Datemi la 220 e vi brucio tutti
Cristiano Deana - il FreeCRIS
"Si presenta cosě la moto elettrica piů veloce del mondo, capace di
umiliare in accelerazione qualsiasi altra due ruote mai vista sulla
faccia della terra."
PMF
> http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2009/02/17/la-moto-elettrica-delle-meraviglie/?ref=mothpbox2
>
>
> "Si presenta così la moto elettrica più veloce del mondo, capace di
> faccia della terra."
Me la vedo, sulle strade della Barbagia: il pastore che ti guarda perplesso
mentre gli chiedi "zcuzu bon'omo, l'avrebbe una presa 220V e una prolunga
per arrivare sin qui?"
Paolo
SharkOver
> Me la vedo, sulle strade della Barbagia: il pastore che ti guarda
> perplesso mentre gli chiedi "zcuzu bon'omo, l'avrebbe una presa 220V e
> una prolunga per arrivare sin qui?"
>
> Paolo
Però se ci pensiamo bene sarebbe più logico trovarci una presa della 220
che un distributore di benzina... :D
lakota
<Sharkove...@nannizzi.com> wrote:
>PMF ha scritto:
>> Me la vedo, sulle strade della Barbagia: il pastore che ti guarda
>> perplesso mentre gli chiedi "zcuzu bon'omo, l'avrebbe una presa 220V e
>> una prolunga per arrivare sin qui?"
>>
>> Paolo
>
>Perň se ci pensiamo bene sarebbe piů logico trovarci una presa della 220
>che un distributore di benzina... :D
Confesso di non aver letto l'articolo, ma mi pare che il problema
(tecnico, tralascio quello economico) sia sempre stato che il pieno lo
fai in 10 secondi, la ricarica in 10 giorni...
augh!
lakota
"chi e' intelligente ama imparare, chi e' stupido ama insegnare" (cit.)
togli la sicura per scrivermi
repo
> Confesso di non aver letto l'articolo, ma mi pare che il problema
> (tecnico, tralascio quello economico) sia sempre stato che il pieno lo
> fai in 10 secondi, la ricarica in 10 giorni...
Infatti, continuo a pensare che il presupposto per lo sviluppo di veicoli
elettrici sia la creazione di uno standard per le batterie, in modo da
lasciare quella scarica e prendersi quella carica, come si fa con le bombole
del gas domestico.
Repo
matteo v argento
> Infatti, continuo a pensare che il presupposto per lo sviluppo di veicoli
> elettrici sia la creazione di uno standard per le batterie, in modo da
> lasciare quella scarica e prendersi quella carica, come si fa con le bombole
> del gas domestico.
da quel che so, la tesla (una specie di elise elettrica prodotta a
silicon valley) installa a casa (ovviamente casa unifamiliare tipo
ammerica) la presa di ricarica un paio di mesi prima della consegna
dellīauto
per chi fa commuting casa lavoro , le 250 miglia (imho molto
ottimistiche) di autonomia dovrebbero bastare
ovviamente non ci si puoīcerto andare in vacanza
nota di colore, sono tutte vendute, e in ritardissimo con le consegne
--
Ciao
Matteo
--------
Backstage we're having the time
Of our lives until somebody say
Forgive me if I seem out of line
Then she whipped out her gun
And tried to blow me away
SharkOver
> Confesso di non aver letto l'articolo, ma mi pare che il problema
> (tecnico, tralascio quello economico) sia sempre stato che il pieno lo
> fai in 10 secondi, la ricarica in 10 giorni...
Hai perfettamente ragione sul problema.
La mia era però un osservazione legata al fatto che se ci si pensa
distribuire l'elettricità ha un costo enormemente inferiore a
distribuire benzine e petroli.
La mia sensazione è che dando il tempo (e la possibilità..) alla
tecnologia di svilupparsi *probabilmente* non è affatto impensabile
avere batterie più capienti e/o la cosa più banale, trasportabili a
coppia come si fa con la macchina fotografica: finite le pile su quelle
di ricarica e via..
Per altro l'articolo parla di tempi di 2 ore per la ricarica e oltre 200
km di autonomia, due dati effettivamente molto interessanti.
Ovviamente il problema per ora rimane, *immagino* la impossibilità di
avere una batteria di ricambio dietro (costi e dimensioni) ma se quei
dati sono realistici non la vedo una cosa poi cosi campata in aria,
finalmente direi :)
Sergio
THe_ZiPMaN
> Infatti, continuo a pensare che il presupposto per lo sviluppo di veicoli
> elettrici sia la creazione di uno standard per le batterie, in modo da
> lasciare quella scarica e prendersi quella carica, come si fa con le bombole
> del gas domestico.
Non è necessario. Già adesso ci sono batterie che durano 1.800.000Km e si
ricaricano in 10 minuti; e 10 minuti sono un tempo accettabilissimo. Il
problema è che per fare una ricarica tanto veloce sono necessarie correnti
molto intense e quindi distributori appositi che permettano di erogare quel
tipo di amperaggi (le celle infatti vengono caricate in parallelo).
Il problema attualmente è quindi solo una questione di costi di produzione
per le batterie e creazione di una rete di "distribuzione". Con gli scarsi
investimenti nel settore che ci sono stati fino ad oggi è normale trovarsi
in questa situazione, ma ora che le cose stanno piano piano cambiando la
prospettiva dell'elettrico comincia ad essere interessante.
Personalmente se un veicolo come la Volvo Recharge fosse in vendita ad un
prezzo <=35K€ l'acquisterei all'istante.
--
Flavio Visentin
Scientists have finally discovered what's wrong with the female brain:
On the left side, there is nothing right, and on the right side, there
is nothing left.
lakota
>Personalmente se un veicolo come la Volvo Recharge fosse in vendita ad un
>prezzo <=35K€ l'acquisterei all'istante.
Che dire;
beato te...