Credo di essere l'unico, ma mi sento in obbligo di spezzare una lancia in
favore di Giardino Putrido...
La sua prosa ha originato un thread decisamente frequentato e ricco di
coloriti insulti da entrambe le parti, ma nel complesso mi sembra che siate
stati un po' troppo duri con lui.
La sua reazione, pur offensiva e maleducata, č pienamente comprensibile se
si prende in esame l'ironia e la critica (imho eccessiva) con cui č stata
accolta la sua "opera".
Non voglio prendere in esame il suo lavoro per non originare un thread
altrettanto lungo e inutile, ma mi sembra che GP non avesse avesse avuto
alcuna intenzione di prenderci in giro, bensě renderci partecipi di una sua
prosa, un lavoro che gli ha rubato sicuramente del tempo e della fatica a
scrivere.
Certo, ICL non č un ng di scrittura, ma con tutti i post OT uno in piů non
lo si nota.
Cerchiamo in futuro di scendere dai piedestalli da cui molti di noi guardano
e giudicano gli altri. Chi siamo? Giudici? Critici?
Che diritto aveva il ng di denigrare e ridicolizzare il lavoro di una
persona senza sapere nemmeno con chi avevano a che fare? Inutile e ridicolo
inoltre i paragoni con autori di indubbia levatura: credo infatti che
chiunque di noi sarebbe una cacca a confronto con i big della letteratura
mondiale che qualcuno ha citato.....
E qui concludo il mio sfogo.
Non vogliatemi male, č solo il mio parere.
Spero di non aver offeso nessuno, non era mia intenzione!
Saluti
Sturm
> Credo di essere l'unico, ma mi sento in obbligo di spezzare una lancia in
> favore di Giardino Putrido...
spezzargliela dove?
> Non voglio prendere in esame il suo lavoro per non originare un thread
> altrettanto lungo e inutile, ma mi sembra che GP non avesse avesse avuto
> alcuna intenzione di prenderci in giro, bensì renderci partecipi
Considera questo fatto: GP ha postato la sua opera sia qui sia in
it.arti.trash. Quindi e' possibile che ritenesse che poteva esserci una
componente trash. Di fatto, senza sapere del crosspost, i lettori di qs.
ng hanno reagito all'unanimita' come si reagisce a una trashata. Al che
lui invece di dire "ecco, lo supponevo", si e' (apparentemente) offeso.
Dopodiche' a ogni critica rispondeva, devo dire con un certo stile,
assumendo il ruolo del padre nobile superiore alle bassezze del volgo. E
va bene.
Solo che anche su it.arti.trash la sua opera e' stata accolta fra fischi
e lazzi, ma la' l'ha presa bene. Due pesi e due misure!
L'analisi comparata delle due evidenze porta a supporre che l'intera
performance sia stata una spiritosa trollatina :-)
> Cerchiamo in futuro di scendere dai piedestalli da cui molti di noi guardano
> e giudicano gli altri. Chi siamo? Giudici? Critici?
> Che diritto aveva il ng di denigrare e ridicolizzare il lavoro di una
> persona senza sapere nemmeno con chi avevano a che fare?
Questo non e' un ragionamento, in internet uno e' tradizionalmente
libero di sparare liberamente tutte le fesserie che vuole e gli altri a
loro volta sono tradizionalmente liberi di reagire senza tanti
eufemismi.
non c'entra.
Il discorso è sempre:
dove finisce il mio diritto di annoiare gli altri con le mie personalissime
elucubrazioni letterarie?
e che diritto ho di offendermi se vengo criticato, quando la critica è la
prima reazione alla "pubblicazione" di un'opera di ingegno?
a Giardino Putrido consiglierei solo: scrivi meno, leggi di più.
>Che diritto aveva il ng di denigrare e ridicolizzare (...)
Chi? Il ng? E chi è il ng? Di chi parli?
Esiste mica una roba chiamata ng con volontà e determinazioni autonome: i
post hanno babbemamma, nomeccognome. Sono ghiribizzi individuali. Rivolgiti
cadauno, semmai.
> Cerchiamo in futuro di scendere dai piedestalli da cui molti di noi guardano
> e giudicano gli altri. Chi siamo? Giudici? Critici?
Senza entrare nel merito della polemica "giardino putrido" devo dirvi,
da "lurker che ogni tanto partecipa ai margini" che, visti dal di fuori
e facendo di ogni erba un fascio (cosa che non è mai giusto fare, me lo
dico da solo prima che me lo diciate voi, ma in questo caso non posso
fare altrimenti), il gruppo più attivo di ICL dà effettivamente l'idea
di considerarsi un'élite culturale formata da personaggi automessisi su
piedistalli (neanche tanto bassi), un po' come le statue del Foro
Mussolini qui a Roma.
Senza offesa, naturalmente, ognuno è libero di mettersi dove e come gli
pare, ma penso che al ng ne derivino una serie di effetti negativi:
1) una certa reticenza a partecipare - forse venata da complessi di
inferiorità intellettuale - da parte di chi arriva "nuovo";
2) l'autoesclusione di persone che magari non hanno di quei complessi,
ma che amano i libri e non i piedistalli;
3) una certa rissosità e tendenza a incazzarsi di brutto contro chiunque
non la pensi come te, tendenza che per fortuna in altri gruppi non c'è.
Ripeto, senza offesa.
Corrado
- Pensaci... Ci penserai?
- Certamente!...
(Dustin Hoffmann ne "Il laureato")
In 1ea5pma.10q507u1ssr2ioN%corrado...@tiscalinet.it, Corrado Farina,
corrado...@tiscalinet.it, il 5-05-2000 16:02 ha scritto:
> 3) una certa rissosità e tendenza a incazzarsi di brutto contro chiunque
> non la pensi come te, tendenza che per fortuna in altri gruppi non c'è.
> Ripeto, senza offesa.
Non so quanta pratica tu abbia degli altri NG: non molta, azzardo. Questa
che segue l'ho raccolta un minuto fa su un altro popolarissimo gruppo
italiano (assai piu' frequentato di questo), e mi e' bastato davvero
scegliere a caso:
>> Da quando l'ho inserita nel filtro (...) ti assicuro che aprire il newsgroup
>> è un gesto infinitamente più piacevole, oltre che un gran risparmio di tempo.
>> Consiglio a tutti di procedere in questo modo con quella gran bocchinara >>
della XXX.
Voglio dire che quello che salva ICL e che allo stesso tempo gli causa i
disturbi che tu giustamente sottolinei e' l'attenzione allo stile. Chi lo
maneggia meglio, lo stile, acquista autorevolezza, magari anche facendo
paura agli altri. "Meglio non mettersi contro X, gira per i NG con lo stile
(= lo stiletto) in tasca...".
E' anche vero che fino a poco tempo fa, prima che tu arrivassi, poteva
sembrare che il NG risentisse il forte prestigio di quello che qualcuno ha
chiamato un "sinedrio", tendente all'esoterico e alla retorica del sublime e
che avra' potuto allontanare qualcuno; ma e' sempre esistita, e si e' molto
rinforzata da ultimo in numero e qualita', la controparte dei "terragni",
anche per la defezione del gran sacerdote dell'altra parte. Di fatto, fra
gironda e montagna, il NG e' ora in condizione quasi d'equilibrio stabile,
forse non la piu' godibile. Ma gente nuova se ne vede.
Giardino Putrido ha avuto quello che chiedeva, ne' piu' ne' meno.
Ciao! Marco
> il gruppo più attivo di ICL dà effettivamente l'idea
> di considerarsi un'élite culturale formata da personaggi automessisi su
> piedistalli (neanche tanto bassi)
Uno schifoso, puzzolente clebbino :-|.
> Senza offesa, naturalmente,
Nessuna offesa, la diagnosi e' giusta, il rischio della clebbinizzazione
e' sempre in agguato.
L'ammiccamento, la battuta basata su riferimenti conventicolari e
passati, l'attacco e il raddoppio di marcatura sul niubbo (1) sono il
peccato mortale. Fa benissimo chi periodicamente spernacchia l'areopago,
fa malissimo chi sbava per entrare nell'areopago.
Il guaio e' che in parte qs. sono rischi congeniti delle materie
letterarie; in piccolo questo gruppo riproduce i mali dei circoli
letterari "veri", le fazioni, gli odi, le mafie ben noti a tutti.
Il problema non nasce solo o tanto dalla qualita' del materiale umano
frequentatore, ma secondo me e' intrinseco alla materia. La letteratura
alla fine sono emozioni e opinioni soggettive, se dieci la dicono rossa
e cinque la dicono nera, rossa sara'. Non esiste criterio per decidere
qual e' il colore vero, e quindi contano "le masse" (in altri campi,
relativi a materie tecniche, e' possibile verificare, fra due interventi
discordanti, chi da' il consiglio giusto e chi da' quello sbagliato: qui
no).
Al punto che qui esistono casi di persone sicuramente preparate che, per
non mettere piede sulle sabbie mobili dei giudizi, che le esporrebero al
contradditorio, limitano i loro interventi a bibliografie puntali e
riscontrabili, e tuttavia desolatamente fredde.
L'altro problema riguarda la gestione dell'occasione telematica. Si puo'
usare il gruppo per stabilire rapporti umani, basati sulla condivisione
di passioni e idiosincrasie, ma si puo' usarlo anche come palcoscenico
da m. costanzo scio' per mettersi in mostra, con l'aggravante che qui ci
si invita da soli. L'errore da non ripetere e' evitare la commistione
fra fessi e volpini, che Costanzo manovra astutatmente per fare
spettacolo: noi non siamo qui per litigare ma per divertirci.
Il guaio e', come dicevano Mandel e Van der Leun, che l'attacco ad rem
e' piu' corretto ma l'attacco ad hominem e' perlappunto piu' divertente.
Purtroppo qui capita di tutto, dal lettore eterogeneo al monomaniaco, da
quello che "ha fatto la scuola tecnica ma e' appassionato, e tuttavia
irrimediabilmente dilettante", a "quello che ha fatto studi altamente
specialistici, sa tutto di cosa hanno detto gli altri ma non gli e'
rimasto piu' niente di originale da dire a lui". Una cosa e' certa:
usenet livella al basso, questo non e' posto dove coltivare velleita'
professionali. Per fare cachinni sulla capraggine di oscuri presonaggi
di altre parrocchie editoriali ci sono le mailing list.
La soluzione agli scazzi sta nel tollerare il tollerabile e quando non
e' piu' tollerabile utilizzare le caratteristiche tecniche di usenet,
che incoraggiano la stratificazione dei partecipanti in gruppi omogenei,
quando ce n'e' 100 tutti di quel parere, sciamano come le api e fondano
un gruppo nuovo, che eviti i difetti dell'alveare di partenza.
> 1) una certa reticenza a partecipare - forse venata da complessi di
> inferiorità intellettuale - da parte di chi arriva "nuovo";
> 2) l'autoesclusione di persone che magari non hanno di quei complessi,
> ma che amano i libri e non i piedistalli;
> 3) una certa rissosità e tendenza a incazzarsi di brutto contro chiunque
> non la pensi come te, tendenza che per fortuna in altri gruppi non c'è.
e' tutto vero - nessuno e' perfetto ma tutto e' perfettibile
ciao
B.
(1) Niubbo: singolare di niubbi (2)
(2) Niubbi (pl): italiese per newbie (s)
aeropago. non pago. per entrare nel.
giovanna è ancora in ricircolo?
R?
--
i quattro uomini meno poveri del mondo hanno un reddito equivalente
a quello dei seicento milioni meno ricchi
[rapporto ONU 1999]
http://Ramapage.freeweb.org
http://www.fantascienza.net/sfcity/crono.sf
be' sě ecco: una specie di canaletto di scolo. eccomi.
eccomi, in ricircolo. sono la foca con la palla sul naso.
ultimi istanti di icielle. la cina č vicina, infine.
giovanna.
>> fa malissimo chi sbava per entrare nell'areopago.
>aeropago.
Anche tu carducciano?
Ciao :-)
B.
>be' sì ecco: una specie di canaletto di scolo.
A cielo aperto, spero.
eccomi.
>eccomi, in ricircolo.
sei un dializzatore?
>ultimi istanti di icielle.
da là, niente?
>la cina è vicina,
La manciuria è 'na goduria.
Il tonchino non piccino.
La mongolia ha vanagloria.
Il mar giallo giace in stallo.
E Formosa mai riposa.
Marco scripsit
> Non so quanta pratica tu abbia degli altri NG: non molta, azzardo.
Nelle statistiche della gerarchia it. Corrado Farina (o chiunque adoperi
quell'account) risulta aver mandato 301 msg solo nel gennaio 1999. Quali
gruppi abbia trovato meno rissosi di questo ce lo chiediamo (e glielo)
numerosi.
un fosso margheritato. che il buon odore di fosso non ce lo toglie
nessuno. rana, rana! [vedi: "la principessa rana", in _fiabe italiane_
raccolte da calvino]
>>eccomi, in ricircolo.
>sei un dializzatore?
sono la fontana insistente del cortile interno di un palazzo
pastrufazio.
>>ultimi istanti di icielle.
>da là, niente?
vorrei niente. se l'erinne mi risparmia da malsana malriposta
nostalgia niusgruppa. dà dipendenza?
>>la cina è vicina,
>La manciuria è 'na goduria.
>Il tonchino non piccino.
>La mongolia ha vanagloria.
>Il mar giallo giace in stallo.
>E Formosa mai riposa.
sarei a taipei.
giovan[n]agloriosa.
Credo effettivamente di aver usato un termine non troppo felice.... ^___^
> > Non voglio prendere in esame il suo lavoro per non originare un thread
> > altrettanto lungo e inutile, ma mi sembra che GP non avesse avesse avuto
> > alcuna intenzione di prenderci in giro, bensì renderci partecipi
>
> Considera questo fatto: GP ha postato la sua opera sia qui sia in
> it.arti.trash. Quindi e' possibile che ritenesse che poteva esserci una
> componente trash. Di fatto, senza sapere del crosspost, i lettori di qs.
> ng hanno reagito all'unanimita' come si reagisce a una trashata. Al che
> lui invece di dire "ecco, lo supponevo", si e' (apparentemente) offeso.
> Dopodiche' a ogni critica rispondeva, devo dire con un certo stile,
> assumendo il ruolo del padre nobile superiore alle bassezze del volgo. E
> va bene.
Però, dai. Da un punto di vista psicologico è la reazione normale di chi si
vede criticato: assume una posizione di incompreso. O lo fanno tutti oppure
tutti desidererebbero farlo in situazioni analoghe.
> Solo che anche su it.arti.trash la sua opera e' stata accolta fra fischi
> e lazzi, ma la' l'ha presa bene. Due pesi e due misure!
Non so, non seguo quel ng. Non mi ero nemmeno accorto che avesse crospostato
(pratica che odio a priori...).
> L'analisi comparata delle due evidenze porta a supporre che l'intera
> performance sia stata una spiritosa trollatina :-)
E' su questo punto che non mi trovo daccordo. Magari sbaglio, per carità....
> > Cerchiamo in futuro di scendere dai piedestalli da cui molti di noi
guardano
> > e giudicano gli altri. Chi siamo? Giudici? Critici?
> > Che diritto aveva il ng di denigrare e ridicolizzare il lavoro di una
> > persona senza sapere nemmeno con chi avevano a che fare?
>
> Questo non e' un ragionamento, in internet uno e' tradizionalmente
> libero di sparare liberamente tutte le fesserie che vuole e gli altri a
> loro volta sono tradizionalmente liberi di reagire senza tanti
> eufemismi.
Sì, certo: ognuno è libero!
Nessuno ti arresta per aver fatto questo o detto quello. Ma io credo che in
questa libertà non si debba dimenticare il rispetto. In internet non ci si
conosce, ma troppo spesso si sparano giudizi senza conoscere chi si ha di
fronte solo per dare colore e vita ai thread oppure per alimentare una fama
di punzecchiatore virtuale.
Ma non credo che i ng, ed internet in genere, siano stati creati solo per
prolungare flame e originare diatribe infinite e fastidiose (sia nel breve,
ma ancor più nel lungo periodo). E' un luogo d'incontro tra persone che in
teoria dovrebbero essere intelligenti dal momento che sono tutte in grado di
usare un pc. E quindi che dovrebbero possedere l'educazione e la sensibilità
di condurre dibattiti costruttivi e civili.
Sparare liberamente fesserie come dici tu è una cosa che a molti può dare
fastidio e alla lunga non porta certo acqua al mulino del ng che si svuota
di chi si stanca di queste situazioni. Il ng è come un bar, ma se quando ci
entro trovo uno che tromba sul bancone in mezzo alle brioches, per quanto
libero sia di farlo
Scusate, ho spedito il messaggio prima di completarlo.
Beh, non concludo la storiella in quanto immagino che abbiate colto il
quid.... ^___^
Sturm
Crucifige, crucifige
omo ke se fa rege
secondo nostra lege
contradice el senato.
> Sturm <cara...@libero.it> wrote in message
Il ng č come un bar, ma se quando
> ci
> > entro trovo uno che tromba sul bancone in mezzo alle brioches, per
quanto
> > libero sia di farlo
Fammi indovinare ...E' Red Wine che se la spassa fra cappuccini e tartine...
?
Ma giardino putrido suonava la tromba?
(scusatemi)
Splendido esempio di frase che smentisce il suo autore.
> Nelle statistiche della gerarchia it. Corrado Farina (o chiunque adoperi
> quell'account) risulta aver mandato 301 msg solo nel gennaio 1999. Quali
> gruppi abbia trovato meno rissosi di questo ce lo chiediamo (e glielo)
> numerosi.
Ma quando mai?! Nel gennaio del 1999 "questo" Corrado Farina aveva solo
un vecchissimo Mac che usava esclusivamente come macchina da scrivere.
Di conseguenza, come giustamente arguito da Marco Bertoli, la sua
esperienza dei NG č poco piů che in fasce.
CF
Corrado Farina wrote:
> Paolo Beneforti <paob...@tin.it> wrote:
>
> > Nelle statistiche della gerarchia it. Corrado Farina (o chiunque adoperi
> > quell'account) risulta aver mandato 301
>
> Ma quando mai?! Nel gennaio del 1999 "questo" Corrado Farina aveva solo
> un vecchissimo Mac
Sara' stato forse il mio amico Alberto Farina (di Corrado), colonna di
it.arti.cinema?
Ciao, Marco
>> Sturm scrisse
>>Il ng è come un bar, ma se quando ci
>>entro trovo uno che tromba sul bancone in mezzo alle brioches, per
>>quanto libero sia di farlo
>Fammi indovinare ...E' Red Wine che se la spassa fra cappuccini e
tartine...
Non esattamente. E' red wine che dice di spassarsela fra cappuccini e
tartine..
ciao
sergio
Bah, ormai il PC (e internet) lo usano un po' tutti, a prescindere
dall'intelligenza. Basta un po' di pratica. Come esistono persone dotate di
ottima intelligenza, ma che hanno grossi problemi a servirsi di codeste
macchinette infernali.
L'intelligenza mica va sempre a braccetto con educazione, sensibilità e
rispetto. Basta guardare i vari politici, giornalisti, scrittori, etc. che
partecipano a un tolksciò e si azzuffano in diretta.
Bauz
--
All'interno di un qualsiasi, piccolo, esiguo intervallo, si può trovare
l'infinito
(Postulato di Dedekind)
Dici? Dovrei preoccuparmi, allora: siffatti sfondoni, anche senza
psicofarmaci... mah.
Scusa, prof joe, niente di personale, ma veder massacrato
costantemente il povero Dedekind mi urta un tantino.
Voglio dire, uno fa tanta fatica per costruire un sistema entro il quale
definire la Continuità (e fondare su tale costruzione un riformulazione dei
Reali e in pratica del Calcolo infinitesimale) senza ambiguità, senza
ridondanze; e poi il punto d'arrivo e di fondamento del sistema vien
traformato in una frase carina, ad effetto, che nulla c'entra con Dedekind e
con il suo lavoro, e che basa la sua 'carineria' proprio sull'ambiguità di
certi termini nel linguaggio comune: questa è proprio una cialtroneria in
pure stile new-age.
Te non c'entri niente, si capisce; sono io ad essere intollerante.
Niente, so' sbottato.
p.b.
Era solo che non volevo entrare nel personale. Non volevo lanciare accuse a
nessuno. Non avevo intenzione di iniziare una nuova diatriba (anche se
sembra un passatempo, qui su ICL).
Mi riferivo al ng proprio per non fare nomi: il mio non era un attacco,
volevo solo far notare che, IMVHO, si aveva un pizzico esagerato.
Forse ho sbagliato, forse no, non lo so, ma ora non attaccate me, per
favore. Sono un pacifico utente di ICL, suvvia..... ;-))
Saluti
Sturm
> Nelle statistiche della gerarchia it. Corrado Farina (o chiunque adoperi
> quell'account) risulta aver mandato 301 msg solo nel gennaio 1999. Quali
> gruppi abbia trovato meno rissosi di questo ce lo chiediamo (e glielo)
> numerosi.
Ma dove cazzo trovate il tempo di andare pure a vedere quanti
messaggi manda la gente!?
--
Bye by Red | PCC on a Slackware-Linux box E-mail: rw...@mclink.it
|---------------------------------------------------------------
| "Confusion will be my epitaph"
| (King Crimson)
Istintivamente mi verrebbe da rispondere: E a me?!
Però poi mi chiedo come mai ti urta al punto da spingerti a perdere del
tempo su una tastiera
> Voglio dire, uno fa tanta fatica per costruire un sistema entro il quale
> definire la Continuità (e fondare su tale costruzione un riformulazione
dei
> Reali e in pratica del Calcolo infinitesimale) senza ambiguità, senza
> ridondanze;
E c'è pure riuscito benino, direi
> e poi il punto d'arrivo e di fondamento del sistema vien
> traformato in una frase carina, ad effetto, che nulla c'entra con Dedekind
e
> con il suo lavoro
Azz... una imperdonabile mancanza di rispetto per il lavoro di tutta una
vita
> e che basa la sua 'carineria' proprio sull'ambiguità di
> certi termini nel linguaggio comune:
?
> questa è proprio una cialtroneria
Allora chiariamo una cosa: non sono un matematico e non conoscevo il
postulato fino all'altro ieri. Mi ci sono imbattuto leggendo tutt'altro e
l'ho apprezzato per la sua capacità di esprimere in maniera rigorosa un
concetto apparentemente banale. Che poi la sua formulazione possa avere un
che di poetico, me lo ha solo fatto apprezzare maggiormente. Mi piace, lo
uso: mai capitato?
Qualunque frase, se slegata dal contesto cui appartiene, può assumere mille
significati diversi, diventa ambigua. Se usarle in questo modo è
cialtroneria, allora diversi cialtroni frequentano ICL.
> in pure stile new-age.
No, grazie. Preferisco le atmosfere blues
> Te non c'entri niente, si capisce; sono io ad essere intollerante.
Fa nulla. Capitano ogni tanto sprazzi di intolleranza. Se si è fortunati,
passano pure.
> Niente, so' sbottato.
Aiuta a scaricare lo stress.
Per quanto mi riguarda penso che scaricherò il mio con una dormita
Bbonanotte
Bauz
--
Quando un sistema è all'equilibrio, se si modificano dall'esterno uno o più
fattori che caratterizzano questo equilibrio, il sistema reagisce in modo da
opporsi alla modificazione fatta e si sposta verso unmuovo stato di
equilibrio che tende ad annullare gli effetti della modificazione stessa
(Le Chatelier)
[Vammegliocosì?]
Guarda, temo che tu non lo conosca nenache oggi: anche se si formulasse
correttamente la frase che tu metti in signature, non avrebbe nulla a che
fare con il Postulato di D.
La frasi che usi tu esprime la Densità di un insieme numerico, non la
Continuità. Qulla proprietà lì (cioè che preso un sottoinsieme piccolo a
piacere quello contiene ancora elementi, ergo ne contiene infiniti) vale
anche su Q (ins. num. razionali), mentre il Post. di D. non vale su Q.
A titolo di informazione.
>Qualunque frase, se slegata dal contesto cui appartiene, può assumere mille
>significati diversi, diventa ambigua. Se usarle in questo modo è
>cialtroneria,
La cialtroneria è dire che quella frase è il Postulato - o Assioma - di
Dedekind, non l'usarla.
>allora diversi cialtroni frequentano ICL.
Tutt'altro. Il cialtrone è chi ha formulato quella frase in quel modo
distorto - giocando furbescamente, per es., sulla differenza tra "infiniti
elementi" e "l'infinito" - non chi l'usa senza sapere che sta ripetendo una
cosa falsa.
Cmq, ripeto: te non c'entri e non voleva essere una polemica personale.
Anzi, se fai il favore di ripetere chi è il cialtrone che ha messo nel suo
libro quella bestialità, questo può essere anche utile.
saluti
p.b.
> Sara' stato forse il mio amico Alberto Farina (di Corrado), colonna di
> it.arti.cinema?
Possibile. Verrà chiuso in una segreta e torturato fino a che non
confesserà.
Ciao.
Corrado
>>A cielo aperto, spero.
> un fosso margheritato.
Che cosa significa tecnicamente "fosso margheritato"?
In cambio se interessa ti spiego la pupinizzazione.
Grazie ciao
Ammetto: non solo non sono andato a controllare, ma non mi è neanche passato
per il midollo l'impulso di alzarmi e aprire un manuale di matematica. Mi
sono fidato.
Cmq capita anche a me di essere preso da fremiti quasi incontenibili, p. es.
quando lo scrittore/sceneggiatore/traduttore o Chicche e Sia attribuiscono
la peste bubbonica o la lebbra a un virus.
> La frasi che usi tu esprime la Densità di un insieme numerico, non la
> Continuità. Qulla proprietà lì (cioè che preso un sottoinsieme piccolo a
> piacere quello contiene ancora elementi, ergo ne contiene infiniti) vale
> anche su Q (ins. num. razionali), mentre il Post. di D. non vale su Q.
> A titolo di informazione.
Thanks. Ne deduco che è la diversa formulazione che non lo rende valido su Q
> Cmq, ripeto: te non c'entri e non voleva essere una polemica personale.
> Anzi, se fai il favore di ripetere chi è il cialtrone che ha messo nel suo
> libro quella bestialità, questo può essere anche utile.
Peter Hoeg. Comunque il romanzo non è male, bestialità matematiche a parte.
"Una frase che amo molto è il postulato di D. sulla compressione lineare.
Dice - più o meno - che [...]"
Si salva in corner con quel "più o meno"
Domanda: quanto viene sminuito il valore dell'opera da imprecisioni di
questo tipo? Voglio dire: è capitato anche, con mio sommo stupore, a
Castelli, di solito molto rigoroso e scrupoloso nelle sue sceneggiature,
scrivere una boiata, la quale però non inficiava il resto della storia.
Passato il fremito, ho continuato tranquillamente la lettura, senza più
correre il rischio di ribaltarmi sulla poltrona.
Bye
--
All'interno di un qualsiasi, piccolo, esiguo intervallo, si può trovare
l'infinito
[Pistolata di Hoeg]
>Thanks. Ne deduco che è la diversa formulazione che non lo rende valido su
Q
Non proprio. Il Postulato di Dedekind (rullo di tamburi! o almeno di
tamburelli) definisce una proprietà dei sottoinsiemi di un insieme numerico
prodotti da una sezione dicotomica sull'insieme di partenza; tale proprietà
è in
pratica l'esistenza dell'elemento separatore, e permette poi di definire
un'altra proprietà che è appunto la Continuità.
(E temo che ciò sia molto poco poetico.)
Rispetto alla densità si tratta proprio di una proprietà diversa. Q è denso
ma non continuo. R è anche continuo.
(E scusate la pedanteria; una formazione matematico scientifica lascia
talvolta di questi strascichi.)
>Domanda: quanto viene sminuito il valore dell'opera da imprecisioni di
>questo tipo?
Poco, direi; almeno se lo sfondone non è essenziale nella vicenda.
Voglio dire: è capitato anche, con mio sommo stupore, a
>Castelli, di solito molto rigoroso e scrupoloso nelle sue sceneggiature,
>scrivere una boiata, la quale però non inficiava il resto della storia.
>Passato il fremito, ho continuato tranquillamente la lettura, senza più
>correre il rischio di ribaltarmi sulla poltrona.
Io pure. Anzi, magari me la segno, la boiata, per poi scrivere un garbato
sfottò all'autore. (Cosa che poi non faccio mai).
Comunque: Bertoli! So che non ci rivelerai un bello sfondone inedito di Al
Castles, però in qualche modo dovresti intervenire.
saluti
p.b.
tecnicamente trattasi di fosso in laminato plastico con applicazione
di margherite catarifrangenti ai bordi. mille minimi pescigatto
baffuti in resina si shakerano nel getto di selz.
>In cambio se interessa ti spiego la pupinizzazione.
si proceda.
E se invece di Dedekind parlassimo di Wedekind?
Loris
--
"Giovare a molti ed a nessun far danno"
Loris Pellegrini - Rimini
>
> Comunque: Bertoli! So che non ci rivelerai un bello sfondone inedito di Al
> Castles, però in qualche modo dovresti intervenire.
Non sono insensibile al grido di dolore! Quello che vi racconto (ma
interessera'qualcuno oltre che te e joeteacher?) e' non solo un bellissimo
e pericoloso sfondone di Castelli (anche se non inedito) ma anche una
parabola sui pericoli dell'internet usato a rampazzo.
Dunque, Castelli va sul Web in cerca di ispirazione per il solito cattivo
mentecatto che vuole distruggere il mondo e incappa in una pagina
americana pacchiana e malfatta in cui, insieme a elenchi di telefilm
favoriti, pagine di videogiochi e di gruppi di satan-rock, c'e' una
raccolta di link a siti di gruppi variamente esoterici e misantropici. Fra
i "nipotini di Manson" e i "Baal'zebub boys" di Skunkville, Ugh., colpisce
l'ingenuita' e l'orecchio di Castelli un'organizzazione "Soka Gakkai". Non
chiede, non indaga oltre: il cattivo della nuova storia sara' il capo
della Soka Gakkai, la quale organizzazione, secondo l'autorevole fonte
castelliana, ha per obiettivo l'impadronirsi del mondo per scopi
nefandissimi.
Breve: esce la prima puntata della storia e Castelli riceva una telefonata
allarmatissima da un rappresentante italiano della Soka Gakkai, che, come
molti sanno, ma non Castelli ne' i redattori di Martin Mystere, e' fra le
piu' importanti e rispettate chiese buddiste, e uno dei quali
rappresentanti principali e' morto nelle carceri cinesi per aver difeso la
liberta' religiosa... Il numero seguente esce con un'imbarazzante
ritrattazione in cui Castelli, tramite MM, si da' del rimbambito. Fortuna
sua ha voluto che abbia diffamato un'organizzazione di provati pacifisti e
ottime persone.
Preparando qualche tempo dopo una sceneggiatura, Andrea Pasini e io non
mancammo di inviarne per approvazione a Castelli una versione alterata in
cui il cattivo, appena prima di proferire l'incantesimo che avrebbe
annullato l'universo, annunciava di farlo in odio dell'umanita' e in nome
della Soka Gakkai. Non so se Castelli abbia riso.
Piu' modestamente, una storia di Martin Mystere di qualche anno fa, che
aveva fra i protagonisti Schoenberg e Webern, contiene un bel numero di
licenze storiche e quasi altrettante cazzate, di cui rivendico
orgogliosamente la paternita'.
Per converso, la famosa storia borgesiana ambientata in parte alla
Biblioteca Nazionale di Buenos Aires, e nella quale io non ho avuto alcun
ruolo, essendo opera di Enrico Lotti e Andrea Pasini, si merito' una
lettera di lodi e ringraziamenti agli autori da parte dell'allora
direttore della Biblioteca.
Ciao, Marco
Ciao Marco! :-)
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>Sara' stato forse il mio amico Alberto Farina (di Corrado), colonna di
>it.arti.cinema?
Probabile, il babbo l'ho appena iniziato alle gioie dei ng e sospetto
che stia cercandosi la prima flame! ;-)
Ciao Marco!
Mi vien voglia di Xpostare lo sfondone su IAFB :o)
me lo sono meritato...
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Gattibus frettolosibus fecit gattini guerces
(Totò)
L'ho letto che ero troppo giovane (ti ricordi il film di Borowczyc? Ecco,
all'epoca). Ricordi svagati.
Però passare da un autore ad un altro con un cambio di consonante è una roba
notevole! Cercherò altri esempi.
p.b.
Probabilmente no, considerato che su i.a.f. ne saran tutti già al corrente.
>Dunque, Castelli va sul Web (...)>Breve: esce la prima puntata della storia
e Castelli riceva una telefonata
>allarmatissima da un rappresentante italiano della Soka Gakkai, che, come
>molti sanno, ma non Castelli ne' i redattori di Martin Mystere, e' fra le
>piu' importanti e rispettate chiese buddiste,
Bravo, ottimo contributo. (Io però volevo l'inedito...)
Il numero seguente esce con un'imbarazzante
>ritrattazione in cui Castelli, tramite MM, si da' del rimbambito.
Chiaro: uno si è sposato, l'altro no (eh eh).
>Piu' modestamente, una storia di Martin Mystere di qualche anno fa, che
>aveva fra i protagonisti Schoenberg e Webern, contiene un bel numero di
>licenze storiche e quasi altrettante cazzate, di cui rivendico
>orgogliosamente la paternita'.
Splendida storia. Qualche perplessità sulla coerenza storica mi era venuta,
ma gli sfondoni veri e propri, se c'erano, non li ho visti.
>Per converso, la famosa storia borgesiana ambientata in parte alla
>Biblioteca Nazionale di Buenos Aires, e nella quale io non ho avuto alcun
>ruolo, essendo opera di Enrico Lotti e Andrea Pasini, si merito' una
>lettera di lodi e ringraziamenti agli autori da parte dell'allora
>direttore della Biblioteca.
Nel caso in questione, come tu raccontasti (mi pare) proprio in questa sede,
ricordo che ci fu anche un'attenzione ad evitare somiglianze non casuali
(Eco): evidentemente la political correctness, a volte, paga.
>Dunque, Castelli va sul Web in cerca di ispirazione per il solito cattivo
>mentecatto che vuole distruggere il mondo e incappa in una pagina
>americana pacchiana e malfatta in cui ...
che bufo! che bufo!
>allarmatissima da un rappresentante italiano della Soka Gakkai, che, come
>molti sanno, ma non Castelli ne' i redattori di Martin Mystere, e' fra le
>piu' importanti e rispettate chiese buddiste,
tropo bufo, tropo bufo :-)
B.
P.S. in libreria:
senta scusi non vedo la Bompiani, dove li tenete?
Ah alcuni li' alcuni la', la bompiani non la teniamo piu', maaaa, le
interessava qualcosa in particolare?
Si' cercavo estensionde ldomini odi lotta di ullebek
non credo di avere capito
cercavo estensione del dominio di lotta di ullebek
Non ho capito il nome (zompa al computer), come si scrive?
o u elle bec con cq finale e l' acca davanti
tikitikitikitiki beep e' sicuro?
h o u e l l e b e c q
senta scusi me lo scrive
(scrive)
tikitikitikitiki beep non c'e'
non c'e' lui o non c'e' il titolo che le chiedevo?
estensione di lotta ha detto?
(scrive titolo)
tikitikitikitiki beep non c'e' maguardi nonsipreoccupi seleinteressa
glieloprocuriamo (afferra un blocknotes)
(scappa)
>>In cambio se interessa ti spiego la pupinizzazione.
>
>si proceda.
Dunque hai presente due fili paralleli per kilometri e kilometri no?
Fungono come armature di un condensatore filare che introduce quindi
una reattanza capacitiva, che abbatte come prevedibile le alte
frequenze. Allora per ovviare si inseriscono a intervalli di 1-1,5 km
degli appositi induttori, che con la loro reattanza induttiva
equilibrino la capacita' parassita. Ebbene, questo espediente si
chiama pupinizzazione della linea.
Se voi margheriterete i vostri fossi, noi pupinizzeremo le nostre
linee!
Pero' devo dire che sinceramente sui fossi margheritati non ci ho
capito UBM
Ciao
pibianchi, hai le scarpe da vela?
giovannarósa.
Michael Pupin ha anche vinto il premio Pulitzer per la sua opera
autobiografica, From Immigrant to Inventor. Vi risulta che sia stata
tradotta in italiano? E sapete per caso di cosa tratti From Physical to
Spiritual Realties, che mi sembra essere dello stesso autore?
grazie
alea
>>Se voi margheriterete i vostri fossi, noi pupinizzeremo le nostre
>>linee!
>
>pibianchi, hai le scarpe da vela?
No, ho quelle da trekking.
Ma, ehm, non colgo il nesso.
B.
>> equilibrino la capacita' parassita. Ebbene, questo espediente si
>> chiama pupinizzazione della linea.
>
>Michael Pupin ha anche vinto il premio Pulitzer per la sua opera
>autobiografica, From Immigrant to Inventor.
Di' "giuro"! Ma di che epoca e' lui?
B.
Parola di lupetto.
Fra Ottocento e Novecento.
Il libro credo che sia degli anni Venti.
alea
Eccolo il bianchi gia' andare
sol soletto per la citta'
nuovo acquisto un vero affare
certo presto egli fara'
e noi tutti lo aspettiamo
impazienti e timorosi
del Pupin dal volto umano
i dettagli clamorosi...
perdo una scommessa.
>Ma, ehm, non colgo il nesso.
niente, chiedevo [dis]conferma.