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LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA GIANFRANCO FINI

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Dir Dif

unread,
Apr 3, 2009, 4:09:48 PM4/3/09
to

Buongiorno a tutti,
mi chiamo Santo Bonfiglio ( e-mail santobo...@gmail.com) , svolgevo l'attività di costruttore edile e nel 1983 per essermi rifiutato di pagare nuove tangenti alla pubblica amministrazione del mio comune che abusando del proprio ufficio e potere incominciò ad emettere degli atti illegittimi al deliberato fine di bloccarmi la mia attività.
Nel 1987 non potendo trovare una soluzione per le vie ordinarie mi rivolsi alle autorità giudiziarie e da allora fino ad oggi sono stato costretto per far valere i miei diritti a vagare presso studi di avvocati e tribunali civili e penali senza riuscirvi, anzi mi è stato tolto tutto ivi compresa la mia abitazione.
Il tutto appare come se fossi io a sbagliare a non pagare nuove tangenti e non la pubblica amministrazione ad emettere atti illegittimi sino a bloccarmi la mia attività imprenditoriale. Addirittura i magistrati che si sono occupati dei miei processi, oltre a garantire l'impunità a detti amministratori che ho denunciato, hanno consentito a quattro acquirenti di non pagarmi quanto dovuto e continuare ad abitare e possedere a tutt'oggi appartamenti e garage senza nulla pagare.
Per pagare il debito che avevo contratto con le banche per costruire detti immobili hanno preferito svendermi anche l'abitazione in cui vivevo.
Ciò a mio avviso si è potuto verificare in quanto oltre a trovarmi a vivere in una regione dove i magistrati possono permettersi di non applicare le leggi della repubblica italiana senza che nessuno intervenga ed insieme con la complicità di avvocati riescono a far divenire i processi una storia infinita.
Per non annoiarvi sorvolo di descrivere tutto quello che ho attraversato nell'ultimo ventennio per problemi fisici, economici ecc. A seguito del blocco della mia attività per potermi difendere sono dovuto ricorrere al gratuito patrocinio il quale ,nonostante ne avessi diritto sin dalla mia prima richiesta mi è stato concesso dopo circa tre anni, ma tutto questo non è bastato e di fatto ,nei processi penali ,tra PM e GIP non hanno consentito lo svolgimento dei processi, gli avvocati si sono rifiutati di assumere la mia difesa e quindi nonostante i provvedimenti dei GIP fossero illegittimi non ho potuto presentare ricorso per Cassazione e più o meno sta accadendomi lo stesso nei processi civili.
In buona sostanza l'art. 24 della nostra costituzione rimarrà soltanto un bell'articolo che dovrebbe assicurare la difesa anche ai meno abbienti,oltre che diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento, ma di fatto io a tutt'oggi per mancanza di difensori non riesco a far valere i miei diritti, perciò anche se nel frattempo ho acquisito un po di conoscenza giuridica però non essendo avvocato non mi è consentito di potermi difendere personalmente e in buona sostanza mi trovo in una vera e propria trappola da cui difficilmente si può uscire.
Sempre per gli stessi motivi tra il 1999 e il 2001 mi sono rivolto al Presidente della Repubblica quale presidente anche del CSM, il quale nell'ultima lettera mi ha risposto di non poter fare nulla in quando competente è il CSM con il suo Consiglio Disciplinare ( naturalmente non condivido la risposta essendo il Presidente della Repubblica anche presidente del CSM e del Consiglio disciplinare , oltre che garante della costituzione italiana )
Con raccomandata del 13/6 / 2001 n. 117 36328672-4 mi sono rivolto al Presidente Berlusconi chiedendogli di intervenire possibilmente con la nomina di una commissione d'inchiesta per porre fine a tutti i miei problemi ripristinandone anche lo stato di diritto(e successivamente con racc. del 28/11/2001 per sollecitarne l'intervento) ma a tutt'oggi nessuna risposta risulta essermi pervenuta.
Il motivo di questa mia lettera oltre a pregarla di intervenire per porre fine al mio calvario nasce dal fatto che lo scorso lunedì 30 marzo dopo aver telefonato ad un avvocato che accettassi la mia difesa per poter così presentare dei ricorsi per revocazione ecc. ho ottenuto l'ennesimo rifiuto. Mentre pensavo a quale altro avvocato potessi rivolgermi in me andavano diminuendo le speranze di poter trovare entro i termini un difensore che accettasse la mia difesa ,apprendevo dalla televisione che Lei presidente Fini spiegava ai giovani di Bagheria che occorreva ribellarsi alla Mafia inoltre spiegava che il continuare a chiedere raccomandazioni per posti di lavoro ecc. rafforza il vivere mafioso.
Condivido pienamente parte delle sue affermazioni nel senso che per sconfiggere la Mafia in Sicilia i cittadini da soli non possono mai farcela in quanto imprese e commercianti quando vengono aggrediti dalla Mafia sia quella della lupara che dei colletti bianchi ( come nel mio caso) possono soltanto denunciare i fatti alle autorità giudiziarie se poi come nel mio caso i magistrati servono a garantire l'impunità alla P.A. del mio paese e a non farmi pagare gli appartamenti ,tutte le mafie che esistono in Sicilia possono continuare indisturbate ad operare all'infinito.
Solo lo Stato e quindi il parlamento se intervenissero con provvedimenti incisivi atti a ripristinare lo Stato di diritto per farlo prevalere sulle regole mafiose si potranno sconfiggere tutte le mafie .
Di fatto da oltre mezzo secolo quasi tutte le persone che ricevono le aggressioni mafiose sopracitate vengono isolate da tutti , non ottengono nulla e spesso cadono in depressioni profonde per tutto il resto della loro vita.
E' quest'ultimo il vero motivo per cui tante imprese preferiscono pagare anzichè denunciare.

In attesa di un Suo riscontro e/o incisivo intervento,
invio cordiali saluti .

--
Questo articolo e` stato inviato dal sito web http://www.nonsolonews.it

Socratis

unread,
Apr 4, 2009, 5:03:19 AM4/4/09
to

"Dir Dif" <santobo...@gmail.com> ha scritto nel messaggio

>
> Buongiorno a tutti,
> mi chiamo Santo Bonfiglio ( e-mail santobo...@gmail.com) , svolgevo l'attività di >costruttore edile e nel 1983
per essermi rifiutato di pagare nuove tangenti alla pubblica >amministrazione del mio comune che abusando del proprio
ufficio e potere incominciò ad >emettere degli atti illegittimi al deliberato fine di bloccarmi la mia attività.

Gli appalti delle pubbliche amministrazioni, vengono dati ad imprenditori
disposti a dare tangenti.
Che poi questi lavori siano spesso inutili e costino allo stato 10 volte tanto,
non è molto importante.
Ora il sistema delle tangenti funziona perchè molti imprenditori si prestano
con molto guadagno a questo bel giochetto che va ad impoverire una
nazione che scialaqua e disperde le risorse di tutti.

Una volta che sei entrato nel meccanismo, non puoi uscirne impunemente,
non ti devi aspettare nessun aiuto dalla politica, ne dalla magistratura,
Non sono loro che sconfiggeranno la mafia, sono loro la madre delle mafie,
ma in realtà la mafia non esiste, nel senso che i mafiosi non sanno neanche
di esserlo, infatti non lo sapevi neanche tu di esserlo, tu pensavi di fare
cosa buona e giusta per te, come ora fanno altri, e continueranno a farlo
come se fosse cosa buona e giusta.

Cittadini corretti e onesti, faranno in modo da far fuori, tutti questi
nobili personaggi che rovineranno il mondo.

Resta da vedere cosa sia buono e giusto per l'insieme.
Quello che è buono e giusto per l'insieme, non è quello che è giusto
per il singolo, ma quello che è buono e giusto per l'insieme è certamente
buono e giusto anche per il singolo.

Socratis.


Maurizio

unread,
Apr 4, 2009, 10:26:55 AM4/4/09
to
> Una volta che sei entrato nel meccanismo, non puoi uscirne impunemente,
> non ti devi aspettare nessun aiuto dalla politica, ne dalla magistratura,

Le vittorie di Borsellino e Falcone si basavano sul principio opposto.


Socratis

unread,
Apr 4, 2009, 2:25:53 PM4/4/09
to

"Maurizio" <a...@b.it> ha scritto nel messaggio

Socratis Wrote :

> > Una volta che sei entrato nel meccanismo, non puoi uscirne impunemente,
> > non ti devi aspettare nessun aiuto dalla politica, ne dalla magistratura,
>
> Le vittorie di Borsellino e Falcone si basavano sul principio opposto.

Queste sono le eccezioni.

Se ti bastano, la vedo nera come la notte!

Socratis.

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