Adesso, illustri amici uomini di legge e di Chiesa,
dovrebbe essere il momento giusto, per perdonare
i nostri fratelli carcerati ed abbuonare il resto
dell'espiazione del residuo di pena alla sola coscienza
dell'uomo, messo di fronte alla realtà di un provvedimento
di clemenza e di perdono.
Potrebbe essere il momento adatto per concedere un' amnistia,
considerando che era stata auspicata dal Papa e se si esclude
il pessimo "indultino", non concessa fin dal lontano 1986.
Anche per i più restii a tale generosità, potrebbe essere
considerata, semmai, una restrizione del provvedimento, ma
non una totale esclusione.
Per esempio si potrebbero escludere taluni reati, oppure si
potrebbero escludere i fatti commessi dopo una certa data,
a scadenza cioè più o meno lunga, per esempio dopo il 2002,
o 2001, o 2003 ... o 1999 ...
Quindi l'esortazione è che Voi uomini di Chiesa e di giustizia,
vi adoperiate adesso e combattivamente, affinchè non siano
costruiti nuovi edifici carcerari per il rispetto delle regole,
ma che esso sia dettato dallo sviluppo della coscienza e
dell'intelletto di ogni individuo.
E il primo passo per far questo, può essere certamente un atto
di magnanimità, quale l' amnistia e il condono.
affettuosi saluti