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Entanglement, Decoerenza e Meccanica Quantistica Relazionale

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UHUH

unread,
Jan 22, 2010, 2:36:46 PM1/22/10
to
Ho un dubbio relativo alla meccanica quantistica relazionale, e
all'entanglement pi� in generale. Gli oggetti macroscopici si
comportano nei sistemi a seconda delle loro propriet�, e ci� non
toglie che le propriet� stesse possano essere influenzate dalle
interazioni che vivono. I quanti grazie al fenomeno della decoerenza,
assumono propriet� in conseguenza all'interazione stessa. Per esempio,
dal decadimento del quark top deriva un bosone W e un quark tipo down
(down strange o bottom). Il quark tipo down si trova in una
sovrapposizione di stati, per cui fino a nuova interazione sara'
indeterminata la sua identit�. Dopo l'interazione locale, nel tempo di
decoerenza si forma la relazione non locale, l'entanglement, gli stati
coerenti si sfasano e il quark viene ad avere identit� precisa.

E fin qua credo siamo tutti d'accordo. Credo.

Ora, per la meccanica quantistica relazionale gli autostati sono modi
relativi di vedere la sovrapposizione, che in realt� rimane, da parte
degli enti con cui il quantum in sovrapposizone e' entangled. In
pratica: l'interazione locale fa si che un quantum vede nell'altro un
autostato. Ma un terzo quantum che interagisce col primo trova un
autostato diverso ( dopo il tempo di decoerenza)? Oppure, essendo il
primo e il secondo entangled formano un singolo sistema, e quando il
terzo va ad interagire con uno modifica la propria funzione d'onda
( dato che anche lui viene " misurato" attraverso l'interazione con il
sistema dei primi due) e modifica anche quella di tutto il sistema, e
non solo quella del primo quantum? Ammentendo che questo sia vero,
ipotizziamo che un fotone in seguito a un'interazione con un elettrone
diviene un'unico sistema entangled con esso. Dal punto di vista del
fotone, l'elettrone ha una certa elicita'. Mettiamo il caso ideale in
cui l'elettrone in questione vaga e si trova a un bivio, in cui deve
andare a sinistra se e' sinistroso, a destra se e' destrorso. Il
fotone cosa diamine "vede"? Dal suo punto di vista magari e'
destrorso, ma se gli autostati sono solo modi relativi di interpretare
la sovrapposizione, dove andr� l'elettrone? A destra solo perch� per
il fotone e' destrorso?

Diciamo che il problema dell' "interpretazione" differente che danno i
quanti "che guardano" un unico quantum con cui hanno interagito pu�
essere eliminato dicendo che essi sono tutti entangled, hanno un'unica
funzione d'onda ed hanno quindi un solo modo di vedere lo stato del
quantum in oggetto.

Tutto ci� presuppone che ad ogni interazione segue un entanglement. Se
ci� e' vero, il modello della meccanica quantistica relazionale che ho
descritto e' corretto o ho frainteso tutto? Se non lo �, quali
interazioni comportano entanglement?

Elio Fabri

unread,
Jan 25, 2010, 2:57:11 PM1/25/10
to
UHUH ha scritto:

> Ho un dubbio relativo alla meccanica quantistica relazionale, e
> all'entanglement pi� in generale.
Non ho capito una parola di quello che scrivi.
Sara' perche' non so che cosa sia la m.q. relazionale, ma sospetto che
non sia la sola ragione :)

> ...


> Il quark tipo down si trova in una sovrapposizione di stati, per cui
> fino a nuova interazione sara' indeterminata la sua identit�. Dopo
> l'interazione locale, nel tempo di decoerenza si forma la relazione
> non locale, l'entanglement, gli stati coerenti si sfasano e il quark
> viene ad avere identit� precisa.
>
> E fin qua credo siamo tutti d'accordo. Credo.

Io credo di no.
Per es. non mi torna quello che ho citato.
Il quark e il W gia' formano uno stato entangled, per cui non ha senso
parlare di stato del quark.
Non ci sara' nessuna decoerenza se il sistema rimane isolato.
Ecc...

--
Elio Fabri

UHUH

unread,
Jan 27, 2010, 10:58:19 AM1/27/10
to
La meccanica quantistica relazionale � un'interpretazione ideata da
Carlo Rovelli. Il suoi intento � quello di elaborare una teoria il pi�
possibile coerente con la relativit� einsteiniana, per poi procedere
magari con un'unificazione delle due in una teoria della gravit�
quantistica che, dal suo punto di vista, dovrebbe confluire nella sua
gravit� quantstica a loop. Rovelli teorizz� una visione del microcosmo
in cui gli autostati praticamente non esistono. Essi sono solo un modo
di "vedere" la sovrapposizione del quantum: quando un altro quantum, o
un sistema, o l'ambiente pi� in generale interagisce con esso, lo
"osserva", lo "misura", ricavandone una certa visione. Gli autostati
sono relativi all'osservatore, non oggettivi. Il quantum non �
sinistroso di per s�, ma solo relativamente a quel sistema, in realt�
la sovrapposizione non scompare, ma essa "esiste pienamente" solo in
un quantum che non interagisce con nulla.

Riguardo a quanto citato, gli esempi che ho esposto sono solo
concettuali, come quello assurdo del "bivio"... Solo un modo per
semplificare le idee di sovrapposizione di stati e di entanglement.

Comunque, la mia formazione � quella di un profano appassionato, non
accademica. Ci� che mi interessa � comprendere concettualmente la
realt� descritta dalle varie interpretazioni, crearne una
rappresentazione approssimativa ma corretta, come � facile notare.

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