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Spamming e SPEWS

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Giambattista Scivoletto

da leggere,
8 gen 2003, 09:31:4108/01/03
a
Sono entrato in una blacklist di SPEWS per colpa di un mio vicino di
IP.

Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.

Possiamo essere d'accordo che facendo terra bruciata attorno al
colpevole, forse, si possa risolvere lo spam. Ma non a un prezzo cosě
alto.

Mi scandalizza il fatto che la cosa sia cosě largamente accettata da
tutti.

Marco d'Itri

da leggere,
8 gen 2003, 11:51:2208/01/03
a
gi...@sicilyweb.com wrote:

>Sono entrato in una blacklist di SPEWS per colpa di un mio vicino di
>IP.

Ti correggo: il tuo provider è in SPEWS perché notoriamente vende
servizio a molti spammer.

>Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.

E chi se ne frega?

>Possiamo essere d'accordo che facendo terra bruciata attorno al

>colpevole, forse, si possa risolvere lo spam. Ma non a un prezzo così
>alto.
Perché no? A me funziona benissimo. Forse pensi che mi importa se non
riesci a scrivermi?

>Mi scandalizza il fatto che la cosa sia così largamente accettata da
>tutti.
Mi scandalizza che tu sia scandalizzato.

--
ciao, |
Marco | The Italian Usenet Cabal, Abuse Department (TINC)
"It's about damn time that all of us who actually give a damn about Usenet
stand up and tell the people who don't to fuck off and die." -- Russ Allbery

Carlo Fusco

da leggere,
8 gen 2003, 12:31:3808/01/03
a
Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
> Sono entrato in una blacklist di SPEWS per colpa di un mio vicino di
> IP.

ovvero uno spammer, oppure un proxy aperto al mondo che nessuno chiude.

> Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.
>
> Possiamo essere d'accordo che facendo terra bruciata attorno al
> colpevole, forse, si possa risolvere lo spam. Ma non a un prezzo cosě
> alto.

Non vedo nessun prezzo da pagare. Certo tu stai pagando in denaro un
prodotto difettoso, visto che che hai scelto un ISP che se ne
strafrega dei suo clienti e per questo ora ne paghi le conseguenze. Ma
questo accade per ogni tipo di prodotto che si acquista.


> Mi scandalizza il fatto che la cosa sia cosě largamente accettata da
> tutti.

Internet si sta dividendo in due, la parte che contiene la feccia e
quella che volendo rimanere pulita non vuole avere a che fare con la
prima. Scegli tu dove andare ad abitare.

--
ciao | Antispam in pillole: (LART 2 ) Segnalare correttamente lo spam;
cf | Nel subject indicare delle parole chiave, nel corpo una tag come:
-----+ "web spam advertised""spam from your net""open relay""open proxy"
"open formmail""DNS support", e di seguito lo spam completo di header .

zello

da leggere,
8 gen 2003, 13:38:3408/01/03
a
On Wed, 08 Jan 2003 06:31:41 +0000, Giambattista Scivoletto wrote:

MdI ha già fatto la parte del cattivo, mi sa che mi tocca fare quella del
buono :-)

> Sono entrato in una blacklist di SPEWS per colpa di un mio vicino di
> IP.

spews non lista gli spammers, lista gli ISP che li tollerano e li lasciano
operare alle spalle del resto della rete. Dai un'occhiata alla loro faq,
disponibile sul loro sito.

> Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.

Non utilizzarla. Per inciso, spews pubblica una lista, non blocca
alcunché. Sono gli amministratori che la utilizzano che effettivamente
bloccano.

> Possiamo essere d'accordo che facendo terra bruciata attorno al

> colpevole, forse, si possa risolvere lo spam. Ma non a un prezzo così
> alto.

Non è una questione di "prezzo alto", né fare "terra bruciata". Non è
nemmeno un fatto personale.
Se il tuo ISP lascia operare - per incapacità tecnica, per avidità, o per
qualunque altro motivo - uno spammer, il resto della rete paga (nota: non
figurativamente, proprio in termini di soldoni). E dato che il tuo ISP
ignora le richieste della rete di cacciare questo parassita fatte da chi
suo cliente non è:
1) la rete si tutela (almeno chi sceglie *volontariamente* di utilizzare
spews)
2) si spera che l'ISP reagisca alle lamentele dei *suoi* clienti
legittimi, che si vedono limitati nella loro capacità di inviare e-mails.

Nella pratica, si cerca di porre pressione sull'ISP in modo da farlo
scegliere tra gli spammers e i suoi clienti legittimi.

> Mi scandalizza il fatto che la cosa sia così largamente accettata da
> tutti.

Secondo me non capisci cosa sta diventando il problema spam. Diciamo così:
è largamente accettato tra gli addetti ai lavori che - senza contromisure,
e ai ritmi di crescita attuali - lo spam sia in grado, in breve termine,
di rendere inutilizzabile la posta elettronica.
Nessuno vorrebbe spews. Ma gli spammers la rendono necessaria.

HTH, HAND
--
zello
<zell...@tiscali.it> e' una spamtrap.
Per scrivermi, usate zello <at> despammed <dot> com

Nicolas Eymerich

da leggere,
9 gen 2003, 05:18:3309/01/03
a
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message news:<db16b0a7.03010...@posting.google.com>...

> Sono entrato in una blacklist di SPEWS per colpa di un mio vicino di
> IP.

Il TUO provider è in una blacklist di spews, NON TU.

> Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.

Poche idee, ma ben confuse.

> Mi scandalizza il fatto che la cosa sia così largamente accettata da
> tutti.

Non da tutti. Usare le liste di spews è una LIBERA SCELTA dell'ISP (o
dei sistemisti della società) a cui si appoggia IL DESTINATARIO del
tuo messaggio, al limite chiediti come mai il tuo ISP è finito in
SPEWS.

Detto per inciso dovresti fare una mail di ringraziamento a SPEWS,
dato che la loro policy raccomanda:

-----------------------------------------------------
Any mailservers using the SPEWS list to filter can be configured to do
several things with incoming mail from SPEWS listed IP addresses. The
recommend method is to bounce the message back to the sender with a
link to the SPEWS "Why was I referred to this website?" page.
-----------------------------------------------------

In soldoni: sii grato se almeno hai potuto sapere che la tua mail è
stata cancellata, e per quale motivo. Con altri tipi di filtri
anti-spam non avresti saputo nemmeno questo.


Cosa puoi fare:

1) chiedere al destinatario del tuo messaggio "caro xyz, non riesco a
scriverti le mail perchè il mio ISP è spam-friendly, potresti evitare
di usare SPEWS per beccarti un sacco di rumenta insieme ai miei
preziosissimi messaggi?"

2) cambiare ISP e sceglierne uno serio.


Cosa NON puoi fare

1) protestare con SPEWS: chi lo usa lo fa sulla base di una libera
scelta

2) protestare con l'ISP del tuo destinatario: se ha usato SPEWS un
motivo ci sarà, ma tu non sei un cliente e non hai alcuna voce in
capitolo.


Nota:

Queste cosine potrebbero aprire un bel mercato per vendere servizi
SMTP sicuri a pagamento che filtrano lo spam IN USCITA e che quindi
difficilmente finiranno in una qualche blacklist. Volete che una media
società non li paghi qualche centinaio di euro per evitare di essere
additata come spammer?

Giambattista Scivoletto

da leggere,
9 gen 2003, 12:08:1309/01/03
a
"zello" <zell...@tiscali.it> wrote in message news:<pan.2003.01.08....@tiscali.it>...

> > Mi scandalizza il fatto che la cosa sia così largamente accettata da
> > tutti.
>
> Secondo me non capisci cosa sta diventando il problema spam. Diciamo così:
> è largamente accettato tra gli addetti ai lavori che - senza contromisure,
> e ai ritmi di crescita attuali - lo spam sia in grado, in breve termine,
> di rendere inutilizzabile la posta elettronica.
> Nessuno vorrebbe spews. Ma gli spammers la rendono necessaria.

Sono concorde sul fatto che spews sia necessaria. Mi scandalizza il
fatto che un'ente fittizio, con sede in Siberia, non contattabile se
non con accorati appelli in un newsgroup si sia avocato il diritto di
scegliere chi è buono e chi non lo è.

Il mio provider sostiene di non aver mai avallato pratiche di spamming
e, fino a prova contraria, io ci devo credere. Come il buon senso
impone, no ? Se spews o qualsiasi altra entità misteriosa viene a
dirmi che io sono un ladro senza prove o senza un processo passato in
giudicato io li querelo per diffamazione.

Ora, può essere che il mio provider sia effettivamente uno che vende
spazio anche agli spammer. Lui però sostiene di no. Si può accettare
un giudizio, anche se poi alla fine il provider è fetente veramente,
di colpevolezza da un'entità che non esiste ? Non vi sembra un po'
fascista la cosa, antidemocratica ?

Internet, che da sempre è stata definita come la culla della
democrazia o del free speech o della libertà, sta dando spazio a un
fenomeno (spews) non dico _totalmente_ antidemocratico, ma giusto
giusto, lo ammetterete, non è! Tant'è che io, incolpevole (e finitela
con sta storia che sono colpevole pure io perchè dovevo scegliere un
altro provider, sono con questo da 8 anni e mi ci trovo benissimo.
Spostare tutti i duecento siti che ho mi costerebbe un patrimonio,
piuttosto dedico la vita a stanare quelli di spews), in questo
momento, non posso spedire email a LIBERO dal mio server.

Mi direte: era necessario perchè il primo tentativo con ... come si
chiamava l'entità precedente ... (e questo l'ho letto proprio in un
tuo articolo, ZELLO) ... MAPS ! ... Spam scritto al contrario, è
fallito perchè lo hanno denunciato e lo hanno costretto a chiudere. Ma
la cosa non vi fa pensare che, essendoci delle leggi che si applicano
anche a Internet, allora la cosa non era tanto "nei limiti" della
legalità ?

Ora, a questo punto dico che, forse, se non mi trovassi invischiato in
questa seccante situazione, lo ammetto, userei anch'io SPEWS sul mio
server, che solo la banda che si mangia il maledetto NIGERIANO che
vuole trasferirmi centinaia di milioni nel conto mi costa una fortuna
... e viceversa, se d'un tratto vi trovaste nella mia condizione (fra
l'altro, credetemi, l'ho già bypassata e risolta serenamente senza
grossissimo sforzo) anche voi avreste forse da ridire.

Resta il fatto che, a naso, che SPEWS, seppur necessario, viola alcune
regole di buon senso e istituisce un precedente dannoso, ritengo, per
la libertà della rete. Forse più dannoso dello spam stesso.

Mi piacerebbe che qualche giurista dicesse la sua su questo fenomento.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
9 gen 2003, 12:40:2109/01/03
a
eyme...@punto-informatico.it (Nicolas Eymerich) wrote in message news:<a4238241.03010...@posting.google.com>...

> gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message news:<db16b0a7.03010...@posting.google.com>...
> > Non ho mai tollerato lo SPAM ma men che meno tollero SPEWS.
>
> Poche idee, ma ben confuse.

Fino a ieri, 200 miei clienti ciascuno con un sito e un account di
posta, da settimane non riuscivano a contattare LIBERO, INWIND e IOL -
la metà dell'internet italiana. Nessuno mi ha mai avvertito di essere
entrato in una lista nera. Nè tantomeno ne conoscevo l'esistenza.

Se ho le idee confuse è perchè, capirai l'urgenza lavorativa che ho
dovuto affrontare, ho passato giorno e notte a capire cosa diavolo era
successo leggendo, telefonando, interpellando, provando settaggi del
server a tutta forza per capire qual'era il problema. Non dare per
scontato che tutti sappiano cos'è SPEWS.

Ma ovviamente è proprio questo il fine, no? Causare più danni
possibili agli imbecilli come me.

> Detto per inciso dovresti fare una mail di ringraziamento a SPEWS,
> dato che la loro policy raccomanda:

Non c'avevo pensato! Hai ragione, gli faccio una bella cesta di Natale
... sono ancora in tempo, buona idea!

> -----------------------------------------------------
> Any mailservers using the SPEWS list to filter can be configured to do
> several things with incoming mail from SPEWS listed IP addresses. The
> recommend method is to bounce the message back to the sender with a
> link to the SPEWS "Why was I referred to this website?" page.
> -----------------------------------------------------

Purtroppo sembra che LIBERO non la utilizzi. Io mi sono accorto di
essere su una BL dopo diverse settimane! Sono arrivato su spews.org,
ho inserito il mio IP e ho trovato la bella sorpresa.

Tagliaferri Roberto

da leggere,
9 gen 2003, 12:55:2509/01/03
a
In <db16b0a7.03010...@posting.google.com>, Giambattista
Scivoletto wrote:

>
> Purtroppo sembra che LIBERO non la utilizzi. Io mi sono accorto di
> essere su una BL dopo diverse settimane! Sono arrivato su spews.org, ho
> inserito il mio IP e ho trovato la bella sorpresa.

E dovresti anche aver visto come mail il provider è stato inserito. Se
dette segnalazioni vengono ignorate che ci può fare spews?
--
Roberto Tagliaferri<-> r.tagliaferri@(forse)tosnet.it
Sentito da una programmatrice:
"Ma vi capita mai nella vita reale, tipo mentre
rifate il letto di dire 'Ho sbagliato, pigio ctrl-Z'?"

zello

da leggere,
9 gen 2003, 13:26:0009/01/03
a
On Thu, 09 Jan 2003 09:08:13 +0000, Giambattista Scivoletto wrote:

> "zello" <zell...@tiscali.it> wrote in message news:<pan.2003.01.08....@tiscali.it>...
>

> Sono concorde sul fatto che spews sia necessaria. Mi scandalizza il
> fatto che un'ente fittizio, con sede in Siberia, non contattabile se
> non con accorati appelli in un newsgroup si sia avocato il diritto di
> scegliere chi è buono e chi non lo è.

Oh, questo lo puoi fare anche tu - questo sì che è free speech.
Se poi qualcuno è d'accordo e usa la lista dei cattivi
per blacklistare, vuole dire che poi il ragazzo(i) siberiano(i) non
fa(nno) listings poi così arbitrari...



> Il mio provider sostiene di non aver mai avallato pratiche di spamming
> e, fino a prova contraria, io ci devo credere.

"Fino a prova contraria" prevede che ovviamente tu abbia fatto una bella
ricerca usando groups.google.com e ricercando un qualcosa che riconduca al
tuo netblock su news.admin.net-abuse.sightings (NANAS). Temo che il tuo
provider menta (e non sarebbe la prima volta che si vede un provider
mentire) , o stia subendo il blacklisting del suo upstream. Per inciso:
spews indica i listing con un codice - www.spews.org/Sxxxx.html, con
xxxx->codice di spews relativo al tuo netblock, ti dice perché hanno
listato il netblock. Poi fai presto a controllare se il sito è ancora su,
o meno, e avere accesso ad un po' di documentazione.
Anzi, fai una cosa più saggia. Posta il codice qui, qualcuno che ti mostra
che il tuo ISP mente come Giuda lo troviamo sicuro.

> Come il buon senso
> impone, no ? Se spews o qualsiasi altra entità misteriosa viene a
> dirmi che io sono un ladro senza prove o senza un processo passato in
> giudicato io li querelo per diffamazione.

Ecco perché è anonima. Nessuno - comunque - ti ha dato del ladro. Ti hanno
messo in una lista di indirizzi IP da cui chi usa spews non vuole ricevere
e-mail. Dimmi dov'è l'offesa, scusa. E dov'è il contratto che ti
garantisce - impegnando tutti i mailservers del mondo, ovviamente - che tu
puoi mandare posta a tutti i dominii?

> Ora, può essere che il mio provider sia effettivamente uno che vende
> spazio anche agli spammer. Lui però sostiene di no. Si può accettare
> un giudizio, anche se poi alla fine il provider è fetente veramente,
> di colpevolezza da un'entità che non esiste ? Non vi sembra un po'
> fascista la cosa, antidemocratica ?

No, però mi sembra che tu non abbia capito moltissimo di come funziona
internet in generale, e la posta elettronica in generale. Guarda che non
parliamo di Poste Italiane Spa, ma di proprietà private che in qualche
modo collaborano con uno scopo. Se il tuo provider - per qualsiasi motivo
- fa uscire una tonnellata di viagra vegetale e di enlarge your penis dai
suoi mailservers, è normale che chi si vede sommerso da questa roba lo
boicotti. Se non ci fosse spews, ci sarebbero le blacklists private - e
ho l'impressione che *non* sarebbe meglio, per molti motivi.

> Internet, che da sempre è stata definita come la culla della
> democrazia o del free speech o della libertà, sta dando spazio a un
> fenomeno (spews) non dico _totalmente_ antidemocratico, ma giusto
> giusto, lo ammetterete, non è!

Oh, ma la libertà di parlare esiste ancora. Tuttavia, non è mai esistito
nessun obbligo degli altri di ascoltare, grazie al cielo, e se Prospero
Pirotti/Carlo Pisacane lo avesse mai capito non sarebbe in tanti
killfiles.
Tu puoi scrivere a chi vuoi, io posso non leggerti/rimbalzarti. Spews mi
dà solo una mano agevolandomi il lavoro.
Peraltro, se è così fascista, com'è che la usano in tanti (per tua
stessa ammissione, qualche post fa)? Che è, una rete di nazisti?

> Tant'è che io, incolpevole (e finitela
> con sta storia che sono colpevole pure io perchè dovevo scegliere un
> altro provider, sono con questo da 8 anni e mi ci trovo benissimo.

Ottimo, fai ciò che vuoi. Ma chi usa spews - allora - non vuole la tua
posta, almeno fino a quando il tuo providers non si libera dei suoi
parassiti.

> Spostare tutti i duecento siti che ho mi costerebbe un patrimonio,
> piuttosto dedico la vita a stanare quelli di spews), in questo
> momento, non posso spedire email a LIBERO dal mio server.

E a noi, scusa? Ma per favore, prenditela con chi ha fatto finire il tuo
IP in spews. Mi risulta sia il tuo provider. Noi - o spews - cosa
c'entriamo, scusa? (implicito: I'm not spews, e tinu)



> Mi direte: era necessario perchè il primo tentativo con ... come si
> chiamava l'entità precedente ... (e questo l'ho letto proprio in un
> tuo articolo, ZELLO) ... MAPS !

Stai a vedere che ne abbiamo già parlato altrove, eh? Comunque continua,
hai ottime letture :-)

>... Spam scritto al contrario, è
> fallito perchè lo hanno denunciato e lo hanno costretto a chiudere. Ma
> la cosa non vi fa pensare che, essendoci delle leggi che si applicano
> anche a Internet, allora la cosa non era tanto "nei limiti" della
> legalità ?

Perché in America chi ha più soldi vince in giudizio o anche prima di
arrivarci, e - giusto o sbagliato che sia - ci sono milioni di evidenze
che provano questo.

> Ora, a questo punto dico che, forse, se non mi trovassi invischiato in
> questa seccante situazione, lo ammetto, userei anch'io SPEWS sul mio
> server, che solo la banda che si mangia il maledetto NIGERIANO che
> vuole trasferirmi centinaia di milioni nel conto mi costa una fortuna

a2000.nl, la butto lì, ma ne ho ricevuti parecchi a cavallo dell'anno.

> ... e viceversa, se d'un tratto vi trovaste nella mia condizione (fra
> l'altro, credetemi, l'ho già bypassata e risolta serenamente senza
> grossissimo sforzo) anche voi avreste forse da ridire.

Senti, ieri è rimbalzata anche a me una mail per 553 - No UCE allowed
here. libero era probabilmente finito in qualche lista aggressiva (non
spews, non sbl, non five-ten-sg, né altre liste con qualche credibilità,
comunque). Ho risolto con un whitelisting "patteggiato" via ICQ.
Non è piacevole, l'ho già detto prima. E' necessario. Ripeto, il tuo ISP
ci guadagna dei soldi sopra, ed è sicuramente da citare prima, ma molto
prima, di spews.

> Resta il fatto che, a naso, che SPEWS, seppur necessario, viola alcune
> regole di buon senso e istituisce un precedente dannoso, ritengo, per
> la libertà della rete. Forse più dannoso dello spam stesso.

No. Le buone maniere sono state provate, e non sono servite. Marco D'Itri
- che è in giro da più tempo di me, ed è sicuramente più qualificato - può
farti una storia di come le UDP in America, o le UDP "parziali" in Italia,
sono stati gli unici strumenti per far assumere un atteggiamento
responsabile a ISP che pensavano solo al loro portafoglio.

> Mi piacerebbe che qualche giurista dicesse la sua su questo fenomento.

Guarda, se riesci a trovare un motivo per denunciare qualcuno che pubblica
una lista di boicottaggio, o se riesci a citare gli ISP che la usano
perché nella *loro* proprietà scelgono di non accettare le tue emails,
dimmelo.
E metti un C&C nel subject, ovviamente.

Ciao

zello

da leggere,
9 gen 2003, 13:36:3109/01/03
a
On Thu, 09 Jan 2003 19:25:37 +0100, zello wrote:

Scusate l'auto-followup

>> Spostare tutti i duecento siti che ho mi costerebbe un patrimonio,
>> piuttosto dedico la vita a stanare quelli di spews), in questo
>> momento, non posso spedire email a LIBERO dal mio server.

^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Da quando in quà libero.it usa spews? Sapevo che faceva zone-transfer di
sbl (lo deve aver detto Steve Linford), ma mai e poi mai avrei pensato a
spews...
Ma guarda cosa si impara, delle volte (oppure il tuo problema rischia di
essere più grandino di spews... alle volte, non è che il tuo vicino di ip
si chiama Al Ralsky?)

--
zello
<zell...@tiscali.it> e' una spamtrap.
Per scrivermi, usate zello <at> despammed <dot> com

Grazie.

Marco Tomasi

da leggere,
9 gen 2003, 13:45:1509/01/03
a
"Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
news:db16b0a7.03010...@posting.google.com...

> Il mio provider sostiene di non aver mai avallato pratiche di spamming
> e, fino a prova contraria, io ci devo credere. Come il buon senso

SPEWS motiva i listing. Se posti l'indirizzo ip bloccato riesci a vedere il
motivo per cui c'e' stato il listing.
Ad esempio il record mx di sicilyweb fa parte di questo blocco
http://spews.org/html/S410.html

> impone, no ? Se spews o qualsiasi altra entità misteriosa viene a
> dirmi che io sono un ladro senza prove o senza un processo passato in
> giudicato io li querelo per diffamazione.

Forse il problema non sei tu, ma e' il tuo provider che e' stato bloccato.

> Internet, che da sempre è stata definita come la culla della
> democrazia o del free speech o della libertà, sta dando spazio a un
> fenomeno (spews) non dico _totalmente_ antidemocratico, ma giusto
> giusto, lo ammetterete, non è! Tant'è che io, incolpevole (e finitela
> con sta storia che sono colpevole pure io perchè dovevo scegliere un
> altro provider, sono con questo da 8 anni e mi ci trovo benissimo.

Nessuno ti obbliga a cambiare provider. Come nessuno e' obbligato ad
accettare il tuo traffico ip.

> Spostare tutti i duecento siti che ho mi costerebbe un patrimonio,
> piuttosto dedico la vita a stanare quelli di spews), in questo
> momento, non posso spedire email a LIBERO dal mio server.

Non sapevo che libero usasse SPEWS. Comunque tu stesso vedi che la tua posta
viene bloccata da libero e non da spews. Piccola nota, ad occhio spews
'protegge' circa 100 milioni di caselle di email, per cui il tuo problema e'
ben piu' grosso del non poter contattare libero.

> Mi direte: era necessario perchè il primo tentativo con ... come si
> chiamava l'entità precedente ... (e questo l'ho letto proprio in un
> tuo articolo, ZELLO) ... MAPS ! ... Spam scritto al contrario, è
> fallito perchè lo hanno denunciato e lo hanno costretto a chiudere.

uh ? questa non la sapevo. Comunque spews non e' l'unica blacklist. Ce ne
sono centinaia di pubbliche, anche piu' diffuse di spews, e un numero molto
piu' grosso di piccole blacklist private. Se non te ne sei accorto da anni
scambiare posta con altri server e' diventato un privilegio da mantenere
comportandosi da bravi vicini, e non un diritto.

> Ma la cosa non vi fa pensare che, essendoci delle leggi che si applicano
> anche a Internet, allora la cosa non era tanto "nei limiti" della
> legalità ?

quale cosa ti sembra illegale ? che spews listi indirizzi ip ? Denunciali.
Che un provider decida che traffico accettare sui *propri* server ? E
perche' mai ? My server, my rules.


> Resta il fatto che, a naso, che SPEWS, seppur necessario, viola alcune

appunto. SPEWS e' necessario, e si e' dimostrato un valido modo per
combattere lo spam.

> regole di buon senso e istituisce un precedente dannoso, ritengo, per
> la libertà della rete. Forse più dannoso dello spam stesso.

Perche' mai. Nessuno mi obbliga ad usare spews sui miei server. Se lo faccio
e' perche' pure io lo ritengo necessario (e i miei clienti mi pagano per
farlo)

zello

da leggere,
9 gen 2003, 14:06:0909/01/03
a
On Thu, 09 Jan 2003 19:45:15 +0100, Marco Tomasi wrote:

> "Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
> news:db16b0a7.03010...@posting.google.com...
>

[snip]


>> Mi direte: era necessario perchè il primo tentativo con ... come si
>> chiamava l'entità precedente ... (e questo l'ho letto proprio in un
>> tuo articolo, ZELLO) ... MAPS ! ... Spam scritto al contrario, è
>> fallito perchè lo hanno denunciato e lo hanno costretto a chiudere.
>
> uh ? questa non la sapevo.

E infatti non è vero, e sono stato citato male. MAPS - a seguito di alcuni
delisting fatti per evitare possibili contraccolpi giudiziari, e per
scelte di gestione a dir poco discutibili, ha solo perso di smalto. Per
quanto ne so, esiste anche oggi, seppur a pagamento.

Ciao

--
zello
<zell...@tiscali.it> e' una spamtrap.
Per scrivermi, usate zello <at> despammed <dot> com

Grazie.

Carlo Fusco

da leggere,
9 gen 2003, 14:04:5909/01/03
a
Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
[cut]

> Mi direte: era necessario perchè il primo tentativo con ... come si
> chiamava l'entità precedente ... (e questo l'ho letto proprio in un
> tuo articolo, ZELLO) ... MAPS ! ... Spam scritto al contrario, è
> fallito perchè lo hanno denunciato e lo hanno costretto a chiudere. Ma

Non commento il resto del post che quello che ti direi io ti e` gia`
stato detto. Vorrei solo aggiungere che dovresti informarti meglio,
MAPS e` viva e vegeta. Ha perso i favori di molti poster di nanae ma
questo e` irrilevante e credo che sia ancora la DNSBL piu` usata dai
grossi ISP, e comunque e` l'unica a pagamento.

E` stata querelata un paio di volte e si e` accordata con i querelanti
prima di arrivare in corte, ma non ha mai chiuso. Proprio a causa di
questo tipo di "SLAPP suite", simpatica abitudine d'oltreoceano che
mira a ridurre al silenzio eventuali critici utilizzando il sistema
legale e le sue elevatissime spese piuttosto che le proprie ragioni
davanti ad una corte, che SPEWS si nasconde dietro uno pseudonimo.

--
ciao | Antispam in pillole: (WHOIS) Indica a quale provider appartiene
cf | l'IP dal quale e` partito lo spam, e quindi a chi rivolgere il
-----+ LART. Per chi sa come ricompilare questo e` il miglior WHOIS per
Linux e Win: http://www.linux.it/~md/software/

Nicolas Eymerich

da leggere,
9 gen 2003, 15:05:1609/01/03
a
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message

> Mi scandalizza il fatto che la cosa sia così largamente accettata da
> tutti.

Bè, se ti stai riferendo a http://www.sicilyweb.com/ (63.151.40.205)
direi che ti sei cacciato in un bel letamaio
http://www.spews.org/html/S410.html

Listato anche da http://www.spamhaus.org/sbl/listings.lasso?isp=media3.net
insomma non sembrano proprio in buona fede.

Senza contare che ai prezzi di media3 ne trovi di roba, anche in
Italia e certamente di migliore qualità.

Marco d'Itri

da leggere,
9 gen 2003, 15:44:1309/01/03
a
gi...@sicilyweb.com wrote:

>Il mio provider sostiene di non aver mai avallato pratiche di spamming
>e, fino a prova contraria, io ci devo credere. Come il buon senso

Ho una fontana da vendere... Importante monumento storico, situata nel
centro di Roma. Interessa?

Nicolas Eymerich

da leggere,
9 gen 2003, 18:07:2409/01/03
a
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message

> la metà dell'internet italiana. Nessuno mi ha mai avvertito di essere

Se la metà dell'internet italiana usa spews qualche motivo ci sarà,
no?

Detto per inciso, per quanto mi riguarda libero.it sì, ma sulla mail
di iol.it mi arriva tutta la merda del mondo.

E come utente di IOL desidero tanto e chiederò che anche IOL cominci
ad utilizzare SPEWS, e lo chiederò dalla mia posizione di utente
pagante (infostrada/wind).

Tu cosa chiederai ad IOL dalla tua posizione di non-utente
non-pagante?

> Ma ovviamente è proprio questo il fine, no? Causare più danni
> possibili agli imbecilli come me.

In realtà SPEWS è gestito da una razza aliena che sta assimilando il
genere umano tramite la clonazione. Hanno bannato il tuo provider
perchè non volevano che il tuo messaggio (l'unico in grado di offrire
una speranza al pianeta Terra) arrivasse alla gente oppressa.

> Purtroppo sembra che LIBERO non la utilizzi. Io mi sono accorto di

Ecco, questo potresti farlo notare.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
10 gen 2003, 09:49:2310/01/03
a
"zello" <zell...@tiscali.it> wrote in message news:<pan.2003.01.09....@tiscali.it>...

> > Sono concorde sul fatto che spews sia necessaria. Mi scandalizza il
> > fatto che un'ente fittizio, con sede in Siberia, non contattabile se
> > non con accorati appelli in un newsgroup si sia avocato il diritto di
> > scegliere chi è buono e chi non lo è.
>
> Oh, questo lo puoi fare anche tu - questo sì che è free speech.
> Se poi qualcuno è d'accordo e usa la lista dei cattivi
> per blacklistare, vuole dire che poi il ragazzo(i) siberiano(i) non
> fa(nno) listings poi così arbitrari...

Beh, guarda che non sono solo io. Ho fatto un po' di giri per la rete
e siamo molti quelli che non avalliamo questo tipo di soluzioni alla
SPEWS, in nessun campo di Internet o al di fuori, e indipendentemente
dalle implicazioni personali.

Ovviamente qui io mi sento come nella fossa dei leoni. Ho ricevuto
delle risposte intolleranti che, onestamente, la dicono lunga sul tipo
di mentalità chiusa di certa gente che gira per il gruppo, non me ne
voglia nessuno, ma qualcun'altro forse si sarebbe infiammato più di
me.

Credo che la lotta allo spam si sia _arenata_ in una posizione, giusta
o sbagliata, che - purtroppo - coinvolgendo persone innocenti, alla
lunga (mica si possono blacklistare centinaia di migliaia di IP di
persone incolpevoli) alla fine reagiranno in qualche modo.

> > Come il buon senso
> > impone, no ? Se spews o qualsiasi altra entità misteriosa viene a
> > dirmi che io sono un ladro senza prove o senza un processo passato in
> > giudicato io li querelo per diffamazione.
>
> Ecco perché è anonima. Nessuno - comunque - ti ha dato del ladro. Ti hanno
> messo in una lista di indirizzi IP da cui chi usa spews non vuole ricevere
> e-mail. Dimmi dov'è l'offesa, scusa. E dov'è il contratto che ti
> garantisce - impegnando tutti i mailservers del mondo, ovviamente - che tu
> puoi mandare posta a tutti i dominii?

Allora bisognerebbe dirlo.

Abbonati a Virglio-TIN, sappi però che non potrai ricevere email da
questi 2000 siti web; abbonati a LIBERO, sappi che non riceverai posta
elettronica da quest'altri 5000 domini.

Io e qualche altro milione di persone diamo per scontato che quando si
mandi una email a un altro indirizzo di posta elettronica, l'email
arrivi.

> No, però mi sembra che tu non abbia capito moltissimo di come funziona
> internet in generale, e la posta elettronica in generale. Guarda che non
> parliamo di Poste Italiane Spa, ma di proprietà private che in qualche
> modo collaborano con uno scopo. Se il tuo provider - per qualsiasi motivo
> - fa uscire una tonnellata di viagra vegetale e di enlarge your penis dai
> suoi mailservers, è normale che chi si vede sommerso da questa roba lo
> boicotti. Se non ci fosse spews, ci sarebbero le blacklists private - e
> ho l'impressione che *non* sarebbe meglio, per molti motivi.

Eppure, nonostante SPEWS, io continuo a ricevere questa posta e, anzi,
mi sembra che aumenti di giorno in giorno. Ci sono dei dati che
dimostrano l'efficienza di SPEWS ? Mi piacerebbe leggerli.



> Oh, ma la libertà di parlare esiste ancora. Tuttavia, non è mai esistito
> nessun obbligo degli altri di ascoltare, grazie al cielo, e se Prospero
> Pirotti/Carlo Pisacane lo avesse mai capito non sarebbe in tanti
> killfiles.
> Tu puoi scrivere a chi vuoi, io posso non leggerti/rimbalzarti. Spews mi
> dà solo una mano agevolandomi il lavoro.
> Peraltro, se è così fascista, com'è che la usano in tanti (per tua
> stessa ammissione, qualche post fa)? Che è, una rete di nazisti?

Anche il fascismo e il nazismo sono durati diversi anni. Ma lasciamo
da parte oramai questi infelici paragoni, forse non troppo calzanti.
SPEWS durerà fin quando non ci si renderà conto di come funziona ...
giusto il tempo che si sappia in giro ... io non penso che tutti
ragionino come voi. Ho parlato con diverse persone, sono uno che
cambia idea quando è il caso, sono uno obiettivo. Ma non mi avete
convinto per nulla.

Lo so, a voi non ve ne può fregare di meno. C'avrei giurato.



> Ottimo, fai ciò che vuoi. Ma chi usa spews - allora - non vuole la tua
> posta, almeno fino a quando il tuo providers non si libera dei suoi
> parassiti.

Ma questo lo ha deciso SPEWS unilateralmente.
Se il mio provider, che fra l'altro nel suo agreement ha scritto ben
chiaro che

"M3 does not permit :
1)The transmission of unsolicited bulk e-mail ("UBE") or unsolicited
commercial e-mail ("UCE") (collectively known as spam) nor do we
permit the use, sale, or development of software that intentionally
hides or alters the origin of the sender ...
http://media3.net/serviceagree.htm"

Se M3 si è macchiato di qualche reato allora lo si denuncia e si
aspetta il corso regolare della legge. Ecco quello che non sopporto,
che SPEWS si sia messa al di sopra della legge, e anche se ha ragione
una cosa del genere non deve esistere da nessuna parte. SPEWS gioca a
fare DIO.

E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
vendette personali dei curatori ? O se inizia a inserire indirizzi di
aziende concorrenti a qualcun'altra che paga SPEWS ? Chi controlla
SPEWS ? Chi ci assicura che faccia il suo lavoro onestamente ?

HappyCactus

da leggere,
10 gen 2003, 10:19:3010/01/03
a
On 10 Jan 2003 06:49:23 -0800
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote:

> Ma questo lo ha deciso SPEWS unilateralmente.

Ma che cazzate vai cianciando?
Chiami il tuo contatto che usa spews e gli chiedi di mettere una white
list. Oppure chiedi al tuo provider di cambiar rotta. O, infine, lo
cambi. Tutti questi discorsi sono cazzate. Nessuno obbliga nessuno ad
usare spews, chi lo fa lo fa perche' e' libero di scegliere e non vuole
ricevere monnezza. Punto.

E' una mia liberta' non voler ricevere monnezza, piu' forte della tua di
voler per forza che io ti ascolti. Fattelo spiegare da PP, se non ci
arrivi da solo.

--
HappyCactus - Linux User #209744 - LFS User #6046 - >>> SMSPM1050 <<<
YAGF Member Group >>> www.google.com <<<
Ci sono 10 categorie di persone al mondo: quelle che capiscono
il sistema binario e quelle che non lo capiscono.

Marco d'Itri

da leggere,
10 gen 2003, 10:05:4910/01/03
a
gi...@sicilyweb.com wrote:

>Beh, guarda che non sono solo io. Ho fatto un po' di giri per la rete
>e siamo molti quelli che non avalliamo questo tipo di soluzioni alla
>SPEWS, in nessun campo di Internet o al di fuori, e indipendentemente
>dalle implicazioni personali.

Ma di nuovo, chi se ne frega? Io uso SPEWS con piena soddisfazione.
Non puoi scrivermi? Penso che riuscirò a sopportare la cosa.

maxkava.com

da leggere,
10 gen 2003, 10:27:2510/01/03
a

"Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> ha scritto nel messaggio
news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...

> "zello" <zell...@tiscali.it> wrote in message
news:<pan.2003.01.09....@tiscali.it>...
> Allora bisognerebbe dirlo.

chi lo deve dire?
l'ISP? Scordatelo.

Scartato l'ISP, chi dovrebbe farsi carico della comunicazione ?

mk?


Marco Tomasi

da leggere,
10 gen 2003, 10:33:3610/01/03
a
"Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...

> Beh, guarda che non sono solo io. Ho fatto un po' di giri per la rete
> e siamo molti quelli che non avalliamo questo tipo di soluzioni alla
> SPEWS, in nessun campo di Internet o al di fuori, e indipendentemente
> dalle implicazioni personali.

i loro server, le loro regole. C'e' chi usa spews, chi usa una combinazione
di blacklist, chi non ne usa nessuna. Spews non e' il verbo, e non ti ordina
il medico di usarla.

> lunga (mica si possono blacklistare centinaia di migliaia di IP di
> persone incolpevoli) alla fine reagiranno in qualche modo.

spews non blacklista nulla. Sono gli amministratori dei server di posta che
decidono quale traffico portare e quale no. Nessuna legge mi proibisce di
bloccare sui *miei* sever tutti gli ip che finiscono per 3, o tutti lo
spazio ip assegnato ad apnic.

cerco di spiegarti piu' chiaramente. Io non ho alcun obbligo ad accettare il
TUO traffico sui *miei*server. Non e' tuo diritto, e' un privilegio che se
voglio posso darti. Tu puoi scrivere, ma sta decidere cosa voglio leggere
(cioe' cosa accetto sui miei server).


> > e-mail. Dimmi dov'è l'offesa, scusa. E dov'è il contratto che ti
> > garantisce - impegnando tutti i mailservers del mondo, ovviamente - che
tu
> > puoi mandare posta a tutti i dominii?
>
> Allora bisognerebbe dirlo.

internet funziona cosi'. Se il TUO provider ti aveva promesso che la tua
posta sarebbe stata accettata da tutti, prenditela con lui.

> Abbonati a Virglio-TIN, sappi però che non potrai ricevere email da
> questi 2000 siti web; abbonati a LIBERO, sappi che non riceverai posta
> elettronica da quest'altri 5000 domini.

... abbonati ad un provider molto white hat e tutto il resto di internet
sara' felice di ricevere i tuoi messaggi. Scegline uno black hat e a molta
gente non interessera' concederti il privilegio di far transitare la TUA
mail sui LORO server.

> Io e qualche altro milione di persone diamo per scontato che quando si
> mandi una email a un altro indirizzo di posta elettronica, l'email
> arrivi.

e sbagliate ...

> Eppure, nonostante SPEWS, io continuo a ricevere questa posta e, anzi,
> mi sembra che aumenti di giorno in giorno. Ci sono dei dati che
> dimostrano l'efficienza di SPEWS ? Mi piacerebbe leggerli.

davvero ? usi spews sui mail server ? Prova ad usare una buona combinazione
di blacklist, di whitelist, di filtri e vedrai che lo spam nella TUA casella
di posta diminuira'...

> Se il mio provider, che fra l'altro nel suo agreement ha scritto ben
> chiaro che
>
> "M3 does not permit :
> 1)The transmission of unsolicited bulk e-mail ("UBE") or unsolicited
> commercial e-mail ("UCE") (collectively known as spam) nor do we
> permit the use, sale, or development of software that intentionally
> hides or alters the origin of the sender ...
> http://media3.net/serviceagree.htm"

toh, allora avevo indovinato, stai parlando di
http://www.spews.org/html/S410.html

se ritieni che l'analisi sia sbagliata puoi scrivere su nanae. Il mio
consiglio e' di chiedere prima al tuo providere che ne pensa. Forse loro
sanno meglio di te di cosa si sta parlando (senza offesa, ma sono loro esser
stati blacklistati, non tu)

> E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
> vendette personali dei curatori ? O se inizia a inserire indirizzi di

... allora gli amministratori dei server decideranno di non usare piu' spews
per filtrare la loro posta. Se (secondo te) meta' della tua posta viene
rifiutata, e' perche' meta' degli amministratori dei server che contatti
sono convinti che spews funzioni bene.

OneNET

da leggere,
10 gen 2003, 11:17:4210/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:

[snip]


> Beh, guarda che non sono solo io. Ho fatto un po' di giri per la rete
> e siamo molti quelli che non avalliamo questo tipo di soluzioni alla
> SPEWS, in nessun campo di Internet o al di fuori, e indipendentemente
> dalle implicazioni personali.

Non volevo intervenire perché le spiegazioni degli altri mi parevano
chiare, ma evidentemente sei convinto di due cose: che hai x forza
ragione e che il tuo ISP sia un angioletto circondato da cattivoni
prepotenti. Purtroppo non è così!
Siccome non pare tu sia un gran conoscitore di internet, scusa ma non
penso tu sia la persona + indicata per "fare giri fuori per la rete" e
chiedere in giro, perché non conosci bene la materia, quindi non puoi
far capire ad altri come funzionano le black-list.

> Credo che la lotta allo spam si sia _arenata_ in una posizione, giusta
> o sbagliata, che - purtroppo - coinvolgendo persone innocenti, alla
> lunga (mica si possono blacklistare centinaia di migliaia di IP di
> persone incolpevoli) alla fine reagiranno in qualche modo.

Persone innocenti fino ad un certo punto, forse non sai quante e-mail
inutili (che abusano spesso di risorse altrui) vengono fermate proprio
grazie alle black-list.
Propongo di inoltrarti tutto lo spam che riceviamo così capisci.
Capisco che quando ti abbonai ad un ISP tu possa non sapere nulla di
spam, di liste e simili, ma quando ne vieni a conoscenza e + persone ti
dicono che il tuo ISP supporta spammers ma tu insisti nel negare, allora
chi ha torto ?
SPEWS e tutte le altre liste indicano sempre il motivo del listing, ma
tu sei andato o no a guardare ???

> Allora bisognerebbe dirlo.
>
> Abbonati a Virglio-TIN, sappi però che non potrai ricevere email da
> questi 2000 siti web; abbonati a LIBERO, sappi che non riceverai posta
> elettronica da quest'altri 5000 domini.

Non occorre dirlo prima, perché solitamente alla prima e-mail boccata
scopri anche il motivo.
Purtroppo gli ISP italiani fanno spesso orecchie da mercante alle
segnalazioni di questo problema, perché le black-list sono ancora troppo
poco usate in Italia; se tutti le usassero, gli ISP grandi o piccoli che
siano sarebbero + attenti a quello che fanno e a chi ospitano!

> Eppure, nonostante SPEWS, io continuo a ricevere questa posta e, anzi,
> mi sembra che aumenti di giorno in giorno. Ci sono dei dati che
> dimostrano l'efficienza di SPEWS ? Mi piacerebbe leggerli.

E dove sta scritto che a solo SPEWS è la soluzione a tutti i mali di internet?
ma se abbini + liste vedrai che risolvi al 99% il problema.

> Ma questo lo ha deciso SPEWS unilateralmente.
> Se il mio provider, che fra l'altro nel suo agreement ha scritto ben
> chiaro che
>
> "M3 does not permit :
> 1)The transmission of unsolicited bulk e-mail ("UBE") or unsolicited
> commercial e-mail ("UCE") (collectively known as spam) nor do we
> permit the use, sale, or development of software that intentionally
> hides or alters the origin of the sender ...
> http://media3.net/serviceagree.htm"

AHAHAHAHAHAHAHAH (o LOL LOL LOL se preferisci)
guarda: http://www.spews.org/html/S410.html

spero di non aver sbagliato, perché non posti qui l'IP con cui ti
colleghi o quello del tuo mail server così assieme controlliamo meglio?
è inutile continuare a parlare se non ci dai i dati esatti!

> Se M3 si è macchiato di qualche reato allora lo si denuncia e si
> aspetta il corso regolare della legge. Ecco quello che non sopporto,
> che SPEWS si sia messa al di sopra della legge, e anche se ha ragione
> una cosa del genere non deve esistere da nessuna parte. SPEWS gioca a
> fare DIO.

ehm, lo denunci a chi e in che Paese ?
comunque non preoccuparti che in Italia le denunce x spamming danno i
loro frutti.
Ma intanto, essendo anche una questione tecnica, ognuno sul proprio
server mette tutti i filtri che vuole!

> E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
> vendette personali dei curatori ? O se inizia a inserire indirizzi di
> aziende concorrenti a qualcun'altra che paga SPEWS ? Chi controlla
> SPEWS ? Chi ci assicura che faccia il suo lavoro onestamente ?

se così fosse nessuno userebbe SPEWS... dai non esagerare!!!

saluti,
Gabriele Polidori

--
OneNET Point Trieste
via San Francesco 28/c
34133 Trieste - Italy
http://www.onenet.it/TS/

Fabrizio T.

da leggere,
10 gen 2003, 10:27:3510/01/03
a
"Giambattista Scivoletto" ha scritto

> Ma questo lo ha deciso SPEWS unilateralmente.

Lo ha deciso SPEWS sulla base delle segnalazioni di spamming ignorate
dal provider.

> Se il mio provider, che fra l'altro nel suo agreement ha scritto ben
> chiaro che
>
> "M3 does not permit :
> 1)The transmission of unsolicited bulk e-mail ("UBE") or unsolicited
> commercial e-mail ("UCE") (collectively known as spam) nor do we
> permit the use, sale, or development of software that intentionally
> hides or alters the origin of the sender ...
> http://media3.net/serviceagree.htm"

Evidentemente č un agreement valido solo sulla carta, visto che...
http://spews.org/html/S410.html
[...]
Several Spam Services supported by media3.net:

[209.211.253.126] bulkisp.com (dead)
[209.211.253.139] firstlinesoft.com (dead)
[63.74.120.141] globaldirectmarketing.net
[63.74.120.199] listsorcerer.com (dead)
[206.67.49.71] g-forcemarketing.net
[206.67.52.241] newportmarketing.com
[...]

> E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
> vendette personali dei curatori ? O se inizia a inserire indirizzi di
> aziende concorrenti a qualcun'altra che paga SPEWS ?

In quel caso chi attualmente usa SPEWS smetterą di usarlo.

Fabrizio T.

da leggere,
10 gen 2003, 10:34:1510/01/03
a
> Evidentemente č un agreement valido solo sulla carta, visto che...
> http://spews.org/html/S410.html
> [...]
> Several Spam Services supported by media3.net:
>
> [209.211.253.126] bulkisp.com (dead)
> [209.211.253.139] firstlinesoft.com (dead)
> [63.74.120.141] globaldirectmarketing.net
> [63.74.120.199] listsorcerer.com (dead)
> [206.67.49.71] g-forcemarketing.net
> [206.67.52.241] newportmarketing.com
> [...]

E ancora:
http://groups.google.com/groups?&selm=steve-E5B7D8.13083923012001%40enews.newsguy.com
http://groups.google.com/groups?selm=steve-838133.18501016102000%40enews.newsguy.com


David Santinoli

da leggere,
10 gen 2003, 11:29:5810/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:
> Se M3 si č macchiato di qualche reato allora lo si denuncia e si

> aspetta il corso regolare della legge. Ecco quello che non sopporto,
> che SPEWS si sia messa al di sopra della legge,

Il "corso regolare della legge" č proprio quello che permette agli
spammer di agire indisturbati per mesi o anni, senza mai subirne le
conseguenze. Il punto di vista di chi gestisce una blacklist č che nei
riguardi di un ISP spam-friendly sia invece molto piů efficace la
pressione esercitata da quei loro clienti che, senza aver colpe dirette,
soffrono la conseguenza dei listing.

Ciao
David
--
<d.santinoli presso mi. flashnet. it>

Giambattista Scivoletto

da leggere,
10 gen 2003, 12:09:4610/01/03
a
eyme...@punto-informatico.it (Nicolas Eymerich) wrote in message news:<a4238241.0301...@posting.google.com>...

> E come utente di IOL desidero tanto e chiederò che anche IOL cominci
> ad utilizzare SPEWS, e lo chiederò dalla mia posizione di utente
> pagante (infostrada/wind).
>
> Tu cosa chiederai ad IOL dalla tua posizione di non-utente
> non-pagante?
>
> > Ma ovviamente è proprio questo il fine, no? Causare più danni
> > possibili agli imbecilli come me.
>
> In realtà SPEWS è gestito da una razza aliena che sta assimilando il
> genere umano tramite la clonazione. Hanno bannato il tuo provider
> perchè non volevano che il tuo messaggio (l'unico in grado di offrire
> una speranza al pianeta Terra) arrivasse alla gente oppressa.

Sei molto spiritoso e sono sicuro che gli altri utenti del gruppo ti
apprezzano.

Un sito di un mio cliente ha un form attraverso il quale ci si può
iscrivere ad un corso di formazione. Tu compili il form e ti arriva
direttamente nell'email il DOCS da compilare per iscriverti.

Gli utenti di LIBERO, IOL, INWIND che compilano il form non lo
ricevono.
Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente
richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.

Ne abbiamo contati 50 circa.

L'utente di LIBERO, IOL e INWIND in questo caso però non sa che non
riceverà l'email del mio cliente ... non ne sono informati ... così
come il mio cliente non è stato informato che LIBERO gli rifiuta le
email.

Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.

OneNET

da leggere,
10 gen 2003, 12:31:4410/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:
[snip]

> Gli utenti di LIBERO, IOL, INWIND che compilano il form non lo
> ricevono.
> Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente
> richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.

Fossi il tuo cliente è con te che mi incazzerei e non con gli altri ISP,
perché mi hai messo su un hosting stra-catalogato come spazio IP di spam-supporter!
tu a tua volta dovresti incazzarti con il tuo ISP, ma sappiamo che è
tempo perso, visti i precedenti...

> L'utente di LIBERO, IOL e INWIND in questo caso però non sa che non
> riceverà l'email del mio cliente ... non ne sono informati ... così
> come il mio cliente non è stato informato che LIBERO gli rifiuta le
> email.

Che l'utente finale non lo sappia è normale, altrimenti viene generato
un traffico inutile uguale a quello dello spam soppresso ! :)) ma che
dici ???

Invece su perché il tuo cliente (il mittente) non riceve avviso alcuno
bisognerebbe chiedere per bene agli ISP che hai citato, perché mi par
strano che usino SPEWS (chiedo a chi eventualmente sa, quali sono
esattamente le BL usate?) e far presente il problema.
Una domanda: la mail che il potenziale destinataria dovrebbe ricevere
contiene un "From" reale e funzionante ?

Buona fortuna,

Giambattista Scivoletto

da leggere,
10 gen 2003, 12:32:3110/01/03
a
"Marco Tomasi" <mto...@despammed.com> wrote in message news:<avkg00$gpnog$1...@ID-101982.news.dfncis.de>...

> > regole di buon senso e istituisce un precedente dannoso, ritengo, per
> > la libertà della rete. Forse più dannoso dello spam stesso.
>
> Perche' mai. Nessuno mi obbliga ad usare spews sui miei server. Se lo faccio
> e' perche' pure io lo ritengo necessario (e i miei clienti mi pagano per
> farlo)

Ma siamo sicuri che i clienti di un grosso ISP sappiano che non
possono ricevere email da un numero così alto di altri utenti ?
Secondo me dovrebbero essere avvertiti. Non credi ?

Ti faccio un esempio:

Un mio cliente - cui ho realizzato il sito - ha un modulo sul sito per
la prenotazione del suo Hotel. La sua email è su LIBERO.

Quando qualcuno compila il modulo per prenotare una stanza una email
parte automaticamente dal sito e "dovrebbe" raggiungere la sua email.
Siccome l'IP del suo sito è entrato in SPEWS o in un'altra lista per
colpa del provider che gli fornisce l'hosting del sito, non la riceve.

Ora, quantomeno dovrebbe capire qual'è il problema e decidere di
conseguenza se spostare il sito su un altro provider, e la cosa gli
costa parecchio perchè lo ha già pagato annualmente, oppure si rifà
verso di me che gli ho fatto prendere il sito otto anni fa su quel
provider e io a mia volta mi rifaccio sul provider in qualche modo,
oppure cambia email.

Ma nessuno ha detto a me, nè tantomeno al mio cliente che eravamo su
SPEWS. Ce ne siamo accorti settimane dopo. Non sapevamo cosa fosse
giacchè non è che se ne parli molto al di fuori di questo gruppo o del
relativo americano. Nessuno di LIBERO ha avvertito il mio cliente che
non avrebbe ricevuto proprio le email dal suo sito.

Credetemi, voi forse date per scontato che le black list funzionino in
un certo modo, ma milioni di persone pensano che se hai un indirizzo
email puoi contattare qualsiasi altro indirizzo email nel mondo. E se
non puoi ti arriva una email in cui ti si dice perchè l'email non è
stata recapitata.

Lo pensavo anch'io fino a due giorni fa.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
10 gen 2003, 12:39:1110/01/03
a
"Carlo Fusco" <as746t...@sneakemail.com> wrote in message news:<avkh4r$m9p$1...@samvise.theshire.me.invalid>...

> E` stata querelata un paio di volte e si e` accordata con i querelanti
> prima di arrivare in corte, ma non ha mai chiuso. Proprio a causa di
> questo tipo di "SLAPP suite", simpatica abitudine d'oltreoceano che
> mira a ridurre al silenzio eventuali critici utilizzando il sistema
> legale e le sue elevatissime spese piuttosto che le proprie ragioni
> davanti ad una corte, che SPEWS si nasconde dietro uno pseudonimo.

Ho capito, quindi SPEWS è Charles Bronson, il giustiziere della notte!

Ammetti che è _fuori_dalla_legge_ perchè, diciamoci la verità, se
dovesse confrontarsi con la giustizia USA, o possiamo anche chiamarla
"simpatica abitudine d'oltreoceano" se vuoi, non avrebbe vita lunga.

E tutto questo a voi sembra normale ... :-) ... ma dove sono capitato
?

Tagliaferri Roberto

da leggere,
10 gen 2003, 12:35:3510/01/03
a
In <db16b0a7.03011...@posting.google.com>, Giambattista
Scivoletto wrote:


>
> L'utente di LIBERO, IOL e INWIND in questo caso però non sa che non
> riceverà l'email del mio cliente ... non ne sono informati ... così come
> il mio cliente non è stato informato che LIBERO gli rifiuta le email.
>
> Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.

Veramente dato che con un errore fatale
il mailserver di partenza dovrebbe (se configurato un minimo) rispedire
indietro l'email inviata con tanto di segnalazione dell'errore (in questo
caso il fatto di essere in black list); certo è che se il provider del
tuo cliente (in questo caso il postmaster) vede un'email che gli indica
una blacklist e la cestina direi che se la cerca

Carlo Fusco

da leggere,
10 gen 2003, 12:40:0610/01/03
a
Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
[..]

> Gli utenti di LIBERO, IOL, INWIND che compilano il form non lo
> ricevono.
> Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente
> richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.
[..]

> Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.

Hai ragione non e` normale ne e` una bella cosa quella che hai
fatto. Se offri un servizio che si basa su un altro servizio devi
assicurarti doppiamente di aver acquistato roba funzionante, proprio
per professionalita` verso i tuoi clenti. Tu ti sei rivolto ad un
provider che vende roba difettosa, e avresti potuto scoprirlo con una
semplice ricerca online prima di pagare.

Ti ripeto, internet si e` divisa in due, quella che ha connettivita`
totale e quelli che invece hanno una connettivita` molto piu` limitata
a causa, tra le altre, del supporto al net-abuse da parte dei propri
clienti. Sta a te scegliere in quale meta` risiedere. Nel frattempo ti
consiglio di chiedere a libero di mettervi in whitelist e di cercare
subito un provider che venda roba funzionante.

--
ciao | Newspapers are in the entertainment business, plain and simple.
cf | When a newspaper wants to interview you, get cash in advance of
-----+ the interview. Tom Cruise does not give away his services; you
should not either (un poster di NANAE, citando il suo avvocato).


Marco Tomasi

da leggere,
10 gen 2003, 12:43:3210/01/03
a
"Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...

> come il mio cliente non è stato informato che LIBERO gli rifiuta le
> email.

continui a non capire.
il problema NON e' il tuo cliente, il problema e' che dallo spazio IP del
*TUO* provider arriva un sacco di immondizia.
E gli indirizzi IP del tuo provider sono stati inseriti in una blacklist.

questo avviene generalmente dopo che il 'proprietario' di quella serie di
indirizzi (il tuo provider, non tu) ha ospitato spammer e se ne e' fregato
delle segnalazioni.

A quel punto, vista la difficolta' (impossibilita') di far smettere gli
spammer dall'usare quegli indirizzi ip, una parte di internet ha
semplicemente deciso di non ricevere piu' il traffico di posta che parte da
quegli indirizzi.

> Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.

Pure a me sembra normale. Gli indirizzi ip inseriti in blacklist sono di un
provider, non tuoi o del tuo cliente. Chiedi a chi ti ha fornito quegli
indirizzi di dartene altri 'puliti'.

Piuttosto spiegami perche' motivo ritieni che tutto il mondo DEVE accettare
le tue mail. Ciascuno sui propri server e' libero di accettare il traffico
che vuole.

Il problema e' comunque di facile soluzione :
- chiedi al proprietario di quegli IP di terminare il supporto agli spammer
(sono segnati sul listing di SPEWS)
- chiedi a tutti i provider che usano spews di mettere in whitelist il tuo
dominio
- cambia provider


Carlo Fusco

da leggere,
10 gen 2003, 12:52:2210/01/03
a
Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
[cut]
> Ammetti che è _fuori_dalla_legge_ perchè, diciamoci la verità, se
> dovesse confrontarsi con la giustizia USA, o possiamo anche chiamarla
> "simpatica abitudine d'oltreoceano" se vuoi, non avrebbe vita lunga.

Non hai capito, SPEWS probabilmente vincerebbe. Lo SLAPP suite
funziona diversamente dal vincere in corte, altrimenti sarebbe una
normale querela. La cosa funziona cosi`. Da un lato abbiamo il
querelante con una notevole disponibilita` finanziaria (di solito una
societa`) dall'altro il querelato con una disponibilita` finanziaria
ridotta (una societa` piu` piccola o un semplice individuo).

Il querelante cerca in tutti i modi di protrarre il corso del giudizio
il piu` possibile (e la legge di cavilli ne offre parecchi), in modo
che l'altro finisca le propria disponibilita` finanziaria per andare
avanti e capitoli chiedendo un accordo fuori dalla corte e prima del
giudizio definitivo. Questo e` quanto accaduto al MAPS, che se avesse
potuto permettersi di andare avanti e arrivare davanti ad un giudice
per il giudizio finale avrebbe quasi sicuramente vinto.

Ricordati che quelle liste sono protette dal "free speach" e fino a
che si mostra un criterio non arbitrario nella loro compilazione
(ovvero la prova dello spam) nessuno puo` contestare la pubblicazione
della lista, che tra l'altro di per se` non blocca proprio nulla.

--
ciao | Antispam in pillole: (TRACEROUTE) Indica le reti, hop, che sono
cf | tra te e il computer dello spammer, il penultimo hop e` di chi
-----+ fornisce connettivita` all'ISP dello spammer: inviare a lui il
lart, se l'ISP protegge lo spammer. Il traceroute puo` essere falsificato

Marco Tomasi

da leggere,
10 gen 2003, 13:05:0110/01/03
a
"Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...

> "Marco Tomasi" <mto...@despammed.com> wrote in message
news:<avkg00$gpnog$1...@ID-101982.news.dfncis.de>...

> Ma siamo sicuri che i clienti di un grosso ISP sappiano che non
> possono ricevere email da un numero cosě alto di altri utenti ?


> Secondo me dovrebbero essere avvertiti. Non credi ?

questa e' una obiezione intelligente.

Io ho degli obblighi contrattuali nei confronti dei miei clienti (bada bene,
noi nei tuoi confronti).

i miei clienti possono scegliere se ricevere tutta l'immondizia di questo
mondo, o se usare i servizi di filtraggio della posta, che riducono di molto
il problema dello spam, anche a rischio di veder persa qualche email
'legittima'.

Ti posso dire che le aziende con cui lavoriamo sono generalmente felici di
pagare per avere la casella di posta con lo spam ridotto al minimo. Ed in
ogni caso quando rifiutiamo la mail NON la cestiniamo, ma rispondiamo al
mail server 'bloccato' con messaggio tipo 501 5.7.1 <blabla> sender refused
by the RBL opm.blitzed.org eccecc.

Comunque sono d'accordo con te, i provider che usano sistemi di filtraggio
della posta dovrebbero avvertire i PROPRI clienti.

> Ma nessuno ha detto a me, nč tantomeno al mio cliente che eravamo su


> SPEWS. Ce ne siamo accorti settimane dopo. Non sapevamo cosa fosse

Stento a crederti. Sei sicuro che sui log del tuo mailserver non ci sia
scritto nulla ?

> relativo americano. Nessuno di LIBERO ha avvertito il mio cliente che
> non avrebbe ricevuto proprio le email dal suo sito.

semmai questo e' il problema.
Il tuo cliente ha un contratto con libero, e non sa che libero filtra la
posta in entrata. Il problema e' fra lui (utente di libero) e il suo
provider (libero) che non lo ha avvertito del sistema di filtraggio.

Libero ha un contratto con il suoi clienti (non con te, o con i tuoi
server), vedi cosa prevede quel contratto.

> Credetemi, voi forse date per scontato che le black list funzionino in
> un certo modo, ma milioni di persone pensano che se hai un indirizzo
> email puoi contattare qualsiasi altro indirizzo email nel mondo.

Forse era vero una volta, oggi non piu'. Vedere accettata la propria mail e'
un privilegio, non un diritto. E questo proprio a causa degli spammer.

> E se non puoi ti arriva una email in cui ti si dice perchč l'email non č
> stata recapitata.

Sarebbe bello, ma spesso gli spammer falsificano il mittente delle loro
mail, per cui non e' possibile rispondere a chi ha apparentemente mandato il
messaggio. Comunque e' prassi comune rispondere al mail server che prova ad
inviare il messaggio che non si gradisce parlare con lui, e per che motivo

Steve Linford

da leggere,
10 gen 2003, 15:22:3110/01/03
a
In article <db16b0a7.03011...@posting.google.com>,
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote:

> abbonati a LIBERO, sappi che non riceverai posta elettronica da
> quest'altri 5000 domini.

No, si legge: "abbonati a Libero e faremo il possibile per protegere
la tua posta elettronica dallo spam".

> Io e qualche altro milione di persone diamo per scontato che quando si
> mandi una email a un altro indirizzo di posta elettronica, l'email
> arrivi.

Per quasi l'intera populazione e cosi, su milliardi di emails mandati
si contano sulle mani quelle non madati da spammers che vengono
fermati dalle blacklist piu usate. Tu hai soltanto avuto la sfortuna
di mandare da un IP bloccato a causa di un problema di spam-hosting a
media3. Il problema per cui apparentamente SPEWS ti ha bloccato quelle
emails e causato da dei grossi spammers (offerbonanza.com e
obdirect.net) residenti a media3, spammers che tra l'altro stiamo
bloccando anche noi del SBL (solo che noi stiamo bloccando solo i 7 IP
dei spammers, da 63.151.45.176 fino a 63.151.45.182)

Se per caso il tuo server e tra quelle IP, allora ti stiamo bloccando
noi del SBL e non SPEWS. (non sapevo che Libero utilizasse SPEWS e mi
sembra strano, anche dato che SPEWS non ha una zone da cui ottenere
trasferimenti della zona, cosa obligatoria per grandi providers).

Io connosco bene il padrone di media3.net, Joe Hayes, abbiamo parlato
parecchio per email nei ultimi anni. E uno scemo col'botto, s'intasca
il denaro dei spammers al punto che media3.net e stato per anni "la
casa" dei spammers in America. Per due anni di seguito 1999 e 2000,
media3.net e stato al primo posto in assuluto nel hosting dei gangs di
spammers piu noti di America. Solo in questi ultimi 18 mesi media3.net
sta facendo la faccia d'angelo cercando di evitare le blacklist, ma
adesso che la ditta e in fallimento Joe Hayes non riesche a resistere
i soldi percui i spammers stanno tornando a media3.net.

Io ti consiglio di gridare forte, ma non con questa communita, ma con
media3.net. Ti consiglierei di prendere hosting in Italia che ci sono
ditte ottime che ti danno servizio buono con lo stesso che pagi a
media3.net ma senza i guai associati alla reputazione di media3.net.

> Eppure, nonostante SPEWS, io continuo a ricevere questa posta e, anzi,
> mi sembra che aumenti di giorno in giorno. Ci sono dei dati che
> dimostrano l'efficienza di SPEWS ? Mi piacerebbe leggerli.

SPEWS e una blacklist (detto "blocklist" o "DNSBL"), come l'SBL, la
MAPS RBL e parechie altre liste, ogniuno per un determinato tipo di
spam (come ORBS o OSIRUSOFT per relays aperti) ecc. I solo dati
disponibili che dimostrano l'efficienza dei vari blocklist, sono
basati su quanto spam riescono a bloccare, e sono questi:

http://www.sdsc.edu/~jeff/spam/cbc.html

http://mail.vene.ws/cgi-bin/stats.pl?blacklist

> E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
> vendette personali dei curatori ?

Se succede questo, quelli che l'usano, smettono di usarlo, semplice.

--
Steve Linford
The Spamhaus Project
http://www.spamhaus.org

Carlo Fusco

da leggere,
10 gen 2003, 15:33:2710/01/03
a
Steve Linford <lin...@spamhaus.org> wrote:
[cut]

> Se per caso il tuo server e tra quelle IP, allora ti stiamo bloccando
> noi del SBL e non SPEWS. (non sapevo che Libero utilizasse SPEWS e mi
> sembra strano, anche dato che SPEWS non ha una zone da cui ottenere
> trasferimenti della zona, cosa obligatoria per grandi providers).

Anche a me era venuto lo stesso dubbio.

--
ciao | Antispam in pillole: Lettura degli Header.
cf | In una email l'unica informazione attendibile proviene dalla catena
-----+ dei 'Received: ' che indica quali server si sono passati l'email.
Va percorsa a ritroso fino a determinare il punto di origine

Nicolas Eymerich

da leggere,
11 gen 2003, 05:13:4711/01/03
a
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message news:<db16b0a7.03011...@posting.google.com>...


Vedo che non ti è ancora chiaro qualche dettaglio, e sì che te l'hanno
già spiegato in molti: te lo rispiego io per l'ultima volta.

1)

> Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente

La tua mail NON viene bloccata da SPEWS, viene bloccata dai vari
provider che, liberamente e con l'assenso dei propri clienti hanno
deciso che SPEWS è una fonte seria ed affidabile.

Gli utenti di libero&sicuro, ad esempio, DESIDERANO che libero si
faccia carico del problema SPAM (pagando, fra l'altro) e i sistemisti
infostrada implementano una serie di filtri tesi ad impedire che lo
spam raggiunga le proprie caselle

2)

> richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.

se libero afesse fatto passare tutta la merdaccia di questo mondo gli
utenti di libero avrebbero potutto perdere affari a causa (ad esempio)
di mail non arrivate per caselle over quota, e *SICURAMENTE* avrebbero
perso soldi a causa del tempo speso a cancellare lo spam quotidiano.

3)

> L'utente di LIBERO, IOL e INWIND in questo caso però non sa che non

e cosa dovrebbe fare libero, scusa ... mandare una mail con "abbiamo
cancellato la seguente mail proveniente da una spamhouse, e magari
mettere la mail originale in allegato?

4)

> come il mio cliente non è stato informato che LIBERO gli rifiuta le

Ma sei proprio sicuro che non ritorni indietro alcun messaggio di
notifica? Hai contattato libero in merito a questo? E sopratutto nelle
mail inviate dall'smtp

5)

> Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.

Non solo è normale ... ma io PAGO libero perchè mi tolga dalle palle
lo spam, senza nemmeno farmi sapere che esiste, e sono anche molto
felice di questo.

Detto per inciso ... tempo fa qui scrivevo con l'e-mail
eyme...@angelfire.com ... sai perchè ho cambiato? perchè su angelfire
arrivavano una media di 30 spam al giorno, se questo ti sembra normale
sei tu l'anormale.

Andry_senza_lavoro

da leggere,
11 gen 2003, 05:08:4111/01/03
a
Il giorno del pinguino 9 Jan 2003 21:44:13 +0100,
mentre cercavo di brasare un uindovs duemiglia,
mi accorsi che Marco d'Itri <ab...@1.2.0.1.0.0.1.e.f.f.3.ip6.int> aveva scritto:

> Ho una fontana da vendere... Importante monumento storico, situata nel
> centro di Roma. Interessa?

offro 10 Euro.

--
> PS: ...ho notato che il mio pisello inizia a somigliare
> ad un pinguino ...mi devo preoccupare?
No, non ti preoccupare, dovresti farlo se il tuo sedere
cominciasse ad assomigliare ad una finestra :)

zello

da leggere,
11 gen 2003, 09:57:3411/01/03
a
Marco Tomasi wrote:
> "Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
> news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...
>
[snip]

> se ritieni che l'analisi sia sbagliata puoi scrivere su nanae. Il mio
> consiglio e' di chiedere prima al tuo providere che ne pensa. Forse
> loro sanno meglio di te di cosa si sta parlando (senza offesa, ma
> sono loro esser stati blacklistati, non tu)

Scherzi? Media3? Deve aver anche citato MAPS tempo addietro. Poi hanno
transato (http://www.mail-abuse.org/pressreleases/2001-08-30.html).
Ci deve essere un bel po' di gente con il dente piuttosto avvelenato, su
NANAE...
Lascia stare, spews č l'ultimo dei tuoi problemi, sospetto.

Ciao

--
zello
Non fate reply, č una spamtrap.
Se volete scrivermi, fatelo su zello <at> despammed <dot> com


Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 11:42:5511/01/03
a
HappyCactus <happy...@vene.ws> wrote in message news:<20030110162437.32...@vene.ws>...

> > Ma questo lo ha deciso SPEWS unilateralmente.
>
> Ma che cazzate vai cianciando?

Hey, ma perchè t'incazzi così! :-) ... si parla, si discute, si
confrontano le idee che, per fortuna non sono tutte uguali.

Anche se devo dire che qui avete messo su un disco. Siete accampati
sulle vostre posizioni e non vi smuove nessuno.

Però non mi avete convinto, e vi ripeto che sono uno che quando sente
di avere torto, cambia idea. Devo necessariamente avere qualche altro
parere; voglio la maggioranza assoluta delle persone di buon senso,
peggio voglio i due terzi!

Il vostro gruppo, seppur autorevole, ha ovviamente una direzione che
deve seguire fino in fondo. Non credo ci sia qualcuno disposto ad
ammettere le pecche di SPEWS, piuttosto le nasconde dietro la solita
stancante, ritrita, insulsa tiritera!

E' comunque la vostra opinione, non sono d'accordo e la contesto, ma
la rispetto.

A parte qualcuno, mi avete risposto in 10 la stessa cosa. E la stessa
cosa continuate a rispondere a chiunque viene qui con il mio stesso
problema - che fra l'altro ho risolto, spendendo qualcosina, senza
necessità di spostare tutto tutto, grazie anche ai consigli che
qualcuno di questo gruppo mi ha saputo dare e che ringrazio.

Un po' più di rispetto comunque, alla fine, ci farebbe campare tutti
più tranquilli e, magari, qualcuno lo farebbe apparire anche meno
stupido e superficiale.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 12:06:2011/01/03
a
OneNET <inf...@onenet.it> wrote in message news:<3E1EF224...@onenet.it>...

> Non volevo intervenire perch le spiegazioni degli altri mi parevano
> chiare

... e devo dire che dopo il tuo preziosissimo intervento sono rinato a
nuova vita. Grazie per la luce che hai voluto cosě benevolmente
concedermi!

Gabriele Polidori

da leggere,
11 gen 2003, 12:07:5111/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:
>
[snip]

>
> Il vostro gruppo, seppur autorevole, ha ovviamente una direzione che
> deve seguire fino in fondo. Non credo ci sia qualcuno disposto ad
> ammettere le pecche di SPEWS, piuttosto le nasconde dietro la solita
> stancante, ritrita, insulsa tiritera!
>
> E' comunque la vostra opinione, non sono d'accordo e la contesto, ma
> la rispetto.
>
> A parte qualcuno, mi avete risposto in 10 la stessa cosa. E la stessa
> cosa continuate a rispondere a chiunque viene qui con il mio stesso
> problema - che fra l'altro ho risolto, spendendo qualcosina, senza
> necessità di spostare tutto tutto, grazie anche ai consigli che
> qualcuno di questo gruppo mi ha saputo dare e che ringrazio.

Allora, con calma, perché davvero non è possibile che tu insista e sia
convinto di aver ragione e chi usa le black-list no.

1) Dove sta scritto che la posta spedita deve sempre e comunque arrivare ?
2) Ognuno è libero sul proprio server di mettere tutti i filtri che
vuole e di respingere posta proveniente da chi supporta da ANNI lo spam
o no ?
3) Più di una persona qui dentro dubita che Libero usi SPEWS, per cui in
base a cosa tu hai tirato in ballo libero.it ?
4) Partendo dal punto 3, guarda qui: http://www.samspade.org/t/rbl?a=sicilyweb.com
vedrai che da dove posti tu, non solo SPEWS ti blocca... e vedrai una
lunga lista di link che ti spiegano come il tuo ISP è molto
spam-friendly !
5) Siccome comunque non hai ancora postato gli IP che usi per te e i
tuoi clienti (si presume media3.net perché l'hai nominato e
sicilyweb.com perché lo usi adesso, ma non siamo certi che tu ti
riferisca solo a questi), risulta + complesso farti un esempio che ti
convinca (però sei duro eh!).

Se ti va, rispondimi anche in privato, vediamo se torna indietro dato
che uso spews/osirus.


Saluti,
Gabriele Polidori

--
OneNET Group - Servizi Internet

Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 12:18:4011/01/03
a
David Santinoli <hone...@voloire.net> wrote in message news:<avmsfm$c6k$1...@news.flashnet.it>...
> Giambattista Scivoletto wrote:
> > Se M3 si è macchiato di qualche reato allora lo si denuncia e si

> > aspetta il corso regolare della legge. Ecco quello che non sopporto,
> > che SPEWS si sia messa al di sopra della legge,
>
> Il "corso regolare della legge" è proprio quello che permette agli
> spammer di agire indisturbati per mesi o anni, senza mai subirne le
> conseguenze. Il punto di vista di chi gestisce una blacklist è che nei
> riguardi di un ISP spam-friendly sia invece molto più efficace la
> pressione esercitata da quei loro clienti che, senza aver colpe dirette,
> soffrono la conseguenza dei listing.

Guarda che allora siamo d'accordo su tutto.

Quando sono intervenuto la prima volta l'ho detto chiaramente che io
sono contro lo spam (chi non lo è, fra l'altro) e che ne subisco una
quantità immane da anni.

Io sostengo che SPEWS opera al di fuori della legge, anzi, dico che i
suoi atti sono fuori-legge e che chi usa le sue liste ha un grado di
complicità nel violare le leggi che SPEWS, consapevolmente, ha deciso
di non rispettare.

Ma ovviamente questa è una mia opinione, non sono un giurista e non
sono sicuro della sua fondatezza. E' per questo che ho postato anche
su it.diritto.internet e su alcuni forum giuridici. Se è tutto legale
io sono pronto a cospargermi il capo di cenere e a chiedere scusa a
tutti per la mia insolenza e ignoranza.

Prendetemi per un tipo all'antica ma io credo che le battaglie si
combattano sempre dalla parte della legalità altrimenti il sistema,
già scricchiolante da tutte le parti, va a rotoli. Di questi tempi poi
...

daRkSidE

da leggere,
11 gen 2003, 12:34:4411/01/03
a
On 11 Jan 2003 08:42:55 -0800, Giambattista Scivoletto wrote:

> Il vostro gruppo, seppur autorevole, ha ovviamente una direzione che
> deve seguire fino in fondo. Non credo ci sia qualcuno disposto ad

What?
Guarda che ognuno posta a proprio titolo e non credo che ci siano
persone plagiate.

--
D
ICQ#22600141
Il faut etre léger comme l'oiseau, et non comme la plume.
Paul Valéry

daRkSidE

da leggere,
11 gen 2003, 13:06:3511/01/03
a
On 11 Jan 2003 09:18:40 -0800, Giambattista Scivoletto wrote:

> sono contro lo spam (chi non lo è, fra l'altro)

Il tuo provider?

Gabriele Polidori

da leggere,
11 gen 2003, 13:24:5511/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:
>
[snip]

> Quando sono intervenuto la prima volta l'ho detto chiaramente che io
> sono contro lo spam (chi non lo è, fra l'altro) e che ne subisco una
> quantità immane da anni.

Bella questa! dici di "subire" lo spam, però ti ostini a dire che Spews
è fuorilegge!
Se tu usassi le black-list non lo subiresti mica tutto questo spam...

Fatti una cultura, vai su http://www.Spin.it/spam/ e armati di pazienza,
leggendo tutte le pagine, in particolare quella con la spiegazione dei
filtri usati.
Poi tieni conto che quel provider è probabilmente il + professionale e
serio che ci sia in giro per la lotta allo spam.
Se, dopo aver letto tutto, ancora non sei convinto... hai sbagliato mestiere.

> Io sostengo che SPEWS opera al di fuori della legge, anzi, dico che i
> suoi atti sono fuori-legge e che chi usa le sue liste ha un grado di
> complicità nel violare le leggi che SPEWS, consapevolmente, ha deciso
> di non rispettare.

Scusa che legge ? quella che mi dà il diritto di respingere la posta di
chi mi pare sul mio server ?
Allora migliaia di società che adoperano con soddisfazione propria e dei
propri clienti le BL sono fuorilegge ??? ma che dici ?

> Prendetemi per un tipo all'antica ma io credo che le battaglie si
> combattano sempre dalla parte della legalità altrimenti il sistema,
> già scricchiolante da tutte le parti, va a rotoli. Di questi tempi poi
> ...

Eh già di questi tempi, come si starebbe meglio senza le BL, così il tuo
caro media3.net potrebbe continuare a rompere le palle a tutti
indistintamente ospitando spammers della peggior specie e nessuno
potrebbe rifiutare la loro posta *indesiderata*.

Ma come fai a dire che sei contro lo spam e poi usare (e peggio
rivendere) servizi di chi con gli spammer ci vive ?

Marco d'Itri

da leggere,
11 gen 2003, 14:15:0611/01/03
a
gi...@sicilyweb.com wrote:

>Però non mi avete convinto,

Non importa, noi continuiamo a vivere benissimo anche sapendoti non
convinto.

>A parte qualcuno, mi avete risposto in 10 la stessa cosa. E la stessa

Io vedo due possibilità:
1) siamo tutti imbecilli
2) hai torto tu

--
ciao, |
Marco | The Italian Usenet Cabal, Abuse Department (TINC)
"It's about damn time that all of us who actually give a damn about Usenet
stand up and tell the people who don't to fuck off and die." -- Russ Allbery

Marco d'Itri

da leggere,
11 gen 2003, 14:22:4311/01/03
a
gi...@sicilyweb.com wrote:

>Io sostengo che SPEWS opera al di fuori della legge, anzi, dico che i
>suoi atti sono fuori-legge e che chi usa le sue liste ha un grado di
>complicità nel violare le leggi che SPEWS, consapevolmente, ha deciso
>di non rispettare.

Avanti, denunciami...

>Ma ovviamente questa è una mia opinione, non sono un giurista e non
>sono sicuro della sua fondatezza. E' per questo che ho postato anche

Allora ti aiuto io: è proprio una cazzata.

>su it.diritto.internet e su alcuni forum giuridici. Se è tutto legale
>io sono pronto a cospargermi il capo di cenere e a chiedere scusa a
>tutti per la mia insolenza e ignoranza.

Attendo impaziente.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 18:39:5411/01/03
a
Gabriele Polidori <webm...@onenet.it> wrote in message news:<3E206170...@onenet.it>...
> Bella questa! dici di "subire" lo spam, per ti ostini a dire che Spews

> fuorilegge!
> Se tu usassi le black-list non lo subiresti mica tutto questo spam...

Ma che bella argomentazione del piffero.
Non riesci proprio ad andare oltre. Te la sei attaccata sul monitor la
regoletta ...

Sul mio server pago il consumo di banda. Pago anche la percentuale di
spam che arriva ai miei clienti (5, 10 mega al giorno? Siamo
nell'ordine di centesimi di euro di costo giornaliero) e non mi sono
mai sognato di usare black list come SPEWS per il semplice motivo che
le ritengo illegali. Potrei al massimo usare liste che mi assicurino
che nessun innocente ci finisca dentro. Consapevolmente non impedirò a
nessuno che non sia uno spammer di mandare una email a qualsivoglia
casella ospitata sul mio server.

Perchè, mettetela come volete, ma da che mondo e mondo per due
qualsiasi indirizzi di posta elettronica comunicare è la norma e non
un privilegio. Un provider che non rispetta questa regola, a meno che
con sia il sito di un'azienda privata che ha account solamente di
dipendenti, faticherebbe di sicuro a trovare clienti. E poi il buon
senso lo impone, ma parlare di buon senso qui mi sembra ridicolo. A
meno che non sia io ad averlo smarrito completamente, lo ammetto ...
sono confuso. Può essere che sia convinto male e che invece voi tutti
abbiate ragione. Oppure può essere che in questo NG ci scrivono solo
persone con certe idee. Io non ci sarei mai venuto, ad esempio, se non
mi avessero blacklistato. Voi perchè bazzicate questo NG ? Siete la 5
colonna antispamming ? Certo non fa bene non avere mai nessuno con cui
confrontarsi le idee, che la pensa diversamente da voi. Potreste
convincervi, come in alcuni casi, di essere sempre nel giusto senza
mai dubitarne, cosa sbagliatissima anche se aveste ragione al 100%.

> Fatti una cultura, vai su http://www.Spin.it/spam/ e armati di pazienza,
> leggendo tutte le pagine, in particolare quella con la spiegazione dei
> filtri usati.

???

> Poi tieni conto che quel provider probabilmente il + professionale e


> serio che ci sia in giro per la lotta allo spam.
> Se, dopo aver letto tutto, ancora non sei convinto... hai sbagliato mestiere.

Ma tu guarda questo ... la cosa sta diventando grottesca.
MA CHI CAZZO SEI TU, BELLO ?
Ma chi è che ti ha convinto che tutto quello che dici è "verbo
rivelato" ?
Pensi di farmi cambiare idea con queste argomentazioni del cazzo e
questo tuo tono di superiorità ?

Non fai altro che rafforzare la mia ipotesi, e cioè che gente come te
si è messa in testa di moralizzare Internet agendo da giustizieri al
di fuori della legge perchè forse non ha null'altro da fare. Ma
ovviamente questa è la mia opinione, probabilmente sbagliata, che sono
sempre disponibile a cambiare quando qualcuno mi porterà
argomentazioni un po' più serie. Anche se dubito che qualcuno può
convincermi che per stanare i topi da un palazzo sia necessario
incendiarlo dalle fondamenta.

... Ok, vabbè ... neanche questo esempio calza benissimo. Sono sicuro
che avete già pronti tutti i controesempi ... ma se mi ci fate
ragionare qualche giorno ancora vi giuro che uno lo trovo calzante al
100%.

> Eh gi di questi tempi, come si starebbe meglio senza le BL, cos il

> tuo caro media3.net potrebbe continuare a rompere le palle a tutti
> indistintamente ospitando spammers della peggior specie e nessuno
> potrebbe rifiutare la loro posta *indesiderata*.
>
> Ma come fai a dire che sei contro lo spam e poi usare (e peggio
> rivendere) servizi di chi con gli spammer ci vive ?

Sai com'è, purtroppo ci hanno dotato di libero arbitrio, almeno per
adesso è così. Io pretendo la libertà di poter rimanere con il
provider con cui lavoro da 8 anni senza che nessuno mi rompa i
coglioni se non ho fatto nulla, lo capisci questo? Ci sono delle
regole, rispettiamo le regole ... quando uno è innocente non và
perseguito, ti pare giusto questo o no ? Chi fa spamming e viola la
legge viene perseguito, ma dalla legge. Se il mio provider offre
hosting a delle persone che lo pagano regolarmente e poi quelle fanno
spamming, si rientra nel caso precedente: si denuncia lo spammer e se
il provider che gli fornisce hosting, facendolo, ha violato delle
leggi si denuncia anche lui.

La legge! Le regole. Esistono le leggi e le regole fatte dagli uomini
che sicuramente sono corruttibili, che possono sbagliare ma che sono
legittimati da tutti noi a farlo al nostro posto. Altrimenti è il
CAOS. Altrimenti, se mi gira, mi metto a seguirti e a rigarti la
macchina o a spararti calci in culo ogni volta che parcheggi in doppia
fila, perchè, diamine, diciamocelo ... è veramente un fastidio
trovarsi la macchina bloccata da uno che te la mette in doppia fila,
si perde un sacco di tempo e denaro e si consuma la batteria suonando
il clacson. Ora creo una loggia anonima con sede in kamchatka che riga
tutte le macchine in doppia fila. Anzi ... righiamo pure quelle di
tutta la strada perchè complici per non aver chiamato un carro
attrezzi. E dopo aver rigato tutte le macchine d'Italia passiamo a
quei fottuti bastardi che gettano le cicche a terra. Gli facciamo un
culo così !

furio ercolessi

da leggere,
11 gen 2003, 18:47:4211/01/03
a
On Fri, 10 Jan 2003 21:33:27 +0100 (CET), Carlo Fusco <as746t...@sneakemail.com> wrote:
> Steve Linford <lin...@spamhaus.org> wrote:
> [cut]
>> Se per caso il tuo server e tra quelle IP, allora ti stiamo bloccando
>> noi del SBL e non SPEWS. (non sapevo che Libero utilizasse SPEWS e mi
>> sembra strano, anche dato che SPEWS non ha una zone da cui ottenere
>> trasferimenti della zona, cosa obligatoria per grandi providers).
>
> Anche a me era venuto lo stesso dubbio.

SPEWS (che noi utilizziamo assieme a SBL e RBL, ovviamente con
whitelistings dove e quando lo riteniamo opportuno) e' scaricabile
direttamente in formato CIDR dal loro sito. Noi la otteniamo in questo
modo, e quindi generiamo delle zone localmente. Nessun problema!

Quanto a Media3, non la blocchiamo tramite SPEWS. I filtri locali
(che da noi agiscono a monte delle blocking lists) definiti nel
dicembre 2000 con un aggiornamento nel luglio 2001 (forse e' tempo
di farne un altro..) includono l'intero loro spazio IP, con qualche
buco aperto qua e la' in seguito a casi aperti da utenti.
Trovo abbastanza sorprendente che degli italiani vadano in hosting
proprio da Media3, ma il mondo e' bello perche' e' vario.

Quanto a Sicilyweb, sarebbe carino se con l'occasione Giambattista
ci desse qualche dettaglio sulle "cartoline" che ha spedito nel
dicembre 2000. Intendo tipo quelle in
http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=47011
http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=45439
(e si', guardando nei logs di quel giorno vedo che purtroppo ce n'erano
tantine tantine...)
Un chiarimento convincente potrebbe dare maggior lustro al post che
ha iniziato questa thread ;-)

--
furio ercolessi
Spin - Gestione antispam
http://www.spin.it/spam/

Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 19:06:4011/01/03
a
Steve Linford <lin...@spamhaus.org> wrote in message news:<v1uas8m...@news.supernews.com>...

> > abbonati a LIBERO, sappi che non riceverai posta elettronica da
> > quest'altri 5000 domini.
>
> No, si legge: "abbonati a Libero e faremo il possibile per protegere
> la tua posta elettronica dallo spam".

Si ragazzi, vabbè però come la mettiamo con i miei 10 e passa clienti
che avevano una email su Libero e non ricevevano le form-response dai
loro siti ? E' l'eccezione che conferma la regola ?



> > Io e qualche altro milione di persone diamo per scontato che quando si
> > mandi una email a un altro indirizzo di posta elettronica, l'email
> > arrivi.
>
> Per quasi l'intera populazione e cosi, su milliardi di emails mandati
> si contano sulle mani quelle non madati da spammers che vengono
> fermati dalle blacklist piu usate. Tu hai soltanto avuto la sfortuna
> di mandare da un IP bloccato a causa di un problema di spam-hosting a
> media3. Il problema per cui apparentamente SPEWS ti ha bloccato quelle
> emails e causato da dei grossi spammers (offerbonanza.com e
> obdirect.net) residenti a media3, spammers che tra l'altro stiamo
> bloccando anche noi del SBL (solo che noi stiamo bloccando solo i 7 IP
> dei spammers, da 63.151.45.176 fino a 63.151.45.182)

Questo mi sembra giusto e di buon senso. Una lista come la vostra la
utilizzo subito. Perchè non utilizzare maggiore aggressività come
SPEWS ? Cos'è che vi blocca dal blacklistare tutti e 255 IP invece di
solo 7 ?



> Se per caso il tuo server e tra quelle IP, allora ti stiamo bloccando
> noi del SBL e non SPEWS.

No, non c'è. Ma su SPEWS si.

>(non sapevo che Libero utilizasse SPEWS e mi
>sembra strano, anche dato che SPEWS non ha una zone da cui ottenere
>trasferimenti della zona, cosa obligatoria per grandi providers).

A questo punto non so che dirti, visto che sono su SPEWS e visto che
LIBERO mi rimbalza le email deduco che la usa.

> Io connosco bene il padrone di media3.net, Joe Hayes, abbiamo parlato
> parecchio per email nei ultimi anni. E uno scemo col'botto, s'intasca
> il denaro dei spammers al punto che media3.net e stato per anni "la
> casa" dei spammers in America. Per due anni di seguito 1999 e 2000,
> media3.net e stato al primo posto in assuluto nel hosting dei gangs di
> spammers piu noti di America. Solo in questi ultimi 18 mesi media3.net
> sta facendo la faccia d'angelo cercando di evitare le blacklist, ma
> adesso che la ditta e in fallimento Joe Hayes non riesche a resistere
> i soldi percui i spammers stanno tornando a media3.net.

Io non conosco nessuno dei "padroni". Solamente le decine di ragazzi
del "support" che mi rispondono, notte e giorno, dopo mezz'ora quando
ho dei problemi. Posso solo dire che in 8 anni che mi servo da loro ho
sempre avuto un servizio di prim'ordine. Che Joe Hayes sia uno scemo
col botto posso anche crederlo e che dia ospitalità agli spammers di
proposito pure.

> Io ti consiglio di gridare forte, ma non con questa communita, ma con
> media3.net. Ti consiglierei di prendere hosting in Italia che ci sono
> ditte ottime che ti danno servizio buono con lo stesso che pagi a
> media3.net ma senza i guai associati alla reputazione di media3.net.

Guarda, credi che non li abbia minacciati dal primo giorno di
andarmene ? E io sono uno che paga circa migliaia di dollari al mese.
Ma mi hanno promesso che risolveranno la situazione, che loro non
avallano lo spamming. Fino a quando la soluzione è sostenibile io
preferisco evitare il trasferimento che sarebbe per me, credimi,
troppo traumatico e dispendioso.

> > E se ad un tratto qualcuno di SPEWS inizia a inserire IP solo per
> > vendette personali dei curatori ?
>
> Se succede questo, quelli che l'usano, smettono di usarlo, semplice.

Se se ne accorgono.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
11 gen 2003, 21:11:3311/01/03
a
furio ercolessi <fur...@spin.it> wrote in message news:<avqaeu$1tq3$1...@half.spin.it>...

> Quanto a Sicilyweb, sarebbe carino se con l'occasione Giambattista
> ci desse qualche dettaglio sulle "cartoline" che ha spedito nel
> dicembre 2000. Intendo tipo quelle in
> http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=47011
> http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=45439
> (e si', guardando nei logs di quel giorno vedo che purtroppo ce n'erano
> tantine tantine...)
> Un chiarimento convincente potrebbe dare maggior lustro al post che
> ha iniziato questa thread ;-)

Colpevole! Il mio primo e unico tentativo di spamming. Fra l'altro non
vendevo nulla. Avevo realizzato un servizio di spedizione di cartoline
virtuali della Sicilia e ho collezionato una decina di migliaia di
indirizzi di siciliani cui ho aggiunto la mia rubrica e gliene ho
mandato una di auguri di natale.

Ecco cosa mi rispose il mio provider il giorno dopo (allora mi servivo
da BNETITALIA, rivenditori per l'Italia di Media3):

------------------------------------------------
From: "Luca XXXX" <XX...@bnetitalia.com>
To: "Giambattista Scivoletto" <in...@sicilyweb.com>
Subject: I: sicilyweb
Date: Mon, 18 Dec 2000 16:53:11 +0100
X-Mailer: Microsoft Outlook Express 5.00.2615.200
X-RCPT-TO: <in...@sicilyweb.com>

Ciao Giambattista... ti inoltro un mex ricevuto da M3... cos'e'
successo?
Effettivamente anche a noi sono arrivate una trentina di
"cartoline"...

Siccome vorrei assolutamente evitare che ti chiudessero l'account
(credimi,
lo fanno!) mi sono permesso di intervenire io al posto di Luca N.

Ciao!!

Luca T.


----- Original Message -----
From: Kathy Padilla <ka...@media3.net>
To: <XXX...@bnetitalia.com>; <XXXX...@bnetitalia.com>
Sent: Monday, December 18, 2000 3:26 PM
Subject: sicilyweb

> Luca,
> this account is yours and over the weekend, they did a mailing - I have
> received several complaints from people claiming this was
> unsolicitated. As you know, spam mail is a hugh problem in the industry
> and is not allowed by Media3. Please contact your client and let them
> know to cease and desist as we will need to close the account should
> there be more complaints.
>
> I need a note from you as to what happened and what steps are being
> taken by your client to insure that this does not reoccur.
>
> Kathy Padilla
> Media3
>
>

Renato 'Hitman' Salzano

da leggere,
11 gen 2003, 22:06:4911/01/03
a
Il 10 Jan 2003 09:09:46 -0800, Giambattista Scivoletto battendo sulla sua
tastiera scrisse:

> Gli utenti di LIBERO, IOL, INWIND che compilano il form non lo
> ricevono.
>

Questo perchè LIBERO/INWIND ha deciso che non vogliono più ricevere posta
da te.

E tu non puoi fare altro che attaccarti e tirare, e pure forte.

Perchè è *loro legittimo diritto* scegliere da chi ricevere posta e da chi
no.

> Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente

> richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.
>

Che cambi provider, se vuole anche utenti di libero/inwind (e spero di molti
altri - auspico che tutti i provider italiani arrivino un giorno a usare tutti
una qualche blacklist).

> L'utente di LIBERO, IOL e INWIND in questo caso però non sa che non

> riceverà l'email del mio cliente
>

Lo sa, se gli interessa sapere le decisioni della ditta alla quale si
è affidato. Se non lo sa, beh... è colpa sua, non tua, nè di SPEWS, nè
di libero/inwind.

E in questo caso, si attacca e tira.

> Se questa cosa ti sembra normale sei anormale.
>

Normalissima: tutti hanno libero arbitrio su da chi vogliono
ricevere posta e da chi no.

Sta a te renderti gradito a tutti, non il viceversa.
--
Renato 'Hitman' Salzano | http://spazioinwind.libero.it/hitman
"I've givin' everything I need/I'd give you everything I own/I'd give in if
it could at least be ours alone/I've given everything I could/To blow it to
hell and gone/Burrow down in and/Blow up the outside world" - Soundgarden

Giambattista Scivoletto

da leggere,
12 gen 2003, 05:55:1912/01/03
a
Renato 'Hitman' Salzano <hit...@despammed.com> wrote in message news:<slrnb21eu7...@kathrina.sonicblast.it>...

> Il 10 Jan 2003 09:09:46 -0800, Giambattista Scivoletto battendo sulla sua
> tastiera scrisse:
>
> > Gli utenti di LIBERO, IOL, INWIND che compilano il form non lo
> > ricevono.
> >
> Questo perchè LIBERO/INWIND ha deciso che non vogliono più ricevere posta
> da te.
>
> E tu non puoi fare altro che attaccarti e tirare, e pure forte.
>
> Perchè è *loro legittimo diritto* scegliere da chi ricevere posta e da chi
> no.
>
> > Il mio cliente perde clienti e quelli che avevano legittimamente
> > richiesto l'iscrizione perdono la possibilità di frequentare il corso.
> >
> Che cambi provider, se vuole anche utenti di libero/inwind (e spero di molti
> altri - auspico che tutti i provider italiani arrivino un giorno a usare tutti
> una qualche blacklist).

Sono d'accordo. Che usino le seguenti liste ma non SPEWS:

SpamCop
web site at www.spamcop.net
blacklist usage information at spamcop.net/fom-serve/cache/291.html

Distributed Server Boycott List
web site at dsbl.org
blacklist usage information at dsbl.org/usage.html

Open Relay Database
web site at www.ordb.org/
blacklist usage information at www.ordb.org/faq/#usage

DNSRBL - DNS Real-Time Black List
web site at www.dnsrbl.com/index.html
blacklist usage information at www.dnsrbl.com/useus.html

Per ulteriori informazioni www.antispews.org.
Le userò anch'io.

Nicolas Eymerich

da leggere,
12 gen 2003, 07:29:0212/01/03
a
"Carlo Fusco" <as746t...@sneakemail.com> wrote in message news:<avn0hm$j80$1...@samvise.theshire.me.invalid>...
> Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:

> Hai ragione non e` normale ne e` una bella cosa quella che hai
> fatto.

Senza contare che la quantità di spam generata può anche essere un
buon indicatore di un fallimento o di un collasso finanziario
imminente (se non sbaglio nel caso Worldcom era successo qualcosa del
genere)

Non mi stupirei se fra poco media3 andasse a gambe all'aria lasciando
al buio i siti in hosting e le tasche dei suoi clienti senza uno
straccio di rimborso.

Per quando questo succederà offro a tutti il seguente link
http://www.moet.com/ ... e ancora auguri di un anno senza spam a
tutti!

Steve Linford

da leggere,
12 gen 2003, 07:41:1312/01/03
a
In article <db16b0a7.0301...@posting.google.com>,
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote:

> Sono d'accordo. Che usino le seguenti liste ma non SPEWS:
>
> SpamCop

Nessun provider commerciale puo usare bl.spamcop.net perche blocca
moltissima roba normale. E un sistema sperimentale.

> Per ulteriori informazioni www.antispews.org.

Dalla padella alla brace.

Putifarre

da leggere,
12 gen 2003, 07:52:3512/01/03
a
On Sun, 12 Jan 2003 12:41:13 +0000, Steve Linford wrote:

> In article <db16b0a7.0301...@posting.google.com>,

> Nessun provider commerciale puo usare bl.spamcop.net perche blocca
> moltissima roba normale. E un sistema sperimentale.

Io uso la blocklist di spamcop.net e lo trovo affidabile al 95 per cento.
Certo, un'occhiata veloce alla "posta indesiderata" ogni tanto bisogna
darla, per eventuali "falsi postitivi", cosi' come ogni tanto uno spam puo'
sfuggire al filtro.
Ma è comunque moooolto meglio che spulciarsi a manina centinaia di
mail-monnezza.


Enrico
htto://www.enrigua.net

Carlo Fusco

da leggere,
12 gen 2003, 08:22:4312/01/03
a
Putifarre <"no email replies plz"@reply.in.ng> wrote:
[cut]

> Io uso la blocklist di spamcop.net e lo trovo affidabile al 95 per cento.
> Certo, un'occhiata veloce alla "posta indesiderata" ogni tanto bisogna
> darla, per eventuali "falsi postitivi", cosi' come ogni tanto uno spam puo'
> sfuggire al filtro.
> Ma è comunque moooolto meglio che spulciarsi a manina centinaia di
> mail-monnezza.

Steve credo che parlasse di un uso professionale. Il tasso di falsi
positivi che produce quella bl e` assolutamente inaccettabile per
qualsiasi mailprovider, anche se puo` certamente andare bene per un
uso "casalingo" o di un piccolo "fornitore di mailbox".

Sebbene SPEWS sia soggetta a falsi positivi a causa della sua politica
di ampliare i blocchi listati quando il provider non sbatte fuori lo
spammer (*) e per questo motivo meno diffusa di SBL o RBL, non ha
certo quel tipo di valori. Proprio a causa di cio` provider come
mail.com o anche il nostro Furio per spin.it, facendo attenzione,
possono permettersi l'uso di SPEWS. Ma credo proprio (e qui magari
Furio puo` smentirmi) sarebbe un suicidio usare ora bl.spamcop.net.

(*) con lo scopo di "prevenire" lo spam futuro che si originerebbe
dallo spostamento dello spammer ad un altro IP dello stesso
provider per liberasi del blocco.

--
ciao | Antispam in pillole: (LART 1) Luser Attitude Readjustment Tool;
cf | La segnalazione al provider dello spammer, l'unico mezzo che
-----+ abbiamo a disposizione per combattere attivamente lo spammer. Nel
numero l'efficacia del LART e` devastante, fai anche tu la tua parte!

Putifarre

da leggere,
12 gen 2003, 08:35:0812/01/03
a
On Sun, 12 Jan 2003 14:22:43 +0100 (CET), Carlo Fusco wrote:

> Steve credo che parlasse di un uso professionale. Il tasso di falsi
> positivi che produce quella bl e` assolutamente inaccettabile per
> qualsiasi mailprovider,


Ok, ma un sistema che garantisce al 100 per cento non ci sara' mai.
Spamcop IMHO andrebbe bene anche per un mailprovider lasciando la
disponibilita' della posta scartata, in un folder a parte o taggata, senza
eliminarla automaticamente.

--
Enrico

http://www.enrigua.net

Carlo Fusco

da leggere,
12 gen 2003, 08:50:5712/01/03
a
"Mamo (R)" <m...@iol.it> wrote:
> On 12 Jan 2003 02:55:19 -0800, in it.news.net-abuse Giambattista
> Scivoletto wrote [newsgroup charter available at:
> http://www.news.nic.it/manif/it.news.net-abuse.txt]:

>
>>Sono d'accordo. Che usino le seguenti liste ma non SPEWS:
>>
>>SpamCop
> Non conosco a sufficienza "antispews" da giudicare sul suo operato, ma i
> commenti presenti nelle sue pagine, e lo sperticato elogio di Spamcop
> (una delle liste più inaffidabili) mi fanno sorgere seri dubbi...

e` stato messo su da uno spammer, ho detto tutto.

--
ciao | Google ti permette un link corto ai thread nei newsgroup.
cf | Basta seguire il link [view thread], accorciare l' URL a
-----+ http://groups.google.com/groups? seguita dal numero di thread li`
visibile, composto da 'th='seguito da un numero e da '&', che va escluso.

Carlo Fusco

da leggere,
12 gen 2003, 09:11:4512/01/03
a
Putifarre <"no email replies plz"@reply.in.ng> wrote:
[cut]
> Ok, ma un sistema che garantisce al 100 per cento non ci sara' mai.
> Spamcop IMHO andrebbe bene anche per un mailprovider lasciando la
> disponibilita' della posta scartata, in un folder a parte o taggata, senza
> eliminarla automaticamente.

Attualmente e` possibile filtrare con una percentuale di falsi
negativi tra il 5 e l '1% pur mantenendo i falsi positivi sotto lo
0.1%, e questo risultato lo si ottiene stratificando strategie e
blacklist diverse, ma e` perfettamente raggiungibile.

Marcare lo spam per separarlo dal resto invece di eliminarlo, come fa
hotmail, e` certamente possibile, ma non sempre e` desiderabile, e per
varie ragioni.

Piuttosto un servizio _altamente_ professionale dovrebbe, oltre ad
avere quei numeri, consentire la scelta tra il non filtrare, il
marcare e il filtrare completamente e fornire la possibilita` di
mettere su una whitelist personale e l'accesso ai propri log, per
esempio come fa usa.net (anche se usa.net che si appoggia a
brightmail per filtrare lascia passare troppi falsi negativi, che nel
mio caso oscillano tra il 15 e il 25 % della posta ricevuta, con 0
falsi positivi, pero`).

Putifarre

da leggere,
12 gen 2003, 09:02:4512/01/03
a
On Sun, 12 Jan 2003 14:50:57 +0100 (CET), Carlo Fusco wrote:

> "Mamo (R)" <m...@iol.it> wrote:

>> lo sperticato elogio di Spamcop
>> (una delle liste più inaffidabili) mi fanno sorgere seri dubbi...

Ragazzi, che dirvi, io sono un semplice utente di SpamCop.net e mi trovo
alla grande :-) L'unica cosa che mi dispiace e' dover pagare (30 euro) per
il loro servizio SpamCop mail. :-)
Che qualcuno elogi SpamCop non mi pare affatto strano.

Ciao

--
Enrico
http://www.enrigua.net

Steve Linford

da leggere,
12 gen 2003, 09:34:3012/01/03
a
In article <uycfhvsmrham$.10g7m5ertirom$.d...@40tude.net>,

Putifarre <"no email replies plz"@reply.in.ng> wrote:

Si, per questo va benissimo. Ma se SpamCop lo trovi tu affidabile al
95% sul tuo sistema, lo stesso 95% su WIND con un traffico di 13
Millioni di emails al giorno si tradurebbe in 650,000 emails al giorno
che vanno a spasso. Per essere affidabile su sistemi commerciali un
DNSBL deve essere affidabile a percentuali neanche visibili.

Carlo Fusco

da leggere,
12 gen 2003, 09:48:0812/01/03
a
Putifarre <"no email replies plz"@reply.in.ng> wrote:
;cut]

> Ragazzi, che dirvi, io sono un semplice utente di SpamCop.net e mi trovo
> alla grande :-) L'unica cosa che mi dispiace e' dover pagare (30 euro) per
> il loro servizio SpamCop mail. :-)
> Che qualcuno elogi SpamCop non mi pare affatto strano.

Spamcop fa delle cose ottime, e dire che la sua bl ha troppi falsi
positivi non e` certo un vole insultare, e` piuttosto una realta`, poi
ognuno decide se quel "troppo" gli stia bene oppure no. A me il fatto
delle segnalazioni non va giu`, ma questa cosa spacca a meta` tutta la
popolazione cosi` detta antispammer, un po' come la storia dei test
per determinare i server che sono aperti al relay. Io nel corso del
tempo ho cambiato il mio modo di vedere queste cose e ho deciso che
come per la medicina la regola prima e` sempre: prima non
danneggiare. O se vogliamo, non diventare come il tuo nemico.

David Santinoli

da leggere,
12 gen 2003, 11:04:2412/01/03
a
Giambattista Scivoletto wrote:
>>>Se M3 si è macchiato di qualche reato allora lo si denuncia e si
>>>aspetta il corso regolare della legge. Ecco quello che non sopporto,
>>>che SPEWS si sia messa al di sopra della legge,
>>
>>Il "corso regolare della legge" è proprio quello che permette agli
>>spammer di agire indisturbati per mesi o anni, senza mai subirne le
>>conseguenze. Il punto di vista di chi gestisce una blacklist è che nei
>>riguardi di un ISP spam-friendly sia invece molto più efficace la
>>pressione esercitata da quei loro clienti che, senza aver colpe dirette,
>>soffrono la conseguenza dei listing.
>
>
> Guarda che allora siamo d'accordo su tutto.

Veramente no, perché non ho mai scritto che SPEWS agisca da fuorilegge.

Ciao
David
--
<d.santinoli presso mi. flashnet. it>

furio ercolessi

da leggere,
12 gen 2003, 13:54:4812/01/03
a
On Sun, 12 Jan 2003 14:22:43 +0100 (CET), Carlo Fusco <as746t...@sneakemail.com> wrote:
>
> Sebbene SPEWS sia soggetta a falsi positivi a causa della sua politica
> di ampliare i blocchi listati quando il provider non sbatte fuori lo
> spammer (*) e per questo motivo meno diffusa di SBL o RBL, non ha
> certo quel tipo di valori. Proprio a causa di cio` provider come
> mail.com o anche il nostro Furio per spin.it, facendo attenzione,
> possono permettersi l'uso di SPEWS. Ma credo proprio (e qui magari
> Furio puo` smentirmi) sarebbe un suicidio usare ora bl.spamcop.net.

Non ti smentisco, e' proprio cosi'. Anche qui non intendo criticare
il progetto: il lavoro dietro a SpamCop e' enorme e utilissimo -
ad esempio il sistema e' in grado quasi sempre di fornire evidenza
di spam quando la si cerca. Pero' e' inutilizzabile per bloccare
posta da parte di un ISP.

Non abbiamo avuto mai grossi problemi con SPEWS, ma non siamo un
free ISP e possiamo permetterci di analizzare ogni singolo
caso portato alla nostra attenzione, rispondere e aggiustare i filtri
di conseguenza. Nella risposta facciamo sapere alle parti in causa
_perche'_ la posta e' stata bloccata, e spesso le controparti
ci fanno sapere che hanno trovato la risposta molto interessante
e ci ringraziano.
Ad esempio, alcune ditte spagnole hanno abbandonato Terra.es dopo
essere stati informati da noi (in seguito al blocco SPEWS, uno dei
piu' "faticosi" tra quelli recenti) riguardo all'hosting di siti
pedofili spam-advertised.

--
furio ercolessi
http://www.spin.it/spam/

furio ercolessi

da leggere,
12 gen 2003, 14:12:3512/01/03
a
On 11 Jan 2003 18:11:33 -0800, Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
> furio ercolessi <fur...@spin.it> wrote in message news:<avqaeu$1tq3$1...@half.spin.it>...
>> Quanto a Sicilyweb, sarebbe carino se con l'occasione Giambattista
>> ci desse qualche dettaglio sulle "cartoline" che ha spedito nel
>> dicembre 2000. Intendo tipo quelle in
>> http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=47011
>> http://listserv.nic.it/cgi-bin/wa?A2=ind0012&L=abuse-archive&F=&S=&P=45439
>> (e si', guardando nei logs di quel giorno vedo che purtroppo ce n'erano
>> tantine tantine...)
>> Un chiarimento convincente potrebbe dare maggior lustro al post che
>> ha iniziato questa thread ;-)
>
> Colpevole! Il mio primo e unico tentativo di spamming. Fra l'altro non
> vendevo nulla. Avevo realizzato un servizio di spedizione di cartoline
> virtuali della Sicilia e ho collezionato una decina di migliaia di
> indirizzi di siciliani cui ho aggiunto la mia rubrica e gliene ho
> mandato una di auguri di natale.

Grazie per il chiarimento.

Ho rimosso sicilyweb.com dalla nostra blocking list locale in cui si
trovava da quella volta.
Ho rimosso tutti i blocchi di Media3 dalla nostra blocking list locale
(in cui si trovavano dai tempi della causa a MAPS) cedendo cosi' il
controllo a SPEWS su cosa bloccare di Media3 e cosa no.
Ho aperto un passaggio per 63.151.40.205 che consentira' il passaggio
a sicilyweb.com nonostante SPEWS. Se avete altri IP fateceli sapere
e whitelisteremo anche quelli.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
12 gen 2003, 17:35:4912/01/03
a
furio ercolessi <fur...@spin.it> wrote in message news:<avsen3$kac$1...@half.spin.it>...

> Grazie per il chiarimento.
>
> Ho rimosso sicilyweb.com dalla nostra blocking list locale in cui si
> trovava da quella volta ...

;-)
----------------------------
Ciao Furio,

Giambattista ti ha spedito una cartolina dalla Sicilia.
La puoi visionare andando al seguente indirizzo:
http://sicilyweb.com/e-cards/e/13-Jan-03+30986.htm
Verra' cancellata dal server in 15 giorni.
-----------------------------

zello

da leggere,
12 gen 2003, 17:48:3112/01/03
a
On Sun, 12 Jan 2003 16:52:21 +0100, Mamo (R) wrote:

> On Sun, 12 Jan 2003 14:50:57 +0100 (CET), in it.news.net-abuse Carlo
> Fusco wrote [newsgroup charter available at:
> http://www.news.nic.it/manif/it.news.net-abuse.txt]:
>

>>e` stato messo su da uno spammer, ho detto tutto.
>

> questo lo sospettavo, ed è anche facile "intuirlo" dai contenuti e dalla
> collocazione del sito; ma era utile una conferma...
> :-)

Cerca su nanae, credo che shiksaa abbia trovato nome e cognome. Era -
ovviamente - un ex-listato da spews per spamming...

Ciao
--
zello
<zell...@tiscali.it> e' una spamtrap.
Per scrivermi, usate zello <at> despammed <dot> com


HappyCactus

da leggere,
13 gen 2003, 05:12:3513/01/03
a
On 11 Jan 2003 08:42:55 -0800
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote:

> Il vostro gruppo, seppur autorevole, ha ovviamente una direzione che
> deve seguire fino in fondo.

Si, e' vero, e poiche' tu dissenti gli elicotteroni neri ti
perseguiranno finche' non sarai assimilato :)

> Non credo ci sia qualcuno disposto ad
> ammettere le pecche di SPEWS, piuttosto le nasconde dietro la solita
> stancante, ritrita, insulsa tiritera!

Invece di continuare con questo discorso, io contatterei un avvocato per
verificare se sul contratto che TU hai firmato con il TUO provider c'e'
un qualche appiglio per chiedere i danni per mancato rispetto delle
clausole.
Creeresti un importante precedente, utile a tutti (molto piu' di questa
tua sterile polemica)

--
HappyCactus - Linux User #209744 - LFS User #6046 - >>> SMSPM1050 <<<
YAGF Member Group >>> www.google.com <<<
Ci sono 10 categorie di persone al mondo: quelle che capiscono
il sistema binario e quelle che non lo capiscono.

Cataldo Cigliola

da leggere,
13 gen 2003, 07:27:0713/01/03
a
On Fri, 10 Jan 2003 19:05:01 +0100, Marco Tomasi wrote:

> "Giambattista Scivoletto" <gi...@sicilyweb.com> wrote in message
> news:db16b0a7.03011...@posting.google.com...
>> "Marco Tomasi" <mto...@despammed.com> wrote in message
> news:<avkg00$gpnog$1...@ID-101982.news.dfncis.de>...
>
>> Ma siamo sicuri che i clienti di un grosso ISP sappiano che non
>> possono ricevere email da un numero così alto di altri utenti ?
>> Secondo me dovrebbero essere avvertiti. Non credi ?
>
> questa e' una obiezione intelligente.

---STRACUTTONE---

intelligente, forse, ma inapplicabile....
data la variabilità delle blacklist come si fa ad avvisare (ad ogni
modifica) tutti gli utenti di un grosso ISP ? Che si fa il "bollettino
giornaliero dei caduti" ?

--

Saluti,
Cataldo Cigliola

Cataldo Cigliola

da leggere,
13 gen 2003, 07:35:2013/01/03
a
On Fri, 10 Jan 2003 09:32:31 +0000, Giambattista Scivoletto wrote:

> Nessuno di LIBERO ha avvertito il mio cliente che non avrebbe ricevuto
> proprio le email dal suo sito.
>
> Credetemi, voi forse date per scontato che le black list funzionino in
> un certo modo, ma milioni di persone pensano che se hai un indirizzo
> email puoi contattare qualsiasi altro indirizzo email nel mondo. E se
> non puoi ti arriva una email in cui ti si dice perchè l'email non è
> stata recapitata.
>
> Lo pensavo anch'io fino a due giorni fa.

Allora credo dovresti rivedere i sistemi di mailing che hai messo in
piedi, perchè molto probabilmente il from e/o il return-path sono
inesistenti...

ecco il messaggio di errore che torna indietro al mittente della mail
quando questo è in blacklist (con libero)

550 mail not accepted from blacklisted IP address

per cui se avessi impostato un return-path valido (o letto da qualcuno)
avresti saputo (per ogni mail non arrivata a destinazione) il perchè in
tempo reale.


--

Saluti,
Cataldo Cigliola

Nicolas Eymerich

da leggere,
13 gen 2003, 07:57:5213/01/03
a
"Carlo Fusco" <as746t...@sneakemail.com> wrote:

> > Non conosco a sufficienza "antispews" da giudicare sul suo operato, ma i

> e` stato messo su da uno spammer, ho detto tutto.

Del resto il ragionamento dietro antispews è ovvio: "se esiste gente
così deficente da comprare un prodotto venduto da un spammer allora
esiste anche gente in grado di pagare per un servizio che dovrebbe
essere già fornito a pacchettto dal proprio ISP"

------------ dalla pagina di AntiSPEWS ------------
"AntiSPEWS outgoing e-mail services require monthly payment. See the
Pricing for more information, and if you're interested you must fill
out the online application
---------------------------------------------------

Sempre che in realtà AntiSPEWS non sia una spamhouse ... questo
spiegherebbe anche come esiste una pagina
http://www.antispews.org/donate.asp per un servizio che, da quanto ho
capito, non offre *nulla* di gratuito.

Marco Tomasi

da leggere,
13 gen 2003, 08:35:0513/01/03
a
"Cataldo Cigliola" <cata...@iol.it> wrote in message
news:pan.2003.01.13....@iol.it...

> intelligente, forse, ma inapplicabile....
> data la variabilità delle blacklist come si fa ad avvisare (ad ogni
> modifica) tutti gli utenti di un grosso ISP ? Che si fa il "bollettino
> giornaliero dei caduti" ?

probabilmente mi sono espresso male. Intendevo dire che ritengo corretto
avvisare gli utenti che se decidono di usare la posta filtrata avranno
sicuramente (molto) meno spam, ma correranno anche il rischio di perdere
qualche mail 'legittima'.

Questo senza entrare nel merito delle soluzioni di filtraggio. Semplicemente
come comunicazione di base. Non so se sia gia' stata fatta, ma visto che
tante cose che noi diamo per scontate per altri non lo sono, ritengo sia
corretto dire che un sistema antispam, per quanto ben configurato, oltre
agli ineegabili benefici puo' portare talvolta alla pardita di messaggi
'legittimi'.

Poi si puo' discutere se i messaggi bloccati come 'effetto collaterale' di
un allargamento di un listing di spews siano legittimi o meno, ma comunque
il cliente che sceglie la soluzione di filtraggio sa a cosa va incontro.
Questo per assurdo vale anche per gli antivirus. Non credo tu possa
garantirmi che una soluzione antivirus non blocchera' *mai* un messaggio
'pulito'.

I falsi positivi esistono. E il cliente che sceglie di aver ripulita la mail
dovrebbe saperlo.


Cataldo Cigliola

da leggere,
13 gen 2003, 08:59:2913/01/03
a
On Mon, 13 Jan 2003 14:35:05 +0100, Marco Tomasi wrote:

> probabilmente mi sono espresso male. Intendevo dire che ritengo corretto
> avvisare gli utenti che se decidono di usare la posta filtrata avranno
> sicuramente (molto) meno spam, ma correranno anche il rischio di perdere
> qualche mail 'legittima'.

Sono d'accordo con te.... ma questo ha senso quando il servizio di posta
filtrata è un servizio a parte.
Altri grossi ISP filtrano silentemente la posta in ingresso con blacklist
di varia natura (penso a excite, aol, yahoo) ma non essendo un "servizio"
non è mai stato comunicato in forma ufficiale. Si sa in generale che la
politica antispam di questo o quell'altro ISP e' piu' o meno rigida.
Questo non vuol dire che io non sia d'accordo con il comunicare
determinate cose alla clientela, solo che alcune scelte "tecniche" sono
notizie non necessariamente da divulgare ai clienti.

ovviamente IMHO :-)


--

Saluti,
Cataldo Cigliola

Giambattista Scivoletto

da leggere,
13 gen 2003, 18:57:0613/01/03
a
"Cataldo Cigliola" <cata...@iol.it> wrote in message news:<pan.2003.01.13....@iol.it>...

Io forse sono il più estremista ma non so se si possa fare: presentare
all'utente un menu completo di liste con a lato la spiegazione di ciò
che fanno e fargli scegliere quali usare.

In questo modo, l'amministratore di sistema resta con la coscienza a
posto, certo di non aver violato l'art. 15 della Costituzione (ho
fatto i compiti a casa), che recita: "La liberta' e la segretezza
della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto
motivato dall'autorita' giudiziaria con le garanzie stabilite dalla
legge".

Per chi obietterà che la corrispondenza è una cosa e l'email un'altra
faccio presente che la sentenza del TAR del Lazio (n. 9425/01) ha
ritenuto la semplice e-mail equiparabile in tutti gli aspetti alla
corrispondenza cartacea. Pertanto, come quest'ultima, essa deve
ricevere tutta la protezione di segretezza che discende dal principio
costituzionale di cui all'art. 15 della Costituzione. Ma più che la
segretezza in questo caso è importante il fatto che la "limitazione"
può avvenire solamente per atto motivato dall'autorità giudiziaria.

E ancora, per chi obietterà che "nella mia rete privata faccio quello
che voglio", dico che Internet si è evoluta in un senso sempre più
tendente alla comunità APERTA per riuscire a far comunicare meglio
quante più persone possibili.

Dai tempi di Arpanet e delle singole università americane si è giunti,
nel tempo e con grandissimo sforzo di governi, singoli e anche società
private a istaurare un sistema APERTO e generalizzato per permettere a
chiunque abbia un accesso ad Internet di comunicare con qualsiasi
altra persona con un altro accesso alla rete.

Essa, infatti, e' costituita da un insieme di reti private che
utilizzano uno _stesso_protocollo_di_comunicazione, il TCP/IP. Un
protocollo è un'insieme di regole creato appositamente per far
comunicare, con lo stesso linguaggio, differenti reti con differenti
tecnologie.

Se non ci fosse stata quest'esigenza primaria di assicurare lo scambio
di dati "comprensibili" a tutti fra due qualsiasi host di Internet
perchè prendersi la briga di implementare un protocollo comune di
comunicazione ?

Proprio perchè essa è formata da reti di tanti organismi privati e
pubblici (alcuni backbone italiani o mondiali credo siano pagati dai
governi e quindi da noi stessi) che mettono a disposizione le proprie
strutture per comunicare, si puo' fondatamente ritenere che essa sia
costituita per un servizio - di fatto - pubblico. O meglio, una somma
di servizi privati che nella totalità offrono un servizio pubblico.

Come già detto, disposizioni costituzionali di vari ordinamenti
giuridici, Italia compresa, garantiscono ai piu' alti livelli la
manifestazione del
proprio pensiero attraverso "qualunque mezzo di diffusione", non
specificando - fra l'altro - se debba essere un mezzo privato o
pubblico.

Ne consegue, a mio ininfluente parere che, teoricamente, nè SPEWS nè
un qualsiasi amministratore di sistema potrebbe impedire ad un
"qualsivoglia" messaggio di arrivare nella mia casella di posta
elettronica. Io posso decidere di blacklistare tutto il mondo meno la
città di Caltabellotta ma dev'essere una MIA scelta consapevole.

Nicolas Eymerich

da leggere,
14 gen 2003, 04:40:3914/01/03
a
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote in message news:<db16b0a7.03011...@posting.google.com>...

> "Cataldo Cigliola" <cata...@iol.it> wrote in message news:<pan.2003.01.13....@iol.it>...

> posto, certo di non aver violato l'art. 15 della Costituzione (ho


> fatto i compiti a casa), che recita: "La liberta' e la segretezza

E che c'entra con SPEWS, scusa? Non un solo byte della posta inviata o
diretta a te transita dai server di SPEWS.

E anche se c'entrasse la costituzione italiana non si applica nè in
Siberia, nè sui server di Media3.

> inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto
> motivato dall'autorita' giudiziaria

E SPEWS non ti impedisce di mandare nulla, le tue mail raggiungono
effettivamente in server protetti da SPEWS. Un volta acquisiti vengono
riconosciute come provenienti da una cloaca e quindi distrutte.

> che voglio", dico che Internet si è evoluta in un senso sempre più

> tendente alla comunità APERTA.

Tanto aperta che qualcuno ha pensato di approfittarsene, e forse ti
sfugge la sottile differenza fra "aprirsi al mondo" e "calare le
brache"

> Essa, infatti, e' costituita da un insieme di reti private che
> utilizzano uno _stesso_protocollo_di_comunicazione, il TCP/IP.

Adesso me lo segno perchè non lo sapevo ... se vuoi parlare dello spam
e dei metodi di difesa dallo spam sei nel NG gusto, se vuoi ciurlare
nel manico no.

> un qualsiasi amministratore di sistema potrebbe impedire ad un
> "qualsivoglia" messaggio di arrivare nella mia casella

SPEWS non impedisce proprio un bel nulla. Mi pare che questo ti sia
già stato spiegato. L'amministratore di rete ha lo stesso ruolo del
mio maggiordomo che, quotidianamente, distrugge per me tutti i
volantini pubblicitari che infognano la mia cassetta delle lettere.

> elettronica. Io posso decidere di blacklistare tutto il mondo meno la
> città di Caltabellotta ma dev'essere una MIA scelta consapevole.

Basta leggere le condizioni del contratto. Detto per inciso agli
utenti di libero che tu indichi come persone a cui viene negato il
"diritto" di ricevere la tua spazzatura non hanno in mano un contratto
che impegni libero a fare alcunchè.

Cataldo Cigliola

da leggere,
14 gen 2003, 04:45:0714/01/03
a
On Mon, 13 Jan 2003 15:57:06 +0000, Giambattista Scivoletto wrote:

> In questo modo, l'amministratore di sistema resta con la coscienza a
> posto, certo di non aver violato l'art. 15 della Costituzione (ho
> fatto i compiti a casa), che recita: "La liberta' e la segretezza
> della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
> inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto
> motivato dall'autorita' giudiziaria con le garanzie stabilite dalla
> legge".

---STRACUTTONE---

Ti faccio un esempio di come dovrebbe essere il mondo applicando la
costituzione come la citi tu:

(mi reco a casa di uno sconosciuto e busso alla sua porta)

IO: Salve vorrei parlare con sua moglie del mio cane a 3 zampe
LUI: Scusi ma non la conosco e sinceramente non me ne frega niente del suo
cane a 3 zampe ne tantomeno a mia moglie

IO: No... lei deve ascoltarmi.... è un mio diritto costituzionale... la
libertà della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione (e io
sto' appunto comunicando con lei) è inviolabile
LUI: Ma questa è casa mia.... è proprietà privata e decido io chi puo'
parlare con me o con i miei familiari

IO: Per niente... lei mi deve ascoltare... anzi adesso la citero' in
giudizio per aver violato la costituzione

e li entro in casa del povero sconosciuto scortato dai carabinieri con
tanto di fanfara e parlo per 2 ore del mio cane a 3 zampe a lui e a tutta
la sua famiglia.

Ebbene... dici di aver studiato a casa....

il voto che ti darei è 3...
Via... a casa a ripassare la lezione....

Cataldo Cigliola

da leggere,
14 gen 2003, 04:56:3714/01/03
a
On Mon, 13 Jan 2003 15:57:06 +0000, Giambattista Scivoletto wrote:

> In questo modo, l'amministratore di sistema resta con la coscienza a
> posto, certo di non aver violato l'art. 15 della Costituzione (ho
> fatto i compiti a casa), che recita: "La liberta' e la segretezza
> della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono
> inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto
> motivato dall'autorita' giudiziaria con le garanzie stabilite dalla
> legge".

ora, se interessa una spiegazione più seria di questa parte della
costituzione ti dico:

Limitare la tua libertà di comunicazione vuol dire impedirti di
comunicare, ovvero vietarti in tutto o in parte di comunicare.

Rifiutare come non gradite le tue comunicazioni, non è una limitazione
della tua liberta' (semmai sarebbe una limitazione della mia liberta'
costringermi a riceverle) ma il ripetto della mia proprietà privata (il
mio server di posta elettronica).


--

Saluti,
Cataldo Cigliola

HappyCactus

da leggere,
14 gen 2003, 05:31:0114/01/03
a
On 13 Jan 2003 15:57:06 -0800
gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) wrote:

> In questo modo, l'amministratore di sistema resta con la coscienza a
> posto, certo di non aver violato l'art. 15 della Costituzione (ho
> fatto i compiti a casa),

Voto: 3.
Detto articolo non si applica ai destinatari delle comunicazioni, i
quali possono coscientemente rifiutare/distruggere o rendere pubblico il
contenuto delle comunicazione, fatto salvo il caso in cui con quest'atto
non si violino altre liberta' o obblighi di maggiore entita'...
Tant'e' che puoi benissimo rifiutare di ricevere una raccomandata
(almeno, finche' non arriva l'ufficiale giudiziario).
E chi utilizza i filtri lo fa coscientemente (c'e' scritto sul
contratto)

Torni a settembre.

marco genzo tomas

da leggere,
14 gen 2003, 06:41:4414/01/03
a
Davanti a 'n piatto de bucatini a'amatrisciana e ad un firm cor mitico
Tomas "er monnezza" Milian, nel giorno memorabilis ( 11 Jan 2003
15:39:54 -0800 ) , gi...@sicilyweb.com (Giambattista Scivoletto) ha
desciso de scrive ner più completo delirio arcolico:


>Sul mio server pago il consumo di banda. Pago anche la percentuale di
>spam che arriva ai miei clienti (5, 10 mega al giorno? Siamo
>nell'ordine di centesimi di euro di costo giornaliero) e non mi sono
>mai sognato di usare black list come SPEWS per il semplice motivo che
>le ritengo illegali.

ciò che è legale o illegale NON spetta a te deciderlo!
puoi liberamente decidere se usare o meno una cosa, se fare o meno una
cosa, ma decidere sulla sua legalità o meno non spetta a te!


>Perchè, mettetela come volete, ma da che mondo e mondo per due
>qualsiasi indirizzi di posta elettronica comunicare è la norma e non
>un privilegio.

nell'iperuranio SI. il concetto di FREE mail è questo.
ma nella realtà purtroppo la libertà è stata soffocata dall'abuso, e
la gente si è UN PELINO incacchiata.

> Un provider che non rispetta questa regola, a meno che
>con sia il sito di un'azienda privata che ha account solamente di
>dipendenti, faticherebbe di sicuro a trovare clienti.

perchè mai?
un'azienda SERIA che si rivolge ad un ISP STIMATO per la sua
correttezza fa una scelta ben precisa!
e adesso non diciamo che tutti sono un po' ladri etc etc...

la realtà dei fatti è che ci sono ISP spammer-friendly e ISP che non
lo sono!
ad ogni utente la sua scelta, considerando però che con un ISP la sua
posta -magari- non sempre potrà essere recapitata!

c'è ahimè il caso di utenti che scelgono un ISP pensando che sia
serio/onesto e che invece scoprono che non lo è. ***Mi pare che questo
sia il tuo caso!*** Se hai conoscenze adeguate potresti sottoporre il
tuo contratto ad un avvocato per valutare se sia possibile un'azione
legale contro il tuo ISP. nel frattempo prova a rivolgerti ad
un'associazione di consumatori.

saluti,
--
Marco

"I trolls sono stupidi. Gli spammers pure. [vedi Regola 1]"

Putifarre {Enrico C.}

da leggere,
14 gen 2003, 07:49:4814/01/03
a
>> Ne consegue, a mio ininfluente parere che, teoricamente, nè SPEWS nè
>> un qualsiasi amministratore di sistema potrebbe impedire ad un
>> "qualsivoglia" messaggio di arrivare nella mia casella di posta
>> elettronica.

> SPEWS non impedisce nulla.
> La "tua" casella di posta e' sogetta alle condizioni contrattuali
> previste dal fornitore.

Il dibattito è interessante, ma credo che andrebbe visto anche e
soprattutto dal punto di vista degli utenti. Non mi riferisco ovviamente
solo a Spews, ma alla questione generale.

Se io utente-consumatore pago per avere un account e-mail (*), mi aspetto
di ricevere tutta la posta che mi viene inviata, salvo poter scartare
quella che non mi interessa, perche' la ritengo spam o perche'
semplicemente non mi interessa.

D'altra parte, mi sembra anche utile adottare degli "sbarramenti" a monte,
per non favorire la trasmissione di spam conclamato.
Se ho ben capito (correggetemi se sbaglio), questo può avvenire "chiudendo
la linea" quando arrivano milioni di mail palesemente spam per modalità e
contenuto o perche' segnalate come tali da blocklist affidabili, non
consentendo il transito di quella posta o eventualmente non consegnandola
ai propri utenti.

Credo pero' che, se il provider mette un filtro "a monte", la cosa dovrebbe
essere pubblicizzata chiaramenter, e non solo con una clausoletta nel
contratto.
Sia perche' esiste comunque la possibibilita' che anche messaggi legittimi
vengano bloccati per errore, sia perche' si tratta in ogni caso di una
limitazione alla mia corrispondenza, cioè non solo a un mio diritto ma al
servizio che come utente mi aspetto di avere "acquistando" un servizio
e-mail.
E se io, per dire, volessi *proprio* ricevere la propaganda del viagra o
dei sexy web?
E se, sempre in ipotesi, il gestore di una blocklist, o un provider,
decidesse di bloccare tutti quelli che gli stanno antipatici? O magari
tutti quelli che non pagano un "pedaggio" per un marchio di posta "doc"...?

Forse (la butto li', da ignorante in materia o quasi...) un sistema per
salvare capra e cavoli potrebbe essere, da una parte, quello di dare tutte
le informazioni possibili agli utenti. Ad esempio, mettendo a disposizione
un database da interrogare per verificare se un certo indirizzo è filtrato
o meno.
Dall'altra, si potrebbero usare sistemi come Spews o simili non per
bloccare tout court i messaggi, ma per taggarli come "posta indesiderata".
Cosa che Spews o Spamcop permettono effetivamente di fare. Cosi' da
lasciare all'utente finale la decisione finale su cosa fare della posta
taggata: scaricarla in una cartella a parte, non scaricarla affatto,
eliminarla dal server, smistarla in piu' cassetti a seconda della gravita'
o del tipo dei sospetti di spam, ecc...

Sperando di non aver scritto troppe sciocchezze, passo e chiudo :-)

Nota (*) = ma anche se non pago, ed è un account free, alle fine c'è sempre
un corrispettivo, ad esempio dover fornire dei dati personali o dover
ricevere gli spot del provider, e in cambio di questo corrispettivo vorrei
sapere che servizio esattamente ricevo.

Enrico

--
http://web.mclink.it/MC2515
A: "Can I have a cigarette?" B: "I don't know; *can* you?"

daRkSidE

da leggere,
14 gen 2003, 10:12:0114/01/03
a
On Tue, 14 Jan 2003 13:49:48 +0100, Putifarre {Enrico C.} wrote:

> la linea" quando arrivano milioni di mail palesemente spam per modalità e
> contenuto o perche' segnalate come tali da blocklist affidabili, non

Il contenuto non e' un discriminante nel considerare una email spam o
non spam, mi pare.

> E se io, per dire, volessi *proprio* ricevere la propaganda del viagra o
> dei sexy web?

Gli opt-in non sono spam. Gli opt-out assolutamente si'. E una black
list non deve bloccare aziende serie, che si appoggiano a provider seri,
che vogliano distribuire newsletter o qualunque altra cosa con qualunque
contenuto che si sia *regolarmente sottoscritto*.

> E se, sempre in ipotesi, il gestore di una blocklist, o un provider,
> decidesse di bloccare tutti quelli che gli stanno antipatici? O magari
> tutti quelli che non pagano un "pedaggio" per un marchio di posta "doc"...?

Mi pare di aver capito che deve essere una motivazione precisa e
pubblica dell'inserimento in una blacklist.
Poi, una blacklist inaffidabile credo venga automaticamente bocciata
dagli utenti (per esempio, ma da prendere con le pinze, MAPS).

> le informazioni possibili agli utenti. Ad esempio, mettendo a disposizione
> un database da interrogare per verificare se un certo indirizzo è filtrato
> o meno.

Bhe, se metti in un IP nella pagina di Collinelli e premi il tasto
blacklist, ti dice in quali blacklist e' inserito l'IP.

> eliminarla dal server, smistarla in piu' cassetti a seconda della gravita'
> o del tipo dei sospetti di spam, ecc...

Ma il mailserver con blacklist vuole evitare di consumare risorse, di
cui lo spammer sta abusando. E le risorse costano.

> Sperando di non aver scritto troppe sciocchezze, passo e chiudo :-)

Se non l'hai fatto, rileggiti tutte le pagine di Collinelli dedicate
allo spam. E' un punto di vista, ma non mi pare che in italiano ci sia
di meglio come informazione indipendente.

Disclaimer. Sono un incompetente in materia e non sono per nulla un
professionista. Quello che ho detto l'ho imparato qua e la',
probabilmente ho detto inesattezze o cose completamente false e me ne
scuso.

--
D
ICQ#22600141
Il faut etre le'ger comme l'oiseau, et non comme la plume.
Paul Valéry

Giambattista Scivoletto

da leggere,
14 gen 2003, 10:25:3814/01/03
a
"Cataldo Cigliola" <cata...@iol.it> wrote in message news:<pan.2003.01.14....@iol.it>...

> Ti faccio un esempio di come dovrebbe essere il mondo applicando la
> costituzione come la citi tu:

Non lo sostengo io, ma uno che di diritto ne capisce più di me,
esperto di diritto dell'informatica:
http://www.studiocelentano.it/editorial/articolo.asp?id=532
http://it.news.yahoo.com/030114/195/23b9e.html

Tagliaferri Roberto

da leggere,
14 gen 2003, 10:46:1214/01/03
a
In <db16b0a7.0301...@posting.google.com>, Giambattista
Scivoletto wrote:

>
> Non lo sostengo io, ma uno che di diritto ne capisce più di me, esperto
> di diritto dell'informatica:
> http://www.studiocelentano.it/editorial/articolo.asp?id=532
> http://it.news.yahoo.com/030114/195/23b9e.html

E' quello che hai detto te e tutte le obiezioni fatte a te sono da
applicare pari pari: io non violo nessuna riservatezza in quanto non
rigiuto la posta in base al mittente, ma in base al server usato per
inviare,ed a tale server mando la notifica del mio "picche"; è lui che la
rimanda al mittente...
Secondo quel bel grassettato in fondo "In definitiva, nessuno puo', senza un fondato motivo, arrogarsi il diritto di impedire il passaggio di messaggi
altrui." viol dire che dobbiamo tutti essere degli open relay? 2 casi:
a) No di certo. Allora ci dobbiamo esprimere in modo più chiaro perchè
quello che ciè scritto vuol dire proprio questo.
b) Sì: avete bevuto della roba molto forte e vi chiedo di rendermi
partecipi della marca del prodotto.
Sui miei server transita quello che decido io e se un mio cliente chiede
di avere il filtraggio sono cose che riguardano lui e me e basta.
PS: Chi ti parla non è un utente inferocito ma un provider e quindi
potenzialmente nella tua stessa situazione. TI dico solo che i miei
grafici si sono disinscritti da una mailing list tecnica perchè è entrata
in una black list
--
Roberto Tagliaferri<-> r.tagliaferri@(forse)tosnet.it
Sentito da una programmatrice:
"Ma vi capita mai nella vita reale, tipo mentre
rifate il letto di dire 'Ho sbagliato, pigio ctrl-Z'?"

Cataldo Cigliola

da leggere,
14 gen 2003, 11:21:0114/01/03
a

Mi spiace per te e per la persona che citi di cui non metto in dubbio la
conoscenza delle leggi, (anche se...) ma metto fortemente in dubbio la
conoscenza di internet (e non mi dilungo ulteriormete a spiegarti cose che
ti sono gia' state spiegate qui e in idi).
Tutto il suo articolo e le sue affermazioni si basano su un paradigma
sbagliato

-----cit-----
Proprio perche' essa e' formata da reti di tanti privati che mettono a
disposizione le proprie strutture per entrare nel grande mondo
comunicativo internettiano, si puo' fondatamente ritenere che essa sia
precostituita per un servizio - di fatto - pubblico.
-----cit-----

Questa affermazione è falsa e assolutamente priva di ogni fondamento.

Un sistema privato è privato
Piu' sistemi privati sono (e rimangono) sistemi privati
Il fatto che ne venga concesso (nota bene.... CONCESSO) l'utilizzo dietro
il rispetto di determinate regole non li rende "di fatto" pubblici.

F/up impostato dove piu' opportuno

--

Saluti,
Cataldo Cigliola

Putifarre {Enrico C.}

da leggere,
14 gen 2003, 13:38:1914/01/03
a
On Tue, 14 Jan 2003 15:12:01 GMT, daRkSidE wrote:


>> le informazioni possibili agli utenti. Ad esempio, mettendo a disposizione

>> un database da interrogare per verificare se un certo indirizzo č filtrato

>> o meno.
>
> Bhe, se metti in un IP nella pagina di Collinelli e premi il tasto
> blacklist, ti dice in quali blacklist e' inserito l'IP.

Ok, ma allora l'utente dovrebbe essere informato dal provider di quali
blacklist vengono utilizzate.


>> eliminarla dal server, smistarla in piu' cassetti a seconda della gravita'
>> o del tipo dei sospetti di spam, ecc...
>
> Ma il mailserver con blacklist vuole evitare di consumare risorse, di
> cui lo spammer sta abusando. E le risorse costano.

Vero. Ma il rischio dei falsi positivi, sicuramente diverso da zero, come
lo eviti? Il risultato alla fine č che il provider, piuttosto che far
arrabbiare i suoi utenti per qualche importante mail persa, gli consegna
tutta la posta spam compreso, non utilizzando per niente le blocklist.
Cosi' le risorse si sprecano anche di piů, e gente come me e te a deve
rivolgersi a servizi di terzi (a proposito: come va con despammed?) per un
filtraggio efficace.
Con il sistema che propongo io, taggare il presunto spam e lasciare
all'utente la scelta tra diverse opzioni, molti sceglierebbero comunque la
distruzione dello spam (allegerendo quindi il server), o comunque di
smistare il presumto Spam in un cassetto Posta indesiderata a
conversvazione limitata. Vedi Hotmail, per esempio, dove la posta
indesiderata si elimina dopo una settimana, ma io utente posso scegliere se
impostare un filtro piů o meno aggressivo.

Ciao

Giambattista Scivoletto

da leggere,
14 gen 2003, 17:56:4114/01/03
a
"Putifarre {Enrico C.}" <p_u_t_i_f_a_r_r_e@h_o_t_m_a_i_l_.c_o_m> wrote in message news:<1xzzt1j6j9hcu$.1dkd6xwm...@40tude.net>...

> Sia perche' esiste comunque la possibibilita' che anche messaggi legittimi
> vengano bloccati per errore, sia perche' si tratta in ogni caso di una

> limitazione alla mia corrispondenza, cioč non solo a un mio diritto ma al

> servizio che come utente mi aspetto di avere "acquistando" un servizio
> e-mail.
> E se io, per dire, volessi *proprio* ricevere la propaganda del viagra o
> dei sexy web?
> E se, sempre in ipotesi, il gestore di una blocklist, o un provider,
> decidesse di bloccare tutti quelli che gli stanno antipatici? O magari
> tutti quelli che non pagano un "pedaggio" per un marchio di posta "doc"...?

Il discorso č nato proprio per quello e relativamente esclusivamente a
SPEWS, non alle altre liste. SPEWS č una blacklist che di proposito,
oltre all'indirizzo dello spammer conclamato, lista tutti gli
indirizzi di gente che non c'entra nulla nello stesso blocco dello
spammer.

Questo č un efficientissimo modo per causare danno al provider che
ospita lo spammer. Vedendosi inondato da email di protesta - in teoria
- dovrebbe buttare fuori lo spammer per ristabilire il corretto
funzionamento della posta di tutti gli altri clienti innocenti.

Nel frattempo che la tragedia si consuma ... :-) ... tutti gli utenti
innocenti si vedono rimbalzare la posta legittima che inviano ai
provider che utilizzano le liste di SPEWS.

Gli utenti dei provider che utilizzano le liste di SPEWS non ricevono
quella posta legittima; posta che puň essere una semplice cartolina
d'auguri o anche la conferma di un ordine miliardario.

I danneggiati sono quindi molteplici:

- i clienti incolpevoli del provider che ospita lo spammer che per
tutto il periodo del black-listaggio non riescono a recapitare posta
legittima;
- i clienti dei provider che usano SPEWS che per tutto il periodo del
black-listaggio non riescono a ricevere posta legittima.

Uscire dalle liste di SPEWS č poi anche difficile. Il provider che ha
ospitato lo spammer deve dimostrare di averlo espulso. SPEWS, fra
l'altro, č una loggia segreta, con sede (?) in Siberia. Si sa solo che
i manutentori di SPEWS si leggono NANAE (news.admin.net-abuse.email).

E' interessante leggere tutti i post con le richieste di rimozione;
sono tantissimi. Presidenti e CEO di grosse e piccole societŕ che si
sono visti listati/linciati da SPEWS si mettono in una specie di gogna
virtuale, dichiarandosi antispam convinti, dicendo che non c'entrano
nulla, che sono venuti a conoscenza di NANAE e di SPEWS solo da
pochissimi giorni proprio perchč si sono trovati blacklistati senza
apparente motivo, chiedendo di essere rimossi.

E lě inizia il calvario di questi poveri diavoli (... me compreso ...
eh eh) ... il consiglio, alla fine, č solo uno: cambiare provider.

> Forse (la butto li', da ignorante in materia o quasi...) un sistema per
> salvare capra e cavoli potrebbe essere, da una parte, quello di dare tutte
> le informazioni possibili agli utenti. Ad esempio, mettendo a disposizione

> un database da interrogare per verificare se un certo indirizzo č filtrato

> o meno.
> Dall'altra, si potrebbero usare sistemi come Spews o simili non per
> bloccare tout court i messaggi, ma per taggarli come "posta indesiderata".
> Cosa che Spews o Spamcop permettono effetivamente di fare. Cosi' da
> lasciare all'utente finale la decisione finale su cosa fare della posta
> taggata: scaricarla in una cartella a parte, non scaricarla affatto,
> eliminarla dal server, smistarla in piu' cassetti a seconda della gravita'
> o del tipo dei sospetti di spam, ecc...

Sicuramente creerebbe piů problemi che tagliare "a priori" le email
senza occupare banda. Correggetemi se sbaglio, in questo modo, la
posta dovrebbe arrivare necessariamente sui server destinatari, anche
quella blacklistata con relativo consumo di banda.

Non c'č dubbio perň, a lume di buon senso, che la soluzione proposta
sia pienamente condivisibile. Il destinatario, l'utente finale, rimane
l'unico ad esercitare l'arbitrio di ricevere o meno un messaggio a lui
destinato, anche se č spam.

Putifarre {Enrico C.}

da leggere,
14 gen 2003, 18:37:4414/01/03
a
On 14 Jan 2003 14:56:41 -0800, Giambattista Scivoletto wrote:

> Il discorso è nato proprio per quello e relativamente esclusivamente a
> SPEWS, non alle altre liste. SPEWS è una blacklist che di proposito,


> oltre all'indirizzo dello spammer conclamato, lista tutti gli
> indirizzi di gente che non c'entra nulla nello stesso blocco dello
> spammer.
>

> Questo è un efficientissimo modo per causare danno al provider che


> ospita lo spammer. Vedendosi inondato da email di protesta - in teoria
> - dovrebbe buttare fuori lo spammer per ristabilire il corretto
> funzionamento della posta di tutti gli altri clienti innocenti.
>

[...]
> Uscire dalle liste di SPEWS è poi anche difficile. Il provider che ha


> ospitato lo spammer deve dimostrare di averlo espulso. SPEWS, fra

> l'altro, è una loggia segreta, con sede (?) in Siberia. Si sa solo che


> i manutentori di SPEWS si leggono NANAE (news.admin.net-abuse.email).


Scusa, ma da semi-ignorante in materia ti chiedo: cosa intendi per
"l'indirizzo dello spammer"? Il From o il Reply-to dichiarati nella e-mail
possono evidentemente essere di fantasia, dunque non resta che far
riferimento al server di posta del provider, che disgraziatamente è comune
anche agli altri utenti.
Inoltre, sarebbe da capire se l'inserimento nella blocklist avviene "al
primo colpo" o se invece Spews arriva alla misura estrema solo contro le
"tane" di spammers. (Io non lo so, chiedo...)

Nel caso di SpamCop, invece, che conosco un po' di più essendone un utente,
l'inserimento in blocklist avviene, a quanto ho capito, quando lo spam
supera certe percentuali, e comunque si resta "dietro la lavagna" solo
finché continuano gli spam e le relative segnalazioni.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
14 gen 2003, 19:10:1114/01/03
a
"Cataldo Cigliola" <cata...@iol.it> wrote in message news:<pan.2003.01.14....@iol.it>...
> Mi spiace per te e per la persona che citi di cui non metto in dubbio la
> conoscenza delle leggi, (anche se...) ma metto fortemente in dubbio la
> conoscenza di internet (e non mi dilungo ulteriormete a spiegarti cose che
> ti sono gia' state spiegate qui e in idi).
> Tutto il suo articolo e le sue affermazioni si basano su un paradigma
> sbagliato

Credo sia professore di Diritto dell'Informatica a Bologna, non sono
sicuro se č un professore ma che sia specializzato in diritto
dell'Informatica ne sono sicuro.



> -----cit-----
> Proprio perche' essa e' formata da reti di tanti privati che mettono a
> disposizione le proprie strutture per entrare nel grande mondo
> comunicativo internettiano, si puo' fondatamente ritenere che essa sia
> precostituita per un servizio - di fatto - pubblico.
> -----cit-----
>

> Questa affermazione č falsa e assolutamente priva di ogni fondamento.
>
> Un sistema privato č privato


> Piu' sistemi privati sono (e rimangono) sistemi privati
> Il fatto che ne venga concesso (nota bene.... CONCESSO) l'utilizzo dietro
> il rispetto di determinate regole non li rende "di fatto" pubblici.

Ammetto che questo č il punto debole della "teoria". Piů opinioni,
soprattutto piů autorevolmente argomentate, sarebbero auspicabili.

Giambattista Scivoletto

da leggere,
14 gen 2003, 19:19:2914/01/03
a
marco genzo tomas <x...@despammed.com> wrote in message news:<21r72vo1nbka4lamb...@4ax.com>...

> >Sul mio server pago il consumo di banda. Pago anche la percentuale di
> >spam che arriva ai miei clienti (5, 10 mega al giorno? Siamo
> >nell'ordine di centesimi di euro di costo giornaliero) e non mi sono
> >mai sognato di usare black list come SPEWS per il semplice motivo che
> >le ritengo illegali.
>
> ciņ che č legale o illegale NON spetta a te deciderlo!

> puoi liberamente decidere se usare o meno una cosa, se fare o meno una
> cosa, ma decidere sulla sua legalitą o meno non spetta a te!

Infatti ho detto che le _ritengo_io_me_medesimo_ illegali, mica č
verbo rivelato.

> >Perchč, mettetela come volete, ma da che mondo e mondo per due
> >qualsiasi indirizzi di posta elettronica comunicare č la norma e non
> >un privilegio.
>
> nell'iperuranio SI. il concetto di FREE mail č questo.
> ma nella realtą purtroppo la libertą č stata soffocata dall'abuso, e
> la gente si č UN PELINO incacchiata.

Ma mi dite quand'č stata ratificata la fine della libertą di
comunicare liberamente con la posta elettronica ? Chi l'ha deciso ?
Chi l'ha votata ?
Gli spammer hanno abusato della libertą della rete, e su questo siamo
d'accordo ... ma chi č che stato a decidere che si dovevano chiudere
le porte ?
Con quale autoritą qualcuno puņ dire che scambiare posta fra due email
qualsiasi sia un privilegio e non la norma ?

My Server, My Rules ! E' questa la legge imperante oggi ? Sono
d'accordo, a patto che ogni utente che prenda una email sul server in
questione conosca le _REGOLE_ del Server. Cosa che sembra non accadere
oggi.



> > Un provider che non rispetta questa regola, a meno che
> >con sia il sito di un'azienda privata che ha account solamente di
> >dipendenti, faticherebbe di sicuro a trovare clienti.
>

> perchč mai?


> un'azienda SERIA che si rivolge ad un ISP STIMATO per la sua
> correttezza fa una scelta ben precisa!

La corretteza sta nell'informazione. Se tu decidi di blacklistare
tutta l'asia il tuo cliente deve saperlo e, se per caso quello ha la
ragazza in mongolia, ovviamente si va a scegliere un altro server.

> e adesso non diciamo che tutti sono un po' ladri etc etc...

no, ma quali ladri ... per caritą. Chi l'ha detto mai ...

> la realtą dei fatti č che ci sono ISP spammer-friendly e ISP che non
> lo sono!
> ad ogni utente la sua scelta, considerando perņ che con un ISP la sua
> posta -magari- non sempre potrą essere recapitata!

Questo č un altro punto cruciale.
E' sempre una questione fondamentalmente di libertą e di arbitrio.

Io, giovane e forte, posso decidere di far sedere un anziano o una
donna incinta al mio posto su un autobus ma posso anche fregarmene e
starmene seduto. Esercito il diritto di essere maleducato e
menefreghista.

Seppure biasimabile non sono obbligato per legge a fare sedere queste
persone e se viene qualcuno a ramazzarmi di legnate per costringermi
ad alzarmi con la forza commette un illecito. Io lo denuncio e lui mi
paga i danni.

E' la legge, l'abbiamo fatta noi - nel senso di comunitą democratica
-, funziona cosģ. Nel futuro, forse, faremo di meglio.

Ora, un provider che vende uno spazio ad uno spammer č totalmente
biasimabile.
Se avendolo fatto viola qualche legge, allora si denuncia e gli si
fanno passare i guai.

Se lo spammer, facendo spamming, viola qualche legge lo si denuncia e
gli si fanno passare i guai.

Se il provider, vendendo l'account allo spammer, non viola nessuna
legge ... beh, allora automaticamente SPEWS si mette dalla parte del
torto al pari di chi va a picchiare quello che non si voleva alzare in
autobus. Il provider fa qualcosa di biasimabile, ma oltre a biasimarlo
- nonostante venga la voglia di dargli quattro calci nel posteriore -
non si puņ fare. Cosģ come non si puņ biasimare chi non abbandona un
provider che vende spazio agli spammer ... uno puņ esercitare il
diritto di essere menefreghista e di farsi gli affari suoi rimanendo
nella legittimitą.

In realtą SPEWS - in prima persona - non arreca danno a nessuno. Fa la
sua brava lista e non obbliga nessuno ad usarla. Indica solamente ai
vari amministratori di sistema quali sono i provider rei di ospitare
gli spammer insieme a un bel malloppo di suoi clienti incolpevoli.

Sono i vari amministratori di sistema che poi decidono se usare o meno
la lista di SPEWS.

Insomma, da questa mia analisi, sembrerebbe - alla fine - che gli
unici colpevoli che si macchiano effettivamente di un illecito siano
gli amministratori di sistema (ragazzi ... si scherza ...) che da un
lato "limitano" un servizio (l'email) che la legge equipara in tutto e
per tutto alla corrispondenza cartacea difesa costituzionalmente(*),
impedendo quindi ai loro utenti di ricevere posta legittima e
dall'altro, danneggiano il provider che ospita lo spammer e i suoi
clienti incolpevoli che hanno il diritto, anch'esso difeso
costituzionalmente, di comunicare con i suddetti utenti.

Insomma, alla fine il brodo č questo. La voglia di stanare gli spammer
č grande ma nella furia della lotta forse si č valicata una linea e si
č passati dalla parte del torto.

... aspettate, rileggo quello che ho scritto, visto che il gruppo ha
una percentuale altissima di amministratori di sistema non vorrei
trovarmi a poter spedire email solamente in papuasia ... :-) ...

Ok, va bene, non sono convintissimo al 100% di quello che affermo. A
lume di buon senso mi sembra di non aver detto complete stupidaggini,
ma potrei sbagliarmi. Aspetto il contraddittorio ...

furio ercolessi

da leggere,
14 gen 2003, 20:02:4914/01/03
a
On 14 Jan 2003 16:19:29 -0800, Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
>
> Insomma, da questa mia analisi, sembrerebbe - alla fine - che gli
> unici colpevoli che si macchiano effettivamente di un illecito siano
> gli amministratori di sistema (ragazzi ... si scherza ...) che da un
> lato "limitano" un servizio (l'email) che la legge equipara in tutto e
> per tutto alla corrispondenza cartacea difesa costituzionalmente(*),
> impedendo quindi ai loro utenti di ricevere posta legittima e
> dall'altro, danneggiano il provider che ospita lo spammer e i suoi
> clienti incolpevoli che hanno il diritto, anch'esso difeso
> costituzionalmente, di comunicare con i suddetti utenti.

La realta' - vista dal nostro punto di osservazione, che e' soprattutto
quella delle aziende e dei professionisti - non corrisponde affatto
al quadro che descrivi: i nostri clienti generalmente non desiderano
affatto lo spam perche' aumenta i loro costi, _vogliono_ che filtriamo "al
meglio" , non gli interessa affatto conoscere dettagli tecnici. Sanno che
puo' capitare che posta legittima venga bloccata, e che quando capita vuol
dire che la controparte ha un problema e che nel giro di qualche ora lo si
risolve o ci si gira attorno in qualche modo.

Ora e' cosi' che girano le cose. Il diritto a cui piu' la gente tiene e'
quello di non trovarsi la mailbox piena di materiale che interferisce col
loro lavoro quotidiano.

--
furio ercolessi
http://www.spin.it/spam/

Carlo Fusco

da leggere,
14 gen 2003, 20:03:5014/01/03
a
Giambattista Scivoletto <gi...@sicilyweb.com> wrote:
[cut]

> Ammetto che questo č il punto debole della "teoria". Piů opinioni,
> soprattutto piů autorevolmente argomentate, sarebbero auspicabili.

Se parliamo di semplici opinioni te ne posso dare quante ne vuoi,
visto che le teorie di Studielentano sono totalmente campate in aria
che di fatti c'e` poco da parlare. In ogni caso se ti accontenti di
una generica autorevolezza internazionale, la Corte Suprema degli
Stati Uniti nel caso ROWAN v. U. S. POST OFFICE DEPT ha sentenziato
nelle parole del giudice Burger:

] Nothing in the Constitution compels us to listen to or view any
] unwanted communication, whatever its merit. The ancient concept that
] 'a man's home is his castle' into which 'not even the king may enter'
] has lost none of its vitality. We therefore categorically reject the
] argument that a vendor has a right under the Constitution or otherwise
] to send unwanted material into the home of another. If this
] prohibition operates to impede the flow of even valid ideas, the
] answer is that no one has a right to press even 'good' ideas on an
] unwilling recipient. That we are often 'captives' outside the
] sanctuary of the home and subject to objectionable speech and other
] sound does not mean we must be captives everywhere. The asserted right
] of a mailer, we repeat, stops at the outer boundary of every person's
] domain.

Queste parole mi pare proprio che si applicano pari pari anche per la
costituzione e le leggi italiane.

--
ciao | Antispam in pillole: (WHOIS) Indica a quale provider appartiene
cf | l'IP dal quale e` partito lo spam, e quindi a chi rivolgere il
-----+ LART. Per chi sa come ricompilare questo e` il miglior WHOIS per
Linux e Win: http://www.linux.it/~md/software/

daRkSidE

da leggere,
14 gen 2003, 21:45:0214/01/03
a
On Tue, 14 Jan 2003 19:38:19 +0100, Putifarre {Enrico C.} wrote:

> Ok, ma allora l'utente dovrebbe essere informato dal provider di quali
> blacklist vengono utilizzate.

Bhe, sicuramente e' una tutela non divulgarlo, ma mi risulta che siano
abbastanza noti le blacklist che i vari provider usano.
Comunque, non sono convinto che l'utente debba sapere quale sia la
blacklist utilizzata, e' uno strumento del provider, come lo e' una
certa macchiana che usa come server...
Poi probabilmente, indicare quale blacklist si sta usando, e' un segno
di trasparenza che puo' essere apprezzato, ma non sono convinto sulla
obbligatorieta' della pubblicazione di quale/i blacklist si sta usando.

> Vero. Ma il rischio dei falsi positivi, sicuramente diverso da zero, come
> lo eviti?

Credo sia impossibile un numero di falsi positivi nullo. Pero' dicono
sia comunque basso. Bada bene, non mi pare che il caso di Scivoletto sia
un falso positivo.
Comunque e' stato detto in maniera piu' chiara di quanto possa fare io
(mi pare da Furio), che sono scelte del provider, liberissime per quanto
mi riguarda.

> Il risultato alla fine è che il provider, piuttosto che far

> arrabbiare i suoi utenti per qualche importante mail persa, gli consegna
> tutta la posta spam compreso, non utilizzando per niente le blocklist.

Secondo me, stai semplificando notevolmente la politica di un ISP.
Chiaro, non tutti possono fare come spin, pero' e' semplicistico anche
per un grande provider. Almeno spero che la realta' sia piu' complessa.

> Cosi' le risorse si sprecano anche di più, e gente come me e te a deve

> rivolgersi a servizi di terzi (a proposito: come va con despammed?) per un
> filtraggio efficace.

despammed va benissimo. Non lo uso da molto, credo una decina di giorni,
ma non e' ancora arrivata una UCE.
Poi per gli indirizzi esistenti e gia' compromessi, non e' nemmeno una
soluzione despammed. Sto provando ora Spam Eater, visto che non
riusciro' certo a fare tutto semplicemente con i filtri (per quanto
potenti) del pipistrello.

Tagliaferri Roberto

da leggere,
15 gen 2003, 02:34:3315/01/03
a
In <b02bvp$2sg7$1...@half.spin.it>, furio ercolessi wrote:


> La realta' - vista dal nostro punto di osservazione, che e' soprattutto

[cut]


> --
> furio ercolessi
> http://www.spin.it/spam/

Lascia perdere tanto non ci sente. Continua a citare costituzione e
diritti immaginari..
Dato che il protocollo ssh è pubblico a breve mi chiederà una shell sul
mio server in quanto se il protocollo è comune lui ha diritto ad usarlo
dove vuole :-)

HappyCactus

da leggere,
15 gen 2003, 04:31:4815/01/03
a
On Tue, 14 Jan 2003 21:33:20 +0100
"Mamo (R)" <m...@iol.it> wrote:

> >Detto articolo non si applica ai destinatari delle comunicazioni, i

> Di più...
> Non si applica neppure ai vettori (più che altro perchè la tutela è
> sulla *inviolabiltà* del contenuto, non del "supporto").
> Ad esempio: si hanno casi di citazione, per violazione dei diritti
> Costituzionali, di Poste Italiane che distrugge tutta la
> corrispondenza non affrancata o affrancata in maniera insufficiente?

Oddio, su questo non ci giurerei.
Il codice penale (art. 615-quater e 617-) cita l'intercettazione e la
distruzione di comunicazioni informatiche. il 616 parla di distruzione o
soppressione di corrispondenza "aperta o chiusa" non diretta al soggetto
in questione. ma non so dirti di piu'.
Se il cliente di un ISP non fosse informato dell'installazione di tali
filtri (ma nel contratto e' certamente inserito come clausola, ovvero ne
sara' stata fatta comunicazione via mail nel caso in cui l'inserimento
dei filtri sia successiva alla stipula del contratto) allora si', si
incapperebbe nel reato di cui all'art.617-quater e quinquies. Occhio che
l'articolo riporta esplicitamente "fuori dai casi consentiti dalla
legge".

Putifarre {Enrico C.}

da leggere,
15 gen 2003, 04:54:1915/01/03
a
On Wed, 15 Jan 2003 02:45:02 GMT, daRkSidE wrote:

> On Tue, 14 Jan 2003 19:38:19 +0100, Putifarre {Enrico C.} wrote:
>
>> Ok, ma allora l'utente dovrebbe essere informato dal provider di quali
>> blacklist vengono utilizzate.
>
> Bhe, sicuramente e' una tutela non divulgarlo, ma mi risulta che siano
> abbastanza noti le blacklist che i vari provider usano.

Forse agli addetti ai lavori, ma non a molti utenti, che a volte ne
ignorano persino l'esistenza e l'uso e non sanno se e come sono "tutelati"
dallo spam dal loro provider.
L'informazione, a me utente, pare fondamentale, perche' io voglio poter
scegliere il provider sulla base dei servizi che offre. Magari per
scegliere proprio quello che mi dà il filtro rispetto a quello che non me
lo da'. Personalmente, apprezzo molto la presenza di filtri su blocklist
purche' configurabili e modulabili dall'utente come, un po' come fa
Hotmail.

> Comunque, non sono convinto che l'utente debba sapere quale sia la
> blacklist utilizzata, e' uno strumento del provider, come lo e' una
> certa macchiana che usa come server...
> Poi probabilmente, indicare quale blacklist si sta usando, e' un segno
> di trasparenza che puo' essere apprezzato, ma non sono convinto sulla
> obbligatorieta' della pubblicazione di quale/i blacklist si sta usando.

D'accordo. All'utente medio non importa di sapere quali BL usa il suo
provider, e probabilmente anche se lo sapesse non ne ricaverebbe molto, in
termini di informazione.

L'utente pero' deve essere informato, secondo me:

1) Se il suo provider usa dei filtri o meno (mi pare il minimo).

2) Se un certo indirizzo o un certo dominio, in un dato momento, sono fra
quelli filtrati.
Della serie: non mi è arrivata un'email, prima di immaginare chissa' cosa,
fammi vedere se per caso non è stata filtrata.
Oppure: conosco un noto spammer, fammi vedere se il mio provider lo filtra,
come cartina di tornasole dell'efficienza dei suoi filtri.
Oppure: devo mettermi in affari con i cinesi, fammi vedere se il provider
blocca l'intera Cina, nota tana dei piratoni!... Ecc. ecc. ecc.


> Comunque e' stato detto in maniera piu' chiara di quanto possa fare io
> (mi pare da Furio), che sono scelte del provider, liberissime per quanto
> mi riguarda.

Io non metto in discussione le scelte del provider, dico solo che vorrei
conoscerle (almeno nelle loro conseguenze pratiche sulla mia posta), per
scegliere a mia volta il provider che più mi aggrada.


> despammed va benissimo. Non lo uso da molto, credo una decina di giorni,
> ma non e' ancora arrivata una UCE.

Usano anche le blocklist? Nella loro pagina si parla, un po' vagamente, di
controllo sugli header.
Puoi rivedere la posta bloccata per verificare eventuali falsi positivi?

Tagliaferri Roberto

da leggere,
15 gen 2003, 06:23:5015/01/03
a
In <20030115103158.04...@vene.ws>, HappyCactus wrote:


> Oddio, su questo non ci giurerei.
> Il codice penale (art. 615-quater e 617-) cita l'intercettazione e la
> distruzione di comunicazioni informatiche. il 616 parla di distruzione o
> soppressione di corrispondenza "aperta o chiusa" non diretta al soggetto
> in questione. ma non so dirti di piu'. Se il cliente di un ISP non fosse
> informato dell'installazione di tali filtri (ma nel contratto e'
> certamente inserito come clausola, ovvero ne sara' stata fatta
> comunicazione via mail nel caso in cui l'inserimento dei filtri sia
> successiva alla stipula del contratto) allora si', si incapperebbe nel
> reato di cui all'art.617-quater e quinquies. Occhio che l'articolo
> riporta esplicitamente "fuori dai casi consentiti dalla legge".

Allora le PT sarebbero sempre e comunque in tribunale perchè non mi
risulta che portino il 100% della posta

HappyCactus

da leggere,
15 gen 2003, 06:33:5215/01/03
a
On Wed, 15 Jan 2003 12:23:50 +0100
Tagliaferri Roberto <robyt@(forse)tosnet.it> wrote:

> Allora le PT sarebbero sempre e comunque in tribunale perchè non mi
> risulta che portino il 100% della posta

Certo. Ci sono senz'altro delle ulteriori considerazioni da fare.
Ma se invece delle PT consideriamo, che so, un qualunque corriere
privato?

Tagliaferri Roberto

da leggere,
15 gen 2003, 07:01:1915/01/03
a
In <20030115123403.63...@vene.ws>, HappyCactus wrote:


>
> Certo. Ci sono senz'altro delle ulteriori considerazioni da fare. Ma se
> invece delle PT consideriamo, che so, un qualunque corriere privato?

ti ci puoi incazzare ma mica citando la costituzione, ma solo perchè hai
stipulato un contratto di servizi non rispettato dal corriere

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