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anna pizzuti

unread,
Mar 21, 2009, 2:53:05 PM3/21/09
to
Si erano vergognati anche loro (o, almeno, una parte di loro) di quello che
stavano facendo. Ma, a quanto pare, nonostante le rassicurazioni, il
"rischio fiducia" sul decreto sicurezza è più vicino. Nonostante le
rassicurazioni. Che poi, a pensarci bene, delineavano uno scenario anche
peggiore. "Non c'è obbligo di denuncia o di segnalazione: la farà solo chi
vorrà" come a dire: se proprio uno non trattiene i propri istinti o
frustrazioni, può sfogarli.
Ed è suonata la campana anche per gli insegnanti. In quanto pubblici
ufficiali, se la clandestinità è un reato, sono costretti a denunciarla. Di
fatto, potrebbero anche incorrere nel reato di omissione di atti di ufficio,
se si rifiuteranno. E non c'è possibilità di obiezione di coscienza.
La si può rigirare come si vuole, si può minimizzare, ma le varie norme del
decreto si incatenano l'una all'altra.
Reato clandestinità vuol dire che non si iscrivono i figli nemmeno
all'anagrafe. E poi si fa finta di indagare sui bambini scomparsi nei vai
CTP. Reato clandestinità, unito all'abolizione della tutela del segreto
nelle cure vuol dire che non si andrà più nemmeno al pronto soccorso. E
nemmeno a scuola, ovviamente.
Per motivi che non sto a dire, negli ultimi anni ho studiato
approfonditamente le vicende degli ebrei stranieri che - o residenti o
profughi dal nazismo - vivevano in Italia negli anni trenta e che poi, allo
scoppio della guerra, furono internati nei vari campi o nelle località.
Molti di loro, insieme agli ebrei italiani, furono serviti su un piatto
d'argento ai nazisti, visto che già dal 33 furono schedati e rischedati, e
censiti, prima, appunto, di essere rinchiusi. Eppure, durante l'internamento
ed anche sotto la cosiddetta repubblica di Salò, ebbero garantite (secondo
il capriccio della burocrazia, ovviamente) le cure mediche di base. E furono
proprio i medici che contribuirono a salvarne tantissimi o a tutelare un
minimo di diginità personale di molti di loro.
Non è un paragone estremo, quello che sto facendo. Come furono in pochi a
vedere allora, altrettanto in pochi, mi sembra, siamo diventati adesso.
E quando si celebra la giornata della memoria, e tutti a ripetere: perchè
questo non accada mai più, si pensa ai lager ( e come è facile, come mette a
posto la coscienza) e non , evidentemente, a quanto altro si può fare,
quando l'animo, oltre che il cervello, si chiude. E diventa ottuso.
Anna


elan

unread,
Mar 21, 2009, 3:49:33 PM3/21/09
to
anna pizzuti ha scritto:

> E non c'è possibilità di obiezione di coscienza.

Quella c'è sempre.

FatherMcKenzie

unread,
Mar 21, 2009, 3:54:38 PM3/21/09
to
anna pizzuti ha scritto:

> E non c'è possibilità di obiezione di coscienza.

Quella rimane. Ti ricordo che l'obiezione di coscienza al servizio
militare esisteva molto prima che una legge la riconoscesse, permettendo
a chi la praticava di evitare la galera.

--
Egerthésontai gàr pseudóchristoi kaì pseudoprofêtai, kaì dósousin semeîa
megála kaì térata hóste planêsai, ei dunatón, kaì toùs eklektoús:
idoù proeíreka humîn. (Euaggélion katà Matthaîon 24,24-25)
surgent enim pseudochristi et pseudoprophetae et dabunt signa magna
et prodigia ita ut in errorem inducantur, si fieri potest, etiam
electi: ecce praedixi vobis

G&E

unread,
Mar 22, 2009, 1:37:32 AM3/22/09
to

"anna pizzuti" <annap...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:lIaxl.288950$FR.5...@twister1.libero.it...

> Ed è suonata la campana anche per gli insegnanti. In quanto pubblici
> ufficiali, se la clandestinità è un reato, sono costretti a denunciarla.
> Di fatto, potrebbero anche incorrere nel reato di omissione di atti di
> ufficio, se si rifiuteranno. E non c'è possibilità di obiezione di
> coscienza.

Tutti a caccia del clandestino.
Nasceranno altre figure-obiettivo, cacciatori di peones.
Che bella la scuola...


antoniovigilante

unread,
Mar 22, 2009, 5:13:56 AM3/22/09
to

"anna pizzuti" <annap...@libero.it> ha scritto

> E quando si celebra la giornata della memoria, e tutti a ripetere: perchè

> questo non accada mai più, si pensa ai lager ( e come è facile, come mette
> a posto la coscienza) e non , evidentemente, a quanto altro si può fare,
> quando l'animo, oltre che il cervello, si chiude. E diventa ottuso.

Grazie per questo intervento.

a.


sandra

unread,
Mar 22, 2009, 6:41:16 AM3/22/09
to

carmine

unread,
Mar 25, 2009, 9:28:50 AM3/25/09
to
anna pizzuti ha scritto:

> Ed è suonata la campana anche per gli insegnanti. In quanto pubblici
> ufficiali,

non siamo pubblici ufficiali.

idel...@hotmail.it

unread,
Mar 25, 2009, 1:28:04 PM3/25/09
to

> non siamo pubblici ufficiali.

...PURTROPPO!!!!!!!!

carmine

unread,
Mar 25, 2009, 5:36:14 PM3/25/09
to
idel...@hotmail.it ha scritto:

>
>> non siamo pubblici ufficiali.
>
>
>
> ...PURTROPPO!!!!!!!!

in questo caso, per fortuna.

Archis

unread,
Mar 26, 2009, 2:56:42 PM3/26/09
to
carmine wrote:

> non siamo pubblici ufficiali.

Questa è la settimana delle novità. Ingiustificate. Prima quello della
non-titolarità, e senza un briciolo di norma a supporto, adesso, nemmeno
la pubblica funzione? Ma che hanno cambiato la Costituzione, o cosa? Io
pubblico ufficiale lo sono ancora, nelle modalità che la giurisprudenza ha
già consolidato, se tu non lo sei più, dicci pure il perché, o cosa
diamine è successo...

carmine

unread,
Mar 26, 2009, 7:11:06 PM3/26/09
to
Archis ha scritto:

quando siamo docenti siamo incaricati di pubblico servizio, diventiamo
pubblici ufficiali solo quando veniamo nominati membri delle commissioni
degli esami di stato.

non è una cosa nuova, da almeno 20 anni è così.

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