dada.it
Home page: http://www.angelfire.com/ar/archivarius
(musicologia pratica)

Luca Logi

da leggere,
9 ago 2001, 11:49:2109/08/01
a
Ale Redfiddler <redfi...@libero.it> wrote:

> Poi, per caritą, anche tu od io possiamo riscrivere il finale di Turandot,
> mica č vietato dalla legge!

Non ne sono tanto sicuro. Come scrivo contemporaneamente ad Arrigo,
Turandot e' sotto diritti ancora per parecchio tempo. Le operazioni di
riscrittura devono essere autorizzate dalla Ricordi per essere legali.

Aggiungo: del progettato finale di Berio e' molto tempo che non sento
piu' parlare. Ho il sospetto che il progetto sia abortito. Nessuno ha
informazioni di prima mano?

Inoltre, il mio parere personale che ho gia' scritto: il finale di
Alfano va bene cosi' come e', nella versione con i tagli di Toscanini
che poi e' quella stampata nella partitura (ma ho dei vecchi spartiti
con la versione lunga). Non e' un capolavoro, ma tiene onorevolmente il
suo posto.

Il fatto che si senta che la mano che ha scritto il finale e' diversa,
non significa molto. Puccini e' morto prima di aver completato l'opera,
e non escluderei nemmeno che, una volta terminatala, sarebbe tornato
sopra a quello che aveva gia' scritto, come del resto aveva fatto in
tutte le sue opere, che sono state limate e rifinite per molto tempo
ancora dopo le loro prime esecuzioni. Un lavoro che, ad autore
scomparso, non si puo' piu' fare. E personalmente non credo che nessun
contemporaneo - nemmeno Berio - possa calarsi nei panni di Puccini e
ritrovare quell'equilibrio nel terzo atto che nemmeno Puccini
nell'ultimo anno di lavoro prima della malattia fatale aveva ancora
trovato.

Osservo che l'opera, nella sua forma attuale, funziona benissimo e ha
avuto un grande successo. Nulla a che vedere con la Kovancina o il
Principe Igor, lasciati dagli autori allo stato di spartito canto/piano
(quindi ineseguibili in questa forma in teatro). Non vedo una urgenza di
intervenire sulla Turandot. Se un compositore ha dei palpiti creativi,
ci dia delle belle composizioni originali piuttosto che dei finali
alternativi dei quali non si sente la necessita'. Noi contemporanei e la
posterita' saremo piu' grati a chi ci indica delle nuove strade da
percorrere, piuttosto che ravanare nel passato.

Inutile poi commentare le stupidaggini da conferenza stampa. Osservo che
sono passato da Torre del Lago all'inizio di luglio e ho visitato la
casa Puccini. Avrei gradito di farlo senza che passassero
l'aspirapolvere durante la visita del gruppo e magari con un po' meno di
fretta. Ecco, se la fondazione Puccini vuole prendersi qualche
responsabilita', potrebbe essere quello di migliorare le condizioni di
visita di detto monumento piuttosto che improbabili riscritture.

Marco Righetti

da leggere,
9 ago 2001, 12:17:0009/08/01
a

Luca Logi <ll...@dada.it> wrote in message
20010809174921257285@[195.103.114.178]...

>
> Aggiungo: del progettato finale di Berio e' molto tempo che non sento
> piu' parlare. Ho il sospetto che il progetto sia abortito. Nessuno ha
> informazioni di prima mano?

Come ho scritto in altro post, ho già i biglietti in tasca per la Turandot
che allestiranno ad Amsterdam il 1° giugno prossimo, con la direzione di
Chailly, l'Orchestra del Concertgebouw, il cammeo Nicolai Gedda come Altoum
e (beninteso) il finale di Luciano Berio.

Per inciso (ma solo per inciso, perché non ho alcuna intenzione di
proseguire nelle inutilissime considerazioni sull'opportunità o meno di
queste operazioni) dirò che sono veramente ansioso di sentire come un
musistisa della statura di Luciano Berio affronterà lo spinoso problema .
E aggiugno anche che, sempre personalmente, trovo che qualunque cosa sia
meglio del pasticciaccio brutto imposto alla Ricordi da Toscanini (che ben
poco ha a che spartire coll'originale lavoro di Franco Alfano). Quindi, per
quanto mi riguarda, ben venga Berio e ben vengano tutti i compositori che
tenteranno l'avvenutra. ...Tutti (ovviamente) a patto che siano un tantino
più affidabili dei figli di buon ministro da cui questo thread è partito.

Salutoni.
Marco Righetti.

Daniele

da leggere,
9 ago 2001, 12:40:5009/08/01
a
Qualche mese fa Veronesi senior accusò gli insegnanti di essere dei drogati,
lo ha fatto per il loro bene perchè(vedasi Turandot) conosce da vicino gli
effetti devastanti della droga!
"Giampaolo Lomi" <gi...@flashnet.it> ha scritto nel messaggio
news:3b6eb342...@news.flashnet.it...
>
>
>
> On Fri, 03 Aug 2001 09:41:02 GMT, Marco Marcelli <marc...@libero.it>
> wrote:
>
>
> >Questa dei pargoli imposti sta diventando una triste moda: vedi Menotti &
> >figlio....
>
> Non e' esattamente la stessa cosa. Il figlio di Menotti non ha alcuna
> pretesa di carattere artistico, ne' tantomeno quella di metter mano a
> revisioni di opere del padre o di altri. Quello che fa (e che poi e'
> la cosa che piu' di ogni altra ha irritato i dinosauri) e' l'aver
> ricevuto da Menotti l'incarico di "direttore e presidente" del
> festival dei due mondi, carica che fino a poco fa era detenuta da
> Menotti stesso. Dovendosi ritirare per limiti d'eta' ha voluto
> lasciare nelle mani del figlio la parte amministrativa per parare
> eventuali malversazioni o cose analoghe da parte di altri. Che abbia
> fatto bene o meno, non lo so. Forse ha sbagliato. Staremo a vedere
> cosa accdra' quando il maestro si ritrovera' a riposare in una piccola
> urna accanto a quella di Schippers in piazza del Duomo a Spoleto.
>
>
> On Fri, 3 Aug 2001 09:28:11 +0000 (UTC), gianluig...@libero.it
> (M° Gian Luigi Zampieri) wrote:
>
> >> Credo che negli ultimi anni solo 3 persone sarebbero (o sarebbero
state) in
> >> grado di compiere degnamente un lavoro simile: Giuseppe Patanè, Nello
Santi,
> >> Nicola Samale.
>
> Neanche per idea. La musica non si tocca . Punto e basta ! Se hanno il
> "prurito compositorio" si sfoghino a creare qualcosa di personale ex
> novo. Non lo fanno perche' data la scarsita' creativa che possiedono,
> non ce la fanno ad arrivare da soli alla ribalta. E allora si
> appoggiano all'ombra di un autore famoso sperando di essere
> rimorchiati al traino. Anche se ne parleranno malissimo e' sempre
> meglio di nulla. Caro amico, cosi' proprio non va.
>
> Quanto a Patane' e' stato uno dei migliori direttori che io abbia
> ascoltato. Mi ricordo la sua Norma di Orange e la Forza del Destino
> del 78 alla Scala, tanto per citare un paio di sue opere. Ma da
> persona intelligente quale era, non ha mai preteso di completare parti
> di opere incompiute. Santi e' un buon direttore, di quelli cosi' detti
> di "garanzia" Dirige ancora, malgrado i 70 compiuti. Lascialo dirigere
> fin che puo'. E' la cosa migliore che sa fare, e che l'ha tenuto a
> galla per 50 anni.
> Samale di cui parli, e' per caso il direttore artistico dell'orchestra
> sinfonica di Matera , del Lazio, Cerveteri, Frosinone e provincia?
> Meglio che continui a dirigere in Ciocaria e a seguire Baglioni !
> Vedo che ti va di scherzare.
>
> Ciao
>
> Giampaolo
>
> _____________________________________________________
>
> " Veritas, odium parit."
>
> Terenzio
> _____________________________________________________


Cioran's son [Luca F.P]

da leggere,
9 ago 2001, 15:41:1809/08/01
a
On Thu, 09 Aug 2001 16:17:00 GMT, "Marco Righetti"
<marcor...@libero.it> wrote:


>
>Come ho scritto in altro post, ho già i biglietti in tasca per la Turandot
>che allestiranno ad Amsterdam il 1° giugno prossimo, con la direzione di
>Chailly, l'Orchestra del Concertgebouw, il cammeo Nicolai Gedda come Altoum
>e (beninteso) il finale di Luciano Berio.


quindi ci stara' gia' lavorando!

>Per inciso (ma solo per inciso, perché non ho alcuna intenzione di
>proseguire nelle inutilissime considerazioni sull'opportunità o meno di
>queste operazioni) dirò che sono veramente ansioso di sentire come un
>musistisa della statura di Luciano Berio affronterà lo spinoso problema .

beh, questa cosa e' interessantissima! Spero saprai relazionarci a
dovere!

Luca Logi

da leggere,
25 set 2001, 14:56:3025/09/01
a
Giampaolo Lomi <gi...@flashnet.it> wrote:


> La prima dell'opera fu fissata per il 25 Aprile 1926 alla Scala.
> Alfano consegno' in tempo debito lo spartito a Toscanini, che esegui'
> regolarmente le prove. La sera della prima, tuttavia,
> inaspettatamente, Toscanini interruppe l'esecuzione dopo la morte di
> Liu', esattamente dove era arrivata la mano dell'autore.
> Qui' le versioni sono due. Intanto non e' affatto vero, come mostrato
> nel film di Camillo Mastriocinque, che Toscanini pronuncio' le famose
> parole "....l'opera termina qui' per la morte dell'autore..." Il
> maestro interruppe l'opera, non si giro' verso il pubblico, fece
> calare il sipario che non si alzo' piu' e i pochi applausi iniziati si
> smorzarono come in segno di lutto per la scomparsa di Puccini.


(da "Ricordi Scaligeri" di Enrico Minetti)

"Due anni piu' tardi andava in scena, ultimata da altro musicista,
"Turandot". Toscanini decise, per la prima recita di fermarsi dove si
era fermato Puccini: al terzo atto, nel punto piu' suggestivo e
commovente dell'opera, quando muore Liu'.
Tutto cio' e' stato detto, scritto, ripetuto molte volte.
Dopo l'ultimo flebile acuto dell'ottavino, il Maestro lascio'
cadere la bacchetta e volgendosi parzialmente al pubblico disse...
E qui e' necessaria una precisazione, anche se, storicamente, la
cosa non ha grande importanza: molte sono le versioni dei biografi sulle
parole pronunciate da Toscanini in questo punto, ma nessuna concorda e
nessuna e' esatta, nemmeno le piu' attendibili.
Io mi trovavo nel primo leggio dei violini primi, vicinissimo a
lui, in posizione quindi molto favorevole per udire e nella eta'
migliore per ricordare. Posso quindi affermare con assoluta certezza che
quelle parole (delle quali, se mi concentro, sento ancora il tristissimo
tono) furono queste: "Qui finisce l'opera, rimasta incompiuta per la
morte del Maestro." Cosi' disse: poi scese dal podio mentre le lagrime
gli rigavano il volto."

(Enrico Minetti all'epoca era giovanissimo e occupava, per chiamata di
Toscanini, il posto di concertino dei primi violini nell'orchestra della
Scala, accanto al mitico violino di spalla Gino Nastrucci.
Successivamente occupo' egli stesso il posto di violino di spalla dal
1933 al 1965. Il suo libretto autobiografico "Ricordi Scaligeri"
contiene molte notizie interessanti su diversi episodi storici e ricordi
di Toscanini, Cantelli, Mascagni, De Sabata, Scherchen, e Mitropoulos.)

Marco Marcelli

da leggere,
26 set 2001, 02:56:5126/09/01
a

"Luca Logi" <ll...@dada.it> wrote


> Il suo libretto autobiografico "Ricordi Scaligeri"
> contiene molte notizie interessanti su diversi episodi storici e ricordi
> di Toscanini, Cantelli, Mascagni, De Sabata, Scherchen, e Mitropoulos.)

Interessantissimo !!
Esiste ancora in catalogo???


--

Luca Logi

da leggere,
26 set 2001, 09:03:0426/09/01
a
Marco Marcelli <marc...@libero.it> wrote:

> "Luca Logi" <ll...@dada.it> wrote
>
>
> > Il suo libretto autobiografico "Ricordi Scaligeri"
> > contiene molte notizie interessanti su diversi episodi storici e ricordi
> > di Toscanini, Cantelli, Mascagni, De Sabata, Scherchen, e Mitropoulos.)
>
> Interessantissimo !!
> Esiste ancora in catalogo???


Il libretto e' pubblicato dalle edizioni Curci nel 1974, ma non mi
ricordo di averlo mai visto in libreria. Io ne ho una vecchia copia.

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