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Domanda, risposta, dichiarazioni varie, ci vediamo più tardi, tanto oggi non dormo...

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Andrea Maderna

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
Spero di non offendere la sensibilità di nessuno.
Cmq...
Oggi, per la seconda volta nel giro di (almeno, ma non ricordo di preciso)
dieci anni sono entrato in una chiesa.
Oggi, per la seconda volta nel giro di (almeno, ma non ricordo di preciso)
dieci anni sono dovuto uscire perchè non ce la facevo più ad ascoltare quel
cumulo di stronzate.
Ahem, aggiungo che il messaggio l'avevo cominciato sabato sera. ^____^
Cmq, sarà pure che entrambe non erano proprio occasioni allegre, ma vabbè...
Ad ogni modo sta cosa di chump mi ha veramente stroncato.
Più di quanto avrebbe dovuto.
Che poi chi lo decide quanto avrebbe dovuto?

Non è che lo conoscessi poi tanto.
Ci saremo visti manco una decina di volte.
L'ho sicuramente letto (fra chat, news, icq, e pure le riviste) più di
quanto ci abbia parlato. ^___^
Si, direi che lo conosco poco.
Eppure non riesco a levarmi dalla testa l'immagine di lui infilato nel
bagagliaio della fiesta. In macchina in sei.
Andiamo a prendere lui e nimrod in stazione centrale al primo smadernau.
Andiamo io, flx, ualo e holly vuole venire per forza.
Arriviamo in stazione tardissimo fra una cosa e l'altra.
Poi avvistiamo due nanetti.
"Saranno loro?"
Urlo il nick di uno dei due (non ricordo quale).
Si girano.
Son loro.
Nel giro di qualche ora gli demoliamo il mito del ravanelli.
^____^
In macchina chump nel bagagliaio.
Si raggiunge gli altri in budineria.
Quella sera o quella dopo?
E chi se lo ricorda?
^____^
Però mi ricordo lui nello specchietto che si agita la dietro.
Non riesco a levarmi dalla testa quell'immagine.
Figaiuto
Sboret
Trik e trok barilot
...
Mi è morta un sacco di gente intorno nel corso degli anni. Non che pensi di
essere l'unico ad aver visto schiattare persone più o meno care. Anche
perchè altrimenti avremmo grossi problemi di sovrappopolazione.
Per zii e parenti vari, a parte qualcuno a cui ero particolarmente vicino,
si mi dispiacevo, ma relativamente. Alla fin fine con pochi avevo veri e
propri contatti, per cui...
Mio padre ormai non lo ricordo molto.
Momenti, sensazioni, alcuni ricordi brevi ma precisi.
D'altronde avevo neanche dieci anni.
Ormai il ricordo è vago, più di una presenza che di una persona concreta.
Con mia madre è stato differente.
Due anni fa, o poco più.
Insomma, mi rendevo conto di cosa succedeva. ^___^
E, beh, è stato strano.
Voglio dire, dopo due anni di malattia, uno se lo aspetta anche che ci lasci
le penne (visto e considerato anche che ci ero già passato, per quanto me ne
ricordassi poco, con mio padre).
Da mesi ero convinto, nel mio cinismo privo di speranza, che non avrebbe
passato l'anno e tant'è...
Ora, posso prenderla male quanto voglio, posso avere tutti i dispiaceri e
rimpianti di questo e quel mondo.
Però lo sapevo.
Ma cosa cazzo mi vuol dire crepare perchè ti tagliano la strada mentre vai
in motorino?
Mia madre mi manca, e in questo non può che esserci un filo di egoismo. Non
so come spiegare 'sta cosa che penso, ci ho provato, ma non mi piaceva e ho
cancellato. ^____^
Ora penso che non sentirò più le stronzate di chump, le sue frasette, i suoi
messaggi per il wkfc...
Ma penso anche che è assurdo che mia madre non sia quà a vedere quanto cazzo
sono felice (perchè al di la degli scazzi, al di la dei problemi, al di la
di chump, sono felice dentro come non lo ero da anni), a conoscere tutti voi
(e sono certo che sarebbe diventata vostra amica tanto quanto lo era di bob,
edvin, leo e, chi più chi meno, tutti gli edicolanti), a vedere tutte le
piccole e grandi cose che ho fatto in questi due anni.
Penso a quanto le farebbe piacere leggere le cose (brutte o belle che siano)
che ho scritto per le riviste, penso che se vedesse come ho cambiato la casa
darebbe in escandescenze (per non parlare di come ho speso i suoi soldi)
penso che rognerebbe perchè non ho un lavoro e non vado all'università e
bla bla bla e penso che tutte queste cose non le può fare. Ed è una merda. E
non vale. Manco ha fatto in tempo a vedere l'episode one, lei che tanto
amava guerre stellari (oddio, visti i pareri contrastanti, forse è stato un
bene ^____^).
E così via...
E penso a chump, alle foto, al fondale del mio desktop di qualche mese fa, a
lui e nimrod che vengono a trovarmi un fine settimana dell'anno scorso, a
gizmo che lo pigliava per il culo in icq a giugno, alla sua maglietta di ck,
alle discussioni sulle sue recensioni...
Immagino quanto potesse essere felice di scrivere su zeta (almeno così dice
nimrod) anche perchè, chiedetelo a gizmo che me lo diceva pure lui, pare
assurdo, sarà anche che la situazione è cambiata rispetto a dieci anni fa,
ma chi cazzo lo immaginava che mi sarei ritrovato a uscire la sera con
baratto, beretta, paolone e così via e a scrivere su pagine che, insieme a
tonnellate di fumetti e sarcazzo quante altre cose, mi hanno accompagnato
per tutti 'sti anni?
Ma poi su zeta, chi se ne frega se è decaduta o meno, è cmq zeta. ^____^
Assurdo che il giorno del suo funerale sia finalmente uscito iss pro
evolution.
Lo aspettava.
Gli avevo contestato il voto della sua rece.
^____^
Di botto è scomparso.
Puff.
Non c'è più.
Che cazzo vuol dire?
Non ha senso.
Non ha veramente un cazzo di senso.

Ed è una cosa che ha colpito tantissimo un sacco di gente.
Ed è pure normale.
Ma mi chiedo...
Com'è possibile essere così legati a una persona che, per molti, non ha
neanche una faccia, è solo un mucchietto di file scaricati dal mail server?
Ah, non lo so, so solo che mi sentivo quasi in colpa ad avere le lacrime
agli occhi mentre i suoi amici (quanti cazzo erano) piangevano disperati
ascoltando la canzonaccia dei green day li in chiesa.
Un cumulo di zarri (d'altronde si stava in provinicia di brescia...).
Un cumulo di gente, magari molti erano curiosi, o amici del parente del
parente dell'amico.
Ma c'era cmq un sacco di gente, venuta li per dare l'ultimo saluto a uno
zarretto del cazzo che mandava le foto a console mania.
E poi c'eravamo noi nove...
Anzi, noi quantisiamoquadentrochenonnehoidea.
Gli amici di internet.
Tutti li stavamo.
Cristo, sto cominciando a parlare come robin williams...
Vabbè, fondamentalmente, wolverine vaffanculo tu e le tue menate su questo
niusgrup che fa schifo. :P


Punto a capo.
Aggiungo.
E' da parecchio che non faccio i miei bei megapost chilometrici pieni di
miele.
Per cui mi tocca rinverdire i fasti di un tempo.
Sono due anni, + o -, che gironzolo quà intorno.
Le cose sono cambiate da allora.
E parecchio.
Parlo per me.
Cioè, sono cambiate per il ng e magari anche per molti di voi.
Ma quà parlo di me, se non vi interessa passate pure al prossimo messaggio.
Due anni fa stavo inguaiato assai.
Diciamo che non era proprio un periodo allegro, per tutta una serie di
motivi.
E' indubbio che da allora ad adesso sono avvenute tutta una serie di cose
che hanno cambiato la situazione.
Vorrei scrivere per ore, tirando fuori personaggi e momenti di tutti i
raduni che ci sono stati fin'ora, ma ho pietà di voi.
Dico che questo posto mi è servito, perchè ho conosciuto qua dentro un sacco
di gente, a cui tengo, e parecchio.
Perchè sono felice.
Perchè sprizzo miele da tutti i pori e sto rischiando di trasformare questo
post in un ammasso appiccicoso e insopportabile di sdolcinatezze.
D'altra parte trombare toglie i brufoli ma ha pure i suoi fastidiosi effetti
collaterali.
Cmq.
Rispetto a due anni fa ora ho parecchi soldi in meno e la necessità quasi
immediata di trovarmi un lavoro in più.
Ho parecchi più amici e pure un discreto numero di conoscenti. ^____^
Ne so esattamente quanto prima di pc e pure il numero di crash è rimasto
quello.
Scrivo dove non avrei mai pensato di farlo e mi ci diverto da matti.
Vivo in casa con della gente (situazione destinata a cambiare in tempi manco
tanto brevi, ma vabbè) e la cosa mi garba.
Mi garbava pure starmene per i fatti miei, ma sono due cose diverse e
altrettanto gustose, sta di fatto però che così costa meno. ^____^
Mi sto avvoltolando su me stesso con queste affermazioni.
Boh, non so bene dove voglio arrivare, forse il problema è che sono le sette
e ancora non dormo.
Oltretutto con tutto quello che ho da fare oggi mi sa che faccio la tirata
direttamente fino a sera.
Mah...
Cmq, una cosa la dico.
Mi spiace per il casotto successo di recente con pisellonio.
Con tutto che ci scherzo, faccio il fetente, rispondo male e bla bla bla.
Resta il fatto che non può certo farmi piacere vedere il collasso totale dei
miei rapporti con una persona che cmq continuo a trovare simpatica assai (al
massimo un po' scorbutica, il che poi detto da me...).
Rimango fermamente convinto di non aver fatto poi 'sto gran che per farlo
incattivire (col morsani poi figuriamoci...), quando ho postato acido, era
sempre e cmq in risposta a provocazioni o punzecchiature e, in linea di
massima, manco lo vedo tutto 'sto acidume.
Che poi vabbè, non è che mi devo giustificare, e poi, anche fosse, non vedo
perchè farlo quà e non in mail privata con lui (visto anche che il ng non lo
segui più, no?). Mah, sarà vero che i fanvittari hanno bisogno del branco...
Il senso di tutto questo?
Beh, semplicemente che non ho sonno e devo far pure qualcosa mentre aspetto
che la città ricominci a vivere, no?
A proposito, flx, io ti voglio bene e tutto.
Ma cazzo.
Poi dite che me la piglio con lui, e icq e il cazzo.
Ma chiribbio, con tutto che ti faccio stare a dormire da me, in camera mia,
mentre non ci sono.
Potresti pure evitare di trasformarmela in porcaio, visto e considerato che
avevo appena finito di ripulire tutto e non l'avevo certo fatto per te.
Almeno la fatica di reinfilare il letto di sotto potevi farla, eccheccazzo!
E cmq non ti voglio bene manco per il cazzo.
Per non parlare di quegli stronzi che vivono qua che manco una fetta di
torta mi hanno lasciato.
Fanculo a loro e al pc di merda che 'sto ardisco del cazzo quasi ce l'ho
fatta a rimetterlo a posto.

Aoh, sabato Qzar e Thunder Road, si fa solo una partita così poi si ha tempo
e voglia di andare nel tempio della musica live pavese.

Serve altro?
Direi di no.


Con affetto, Lo schifo.

P.S.
Ho riletto il post che mi diverte farlo prima di spedire in casi di
lunghezza estrema
A parte che sono convinto che in più punti non si capisca un cazzo e vabbè.
Mi sono reso conto di una cosa.
In passato ho fato 'sti mega messaggioni fondamentalmente in momenti di
subbuglio emozionale (cosa voglia dire non lo so).
Insomma, particolarmente felice, un po' giù, estasiato, depresso, chi lo sa
qual'è la condizione, il punto è che fondamentalmente sono sfoghi, un buttar
fuori un po' del mucchio di cose che tengo dentro.
Giusto un po', la pellicina, lo strato esteriore; la carne e le ossa, come
sempre, le tengo per me.
Gira e rigira, fra una cosa e l'altra, sarò anche felice, ma per un motivo o
per l'altro in 'sto ultimo periodo un po' giù lo sono.
Cazzi miei, per carità. E poi, tutto sommato, probabilmente non ho neanche
motivi validi per esserlo.
Però mica si comandano 'ste cose, no?
E allora boh, forse è per questo che, fra le altre cose, ultimamente posto
poco. O cmq meno del solito.
E blah blah blah...
^____^
Mah, blah.

Andrea Maderna

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to

RuMiKa

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
Il giornoMon, 28 Feb 2000 07:12:52 +0100, "Andrea Maderna"
<gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:

teribbile la sensazione di impotenza.

scusa besser.
scusa andrea.


Paolo Besser

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
Sarà che oggi mi sono svegliato con un mal di testa atroce dopo che me ne
sono andato a dormire alle tre del mattino dopo che sono uscito dall'ufficio
sarà che ho guidato fino a milano e parcheggiato al monumentale sarà quel
che sarà e sarà anche che adesso ho una fame da lupo e non capita spesso e
volentieri di avere lo stomaco vuoto per parecchio tempo perché di solito
appena arrivano gli stimoli della fame e corro a mangiare però devo dire che
il tuo post oltre allo stomaco mi ha svuotato anche la testa perché in un
certo senso mi ci sono rivisto capita spesso di perdere le persone che ci
stanno attorno è capitato anche a me e so cosa vuol dire perdere un genitore
per una fottuta malattia so anche che significa perdere un "amico di chat" a
causa di uno stupido incidente con la moto e so quanto male faccia andare al
suo funerale anche pensando alle stronzate che non appariranno mai più sullo
schermo ma in fondo cosa ci manca ci manca una certezza che piano piano si
era formata ci manca la sensazione di eternità con cui spesso viviamo ci
manca tutto e poi pian piano ci si riprende

Le virgole, stavolta, mettetecele voi.

Paolo

RuMiKa

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
Il giornoMon, 28 Feb 2000 07:12:52 +0100, "Andrea Maderna"
<gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:


>Perchč sprizzo miele da tutti i pori e sto rischiando di trasformare questo


>post in un ammasso appiccicoso e insopportabile di sdolcinatezze.
>D'altra parte trombare toglie i brufoli ma ha pure i suoi fastidiosi effetti
>collaterali.


urca..io i brufoli li ho ancora!

Paolo Besser

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
RuMiKa ha scritto nel messaggio <38ba7a1d...@news.iol.it>...

>urca..io i brufoli li ho ancora!

č una reazione tipicamente maschile, dovuta al fatto che buona parte dei
foruncoli salta fuori per via dello stress. Che trombando trova un'altra
valvola di sfogo. Non č medicina, questa, č saggezza popolare. Di cui, una
volta tanto, ho potuto letteralmente constatare l'esattezza "sulla mia
pelle". Comunque, che vuoi che ti dica... dě al Giopep di pensare un po'
meno ai morti e un po' piů spesso ai vivi, e magari passeranno anche a te..
;-)

Paolo

ZX

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
On Mon, 28 Feb 2000 07:12:52 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
wrote:

>molto


ZX

Quedex

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
ecco il tipico esempio di quanto sia stupido giudicare o inquadrare una
persona

pensavo che il giopep (di cui ricordo perfettamente il nome, era solo causa
sonno arretrato di 20 ore, vale anche per te Guglielmo),fosse un giovane
ragazzo, simpatico e decisamente allegro, le cui esperienze vertevano in
gran parte intorno ad un joypad

invece c'è una intera vita dietro

in tutto quello che hai scritto c'è solo un punto che oserei definire di
"giovanile ingenuità"


l'hard disk non lo recuperi


Andrea Maderna <gio...@tin.it> wrote in message
89d4qk$pvb$1...@nslave2.tin.it...

**Toma**

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to
In genere detesto i post lunghi.
Questo l'ho letto fino in fondo non una, non due ma un'infinità di
volte.
Grazie di esistere.
--
Il senso della vita, è un senso vietato?

Andrea Maderna

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to

ZX <g...@gardanet.it> wrote in message
38bc9774...@news.interbusiness.it...

> On Mon, 28 Feb 2000 07:12:52 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
> wrote:
>
> >molto

Pure troppo.


Andrea Maderna

unread,
Feb 28, 2000, 3:00:00 AM2/28/00
to

Quedex <dgiu...@iol.it> wrote in message
kBBu4.37121$qv.3...@news.infostrada.it...

> l'hard disk non lo recuperi


Il programmino li mi da per salvabile quasi tutto.
Dov'č il problema?
Murphy?


Ualone

unread,
Feb 29, 2000, 3:00:00 AM2/29/00
to
mia zia vuole bene a Quedex anche se ogni tanto dice cose tipo queste:

>pensavo che il giopep (di cui ricordo perfettamente il nome, era solo causa
>sonno arretrato di 20 ore, vale anche per te Guglielmo)

tranquillo, "Davide", tra l'altro Guglielmo era divertente :)

u

mia zia forse non sa chi è Left Eye

Papero

unread,
Feb 29, 2000, 3:00:00 AM2/29/00
to
On Tue, 29 Feb 2000 00:40:09 GMT, ual...@tin.it (Ualone) wrote:

>mia zia vuole bene a Quedex anche se ogni tanto dice cose tipo queste:

>>pensavo che il giopep (di cui ricordo perfettamente il nome, era solo causa

>>sonno arretrato di 20 ore, vale anche per te Guglielmo)
>
>tranquillo, "Davide", tra l'altro Guglielmo era divertente :)

Guglielmo Loggia?

Papero

Quedex

unread,
Feb 29, 2000, 3:00:00 AM2/29/00
to
hai presente quando Keanu Reeves č sulle rotaie di un metrņ con un agente
che lo tiene premuto a terra?

"senta questo suono signor Andersson, č il rumore dell'inevitabile..."

e Keanu: "mi chiamo NEO", e lo spatascia sul soffitto.

mi chiamo Quedex

Ualone <ual...@tin.it> wrote in message 38d5153a...@news.tin.it...


> mia zia vuole bene a Quedex anche se ogni tanto dice cose tipo queste:

> >pensavo che il giopep (di cui ricordo perfettamente il nome, era solo
causa

> >sonno arretrato di 20 ore, vale anche per te Guglielmo)
>
> tranquillo, "Davide", tra l'altro Guglielmo era divertente :)
>

> u
>
> mia zia forse non sa chi č Left Eye

Lorenzo Perugini

unread,
Feb 29, 2000, 3:00:00 AM2/29/00
to
Non so se rientro più nel novero degli amici o in quello dei conoscenti. Io
di sicuro non conosco un sacco di cose. Per questa mia ignoranza evito
dignitosamente di intrecciare un discorso sul cumulo di stronzate. Non è il
modo. Non è il momento. Solo per chiarire che non c'è alcun tono di polemica
in queste parole (mi rendo ancora di più conto di quanto sia difficile
'parlare' per iscritto), voglio farti sapere che come quel cumulo aiuta
molti (aiuta me) a vivere, così vorrei che potesse farlo anche per gli
altri. Ma, di nuovo, non è il modo e non è il momento. E io ignoro un sacco
di cose. Ti voglio bene, Andrea. Tutti noi te ne vogliamo.

Lorenzo Perugini
chin...@energy.it
chin...@yahoo.com
a.k.a. Chinnico
a.k.a. Su_Paggellu

Andrea Maderna ha scritto nel messaggio <89d41u$os3$1...@nslave2.tin.it>...


Non ho avuto il coraggio si tagliarlo, 'sto post di Giopep.
E poi volevo conservarlo in tutta la sua interezza nella sotto-cartella
it.fan.studio-vit della posta inviata di quella merda di Outlook Express,
perchè potessi rileggermelo in qualunque momento.
Beh, almeno finchè non si sputtana anche il mio, di hard disk.
<aspettate che mi gratto un po' i coglioni, vah>

Andrea Maderna

unread,
Feb 29, 2000, 3:00:00 AM2/29/00
to

Lorenzo Perugini <chin...@energy.it> wrote in message
95186618...@melissa.energy.it...

> Non so se rientro più nel novero degli amici o in quello dei conoscenti.
Io
> di sicuro non conosco un sacco di cose. Per questa mia ignoranza evito
> dignitosamente di intrecciare un discorso sul cumulo di stronzate. Non è
il
> modo. Non è il momento. Solo per chiarire che non c'è alcun tono di
polemica
> in queste parole (mi rendo ancora di più conto di quanto sia difficile
> 'parlare' per iscritto), voglio farti sapere che come quel cumulo aiuta
> molti (aiuta me) a vivere, così vorrei che potesse farlo anche per gli
> altri. Ma, di nuovo, non è il modo e non è il momento. E io ignoro un
sacco
> di cose. Ti voglio bene, Andrea. Tutti noi te ne vogliamo.


Immaginavo una risposta simile.
Il punto è che non ritengo stronzate quello in cui puoi credere te.
Fidati.
Per stronzate, mi riferisco al predicozzo infame dedicato al morto di turno
che è un tale concentrato di banalità e retorica da riuscire solo (perlomeno
così è stato in due occasioni) a farmi infastidire.
Oh, poi de gustibus...

> Non ho avuto il coraggio si tagliarlo, 'sto post di Giopep.
> E poi volevo conservarlo in tutta la sua interezza nella sotto-cartella
> it.fan.studio-vit della posta inviata di quella merda di Outlook Express,
> perchè potessi rileggermelo in qualunque momento.
> Beh, almeno finchè non si sputtana anche il mio, di hard disk.
> <aspettate che mi gratto un po' i coglioni, vah>

^_____^


The Bad

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
On Tue, 29 Feb 2000 21:27:11 GMT, "Quedex" <dgiu...@iol.it> wrote:

>hai presente quando Keanu Reeves č sulle rotaie di un metrņ con un agente
>che lo tiene premuto a terra?
>
>"senta questo suono signor Andersson, č il rumore dell'inevitabile..."
>

>e Keanu: "mi chiamo NEO", e lo spatascia sul soffitto.
>
>mi chiamo Quedex
E ti spatasci sul pavimento....

The Bad
------------------------------
'Apriti Sedano!...
...Apriti Bastardo!...'
------------------------------

RuMiKa

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
Il giornoTue, 29 Feb 2000 23:23:59 +0100, "Andrea Maderna"

<gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:

>Per stronzate, mi riferisco al predicozzo infame dedicato al morto di turno
>che è un tale concentrato di banalità e retorica da riuscire solo (perlomeno
>così è stato in due occasioni) a farmi infastidire.
>Oh, poi de gustibus...

difficile trovare preti che fanno prediche interessanti...
uno l'avevo conosciuto e leggeva Frank Miller: non faceva prediche
interessanti, ma almeno chiacchierare con lui era divertente.
chissa' che fine ha fatto lo Squizzi..era nella parrocchia di
Primavalle a Roma.
Se avete notizie, voi romani..don Luigi
Squizzato, di Verona, allontanato perche' scomodo.
Vedendo che con me attaccava poco il discorso religioso, mi diceva
"leggi Ronin".

ZX

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

Siete bellissimi.
Davvero davvero.
Immaginarvi insieme è orgasmico.

Anzi, direi spasmico.

Prima che vi incazziate, oh...guardate che sto scherzando eh !

Eheheheheheh


Ciao belli
ZX

_

alexbi

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
On Mon, 28 Feb 2000 07:12:52 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
wrote:

>Spero di non offendere la sensibilità di nessuno.

Sei un grande...
So che appena inizi a risparare stronzate mi pentirò di averlo detto
ma sei un grande...

Andrea Maderna

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

alexbi <a.bi...@libero.it> wrote

> >Spero di non offendere la sensibilità di nessuno.
>
> Sei un grande...
> So che appena inizi a risparare stronzate mi pentirò di averlo detto
> ma sei un grande...
>

Pentiti.
BLAM!

Paolo Besser

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
Lorenzo Perugini wrote:
>
> Non so se rientro più nel novero degli amici o in quello dei conoscenti. Io
> di sicuro non conosco un sacco di cose. Per questa mia ignoranza evito
> dignitosamente di intrecciare un discorso sul cumulo di stronzate. Non è il
> modo. Non è il momento. Solo per chiarire che non c'è alcun tono di polemica
> in queste parole (mi rendo ancora di più conto di quanto sia difficile
> 'parlare' per iscritto), voglio farti sapere che come quel cumulo aiuta
> molti (aiuta me) a vivere, così vorrei che potesse farlo anche per gli
> altri.

"Beato chi ne ha bisogno"


--
Paolo Besser
Next Station - direttore esecutivo
----------------

il mio sito è Kombat! Il tuo no?
http://bananabros.cjb.net

Lorenzo Perugini

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

Andrea Maderna ha scritto nel messaggio <89hkh7$j08$1...@nslave2.tin.it>...

>Immaginavo una risposta simile.
>Il punto è che non ritengo stronzate quello in cui puoi credere te.
>Fidati.
>Per stronzate, mi riferisco al predicozzo infame dedicato al morto di turno
>che è un tale concentrato di banalità e retorica da riuscire solo
(perlomeno
>così è stato in due occasioni) a farmi infastidire.
>Oh, poi de gustibus...

Avevo capito. Anche a me è capitato di provare la stessa sensazione.
Tuttavia, sebbene possa apparire ingenuo in questa fede nell'Uomo (che
dopotutto mi discende direttamente da quella in Dio), ho sempre creduto che
in certe occasioni non possa esserci ipocrisia.
Soprattutto se proveniente da un luogo che dovrebbe essere sacro ed in una
situazione così difficile come quella di un funerale. Per me l'ipocrisia è
parlare, magari con entusiasmo o a sostegno, di cose in cui invece non si
crede affatto (siano poi in realtà esse false o vere, non ha importanza).
Ecco, quando entrano in gioco il dolore e l'affetto sincero delle persone,
per quanto si voglia essere banali, per quanto si voglia avere uno stile
sgraziato o il tatto di un elefante, se non c'è ipocrisia io credo che ogni
sforzo, per quanto goffo, debba essere apprezzato. E' così umano. E, se ci
pensi, forse è
proprio su questo che si regge IFSV.

Ci vediamo sabato.


:-)

Lorenzo Perugini

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

RuMiKa ha scritto nel messaggio <38bce65...@news.iol.it>...

>Il giornoTue, 29 Feb 2000 23:23:59 +0100, "Andrea Maderna"
><gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:
>
>
>>Per stronzate, mi riferisco al predicozzo infame dedicato al morto di
turno
>>che è un tale concentrato di banalità e retorica da riuscire solo
(perlomeno
>>così è stato in due occasioni) a farmi infastidire.
>>Oh, poi de gustibus...
>
>difficile trovare preti che fanno prediche interessanti...

Se una domenica passate da Brescia vi porto alla messa delle 19 di S.
Gaetano, vicino casa mia. C'è un frate francescano che fa delle prediche
interessantissime, non un banale predicozzo tipo 'fate questo, non fate
quest'altro', ma proprio una spiegazione di cosa vogliono dire per i
Cristiani le Sacre Scritture, con collegamenti tra le varie letture ed il
Vangelo, riferimenti storici e storiografici. Insomma una specie di breve
(10-12 minuti al massimo) lezione. E vi giuro che hanno un effetto
straordinario. E' come una nebbia che si alza: capire perchè accettare una
verità di fede è un passo difficile, ma accettare una verità di fede senza
capirne il perchè è uno sforzo impossibile.
Quante cose.... quante cose.........

Lorenzo Perugini

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

Paolo Besser ha scritto nel messaggio <38BD6C27...@besser.it>...

>>voglio farti sapere che come quel cumulo aiuta
>> molti (aiuta me) a vivere, così vorrei che potesse farlo anche per gli
>> altri.
>
>"Beato chi ne ha bisogno"

E dai, Paolone, per favore. Lo sappiamo che sei un convinto anticlericale.
Però non fare come il morsani che in queste tematiche commentava
lapidariamente: 'gli integralisti hanno rotto i coglioni, anche più degli
islamici' - o qualcosa di simile. Non stiamo discutendo dell'istituzione
umana della chiesa. Non sto dicendo che se non vado a Messa, finisco in
crisi di astinenza. Sto dicendo che con la Fede vivo meglio di quando non ce
l'avevo. Tu no? Vabbeh, de gustibus, come direbbe Giopep. E anche se sali
eroicamente sul podio, ergendoti spavaldo alle mire degli integralisti
(quelli veri e pure un po' bigotti), guarda che io il sasso non lo tiro.
Ciao!
:-)
-------------------------
Augh! Ho detto.
-------------------------

Paolo Besser

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
Lorenzo Perugini wrote:

> >"Beato chi ne ha bisogno"
>
> E dai, Paolone, per favore. Lo sappiamo che sei un convinto anticlericale.

Guarda, per convinzione personale rispetto le posizioni di tutti,
soprattutto in tematiche dove nessuno può essere fondamentalmente certo
di avere ragione. Tranne chi ha fede, appunto. La fede è, per
definizione, una certezza di cui non si deve alcuna dimostrazione. Io,
invece, povero stolto che non ha ancora visto la luce, vivo ancora nella
crassa ignoranza di chi ha bisogno di una prova tangibile di qualsiasi
cosa, prima di crederci. E' la mia limitatezza umana, probabilmente chi
ha fede è un gradino più in alto di me, perché riesce a concepire una
perfezione che io non posso vedere, perché nulla attorno a me è
perfetto. Però sia nel tuo post precedente, sia in questo, mi ha colpito
un solo concetto:

> crisi di astinenza. Sto dicendo che con la Fede vivo meglio di quando non ce
> l'avevo. Tu no? Vabbeh, de gustibus, come direbbe Giopep. E anche se sali

Cioè, fammi capire, spiegami: ti alzi la mattina alla stessa ora di
tutti gli altri giorni, fai lo stesso lavoro di sempre, incontri sempre
le stesse persone, parli sempre delle stesse cose, mangi alla stessa ora
o giù di lì, esci, fai bene o male le stesse cose di sempre, ma vedi
tutto questo con una luce diversa? E' questo che non capisco: la tua
ritrovata fede nasce dal fatto che la medesima ti fa pesare meno le
piccole e grandi difficoltà della routine quotidiana? Mi auguro di aver
capito male, e che la cosa non sia così limitativa, perché a questo
mirabile risultato ci ero arrivato anch'io con molto meno, tempo fa: era
bastato mettersi assieme ad una ragazza che me la dava tutte le
sacrosante sere. E non è certo finita qui, perché al di là del semplice
appagamento sessuale (e qui Rumika avrà soltanto l'ennesima conferma
dell'individuo gretto, cinico e insensibile che sono, o almeno questa
dev'essere la sua impressione superficiale a giudicare dai post a me
rivolti), che già di per sé mi faceva vedere tutto con un'ottica più
rilassata, aperta e tranquilla, c'era anche la splendida sensazione di
affrontare le giornate per qualcosa. Qualcosa al di fuori di me stesso,
qualcosa a cui tutti tendiamo dare il nome di "scopo della vita". Già,
l'impressione di vivere la giornata in funzione di qualcuno cambia
radicalmente il nostro punto di vista, e ci fa agire con più saggezza.

Ma l'amore terreno ha un grosso difetto: prima o poi finisce. Non è
perfetto. La fede, a mio personalissimo, umilissimo e magari
assolutamente sbagliatissimo punto di vista, è solo la "chimera
dell'amore", il rivolgersi a un'entità esterna a noi (l'altro, anche se
idealizzato) che ci ama, ci coccola con la rosea prospettiva del
"perdono" e della "vita eterna" (altro limite tipicamente terreno
superato: prima o poi si crepa. E dopo?), e ogni tanto accarezza anche
il nostro innato desiderio di provare dei sensi di colpa, perché
ciascuno di noi in fondo è un po' masochista. E allora, via, con la
questione del "peccato"! In fondo che cos'è un peccato, se non la
contravvenzione a tutta una serie di regole morali - universalmente
accettate come tali, fin dai tempi di Cicerone e anche prima - che,
stringi stringi, possiamo anche vedere come la versione "bada enhanced"
delle istruzioni che ci davano i nostri genitori da piccoli? Non a caso,
secondo i cattolici noi siamo tutti "FIGLI di Dio": insomma, comodo no?

Siamo rimasti senza genitori (una guida), senza amici (la comunità
d'intenti), senza una fidanzata (l'amore), senza un lavoro (la
sicurezza) e senza il coraggio di ammazzarci, perché in fondo esiste pur
sempre un istinto di sopravvivenza che sa usare molto bene le sue armi?
(per la cronaca, si tratta della "fifa" e della "convinzione che si
tratti di una sconfitta". No, Quedex, non si raccolgono in giro...). E
allora buttiamoci tutti sulla fede! Che ci fa vivere meglio. Ci dà una
guida (sono figlio di un dio, wow!), ci dà tanti amici (in giro per gli
oratori, ma anche pensando alle anime dei cari estinti), ci dà persino
una fidanzata, per quanto eterea, persino più perfetta (cioè, vuoi
scherzare? è la FEDE ragazzo mio! Mica la cottarella per la compagna del
liceo!), una sicurezza (tanto ho sempre un dio che mi vuole bene) e
persino una serie di regole auto-indotte che chiunque potrebbe benissimo
seguire per semplice rispetto verso gli altri, ma che in fondo uno fa
bene a seguire perché se no "commette peccato". Capito? non fa un torto
agli altri, fa "peccato". E poi? poi sono cazzi amari, perché di là ci
sarà l'inferno, mica la mamma a fare tatò sulle manine.

Adesso, senza arrivare al luogo comune per eccellenza, il marxiano "la
religione è l'oppio dei popoli", va detto che al di là di poche menti
illuminate la maggior parte dei sedicenti fedeli "ha bisogno" di una
fede: dà loro la felicità. Senza felicità non possono vivere, per cui
tutti giù in ginocchio a pregare! C'è chi risolve la questione in modo
più sbrigativo, ricorrendo alle sostenze stupefacenti. Chi s'inventa uno
"scopo nella vita" e lo persegue con costanza, salvo poi accorgersi, una
volta arrivato, di non avere più un cazzo da fare ("e adesso?"), chi
invece (come me) tende a vedere tutta la sua esistenza come una serie di
tappe da raggiungere, superare, e poi trovarne di nuove. Perché parte
del divertimento è proprio questo: immaginarsi sempre quel nuovo
"qualcosa" da raggiungere. Chi ha la fede ha tutto questo. Ce l'ha
magari per tutta la vita. Lo ha già raggiunto, ma preferisce tenersi
costantemente in allenamento:

1 oggi cosa faccio? faccio il bravo bambino
2 passa la giornata.
3 ce l'ho fatta a fare il bravo bambino?
SI: dormo e torno al punto 1
NO: oddio oddio oddio, senso di colpa supremo, ave maria, e torno al
punto 1.
FORSE: chiedo ausilio al prete. Lui mi dà tantissime certezze che mi
evitano la fatica di dover pensare. E torno al punto 1.

Lo scopo è guadagnarsi i punti bonus per la vita eterna. I mostri di
fine livello sono le tentazioni, le occasioni di avanzare il proprio
status ai danni di qualcun altro, le piccole meschinità di ogni giorno.
Ma tanto c'è sempre il medikit della confessione (per i tradizionalisti)
o della riconciliazione (per i più moderni, e per i protestanti da
cinque secoli circa), che ci dà la ricarica. Oh yeah. Hai capito, quello
che intendo dire è proprio questo: non sono anticlericale, più
semplicemente ho sempre trovato in me stesso la forza per andare avanti,
e per superare tutte le difficoltà, piccole grandi e grandissime che la
vita mi ha messo davanti. Poi magari un giorno crollerò anch'io, perché
le mie forze sono imperfette come tutte le altre "certezze" umane, e mi
vedrai in ginocchio sul sagrato. Sarà la sconfitta di un piccolo uomo
che credeva di poter non avere bisogno di un concetto molto più grande
di lui per poter vivere.

Mi scuso con tutti per il post oscenamente lungo. Ogni tanto amo anch'io
fare il serio.

Andrea Maderna

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to

Lorenzo Perugini <chin...@energy.it> wrote

CUTTONE

> Ci vediamo sabato.
>
>
>
>
>
>
> :-)

Si si immagino.
E' che ognuno reagisce come vuole.

Pedditte, mattheus, simona e holly sono rimasti dentro.
Io, elena e il della siamo dovuti uscire.
Vabbè, sono usciti pure il darko e ualone, ma perchè avevano freddo il primo
e sonno il secondo...

Daniele Dellafiore

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
Andrea Maderna wrote:
>
> Lorenzo Perugini <chin...@energy.it> wrote in message
> 95186618...@melissa.energy.it...
> > Non so se rientro più nel novero degli amici o in quello dei conoscenti.
> Io
> > di sicuro non conosco un sacco di cose. Per questa mia ignoranza evito
> > dignitosamente di intrecciare un discorso sul cumulo di stronzate. Non è

> Immaginavo una risposta simile.


> Il punto è che non ritengo stronzate quello in cui puoi credere te.
> Fidati.

> Per stronzate, mi riferisco al predicozzo infame dedicato al morto di turno
> che è un tale concentrato di banalità e retorica da riuscire solo (perlomeno
> così è stato in due occasioni) a farmi infastidire.

Esatto. Stavo per uscire subito... poi ho resistito ancora e ancora... poi sei uscito tu
quasi alla fine, e appena ha finito (hanno cominciato a cantare ... brrrrr) sono uscito
anche io.
Dava fastidio. Il fatto è che quelle parole aiutano, almeno ne hanno in parte
l'intenzione, i famigliari a credere, a sperare che ora lui stia meglio, che non sia tutto
finito. Aiuta a lenire il dolore. Vabbè insomma, è l'oppio dei popoli :)))) A parte le
frasi fatte, tutto il discorso aveva questo senso, cioè quello di convincerci che lui
c'era ancora da qualche parte, e stava pure meglio... La solita frittata diciamo.
Vabbè, tanto se ci credi ci credi, e se credendoci stai meglio tanto di guadagnato. Però
anche dal mio punto di vista è un cumulo di retorica, e non solo la predica, ma anche
tutto il funerale ecc...

Clamoroso quando hanno attaccato "Time of you life" dei Green Day in versione acustica...
Nimrod ce lo aveva detto (io credevo scherzasse). Quando è partita ho sentito qualcosa
dentro che mi ha fatto dire a Ualone "Ma allora non scherzava ? Ma così è davvero pesante,
cioè..." e sono stato interrotto da due ragazzi che uscivano singhiozzando (parecchio)
dalla chiesa... come per spiegare meglio le mie parole.
Diamine, quella canzone suonata in chiesa ha avuto il potere di farmi mancare Chump )che
praticamente conoscevo solo di nome) davvero... Quella canzone lo rappresentava... tutto
quello che la canzone rappresentava era emozionalmente troppo forte e ha colpito me,
figuriamoci gli amici. Credo sia stato il momento più sentito di tutta la cerimonia.
Anche se non ho ancora deciso se è stato un bene o un male suonarla... chi la sentiva ha
sofferto troppo.

--
Dopotutto solo un Voodoo si è dimostrato valido, quello ideato in Fortran Drive, San Jose.

Daniele Dellafiore

unread,
Mar 1, 2000, 3:00:00 AM3/1/00
to
Quedex wrote:
>
> hai presente quando Keanu Reeves è sulle rotaie di un metrò con un agente

> che lo tiene premuto a terra?
>
> "senta questo suono signor Andersson, è il rumore dell'inevitabile..."

dice "è il rumore dell'inevitabilità" o al massimo "il suono dell'inevitabilità"
ad ogni caso "dell'inevitabilità.

alexbi

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
On Wed, 01 Mar 2000 22:31:21 GMT, Paolo Besser <pao...@besser.it>
wrote:

>vita mi ha messo davanti. Poi magari un giorno crollerň anch'io, perché


>le mie forze sono imperfette come tutte le altre "certezze" umane, e mi

>vedrai in ginocchio sul sagrato. Sarŕ la sconfitta di un piccolo uomo
>che credeva di poter non avere bisogno di un concetto molto piů grande


>di lui per poter vivere.
>
>Mi scuso con tutti per il post oscenamente lungo. Ogni tanto amo anch'io
>fare il serio.


Sai una cosa? Io non ce l'ho, ma c'č chi ha la FEDE

Quella vera... quella che ti fa sentire protetto da un entitŕ piů
grande. Un entitŕ per cui non č importante la messa la domenica,
l'assenza di trombate nella tua vita o lo sciacquone chiamato
"confessione"...
Ci sono persone che credono... e non ti rompono le scatole con quello
che sentono loro... ma sono SERENE...
Le vedo ogni tanto, non le capisco ma le invidio. Davanti ad una morte
sanno guardare avanti, sanno trovare nel loro Dio la forza e la
certezza che non č una fine assoluta.

Hanno la serenitŕ negli occhi.... non la bovina stupiditŕ o
l'ipocirisia che vedi in tanti che sbandierano la loro falsa fede...
quelli che hanno la FEDE li vedi sereni e sono persone vere.
Ne ho viste poche nella mia vita ma li invido. Io di fronte ai
problemi della vita riesco solo apicchiare la testa contro il problema
finchč la testa non si allena e si dimostra piů dura del problema...
Magari non lo risolvo ma almeno riesco a conviverci..
E' vero, ogni problema mi dŕ qualcosa e mi fa crescere, ma č una
crescita dolorosa. Pensi davvero che chi ha la FEDE non riesca lo
stesso a crescere? I problemi li hanno anche loro, solo che, dietro
tutto hanno una certez<za che io non ho...

Sai.. spero che abbiano ragione loro.

Lorenzo Perugini

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
Per prima cosa ti ringrazio per aver dedicato un po' di tempo a scrivere la
tua risposta. Dico sul serio. Chi mi conosce sa quanto mi presti volentieri
a delle discussioni interessanti. Grazie per non aver chiuso il discorso con
qualche semplice battuta che avrebbe lasciato morire lė il tutto. Ah, prima
di cominciare, un'altra cosa: preparati, perchč sarā un post-fiume.
Mmm... forse dovrei spedirtelo in mail privata. Ma no... magari interessa
anche ad altri.

>Guarda, per convinzione personale rispetto le posizioni di tutti,

siamo in due (ma penso anche di pių)

>soprattutto in tematiche dove nessuno puō essere fondamentalmente certo
>di avere ragione. Tranne chi ha fede, appunto. La fede č, per


>definizione, una certezza di cui non si deve alcuna dimostrazione. Io,
>invece, povero stolto che non ha ancora visto la luce, vivo ancora nella
>crassa ignoranza di chi ha bisogno di una prova tangibile di qualsiasi
>cosa, prima di crederci. E' la mia limitatezza umana, probabilmente chi

>ha fede č un gradino pių in alto di me, perché riesce a concepire una
>perfezione che io non posso vedere, perché nulla attorno a me č
>perfetto.

Permettimi di dirti che trovo ingiusto il modo con cui assumi il ruolo di
vittima che va controcorrente nonostante tutto. Anche perchč ormai chi va
controcorrente sono proprio i Cristiani (quelli veri, non i bigotti che
'vedono la pagliuzza nell'occhio del prossimo, ma no il trave nel proprio'
^_^). Non so come tu abbia maturato queste idee. Non so chi abbia fatto cosa
per farti nutrire un odio (almeno cosė traspare dal tuo tono ferito) cosė
viscerale per la religione. E credo inoltre che hai delle idee scorrette in
alcuni punti fondamentali: prima di tutto il credente Cristiano č tutto meno
che un gradino pių in alto degli altri. Anzi deve farsi pių piccolo
dell'ultimo uomo sulla terra. L'umiltā č la chiave di volta del credo
Cristiano. Il modello di Gesų Cristo č un modello di onestā, povertā ed
umiltā. Non sono certo un teologo, ma questo mi pare evidente. Umiltā
tuttavia non voleva dire condurre un'esistenza mite in tacita armonia col
mondo. Gesų ha predicato apertamente la sua veritā nonostante tutte le
opposizioni. Non dimentichiamo che č morto per questa veritā. E, per chi ci
crede, oltre che di natura divina era anche uomo. E' molto difficile anche
solo provare a concepire quest'idea. Scivola facilmente in banalitā e
semplificazioni. Ma prova a pensare ad un uomo. Un uomo che soffre, dubita,
ha una sua volontā, eppure che sa, crede. E che muore. Quale terribile
lacerazione. Se cosė non fosse stato, che senso avrebbero avuto le
tentazioni che Satana rivolge a Gesų nel deserto? Che senso le notti insonni
di preghiera? Se gli fosse bastato agire da Dio per risolvere le cose, che
senso avrebbe avuto la frase, pronunciata prima del processo: 'Padre, se tu
vuoi, passi da me questo calice; perō sia fatta la tua volontā e non la
mia.' (sempre che me la ricordi bene. Comunque questo passo mi ha sempre
molto impressionato).
E qui c'č un altro punto: il cristiano non č un illuminato che mostra agli
infedeli la via. Il cristiano č un uomo in cammino. Un cammino incerto,
difficile e pieno di dubbi. La Fede č un dono che si riceve, ma va
coltivata. Si puō perdere e si deve riconquistare. Non č facile credere. Non
lo č per me, almeno. Vedere con gli occhi della fede č per me sfuggente; se
non avessi, se non la certezza, almeno un fortissimo sospetto che molte cose
che accadono non accadono solo per caso, probabilmente avrei giā mollato
tutto da un pezzo. E sono stato lė lė per farlo; pių volte anche. Tu dici di
aver bisogno di prove, ebbene io credo di averne avuta qualcuna. Magari solo
indiziaria, ma era abbastanza. Piccole cose quotidiane o catene di eventi
che culminano in uno importante. Magari sono solo paranoico. E' troppo
difficile per me spiegare con chiarezza questi concetti. Anche perchč finchč
non si vivono sulla propria pelle credo che sia estremamente lontano dal
senso comune.
Ricorda un'altra cosa: la religione cristiana č la religione dell'amore.
Cosa vuol dire? Molte cose. Anche che per parteciparvi non basta la testa,
ma anche il cuore. Non č solo credere o non credere, nel senso logico del
termine. E' anche sentire. Ribadisco che non sono capace di spiegare queste
cose (anche se ci proverō rispondendo al resto del messaggio) e posso solo
consigliarti di leggere. Leggi senza pregiudizi, senza leggere le note
esplicative (o presunte tali), senza commenti autorevoli qualche brano del
Vangelo. Magari cercherō di suggerirtene qualcuno, se la cosa ti puō
interessare.

> Perō sia nel tuo post precedente, sia in questo, mi ha colpito


>un solo concetto:
>
>> crisi di astinenza. Sto dicendo che con la Fede vivo meglio di quando non
ce
>> l'avevo. Tu no? Vabbeh, de gustibus, come direbbe Giopep. E anche se sali
>

>Cioč, fammi capire, spiegami: ti alzi la mattina alla stessa ora di


>tutti gli altri giorni, fai lo stesso lavoro di sempre, incontri sempre
>le stesse persone, parli sempre delle stesse cose, mangi alla stessa ora

>o gių di lė, esci, fai bene o male le stesse cose di sempre, ma vedi


>tutto questo con una luce diversa? E' questo che non capisco: la tua
>ritrovata fede nasce dal fatto che la medesima ti fa pesare meno le

>piccole e grandi difficoltā della routine quotidiana?

Credo che tu abbia un concetto deviato di 'fede'. Guarda che non č una
medicina. Non funziona cosė. Non č che uno si porta dietro l'aureola che gli
illumina la strada. Ad esempio, non posso che parlare per me, la mia vita č
uguale a quella di tutti gli altri. Dopotutto la societā e la convivenza con
gli altri ci impongono di muoverci entro certi limiti. Certo, uno puō
tagliare i ponti col mondo, diventare un eremita e chi s'č visto, s'č visto.
Oppure diventare un 'folle' e vivere ai confini della societā. Non č il mio
caso. Che cosa porta in pių la fede? Di sicuro (mi ricordo un post di
qualche tempo fa con Davide Neri al proposito) porta lacerazione e
sofferenza. Cerco di spiegarmi meglio: la fede porta proprio a rompere
drasticamente con la routine quotidiana od almeno con la nostra, di routine.
Ma io non sono certo un santo (non che questi soffrano meno, anzi molto di
pių). La mia fede traballa spesso e si piega ai compromessi pių di quanto
vorrei. Sopravvivenza? Forse. Ma anche debolezza. La fede insegna, anzi
spinge ad un livello quasi inconscio a sacrificarsi per gli altri. Ma questo
costa. Tanto. E' spesso cerco di non pagarne il prezzo.
E sono forse certo io di sapere sempre quello che devo o non devo fare,
grazie alla fede? Cosė che so con certezza quando pecco e quando no? Quando
agisco bene o male? Se faccio 'la volontā del Signore'? Assolutamente no.
Anzi la fede pone scrupoli e dubbi in pių. Che cos'č dunque la fede? Cosa
offre per cui valga la pena di affrontare tutto questo e molto altro ancora?
Ancora non lo so bene. Mi sto ponendo interrogativi ai quali non avevo mai
pensato con sufficiente profonditā. Ti ringrazio anche per questo.
Non posso tracciare un modello di fede. Posso dire come io la vivo, ma non
sarā valido per nessun altro. Quanto č vero che ogni individuo conduce
un'esistenza diversa, tante sono le maniere in cui puō esprimersi un atto di
fede.
E io nella mia trovo speranza, amore, forza. E sento che non sono mie. Non
vengono solo da me. E non sono gli amici e la famiglia, ma viene anche
attraverso di essi. E nelle cose che mi stanno intorno e in quelle lontane.
E' pių di un modo di vivere, Paolone. E' pių di una filosofia. Si potrebbe
costruire una bella filosofia tutta centrata sull'uomo, idealizzata, in cui
tutti gli individui devono volersi bene e tendere alla perfetta convivenza
ed amore reciproco. Certo. Suona ridicolo, vero? Ecco, credere in Dio, anzi
l'esistenza di Dio riempie di significato la vita. Pių di quanto facciano
altre idee. Questo perō, bada, non vuol dire che questo concetto debba
riempirti la testa e scacciare tutto il resto. Al contrario, lo arricchisce
e completa.
Pur essendo consapevole di questo, pure credendoci e volendoci credere,
troppo spesso mi lascio trascinare dagli eventi. Mi ripiego su me stesso e
sulla mia vita e non mi accorgo di tutto ciō. Non ci penso. Non ne ho il
tempo o la voglia. Costa fatica.
Mi ci vorrebbe maggiore istruzione ed un po' di 'disciplina': in cosa
credere? A meno che non scenda direttamente lo Spirito Santo sul capo,
dubito che chiunque possa inventarsi il cristianesimo. Ma soprattuto
PERCHE'? E forse qui, Paolone, sta il bandolo della matassa. Leggere,
discutere, capire il perchč e poi decidere se credere o meno.
Mah, sto facendo un sacco di pasticci. Spero almeno di averti suscitato
curiositā. Ma andiamo avanti...

> Mi auguro di aver
>capito male, e che la cosa non sia cosė limitativa, perché a questo


>mirabile risultato ci ero arrivato anch'io con molto meno, tempo fa: era
>bastato mettersi assieme ad una ragazza che me la dava tutte le

>sacrosante sere. E non č certo finita qui, perché al di lā del semplice
>appagamento sessuale (e qui Rumika avrā soltanto l'ennesima conferma


>dell'individuo gretto, cinico e insensibile che sono, o almeno questa
>dev'essere la sua impressione superficiale a giudicare dai post a me

>rivolti), che giā di per sé mi faceva vedere tutto con un'ottica pių


>rilassata, aperta e tranquilla, c'era anche la splendida sensazione di
>affrontare le giornate per qualcosa. Qualcosa al di fuori di me stesso,

>qualcosa a cui tutti tendiamo dare il nome di "scopo della vita". Giā,


>l'impressione di vivere la giornata in funzione di qualcuno cambia

>radicalmente il nostro punto di vista, e ci fa agire con pių saggezza.

A parte il fatto che l'amore per una persona non č affatto 'molto meno', ma
che anzi č sacro di fronte a Dio, credo di aver giā sproloquiato abbastanza
su questo tema.

>Ma l'amore terreno ha un grosso difetto: prima o poi finisce. Non č


>perfetto. La fede, a mio personalissimo, umilissimo e magari

>assolutamente sbagliatissimo punto di vista, č solo la "chimera
>dell'amore", il rivolgersi a un'entitā esterna a noi (l'altro, anche se


>idealizzato) che ci ama, ci coccola con la rosea prospettiva del
>"perdono" e della "vita eterna" (altro limite tipicamente terreno
>superato: prima o poi si crepa. E dopo?), e ogni tanto accarezza anche
>il nostro innato desiderio di provare dei sensi di colpa, perché

>ciascuno di noi in fondo č un po' masochista. E allora, via, con la
>questione del "peccato"! In fondo che cos'č un peccato, se non la


>contravvenzione a tutta una serie di regole morali - universalmente
>accettate come tali, fin dai tempi di Cicerone e anche prima - che,
>stringi stringi, possiamo anche vedere come la versione "bada enhanced"
>delle istruzioni che ci davano i nostri genitori da piccoli? Non a caso,
>secondo i cattolici noi siamo tutti "FIGLI di Dio": insomma, comodo no?

Che l'amore terreno debba a forza finire č tutto da vedere. Quella che
semmai di sicuro č destinata ad estinguersi (e non necessariamente in modo
tragico) č la passione. L'amore puō anche durare. Ci si puō allontanare,
discutere ed anche odiare, ma riconciliazione e perdono sono spesso
possibili. L'amore eterno tutto rose e fiori, quello sė č un'idealizzazione.
Ma la convivenza costruttiva e stabile non č affatto una chimera. E parlo
per esperienza personale, all'interno della mia famiglia. So di essere molto
fortunato, ma sono sicuro anche di non essere il solo.
Perdonami se mi permetto di dire che trovo il tuo concetto di peccato
pesantemente influenzato (e limitato) da quello, certo pių appariscente, del
vecchio testamento: la dannazione di Adamo ed Eva per aver contravvenuto ai
dettami di Dio; le piaghe d'Egitto; Sodoma e Gomorra; chi pių ne ha pių ne
metta. La religione cristiana consente una notevole evoluzione della legge
del taglione. Non per nulla Gesų venne messo a morte dagli Ebrei. Sarebbe
stato difficile se non avesse radicalmente cambiato le cose, no? Gesų
insegna un comandamento nuovo: 'amatevi gli uni gli altri come io ho amato
voi'. Un comandamento. Dello stesso valore di 'non avrai altro Dio al di
fuori di me', 'Non uccidere' e cosė via. E introduce il concetto di perdono,
che non č un tasto da premere per cancellare i rimorsi. Neppure il perdono
come espiazione e rinnovo di un'alleanza. Perdono incondizionato. Il perdono
č il mezzo dell'amore. Il sacramento della confessione dei peccati, quando
affrontato con coscienza, non č come portare la macchina a lavare. La vita
eterna poi non č un premio per chi č stato pių bravo. La vita eterna č il
completamento di quella terrena e comincia giā adesso, mentre siamo fatti di
carne e sangue. Questo sembra un concetto molto strano, ma ti assicuro che,
leggendo molti brani del Vangelo, risalta pian piano. Essere figli di Dio
non vuol dire essere dei 'figli di papā'. Anzi, comporta nuove implicazioni
e responsabilitā; che si possono anche rifiutare, assieme alla fede. Pensa
alla parabola del 'figliol prodigo'.

>
>Siamo rimasti senza genitori (una guida), senza amici (la comunitā


>d'intenti), senza una fidanzata (l'amore), senza un lavoro (la
>sicurezza) e senza il coraggio di ammazzarci, perché in fondo esiste pur
>sempre un istinto di sopravvivenza che sa usare molto bene le sue armi?
>(per la cronaca, si tratta della "fifa" e della "convinzione che si
>tratti di una sconfitta". No, Quedex, non si raccolgono in giro...). E

>allora buttiamoci tutti sulla fede! Che ci fa vivere meglio. Ci dā una
>guida (sono figlio di un dio, wow!), ci dā tanti amici (in giro per gli
>oratori, ma anche pensando alle anime dei cari estinti), ci dā persino
>una fidanzata, per quanto eterea, persino pių perfetta (cioč, vuoi
>scherzare? č la FEDE ragazzo mio! Mica la cottarella per la compagna del


>liceo!), una sicurezza (tanto ho sempre un dio che mi vuole bene) e
>persino una serie di regole auto-indotte che chiunque potrebbe benissimo
>seguire per semplice rispetto verso gli altri, ma che in fondo uno fa
>bene a seguire perché se no "commette peccato". Capito? non fa un torto

>agli altri, fa "peccato". E poi? poi sono cazzi amari, perché di lā ci
>sarā l'inferno, mica la mamma a fare tatō sulle manine.

Di nuovo. Spiegami: cosa credi che sia il peccato? Quando Gesų dice: 'ogni
volta che avete fatto/non avete fatto questo ad uno di questi miei fratelli
pių piccoli, l'avete fatto/non l'avete fatto a me.' - cosa credi che
intenda? E quando emette la terribile condanna (non ricordo il testo
preciso) di chi scandalizza 'i piccoli', che farebbe meglio a legarsi una
pietra al collo ed uccidersi, piuttosto che continuare a vivere nel peccato,
cosa voleva dire? Credi davvero che l'uomo si sia inventato un capriccio
cosė terribilmente complesso?
Credo di aver insistito anche troppo su come la fede non rappresenti un
placebo per i propri mali, ma molto di pių. Se poi uno ci veda un'origine
divina piuttosto che umana, questo non puō certo essere deciso in questa
sede. Qui si č trattato solo qualche spunto, piuttosto confusamente e magari
pure in modo banale.

>
>Adesso, senza arrivare al luogo comune per eccellenza, il marxiano "la

>religione č l'oppio dei popoli", va detto che al di lā di poche menti


>illuminate la maggior parte dei sedicenti fedeli "ha bisogno" di una

>fede: dā loro la felicitā. Senza felicitā non possono vivere, per cui
>tutti gių in ginocchio a pregare! C'č chi risolve la questione in modo
>pių sbrigativo, ricorrendo alle sostenze stupefacenti. Chi s'inventa uno


>"scopo nella vita" e lo persegue con costanza, salvo poi accorgersi, una

>volta arrivato, di non avere pių un cazzo da fare ("e adesso?"), chi


>invece (come me) tende a vedere tutta la sua esistenza come una serie di
>tappe da raggiungere, superare, e poi trovarne di nuove. Perché parte

>del divertimento č proprio questo: immaginarsi sempre quel nuovo


>"qualcosa" da raggiungere. Chi ha la fede ha tutto questo. Ce l'ha

>magari per tutta la vita. Lo ha giā raggiunto, ma preferisce tenersi


>costantemente in allenamento:
>
>1 oggi cosa faccio? faccio il bravo bambino
>2 passa la giornata.
>3 ce l'ho fatta a fare il bravo bambino?
>SI: dormo e torno al punto 1
>NO: oddio oddio oddio, senso di colpa supremo, ave maria, e torno al
>punto 1.

>FORSE: chiedo ausilio al prete. Lui mi dā tantissime certezze che mi


>evitano la fatica di dover pensare. E torno al punto 1.
>

>Lo scopo č guadagnarsi i punti bonus per la vita eterna. I mostri di


>fine livello sono le tentazioni, le occasioni di avanzare il proprio

>status ai danni di qualcun altro, le piccole meschinitā di ogni giorno.
>Ma tanto c'č sempre il medikit della confessione (per i tradizionalisti)
>o della riconciliazione (per i pių moderni, e per i protestanti da
>cinque secoli circa), che ci dā la ricarica. Oh yeah. Hai capito, quello
>che intendo dire č proprio questo: non sono anticlericale, pių


>semplicemente ho sempre trovato in me stesso la forza per andare avanti,

>e per superare tutte le difficoltā, piccole grandi e grandissime che la
>vita mi ha messo davanti. Poi magari un giorno crollerō anch'io, perché


>le mie forze sono imperfette come tutte le altre "certezze" umane, e mi

>vedrai in ginocchio sul sagrato. Sarā la sconfitta di un piccolo uomo
>che credeva di poter non avere bisogno di un concetto molto pių grande


>di lui per poter vivere.

Per mia grande fortuna il mio concetto di fede č molto distante da quello
che tu attribuisci (e con molte ragioni, soprattutto storiche) alla massa
imbelle. E' vero. Per molti la fede č stata ed č tuttora nient'altro che uno
strumento; come dopotutto ce ne sono tanti, pių o meno equivalenti.
Ammiro molto il modo in cui tu sia riuscito a non cascarci. Come ti sia
tirato fuori dalla tela delle consuetudini ed abbia scelto (una scelta mi
sembra di capire assai sofferta e tutt'ora spesso contestata) un modo tutto
tuo di 'realizzarti'. Mi sembra di notare, celata nella fermezza delle tue
asserzioni, una forma di pietā, mutata in amarezza e poi in disprezzo dal
tempo e dalla cocciuta immobilitā altrui, per un modo di vivere che
obiettivamente č deprecabile, ma che ti hanno fatto passare per buono,
giusto e sacrosanto.
Non hai bisogno di mettere le mani avanti, di metterti sulla difensiva. Non
stai lottando contro il mondo in un'Armageddon tra te e lui lunga quanto la
tua vita. Non cadrai schiacciato dal suo ottuso peso. Anche perchč il mondo
(sė, anche il tuo mondo) ha ben altro a cui pensare, in fondo. Avevi un
nemico. La frustrazione. L'hai giā sconfitto a caro prezzo. Non negarti
altro.

>Mi scuso con tutti per il post oscenamente lungo. Ogni tanto amo anch'io
>fare il serio.

Mi scuso anche io. E per primo con Paolone per la prolissitā e lo stile
mezzo mieloso mezzo cattedratico (e quindi orrendamente pomposo) del testo.
Perō sono le 4 e mezza del mattino e mi sento stranamente bene. Grazie per
avermi dato l'opportunitā di stilare queste riflessioni. Queste ore di sonno
sono a buon punto nella classifica di quelle meglio spese di tutta la mia
vita. Per ora.

Andrea Maderna

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to

alexbi <a.bi...@libero.it> wrote

> Le vedo ogni tanto, non le capisco ma le invidio. Davanti ad una morte
> sanno guardare avanti, sanno trovare nel loro Dio la forza e la
> certezza che non è una fine assoluta.

Vabbè, fino a un certo punto.
Come io non passo la vita a piangermi addosso, dubito che un credente ci
metta cinque minuti a dire "si vabbè, sticazzi, tanto non è una fine
assoluta".
^____________________^


Andrea Maderna

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to

Lorenzo Perugini <chin...@energy.it> wrote

Credi davvero che l'uomo si sia inventato un capriccio

> così terribilmente complesso?

A dire il vero non mi sento di escluderlo.
Cioè, non lo so, non avendo certezze non ti so dire se effettivamente tutta
'sta roba ha origine divina o se effettivamente la bibbia è il frutto di un
enorme cumulo di seghe mentali in pieno Della style.


> Mi scuso anche io. E per primo con Paolone per la prolissità e lo stile


> mezzo mieloso mezzo cattedratico (e quindi orrendamente pomposo) del
testo.

^____________^
Dai dai, facciamo una crociata, scateniamo una santa inquisizione.
Io fo il Torquemada della situazione.
L'unica sufficienza della mia vita in storia (un 7 e mezzo) l'ho beccata con
una mega interrogazione sull'inquisizione. ^____^

> Però sono le 4 e mezza del mattino e mi sento stranamente bene. Grazie per
> avermi dato l'opportunità di stilare queste riflessioni. Queste ore di


sonno
> sono a buon punto nella classifica di quelle meglio spese di tutta la mia
> vita. Per ora.


Ecco.
Per me invece sono le 8:41.
Ho dormito due ore.
Prima di addormentarmi ho finito Metal Gear Solid.
Mo me so svegliato, ho sonno, ed è partito ualo.
La giornata comincia male.
Pijo, vo in banca, e poi via verso verona.
La giornata dovrebbe risollevarsi (dai, forza, via con la battuta).
Venerdì pomeriggio si viene a milano (ahem...) che arriva holly.
Miniradunino con qzar compreso nel prezzo.
Io sarò rosso, tu sarai blu.
Io avrò la pelata e il mantellone nero, tu l'elmo e lo scudo crociato.
E nel mezzo il Besserone farà il culo a tutti.
^________^
Sto straparlando (anzi, strascrivendo).


RuMiKa

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
Il giornoThu, 2 Mar 2000 08:44:53 +0100, "Andrea Maderna"

<gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:

>Ecco.
>Per me invece sono le 8:41.
>Ho dormito due ore.
>Prima di addormentarmi ho finito Metal Gear Solid.
>Mo me so svegliato, ho sonno, ed è partito ualo.
>La giornata comincia male.
>Pijo, vo in banca, e poi via verso verona.

ecco.. e questo si mette in macchina verso verona con due ore di sonno
alle spalle..

cazzo..e mia madre ha detto che ti devi portare dietro delle ciabatte,
bestia che non sei altro!
e che non ti vuole piu' vedere girare per casa con i calzettoni!
e dice che le scarpe da ginnastica non le devi piu' lasciare in mezzo
alla sala (ehehehehe troppo bello)
e che mangi come un maiale
allora le ho risposto che basta abbondare con la pastasciutta


ZX

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
On Wed, 1 Mar 2000 20:13:14 +0100, "Lorenzo Perugini"
<chin...@energy.it> wrote:

> E vi giuro che hanno un effetto
>straordinario. E' come una nebbia che si alza: capire perchè accettare una
>verità di fede è un passo difficile, ma accettare una verità di fede senza
>capirne il perchè è uno sforzo impossibile.
>Quante cose.... quante cose.........

Che cervellino sexy che si nasconde sotto quella faccia da schiaffi
che hai, tesoro.

Ciao
ZX


_

ZX

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
On Wed, 01 Mar 2000 22:31:21 GMT, Paolo Besser <pao...@besser.it>
wrote:

>La fede è, per
>definizione, una certezza di cui non si deve alcuna dimostrazione.

La migliore e più esplicita definizione (a mio modestissimo parere) di
cosa sia la fede, nella Bibbia, è data dall'apostolo Paolo, in Ebrei
11, 1 :

"La fede è un'evidente dimostrazione di realtà benchè non veduta"

Pedditte.

Giusto per dare un piccolo esempio di quanto ciò che è scritto nella
Bibbia e ciò che la gente crede che la Chiesa sostenga siano due
linguaggi che nemmeno con il Babylon Translator si potranno mai
capire.


Ciao
ZX

RuMiKa

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
Il giornoWed, 01 Mar 2000 22:31:21 GMT, Paolo Besser
<pao...@besser.it> ha deciso di dire la sua:


>bastato mettersi assieme ad una ragazza che me la dava tutte le
>sacrosante sere. E non è certo finita qui, perché al di là del semplice
>appagamento sessuale (e qui Rumika avrà soltanto l'ennesima conferma
>dell'individuo gretto, cinico e insensibile che sono, o almeno questa
>dev'essere la sua impressione superficiale a giudicare dai post a me
>rivolti), che già di per sé mi faceva vedere tutto con un'ottica più
>rilassata, aperta e tranquilla, c'era anche la splendida sensazione di
>affrontare le giornate per qualcosa.

ommammassantissima noooo :)
alura: tu mandi dei post della serie "non ci interessano i fatti tra
Rumika e giopep".
Post che condivido pienamente se non per il motivo che non mi
sconfinfera affatto che i fatti miei rilevino sul NG.
tutto qua... mmh..mi sembra di essermi manifestata solo relativamente
questi post..
il post dei brufoli era simpatico e non vi ho tratto nessun pensiero
negativo nei tuoi confronti.
Il discorso che stai facendo non mi fa pensare affatto che sei gretto
superficiale o insensibile.
Mi fa pensare che tu sei fortunato perche'comunque sai quali sono le
cose che ti rendono felice e che ti portano gioia: che sia il sesso,
il cilìcio o il cibo, l'arte, la fede, lo studio o altro.

ora smetto che e' arrivato giopep :)

Tommasone

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
On Mon, 28 Feb 2000 22:45:25 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
wrote:

>Il programmino li mi da per salvabile quasi tutto.
>Dov'è il problema?
>Murphy?

Il programmino non sara' mica recoverNT?

Perche' se cosi' e' prova ad importare una tua immagine qualunque o un
file di testo qualunque.

Ti renderai conto che l'hard disk non lo recuperi.

Ciao
T.one


The Bad

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
On Thu, 02 Mar 2000 11:54:42 GMT, eavesaniSp...@iol.it
(RuMiKa) wrote:
>...

>tutto qua... mmh..mi sembra di essermi manifestata solo relativamente
>questi post..
>...

'manifestata'????
Da oggi dirň...
"Mi si č Manifestata la Rumika in sogno..."

Daniele Dellafiore

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
RuMiKa wrote:

>
> ecco.. e questo si mette in macchina verso verona con due ore di sonno
> alle spalle..
>
> cazzo..e mia madre ha detto che ti devi portare dietro delle ciabatte,
> bestia che non sei altro!
> e che non ti vuole piu' vedere girare per casa con i calzettoni!
> e dice che le scarpe da ginnastica non le devi piu' lasciare in mezzo
> alla sala (ehehehehe troppo bello)
> e che mangi come un maiale

Il fidanzato modello :DDDDDDDDDDDDDDDD

CrushOverride

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to


>Prima di addormentarmi ho finito Metal Gear Solid.

ricordo ancora quando l'ho finito io... iniziato alle 7 p.m. , finito alle 9
a.m. del giorno dopo... che figata...

--

CrushOverride
crusho...@tiscalinet.it
ICQ #: 11426806
Secondo membro del Gruppo della Gnocca
MEMBRO n. 66 della P.U.C.C.H.I.A.C.C.A. Society
Leader della Setta degli Zozzoni
possessore di un paio di palle extra
mai stato top poster - never been top poster
------------------------------------------------------------------------
sign in lutto per la morte di Chump :-(


Cyrix Haldir

unread,
Mar 2, 2000, 3:00:00 AM3/2/00
to
Lorenzo Perugini wrote:


> Per prima cosa ti ringrazio per aver dedicato un po' di tempo a scrivere la
> tua risposta. Dico sul serio. Chi mi conosce sa quanto mi presti volentieri
> a delle discussioni interessanti. Grazie per non aver chiuso il discorso con

> qualche semplice battuta che avrebbe lasciato morire lì il tutto. Ah, prima
> di cominciare, un'altra cosa: preparati, perchè sarà un post-fiume.


> Mmm... forse dovrei spedirtelo in mail privata. Ma no... magari interessa
> anche ad altri.

Sai una cosa?
I discorsi sulla religione mi hanno sempre affascinato.
Ero un protestante, ormai praticamente ateo; e questo perchè la
religione non è mai riuscita ad aiutarmi. Da una parte offre un modello
di vita affascinante, dall' altro premia questo modello con una certa
"consolazione" che deriva dalla fede; e proprio questa fede non l'ho mai
trovata. Invidio chi l'ha, perchè credo che per costoro la vita sia più
facile. Ma temo proprio sia un qualcosa che si trova e si guadagna più
per caso che per effettiva ricerca.
Vengo da due giorni in ospedale, un bellissimo posto la cui visione da
una evidente mazzata a qualunque idea di "Padre che ci vuol bene e ci
protegge". Esattamente come l'atteggiamento di molti parroci ed
associazioni, cattoliche e non, che magari in buona fede ma si
comportano in modo incoerente, privilegiando questo o quell' aspetto del
messaggio cristiano. Probabilmente perchè la loro fede è basato solo su
una parte di quel messaggio. Ma quando le guide (...) sono incerte, è
difficile che il guidato trovi la strada da solo. E questo non fa altro
che screditare la religione, dando ulteriori motivi a chi la fede non
l'ha trovata per non dare troppo peso a questo "problema".
IMO si può vivere con o senza; il fatto è che, appurato cosa è il "bene"
da ricercare (il sacrificio di cui parli nel tuo messaggio), si può
perseguirlo sia spinti da una forza inconscia, sia da semplice
razionalità, se non cinismo. Certo la seconda strada è più difficile,
perchè la ragione stessa tende a leggere una stessa situazione da più
parti, e laddove il credente si butta senza porsi domande ma invece
agendo, il razionale probabilmente resterà fermo bloccato nell' abalisi
di tutti gli scogli. E questo è un male.Ma diminuisce al contempo la
possibilità del razionale di commettere errori.
Quel che temo è che la fede, una volta acquisita, sia la via più facile
ed universale, ma terribilmente pericolosa.
Nonostant questo, spesso mi capita di invidiare i credenti :)
Ma è davvero necessaria?

--
====================================================
Così parlò il divino aruspice
-----------------------------------------------------
Cyrix Haldir ICQ UIN Number
plc...@iol.it 1886191
-----------------------------------------------------
====================================================

Luca "LZP" Zanardo

unread,
Mar 3, 2000, 3:00:00 AM3/3/00
to

"Paolo Besser" <pao...@besser.it> ha scritto

[cuttone]


> Poi magari un giorno crollerò anch'io, perché
> le mie forze sono imperfette come tutte le altre "certezze" umane, e mi
> vedrai in ginocchio sul sagrato. Sarà la sconfitta di un piccolo uomo
> che credeva di poter non avere bisogno di un concetto molto più grande
> di lui per poter vivere.

Ti convertirai in punto di morte.

Quedex

unread,
Mar 5, 2000, 3:00:00 AM3/5/00
to
messaggio salvato sul desktop

il primo poemeriggio libero leggerò quello che vi siete detti, il tutto mi
ricorda i libri di eco, pesanti ma utili


Lorenzo Perugini <chin...@energy.it> wrote in message

95197241...@melissa.energy.it...


> Per prima cosa ti ringrazio per aver dedicato un po' di tempo a scrivere
la
> tua risposta. Dico sul serio. Chi mi conosce sa quanto mi presti
volentieri
> a delle discussioni interessanti. Grazie per non aver chiuso il discorso
con

> qualche semplice battuta che avrebbe lasciato morire lì il tutto. Ah,
prima
> di cominciare, un'altra cosa: preparati, perchè sarà un post-fiume.


> Mmm... forse dovrei spedirtelo in mail privata. Ma no... magari interessa
> anche ad altri.
>
> >Guarda, per convinzione personale rispetto le posizioni di tutti,
>

> siamo in due (ma penso anche di più)
>
> >soprattutto in tematiche dove nessuno può essere fondamentalmente certo
> >di avere ragione. Tranne chi ha fede, appunto. La fede è, per


> >definizione, una certezza di cui non si deve alcuna dimostrazione. Io,
> >invece, povero stolto che non ha ancora visto la luce, vivo ancora nella
> >crassa ignoranza di chi ha bisogno di una prova tangibile di qualsiasi
> >cosa, prima di crederci. E' la mia limitatezza umana, probabilmente chi

> >ha fede è un gradino più in alto di me, perché riesce a concepire una
> >perfezione che io non posso vedere, perché nulla attorno a me è


> >perfetto.
>
> Permettimi di dirti che trovo ingiusto il modo con cui assumi il ruolo di

> vittima che va controcorrente nonostante tutto. Anche perchè ormai chi va


> controcorrente sono proprio i Cristiani (quelli veri, non i bigotti che
> 'vedono la pagliuzza nell'occhio del prossimo, ma no il trave nel proprio'
> ^_^). Non so come tu abbia maturato queste idee. Non so chi abbia fatto
cosa

> per farti nutrire un odio (almeno così traspare dal tuo tono ferito) così


> viscerale per la religione. E credo inoltre che hai delle idee scorrette
in

> alcuni punti fondamentali: prima di tutto il credente Cristiano è tutto
meno
> che un gradino più in alto degli altri. Anzi deve farsi più piccolo
> dell'ultimo uomo sulla terra. L'umiltà è la chiave di volta del credo
> Cristiano. Il modello di Gesù Cristo è un modello di onestà, povertà ed
> umiltà. Non sono certo un teologo, ma questo mi pare evidente. Umiltà


> tuttavia non voleva dire condurre un'esistenza mite in tacita armonia col

> mondo. Gesù ha predicato apertamente la sua verità nonostante tutte le
> opposizioni. Non dimentichiamo che è morto per questa verità. E, per chi


ci
> crede, oltre che di natura divina era anche uomo. E' molto difficile anche

> solo provare a concepire quest'idea. Scivola facilmente in banalità e


> semplificazioni. Ma prova a pensare ad un uomo. Un uomo che soffre,
dubita,

> ha una sua volontà, eppure che sa, crede. E che muore. Quale terribile
> lacerazione. Se così non fosse stato, che senso avrebbero avuto le
> tentazioni che Satana rivolge a Gesù nel deserto? Che senso le notti


insonni
> di preghiera? Se gli fosse bastato agire da Dio per risolvere le cose, che
> senso avrebbe avuto la frase, pronunciata prima del processo: 'Padre, se
tu

> vuoi, passi da me questo calice; però sia fatta la tua volontà e non la


> mia.' (sempre che me la ricordi bene. Comunque questo passo mi ha sempre
> molto impressionato).

> E qui c'è un altro punto: il cristiano non è un illuminato che mostra agli
> infedeli la via. Il cristiano è un uomo in cammino. Un cammino incerto,
> difficile e pieno di dubbi. La Fede è un dono che si riceve, ma va
> coltivata. Si può perdere e si deve riconquistare. Non è facile credere.
Non
> lo è per me, almeno. Vedere con gli occhi della fede è per me sfuggente;


se
> non avessi, se non la certezza, almeno un fortissimo sospetto che molte
cose

> che accadono non accadono solo per caso, probabilmente avrei già mollato
> tutto da un pezzo. E sono stato lì lì per farlo; più volte anche. Tu dici


di
> aver bisogno di prove, ebbene io credo di averne avuta qualcuna. Magari
solo
> indiziaria, ma era abbastanza. Piccole cose quotidiane o catene di eventi
> che culminano in uno importante. Magari sono solo paranoico. E' troppo

> difficile per me spiegare con chiarezza questi concetti. Anche perchè
finchè


> non si vivono sulla propria pelle credo che sia estremamente lontano dal
> senso comune.

> Ricorda un'altra cosa: la religione cristiana è la religione dell'amore.


> Cosa vuol dire? Molte cose. Anche che per parteciparvi non basta la testa,

> ma anche il cuore. Non è solo credere o non credere, nel senso logico del


> termine. E' anche sentire. Ribadisco che non sono capace di spiegare
queste

> cose (anche se ci proverò rispondendo al resto del messaggio) e posso solo


> consigliarti di leggere. Leggi senza pregiudizi, senza leggere le note
> esplicative (o presunte tali), senza commenti autorevoli qualche brano del

> Vangelo. Magari cercherò di suggerirtene qualcuno, se la cosa ti può
> interessare.
>
> > Però sia nel tuo post precedente, sia in questo, mi ha colpito


> >un solo concetto:
> >
> >> crisi di astinenza. Sto dicendo che con la Fede vivo meglio di quando
non
> ce
> >> l'avevo. Tu no? Vabbeh, de gustibus, come direbbe Giopep. E anche se
sali
> >

> >Cioè, fammi capire, spiegami: ti alzi la mattina alla stessa ora di


> >tutti gli altri giorni, fai lo stesso lavoro di sempre, incontri sempre
> >le stesse persone, parli sempre delle stesse cose, mangi alla stessa ora

> >o giù di lì, esci, fai bene o male le stesse cose di sempre, ma vedi


> >tutto questo con una luce diversa? E' questo che non capisco: la tua
> >ritrovata fede nasce dal fatto che la medesima ti fa pesare meno le

> >piccole e grandi difficoltà della routine quotidiana?
>
> Credo che tu abbia un concetto deviato di 'fede'. Guarda che non è una
> medicina. Non funziona così. Non è che uno si porta dietro l'aureola che


gli
> illumina la strada. Ad esempio, non posso che parlare per me, la mia vita

è
> uguale a quella di tutti gli altri. Dopotutto la società e la convivenza
con
> gli altri ci impongono di muoverci entro certi limiti. Certo, uno può
> tagliare i ponti col mondo, diventare un eremita e chi s'è visto, s'è
visto.
> Oppure diventare un 'folle' e vivere ai confini della società. Non è il
mio
> caso. Che cosa porta in più la fede? Di sicuro (mi ricordo un post di


> qualche tempo fa con Davide Neri al proposito) porta lacerazione e
> sofferenza. Cerco di spiegarmi meglio: la fede porta proprio a rompere
> drasticamente con la routine quotidiana od almeno con la nostra, di
routine.
> Ma io non sono certo un santo (non che questi soffrano meno, anzi molto di

> più). La mia fede traballa spesso e si piega ai compromessi più di quanto


> vorrei. Sopravvivenza? Forse. Ma anche debolezza. La fede insegna, anzi
> spinge ad un livello quasi inconscio a sacrificarsi per gli altri. Ma
questo
> costa. Tanto. E' spesso cerco di non pagarne il prezzo.
> E sono forse certo io di sapere sempre quello che devo o non devo fare,

> grazie alla fede? Così che so con certezza quando pecco e quando no?
Quando
> agisco bene o male? Se faccio 'la volontà del Signore'? Assolutamente no.
> Anzi la fede pone scrupoli e dubbi in più. Che cos'è dunque la fede? Cosa


> offre per cui valga la pena di affrontare tutto questo e molto altro
ancora?
> Ancora non lo so bene. Mi sto ponendo interrogativi ai quali non avevo mai

> pensato con sufficiente profondità. Ti ringrazio anche per questo.


> Non posso tracciare un modello di fede. Posso dire come io la vivo, ma non

> sarà valido per nessun altro. Quanto è vero che ogni individuo conduce
> un'esistenza diversa, tante sono le maniere in cui può esprimersi un atto


di
> fede.
> E io nella mia trovo speranza, amore, forza. E sento che non sono mie. Non
> vengono solo da me. E non sono gli amici e la famiglia, ma viene anche
> attraverso di essi. E nelle cose che mi stanno intorno e in quelle
lontane.

> E' più di un modo di vivere, Paolone. E' più di una filosofia. Si potrebbe


> costruire una bella filosofia tutta centrata sull'uomo, idealizzata, in
cui
> tutti gli individui devono volersi bene e tendere alla perfetta convivenza
> ed amore reciproco. Certo. Suona ridicolo, vero? Ecco, credere in Dio,
anzi

> l'esistenza di Dio riempie di significato la vita. Più di quanto facciano
> altre idee. Questo però, bada, non vuol dire che questo concetto debba


> riempirti la testa e scacciare tutto il resto. Al contrario, lo
arricchisce
> e completa.
> Pur essendo consapevole di questo, pure credendoci e volendoci credere,
> troppo spesso mi lascio trascinare dagli eventi. Mi ripiego su me stesso e

> sulla mia vita e non mi accorgo di tutto ciò. Non ci penso. Non ne ho il


> tempo o la voglia. Costa fatica.
> Mi ci vorrebbe maggiore istruzione ed un po' di 'disciplina': in cosa
> credere? A meno che non scenda direttamente lo Spirito Santo sul capo,
> dubito che chiunque possa inventarsi il cristianesimo. Ma soprattuto
> PERCHE'? E forse qui, Paolone, sta il bandolo della matassa. Leggere,

> discutere, capire il perchè e poi decidere se credere o meno.


> Mah, sto facendo un sacco di pasticci. Spero almeno di averti suscitato

> curiosità. Ma andiamo avanti...
>
> > Mi auguro di aver
> >capito male, e che la cosa non sia così limitativa, perché a questo


> >mirabile risultato ci ero arrivato anch'io con molto meno, tempo fa: era
> >bastato mettersi assieme ad una ragazza che me la dava tutte le

> >sacrosante sere. E non è certo finita qui, perché al di là del semplice
> >appagamento sessuale (e qui Rumika avrà soltanto l'ennesima conferma


> >dell'individuo gretto, cinico e insensibile che sono, o almeno questa
> >dev'essere la sua impressione superficiale a giudicare dai post a me

> >rivolti), che già di per sé mi faceva vedere tutto con un'ottica più


> >rilassata, aperta e tranquilla, c'era anche la splendida sensazione di
> >affrontare le giornate per qualcosa. Qualcosa al di fuori di me stesso,

> >qualcosa a cui tutti tendiamo dare il nome di "scopo della vita". Già,


> >l'impressione di vivere la giornata in funzione di qualcuno cambia

> >radicalmente il nostro punto di vista, e ci fa agire con più saggezza.
>
> A parte il fatto che l'amore per una persona non è affatto 'molto meno',
ma
> che anzi è sacro di fronte a Dio, credo di aver già sproloquiato
abbastanza
> su questo tema.
>
> >Ma l'amore terreno ha un grosso difetto: prima o poi finisce. Non è


> >perfetto. La fede, a mio personalissimo, umilissimo e magari

> >assolutamente sbagliatissimo punto di vista, è solo la "chimera
> >dell'amore", il rivolgersi a un'entità esterna a noi (l'altro, anche se


> >idealizzato) che ci ama, ci coccola con la rosea prospettiva del
> >"perdono" e della "vita eterna" (altro limite tipicamente terreno
> >superato: prima o poi si crepa. E dopo?), e ogni tanto accarezza anche
> >il nostro innato desiderio di provare dei sensi di colpa, perché

> >ciascuno di noi in fondo è un po' masochista. E allora, via, con la
> >questione del "peccato"! In fondo che cos'è un peccato, se non la


> >contravvenzione a tutta una serie di regole morali - universalmente
> >accettate come tali, fin dai tempi di Cicerone e anche prima - che,
> >stringi stringi, possiamo anche vedere come la versione "bada enhanced"
> >delle istruzioni che ci davano i nostri genitori da piccoli? Non a caso,
> >secondo i cattolici noi siamo tutti "FIGLI di Dio": insomma, comodo no?
>

> Che l'amore terreno debba a forza finire è tutto da vedere. Quella che
> semmai di sicuro è destinata ad estinguersi (e non necessariamente in modo
> tragico) è la passione. L'amore può anche durare. Ci si può allontanare,


> discutere ed anche odiare, ma riconciliazione e perdono sono spesso

> possibili. L'amore eterno tutto rose e fiori, quello sì è
un'idealizzazione.
> Ma la convivenza costruttiva e stabile non è affatto una chimera. E parlo


> per esperienza personale, all'interno della mia famiglia. So di essere
molto
> fortunato, ma sono sicuro anche di non essere il solo.
> Perdonami se mi permetto di dire che trovo il tuo concetto di peccato

> pesantemente influenzato (e limitato) da quello, certo più appariscente,


del
> vecchio testamento: la dannazione di Adamo ed Eva per aver contravvenuto
ai

> dettami di Dio; le piaghe d'Egitto; Sodoma e Gomorra; chi più ne ha più ne


> metta. La religione cristiana consente una notevole evoluzione della legge

> del taglione. Non per nulla Gesù venne messo a morte dagli Ebrei. Sarebbe
> stato difficile se non avesse radicalmente cambiato le cose, no? Gesù


> insegna un comandamento nuovo: 'amatevi gli uni gli altri come io ho amato
> voi'. Un comandamento. Dello stesso valore di 'non avrai altro Dio al di

> fuori di me', 'Non uccidere' e così via. E introduce il concetto di
perdono,
> che non è un tasto da premere per cancellare i rimorsi. Neppure il perdono


> come espiazione e rinnovo di un'alleanza. Perdono incondizionato. Il
perdono

> è il mezzo dell'amore. Il sacramento della confessione dei peccati, quando
> affrontato con coscienza, non è come portare la macchina a lavare. La vita
> eterna poi non è un premio per chi è stato più bravo. La vita eterna è il
> completamento di quella terrena e comincia già adesso, mentre siamo fatti


di
> carne e sangue. Questo sembra un concetto molto strano, ma ti assicuro
che,
> leggendo molti brani del Vangelo, risalta pian piano. Essere figli di Dio

> non vuol dire essere dei 'figli di papà'. Anzi, comporta nuove
implicazioni
> e responsabilità; che si possono anche rifiutare, assieme alla fede. Pensa


> alla parabola del 'figliol prodigo'.
>
> >

> >Siamo rimasti senza genitori (una guida), senza amici (la comunità


> >d'intenti), senza una fidanzata (l'amore), senza un lavoro (la
> >sicurezza) e senza il coraggio di ammazzarci, perché in fondo esiste pur
> >sempre un istinto di sopravvivenza che sa usare molto bene le sue armi?
> >(per la cronaca, si tratta della "fifa" e della "convinzione che si
> >tratti di una sconfitta". No, Quedex, non si raccolgono in giro...). E

> >allora buttiamoci tutti sulla fede! Che ci fa vivere meglio. Ci dà una
> >guida (sono figlio di un dio, wow!), ci dà tanti amici (in giro per gli
> >oratori, ma anche pensando alle anime dei cari estinti), ci dà persino
> >una fidanzata, per quanto eterea, persino più perfetta (cioè, vuoi

> >scherzare? è la FEDE ragazzo mio! Mica la cottarella per la compagna del


> >liceo!), una sicurezza (tanto ho sempre un dio che mi vuole bene) e
> >persino una serie di regole auto-indotte che chiunque potrebbe benissimo
> >seguire per semplice rispetto verso gli altri, ma che in fondo uno fa
> >bene a seguire perché se no "commette peccato". Capito? non fa un torto

> >agli altri, fa "peccato". E poi? poi sono cazzi amari, perché di là ci
> >sarà l'inferno, mica la mamma a fare tatò sulle manine.
>
> Di nuovo. Spiegami: cosa credi che sia il peccato? Quando Gesù dice: 'ogni


> volta che avete fatto/non avete fatto questo ad uno di questi miei
fratelli

> più piccoli, l'avete fatto/non l'avete fatto a me.' - cosa credi che


> intenda? E quando emette la terribile condanna (non ricordo il testo
> preciso) di chi scandalizza 'i piccoli', che farebbe meglio a legarsi una
> pietra al collo ed uccidersi, piuttosto che continuare a vivere nel
peccato,
> cosa voleva dire? Credi davvero che l'uomo si sia inventato un capriccio

> così terribilmente complesso?


> Credo di aver insistito anche troppo su come la fede non rappresenti un

> placebo per i propri mali, ma molto di più. Se poi uno ci veda un'origine
> divina piuttosto che umana, questo non può certo essere deciso in questa
> sede. Qui si è trattato solo qualche spunto, piuttosto confusamente e


magari
> pure in modo banale.
>
> >
> >Adesso, senza arrivare al luogo comune per eccellenza, il marxiano "la

> >religione è l'oppio dei popoli", va detto che al di là di poche menti


> >illuminate la maggior parte dei sedicenti fedeli "ha bisogno" di una

> >fede: dà loro la felicità. Senza felicità non possono vivere, per cui
> >tutti giù in ginocchio a pregare! C'è chi risolve la questione in modo
> >più sbrigativo, ricorrendo alle sostenze stupefacenti. Chi s'inventa uno


> >"scopo nella vita" e lo persegue con costanza, salvo poi accorgersi, una

> >volta arrivato, di non avere più un cazzo da fare ("e adesso?"), chi


> >invece (come me) tende a vedere tutta la sua esistenza come una serie di
> >tappe da raggiungere, superare, e poi trovarne di nuove. Perché parte

> >del divertimento è proprio questo: immaginarsi sempre quel nuovo


> >"qualcosa" da raggiungere. Chi ha la fede ha tutto questo. Ce l'ha

> >magari per tutta la vita. Lo ha già raggiunto, ma preferisce tenersi


> >costantemente in allenamento:
> >
> >1 oggi cosa faccio? faccio il bravo bambino
> >2 passa la giornata.
> >3 ce l'ho fatta a fare il bravo bambino?
> >SI: dormo e torno al punto 1
> >NO: oddio oddio oddio, senso di colpa supremo, ave maria, e torno al
> >punto 1.

> >FORSE: chiedo ausilio al prete. Lui mi dà tantissime certezze che mi


> >evitano la fatica di dover pensare. E torno al punto 1.
> >

> >Lo scopo è guadagnarsi i punti bonus per la vita eterna. I mostri di


> >fine livello sono le tentazioni, le occasioni di avanzare il proprio

> >status ai danni di qualcun altro, le piccole meschinità di ogni giorno.
> >Ma tanto c'è sempre il medikit della confessione (per i tradizionalisti)
> >o della riconciliazione (per i più moderni, e per i protestanti da
> >cinque secoli circa), che ci dà la ricarica. Oh yeah. Hai capito, quello
> >che intendo dire è proprio questo: non sono anticlericale, più


> >semplicemente ho sempre trovato in me stesso la forza per andare avanti,

> >e per superare tutte le difficoltà, piccole grandi e grandissime che la
> >vita mi ha messo davanti. Poi magari un giorno crollerò anch'io, perché


> >le mie forze sono imperfette come tutte le altre "certezze" umane, e mi

> >vedrai in ginocchio sul sagrato. Sarà la sconfitta di un piccolo uomo
> >che credeva di poter non avere bisogno di un concetto molto più grande


> >di lui per poter vivere.
>

> Per mia grande fortuna il mio concetto di fede è molto distante da quello


> che tu attribuisci (e con molte ragioni, soprattutto storiche) alla massa

> imbelle. E' vero. Per molti la fede è stata ed è tuttora nient'altro che
uno
> strumento; come dopotutto ce ne sono tanti, più o meno equivalenti.


> Ammiro molto il modo in cui tu sia riuscito a non cascarci. Come ti sia
> tirato fuori dalla tela delle consuetudini ed abbia scelto (una scelta mi
> sembra di capire assai sofferta e tutt'ora spesso contestata) un modo
tutto
> tuo di 'realizzarti'. Mi sembra di notare, celata nella fermezza delle tue

> asserzioni, una forma di pietà, mutata in amarezza e poi in disprezzo dal
> tempo e dalla cocciuta immobilità altrui, per un modo di vivere che
> obiettivamente è deprecabile, ma che ti hanno fatto passare per buono,


> giusto e sacrosanto.
> Non hai bisogno di mettere le mani avanti, di metterti sulla difensiva.
Non
> stai lottando contro il mondo in un'Armageddon tra te e lui lunga quanto
la

> tua vita. Non cadrai schiacciato dal suo ottuso peso. Anche perchè il
mondo
> (sì, anche il tuo mondo) ha ben altro a cui pensare, in fondo. Avevi un
> nemico. La frustrazione. L'hai già sconfitto a caro prezzo. Non negarti


> altro.
>
> >Mi scuso con tutti per il post oscenamente lungo. Ogni tanto amo anch'io
> >fare il serio.
>

> Mi scuso anche io. E per primo con Paolone per la prolissità e lo stile


> mezzo mieloso mezzo cattedratico (e quindi orrendamente pomposo) del
testo.

> Però sono le 4 e mezza del mattino e mi sento stranamente bene. Grazie per
> avermi dato l'opportunità di stilare queste riflessioni. Queste ore di

Quedex

unread,
Mar 5, 2000, 3:00:00 AM3/5/00
to
"mamma, indovina chi viene a cena"

suvvia giopep, sforzati di utilizzare tutte le piů comuni ipocrisie per
intortarti la suocera, metti le pantofoline e offriti di mettere a posto
quella tapparella che cigola da mesi

Daniele Dellafiore <de...@technologist.com> wrote in message
38BE9D00...@technologist.com...


> RuMiKa wrote:
>
> >
> > ecco.. e questo si mette in macchina verso verona con due ore di sonno
> > alle spalle..
> >
> > cazzo..e mia madre ha detto che ti devi portare dietro delle ciabatte,
> > bestia che non sei altro!
> > e che non ti vuole piu' vedere girare per casa con i calzettoni!
> > e dice che le scarpe da ginnastica non le devi piu' lasciare in mezzo
> > alla sala (ehehehehe troppo bello)
> > e che mangi come un maiale
>
> Il fidanzato modello :DDDDDDDDDDDDDDDD
>
> --

> Dopotutto solo un Voodoo si č dimostrato valido, quello ideato in Fortran
Drive, San Jose.
>
>

Quedex

unread,
Mar 6, 2000, 3:00:00 AM3/6/00
to
la correzione del Della riguardo al dialogo di un film era inevitabile :)

Daniele Dellafiore <de...@technologist.com> wrote in message

38BD6F99...@technologist.com...


> Quedex wrote:
> >
> > hai presente quando Keanu Reeves è sulle rotaie di un metrò con un
agente
> > che lo tiene premuto a terra?
> >
> > "senta questo suono signor Andersson, è il rumore dell'inevitabile..."
>
> dice "è il rumore dell'inevitabilità" o al massimo "il suono
dell'inevitabilità"
> ad ogni caso "dell'inevitabilità.
>

> --
> Dopotutto solo un Voodoo si è dimostrato valido, quello ideato in Fortran
Drive, San Jose.
>
>

Andrea Maderna

unread,
Mar 6, 2000, 3:00:00 AM3/6/00
to

RuMiKa <eavesaniSp...@iol.it> wrote

> cazzo..e mia madre ha detto che ti devi portare dietro delle ciabatte,
> bestia che non sei altro!
> e che non ti vuole piu' vedere girare per casa con i calzettoni!
> e dice che le scarpe da ginnastica non le devi piu' lasciare in mezzo
> alla sala (ehehehehe troppo bello)
> e che mangi come un maiale
> allora le ho risposto che basta abbondare con la pastasciutta


E ancora non ho scorreggiato a tavola...

RuMiKa

unread,
Mar 6, 2000, 3:00:00 AM3/6/00
to
Il giornoSun, 05 Mar 2000 01:48:58 GMT, "Quedex" <dgiu...@iol.it> ha

deciso di dire la sua:

>"mamma, indovina chi viene a cena"
>
>suvvia giopep, sforzati di utilizzare tutte le più comuni ipocrisie per


>intortarti la suocera, metti le pantofoline e offriti di mettere a posto
>quella tapparella che cigola da mesi
>

la cloti e' gia' intortata NONSTANTE TUTTO

Eclisse

unread,
Mar 6, 2000, 3:00:00 AM3/6/00
to
On Mon, 6 Mar 2000 17:05:36 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
wrote:

e allora grazie che non ti vede in buona luce, scusa!

Andrea Maderna

unread,
Mar 7, 2000, 3:00:00 AM3/7/00
to

RuMiKa <eavesaniSp...@iol.it> wrote

> la cloti e' gia' intortata NONSTANTE TUTTO


Sono adorabile, vero?

Andrea Maderna

unread,
Mar 7, 2000, 3:00:00 AM3/7/00
to

Eclisse <ecl...@tiscalinet.it> wrote

> e allora grazie che non ti vede in buona luce, scusa


Si, in effetti in quella cucina l'illuminazione č scadente.
Aiuterebbe.

RuMiKa

unread,
Mar 7, 2000, 3:00:00 AM3/7/00
to
Il giornoTue, 7 Mar 2000 13:17:02 +0100, "Andrea Maderna"
<gio...@tin.it> ha deciso di dire la sua:

>
>RuMiKa <eavesaniSp...@iol.it> wrote
>> la cloti e' gia' intortata NONSTANTE TUTTO
>
>
>Sono adorabile, vero?
>
>

secondo me si, picci pucci

Eclisse

unread,
Mar 7, 2000, 3:00:00 AM3/7/00
to
On Tue, 7 Mar 2000 13:17:39 +0100, "Andrea Maderna" <gio...@tin.it>
wrote:

>> e allora grazie che non ti vede in buona luce, scusa
>
>

>Si, in effetti in quella cucina l'illuminazione è scadente.
>Aiuterebbe.

si, ma non scordarti l' accendino, sennò è inutile.

Paolo Besser

unread,
Mar 7, 2000, 3:00:00 AM3/7/00
to
Quedex wrote:
>
> "mamma, indovina chi viene a cena"
>
> suvvia giopep, sforzati di utilizzare tutte le più comuni ipocrisie per
> intortarti la suocera, metti le pantofoline e offriti di mettere a posto
> quella tapparella che cigola da mesi

"Ho capito qual'è il problema! Dov'è il dischetto dei driver?"

--
Paolo Besser
Next Station - direttore esecutivo
----------------

il mio sito è Kombat! Il tuo no?
http://bananabros.cjb.net

Paolo Besser

unread,
Mar 8, 2000, 3:00:00 AM3/8/00
to
Luca \"LZP\" Zanardo wrote:

> Ti convertirai in punto di morte.

SGRAT!

Paolo Besser

unread,
Mar 8, 2000, 3:00:00 AM3/8/00
to
Quedex wrote:

> il primo poemeriggio libero leggerò quello che vi siete detti, il tutto mi
> ricorda i libri di eco, pesanti ma utili

è vero. Sono degli ottimi sottobicchieri, e per pareggiare le gambe del
tavolo sono addirittura inimitabili!

Paolo Besser

unread,
Mar 9, 2000, 3:00:00 AM3/9/00
to
RuMiKa wrote:

> secondo me si, picci pucci

Ti sei dimenticata anche "smucchi smuch" ;)

--
Paolo Besser
Next Station - direttore esecutivo
----------------

il mio sito č Kombat! Il tuo no?
http://bananabros.cjb.net

Quedex

unread,
Mar 15, 2000, 3:00:00 AM3/15/00
to
ahahahah!

Paolo Besser <pao...@besser.it> wrote in message
38C57846...@besser.it...


> Quedex wrote:
> >
> > "mamma, indovina chi viene a cena"
> >
> > suvvia giopep, sforzati di utilizzare tutte le più comuni ipocrisie per
> > intortarti la suocera, metti le pantofoline e offriti di mettere a posto
> > quella tapparella che cigola da mesi
>
> "Ho capito qual'è il problema! Dov'è il dischetto dei driver?"
>

> --
> Paolo Besser
> Next Station - direttore esecutivo
> ----------------
>

> il mio sito è Kombat! Il tuo no?
> http://bananabros.cjb.net

Andrea Maderna

unread,
Mar 25, 2000, 3:00:00 AM3/25/00
to

Paolo Besser <pao...@besser.it> wrote in message
38C82037...@besser.it...

> RuMiKa wrote:
>
> > secondo me si, picci pucci
>
> Ti sei dimenticata anche "smucchi smuch" ;)


Pciuà.

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