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http://parolevaligia.splinder.com
www.paolobeneforti.it
http://spazioinwind.libero.it/paolo_beneforti/perec/perec.htm
http://spazioinwind.libero.it/paolo_beneforti/mari/index.htm
> è l'articolo di claudio magris sul Domenicale di oggi.
> a *qualcuno* dovrebbe interessare.
a qualcuno potrebbe interessare che anche Carlo Ginzburg, ai suoi studenti
californiani dell'UCLA, insegna la famosa tecnica dello "slow reading":
As a teacher, Ginzburg is committed to instilling into his students'
learning process a technique he calls "slow reading."
"Reading is an experience," Ginzburg said. "In this environment, everyone
can read. But there are so many different ways of reading. So I often say
that my classes are examples of slow reading. In Italy, there's a movement
called 'slow food' against fast food. Rather than fast reading, I would like
to teach slow reading."
http://www.dailybruin.ucla.edu/news/articles.asp?id=25733
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Non mi sorprende, avendo frequentato le sue lezioni per due anni a
Bologna un millennio fa.
All'epoca lo slogan era "Io vi esorto a leggere Veyne", e non è in
contraddizione con l'attuale "Slow reading", tutt'altro. Anzi...
Serena
>è l'articolo di claudio magris sul Domenicale di oggi.
>a *qualcuno* dovrebbe interessare.
Cazzarola! Vado subito a vedere se riesco a recuperare la copia
aziendale. Grazie per l'informazione.
Ciao
Luca
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http://letturalenta.net
>[...]
>a qualcuno potrebbe interessare che anche Carlo Ginzburg, ai suoi studenti
>californiani dell'UCLA, insegna la famosa tecnica dello "slow reading":
Anche a quelli di Bologna 20 e passa anni fa, come correttamente
notato dalla Sangiorgi Serena.
>As a teacher, Ginzburg is committed to instilling into his students'
>learning process a technique he calls "slow reading."
>"Reading is an experience," Ginzburg said. "In this environment, everyone
>can read. But there are so many different ways of reading. So I often say
>that my classes are examples of slow reading. In Italy, there's a movement
>called 'slow food' against fast food. Rather than fast reading, I would like
>to teach slow reading."
>
>http://www.dailybruin.ucla.edu/news/articles.asp?id=25733
Negli Stati Uniti c'č un vero e proprio movimento denominato slow
reading, con tanto di forum monografici dedicati alla lettura lenta
dei testi di un singolo autore (per lo piů filosofi). Un giorno,
pigrizia permettendo, approfondirň. Intanto grazie per il prezioso
frammento di Ginzburg (il quale, sia detto tra parentesi, circa due
anni fa ha pubblicato su "Quaderni storici" un'anticipazione di un suo
lavoro in corso su Machiavelli. Se sai di sviluppi americani, diffondi
pure senza ritegno).
> "kalle blomqvist"
>
> >[...]
> >a qualcuno potrebbe interessare che anche Carlo Ginzburg, ai suoi
studenti
> >californiani dell'UCLA, insegna la famosa tecnica dello "slow reading":
>
> Anche a quelli di Bologna 20 e passa anni fa, come correttamente
> notato dalla Sangiorgi Serena.
sempre invidiato voi bolognesi
[...]
> Negli Stati Uniti c'č un vero e proprio movimento denominato slow
> reading, con tanto di forum monografici dedicati alla lettura lenta
> dei testi di un singolo autore (per lo piů filosofi). Un giorno,
> pigrizia permettendo, approfondirň.
totalmente favorevole. Se fondi un club, mi iscrivo :-)
> Intanto grazie per il prezioso
> frammento di Ginzburg (il quale, sia detto tra parentesi, circa due
> anni fa ha pubblicato su "Quaderni storici" un'anticipazione di un suo
> lavoro in corso su Machiavelli. Se sai di sviluppi americani, diffondi
> pure senza ritegno).
figurati, e' che una volta avevo sentito Ginzburg a Radio 3 raccontare di
slow food e slow reading. Mi era rimasta impressa.
Grazie a te, appena ho un momento vado a cercare il pezzo su Machiavelli. Se
trovo altro, non manchero'. Buon Thanksgiving :-)
gia' che siamo in tema: questo link l'avevi visto?
http://www.feltrinelli.it/FattiLibriInterna?id_fatto=405
eh, formidabili quegli anni.
cerco di non pensarci spesso, che mi ci perdo, in certi ricordi.
e non è giovanilismo, era proprio vero: e ora non più.
non ci passo neanche da via zamboni
(...)
>>Intanto grazie per il prezioso
>>frammento di Ginzburg (il quale, sia detto tra parentesi, circa due
>>anni fa ha pubblicato su "Quaderni storici" un'anticipazione di un suo
>>lavoro in corso su Machiavelli. Se sai di sviluppi americani, diffondi
>>pure senza ritegno).
>
>
> figurati, e' che una volta avevo sentito Ginzburg a Radio 3 raccontare di
> slow food e slow reading. Mi era rimasta impressa.
ettepareva....Carlo ha preso di sicuro una cosa da sua madre, la
capacità di parola: alcune delle giornate dei suoi seminari (erano gli
anni dei Benandanti e delle scorrerie in campo storia dell'arte, per
inquadrare) me le ricordo ancora come fosse oggi.
non posso dire altrettanto della maggior parte degli altri prof del corso
Serena
PS: ero innamorata di un altro, per la cronaca ;))) non era infatuazione
studentessa-docente famoso
> > sempre invidiato voi bolognesi
>
> eh, formidabili quegli anni.
> cerco di non pensarci spesso, che mi ci perdo, in certi ricordi.
> e non è giovanilismo, era proprio vero: e ora non più.
> non ci passo neanche da via zamboni
:-)
[...]
> > figurati, e' che una volta avevo sentito Ginzburg a Radio 3 raccontare
di
> > slow food e slow reading. Mi era rimasta impressa.
>
> ettepareva....Carlo ha preso di sicuro una cosa da sua madre, la
> capacità di parola: alcune delle giornate dei suoi seminari (erano gli
> anni dei Benandanti e delle scorrerie in campo storia dell'arte, per
> inquadrare) me le ricordo ancora come fosse oggi.
> non posso dire altrettanto della maggior parte degli altri prof del corso
> Serena
io -purtroppo!- lo conosco solo dai libri. Ma mi e' difficile trovarne uno
che non mi abbia fatto pensare - a parte proprio quell'indagine su Piero dei
vostri seminari, immagino, che non ho letto (ma ora rimedio, accidenti).
Per radio era divertente come riprendesse puntigliosamente il conduttore -il
classico 'animale' da Radio 3: tutto cultura e vaghezza- su ogni
dettaglio.Vabbe' che dio e' nel particolare... :-)
> PS: ero innamorata di un altro, per la cronaca ;))) non era infatuazione
> studentessa-docente famoso
ah, quindi non di Eco, bene :-)
ciao
Beh, a dire la verita' a me è quello che in assoluto è piaciuto di meno,
io facevo parte del settore "streghe".
La validità di Piero stava e sta, secondo me, più nel metodo che nel
merito, e quella ancor oggi si puo' verificare; quello che invece è
irrimediabilmente perduto è la serie divertentissima di
conferenze-scontro con "gli storici dell'arte" del periodo, tutti
imbufaliti con Carlo per la sua scorreria nei loro orticelli.
Ragazzi, che comiche...loro a sproloquiare di "coerenza stilistica" e di
"percorsi evolutivi" e lui a squadernare documenti autografi e
iconografia storica...
Per citare un comico contemporaneo "fatti, non pugnette" se mi si passa
il francesismo.
>>PS: ero innamorata di un altro, per la cronaca ;))) non era infatuazione
>>studentessa-docente famoso
>
>
> ah, quindi non di Eco, bene :-)
un banale studente in medicina ;)))
no, Eco me lo sono perso, confesso: ero un po' troppo appassionata di
storia e archeologia.
Ma à rebours me ne dispiace, devo dar ragione ad un amico che si
mantenne accuratamente fuori corso per seguire tutti i grandi nomi,
anche quelli che non c'entravano con i suoi studi, perche' "quando mai
avro' un'altra occasione del genere" (proveniva da un paesino delle
montagne bellunesi).
Aspide se aveva ragione...
Serena