prossimo w.e. in Alsazia. Se qualcuno ha qualche dritta per cantine,
enoteche o ristoranti gli sono grato.
Mike forse aveva già postato qualcosa che mi ero pure scaricato ma ... lost
!
Grazie
Danilo
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Raffaele
Navig
"Mike Tommasi" <gar...@tommasi.org> ha scritto nel messaggio
news:mjpku056559eonm9e...@4ax.com...
> On Sun, 16 Jan 2005 12:16:58 GMT, mcta...@libero.it (danilo) wrote:
>
>>Ciao
>>
>>prossimo w.e. in Alsazia. Se qualcuno ha qualche dritta per cantine,
>>enoteche o ristoranti gli sono grato.
>>Mike forse aveva già postato qualcosa che mi ero pure scaricato ma ...
>>lost
>>!
>
> Una novita, il mio amico Henri Gagneux, ex-chef di La Petite Palette a
> Neuf-Brisach, ora si e' trasferito alla
>
> Auberge du Père Floranc
> 9, rue Herzog
> 68920 WETTOLSHEIM
> Tel +33-3 89 80 79 14 - Fax +33-3 89 79 77 00
>
> Hanno pure 23 camere... e' sulla strada del vino non lontano da
> Colmar.
>
>
>
> Mike Tommasi, Six Fours, France
> email link http://www.tommasi.org/mymail
Ciao
no, non ancora. Condizioni meteo avverse e un po' di altri casini ni hanno
spostato il we a Febbraio.
... non vedo l'ora !
Grazie
Ciao
> Danilo
> --------------------------------
> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
un altro, più recente, agosto 2004
Di ritorno da un giretto al Nord, vorrei riportare un po' di impressioni.
Germania: così come da noi e in Francia, il 2003 è stata una annata molto
calda, dando così vita a vini magari opulenti al naso ma meno equilibrati
del solito in bocca, specialmente nella Mosella, zona che soffre (o gode,
dipende dalle annate) maggiormente, rispetto a Saar, Ruwer e Nahe la
maggiore insolazione. Era dal 1921 che non c'era un numero così alto di
ore di sole, e questo ha creato qualche difficoltà rispetto agli standard
abituali. Acidità in ribasso evidente (nel 2003 è stata perfino permessa
la acidificazione ma nessuno dei produttori al vertice l'ha adottata),
grado alcoolico leggermente più alto del solito e quindi, talvolta,
sensazione di vini meno vibranti e freschi del solito, con note tropicali
già evidenti, a sottolineare una minore propensione all'invecchiamento.
Come ho già avuto modo di scrivere, la sapienza dei validi (e talvolta
mitici) produttori di queste latitudini sta nel creare comunque la magica
alchimia acidità-frutto-dolcezza a prescindere dalle condizioni più o meno
avverse.
Qualche produttore visitato (e solo Riesling):
Vollenweider (Traben Trarbach - Mosella): stella emergente della
Mittelmosel (media Mosella), unanimamente riconosciuto al vertice nelle
annate 2000 e 2001. Si tratta di un giovanotto svizzero che si è venduto
anche la camicia per acquistare un vigneto abbandonato e posto in vendita,
il Wolfer Goldgrube, con (felici) esperimenti di vinificazione separata
per le parcelle più significative. Vini molto minerali e con acidità
salvaguardata in modo esemplare. Kabinett e Spatlese gradevolissimi (pur
se assaggiati a temperatura appena fresca), Auslese stratosferico per
compiutezza ed equilibrio. Miglior vino lo Spatlese Goldkapsel (capsula
dorata), una selezione non necessariamente uguale nel tempo, ma decisa a
giudizio del produttore.
Willi Schaefer (Graach - Mosella): Epico produttore, interprete indiscusso
degli altrettanti indiscussi Graacher Himmelreich e Graacher Domprobst,
vigneti tra i più vocati e scenografici della Mosella, con punte di 70° di
pendenza, praticamente a strapiombo sul villaggio e sul fiume. Prezzi da
non credere, almeno fino all'Auslese. Kabinett cristallino, meno dolce di
altri produttori. Spatlese monumentale: pietra focaia, piccola pasticceria
e pesca al naso, acidità chirurgica a sorreggere un emozionante mix di
minerali, ancora pesca e fragoline. Ardesia liquida, da svuotare la
cantina, a una dozzina di euro a bottiglia. Auslese all'altezza, ma un
filino meno vibrante.
Donnhoff (Oberhausen - Nahe): considerato tra i primi 3 - 4 produttori di
vini dolci al mondo, Helmuth Donnhoff è un signore gioviale e
chiacchierone che, da bravo ed operoso teutone, ogni anno rinnova una
piccola parte dei suoi vigneti per non avere drammatici problemi di
reimpianto nei prossimi anni. Tutti i vini segnati da estrema mineralità
(terreni in parte di ardesia e in parte vulcanici) e dialogo
acidità-dolcezza perfetto. In tre ore di degustazione abbiamo assaggiato
16 vini dai nomi impronunciabili e ripidissimi e alla fine scegliere
l'assortimento per la scatola da portare via è stata durissima.
Facilissimo è stato invece rinunciare agli Eiswein (indimenticabili però,
con persistenza misurabile in decine di minuti) da 100 euro per la mezza
bottiglia.
Emrich-Schonleber (Monzing - Nahe): bella sorpresa, non lo avevo mai
considerato ma i miei amici crucchi hanno insistito per andare, e hanno
fatto bene, soprattutto per il livello delle due Auslese. In pratica delle
Beerenauslese declassificate e, nel caso dell'Auslese Monzinger Halenberg,
totalmente botritizzata. Wow, che vino. Lunghissimo, minerale, denso ed
invitante, con la botrite a dettare i passaggi, ma senza la pesantezza che
talvolta questo comporta. Diciassette euro, scatola nel bagagliaio e se ne
riparla tra una dozzina d'anni.
Prezzi medi: Kabinett 8 - 10 euro, Spatlese 12 - 19 euro, Auslese 17 - 25
euro. Beerenauslese, Trockenbeerenauslese e Eiswein da mutuo.
Alsazia: Che tonfo, il 2003. Non ho mai trovato vini così piatti e
stucchevoli. Monocordi al naso e sciropposi in bocca. Per la prima volta
sono uscito a mani vuote da produttori che amo, come Mittnacht-Klack a
Riquewihr e Burn a Gueberschwihr, e non è facile - si fa la figura dello
scroccone, ma tant'è. Però, mi sono rifatto da:
Albert Mann (Wettolsheim): vini splendidi, una garanzia. Gewurztraminer
Grand Cru Steingrubler e Grand Cru Furstentum Vieilles Vignes (entrambi
2002) favolosi, lunghissimi e profondi. Gewurztraminer Grand Cru
Furstentum Selection de grains nobles stratosferico. Acidità perfetta,
densità e aromaticità alle stelle. Buono come un Eiswein ma ad un quarto
del prezzo.
Albert Boxler (Niedermorschwihr). Novità per me, e lentezza per loro,
visto che hanno solo bottiglie 2001 e 2002. Pinot blanc 2002 ottimo,
profumato e fresco. Ce n'è anche una selezione dal Grand Cru Brand, più
lungo e minerale. Riesling Grand Cru Sommerberg 2002 e ritrovo l'Alsazia.
Profumi a ventaglio, profondi, e metallo liquido in bocca. Persistenza,
struttura e acidità da manuale. Grandi possibilità di evoluzione. Tokay -
Pinot Gris Grand Cru Brand Vendanges Tardives 2001. Forse, il Vino di
questo viaggio (se la gioca con l'Eiswein 2002 di Donnhoff, ma costa quasi
uno zero in meno): difficile staccare il naso dal bicchiere, carnosità e
dolcezza insieme, in bocca lunghissimo, con tutti i frutti maturi e dolci
possibili messi in riga da una acidità equilibrata. Bum. Diciannove euro
per 500 ml.
Schoffit (Colmar) Era pomeriggio tardissimo ma volevo andare da loro
perchè un paio di mesi fa in un ristorante di Crodo, vicino a Domodossola,
mi aveva impressionato il Pinot Blanc Cuvee Caroline 2000, monumento di
eleganza. Erano già chiusi (e forse a cena) ma mi hanno permesso di
assaggiare almeno il PB, che ora si chiama Vieilles Vignes. Ottimo, fresco
e varietale, da attendere almeno tre o quattro anni. Otto euro.
A margine: in un negozio di Ribeauvillè ho preso un paio di bottiglie di
Trimbach che, bevute in loco, si sono rivelate disastrose. Pinot Noir
2001, del tutto evoluto e spiacevole in bocca. Pinot Gris Vendanges
Tardives 1997: per piattezza e inconsistenza mi ha tristemente ricordato
il Privilegio di Feudi San Gregorio. Peccato. Speriamo che il Riesling
Cuvée Frederic Emile 2000 sia all'altezza, ma potrò dirlo tra 7-8 anni.
Non mi resta che ri-consigliare queste due zone per piacevoli e rilassanti
vacanze, anche per chi non ha il vino come priorità.
Navig
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
SI PARTE!!
Scusa Navig ho provato a cercare ma non ho trovato nulla, solo un mio
ringraziamento. Saresti cosě gentile ...
> Danilo
provo a farti un copia incolla
15.5.2003
A grande richiesta, un po' di cose sull'Alsazia.
Io ho sempre girato nella zona che va da Gueberschwihr a sud di Colmar a
Bergheim, a nord di Ribeauvillè. In questo tratto di Alsazia meridionale
(Haut Rhin) si trovano (quasi) tutti i produttori più interessanti e i
Grand Cru più rappresentativi.
Per dormire, se si tratta di campeggio consiglierei senz'altro quello
intercomunale all'altezza della rotonda da cui si diramano le strade per
Riquewihr, Beblenheim e Ribeauvillè. Tranquillo, organizzato e
assolutamente
strategico per tutte le direzioni.
Non utilizzo alberghi, e consiglierei senz'altro il sistema delle
chambres d'hotes, l'equivalente francese dei bed & breakfast.
Ce ne sono di veramente graziosi dappertutto, con prezzi intorno ai 40 - 60
euro la doppia e 60 - 80 la tripla, con prime colazioni abbondanti,
talvolta
con quiches e marmellate fatte in casa.
Per la settimana scorsa ho utilizzato
http://www.tourisme68.asso.fr/location/fr/fs_location.html. e ho prenotato,
direttamente con mail, una splendida stanza a Zellenberg, del tutto immersa
nella quiete (a parte il campanile....).
Francamente non dormirei a Colmar, che è il centro più grosso, quando tutti
i villaggi, sicuramente più ameni, offrono opportunità di pernottamento.
Assolutamente da visitare Riquewihr, Turckheim, Kaisersberg, Ribeauvillè e
Hunawihr, tutti entro un lasso di 20 km. Imperdibili, IMO, le piscine
coperte di Kaisersberg e Ribeauvillè dove, con 3,50 euro avete toboga,
jacuzzi, vasca olimpionica, prato inglese. No bermuda.
A Beblenheim c'è una taverna, Gambrinus, dove fanno diverse tarte flambee
buonissime, con forno a legna. Hanno anche delle stanze di cui non so
nulla.
Indispensabile prenotare per mangiare: 03 89 49 02 82.
A Niedermorschwihr, sopra Turckheim, ha il negozio Madame Christine
Ferber,
considerata la migliore artigiana del mondo per marmellate e confetture.
Non
le regala, ma se piace il genere è una opportunità imperdibile.
Produttori.
Praticamente tutti i produttori hanno il punto vendita (che è cosa IMO
estremamente felice e rilassante, sempre con listino prezzi bene in vista)
ma sconsiglio vivamente di comprare presso i negozietti di cui tutti i
villaggi sono cosparsi, se non conoscete il produttore. Le enoteche non
esistono (forse a Colmar, non ricordo) e sarebbero comunque inutili.
L'unico punto vendita di prestigio "on the road" è Hugel a Riquewihr
(ottimo ma caro IMO, ma qui gli assaggi vi verranno serviti dentro i
Riedel Sommelier!). E' opportuno quindi informarsi prima circa i
produttori validi. Esistono delle "gerarchie" più o meno valide ed
attendibili (secono me si, sempre IMO) compilate da individui come Robert
Parker o Hugh Johnson. A dire il vero, e con mia sorpresa, le (poche)
volte che ho seguito le indicazioni della guida annuale Hachette, circa
produttori non citati altrove, non ho riscontrato grandi performances nel
bicchiere. Io, naturalmente, ho i miei produttori preferiti, e sono quelli
che ho citato ieri.
Per citarne alcuni altri "cult" (leggi più cari della media), da Zind -
Humbrecht a Turckheim hanno in vendita solo le cose meno interessanti
della loro vastissima produzione, mentre non sono mai andato da Weinbach e
Ostertag. Josmeyer è l'unico che fa pagare per assaggiare. Trimbach a
Ribeauvillè ha praticamente tutto nel listino prezzi, comprese vecchie
annate (da comprare con un mutuo :-(() di Cuvee Frederic Emile e Clos
Saint Hune, unanimemente considerati i migliori Riesling secchi del
pianeta, eccelsi a 15 - 20 anni. Uno dei due o tre alimentari lungo la via
principale di Ribeauvillè ha i vini di Trimbach allo stesso prezzo della
cantina.
A proposito di Zind - Humbrecht, a nord di Riquewihr parte una stradina
che, in direzione Hunawihr, dopo aver superato un boschetto, si apre
direttamente di fronte al mitico Clos Windsbuhl. Bello, da fare anche a
piedi.
Un link interessante
> Danilo
> --------------------------------
> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
questo vecchissimo, del '99
buon viaggio!!
Caro Franz
Sono stato una settimana in Alsazia a luglio e devo dire di essermi
veramente divertito a degustare e scegliere, molto più che in Borgogna o
nel
bordolese.
Come forse saprai, in Alsazia la produzione riguarda principalmente vini
bianchi e solo alcuni produttori hanno in catalogo del Pinot noir (peraltro
buono).
I vini bianchi sono dappertutto Gewurztraminer, Riesling, Tokaj -Pinot Gris
(questi tre sono i più rappresentativi e buoni), Pinot blanc e un paio di
altri che non ricordo, più il Cremant d'Alsace che è uno spumante
normalmente senza pretese.
I bianchi di questa zona hanno delle ottime capacità evolutive in bottiglia
(anche 10 -15 anni per le annate buone) e attualmente trovi in commercio i
'
96 e il ' 97, due splendide annate.
Quasi tutti i produttori hanno tre o quattro "linee" tra cui scegliere:
- normale o base ( 40 - 60 ff la bottiglia)
- selezione o cru - o meglio ancora grand cru - ( 80 -200 ff) con
caratteristiche organolettiche veramente superiori
- vendange tardive (vendemmia tardiva) normalmente tendenti al dolce ma pur
sempre con acidità tale da assicurare lunga vita e una beva - ti assicuro
-
indimenticabile ( 100 - 300 ff)
- selection des grains nobles (selezione di acini nobili); le uve attaccate
dalla botrytis vengono vendemmiate acino per acino (pare) e rigorosamente
di
notte; si tratta di vini dolci iperconcentrati e iperlongevi ma molto cari
(ovviamente): 200 - 500 ff la bottiglia da 375 ml. Di questi vini sono
stranamente disponibili ancora bottiglie di annate epocali come la ' 89 e
il
' 90.
Se ti capita di andare in Alsazia scoprirai con piacere che tutti i
produttori hanno il punto vendita con listino prezzi scritto, degustazione,
ecc...insomma un paradiso !
Io ho scelto di comprare da Hugel (grandissimo), Albert Mann,
Mittnacht-Klack e Charles Schleret.
Ciao
> Danilo
> --------------------------------
> Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
un altro, del 14.5.2003
La settimana scorsa ho fatto il solito giretto annuale in Alsazia.
Ottimi vini come sempre. Sono disponibili le annate 99, 00 e 01.
La prima dà vini meno concentrati ma più acidi, quindi adatti, nelle
migliori etichette, ad una media longevità.
Le annate 00 e 01 sono state più calde, come il 97, e i relativi vini sono
più concentrati e spesso con residuo zuccherino più accentuato. Come
sempre, anche qui l'abilità consiste nel contrapporre alle sensazioni
dolci una spina dorsale acida tale da creare l'ineguagliabile equilibrio
(e le doti di longevità) che contraddistingue i grandi bianchi di queste
latitudini.
Qualche nome:
Charles Schleret a Turckeim: Ottimo Muscat 2001, Tokai Pinot Gris 2001 e
stupefacente Tokai Pinot Gris Selection de Grain Nobles 2000. Ottimi
prezzi, inferiori alla media.
Mittnacht Klack a Riquewihr: Splendido Riesling Schoenenbourg 2000, così
come i due Gewurztraminer Rosacker 2000 (floreale) e Schoenenbourg
2000(minerale). E' stato molto istruttivo IMO assaggiare questi ultimi due
vini
(soprattutto dal punto di vista olfattivo) a pochi minuti di distanza
l'uno dall'altro e percepire due espressioni territoriali così diverse.
Domaine Ernest Burn a Gueberschwihr: Un mio preferito di sempre,
quest'anno un po' sotto tono. Meravigliosi (come sempre) il Muscat Grand
Cru Goldert Saint Imer Cuvee La Chapelle 2001 e il Tokai Pinot Gris Grand
Cru Goldert Saint Imer Cuvee La Chapelle 2001, lunghissimo e vibrante.
Deludenti il Riesling e il Gewurztraminer stesso cru, poco equilibrati e
un po' stucchevoli. Penso comunque che Burn produca il miglior Muscat in
Alsazia.
Albert Mann a Wettolsheim: ci sono andato per il Gewurztraminer Grand Cru
Steingrubler che, tra quelli con residuo zuccherino "intelligente"
considero il migliore, e mi sarei portato via tutta la cantina - signora
compresa :-).
Vini IMO assolutamente perfetti, opulenti e leggeri allo stesso tempo, di
equilibrio mirabile. Riesling Grand Cru Furstentum 2001, Gewurztraminer
Grand Cru Steingrubler 2001, Gewurztraminer Grand Cru Furstentum Vieilles
Vignes 2001, Tokai Pinot Gris Grand Cru Hengst 2000 e Tokai Pinot Gris
Grand Cru Furstentum 2000. Provare per credere. Vendemmie tardive
memorabili per equilibrio e spettro aromatico: Riesling VT Rosenberg
Pfleck 1997, Tokai Pinot Gris VT Altenbourg 1997, Gewurztraminer VT
Altenbourg 2000.
Prezzi medi: Gamme base 7 - 10 euro. Grand Cru 11 - 17 euro. Vendange
Tardive: 13 - 17 euro (normalmente 500 ml). Selections de Grains Nobles
circa 25 euro per 375 ml e 45 - 50 euro per 750 ml.
Navig
> Germania: cosě come da noi e in Francia, il 2003 č stata
> una annata molto calda, dando cosě vita a vini magari
Navig, vedo che di Germania ne sai, non e' che hai qualche dritta
per la zona di Monaco di Baviera?
Andro' la alla fine di Giugno e pensavo di assaggiare qualche
vino locale.
So che la zona non e' famosa quanto la Mosella o altre, ma di
sicuro qualche buon vino devee esserci :)
Qualche consiglio?
Gia' che ci sono: visto che passero' da Vienna sia all'andata che
al ritorno penso che mi portero' a casa qualcosa di locale, come
un eiswein ad esempio... qualcuno ha qualche vino o produttore
valido da consigliarmi?
--
Vilco
Think Pink , Drink Rose'
Ciao,
prima di tutto grazie a tutti quanti mi hanno dato delle dritte per questo
viaggio. Purtroppo il tempo non spettacolare (anche neve) non invogliava
alle gite e la compagnia non era interessata come me al vino quindi, poche
cantine.
Cantine per lo più chiuse la domenica quindi pochi incontri.
Notevole la dritta sul 2003 come pessima annata: da Albert Mann ho (dopo
qualche insistenza in verità) ottenuto di assaggiare le annate precedenti e
la differenza era davvero notevole. Recuperato quel che ho potuto delle
annate precedenti ma mi sono sentito in 'dovere' di comprare 2 bottiglie di
Riesling G.C Furstentum 2003 che mi è sembrato molto fruttato ma meno
complesso
Gli altri prodotti (Tokay PG e e Riesling G.C.Schlossberg) delle annate
precedenti mi son semrati nettamente più ampi e complessi
Notevoli , forse superiori , i vini di Mittnacht Klack , che oltre ad avere
un nome troppo buffo mi sono piaciuti proprio tanto per i sentori molto
nitidi di frutti e spezie. L'unica VT cghe ho comprato è di qui tokay-pn vt
del 1999. Il loro GWtraminer comunque è quello che mi è piaciuto di più tra
i vari :Sporen 1999
Di Ernst Burn ho preso poco, non mi sono piaciuti granchè è la sciura che ci
ha dato gli assaggi sembrava caduta dal letto e ha detto una parola sola:
'oui' quando ho chiesto se prendeva la visa. Segnalo riesling Goldert 2002,
gli altri mi sembravano in po' monocordi
Mi sono volutamente mantenuto su un profilo (anche economico) medio senza
andare sulle mega bottiglie: un primo approccio direi didattico
Direi didattico anche un bel Cremant d'Alsace Dopff blanc de noirs che mi è
piaciuto, meno di 10 euro al supermercato e secondo me ottimo rapporto q/p.
poi due bocce a caso, sempre al supermercato:
gevrey-chambertin 2001 "la justice" di una certa Leymarie Ceci e
Gigondas "terrassese des safres" 2002 di un certo earl frank alexandre
tanto per far compagnia a pate brie terrine senapi ecc ecc ecc ....
Merci!!!
Danilò
Navig
> Ciao,
> prima di tutto grazie a tutti quanti mi hanno dato delle dritte per questo
> viaggio.
--
> Da Burn sono già andato più volte e in effetti quando c'è la madama è meno
> divertente. Una volta si è anche sbagliata a farmi la scatola (a mio
> favore) e me ne sono accorto 10 gg dopo al mio ritorno...
La mia scatola era ok. Sì lei era quasi imbarazzante !!
Ieri ho steso un loro tokay pinot gris del 2002 clos-non-mi-ricordo. Devo
dire che a parte qualche piccolissima bollicina iniziale (?) ha accompagnato
nell'ordine:
gamberoni in speck e pasta sfoglia
calamari ripieni di melanzane in umido allo zenzero
sogliola croccante in salsa di pere e semi di papavero
torna mimosa
niente da dire, massimo con la sogloila, ma vuoi per contrasto (calamari)
vuoi per concordanza (torta) è andato straordinariamente bene !
.... e secondo me gli altri Tokay-Pinot Gris che ho preso sono pure meglio!
D