...CUT...
..... questo esperimento,ammesso che alla luce di
verifiche approfondite confermi i dati,non è detto che rivoluzioni la teoria
della relatività...
Vero. Come detto anche da popinga in un post di pochi giorni fa su questo
NG:
"la relatività di Einstein non prevede affatto che la velocità della luce
non possa essere superata! Lo si dice continuamente, ma questo non
significa che sia vero.
Ciò che la relatività prevede, è soltanto che ci debba essere una velocità
limite che non può essere superata. Gli esperimenti finora sembravano
indicare che questa velocità insuperabile fosse quella della luce nel vuoto,
e forse dovremo cambiare espressione: invece di dire che non si può superare
la
velocità della luce, magari un giorno diremo che non si può superare quella
dei neutrini. "
Saremmo quindi di fronte a una “evoluzione” della teoria della Relativita’,
non a una sua invalidazione.
Giorgio
> Il bello della fisica è che chiunque può mettere su un laboratorio e
> sperimentare e quindi non è possibile secretarla.
non esageriamo... anche se qualche anno fa ho letto che un tipo
americano si era fatto un acceleratore di particelle in garage grazie
a pezzi di apparecchiature militari in disuso, non è che tutti possono
farsi un LHC (ma neanche un miniHC) nella tavernetta :-)
--
bye
!(!1|1)
I libri di storia ne parlano, vedi per esempio
il libro di A. Pais: " Sottile è il Signore " .
Personaggi come Mach, Ritz, la Rosa, Abraham,
Majorana (Quirino, il fratello dello scomparso
Ettore) Kaufman, Tesla e altri che non ricordo
sono citati nei testi di storia della fisica; alcuni di loro
erano sperimentali, altri teorici, e tutti non potevano
digerire la relatività generale (e qualcuno nemmeno
la ristretta).
Se di loro si parla solo nei libri di storia e non in quelli
di fisica è perchè i libri di fisica si concentrano sulle
teorie vincenti, cioè quelle che funzionano meglio.
> Forse c'era e c'è il rischio che la Scienza porti a scoperte troppo
> pericolose per il futuro dell'umanità, ed era opportuno bloccare gli
> studi degli scienziati che guardavano invece nella giusta direzione?
Gli antirelativisti di quell'epoca non erano pericolosi
per nessuno, e completamente innocui erano i loro
studi. Nella scienza una teoria si impone quando è
più aderente alla realtà delle altre, tutto qui.
> Einstein è uno scienziato che non mi è mai piaciuto,
perchè? Forse perchè era ebreo, anzi sionista?
(tiro a indovinare, eh, ma non credo ti sia antipatico
solo per i capelli in disordine :-)
> è giusto sospettare che anche la scoperta dell'effetto fotoelettrico non
> gli
> appartenesse?
giustissimo, infatti nessuno ha mai detto che gli appartiene:
lo scopritore fu Edison, e subito dopo Lenard fu quello che
studiò più a fondo l'effetto. Erano entrambi sperimentali.
Il merito di Einstein, incontestabile, fu di averne dato per
primo la spiegazione teorica usando coraggiosamente
il quanto d'azione di Planck cui a quell'epoca nessuno
credeva ( nemmeno Planck :-) .
bye
Corrado
> Come prova sperimentale della relatività, si sfrutta l'effetto delle
> lenti gravitazionali,
> cioè la deviazione della luce in prossimità delle stelle, ma allora
> perchè non considerare come prova della relatività anche la deviazione
> dei raggi solari
> sulle strade asfaltate sotto il sole estivo?
Perché quella è elettrodinamica, non gravitazione.
O volevi essere spiritoso?
Perche' sono fenomeni di origine diversa. In prossimita' delle stelle
c'e' anche un effetto di deviazione dovuto all' indice di rifrazione
variabile nella parte estena dell' atmosfera stellare. Ma se ne tiene
conto e non e' assolutamente in grado di spiegare quantitativamente l'
effetto "lente gravitazionale".
Giorgio
--
Elio Fabri
[...] il pilone era quasi completamente ricomparso, con il suo legno
nerastro e viscido circondato da grappoli di schiuma. Era la marea,
aveva cercato di spiegargli suo padre, ma lui aveva sempre saputo che
era il pilone. Solo che certe volte non lo si vedeva. Senza pilone,
non c'era nemmeno la marea.
Strano. Perche' nei miei appunti delle lezioni di relativita' questa
formula non c'e'. C'e' ne' una simile, E = mc^2 ma si trova a pagina 90.
Secondo te, se la teoria della relativita' nasce da E = mc^2, cosa ci
sono nelle prime 90 pagine dei miei appunti?
--
Emiliano
[Sarcastico ON]
Ma scusa, non siamo forse in DEMOCRAZIA ???
Non ᅵ forse vero che le opionioni sono tutte di eguale
dignitᅵ, sia quella di chi ha dedicato la vita ad una data
disciplina, sia quella di chi legge Focus e pontifica, o di
chi semplicemente va a simpatia ?
[Sarcastico Off]
La cosa piᅵ deprimente/esilarante/surreale, ᅵ non rendersi
neanche conto di quanto siano grosse le sparate che si fanno.
E' come se domani mi svegliassi e andassi ad un convegno di
filosofia con una mia teoria dell'estetica, e bacchettassi i
presenti perchᅵ le loro considerazioni non mi convincono e
non le condivido.
Cioᅵ qua non ᅵ manco piᅵ questione di metodo o di sostanza,
ma proprio di essere "scolarizzati" e avere un senso della
misura o una minima capacitᅵ autocritica, il concetto dei
propri limiti. Non averne percezione mette nella condizione
di non potere nemmeno essere aiutato o indirizzato, e di non
voler imparare o migliorarsi. Semplicemente ci si arrocca in
una dicotomia del tipo : tu/voi la pensate cosᅵ, io la penso
cosᅵ, ma perchᅵ mai dovrei avere torto ? La mia opinione ha
pari dignitᅵ. Probabilmente ᅵ l'indotto del CALCIO ad avere
forgiato le teste in questo modo, per il numero di parole
vacue che si producono in materia di calcio, e il fatto che
chiunque dica tutto e il suo contrario, e non ci sia mai
modo di stabilire dove stiano torti e ragioni. Sono tutte
parole libere senza riscontri
ciao
Soviet_Mario
> (ma secondi diversi sondaggi, anche nei paesi occidentali, ci sono ancora
> percentuali a due cifre di persone che credono che la terra sia piatta o
> che il sole giri intorno ad essa)
ciao, questa l' ho gi� sentita ma sospetto sia
una leggenda urbana...mi sembra troppo strano.
La terra piatta, poi !
> veramente a me risulta che il significato sia:
> per accelerare un corpo di massa m alla velocit� della luce � necessaria
> un energia pari al prodotto della massa per il quadrato della velocit�
> della luce
Il significato di E = M c^2 � che se un corpo di massa M
assorbe l'energia E, la massa del corpo aumenta della
quantit� E / c^2 e diventa quindi M + E / c^2.
Accelerare un corpo fino alla velocit� della luce � impossibile:
non basta l'energia M c^2, ci vuole un'energia infinita.
Se a un corpo di massa M dai un'energia cinetica = M c^2
( = energia propria del corpo) il corpo accelera fino alla velocit�
(sqrt 3) c / 2 cio� circa 260 mila km / s, che non � certo c.
Se usi tutta l'energia dell'universo (supposto finito) la massima
velocit� che gli imprimi differisce da c di circa ( c / 2 ) ( M / Mu ) ^
2
dove Mu � la massa dell'universo, puoi quindi arrivare quanto vuoi
vicino a c (se riduci M quanto vuoi) ma non la toccherai mai
esattamente, e tanto meno riuscirai a superarla.
(Sul significato preciso di energia di tutto l'universo, massa
di tutto l'universo e cose del genere ci vorrebbe una discussione
pi� approfondita).
ciao
Corrado
>> Oltre alle diverse teorie sviluppate in astrofisica, per cui si
>> teorizza uno spazio in espansione, o la formazione dei buchi neri, a me
>> sembra già strano affermare E=mc*2, inserita nella sua formulazione,
>> cioè tutti i corpi se accellerano fino alla velocità della luce,
>> diventano energia.
>
> veramente a me risulta che il significato sia: per accelerare un corpo
> di massa m alla velocità della luce è necessaria un energia pari al
> prodotto della massa per il quadrato della velocità della luce
No, un corpo di massa m _non_ lo acceleri alla velocità della luce. Puoi
accelerarlo fino a una velocità prossima a quella della luce, con un
costo energetico sempre più alto. Per far tendere la velocità a c
l'energia deve tendere all'infinito.
> sono le reazioni atomiche (fusione, fissione) che trasformano parte
> della materia reagente in energia, non il moto, per quanto veloce possa
> essere
Nemmeno. Intanto in ogni tipo di reazione si ha una "conversione massa-
energia": se fai reagire chimicamente una molecola di ossigeno e due di
idrogeno ottieni due molecole d'acqua *calde*, che cioè possono cedere
energia, ma una volta che la loro temperatura sia scesa la massa delle
due molecole di H2O sarà minore della massa complessiva delle molecole
iniziali. Solo che nelle reazioni chimiche la differenza tra le masse dei
reagenti e quella dei prodotti è troppo piccola per essere rilevata.
Inoltre il "moto veloce" *è* energia, e si può convertire in materia: è
quello che succede negli acceleratori di particelle. Facendo scontrare
delle particelle ad alta velocità si producono particelle di ogni genere,
purché l'energia sia sufficientemente elevata.
>> Parlando di energia, ciò che misuriamo e percepiamo è in realtà solo
>> una emissione o assorbimento di fotoni, da parte di altre particelle,
>> nel loro moto complesso e articolato. Ma perchè non è stato allora
>
> direi che sei completamente fuori strada
>
> i fotoni sono il "mezzo di trasmissione" (probabilmente non è una
> definizione corretta, ma in questo caso rende meglio l'idea) della
> *forza* elettromagnetica, una delle quattro forze fondamentali, secondo
> il modello standard
Però non è totalmente sbagliato dire che in ultima analisi tutto ciò che
percepiamo è dovuto alla forza elettromagnetica. Persino la nostra
percezione della gravità! ;-)
>> premesso che tutte le particelle sono fatte solo di fotoni? cioè gli
>> atomi, con i protoni, i neutroni e i loro quark, sono in realtà fotoni?
>
> ma dove hai letto queste stupidaggini? Qualche testo scritto da
> giacobbo?
Beh, dai, subito dopo il Big Bang... :-P
> No, un corpo di massa m _non_ lo acceleri alla velocit� della luce. Puoi
> accelerarlo fino a una velocit� prossima a quella della luce, con un
> costo energetico sempre pi� alto. Per far tendere la velocit� a c
> l'energia deve tendere all'infinito.
ho visto anche con l'ausilio di wikipedia che m � la massa
relativistica (sempre che non stia ancora equivocando)
del resto sapevo di non sapere e ringrazio per le spiegazioni (anche
se avrei pi� che altro bisogno di uno studio sistematico della fisica
- se avessi tempo...)
>> sono le reazioni atomiche (fusione, fissione) che trasformano parte
>> della materia reagente in energia, non il moto, per quanto veloce possa
>> essere
>
> Nemmeno. Intanto in ogni tipo di reazione si ha una "conversione massa-
> energia": se fai reagire chimicamente una molecola di ossigeno e due di
> idrogeno ottieni due molecole d'acqua *calde*, che cio� possono cedere
cio� "anche nelle reazioni chimiche" - "in ogni tipo di reazione" non
� molto chiaro...
> energia, ma una volta che la loro temperatura sia scesa la massa delle
> due molecole di H2O sar� minore della massa complessiva delle molecole
> iniziali. Solo che nelle reazioni chimiche la differenza tra le masse dei
> reagenti e quella dei prodotti � troppo piccola per essere rilevata.
ok ora ho capito... questo lo sapevo, solo che volevo semplificare la
questione in questa circostanza
> Inoltre il "moto veloce" *�* energia, e si pu� convertire in materia: �
> quello che succede negli acceleratori di particelle. Facendo scontrare
> delle particelle ad alta velocit� si producono particelle di ogni genere,
> purch� l'energia sia sufficientemente elevata.
si tratta di energia cinetica o intendi qualcosa di diverso?
Ed � corretto dire che � il "moto" ad essere energia o � la materia in
moto che "possiede" energia cinetica (oltre a quella ricavabile con
reazioni atomiche) ?
>>> Parlando di energia, ci� che misuriamo e percepiamo � in realt�solo
>>> una emissione o assorbimento di fotoni, da parte di altre particelle,
>>> nel loro moto complesso e articolato. Ma perch� non � stato allora
>>
>> direi che sei completamente fuori strada
>>
>> i fotoni sono il "mezzo di trasmissione" (probabilmente non � una
>> definizione corretta, ma in questo caso rende meglio l'idea) della
>> *forza* elettromagnetica, una delle quattro forze fondamentali, secondo
>> il modello standard
>
> Per� non � totalmente sbagliato dire che in ultima analisi tutto ci� che
> percepiamo � dovuto alla forza elettromagnetica. Persino la nostra
> percezione della gravit�! ;-)
ti riferisci al funzionamento del sistema nervoso...
allora vuoi solo confondere le acque :-)
>>> premesso che tutte le particelle sono fatte solo di fotoni? cio� gli
>>> atomi, con i protoni, i neutroni e i loro quark, sono in realt� fotoni?
>>
>> ma dove hai letto queste stupidaggini? Qualche testo scritto da
>> giacobbo?
>
> Beh, dai, subito dopo il Big Bang... :-P
non era un plasma di quark-gluoni e altre particelle elementari?
--
bye
!(!1|1)
In realt� � possibile sviluppare la RR a partire dalla E = m c^2,
anche se in pratica nessuno o quasi nessuno segue una strada del
genere. Il primo (e forse l'ultimo) a farlo fu G.N. Lewis, Phil. Magazine
vol. 16, p. 705, anno 1908. Questo almeno � il riferimento che d�
W. Pauli nel suo classico "Teoria della Relativit�", cap. 3, all'inizio
del paragrafo 41 : "L'inerzia dell'energia" . La dinamica di un corpo
qualunque la ottieni cos� (mi dilungher� un po' nei passaggi matematici
per farmi capire da eventuali NG-boys alle prime armi in queste cose)
Parti da F = d p / d t (F forza, P quantit� di moto, t tempo del
laboratorio K ) e da p = m u dove u = velocit� del corpo rispetto
a K, m = massa del corpo. Nota che la quantit� di moto ha la forma
newtoniana massa * velocit�, cosa possibile solo se, come fa Lewis,
e come facevano tutti o quasi tutti a quei tempi, si usa il concetto di
massa relativistica.
L' energia di un corpo si assume essere E = m c^2 sempre, in
qualunque stato di moto sia il corpo. Se acceleri il corpo con la
forza F l'energia del corpo varier� lungo un tragitto infinitesimo
d x della quantit� d E = c^2 d m e questa variazione sar� uguale
ovviamente al lavoro fatto dalla forza F sul corpo lungo il tragitto
considerato, cio� c^2 dm = F dx = ( dp/dt) dx = (dx/dt) dp =
= u dp dove u = dx / dt � la velocit� istantanea.
Da p = m u hai subito c^2 dm = u d ( m u ) cio�
c^2 dm = u^2 dm + u m du e da qui
d m / m = [ 1 / ( c^2 - u^2 ) ] u du e ricordando che
u du = ( 1 / 2 ) d ( u^2) hai, con una facile integrazione,
( A = costante di integrazione),
m = A / sqrt ( 1 - u^2 / c^2 ); la quantit� di moto m u
� quindi
p = A u / sqrt ( 1 - u^2 / c^2 )
A � chiaramente la massa del corpo quando u = 0.
A parte l' uso della massa funzione della velocit�,
concetto oggi caduto in disuso, la formula ottenuta per
la quantit� di moto � ineccepibile.
L'energia cinetica la ottieni facilmente, basta integrare
u d p con l'espressione di p appena trovata e con gli
estremi di integrazione u = 0 , u = v = velocit� finale
del corpo (se integri per parti il calcolo � brevissimo).
Si vede subito che v = c se e solo se l'energia cinetica
� infinita, il che vuol dire che c � irraggiungibile, e da
qui si capisce che non solo la dinamica, ma anche la
cinematica � rivoluzionata dalla E = m c^2.
A questo punto per� mi viene il dubbio: se tutto questo
procedimento lo facciamo tenendo in piedi l'etere, diventa
poi obbligatorio rinunciare alla cinematica classica?
In altre parole: cosa avrebbe pensato di tutta questa pappardella
un fisico di fine ottocento - inizio novecento (ma precedente il
1905) che all'etere non voleva rinunciare ma che forse avrebbe
accettato volentieri la E = m c^2 ? Infatti l' inerzia dell'energia
era stata stabilita qualche anno prima del 1905 in casi particolari
e quindi qualche fisico sarebbe stato disposto a postulare la
E = m c^2 come legge universale, e sarebbe stato disposto a farlo
per amore di generalit�, se non per ragioni strettamente fisiche. .
Insomma: accettare la E = mc^2 nel suo significato pi� generale
e insieme accettare l'etere, cosa comporta?
Non chiedo questo per il gusto di fare della fantastoria della fisica,
ma per capire meglio il procedimento di Lewis. Infatti il ruolo dei
due postulati di Einstein nel procedimento di Lewis (soprattutto il
ruolo del principio di relativit�) non mi sembra evidente.
Cos� su due piedi, ho l'impressione che il lavoro di Lewis sarebbe
stato accettato anche da un fisico classico, che per� avrebbe visto
il limite c non come un limite universale ma come un limite
per le velocit� relative all'etere. Cio�, avrebbe detto:
" se un corpo B � inizialmente fermo nell'etere, e lo accelero,
non riuscir� mai a fargli raggiungere la velocit� c rispetto all'etere ".
Ma alla domanda: ma quello stesso corpo pu� avere in un riferimento
in moto rispetto all'etere una velocit� maggiore di c ? Avrebbe risposto
s�.
E non vedendo in c un limite assoluto per le velocit�, non
avrebbe considerato necessario cambiare la cinematica.
(in particolare la legge di trasformazione delle velocit�).
Che ne pensate?
bye
Corrado
> ciao, questa l' ho gi� sentita ma sospetto sia
> una leggenda urbana...mi sembra troppo strano.
> La terra piatta, poi !
mi pare siano sondaggi reali riportati tempo fa da riviste divulgative
tipo New Scientist o letti sul blog del prof. P.Z.Myers (ora non ricordo)
> Il significato di E = M c^2 � che se un corpo di massa M
> assorbe l'energia E, la massa del corpo aumenta della
> quantit� E / c^2 e diventa quindi M + E / c^2.
>
> Accelerare un corpo fino alla velocit� della luce � impossibile:
> non basta l'energia M c^2, ci vuole un'energia infinita.
> Se a un corpo di massa M dai un'energia cinetica = M c^2
> ( = energia propria del corpo) il corpo accelera fino alla velocit�
> (sqrt 3) c / 2 cio� circa 260 mila km / s, che non � certo c.
ok, grazie... erano cose che una volta sapevo sia pure
approssimativamente e che rileggendo quello che hai scritto (e la
pagina di wikipedia.en) mi stanno pi� o meno tornando in mente...
in pratica mi sono esibito con l'o.p. in una gara a chi la sparava pi�
grossa :-)
la massa dell'equazione quindi non � quello che normalmente viene
inteso per massa (dalla fisica newtoniana), ma la massa relativistica
che tende ad aumentare all'infinito quando la velocit� approssima c,
di conseguenza anche E risulta infinita ?
--
bye
!(!1|1)
> dignit�. Probabilmente � l'indotto del CALCIO ad avere forgiato le
> teste in questo modo, per il numero di parole vacue che si producono
> in materia di calcio, e il fatto che chiunque dica tutto e il suo
> contrario, e non ci sia mai modo di stabilire dove stiano torti e
> ragioni. Sono tutte parole libere senza riscontri
e io che non ho mai messo piede in uno stadio :-)
(lo so che non ti riferivi a me, anche se ho scritto un sacco di
stupidaggini)
--
bye
!(!1|1)