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Un frattale e un monte (Report di Sergio Servadio - lungo)

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Principessa

nepročitano,
11. lip 2005. 08:40:1711. 06. 2005.
u
Grazie Zilli!

L'idea e la voglia di Sardegna me l'avevi suscitata tu, raccontandoci le
mangiate fatte coi pastori tra i boschi del Gennargentu e quelle in casa
della promessa Suocera.

Al mare non ci sarei mai andato, ma almeno un monte doveva
esserci nel bel mezzo dell'isola: li' volevo andare.
Dall'Atlante del TCI era chiaro che il Gennargentu non e' poi cosi'
alto, i passi a ridosso sono poco sopra i 1000 m e le pendenze non
proibitive.
L'unica mia preoccupazione era che non avrei voluto patire ne' caldo,
ne' sete.
Per questo, dovevo farlo prima dell'estate; cosi' avrei evitato anche la
marea dei turisti.
Dalla Sardegna alla Corsica il passo e' breve. Perche' non saltare piu' in
su' e attraversare anche la Terra dei Pirati in bicicletta?

'Nell'interno della Sardegna, nel Supramonte e nella Barbagia! Poi, in
Corsica vai? Sei matto: con tutte quelle salite, il caldo e la penuria
di acqua.'

'Parto il 2 giugno, ho gia' il biglietto: in cabina di Ia Classe,
da Civitavecchia.'
___________________________________________________________________________

Traghetto Civitavecchia-Cagliari.
In pedalo' fino a Santa Teresa di Gallura.
Traghetto per Bonifacio.
In pedalo' fino a Bastia.
Traghetto Bastia-Livorno.
____________________________________________________________________________

_La Sardegna_

Con Zilli, da Cagliari in tre giorni a Santa Teresa di Gallura.

DAY 1) Cagliari-Aritzo, via Dolianova-San Nicolo'-Ballao-Escalaplano-Nurri
Gadoni-Aritzo
DAY 2) Aritzo-Fonni-Orgosolo-Oliena-Dorgali-Capo Comino
DAY 3) Capo Comino-Olbia-Arzachena-Pallau-Santa Teresa di Gallura.

Se guardate l'Atlante del TCI vedrete che di Passi ce ne sono pochi, direi
un paio solo il secondo giorno, per di piu' con piccoli dislivelli.
Una pacchia? No: niente di piu' falso.

La Sardegna e' un grande 'frattale'.
Corrugata a saliscendi che piu' ti ci addentri, piu' ne scopri.
Impossibile prevedere il dislivello da affrontare; impossibile
totalizzarlo dopo. E' cosi' un po' dappertutto dove siamo stati, ma
soprattutto nella prima parte, dal Gerrei fino alla Barbagia.

Deserto, boscaglia, boschi di castagni e querce, forre, dirupi, rocce e
granito levigati dal vento, profumo di sempreverdi e di macchia
mediterranea, odore di capre, pecore e mucche. Non credo di aver
visto piu' di dieci galline; in compenso, tante mucche e maiali a
pascolare, liberi, a bordo strada. Le mucche si scostano guardinghe e ti
lasciano passare, ma i porcellini scappano sempre, grugnendo come per dare
l'allarme agli altri del branco.

Il Flumendosa e' una meraviglia di fiume che spesso corre come sul fondo
di un canyon. Forma anche un lago lunghissimo, come un fiordo, ma non
c'era neanche una vela, nessun segno di presenza umana.

Ore in bici senza praticamente vedere anima viva.
Niente pietre miliari. Ogni tanto un segnale di incrocio, e non riuscivamo
nemmeno a identificare la stradina che ci si immetteva, tanto doveva
essere piccola.
C'era una grossa scritta su un muro, una traccia di civilta', mi sembra
dalle parti di Escalaplano.
'PISA MERDA': segno certo del passaggio di un livornese.

Acqua? Tantissima.
La Sardegna interna e' ricchissima di acqua; fa parte della loro cultura
avere fontane e abbeveratoi anche nel bel mezzo del nulla, proprio
dove chi passa ne ha piu' bisogno.
Fontane con tanto di panche in pietra a emiciclo per sostare all'ombra
di una quercia o di un castagno.

Ai bordi delle strade un'infinita' di peri, piantati e innestati.
Dev'essere per averne i frutti in luglio, sugosi e dissetanti, e mandar
giu' il formaggio: cacio e pere.

Soprattutto il secondo giorno c'e' stato da patire il caldo e la
sete.
Nei bar dei paesini non avevano granche'; la maggior parte delle volte
finivamo per mangiare un gelato e tracannare una bottiglia di acqua, o
qualche altra bevanda.

Ad Aritzo, la prima sera, siamo arrivati dopo una pedalata di nove ore.
Si!: 9 ore per fare 150 chilometri, e non mi vergogno.

Zilli aveva scalpitato guardando il suo computerino:
'Stiamo andando alla media di 19 km.h.'
'Pazienza.'

Piu' tardi:
'Siamo in ritardo; ci aspettano a cena alle 7.30.'
'Mi dispiace per loro.'
'Siamo solo a meta' strada, sai a che velocita' stiamo andando?'
'Non me ne frega niente!'

A quel punto, Zilli ha smesso di 'rompere'; ha ritelefonato comunicando
l'aumentato ritardo e si e' messo 'buono', a pedalare. Col beneficio che
un paio di volte s'e' potuto fermare a mangiare cicliege dagli alberi
mentre io mi portavo avanti, tanto mi avrebbe subito ripreso.
___________________________________________________________________________

La Barbagia e' famosa mica per niente: per i luoghi, la gente e le usanze.
Il paesaggio e' affascinante e duro assieme. C'e' ben piu' che solo
pastorizia, con molte terre dissodate e coltivate.

Orgosolo e' impressionante.
La discarica all'ingresso del paese; li' accanto il campo da SOFTBALL (!)
che, per chi non lo sapesse, e' la versione edulcorata, per le femmine,
del Baseball. Chi ci giochera' mai lassu'?
Entrando in Orgosolo sembra di entrare in un altro Mondo.
Murales coloratissimi sui muri, scritte dappertutto a comunicare
l'attaccamento alle loro tradizioni e alla loro terra.
Ma non solo.
Scritte che sembrava d'essre alla Casa dello Studente 'Fusinato' di via
Marzolo, a Padova; raffigurato anche il Che' e murales con scene epiche
come nella casa di Diego Rivera, a Citta' del Messico.
Ribellione violenta, senza pudori.

A Oliena, poco dopo, ci siamo fermati per un ristoro.
Un po' di conversazione con due avventori locali e per poco non
mi davano qualche ambascia per i parenti, pastori a Larderello e
nell'interno di Cecina. L'avrei fatto volentieri.
Se ne sono usciti prima di noi e quando abbiamo fatto per pagare le
bevande da noi consumate abbiamo scoperto che avevano gia' saldato il
conto. Senza dircelo, neanche il piacere di ringraziarli.
Non mi era mai successo un trattamento del genere.
___________________________________________________________________________
Arrivare a Santa Teresa contro vento, senza poter andare di bolina, e'
stato quasi massacrante.
Su scala maggiore che nel Gerrei, anche la zona attorno a Palau e' tutta
un frattale, con saliscendi che non ti fanno mai vedere cosa ti attende
poco piu' in la'.
Consolazione: in cima c'era sempre un rinforzo di vento, che rinfrescava
e, purtroppo, ricacciava indietro.
______________________________________________________________________

Le strade della Sardegna sono ben tenute, eccezzion fatta per quelle,
secondarie, sul Gennargentu.
Scarsissimo il traffico, direi prossimo a ZERO nelle zone interne.

Zilli e' abituato a tanto spazio ed e' anche abituato ad approfittarsene
viaggiando troppo in mezzo alla carreggiata.
'Zilli sta' a destra.'
'Zilli sta' a destra.'
'Zilli sta' a destra.'
Glie l'avro' detto, inutilmente, una ventina di volte.

Una delusione il tratto di Statale Orientale Sarda a cavallo di Olbia e di
Palau. M'aspettavo di vedere il mare, le insenature, il granito
eroso e lisciato; invece, la strada corre sempre un po' all'interno,
qui molto trafficata, per lunghi tratti con il guard-rail pericolosamente
vicino e marcato dai troppi incidenti.
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________

_La Corsica_

La Corsica e' un monte, un monte piantato li' in mezzo.
Se si vuole, e' un massiccio, come il Bianco o come il Grappa, e una
meraviglia, neanche troppo difficoltosa, da godere in bicicletta.
_________________________________________________________________________
Day 4) Bonifacio-Aullene.
Day 5) Aullene-Corte.
Day 6) Corte-Bastia
__________________________________________________________________________

Salito da Porto Vecchio a Ospedale, a quota circa 1000 m, la prima
sorpresa. Boschi bellissimi di conifere e un lago artificiale
grande da poterci fare regate.
E' la zona, famosa, vicina al Col de Bavella, dall'aspetto
dolomitico, ricca di acqua, polle e laghetti dove, dicono, e' facile
sbagliar curva nei tornanti, distratti dalla vista delle sirene al Sole.

Tanti bikers, front & full da incutere paura come fossero guerrieri,
bardati com'erano. Piu' avanti, anche cicloturisti con tanto di bisacce e
attrezzatura da campeggio.
Io, invece, ero in sella alla vecchia Zapier, con in spalla lo zainetto di
tela olona blu, spallacci di canapa e un berrettino rosa, da barista,
un po' fru'-fru'.

Anche in Corsica, come in Sardegna, tengono maiali e mucche allo stato
brado. I paesi hanno, gia' da lontano, un aspetto piu' ordinato.
L'architettura
delle case mi ricordava quella delle Marche per la copertura rigorosamente
a coppi [mai le 'marsigliesi'!], per la correa poco sporgente
e per la disposizione delle finestre sulla facciata.

Il Corso e' una lingua molto piu' simile all'italiano dei dialetti
sentiti prima. In Sardegna non capivo niente quando parlavano tra di loro:
qui capivo tutto. I nomi delle persone tutti rigorosamente italiani, molti
avrei detto pisani.

Le strade tutte ben tenute, fatta eccezione per il versante Nord del Col
de Verde dove c'e' una discesa lunghissima, poco pendente, con l'asfalto
rovinato. Li' mi sono dovuto fermare per riposare le mani, ed e'
dir tutto visto che in sei giorni non e' capitato mai di dovermi fermare
per prendere fiato, neanche in salita.
Ben tenute le strade ma, a parte quella tra Corte e Bastia, col sapore di
antico: quindi, ancor piu' belle.

Il Col di Sorbo, o come si chiama?, tra Ghisoni e Vivario e'
impressionante.
Il versante est disboscato dagli incendi innescati dai fulmini, che sembra
di stare all'Inferno. Il lato Est, da cui sono disceso, non ha niente da
invidiare alle nostre piu' famose strade alpine.

Il tratto terminale lungo la costa fino a Bastia: una noia, per fortuna
breve.
____________________________________________________________________________

Sbarcato a Livorno sono uscito dal Porto direttamente in bici.
Non conoscessi gia' il circondario avrei comunque capito dov'ero.
'PISA MERDA', sui cassonetti e sui muri: non potevo essere che a Livorno.
Me ne sono venuto lungo il mare verso Tirrenia.

Attraversato il Calambrone, si entra gia' in teritorio pisano.
'LIVORNO MERDA', 'LIVORNO MERDA', 'LIVORNO MERDA' dappertutto.
Ero a casa.

Grazie Zilli!

Sergio
Pisa

ionis56

nepročitano,
11. lip 2005. 13:02:0111. 06. 2005.
u

"Principessa"

> 'PISA MERDA'

Alé

> segno certo del passaggio di un livornese.

Perché restringersi? Di un toscano qualsiasi


ionis56

nepročitano,
11. lip 2005. 13:06:3711. 06. 2005.
u

"Principessa"

> Una delusione il tratto di Statale Orientale Sarda a cavallo di Olbia e di
> Palau. M'aspettavo di vedere il mare, le insenature, il granito
> eroso e lisciato; invece, la strada corre sempre un po' all'interno,
> qui molto trafficata, per lunghi tratti con il guard-rail pericolosamente
> vicino e marcato dai troppi incidenti.

Dovevi fare il San Pantaleo. Altra roba. Un ciclista attento anche
all'agonismo dovrebbe saperlo


ionis56

nepročitano,
11. lip 2005. 13:15:1711. 06. 2005.
u

"Principessa"

A parte gli scherzi: grandissimo reportage. Detto da uno che conosce,
purtroppo non in bici, sia Sardegna che Corsica


Zac

nepročitano,
11. lip 2005. 19:06:4211. 06. 2005.
u

.....(CUT).....

> Sbarcato a Livorno sono uscito dal Porto direttamente in bici.
> Non conoscessi gia' il circondario avrei comunque capito dov'ero.
> 'PISA MERDA', sui cassonetti e sui muri: non potevo essere che a Livorno.
> Me ne sono venuto lungo il mare verso Tirrenia.
>
> Attraversato il Calambrone, si entra gia' in teritorio pisano.
> 'LIVORNO MERDA', 'LIVORNO MERDA', 'LIVORNO MERDA' dappertutto.

_______________

Intorno gli anni 1965-1970
mi aveva colpito in negativo (erano altri tempi) una grande scritta
in nero all'esterno dello Stadio Comunale di Torino:
TORO MERDA

Sono ripassato poco tempo dopo, successivamente ad un derby
vinto dal Toro.
La scritta era diventata
TORO 1 MERDA 0

Zac


Grisou@Mac

nepročitano,
11. lip 2005. 19:28:3611. 06. 2005.
u
Principessa <marina....@fastwebnet.it> wrote:

[cut]

> Al mare non ci sarei mai andato, ma almeno un monte doveva
> esserci nel bel mezzo dell'isola: li' volevo andare.

Ah be', di salite e di vento in sardegna non ne mancano certo. Dalle
parti di Santa Teresa mi sono trovato a fare una discesa col 42 e in
salita col 53x15...
Bel racconto, grazie!

--
. _.-----. \.-./ . .
\`-.._,-' .-. .-.`-' ``-. _,-'.'`.
`-.____,-. `:. `.-'-._.O-:_ .:'.,|
`-" `-" `-.__.' Guido

Grisou@Mac

nepročitano,
11. lip 2005. 19:31:3011. 06. 2005.
u
Principessa <marina....@fastwebnet.it> wrote:

[cut]

> La Sardegna e' un grande 'frattale'.

questa mi č piaciuta proprio!
Geniale e naturalmente... da professore.
:-)

Principessa

nepročitano,
12. lip 2005. 08:11:2712. 06. 2005.
u
> ----- Original Message -----
> From: "ionis56" <iom...@tiscali.it>
> Newsgroups: it.sport.ciclismo
> Sent: Saturday, June 11, 2005 7:06 PM
> Subject: Re: Un frattale e un monte (Report di Sergio Servadio - lungo)
> > Dovevi fare il San Pantaleo. Altra roba. Un ciclista attento anche
> > all'agonismo dovrebbe saperlo

L'abbiamo 'fatto', purtroppo.

Stavamo viaggiando a ovest di San Pantaleo e Zilli ha cominciato col
dire:
'Mio cognato m'ha detto che c'e' una bella fontana a San Pantaleo e
l'acqua la imbottigliano pure. Quasi quasi gli telefono e gli chiedo
dov'e'.'
Gia' che era un po' che non vedevamo una fonte, l'idea non era poi
troppo malvagia; pero', era domenica pomeriggio e non ci e' sembrato
bello disturbarlo. Mancava ancora un bel po' di strada a Santa
Teresa e di allungare il percorso non ne avevamo tanta voglia.
A un certo punto siamo arrivati al bivio che diceva 'San Pantaleo' sulla
destra.

'Dai!, andiamo a trovare la fonte.'
'Quanta strada c'e'? Non vedi che e' sterrata?'
'No, guarda, sono solo i primi 50 metri; poi e' asfaltata e girando di
li' avremo anche il vento a favore.'
'Va bene, andiamo, pero' se e' una salita da capre direi di tornare
indietro.'

Siamo andati fino a San Pantaleo, fin dentro al paesetto.
Di fontane non ne abbiamo viste affatto e siamo ritornati indietro,
scornati, controvento.
Il giorno seguente Zilli e' ripassato da quei paraggi girando dall'altro
versante. M'ha scritto che la fontana c'e' davvero, e bella.

Per me sara' per la prossima volta.

Sergio
Pisa
__________________________________________________________________________
P.s. _Addendum sulle Fontane_
Due fontane mi hanno colpito piu' di altre.

Una dalle parti di Orgosolo, lungo la strada e lontano da tutti i
paesi. Un grande emiciclo con panca in granito che ci girava tutta
attorno; l'acqua usciva da un blocco di granito scavato a tubo,
le incavature nel muretto, ancora in granito, per alloggiare i
bicchieri. Al centro dell'emiciclo un bel noce per un po' di ombra, e
non solo.
Con qualche mallo, verde al punto giusto, dentro la borraccia mi sono
improvvisato un nocino dissetante da rinnovare ogni volta che facevo
il pieno.

L'altra fonte, dentro Bastia. All'imbocco del tunnel che evita il
paese vecchio e porta direttamente al Porto (ci sono arrivato per
sbaglio, poi costretto a tornare indietro, passando per
la strada alta). La fonte, con annesso il vecchio lavatoio, e'
praticamente al livello del mare, collegata da una scalinata
con il paese vecchio, all'ombra e magnificamente conservata.
La targa diceva qualcosa come: 'Fatta nel 1570'.

Complimenti a quella gente, i Sardi e i Corsi.
Quante fontane chiuse, devastate o semplicemente abbandonate
all'incuria vediamo, ciascuno, sotto casa nostra?


ionis56

nepročitano,
13. lip 2005. 04:12:5213. 06. 2005.
u

"Principessa"

> Siamo andati fino a San Pantaleo, fin dentro al paesetto.
> Di fontane non ne abbiamo viste affatto e siamo ritornati indietro,
> scornati, controvento.
> Il giorno seguente Zilli e' ripassato da quei paraggi girando dall'altro
> versante. M'ha scritto che la fontana c'e' davvero, e bella.
>
> Per me sara' per la prossima volta.

Conosco quella strada che avete fatto: in effetti è una secondaria e l'imbocco è vicino ad Arzachena. La
strada principale bisogna prenderla direttamente da Olbia seguendo la direzione per la Costa Smeralda e ti
assicuro che il tratto prima di arrivare al paese è veramente da urlo, per panorami, graniti e paesaggio
complessivo.

Altra cosa assolutamente da non perdere in quella parte della Sardegna è la Valle della Luna, grosso modo
verso Tempio.


Zilligherta

nepročitano,
14. lip 2005. 03:38:0114. 06. 2005.
u

Verissimo :( non conosco la zona, mentre sergio sbarcava in corsica io
rientravo a Olbia da San Pantaleo, decisamente un altra cosa, vista mare
attraverso immensi graniti. Che ci vuoi fare:(

Zilligherta

nepročitano,
14. lip 2005. 03:44:0114. 06. 2005.
u
Principessa wrote:
etro.'
>
> Siamo andati fino a San Pantaleo, fin dentro al paesetto.
> Di fontane non ne abbiamo viste affatto e siamo ritornati indietro,
> scornati, controvento.
> Il giorno seguente Zilli e' ripassato da quei paraggi girando dall'altro
> versante. M'ha scritto che la fontana c'e' davvero, e bella.
>
> Per me sara' per la prossima volta.
>
> Sergio
> Pisa

E salendo abbiamo pure adocchiato uno splendido ciliegio, in discesa me
lo sono perso:(

_________________________________________________________________________
> P.s. _Addendum sulle Fontane_
> Due fontane mi hanno colpito piu' di altre.
>
> Una dalle parti di Orgosolo, lungo la strada e lontano da tutti i
> paesi. Un grande emiciclo con panca in granito che ci girava tutta
> attorno; l'acqua usciva da un blocco di granito scavato a tubo,
> le incavature nel muretto, ancora in granito, per alloggiare i
> bicchieri. Al centro dell'emiciclo un bel noce per un po' di ombra, e
> non solo.
> Con qualche mallo, verde al punto giusto, dentro la borraccia mi sono
> improvvisato un nocino dissetante da rinnovare ogni volta che facevo
> il pieno.

Si trova a Fonni esattamente all'nizio della strada che porta al Bruncu
Spina e al Monte Spada

Zilligherta

nepročitano,
14. lip 2005. 03:56:0014. 06. 2005.
u
Grisou@Mac wrote:
> Principessa <marina....@fastwebnet.it> wrote:
>
> [cut]
>
>
>>La Sardegna e' un grande 'frattale'.
>
>
> questa mi č piaciuta proprio!
> Geniale e naturalmente... da professore.
> :-)
>
>


I frattali vengono utilizzati sia per la sintesi di immaggini digitali,
sia per la codifica, vero č che per la codifica il concetto di frattale
č un po esteso...
Quando ho letto del frattale ho creduto parlasse della costa gallurese,
che per altro non ha visto:)

Grisou@Mac

nepročitano,
14. lip 2005. 08:23:1314. 06. 2005.
u
Zilligherta <zilli...@BOGAMIkatamail.com> wrote:


> I frattali vengono utilizzati sia per la sintesi di immaggini digitali,

> sia per la codifica, vero è che per la codifica il concetto di frattale
> è un po esteso...


> Quando ho letto del frattale ho creduto parlasse della costa gallurese,
> che per altro non ha visto:)

e sì, perché l'interno è pianeggiante :-p
Mia nonna era di Nuoro, e quando andavamo d'estate c'era la corriera che
ci portava da Olbia fino a Nuoro (niente superstrada ancora).
I frattali li avevo nello stomaco!

Zilligherta

nepročitano,
14. lip 2005. 08:38:0014. 06. 2005.
u
Grisou@Mac wrote:

> e sě, perché l'interno č pianeggiante :-p


> Mia nonna era di Nuoro, e quando andavamo d'estate c'era la corriera che
> ci portava da Olbia fino a Nuoro (niente superstrada ancora).
> I frattali li avevo nello stomaco!

Mi devo organizzare per fare in giornata il giro "completo"
dell'interno. Aritzo, Fonni, Villagrande Tortoli (si potrebbe bypassare
ma insomma magari ci scappa un bagno), non ricordo i paesi, Sadali,
Seulo Gadoni

dru

nepročitano,
14. lip 2005. 09:24:0314. 06. 2005.
u

> Ero a casa.
>
> Grazie Zilli!
>
> Sergio
> Pisa
>

Complimenti per il reportage e il viaggio ovviamente :-)

saluti
dru

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Zilligherta

nepročitano,
15. lip 2005. 03:22:0115. 06. 2005.
u
Principessa wrote:
> Grazie Zilli!
>

La prossima volta per accompagnarti cerco compagnia...
http://www.accompagnatricisardegna.com/

Principessa

nepročitano,
15. lip 2005. 05:37:0115. 06. 2005.
u

"Zilligherta" <zilli...@BOGAMIkatamail.com> ha scritto nel messaggio
news:d8oksd$5qb$1...@mammooth.localnet...

Io questo non glielo giro:-P
Marina


Wally©

nepročitano,
15. lip 2005. 06:05:2515. 06. 2005.
u

"Principessa" <marina....@fastwebnet.it> ha scritto nel messaggio
news:6FSre.7946$bc....@tornado.fastwebnet.it...


Ci sarebbe qualcosa anche per la Sicilia?

Sergio
Pisa

Mik

nepročitano,
15. lip 2005. 06:38:2415. 06. 2005.
u
Principessa ha scritto:

> _La Sardegna_

mega cut

> Sergio
> Pisa

sono rientrato oggi, giorni fa mi chiedevo cosa avra fatto Sergio?

leggo il tuo post... e mi sembra di esserci!..complimenti è sempre un

piacere leggerti

ciao Mik

--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it


Mik

nepročitano,
15. lip 2005. 06:55:3315. 06. 2005.
u
Zilligherta ha scritto:

> Principessa wrote:
> > Grazie Zilli!
> >

mi prenoto!.... e mi sa che ci saranno molte adesioni!...

Al Gancio

nepročitano,
16. lip 2005. 12:07:3816. 06. 2005.
u

"Wally©" <Wa...@Wally.it> ha scritto nel messaggio
news:h4Tre.8038$bc....@tornado.fastwebnet.it...

>
>
> Ci sarebbe qualcosa anche per la Sicilia?
>

Guarda che devi andare per pedalare!

Ciao
Alberto


Wally©

nepročitano,
16. lip 2005. 17:08:3216. 06. 2005.
u

"Al Gancio" <Al-ga...@SPAMlibero.it> ha scritto nel messaggio
news:ethse.6479$yM4....@twister2.libero.it...

guarda che ho postato un post di Sergio...è che non sono pratico a fare il
segretario e ho messo solo la sua firma ma non ho inserito nel subject che
il post era suo :-)

Al Gancio

nepročitano,
17. lip 2005. 12:25:3117. 06. 2005.
u

"Wally©" <Wa...@Wally.it> ha scritto nel messaggio
news:PTlse.11923$bc....@tornado.fastwebnet.it...
>
> guarda che ho postato un post di Sergio...č che non sono pratico a fare il

> segretario e ho messo solo la sua firma ma non ho inserito nel subject che
> il post era suo :-)
>

Sě sě, avevo capito. Infatti il mio invito era per Sergio. A te, dopo quello
che si dice sull'utilizzo che fai delle segretarie, non oserei dire nulla!
:-p

Ciao
Alberto


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