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VMware Server in produzione

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Roberto C.

unread,
Jul 24, 2008, 3:35:51 PM7/24/08
to
Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI tutto su hw Dell.

Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
Qualcuno ha esperienza analoga?

No perchè mettendo su un bel serverino con debian e VMware server si può
svecchiare un bel po' di hardware senza pagare un euro di licenza.

Fra - Thunderbird!!

unread,
Jul 24, 2008, 3:43:01 PM7/24/08
to
Roberto C. ha scritto:

La versione seria di VMWare non è gratuita.

Cmq mi pare si stia tornando indietro di qualche anno... abbiamo
convinto i clienti a passare ad architetture distribuite con server
snelli, economici e veloci e ora li stiamo convincendo a tornare
indietro, a prendere macchine pachidermiche e potentissime per poi
frazionarle con tanti sistemi virtuali....

bah :)

Oh, io appoggio la soluzione perché devo pur campare, però mi pare una
strunzata :)

rootkit

unread,
Jul 24, 2008, 3:57:22 PM7/24/08
to
Roberto C. ha scritto:

noi in sede abbiamo fatto una cosa analoga. non con una san, due
serverini (hp) carozzati a modo e con vmware server abbiamo
virtualizzato praticamente tutti i server.

--
++ Fino all'anno scorso avevo un solo difetto. Ero presuntuoso.
http://unopuntozero.wordpress.com/
http://www.flickr.com/photos/marko_po/

Net_Byt

unread,
Jul 24, 2008, 4:04:00 PM7/24/08
to

ciao,

da noi abbiamo è stata fatta proprio questa scelta. C'erano diversi server
dedicati alle varie applicazioni, e alcuni distribuiti in varie filiali .E'
stato deciso di centralizzare il tutto e virtualizzare. L' Hardware è stato
preso dalla dell, anche la SAN (emc). Non è male, il risultato raggiunto
(centralizzare e virtualizzare) è proprio quello che ci si aspettava, ed il
sistema è stabile (in produzione da fine 2006). Attualmente (abbiamo migrato
le ultime macchine proprio in questi giorni) abbiamo 49 macchine, alcune con
linux (suse) e il resto windows2003

Andrea

Roberto C.

unread,
Jul 24, 2008, 4:32:04 PM7/24/08
to
Fra - Thunderbird!! ha scritto:

> Roberto C. ha scritto:
>> Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI tutto su hw
>> Dell.
>>
>> Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
>> Qualcuno ha esperienza analoga?
>>
>> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e VMware server si
>> può svecchiare un bel po' di hardware senza pagare un euro di licenza.
>
> La versione seria di VMWare non è gratuita.

Si comunque per ambienti soho costa solo 700 euri (VMware Infrastructure
standard mi pare). Oggi invece mi parlavano proprio della versione gratuita.

PaF

unread,
Jul 24, 2008, 4:34:10 PM7/24/08
to
Il Thu, 24 Jul 2008 21:57:22 +0200, rootkit ha scritto:


> noi in sede abbiamo fatto una cosa analoga. non con una san, due
> serverini (hp) carozzati a modo e con vmware server abbiamo
> virtualizzato praticamente tutti i server.

Io uso la virtualizzazione solo per i miei ambienti di sviluppo e non in
produzione, pertanto vi chiedo questo: uno dei vantaggi di avere server
distribuiti e *diversi* era la ridondanza hardware. Concentrando tutto su
un server se gli succede qualcosa non crollano insieme n server
virtualizzati, con un danno n volte maggiore ?

PaF

Roberto C.

unread,
Jul 24, 2008, 4:35:40 PM7/24/08
to
Net_Byt ha scritto:

ma proprio con la versione server o la esx? No perchè comincio a
riconsiderare un prodotto considerato un giocattolo solo perchè era
gratuito!!

PaF

unread,
Jul 24, 2008, 4:39:20 PM7/24/08
to
Il Thu, 24 Jul 2008 22:35:40 +0200, Roberto C. ha scritto:


> ma proprio con la versione server o la esx? No perchè comincio a
> riconsiderare un prodotto considerato un giocattolo solo perchè era
> gratuito!!

Sulla gratuità dei prodotti VMware ti posso dire questo: VMPlayer sarà
anche gratis ma è di una stabilità rara. Lo uso quotidianamente con una
virtual machine dove ho l'ambiente di sviluppo da un mare di tempo (ancora
prima avevo provato la versione workstation 3.* e poi 4.*) ed è
eccezionale.

PaF

Net_Byt

unread,
Jul 24, 2008, 5:17:45 PM7/24/08
to
Roberto C. wrote:

> ma proprio con la versione server o la esx? No perchè comincio a
> riconsiderare un prodotto considerato un giocattolo solo perchè era
> gratuito!!

ops non l'avevo scritto: si, è ESX

Andrea


Net_Byt

unread,
Jul 24, 2008, 5:19:59 PM7/24/08
to
PaF wrote:

> Sulla gratuità dei prodotti VMware ti posso dire questo: VMPlayer sarà
> anche gratis ma è di una stabilità rara. Lo uso quotidianamente con
> una virtual machine dove ho l'ambiente di sviluppo da un mare di
> tempo (ancora prima avevo provato la versione workstation 3.* e poi
> 4.*) ed è eccezionale.
>

ma con vmPlayer puoi creare le macchine virtuali ? io sapevo di no
'ufficialmente', ho letto di possibili 'aggiunstamenti', ma non li ho mai
provati ... però è passato del tempo

> PaF

Andrea


Neoviruz

unread,
Jul 24, 2008, 5:16:45 PM7/24/08
to
PaF ha scritto:

> Io uso la virtualizzazione solo per i miei ambienti di sviluppo e non in
> produzione, pertanto vi chiedo questo: uno dei vantaggi di avere server
> distribuiti e *diversi* era la ridondanza hardware. Concentrando tutto su
> un server se gli succede qualcosa non crollano insieme n server
> virtualizzati, con un danno n volte maggiore ?

Si ma hai la comodità, con una buona politica di backup, di poter avere
il server operativo in tempi snelli anche su hardware di emergenza.

Net_Byt

unread,
Jul 24, 2008, 5:25:27 PM7/24/08
to

di solito si usano + server 'fisici' , anche rootkit mi sembra abbia scritto
'2 serverini' . Al limite, se tutto viene messo su un server, hai ragine c'è
il problema che se ti cade l'unico che hai si pianta tutto: però c'è il
vantaggio di creare macchine virtuali con un template (o clonarne una) ,
provare / testare/ ecc ecc e poi distruggere , il tutto con gran facilità.
Credo che in certi ambiti sia una cosa moooolto vantaggiosa.

> PaF

Andrea


PaF

unread,
Jul 24, 2008, 5:32:48 PM7/24/08
to
Il Thu, 24 Jul 2008 23:19:59 +0200, Net_Byt ha scritto:


> ma con vmPlayer puoi creare le macchine virtuali ? io sapevo di no
> 'ufficialmente', ho letto di possibili 'aggiunstamenti', ma non li ho mai
> provati ... però è passato del tempo

http://www.easyvmx.com

PaF

Freddy Krueger

unread,
Jul 24, 2008, 5:35:04 PM7/24/08
to
On Thu, 24 Jul 2008 23:19:59 +0200, "Net_Byt"
<Andrea-Z...@TOGLIMIhotmail.it> wrote:

>ma con vmPlayer puoi creare le macchine virtuali ? io sapevo di no
>'ufficialmente', ho letto di possibili 'aggiunstamenti', ma non li ho mai
>provati ... però è passato del tempo

Al player mancano le funzioni di workgroup e l'interfaccia per creare
i files vmx che definiscono le caratteristiche della macchina virtuale
e i dischi virtuali. Pero' poi sono usciti in breve tempo dei tool
online e offline per poterlo fare.

Anche se non si tratta di un qualcosa di supportato ufficialmente,
VMware interpellata sulla questione aveva chiarito che l'utilizzo del
player in questa maniera non era violava la licenza (dopotutto il vmx
e' un file di testo).

Qua trovi un po' di tool e info:
http://petruska.stardock.net/Software/VMware.html
http://www.virtualization.info/2005/12/guide-to-create-vmx-files-for-vmware.html

Saluti.
--
Living in Barbaropoli
http://www.barbaropoli.com

rootkit

unread,
Jul 24, 2008, 5:45:09 PM7/24/08
to
PaF ha scritto:

> Io uso la virtualizzazione solo per i miei ambienti di sviluppo e non in
> produzione, pertanto vi chiedo questo: uno dei vantaggi di avere server
> distribuiti e *diversi* era la ridondanza hardware. Concentrando tutto su
> un server se gli succede qualcosa non crollano insieme n server
> virtualizzati, con un danno n volte maggiore ?

è ovvio che dove si richiede l'ha si adottano altre soluzioni.
però le macchine virtuali hanno il vantaggio di essere backuppate in
toto, inoltre come ti dicevo di host ne abbiamo due, quindi i tempi di
un eventuale recovery (seppur manuale) sono relativamente brevi.
c'è poi il lato positivo della tua osservazione: quando decidi di fare
l'upgrade hardware lo fai per tutti i guest, quindi una politica di
refresh tecnologico è molto, ma molto più sostenibile per il
portafoglio; una delle ragioni per cui si è virtualizzato è proprio che
su n server fisici il refresh tecnologico non si fa, o meglio lo si fa
via via che avvengono i disastri.

Massimo

unread,
Jul 24, 2008, 6:01:17 PM7/24/08
to
"Roberto C." <rober...@xxxtiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:mP4ik.118$c04...@nntpserver.swip.net...

> Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI
> tutto su hw Dell.
>
> Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
> Qualcuno ha esperienza analoga?

Esperienze ce ne sono molte, e come per ogni soluzione ci sono pregi e
difetti; la virtualizzazione è veramente una gran cosa, il problema sono i
venditori di fumo che la propongono come panacea a tutti i mali.
Per gli ambienti di test è imbattibile, non serve nemmeno parlarne.
Per la produzione, beh, è un discorso a parte; nel caso di software obsoleti
è una mano santa, il mese scorso ho personalmente eliminato una carrettata
di server NT, che per una serie di ragioni dovevano rimanere NT, e giravano
su hardware obsoleto, difettoso e ingestibile; il tutto è stato sotituito da
un paio di server fisici e qualche decina di macchine virtuali (NT si
accontenta di poco).
Per quanto riguarda l'esercizio di software recenti, però, personalmente
sono molto scettico, più che altro per ragioni di prestazioni, oltre che di
single point of failure; le soluzioni enterprise di VMWare affrontano molto
bene il discorso SPOF permettendo di creare soluzioni ad alta affidabilità
(ovviamente con costi non banali), ma il nodo cruciale restano le
prestazioni, che per forza di cose con le macchine virtuali calano. Se da
una parte può avere senso virtualizzare dei domain controller (che hanno
carichi di lavoro tranquillamente sostenibili da un desktop), quando sento
parlare di virtualizzare server Exchange mi viene la pelle d'oca...

> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e
> VMware server si può svecchiare un bel po' di hardware
> senza pagare un euro di licenza.

Le versioni free sono ottime per usi semplici e ambienti di test; in
situazioni "serie", però, le versioni full sono decisamente più indicate.


Massimo

Roberto C.

unread,
Jul 24, 2008, 6:15:51 PM7/24/08
to
Massimo ha scritto:

> Per quanto riguarda l'esercizio di software recenti, però, personalmente
> sono molto scettico, più che altro per ragioni di prestazioni, oltre che
> di single point of failure; le soluzioni enterprise di VMWare affrontano
> molto bene il discorso SPOF permettendo di creare soluzioni ad alta
> affidabilità (ovviamente con costi non banali), ma il nodo cruciale
> restano le prestazioni, che per forza di cose con le macchine virtuali
> calano. Se da una parte può avere senso virtualizzare dei domain
> controller (che hanno carichi di lavoro tranquillamente sostenibili da
> un desktop), quando sento parlare di virtualizzare server Exchange mi
> viene la pelle d'oca...

Beh, sai anche li, dipende da quanti utenti hai, e poi alla fine è
sempre un problema di dimensionamento. E comunque rimane sempre la
comodità di non dover gestire un parco macchine.


>
>> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e
>> VMware server si può svecchiare un bel po' di hardware
>> senza pagare un euro di licenza.
>
> Le versioni free sono ottime per usi semplici e ambienti di test; in
> situazioni "serie", però, le versioni full sono decisamente più indicate.
>

Infatti sono anche io dello stesso parere, se non altro per il fatto che
le versioni commerciali non si appoggiano ad un sistema operativo
ospite (e poi ripeto la versione standard costa oramai pochissimo).
Sa qui la sorpesa nel vedere il prodotto gratuito in produzione (che
comunque funziona!!)

Massimo

unread,
Jul 24, 2008, 6:02:25 PM7/24/08
to
"Net_Byt" <Andrea-Z...@TOGLIMIhotmail.it> ha scritto nel messaggio
news:g6arla$prc$1...@aioe.org...

>> Sulla gratuità dei prodotti VMware ti posso dire questo: VMPlayer sarà
>> anche gratis ma è di una stabilità rara. Lo uso quotidianamente con
>> una virtual machine dove ho l'ambiente di sviluppo da un mare di
>> tempo (ancora prima avevo provato la versione workstation 3.* e poi
>> 4.*) ed è eccezionale.
>
> ma con vmPlayer puoi creare le macchine virtuali ? io sapevo di no

E che ti importa? C'è VMWare Server che è free lo stesso e ti permette di
creare tutto quello che vuoi...


Massimo

Massimo

unread,
Jul 25, 2008, 1:28:24 AM7/25/08
to
"Roberto C." <rober...@xxxtiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:l97ik.125$c04...@nntpserver.swip.net...

>> quando sento parlare di virtualizzare server Exchange mi viene la pelle
>> d'oca...
>
> Beh, sai anche li, dipende da quanti utenti hai, e poi alla fine è sempre
> un problema di dimensionamento.

A mio parere invece c'è un problema strutturale: alcuni applicativi sono
virtualizzabili, altri sono inerentemente meno indicati. Un applicativo come
Exchange, che fa pesante uso di RAM e I/O su disco, mi sembra
intrinsecamente sconsigliabile da virtualizzare. Certo, se l'intero database
è da 300 MB, ovviamente gira pure su un desktop... ma in quel caso
comincerei piuttosto a chiedermi se vale la pena di usare Exchange :-)

> (e poi ripeto la versione standard costa oramai pochissimo).

Questo l'hai visto?

http://punto-informatico.it/2367760/PI/News/VMware-regala-il-suo-hypervisor-leggero/p.aspx


Massimo

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 4:04:52 AM7/25/08
to

"Massimo" <bar...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:g6au3f$1mg4$1...@newsreader2.mclink.it...

> parlare di virtualizzare server Exchange mi viene la pelle d'oca...
>

allora ti faccio venire freddissimo dicendoti che da noi stanno girando in
virtuale:
- 2 sql server standard con alcuni db da qualche decina di giga e una
trentina di utenti (erp, business object e paccottiglia)
- 2 sql server enterprise con alcuni db da qualche decina di giga ed una
sessantina di utenti (CRM, db verticali e paccottiglia)
- 1 exchange 2003 con circa 60 utenti e 40Gb (si lo so siamo vicini ai
limiti) di information store
- 1 dc w2003r2
- 2 windows 2000 con un paio di applicazioni idiote
- 5 web/application server su w2003r2 di cui 2 in dmz
- 1 file server w2003 per 60 utenti ed 1TB di spazio disco
- 1 smtp relay+antispam su debian in dmz
- 1 squid su debian in dmz
- 1 cacti+nagios su debian
- 1 w2003r2 per il BES di TIM
- 1 W2003R2 per accesso in terminal server ad alcune applicazioni (circa 5
utenti remoti)


la maggior parte dei server è stat a"migrata" con da fisico a virtuale.
la maggior parte dei server era oramai necessario sostituirli
vista l'obsolescenza di alcuni server fisici, oltre al guadagno in termini
di disaster prevention e culo coperto, abbiamo avuto anche un aumento delle
prestazioni in alcuni casi eclatante (job notturni che finiscono in un
quarto del tempo che prima ci impiegavano sul fisico) in alcuni casi
sensibile (30/40 % in meno rispetto a prima).
I nostri obiettivi principali sono stati: l'ha e a seguire l'aumento di
prestazioni (chiaramente ovvio visto che le macchine core erano macchine che
nel 2003 erano grosse, ma che oggi....) ed è arrivato anche un
"significativo" risparmio energetico (tanto per fare il verso alle
pubblicità): da 7,4 kWh a 3,6kWh....
Senza dimenticare che da 3 rack 19" profondi 100cm strapieni, siamo passati
ad un rack 19" 100cm pieno a metà....

Ovvio che l'investimento è stato adeguato ...

Ciao

Diego


ilSimo

unread,
Jul 25, 2008, 4:34:45 AM7/25/08
to
It was 23:45, giovedì 24 luglio 2008, and rootkit, in message

<g6at55$aq5$1...@tdi.cu.mi.it> wrote:
>
> c'è poi il lato positivo della tua osservazione: quando decidi di fare
> l'upgrade hardware lo fai per tutti i guest, quindi una politica di
> refresh tecnologico è molto, ma molto più sostenibile per il
> portafoglio; una delle ragioni per cui si è virtualizzato è proprio che
> su n server fisici il refresh tecnologico non si fa, o meglio lo si fa
> via via che avvengono i disastri.

c'e anche il discorso della migrazione delle VM per il bilanciamento del
carico su piu' server fisici, mi pare...

ilSimo
--
now playing:

You're a whole lotta woman
A whole lotta woman
Whole lotta Rosie
And you're a whole lotta woman

AC/DC - Whole Lotta Rosie

pingus

unread,
Jul 25, 2008, 4:35:57 AM7/25/08
to
Roberto C. wrote:

> Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI tutto su hw Dell.
>
> Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
> Qualcuno ha esperienza analoga?
>

si.


> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e VMware server si può
> svecchiare un bel po' di hardware senza pagare un euro di licenza.

mah se devi far cose carine la licenza ti conviene pagarla...

senno' prova anche virtualbox o xen...

ciao

ilSimo

unread,
Jul 25, 2008, 4:40:52 AM7/25/08
to
It was 22:35, giovedì 24 luglio 2008, and Roberto C., in message

<rH5ik.121$c04...@nntpserver.swip.net> wrote:
>
> ma proprio con la versione server o la esx? No perchè comincio a
> riconsiderare un prodotto considerato un giocattolo solo perchè era
> gratuito!!

e' che oltre che gratuito e' una versione con meno feature della esx,
ovviamente. vado a memoria, quindi se c'e' qualcuno che ne sa piu' di me mi
corregga se sbaglio, ma la server gira su un OS "normale", la esx e' un OS
per i fatti suoi, e supporta ad esempio le migrazioni online delle VM
snapshot e varie funzionalita' di backup, che la server non ti da.
quindi si, rispetto alla esx la server e' un "giocattolo" ;P

ilSimo
--
now playing:

The tales that speak of frost and fire
The Frost Monstreme and the Fire Divine
The frost preserves and the fire destroys
Like pouring rain on the sands of time

Cirith Ungol - Frost And Fire

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 4:44:21 AM7/25/08
to
On 25 Lug, 10:04, "smalldgo" <dcamp...@libero.PUNTOit> wrote:
> "Massimo" <bar...@mclink.it> ha scritto nel messaggionews:g6au3f$1mg4$1...@newsreader2.mclink.it...

Come ha gia detto Massimo, la virtualizzazione è una cosa
interessante,
il problema sono appunto quelli che credono sia una moda e la vendono
come panacea di tutti i mali. Io sull'utilizzo in certi ambienti di
produzione
sono ancora molto scettico. L'unico vantaggio vero e incontestabile è
il risparmio di spazio nelle sale macchine e il risparmio di energia
quando applicato su dimensioni come quella descritta da Diego.
Per il resto la gestione software non cambia anzi aumenta, abbiamo
lo stesso numero di macchine (seppur virtuali ma ognuna con suo SO)
ed in più abbiamo il software di virtualizzazione. Se l'alta
disponibilità (HA)
è un requisito importante direi che la virtualizzazione non migliora
la situazione.
Un problema Hardware o peggio un problema al software stesso (anche se
su
questo vi sono testimonianza di solidità) blocca non una delle
applicazioni
ma tutte. Quindi si rischia, per ottenere di nuovo la HA di ricorrere
a dell'hardware
molto più costoso. Penso ad esempio in una piccola azienda, dove vi
sono
una decina di server medio piccoli, ognuno con la sua applicazione e
senza
necessita di costose SAN, sostituirli con una soluzione virtuale, con
un certo
livello di affidabilità significa passare ad almeno 3/4 server nuovi
con una SAN,
come spesa iniziale non credo sia vantaggiosa. Nel tempo medio di vita
di un server
che io ritengo adeguato su 4/5 anni non so se i vantaggi in termini di
risparmio di
spazio ed energia ripagano l'investimento.
Ovviamente invece per i sistemi di test e sviluppo è chiaro che la
necessità
di HA è inferiore e il discorso è diverso.

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

Hermooz

unread,
Jul 25, 2008, 4:57:27 AM7/25/08
to
On Jul 24, 10:34 pm, PaF <unreacha...@nohost.com> wrote:

> Io uso la virtualizzazione solo per i miei ambienti di sviluppo e non in
> produzione, pertanto vi chiedo questo: uno dei vantaggi di avere server
> distribuiti e *diversi* era la ridondanza hardware. Concentrando tutto su
> un server se gli succede qualcosa non crollano insieme n server
> virtualizzati, con un danno n volte maggiore ?

A questo ci pensi con le soluzioni HA di vmware. In pratica la vera
killer application ce l'hai se hai una massa critica di server
sufficiente a giustificare l'acquisto di un cluster di diversi nodi
ESX, con storage adeguatamente robusto, sui quali virtualizzare n
server. In quella situazione il fallimento di un nodo fisico non ti fa
nè caldo nè freddo. Concentrare su UN server ha senso solo per
ambienti di test o comunque sacrificabili, in effetti.

bye!

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 5:08:05 AM7/25/08
to

Volevo aggiungere che forse l'investimento in pannelli fotovoltaici
ripaga
di più in termini di risparmio energetico ...

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 5:13:15 AM7/25/08
to

"Cristian Cudizio" <cristian...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:f27ce916-958d-4aee...@v39g2000pro.googlegroups.com...

uhm....curioso...

L'azienda per cui lavoro si occupa anche di queste cose... :-D

Ciao
Diego


Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 5:24:08 AM7/25/08
to
On 25 Lug, 11:13, "smalldgo" <dcamp...@libero.PUNTOit> wrote:
> "Cristian Cudizio" <cristian.cudi...@gmail.com> ha scritto nel messaggionews:f27ce916-958d-4aee...@v39g2000pro.googlegroups.com...

> On 25 Lug, 10:44, Cristian Cudizio <cristian.cudi...@gmail.com> wrote:
>
> >Volevo aggiungere che forse l'investimento in pannelli fotovoltaici
> >ripaga
> >di più in termini di risparmio energetico ...
>
> uhm....curioso...
>
> L'azienda per cui lavoro si occupa anche di queste cose... :-D
>
> Ciao
> Diego

:)

forse devo rivedere la validità dell'investimento in pannelli
fotovoltaici?

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 5:36:28 AM7/25/08
to

"Cristian Cudizio" <cristian...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:1c8a29f9-c588-4215...@p31g2000prf.googlegroups.com...

On 25 Lug, 10:04, "smalldgo" <dcamp...@libero.PUNTOit> wrote:

>L'unico vantaggio vero e incontestabile è
>il risparmio di spazio nelle sale macchine e il risparmio di energia
>quando applicato su dimensioni come quella descritta da Diego.

non sono molto d'accordo, imho quelli non sono gli unici vantaggi,
personalmente li vedo come un di cui.

>Per il resto la gestione software non cambia anzi aumenta, abbiamo
>lo stesso numero di macchine (seppur virtuali ma ognuna con suo SO)
>ed in più abbiamo il software di virtualizzazione. Se l'alta
>disponibilità (HA)
>è un requisito importante direi che la virtualizzazione non migliora
>la situazione.

se parliamo di HA hardware direi invece che la virtualizzazione migliora
notevolmente la situazione...
se parliamo di sw (inteso come applicazioni) è ovvio che i problemi "logici"
li hai sia in fisico che in virtuale

>Penso ad esempio in una piccola azienda, dove vi
>sono una decina di server medio piccoli, ognuno con la sua applicazione e
>senza necessita di costose SAN, sostituirli con una soluzione virtuale, con
>un certo livello di affidabilità significa passare ad almeno 3/4 server
>nuovi
>con una SAN,

se parliamo di una decina di server medio piccoli (senza entrare nel
dettaglio) potrebbero bastare, secondo la mia esperienza, un paio di server
fisici adeguatamente carrozzati e, ovviamente, una SAN.
Nell'azienda per cui lavoravo precedentemente a questa abbiamo virtualizzato
un dc, un server domino, 3 server citrix, i vari smtp e proxy e fuffa varia
per 70 persone, su due macchine biprocessore dualcore... il mio
ex-responsabile mi ha detto, io avevo nel frattempo cambiato azienda, che si
sono accorti "per caso" che uno dei due nodi durante il fine settimana si è
"spento" perchè si è fritta una delle CPU....se ne sono accorti perchè
quando sono andati (qualche giorno dopo) in sala macchine hanno visto una
bella luce gialla sul server spento... l'altra macchina si è fatta carico di
tutto e nessuno si è accorto di nulla. ah a seguito di questo hanno anche
deciso che era utile leggere le email di alert... :-D

>Nel tempo medio di vita di un server che io ritengo adeguato su 4/5 anni
>non so se i vantaggi in termini di risparmio di spazio ed energia ripagano
>l'investimento.

in caso in cui tu ti trovassi una decina di server che hanno tutti 4/5 anni
e l'azienda, nel frattempo, fosse cresciuta, credo che che tra il cambiarli
tutti (reinstallando applicazioni e migrando dati) alla fine ti costerebbe
forse quanto (se non di più) un'adeguata infrastruttura di virtualizzazione.
Solo che con questa non avresti più problemi di "migrare" o di cambiare
l'HW. Semplificando molto dopo altri 4/5 anni (ipotizzando che nel frattempo
le applicazioni siano sempre quelle) ti troveresti a dover aggiornare l'HW
praticamente a costo zero (salvo l'HW stesso) semplicemente aggiungendo i
nuovi nodi e migrando le macchine virtuali.
Il nostro db server core che girava su una macchina tri-processore (lo so...
anche io non ci credevo) con 8Gb di ram e, oramai, pochissimo spazio disco
disponibile è stato virtualizzato in un quadriprocessore (perchè vmware
ancora non permette di creare vm con più di 4 cpu) con 16Gb di ram e spazio
disco quadruplicato. Se avessimo dovuto pensare di prendere un fisico
adeguatamente dimensionato e "migrare" tutto cio' che gira su quella
macchina ci avremmo messo non meno di un mese di tempo e speso una buona
parte dell'investimento fatto nel virtualizzare TUTTO il datacenter.
Se avessimo dovuto migrare su hw fiisco nuovo TUTTE le macchine, sarebbe
stato, anche economicamente, un bagno di sangue, senza contare tutti i
casini che avremmo dovuto risolvere (integrazioni tra i vari sistemi, job di
import/export dati dai sistemi crm ai sitemi contabili e di fatturazione,
ecc.ecc.).

Caso nostro successo il mese prima che partissimo con la soluzione: sk raid
del server di billing secca ovviamente lo stesso giorno in cui avremmo
dovuto fatturare (i nostri cicli di fatturazione pesano qualche milione di
euro al mese).... risultato: culo che abbiamo trovato la scheda come fondo
di magazzino (in quanto il server aveva 4 anni e il vendor ci avrebbe
mandato la parte in sostituzione solo il giorno dopo) e in mezza giornata
siamo ripartiti incrociando le dita che non si fossero sputtanati i volumi
raid di quella macchina. Se fossimo ripartiri il pomeriggio del giorno
dopo... cio' avrebbe significato qualche casino finanziario....
Se la virtualizzaizone fosse stata già in produzione.... forse 5 minuti per
fare reboot della macchina su un altro nodo sarebbero stati anche troppi.

Sto chiaramente parlando della verione Enterprise di ESX, installata da
persone competenti su HW adeguato.

Scusate la prolissità, ma vista dal lato cliente (quale io sono) e avendo
degli interlocutori validi (quindi no moda e no panacea per tutto) ritengo
di poter dire che sono soddisfatto.

Ciao
Diego


smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 5:40:23 AM7/25/08
to

"ilSimo" <sim...@SPAMesseemme.org> ha scritto nel messaggio
news:48899194$0$18154$4faf...@reader3.news.tin.it...

>e' che oltre che gratuito e' una versione con meno feature della esx,
>ovviamente. vado a memoria, quindi se c'e' qualcuno che ne sa piu' di me mi
>corregga se sbaglio, ma la server gira su un OS "normale", la esx e' un OS
>per i fatti suoi, e supporta ad esempio le migrazioni online delle VM
>snapshot e varie funzionalita' di backup, che la server non ti da.
>quindi si, rispetto alla esx la server e' un "giocattolo" ;P

dipende dal licensing...
la foundation, ad esempio, gira su un unico server fisico e non ha tutte le
feature della enterprise (tipo vmotion, drs automatico, ecc.ecc.).
Costa anche parecchio di meno.

Sul sito di vmware ci sono delle griglie di comparazione tra le varie
"licenze" di esx.
VMWare server invece gira appoggiandosi ad un sistema operativo già
installato.

Diego


rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 5:51:58 AM7/25/08
to
On Jul 25, 12:01 am, "Massimo" <bar...@mclink.it> wrote:

> Per quanto riguarda l'esercizio di software recenti, però, personalmente
> sono molto scettico, più che altro per ragioni di prestazioni, oltre che di
> single point of failure; le soluzioni enterprise di VMWare affrontano molto
> bene il discorso SPOF permettendo di creare soluzioni ad alta affidabilità
> (ovviamente con costi non banali), ma il nodo cruciale restano le
> prestazioni, che per forza di cose con le macchine virtuali calano.

la questione non può essere liquidata in modo così semplice.
non tutti i server sono uguali, soprattutto non tutti i server hanno
come prerogativa il consumo pieno e costante di tempo cpu. una delle
caratteristiche della virtualizzazione è l'ottimizzazione delle
risorse sfruttando il fatto che una cpu fisica è utilizzata dal
singolo server per una percentuale del suo massimo, quindi può essere
distribuita a più cpu virtuali senza ripercussioni sulle prestazioni
(o comunque con delle ripercussioni limitate a determinate
circostanze). infatti il discorso delle prestazioni è tutto da
verificare caso per caso: giusto in questo periodo sono di fronte ad
una situazione imbarazzante in cui un servizio jboss (un calcolo di
ottimizzazione) sta avendo delle performance migliori nella macchina
virtuale di staging rispetto ad uno dei nodi del cluster di
produzione...

anche la critica del single point of failure è accettabile se, in
alternativa, consideri di avere tutti i server adeguatamente
ridondati. altrimenti i tempi di recovery sono senz'altro minori per
delle macchine virtuali (di cui alla peggio recuperi il backup)
rispetto a fare uno switch del server su un'altra macchina.

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 5:59:24 AM7/25/08
to
On 25 Lug, 11:36, "smalldgo" <dcamp...@libero.PUNTOit> wrote:
> "Cristian Cudizio" <cristian.cudi...@gmail.com> ha scritto nel messaggionews:1c8a29f9-c588-4215...@p31g2000prf.googlegroups.com...

> On 25 Lug, 10:04, "smalldgo" <dcamp...@libero.PUNTOit> wrote:
>
> >L'unico vantaggio vero e incontestabile è
> >il risparmio di spazio nelle sale macchine e il risparmio di energia
> >quando applicato su dimensioni come quella descritta da Diego.
>
> non sono molto d'accordo, imho quelli non sono gli unici vantaggi,
> personalmente li vedo come un di cui.
>

Io non intendevo dire che sono gli unici vantaggi, ma che sono gli
unici
incontestabili, sono un fatto oggettivo.


> >Per il resto la gestione software non cambia anzi aumenta, abbiamo
> >lo stesso numero di macchine (seppur virtuali ma ognuna con suo SO)
> >ed in più abbiamo il software di virtualizzazione. Se l'alta
> >disponibilità (HA)
> >è un requisito importante direi che la virtualizzazione non migliora
> >la situazione.
>
> se parliamo di HA hardware direi invece che la virtualizzazione migliora
> notevolmente la situazione...
> se parliamo di sw (inteso come applicazioni) è ovvio che i problemi "logici"
> li hai sia in fisico che in virtuale
>
> >Penso ad esempio in una piccola azienda, dove vi
> >sono una decina di server medio piccoli, ognuno con la sua applicazione e
> >senza necessita di costose SAN, sostituirli con una soluzione virtuale, con
> >un certo livello di affidabilità significa passare ad almeno 3/4 server
> >nuovi
> >con una SAN,
>
> se parliamo di una decina di server medio piccoli (senza entrare nel
> dettaglio) potrebbero bastare, secondo la mia esperienza, un paio di server
> fisici adeguatamente carrozzati e, ovviamente, una SAN.

Si, perchè tu confronti 10 serverini con 4/5 anni d'età con due server
nuovi, io
erroneamente non avevo fatto questo ragionamento.

> Nell'azienda per cui lavoravo precedentemente a questa abbiamo virtualizzato
> un dc, un server domino, 3 server citrix, i vari smtp e proxy e fuffa varia
> per 70 persone, su due macchine biprocessore dualcore... il mio
> ex-responsabile mi ha detto, io avevo nel frattempo cambiato azienda, che si
> sono accorti "per caso" che uno dei due nodi durante il fine settimana si è
> "spento" perchè si è fritta una delle CPU....se ne sono accorti perchè
> quando sono andati (qualche giorno dopo) in sala macchine hanno visto una
> bella luce gialla sul server spento... l'altra macchina si è fatta carico di
> tutto e nessuno si è accorto di nulla. ah a seguito di questo hanno anche
> deciso che era utile leggere le email di alert... :-D
>

Il fatto è che spesso di hanno più server separati sovraddimensionati
per l'applicazione
che devono fare girare, quindi, d'accordo.

> >Nel tempo medio di vita di un server che io ritengo adeguato su 4/5 anni
> >non so se i vantaggi in termini di risparmio di spazio ed energia ripagano
> >l'investimento.
>
> in caso in cui tu ti trovassi una decina di server che hanno tutti 4/5 anni
> e l'azienda, nel frattempo, fosse cresciuta, credo che che tra il cambiarli
> tutti (reinstallando applicazioni e migrando dati) alla fine ti costerebbe
> forse quanto (se non di più) un'adeguata infrastruttura di virtualizzazione.
> Solo che con questa non avresti più problemi di "migrare" o di cambiare
> l'HW. Semplificando molto dopo altri 4/5 anni (ipotizzando che nel frattempo
> le applicazioni siano sempre quelle) ti troveresti a dover aggiornare l'HW
> praticamente a costo zero (salvo l'HW stesso) semplicemente aggiungendo i
> nuovi nodi e migrando le macchine virtuali.

Qui però obbietto solo su una cosa, nella mia esperienza non ho visto
aziende
con molti server coetanei, solitamente arrivano a rate :) Quindi cade
il pressupposto.
Chiaramente se l'azienda causa crescita prevede una forte
ristrutturaziona allora
possiamo ricadere nel caso da te descritto.

> Il nostro db server core che girava su una macchina tri-processore (lo so...
> anche io non ci credevo) con 8Gb di ram e, oramai, pochissimo spazio disco
> disponibile è stato virtualizzato in un quadriprocessore (perchè vmware
> ancora non permette di creare vm con più di 4 cpu) con 16Gb di ram e spazio
> disco quadruplicato. Se avessimo dovuto pensare di prendere un fisico
> adeguatamente dimensionato e "migrare" tutto cio' che gira su quella
> macchina ci avremmo messo non meno di un mese di tempo e speso una buona
> parte dell'investimento fatto nel virtualizzare TUTTO il datacenter.

Questo però perchè avevate adeguatamente sovraddimensionato il nuovo
sistema,
come dire avevate gia una macchina libera in azienda.


> Se avessimo dovuto migrare su hw fiisco nuovo TUTTE le macchine, sarebbe
> stato, anche economicamente, un bagno di sangue, senza contare tutti i
> casini che avremmo dovuto risolvere (integrazioni tra i vari sistemi, job di
> import/export dati dai sistemi crm ai sitemi contabili e di fatturazione,
> ecc.ecc.).
>
> Caso nostro successo il mese prima che partissimo con la soluzione: sk raid
> del server di billing secca ovviamente lo stesso giorno in cui avremmo
> dovuto fatturare (i nostri cicli di fatturazione pesano qualche milione di
> euro al mese).... risultato: culo che abbiamo trovato la scheda come fondo
> di magazzino (in quanto il server aveva 4 anni e il vendor ci avrebbe
> mandato la parte in sostituzione solo il giorno dopo) e in mezza giornata
> siamo ripartiti incrociando le dita che non si fossero sputtanati i volumi
> raid di quella macchina. Se fossimo ripartiri il pomeriggio del giorno
> dopo... cio' avrebbe significato qualche casino finanziario....
> Se la virtualizzaizone fosse stata già in produzione.... forse 5 minuti per
> fare reboot della macchina su un altro nodo sarebbero stati anche troppi.
>

...
Questo perchè usi una SAN con l'hardware ridondato ... non perchè
usi la virtualizzazione

> Sto chiaramente parlando della verione Enterprise di ESX, installata da
> persone competenti su HW adeguato.
>
> Scusate la prolissità, ma vista dal lato cliente (quale io sono) e avendo
> degli interlocutori validi (quindi no moda e no panacea per tutto) ritengo
> di poter dire che sono soddisfatto.
>
> Ciao
> Diego

Grazie per la prolissità e la testimonianza.
Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

ilSimo

unread,
Jul 25, 2008, 5:59:31 AM7/25/08
to
It was 11:40, venerdì 25 luglio 2008, and smalldgo, in message
<bchik.122803$FR.3...@twister1.libero.it> wrote:

>
> "ilSimo" <sim...@SPAMesseemme.org> ha scritto nel messaggio
> news:48899194$0$18154$4faf...@reader3.news.tin.it...
>
>>e' che oltre che gratuito e' una versione con meno feature della esx,
>>ovviamente. vado a memoria, quindi se c'e' qualcuno che ne sa piu' di me
>>mi corregga se sbaglio, ma la server gira su un OS "normale", la esx e' un
>>OS per i fatti suoi, e supporta ad esempio le migrazioni online delle VM
>>snapshot e varie funzionalita' di backup, che la server non ti da.
>>quindi si, rispetto alla esx la server e' un "giocattolo" ;P
>
> dipende dal licensing...
> la foundation, ad esempio, gira su un unico server fisico e non ha tutte
> le feature della enterprise (tipo vmotion, drs automatico, ecc.ecc.).
> Costa anche parecchio di meno.

giusto. poi a proposito di licensing c'era anche la storia sul poterlo usare
per fornire servizi o cose del genere...

ilSimo
--
now playing:

Returning of the miracles
It's my own requiem
Is the script already written
Jester's tears I cry
Yes, I cry

Blind Guardian - The Script For My Requiem

Roberto C.

unread,
Jul 25, 2008, 6:02:33 AM7/25/08
to
Cristian Cudizio ha scritto:
Beh, il risparmio lo usi per pagare i pannelli, però fai contento
l'elettricista ;-)

ilSimo

unread,
Jul 25, 2008, 6:02:35 AM7/25/08
to
It was 11:13, venerdì 25 luglio 2008, and smalldgo, in message

<LOgik.33503$Ca.1...@twister2.libero.it> wrote:
>
> L'azienda per cui lavoro si occupa anche di queste cose... :-D

per caso nel varesotto?

ilSimo
--
now playing:

I believe what the prophets said
That the oceans hold their dead
But at night when the waves are near
They whisper... and I hear...

Savatage - The Wake Of Magellan

Roberto C.

unread,
Jul 25, 2008, 6:10:35 AM7/25/08
to
pingus ha scritto:
virtualbox non è all'alteza di vmware server ( a me si è piantato
addirittura un paio di volte)

se parli di xen non lo so usare, però ho messo su kvm su ubuntu.
Che ti devo dire, funziona, ma non me la sento di portarlo in produzione
(a meno che non abbia qualche testimonianza di utilizzo in produzione
soddisfacente).

pingus

unread,
Jul 25, 2008, 6:16:38 AM7/25/08
to
Roberto C. wrote:

> pingus ha scritto:
snip

> virtualbox non è all'alteza di vmware server ( a me si è piantato
> addirittura un paio di volte)
>

si e' vero... pero' secondo me ha potenziale di crescita

> se parli di xen non lo so usare, però ho messo su kvm su ubuntu.
> Che ti devo dire, funziona, ma non me la sento di portarlo in produzione
> (a meno che non abbia qualche testimonianza di utilizzo in produzione
> soddisfacente).

mah... a me piace per virtualizzare linux su linux
inoltre se ho ben capito e' alla base di prodotti commerciali citrix.

che potresti valutare...

Ciao

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 6:18:57 AM7/25/08
to

XEN e VirtualBox non credo abbiano le caratteristiche che hanno le
versioni
"enterprise" di Vmware che ne permettono l'impiego in ambienti di
produzione,
(anche se ad esempio Oracle vende il suo sistema di virtualizzazione
che è basato
proprio su XEN).

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

Hermooz

unread,
Jul 25, 2008, 6:27:34 AM7/25/08
to
On Jul 24, 9:35 pm, "Roberto C." <roberto...@xxxtiscalinet.it> wrote:
> Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI tutto su hw Dell.
>
> Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
> Qualcuno ha esperienza analoga?

iSCSI fa piuttosto schifo come prestazioni, e VMware server pure. Se i
5-6 server di cui parli sono usati pesantemente, una SAN FC e vmware
ESX sono praticamente scelte obbligate. Ma per numeri così piccoli mi
sa che non si raggiunge il break-even (cioè conviene ancora comprare
server normali).

> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e VMware server si può
> svecchiare un bel po' di hardware senza pagare un euro di licenza.

vero, ma solo se non hai particolari esigenze di prestazioni. La
versione a ufo di vmware è parecchio meno evoluta in termini di
utilizzo delle risorse macchina.

bye!

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 6:37:19 AM7/25/08
to
On Jul 25, 10:44 am, Cristian Cudizio <cristian.cudi...@gmail.com>
wrote:

> Come ha gia detto Massimo, la virtualizzazione è una cosa
> interessante,
> il problema sono appunto quelli che credono sia una moda e la vendono
> come panacea di tutti i mali.

è un problema che riguarda qualsiasi soluzione, se la adotti ad
orecchio senza fare prima uno studio sul caso specifico.

> Se l'alta
> disponibilità (HA)
> è un requisito importante direi che la virtualizzazione non migliora
> la situazione.

non è vero. o meglio, non migliora la situazione se dai per assunto
che debba essere la virtualizzazione a risolverti il problema dell'ha.
se un server deve essere garantire alta disponibilità come fai?
normalmente metti su un cluster con n macchine fisiche. la stessa cosa
fai con le macchine virtuali, con l'ovvio accorgimento che stiano su
host fisici diversi.

> Un problema Hardware o peggio un problema al software stesso (anche se
> su
> questo vi sono testimonianza di solidità) blocca non una delle
> applicazioni
> ma tutte.

vedi sopra.

> Quindi si rischia, per ottenere di nuovo la HA di ricorrere
> a dell'hardware
> molto più costoso.

non mi risulta. a meno che nel caso di un virtual server compri
hardware adeguato all'ha mentre nel caso dei 10 server fisici fai la
cresta. certo, lo puoi fare, ma ottieni due risultati diversi.

> Penso ad esempio in una piccola azienda, dove vi
> sono
> una decina di server medio piccoli, ognuno con la sua applicazione e
> senza
> necessita di costose SAN, sostituirli con una soluzione virtuale, con
> un certo
> livello di affidabilità significa passare ad almeno 3/4 server nuovi
> con una SAN,
> come spesa iniziale non credo sia vantaggiosa.

ok, però facciamo i paragoni corretti.
una infrastruttura del genere (3/4 server con storage condiviso) è
paragonabile ad una decina di server tutti ridondati (quindi una
ventina di server fisici) perchè puoi garantire tempi di ripristino
dell'ordine di qualche minuto.
per riprodurre una situazione di una decina di server non ridondati
non è necessaria una san. sono sufficienti i server anche se non hanno
uno storage comune, perchè in caso di disaster le macchine virtuali le
ripristini comunque in modo molto più rapido rispetto ad un qualsiasi
server non ridondato.

> Nel tempo medio di vita
> di un server
> che io ritengo adeguato su 4/5 anni non so se i vantaggi in termini di
> risparmio di
> spazio ed energia ripagano l'investimento.

forse lo stesso ciclo di refresh non lo applichi anche ai dieci server
fisici?

Roberto C.

unread,
Jul 25, 2008, 6:51:49 AM7/25/08
to
Hermooz ha scritto:

> On Jul 24, 9:35 pm, "Roberto C." <roberto...@xxxtiscalinet.it> wrote:
>> Oggi ho sentito di un VMware in produzione con SAN iSCSI tutto su hw Dell.
>>
>> Sono stati virtualizzati 5-6 server e tutta robetta non da poco.
>> Qualcuno ha esperienza analoga?
>
> iSCSI fa piuttosto schifo come prestazioni, e VMware server pure. Se i
> 5-6 server di cui parli sono usati pesantemente, una SAN FC e vmware
> ESX sono praticamente scelte obbligate. Ma per numeri cosě piccoli mi
> sa che non si raggiunge il break-even (cioč conviene ancora comprare
> server normali).
per quanto riguarda esx sono d'accordo, ma l'altro confronto me lo devi
fare con il portafoglio in mano e comunque gli iSCSI funzionano.

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 6:58:44 AM7/25/08
to
On 25 Lug, 12:37, rootkit <rootki...@gmail.com> wrote:
> On Jul 25, 10:44 am, Cristian Cudizio <cristian.cudi...@gmail.com>
> wrote:
>
> > Come ha gia detto Massimo, la virtualizzazione è una cosa
> > interessante,
> > il problema sono appunto quelli che credono sia una moda e la vendono
> > come panacea di tutti i mali.
>
> è un problema che riguarda qualsiasi soluzione, se la adotti ad
> orecchio senza fare prima uno studio sul caso specifico.
>

d'accordo


> > Se l'alta
> > disponibilità (HA)
> > è un requisito importante direi che la virtualizzazione non migliora
> > la situazione.
>
> non è vero. o meglio, non migliora la situazione se dai per assunto
> che debba essere la virtualizzazione a risolverti il problema dell'ha.
> se un server deve essere garantire alta disponibilità come fai?
> normalmente metti su un cluster con n macchine fisiche. la stessa cosa
> fai con le macchine virtuali, con l'ovvio accorgimento che stiano su
> host fisici diversi.
>

Dipende dai casi, un server medio ha quasi tutto l'hardware ridondato
e
da già un buon livello di disponibilità, il caso di un cluster è un
estremo.

> > Un problema Hardware o peggio un problema al software stesso (anche se
> > su
> > questo vi sono testimonianza di solidità) blocca non una delle
> > applicazioni
> > ma tutte.
>
> vedi sopra.
>
> > Quindi si rischia, per ottenere di nuovo la HA di ricorrere
> > a dell'hardware
> > molto più costoso.
>
> non mi risulta. a meno che nel caso di un virtual server compri
> hardware adeguato all'ha mentre nel caso dei 10 server fisici fai la
> cresta. certo, lo puoi fare, ma ottieni due risultati diversi.
>

Non mi risulta che il costo di un server cresca in modo lineare con la
sua potenza
da qui la mia affermazione.


> > Penso ad esempio in una piccola azienda, dove vi
> > sono
> > una decina di server medio piccoli, ognuno con la sua applicazione e
> > senza
> > necessita di costose SAN, sostituirli con una soluzione virtuale, con
> > un certo
> > livello di affidabilità significa passare ad almeno 3/4 server nuovi
> > con una SAN,
> > come spesa iniziale non credo sia vantaggiosa.
>
> ok, però facciamo i paragoni corretti.
> una infrastruttura del genere (3/4 server con storage condiviso) è
> paragonabile ad una decina di server tutti ridondati (quindi una
> ventina di server fisici) perchè puoi garantire tempi di ripristino
> dell'ordine di qualche minuto.

no, una decina di server fisici, come ho detto prima un server ha gia
buona parte dell'hardware ridondato, a parte ovviamente scheda madre
e controller raid.

> per riprodurre una situazione di una decina di server non ridondati
> non è necessaria una san. sono sufficienti i server anche se non hanno
> uno storage comune, perchè in caso di disaster le macchine virtuali le
> ripristini comunque in modo molto più rapido rispetto ad un qualsiasi
> server non ridondato.

Su questo forse non capisco bene cosa intendi per ripristino rapido.
Comunque
senza uno storage comune ho l'impressione che la gestione si complichi
però
non conosco i dettagli di funzionamento delle versioni di VMWare
enterprise.
Senza storage condiviso sei forzato a fare un partizionamento delle
macchine
virtuali manuale e statico. Ma è come se mettessi direttamente due
applicazioni
sulla stessa macchina fisica.
Se non capisco male tu intenti che ad esempio tengo da parte una
server di macchine
virtuali da parte scarico o inutilizzato su cui eventualmente
ripristino le immagini
delle macchine virtuali che stavano sull'hardware che si è rotto. Lo
stesso
posso farlo con macchine fisiche, anche se in effetti può essere meno
flessibile.

>
> > Nel tempo medio di vita
> > di un server
> > che io ritengo adeguato su 4/5 anni non so se i vantaggi in termini di
> > risparmio di
> > spazio ed energia ripagano l'investimento.
>
> forse lo stesso ciclo di refresh non lo applichi anche ai dieci server
> fisici?

Si, dopo 4/5 anni ricomincio da capo, ma riapplica il ragionamento

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

Hermooz

unread,
Jul 25, 2008, 7:08:41 AM7/25/08
to

non dico che non funzionino, ma appena cominci a metterci su un po' di
carico le performance diventano quelle di un dischino USB...

bye!

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 7:46:37 AM7/25/08
to
On Jul 25, 12:58 pm, Cristian Cudizio <cristian.cudi...@gmail.com>
wrote:

> > ok, però facciamo i paragoni corretti.
> > una infrastruttura del genere (3/4 server con storage condiviso) è
> > paragonabile ad una decina di server tutti ridondati (quindi una
> > ventina di server fisici) perchè puoi garantire tempi di ripristino
> > dell'ordine di qualche minuto.
>
> no, una decina di server fisici, come ho detto prima un server ha gia
> buona parte dell'hardware ridondato, a parte ovviamente scheda madre
> e controller raid.

ma con infrastruttura virtuale del genere le macchine virtuali hanno
di fatto tutto l'hardware ridondato. se uno dei server va
completamente down gli stessi sistemi guest contenuti vengono tirati
su dagli altri in automatico (stanno su uno storage condiviso) e
questo in pochi secondi. addirittura credo che le ultime versioni
riescano anche a recuperare lo stato.

> > per riprodurre una situazione di una decina di server non ridondati
> > non è necessaria una san. sono sufficienti i server anche se non hanno
> > uno storage comune, perchè in caso di disaster le macchine virtuali le
> > ripristini comunque in modo molto più rapido rispetto ad un qualsiasi
> > server non ridondato.
>
> Su questo forse non capisco bene cosa intendi per ripristino rapido.

il tempo che serve a ripristinare il servizio in caso di disaster.
per la macchina virtuale, essendo sostanzialmente un file, alla peggio
fai il restore dell'ultimo backup e lo avvii su un'altro dei due-tre
server, oppure su un hardware di fortuna che non ha bisogno di nessuna
peculiarità se non un player installato.

> Senza storage condiviso sei forzato a fare un partizionamento delle
> macchine
> virtuali manuale e statico.

banalmente: senza lo storage condiviso significa che ciascun host avrà
le proprie vm sui propri dischi. il vantaggio dello storage condiviso
è che le macchine virtuali le vedono tutti gli host e, all'occorrenza,
le tirano su al posto di un altro. se non c'è la san vuol dire che, in
caso di down di uno degli host, le macchine virtuali vanno replicate a
mano o (se non è possibile) recuperate dall'ultimo backup. sicuramente
non immediato, però nel giro di un'ora ritorni operativo.

> Ma è come se mettessi direttamente due
> applicazioni
> sulla stessa macchina fisica.

beh ovviamente se potevi mettere le applicazioni sullo stesso server
l'avresti già fatto...

Massimo

unread,
Jul 25, 2008, 7:32:58 AM7/25/08
to
"smalldgo" <dcam...@libero.PUNTOit> ha scritto nel messaggio
news:EOfik.122732$FR.3...@twister1.libero.it...

> la maggior parte dei server è stat a"migrata" con da fisico a virtuale.
> la maggior parte dei server era oramai necessario sostituirli
> vista l'obsolescenza di alcuni server fisici, oltre al guadagno in termini
> di disaster prevention e culo coperto, abbiamo avuto anche un aumento
> delle
> prestazioni in alcuni casi eclatante (job notturni che finiscono in un
> quarto del tempo che prima ci impiegavano sul fisico) in alcuni casi
> sensibile (30/40 % in meno rispetto a prima).

Così non vale, è ovvio che se sostituisci un 486 con una macchina virtuale
che gira su un Core 2 le prestazioni aumentano ;-)
Alcuni di quei server effettivamente stanno bene in virtuale, ma tre o
quattro di loro sarebbero *molto* più performanti se girassero su hardware
fisico. Poi ovviamente dipende dalla situazione: se comunque le prestazioni
sono adeguate alle vostre esigenze, allora va bene così.


Massimo

Massimo

unread,
Jul 25, 2008, 7:44:11 AM7/25/08
to
"rootkit" <root...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:89bd7dd0-80dc-4c56...@p31g2000prf.googlegroups.com...

>la questione non puň essere liquidata in modo cosě semplice.

Ovviamente. Io č proprio a questo che sono contrario: liquidarla su due
piedi dicendo "la virtualizzazione risolve tutto" (o, al contrario, "la
virtualizzazione č una stronzata", approccio meno frequente ma ugualmente
idiota).
Se usata correttamente e dopo un'analisi appropriata, la virtualizzazione č
uno strumento favoloso; se usata a cavolo, no.


Massimo

DeepBlue

unread,
Jul 25, 2008, 8:07:52 AM7/25/08
to
Cristian Cudizio wrote:

> XEN e VirtualBox non credo abbiano le caratteristiche che hanno le
> versioni
> "enterprise" di Vmware che ne permettono l'impiego in ambienti di
> produzione,

Temo di non aver afferrato: secondo te XEN non ha le caratteristiche per
un ambiente di produzione? Se intendevi questo, temo che tu ti stia
sbagliando. Se provi a cercare, per esempio, "xen hosting" su google,
troverai molte aziende che basano il loro business su xen (ti cito per
esempio Seeweb).

Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 8:56:46 AM7/25/08
to

Citare il fatto che molte aziende lo usino in produzione non mi sembra
sufficente a giustificare il fatto che sia adatto a cio'. Ci sono
molti
venditori di fumo e molti fumatori in giro.
Comunque ho seguito il consiglio (è per quello che sono qui a leggere
e
scrivere, per avere consigli e spiegazioni). Effettivamente non avevo
pensato
a questo uso di XEN o comunque della virtualizzazione, anche perchè
fin'ora si erano fatti ben altri esempi. E quindi hai ragione a dire
che mi
sbagliavo.
Comunque XEN, l'ho provato (ed attualmente lo uso su un ambiente di
test, di suo
a parte la virtualizzazione offre proprio molto poco ed è non banale
da gestire. Sempre di suo, (non so se sono stati fatti prodotti
commerciali
basato su esso più completi) non fornisce nessuna delle
caratteristiche di cui
si è parlato prima, in particolare legate all'HA. Per quanto riguarda
Virtual Box
mi sembra, almeno quando l'ho visto io qualche mese fa, solo una
alternativa
più leggera al vmware server disponibile gratuitamente. Solo che
quando l'ho
provato io non funzionava bene (ho tentato un'installazione di Linux,
la cui
versione del kernel però pare desse problemi su virtual box).

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:08:17 AM7/25/08
to

"Cristian Cudizio" <cristian...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:8595e4c1-46e7-4548...@z6g2000pre.googlegroups.com...

>Il fatto è che spesso di hanno più server separati sovraddimensionati
>per l'applicazione
>che devono fare girare, quindi, d'accordo.

e questo è uno dei motivi per cui "mi piace" la filosofia che sta alla base
della virtualizzazione.

>Qui però obbietto solo su una cosa, nella mia esperienza non ho visto
>aziende
>con molti server coetanei, solitamente arrivano a rate :) Quindi cade
>il pressupposto.
>Chiaramente se l'azienda causa crescita prevede una forte
>ristrutturaziona allora
>possiamo ricadere nel caso da te descritto.

nella mia esperienza due. quella in cui sono ora e quella da cui provengo.
La prima è nata con il grosso delle macchine tra il 2001 e il 2005 e un paio
di server (poco pioù che entry level) presi in locazione operativa tra il
2006 e il 2007...
La seconda passo' da solo AS/400, pc in workgrup, outlook express con
caselle del provider, a dominio windows con domino, ACGWeb e Citirx alla
fine del 2003.
E' chiaro che è in situazioni simili che puoi "esporti" proponendo la
virtualizzazione come possibibile soluzione da valutare.


>> Il nostro db server core che girava su una macchina tri-processore (lo
>> so...
>> anche io non ci credevo) con 8Gb di ram e, oramai, pochissimo spazio
>> disco
>> disponibile è stato virtualizzato in un quadriprocessore (perchè vmware
>> ancora non permette di creare vm con più di 4 cpu) con 16Gb di ram e
>> spazio
>> disco quadruplicato. Se avessimo dovuto pensare di prendere un fisico
>> adeguatamente dimensionato e "migrare" tutto cio' che gira su quella
>> macchina ci avremmo messo non meno di un mese di tempo e speso una buona
>> parte dell'investimento fatto nel virtualizzare TUTTO il datacenter.

>Questo però perchè avevate adeguatamente sovraddimensionato il nuovo
>sistema,
>come dire avevate gia una macchina libera in azienda.

No, questo perchè sono stato chiamato a ridisegnare tutta l'infrastruttura e
nella progettazione è stato tenuto ovviamente conto di queste esigenze.
Poi, in questo particolare caso del db server, in una notte da fisico a
virtuale assegnando più ram, più cpu e ridimensionando i dischi, il lavoro è
stato fatto.


>> Caso nostro successo il mese prima che partissimo con la soluzione: sk
>> raid
>> del server di billing secca ovviamente lo stesso giorno in cui avremmo
>> dovuto fatturare (i nostri cicli di fatturazione pesano qualche milione
>> di
>> euro al mese).... risultato: culo che abbiamo trovato la scheda come
>> fondo
>> di magazzino (in quanto il server aveva 4 anni e il vendor ci avrebbe
>> mandato la parte in sostituzione solo il giorno dopo) e in mezza giornata
>> siamo ripartiti incrociando le dita che non si fossero sputtanati i
>> volumi
>> raid di quella macchina. Se fossimo ripartiri il pomeriggio del giorno
>> dopo... cio' avrebbe significato qualche casino finanziario....
>> Se la virtualizzaizone fosse stata già in produzione.... forse 5 minuti
>> per
>> fare reboot della macchina su un altro nodo sarebbero stati anche troppi.

>...
>Questo perchè usi una SAN con l'hardware ridondato ... non perchè
>usi la virtualizzazione

questo perchè uso una SAN che condivido tra tutti gli host fisici
vmware....quindi se un nodo si spacca, un'altro riaccende la macchina.
Se non avessi virtualizzazione dovrei mettere in piedi un cluster
tradizionale e, a questo punto, tra licenze sw e hardware adeguato non so
quanto avrei potuto risparmiare.


Ciao
Diego


smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:09:10 AM7/25/08
to
"ilSimo" <sim...@SPAMesseemme.org> ha scritto nel messaggio
news:4889a4bb$0$18146$4faf...@reader3.news.tin.it...

It was 11:13, venerdì 25 luglio 2008, and smalldgo, in message
<LOgik.33503$Ca.1...@twister2.libero.it> wrote:
>
> L'azienda per cui lavoro si occupa anche di queste cose... :-D

>per caso nel varesotto?

no, nel veronese

Ciao
Diego


smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:21:01 AM7/25/08
to

"Massimo" <bar...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:g6cdld$1v2d$1...@newsreader2.mclink.it...

> "smalldgo" <dcam...@libero.PUNTOit> ha scritto nel messaggio
> news:EOfik.122732$FR.3...@twister1.libero.it...
>
>> la maggior parte dei server č stat a"migrata" con da fisico a virtuale.

>> la maggior parte dei server era oramai necessario sostituirli
>> vista l'obsolescenza di alcuni server fisici, oltre al guadagno in
>> termini
>> di disaster prevention e culo coperto, abbiamo avuto anche un aumento
>> delle
>> prestazioni in alcuni casi eclatante (job notturni che finiscono in un
>> quarto del tempo che prima ci impiegavano sul fisico) in alcuni casi
>> sensibile (30/40 % in meno rispetto a prima).
>
> Cosě non vale, č ovvio che se sostituisci un 486 con una macchina virtuale
> che gira su un Core 2 le prestazioni aumentano ;-)

corretto, ma in azienda cio' significa ridurre tempi e quindi costi e quindi
scazzi del "ma perchč va tutto cosi' piano, non puoi fare nulla per farlo
andare piů veloce ?" oppure ridurre la frequenza (quindi i costi) con cui:
cambi un disco rotto (nel tempo mi han detto che li hanno cambiati, a
rotazione, praticamente tutti)
sostituisci un alimentatore guasto
cambi una cpu andata
cambi una sk raid andata

poi in verita quella macchina era un IBM x255 con 2 (poi diventati
3..........) Xeon MP 1.5GHz con 8Gb di ram e una selva di dischi e volumi
raid.
Nel 2002/2003 quando č stato acquistato era quasi il top di IBM.
Ora gira in virtuale su un biprocessore Xeon QuadCore 3 e rotti GHZ con 32Gb
di ram (dedicata alla vm: 4 cpu e 16Gb) e avanza spazio e potenza per altro.

> Alcuni di quei server effettivamente stanno bene in virtuale, ma tre o

> quattro di loro sarebbero *molto* piů performanti se girassero su hardware

> fisico. Poi ovviamente dipende dalla situazione: se comunque le

> prestazioni sono adeguate alle vostre esigenze, allora va bene cosě.
>

Corretto, noi cercavamo un sano bilanciamento tra "paracadute in caso di
guasti" e performance.
Sono il primo a dire che quel SQL se girasse direttamente sull'host fisico
senza lo strato vmware in mezzo avrebbe prestazioni migliori... ma la
differenza di prestazioni in sfavore di vmware, da sola, non mi giustifica
il poter dormire sonni tranquilli....
:-D

Ciao
Diego


Message has been deleted

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:33:22 AM7/25/08
to

"Massimo" <bar...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:g6ceae$1v6u$1...@newsreader2.mclink.it...

> "rootkit" <root...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:89bd7dd0-80dc-4c56...@p31g2000prf.googlegroups.com...
>
>
> Ovviamente. Io è proprio a questo che sono contrario: liquidarla su due
> piedi dicendo "la virtualizzazione risolve tutto" (o, al contrario, "la
> virtualizzazione è una stronzata", approccio meno frequente ma ugualmente
> idiota).
> Se usata correttamente e dopo un'analisi appropriata, la virtualizzazione
> è uno strumento favoloso; se usata a cavolo, no.
>

Sono d'accordissimo con quest'ultima affermazione.
Come la maggior parte delle cose "nostre", va calata e valutata nel
contesto.
Noi ci abbiamo messo 2 mesi (potevamo farlo) solo per progettare e disegnare
la nuova infrastruttura e capire se per noi era meglio blade o
convenzionale.
Poi ci abbiamo messo una settimana a mettere in piedi l'infrastruttura e un
altro mesetto a migrare tutto.

Diego


smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:38:53 AM7/25/08
to

"Romolo (was: Remolo)" <maxa...@KEINESPAMiol.it> ha scritto nel messaggio
news:a11pl5-...@yalta.homelinux.doma...

>
> Ma i dischi della SAN li gestisce l'host e tu li vedi sul guest in modo
> del tutto trasparente. Dico bene?

si

>
> Insomma non ci vedo niente di particolare.... se non il fatto che se hai
> un problema hardware sull'host ti cadono 10 server tutti in una volta...
> (e chiaramente dovrai ovviare con un cluster)
>

i 10 server si riavviano sull'altro host e in un tempo ridicolo riparti... e
non devi spendere fantastiliardi per clusterizzare 10 server

Diego


rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 9:41:10 AM7/25/08
to
On Fri, 25 Jul 2008 15:28:42 +0200, Romolo (was: Remolo) wrote:

> Ma i dischi della SAN li gestisce l'host e tu li vedi sul guest in modo
> del tutto trasparente. Dico bene?

non abbiamo una san.


--
++ Fino all'anno scorso avevo un solo difetto. Ero presuntuoso.
http://unopuntozero.wordpress.com/
http://www.flickr.com/photos/marko_po/

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 9:42:38 AM7/25/08
to
On Fri, 25 Jul 2008 13:44:11 +0200, Massimo wrote:


>>la questione non può essere liquidata in modo così semplice.
>

> Ovviamente. Io è proprio a questo che sono contrario: liquidarla su due


> piedi dicendo "la virtualizzazione risolve tutto" (o, al contrario, "la

> virtualizzazione è una stronzata", approccio meno frequente ma


> ugualmente idiota).
> Se usata correttamente e dopo un'analisi appropriata, la

> virtualizzazione è uno strumento favoloso; se usata a cavolo, no.

ok, però così facciamo la fiera dell'ovvio e il messaggio iniziale non mi
sembra facesse assunzioni del tipo "la virtualizzazione risolve tutto".

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 9:44:37 AM7/25/08
to
On Fri, 25 Jul 2008 13:38:53 +0000, smalldgo wrote:


> i 10 server si riavviano sull'altro host e in un tempo ridicolo
> riparti... e non devi spendere fantastiliardi per clusterizzare 10
> server

attenzione che i cluster sono un'altra cosa e questo meccanismo non
sostituisce una eventuale clusterizzazione (magari con macchine virtuali)
dei servizi che vuoi fornire in ha.

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:44:13 AM7/25/08
to

"rootkit" <root...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:g6clc5$l0g$4...@tdi.cu.mi.it...

> On Fri, 25 Jul 2008 13:38:53 +0000, smalldgo wrote:
>
>
>> i 10 server si riavviano sull'altro host e in un tempo ridicolo
>> riparti... e non devi spendere fantastiliardi per clusterizzare 10
>> server
>
> attenzione che i cluster sono un'altra cosa e questo meccanismo non
> sostituisce una eventuale clusterizzazione (magari con macchine virtuali)
> dei servizi che vuoi fornire in ha.
>

questo è vero. ho semplificato troppo.

Diego


Sentenza

unread,
Jul 25, 2008, 9:44:04 AM7/25/08
to
On 2008-07-25, Cristian Cudizio <cristian...@gmail.com> wrote:

> Per il resto la gestione software non cambia anzi aumenta, abbiamo
> lo stesso numero di macchine (seppur virtuali ma ognuna con suo SO)
> ed in più abbiamo il software di virtualizzazione. Se l'alta


> disponibilità (HA) è un requisito importante direi che la
> virtualizzazione non migliora la situazione.

Mica vero, anzi posso testimoniare il contrario per averlo visto in opera.
Il requisito base, ovviamente, e' che devi attrezzare una solida struttura
base: server di virtualizzazione multipli in HA con storage in SAN. Ma a
quel punto ti puoi sbizzarrire, avendo sistemi virtuali in cluster anche
di decine di macchine (non me lo sto inventando), tanto dieci o cento non
ti costa un euro in piu' (al contrario del cluster vero).
Va da se' che non e' una cosa alla portata dell'aziendina, ma ci sono realta'
e realta'.


Hermooz

unread,
Jul 25, 2008, 9:48:38 AM7/25/08
to
On Jul 25, 3:44 pm, rootkit <rootki...@gmail.com> wrote:

> attenzione che i cluster sono un'altra cosa e questo meccanismo non
> sostituisce una eventuale clusterizzazione (magari con macchine virtuali)
> dei servizi che vuoi fornire in ha.

No, infatti l'HA di vmware è molto meglio di un cluster ;^)
bye!

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 9:50:07 AM7/25/08
to
Dimenticavo di ringraziare tutti per il bellissimo thread che rende onore
assieme a pochi altri, finalmente, a questo ng.

Diego


rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 9:55:42 AM7/25/08
to
On Fri, 25 Jul 2008 06:48:38 -0700, Hermooz wrote:


>> attenzione che i cluster sono un'altra cosa e questo meccanismo non
>> sostituisce una eventuale clusterizzazione (magari con macchine
>> virtuali) dei servizi che vuoi fornire in ha.
>
> No, infatti l'HA di vmware è molto meglio di un cluster ;^) bye!

ma no, dai, sono soluzioni a problemi diversi...

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Bob

unread,
Jul 25, 2008, 10:13:06 AM7/25/08
to
Io dall'anno scorso sto seguendo grossi progetti di consolidamento server su
vmware . Il vantaggio principale di questa soluzione è oltre a risparmiare
hardware facendo girare più server virtuali su un singolo server (un
quad-core equivale a due server biprocessore xeon di qualche anno fa) è
proprio l'alta affidabilità in quanto con la soluzione a pagamento di vmware
N server fisici condividono la stessa partizione sulla SAN e in caso di
guasto di un server fisico le macchine che giravano su di lui vengono
vengono girate in automatico sugli altri server fisici garantendo la
continuità di servizio (anche se per il server virtuale non è proprio così
indolore in quanto equivale a un crash e a un reboot) rendendo superflui i
cluster.
Io ad esempio sto migrando a fine mese un CED con più di 80 server su 14
server vmware ciascuno con 4 processori quad-core XEON e 32 Gb di RAM, il
compito di tali server è di gestire tutte le carte di credito, bancomat e
transazioni tra le banche italiane.


Cristian Cudizio

unread,
Jul 25, 2008, 10:15:34 AM7/25/08
to
On 25 Lug, 15:44, Sentenza <sente...@STACEPPAosteriafuoriporta.net>
wrote:

Si, questo è convincente e completo. Dipende da come funzionano queste
funzionalità di HA del software di virtualizzazione che aihme' non ho
avuto modo di vedere all'opera.
Ora faccio una domanda legata ad un esempio
che ho in mente: se ho un cluster di macchine fisiche su cui girano n
macchine
virtuali, posso stabilire per ogni macchina su che server girare? Il
software
di virtualizzazione fornisce in sostanza le classiche funzionalità di
un cluster
"attivo-passivo"? L'esempio che ho in mente è quello di un database
Oracle
in cluster (RAC) quindi di tipo attivo-attivo, che con una
configurazione a due
nodi può essere visto come un compromesso tra HA e scalabilità (anche
se
qui alcuni dubitano). Se metto questa architettura all'interno di un
sistema virtuale
devo assolutamente evitare che le due macchine virtuali finiscano
nello stesso
nodo fisico, altrimenti ho solo sovraccarico e mi conviene lavorare a
un nodo solo.
Spero di essermi spiegato in modo comprensibile...

Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com

Roberto C.

unread,
Jul 25, 2008, 10:30:52 AM7/25/08
to
Cristian Cudizio ha scritto:

> On 25 Lug, 15:44, Sentenza <sente...@STACEPPAosteriafuoriporta.net>
> wrote:
>> On 2008-07-25, Cristian Cudizio <cristian.cudi...@gmail.com> wrote:
>>
>>> Per il resto la gestione software non cambia anzi aumenta, abbiamo
>>> lo stesso numero di macchine (seppur virtuali ma ognuna con suo SO)
>>> ed in più abbiamo il software di virtualizzazione. Se l'alta
>>> disponibilità (HA) è un requisito importante direi che la
>>> virtualizzazione non migliora la situazione.
>> Mica vero, anzi posso testimoniare il contrario per averlo visto in opera.
>> Il requisito base, ovviamente, e' che devi attrezzare una solida struttura
>> base: server di virtualizzazione multipli in HA con storage in SAN. Ma a
>> quel punto ti puoi sbizzarrire, avendo sistemi virtuali in cluster anche
>> di decine di macchine (non me lo sto inventando), tanto dieci o cento non
>> ti costa un euro in piu' (al contrario del cluster vero).
>> Va da se' che non e' una cosa alla portata dell'aziendina, ma ci sono realta'
>> e realta'.
>
> Si, questo è convincente e completo. Dipende da come funzionano queste
> funzionalità di HA del software di virtualizzazione che aihme' non ho
> avuto modo di vedere all'opera.
> Ora faccio una domanda legata ad un esempio
> che ho in mente: se ho un cluster di macchine fisiche su cui girano n
> macchine
> virtuali, posso stabilire per ogni macchina su che server girare?

Certo che si! E se la macchina (cera) cade i 'suoi' server (virtuali) se
li prendono le altre (vere).

Roberto C.

unread,
Jul 25, 2008, 10:43:09 AM7/25/08
to
Massimo ha scritto:

>
> Questo l'hai visto?
>
> http://punto-informatico.it/2367760/PI/News/VMware-regala-il-suo-hypervisor-leggero/p.aspx
>
No! Davvero una notiziona!

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 10:47:58 AM7/25/08
to
On Fri, 25 Jul 2008 16:00:59 +0200, Romolo (was: Remolo) wrote:


>>> Ma i dischi della SAN li gestisce l'host e tu li vedi sul guest in
>>> modo del tutto trasparente. Dico bene?
>>
>> non abbiamo una san.
>

> si ma e' per dire che SAN iSCSI e' un dato del tutto ininfluente. Vmware
> non ne sa nulla di questa cosa. Lui vede dischi e' basta.

certamente, ma si tratta comunque di un'altra infrastruttura con altre
potenzialità per vmware.

smalldgo

unread,
Jul 25, 2008, 11:32:02 AM7/25/08
to

"Cristian Cudizio" <cristian...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:48227768-a45f-4685...@a3g2000prm.googlegroups.com...

On 25 Lug, 15:44, Sentenza <sente...@STACEPPAosteriafuoriporta.net>
wrote:
>Ora faccio una domanda legata ad un esempio
>che ho in mente: se ho un cluster di macchine fisiche su cui girano n
>macchine
>virtuali, posso stabilire per ogni macchina su che server girare? Il
>software
>di virtualizzazione fornisce in sostanza le classiche funzionalità di
>un cluster
>"attivo-passivo"? L'esempio che ho in mente è quello di un database
>Oracle
>in cluster (RAC) quindi di tipo attivo-attivo, che con una
>configurazione a due
>nodi può essere visto come un compromesso tra HA e scalabilità (anche
>se
>qui alcuni dubitano). Se metto questa architettura all'interno di un
>sistema virtuale
>devo assolutamente evitare che le due macchine virtuali finiscano
>nello stesso
>nodo fisico, altrimenti ho solo sovraccarico e mi conviene lavorare a
>un nodo solo.


Si, tramite dei meccanismi per i quali definisci quante risorse assegnare in
percentuale sul totale delle disponibili.
Se hai, ad esempio, n host fisici, su due di questi host fisici girano i due
server virtuali (uno per host) del RAC, puoi decidere che se cade uno degli
host del RAC automaticamente la macchina virtuale verrà riaccesa (si c'e' un
reboot di mezzo per ovvi motivi) sul nodo che in quel momento ha sufficenti
risorse per garantire il funzionamento in base ai parametri che hai definito
tu per la virtual machine e che avranno priorità rispetto alle altre
eventuali vm che vi girano.
Per assurdo se, in quel momento, la macchina più adatta è quella dove c'e'
già l'altra VM del rac, le due macchine virtuali gireranno sullo stesso host
fisico.
Se una macchina adatta in quel momento non c'e', ne verrà messa a
disposizione una spostando le altre virtual machine su nodi in quel momento
più scarichi sino a quando non si creeranno le condizioni necessarie per
accendere la vm del rac.
Puoi anche configurare il tutto in maniera assolutamente dinamica. La cosa
buffa, in questi casi, è che non sai più su che server fisici girano
determinate VM in quanto è l'infrastruttura stessa che le rimbalza da un
server fisico all'altro in automatico utilizzando le politiche di
allocazione risorse che tu hai definito. Le accendi su un server fisico e
dopo qualche giorno te le trovi su un altro.

Ti assicuro che queste cose, viste dal vivo e senza legger ele brochure o
ascoltare commercialoidi, sono, almeno per me, strabilianti.

P.S.: si quando c'e' vmotion tra un fisico ed un altro di una virtual
machine si perde un ping....


Diego


Fra - Thunderbird!!

unread,
Jul 25, 2008, 1:05:20 PM7/25/08
to
smalldgo ha scritto:

> la maggior parte dei server è stat a"migrata" con da fisico a virtuale.


> la maggior parte dei server era oramai necessario sostituirli
> vista l'obsolescenza di alcuni server fisici, oltre al guadagno in termini
> di disaster prevention e culo coperto, abbiamo avuto anche un aumento delle
> prestazioni in alcuni casi eclatante (job notturni che finiscono in un
> quarto del tempo che prima ci impiegavano sul fisico) in alcuni casi
> sensibile (30/40 % in meno rispetto a prima).

> I nostri obiettivi principali sono stati: l'ha e a seguire l'aumento di
> prestazioni (chiaramente ovvio visto che le macchine core erano macchine che
> nel 2003 erano grosse, ma che oggi....) ed è arrivato anche un
> "significativo" risparmio energetico (tanto per fare il verso alle
> pubblicità): da 7,4 kWh a 3,6kWh....
> Senza dimenticare che da 3 rack 19" profondi 100cm strapieni, siamo passati
> ad un rack 19" 100cm pieno a metà....

Perché avete scelto di virtualizzare invece di aggiornare i server
magari consolidando tutte le istanze sql in un unico cluster e tutti gli
applicativi web sempre in due macchine in bilanciamento di carico?

Mi interesserebbe discutere di questo con qualcuno che ha effettivamente
affrontato l'argomento mettendo da una parte la virtualizzazione su hw
pesante e dall'altra il passaggio a server più economici ma di nuova
generazione.

Hermooz

unread,
Jul 25, 2008, 1:12:52 PM7/25/08
to
On Jul 25, 3:55 pm, rootkit <rootki...@gmail.com> wrote:
>
> ma no, dai, sono soluzioni a problemi diversi...
>
no, il problema è sempre lo stesso, garantire disponibilità di un
servizio in presenza di guasti hardware. Nel caso di un cluster MS,
veritas, RAC o HCMP la soluzione è quella di usare uno strumento
basato su un applicativo che "migra" da un nodo all'altro a seconda
della disponibilità dei suddetti nodi: vmware HA "migra" un intero
server con tutto quello che c'e' sopra a seconda della disponibilità
del nodo esx. La differenza è che la transizione di una macchina
virtuale con vmotion è quasi inavvertibile dai client, mentre ad
esempio con il cluster MS del failover te ne accorgi eccome (se ad
esempio è un cluster sql tutte le transazioni ti muoiono...).

bye!

Massimo

unread,
Jul 25, 2008, 1:10:08 PM7/25/08
to
"Fra - Thunderbird!!" <superv...@NSgmail.com> ha scritto nel messaggio
news:gJnik.4685$0N....@tornado.fastwebnet.it...

> Perché avete scelto di virtualizzare invece di aggiornare i server magari
> consolidando tutte le istanze sql in un unico cluster e tutti gli
> applicativi web sempre in due macchine in bilanciamento di carico?

Te ne dico una io: svariati database SQL Server ognuno sul suo server,
svariati programmi client (spesso VB) che puntano ai DB in questione,
centinaia di client da riconfigurare a manina se gli hostname dei server
dove ci sono i DB dovessero cambiare (inevitabile in un consolidamento
applicativo).

Sì, lo so, è un motivo del cavolo... ma purtroppo a volte è tragicamente
reale.


Massimo

rootkit

unread,
Jul 25, 2008, 1:40:39 PM7/25/08
to
Fra - Thunderbird!! ha scritto:

> Perché avete scelto di virtualizzare invece di aggiornare i server
> magari consolidando tutte le istanze sql in un unico cluster e tutti gli
> applicativi web sempre in due macchine in bilanciamento di carico?

e perchè questa soluzione sarebbe "invece" della virtualizzazione?

Net_Byt

unread,
Jul 25, 2008, 2:33:58 PM7/25/08
to
Fra - Thunderbird!! wrote:

> Perché avete scelto di virtualizzare invece di aggiornare i server
> magari consolidando tutte le istanze sql in un unico cluster e tutti
> gli applicativi web sempre in due macchine in bilanciamento di carico?
>
> Mi interesserebbe discutere di questo con qualcuno che ha
> effettivamente affrontato l'argomento mettendo da una parte la
> virtualizzazione su hw pesante e dall'altra il passaggio a server più
> economici ma di nuova generazione.

effettivamente anche da noi si è valutato questo prima di passare a esx. Nel
2006 c'erano in azienda 4 cluster (a 2 nodi) di SQLserver, il più vecchio
del 2001 , l'ultimo del 2004 (se ricordo bene, ma sono quasi sicuro). Era in
arrivo un nuovo progetto, che avrebbe imposto di prendere un altro cluster
SQL perchè quello predestinato non avrebbe sopportato il nuovo carico di
lavoro. Sul cluster rimasto 'orfano' , si sarebbe potuto migrare le
applicazioni di uno degli altri cluster vecchi, (cose già fatte in passato)
ma questo avrebbe comportato reinstallare, configurare, testare, ecc ...

Inoltre, c'erano tutta una serie di server 'minori' , DC, FAX, macchine di
test, server FTP, ecc ecc ... alcuni su hardaware non proprio ottimale
(alcuni decisamente vecchi !) e altri che erano performanti all'inizio, ma
che poi hanno visto crescere l'utenza/utilizzo e quindi erano decisamente
sottodimensionati. Per finire, c'era la volonta (in azienda) di
centralizzare tutto il parco macchine (non i Pc naturalmente) distribuito
per le filiali nel corso degli anni .

Certo che il costo (ovviamente) è stato più alto dell'acquisto del singolo
cluster, ma virtualizzando si sono migliorate le prestazioni dei 4 cluster
in una volta sola (con grande sollievo di chi li utilizzava, specialmente i
2 più vecchi), abbiamo spento tutta una serie di macchine
vecchie/sottodimensionate, abbiamo potuto aggiungere in questi 2 anni di
utilizzo macchine dedicate a qualche applicazione con grande facilità, ecc
oltre a tutto quello che è già stato scritto su HA ecc ecc. Inoltre, e non
e' cosa da poco per me, siamo passati da un parco macchine con windows2000 e
windows2003 + sql2000 e sql2005 in varie combinazioni , a una uniformità con
win2003 + sql2005 (più poche macchine linux)

In merito a quanto ha detto qualcuno sulle prestazioni: da noi non usiamo
exchange (citato nell'esempio), comunque anche da noi il server SQL più
'carico' non ci ha dato le prestazioni che aspettavamo: niente di grave, ma
ammetto che con quell'hardware mi sarei aspettato qualcosa di meglio (però
non avevo esperienza in merito, forse avevo solo aspettative sbagliate)

my 2 cents

Andrea


ispas

unread,
Jul 25, 2008, 2:48:55 PM7/25/08
to
Fra - Thunderbird!! wrote:

> Cmq mi pare si stia tornando indietro di qualche anno... abbiamo
> convinto i clienti a passare ad architetture distribuite con server
> snelli, economici e veloci e ora li stiamo convincendo a tornare
> indietro, a prendere macchine pachidermiche e potentissime per poi
> frazionarle con tanti sistemi virtuali....

Già. Magari se la divisione tra server fisici e virtuali è fatta con il
giusto equilibrio va anche bene, è sempre una possibilità in più.

NC

unread,
Jul 26, 2008, 1:39:12 AM7/26/08
to

Ocio che stai confondendo due concetti:

-il vMotion permette di migrare a caldo una macchina attiva da un
nodo all'altro in tempi rapidi e senza impatto sui servizi. Nela sua
"evoluzione" DRS si puo' impostare delle regole in modo che in maniera
automatico le risorse vengano distribuite sui diversi nodi per
sfruttarli al meglio (leggasi Vmware provvede in autonomia, secondo
certe policy, a migrare le macchine da un nodo all'altro per ripartire
i carichi). Questa operazione viene fatta manualmente (vMotion) o in
automatico (DRS) ma in regime di funzionamento *NORMALE*.
Queste operazioni tornano comode per far manutenzione dell'hardware
fisico (aggiornamenti sw/hw/fw) o per far fronte a guasti non bloccanti
(che so una scheda di rete spanata, se sei su un sistema ridondato)
senza impattare sulla disponibilita' di servizi ma in caso di crash
dell'host (cosa purtroppo capitatami) nulla possono fare

-l'HA di vmware provvede invece, in caso di *crash* di uno degli host
fisici, a riaccendere tutte le VM che stavano girando su quel nodo
su un altro nodo.
Cio' vuol dire che se ti esplode uno dei server ESX le macchine
virtuali (che ocio, sono crashate anche loro!) vengono *riaccese*
sul secondo nodo. In questo caso hai un vero e proprio downtime/failure
dei servizi. Questo tipo di HA comunque torna molto utile (puoi in
sostanza ridondare anche servizi meno critici che altrimenti
probabilmente non avresti "protetto") ma

Queste cose c'erano gia' dalla versione 3.0 dell'ESX, tra le ultime
novita' della 3.5 hanno introdotto lo storage vMotion (relocation di
una VM da uno storage all'altro a caldo, non l'ho ancora provata) e
a quanto mi pareva di aver letto stavano lavorando a un sistema
(non ricordo il nome preciso) in cui si faceva girare una macchina
critica *contemporaneamente* su due host fisici (in sostanza usano
lo stesso meccanismo del vMotion per "duplicarla" nella memoria
dell'altro per cui in caso di crash del primo la macchina resta
su con le sue transazioni senza problemi.

Non penso tu intendessi questa ultima opzione visto che, se non
mi son perso qualcosa, non e' ancora stata rilasciata (speriamo bene)

In questo caso allora si' quella tecnologia protegge ancor di piu'
(ovviamente non da crash dello storage ma... mi tocco :D)

ciao!

ispas

unread,
Jul 26, 2008, 3:56:46 PM7/26/08
to
Cristian Cudizio wrote:

> Come ha gia detto Massimo, la virtualizzazione è una cosa
> interessante,
> il problema sono appunto quelli che credono sia una moda e la vendono
> come panacea di tutti i mali. Io sull'utilizzo in certi ambienti di
> produzione
> sono ancora molto scettico.

Io però aggiungerei ai vantaggi un uso, diciamo, meno ortodosso di
quelli finora elencati.
Infatti non ci dimentichiamo che Java ha avuto successo in ambito
enterprise perchè si propone come ambiente applicativo estremamente
portabile e sicuro tramite la sua macchina virtuale. Ripeto: virtuale..
:-)
Voglio dire che la VM Java duplica molte parti del s.o. allo scopo di
svincolare l'applicativo dal s.o. stesso. Di modo che basta usare un
ambiente di virtualizzazione dell'intero s.o. per ottenere una VM
applicativa enormemente più potente di quella di Java.
Certo, ad oggi far girare ogni applicativo dentro la sua VM con la
copia dedicata del s.o. è troppo oneroso. Ma con il solito
miglioramento dell'hw la cosa diventerà fattibile entro breve tempo.
E' una possibilità che non trascurerei.

Massimo

unread,
Jul 26, 2008, 11:54:52 PM7/26/08
to
"ispas" <gid...@interfree.it> ha scritto nel messaggio
news:488b817e$0$1080$4faf...@reader1.news.tin.it...

> Io però aggiungerei ai vantaggi un uso, diciamo, meno ortodosso di
> quelli finora elencati.
> Infatti non ci dimentichiamo che Java ha avuto successo in ambito
> enterprise perchè si propone come ambiente applicativo estremamente
> portabile e sicuro tramite la sua macchina virtuale. Ripeto: virtuale..
> :-)
> Voglio dire che la VM Java duplica molte parti del s.o. allo scopo di
> svincolare l'applicativo dal s.o. stesso. Di modo che basta usare un
> ambiente di virtualizzazione dell'intero s.o. per ottenere una VM
> applicativa enormemente più potente di quella di Java.
> Certo, ad oggi far girare ogni applicativo dentro la sua VM con la
> copia dedicata del s.o. è troppo oneroso. Ma con il solito
> miglioramento dell'hw la cosa diventerà fattibile entro breve tempo.
> E' una possibilità che non trascurerei.

...?
Quale sarebbe il tuo punto, esattamente?


Massimo

NC

unread,
Jul 27, 2008, 3:13:14 AM7/27/08
to
Romolo (was: Remolo) wrote:
>
> Questo e' verissimo, ma difficilmente vedrai 10 server cadere tutti
> insieme ;)

se salta la corrente ne vedi cadere anche 100 :D


(ovviamente ci sono gli ups, le doppie linee, i gruppi elettrogeni, ma
il pericolo e' sempre li' dietro l'angolo... :P)

NC

unread,
Jul 27, 2008, 3:15:06 AM7/27/08
to
Roberto C. wrote:
>
> ma proprio con la versione server o la esx? No perchè comincio a
> riconsiderare un prodotto considerato un giocattolo solo perchè era
> gratuito!!

Considera che fino a qualche anno fa Vmware Server si chiamava GSX e
lo vendevano non proprio per due euro...

NC

unread,
Jul 27, 2008, 3:22:59 AM7/27/08
to
Cristian Cudizio wrote:
> Ora faccio una domanda legata ad un esempio
> che ho in mente: se ho un cluster di macchine fisiche su cui girano n
> macchine
> virtuali, posso stabilire per ogni macchina su che server girare? Il
> software
> di virtualizzazione fornisce in sostanza le classiche funzionalità di
> un cluster
> "attivo-passivo"? L'esempio che ho in mente è quello di un database
> Oracle
> in cluster (RAC) quindi di tipo attivo-attivo, che con una
> configurazione a due
> nodi può essere visto come un compromesso tra HA e scalabilità (anche
> se
> qui alcuni dubitano). Se metto questa architettura all'interno di un
> sistema virtuale
> devo assolutamente evitare che le due macchine virtuali finiscano
> nello stesso
> nodo fisico, altrimenti ho solo sovraccarico e mi conviene lavorare a
> un nodo solo.
> Spero di essermi spiegato in modo comprensibile...

si, puoi dirgli "queste due macchine non dovranno mai stare sullo stesso
nodo" cosi' come puoi dirgli "in caso di crash fisico queste
macchine lasciale spente, queste invece riaccendile" e se non erro puoi
anche dirgli in che ordine.

NC

unread,
Jul 27, 2008, 3:28:22 AM7/27/08
to
Hermooz wrote:
> On Jul 25, 12:51 pm, "Roberto C." <roberto...@xxxtiscalinet.it> wrote:
>> Hermooz ha scritto:> On Jul 24, 9:35 pm, "Roberto C." <roberto...@xxxtiscalinet.it> wrote:
>
>> per quanto riguarda esx sono d'accordo, ma l'altro confronto me lo devi
>> fare con il portafoglio in mano e comunque gli iSCSI funzionano.
>
> non dico che non funzionino, ma appena cominci a metterci su un po' di
> carico le performance diventano quelle di un dischino USB...

giusto per sapere, queste considerazioni su che "target" iSCSI e con
che tipo di uso sono stati fatti?

tra l'altro a quanto ho potuto osservare finora nella mia esperienza
la Virtual Infrastructure di Vmware non mette particolarmente sotto
torchio lo storage..

ispas

unread,
Jul 27, 2008, 8:39:35 AM7/27/08
to
Massimo wrote:

> Quale sarebbe il tuo punto, esattamente?

Il punto sarebbe che Java andrebbe a perdere il vantaggio di essere
l'unico linguaggio/piattaforma applicativa veramente portabile.
Io azienda posso realizzare il mio applicativo come mi pare, pure in
Algol, e poi metterlo dentro una VM dedicata, di VMWare od altro, con
il suo s.o.

Massimo

unread,
Jul 27, 2008, 8:43:35 AM7/27/08
to
"ispas" <gid...@interfree.it> ha scritto nel messaggio
news:488c6c87$0$40313$4faf...@reader5.news.tin.it...

>> Quale sarebbe il tuo punto, esattamente?
>
> Il punto sarebbe che Java andrebbe a perdere il vantaggio di essere
> l'unico linguaggio/piattaforma applicativa veramente portabile.

...lo è mai stato davvero?


Massimo

CharmedQuark

unread,
Jul 27, 2008, 9:32:23 AM7/27/08
to
Massimo wrote:
> A mio parere invece c'è un problema strutturale: alcuni applicativi sono
> virtualizzabili, altri sono inerentemente meno indicati. Un applicativo
> come Exchange, che fa pesante uso di RAM e I/O su disco, mi sembra
> intrinsecamente sconsigliabile da virtualizzare.

Sara' propaganda, ma a Palo Alto non sono d'accordo con te: ;-)
http://www.vmware.com/company/news/releases/ibm_exchange_vmworld.html

In linea generale, sono d'accordo quando dici che un'applicazione che fa
un uso intensivo di una risorsa hardware (RAM, dischi, CPU, rete) non
si presta molto ad essere virtualizzata, pero' bisogna quantificare cosa
si intende per "uso intensivo".
A.

CharmedQuark

unread,
Jul 27, 2008, 9:33:09 AM7/27/08
to
Bob wrote:
> in caso di
> guasto di un server fisico le macchine che giravano su di lui vengono
> vengono girate in automatico sugli altri server fisici garantendo la
> continuità di servizio (anche se per il server virtuale non è proprio così
> indolore in quanto equivale a un crash e a un reboot) rendendo superflui i
> cluster.

Questo no, VMware HA funziona in caso di guasto a un server fisico, ma
non garantisce la continuita' di servizio nel caso che un'applicazione
non sia disponibile.
A.

CharmedQuark

unread,
Jul 27, 2008, 9:33:23 AM7/27/08
to
Roberto C. wrote:
> No perchè mettendo su un bel serverino con debian e VMware server si può
> svecchiare un bel po' di hardware senza pagare un euro di licenza.

Il problema principale e' che VMware Server gira in user mode, quindi
l'overhead dovuto alla virtualizzazione e' sensibilmente maggiore. A
quel punto perche' non considerare Xen o altre soluzioni open source?
A.

CharmedQuark

unread,
Jul 27, 2008, 9:33:40 AM7/27/08
to
Cristian Cudizio wrote:
> Io sull'utilizzo in certi ambienti di produzione
> sono ancora molto scettico. L'unico vantaggio vero e incontestabile è
> il risparmio di spazio nelle sale macchine e il risparmio di energia
> quando applicato su dimensioni come quella descritta da Diego.

Non sono molto d'accordo e non voglio elencare tutti gli altri vantaggi,
ne cito solo uno (piuttosto interessante): la semplificazione delle
procedure di DR.

Infatti, con software di terze parti (come ad es. Vizioncore
vReplicator) puoi creare una "replica" di una VM in un altro DC e
aggiornarla a un intervallo prefissato di tempo (ad es. ogni 15 minuti,
ogni ora, o una volta al giorno).

Il software ovviamente riconosce e copia solo i blocchi dei dischi che
sono stati modificati dall'ultima sincronizzazione.
A.

Massimo

unread,
Jul 27, 2008, 9:41:50 AM7/27/08
to
"CharmedQuark" <do-not...@nospam.gi> ha scritto nel messaggio
news:g6htda$cjo$1...@aioe.org...

>> A mio parere invece c'è un problema strutturale: alcuni applicativi sono
>> virtualizzabili, altri sono inerentemente meno indicati. Un applicativo
>> come Exchange, che fa pesante uso di RAM e I/O su disco, mi sembra
>> intrinsecamente sconsigliabile da virtualizzare.
>
> Sara' propaganda, ma a Palo Alto non sono d'accordo con te: ;-)
> http://www.vmware.com/company/news/releases/ibm_exchange_vmworld.html

Non è molto imparziale chiedere all'oste se il vino è buono ;-)

> In linea generale, sono d'accordo quando dici che un'applicazione che fa
> un uso intensivo di una risorsa hardware (RAM, dischi, CPU, rete) non si
> presta molto ad essere virtualizzata, pero' bisogna quantificare cosa si
> intende per "uso intensivo".

Io un database da centinaia di GB con migliaia di utenti lo chiamo "uso
intensivo" :-)


Massimo

ispas

unread,
Jul 27, 2008, 2:20:37 PM7/27/08
to
Massimo wrote:

> > Il punto sarebbe che Java andrebbe a perdere il vantaggio di essere
> > l'unico linguaggio/piattaforma applicativa veramente portabile.
>

> ...lo č mai stato davvero?

Abbastanza. Certo piů comodamente di altri, con la sua ricompilazione
automatica.

beccoblu

unread,
Jul 27, 2008, 2:56:46 PM7/27/08
to
Il Thu, 24 Jul 2008 21:43:01 +0200, Fra - Thunderbird!! ha scritto:

> La versione seria di VMWare non è gratuita.

dipende cosa intendi per seria. vmware server (free) di per sé per "girare"
e basta non ha nessuna particolare mancanza...

> Cmq mi pare si stia tornando indietro di qualche anno... abbiamo
> convinto i clienti a passare ad architetture distribuite con server
> snelli, economici e veloci e ora li stiamo convincendo a tornare
> indietro, a prendere macchine pachidermiche e potentissime per poi
> frazionarle con tanti sistemi virtuali....

più snello di così: il server sta in una cartellina su disco :-)

a parte gli scherzi, è vero, anche a me sembra un buffo ritorno ai
"mainframe" eheh... in realtà a livello di "robustezza" del sistema un
server virtualizzato ti offre la possibilità di ripristino immediato in
caso di hardware failure, anche su macchine assolutamente non pensate per
fare da server... conosco realtà in cui si usa un singolo pc (normalissimo,
niente ridondanza dei dischi, niente di niente da "server") con su una
singola macchina virtuale che gira e fa da server per l'azienda...

d.

--
Chi pesta i piedi fa tamburo del mondo. (Ivan il poeta)
### http://www.pilardeimeli.net/blog

Fra - Thunderbird!!

unread,
Jul 27, 2008, 3:02:35 PM7/27/08
to
beccoblu ha scritto:

> dipende cosa intendi per seria. vmware server (free) di per sé per "girare"
> e basta non ha nessuna particolare mancanza...

Ho scoperto che ora è gratuita pure la versione figa :)

> a parte gli scherzi, è vero, anche a me sembra un buffo ritorno ai
> "mainframe" eheh... in realtà a livello di "robustezza" del sistema un
> server virtualizzato ti offre la possibilità di ripristino immediato in
> caso di hardware failure

Questo ce l'hai cmq anche su architetture distribuite!

Sinceramente io l'unica utilità della virtualizzazione che vedo è il
disaster recovery (tenere il dr in un altro ced/palazzo/città
utilizzando soluzioni particolari per creare immagini dei server di
produzione costantemente aggiornate sul sito remoto)

Mettere in piedi una soluzione completamente virtuale la vedo come
estremo tentativo nel caso in cui non fosse possibile consolidare tutti
i servizi erogati su macchine HA di nuova generazione.

Massimo

unread,
Jul 27, 2008, 2:53:11 PM7/27/08
to
"ispas" <gid...@interfree.it> ha scritto nel messaggio
news:488cbc75$0$18149$4faf...@reader3.news.tin.it...

>> > Il punto sarebbe che Java andrebbe a perdere il vantaggio
>> > di essere l'unico linguaggio/piattaforma applicativa veramente
>> > portabile.
>>

>> ...lo è mai stato davvero?
>
> Abbastanza. Certo più comodamente di altri, con la sua
> ricompilazione automatica.

Già, peccato che le differenze tra le VM prima e tra gli application server
poi rendano piuttosto aleatoria l'eventualità che un programma Java non
banale sopravviva ad uno spostamento...


Massimo

Cristian Cudizio

unread,
Jul 28, 2008, 2:49:46 AM7/28/08
to


Su questo punto però secondo me vai fuori tema. Secondo me il fatto
di Java multi piattaforma rimane. Il fatto è che molte aziende hanno
le
loro fisime (più comunemente chiamati "standard aziendali" per cui
vogliono scegliere loro il sistema operativo su cui la tua
applicazione gira
ed allora molte aziende si sono messe a usare java per superare questo
ostacolo. La fisima troverebbe giustificazione nel fatto di avere ad
esempio un solo sistema operativo, che sia Win, AIX, HP-UX o quel che
vuoi, il vantaggio sarebbe quello di non dover aver in casa n esperti
per ogni
SO.

Saluti
Cristian

Cristian Cudizio

unread,
Jul 28, 2008, 3:07:30 AM7/28/08
to
On 27 Lug, 20:56, beccoblu


A questo punto la domanda che mi pongo è: vi sono prodotti
concorrenziali a VMWare? Come ho già detto qualche mese
fa ho provato XEN, ma di suo ha solo le funzionalità base. Oracle
vende Oracle VM, un sistema di virtualizzazione basato su XEN, ma,
almeno quando è uscito non mi pare avesse funzionalità di HA
lontanamente
simili a quelle di VMWare qui descritte.

Voglio di nuovo lanciare il sassolino nello stagno perchè ad esempio
in
un intervento di "Fra - Thunderbird!!" chiedeva perchè non
consolidare
tutti i database e per quanto possibile le applicazioni. Io dico, in
questo
il vantaggio sarebbe in un gestione software molto più semplice. E'
ripeto:
siamo sicuri che costino meno 3/4 serveroni piuttosto che una decina
di blade?
Sono così pessimista perchè vivo in una realtà dove un investimento
per
il rinnovo completo dell'hardware è una proposta indecente e
impresentabile e
la tranquillità del sistemista non viene considerata.

Come ho già detto io lavoro con database Oracle e il RAC di Oracle
viene
pubblicizzato per avere caratteristiche di scalabilità e HA. Cioè
Oracle dice,
invece di avere 35 server con 35 database fai un bel RAC con n nodi e
ottieni,
con gli strumenti di RAC l'ottimizzazione dell'hardware, la corretta
ripartizione
delle risorse e l'alta disponibilità ... e il supporto. Non so per le
altre applicazioni,
ma oracle non supporta i suoi prodotti su sistemi di virtualizzazione
che non
siano il proprio. Il che significa che se il database che gira su un
sistema
virtuale da un problema e tu apri una chiamata, Oracle ti dice:
"riproduci il
problema su hardware fisico e non virtuale e poi ti aiutiamo.


Saluti
Cristian
http://cristiancudizio.wordpress.com


smalldgo

unread,
Jul 28, 2008, 3:37:01 AM7/28/08
to

"Fra - Thunderbird!!" <superv...@NSgmail.com> ha scritto nel messaggio
news:gJnik.4685$0N....@tornado.fastwebnet.it...

>
> Perché avete scelto di virtualizzare invece di aggiornare i server magari
> consolidando tutte le istanze sql in un unico cluster e tutti gli
> applicativi web sempre in due macchine in bilanciamento di carico?

ottima domanda, la stessa che ci siamo posti.
Le risposte che ci siamo dati sono state le seguenti:
1) un cluster SQL adatto a reggere i veri db ci sarebbe costato un botto tra
ferro e licenze, senza dimenticare che la SAN almeno ci sarebbe servita
2) perchè i vari fornitori degli applicativi vogliono il loro bel serverino
SQL separato dagli altri (si, qui ci sarebbe da discutere lo so)
3) perchè riconfigurare tutto l'ecosistema di integrazioni tra gli
applicativi avrebbe voluto dire spendere $(cifrona) in consulenze per
rimaneggiare tutto (linked server, condivisioni di scambio, ecc.)
4) reitera più o meno da 1 a 3 per la parte web
5) in azienda NON c'e' competenza sullo sviluppo, tutto cio' che abbiamo è
stato sviluppato e viene gestito da fornitori esterni
6) non ho ancora scoperto tutti i, chiamiamoli, trucchi che si sono
inventati negli anni per far funzionare tutto (funzionare.. parola grossa,
diciamo far star in piedi in qualche modo)


>
> Mi interesserebbe discutere di questo con qualcuno che ha effettivamente
> affrontato l'argomento mettendo da una parte la virtualizzazione su hw
> pesante e dall'altra il passaggio a server più economici ma di nuova
> generazione.

Ciao
Diego


smalldgo

unread,
Jul 28, 2008, 3:37:47 AM7/28/08
to

"Massimo" <bar...@mclink.it> ha scritto nel messaggio
news:g6d1dj$1uk1$1...@newsreader1.mclink.it...


già e se fai i conticini su carta da formaggio serva rischi di scoprire che
ti costa meno virtualizzare....

Diego


Net_Byt

unread,
Jul 28, 2008, 1:51:25 PM7/28/08
to
ispas wrote:
> Massimo wrote:
>
>>> Il punto sarebbe che Java andrebbe a perdere il vantaggio di essere
>>> l'unico linguaggio/piattaforma applicativa veramente portabile.
>>
>> ...lo è mai stato davvero?
>
> Abbastanza.

LOL :-)

Andrea


Net_Byt

unread,
Jul 28, 2008, 1:54:03 PM7/28/08
to
smalldgo wrote:

> 2) perchè i vari fornitori degli applicativi vogliono
> il loro bel serverino SQL separato dagli altri (si, qui ci sarebbe da
> discutere lo so)

E' una cosa diffusa ... ma ti dirò di più: a volte si è costretti a fare
questo, per evitare che poi si rimpallino le responsabilità da uno
all'altro.

> Ciao
> Diego

Andrea


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