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[da morashà] Chi mangia kasher è un fanatico pericoloso

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Tonibaruch

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Jan 26, 2006, 8:22:03 AM1/26/06
to
No Comment.

-----


Camilla Baresani su Magazine del Corriere


Non tollero più i fanatici dell'intolleranza gastronomica

Tra cozze non kosher e amanti del "terroir" mettersi a tavola può diventare
sempre più spesso qualcosa di indigesto. Per colpa degli scontri di
civiltà. Ma anche di chi straparla di "tipico", "goloso" e "sentori da
degustare".

Il cibo può risultare indigesto non solo in sé e per sé, ma anche per motivi
"esterni". Ecco un esempio. Tempo fa vengo invitata a cena da una giovane
amica italianissima e d'origine ebraica: un'altra ospite, la scrittrice
Serena Vitale, si era offerta di portare qualcosa di cucinato che servisse
di rinforzo: ma a causa di un fraintendimento, anziché una focaccia con la
scarola aveva preparato una teglia di riso di riso patate e cozze, tipico
piatto della tradizione pugliese.


Bene: nello sgomento degli invitati (nessuno dei quali d'origine ebrea), la
teglia è rimasta chiusa nel sacchetto ed è tornata a casa con chi l'aveva
cucinata. Abbiamo così appreso che fra i cibi religiosamente scorretti per
gli ebrei non c'è solo il maiale (come per i musulmani), ma anche i
ruminanti con unghie non biforcute (per esempio cavalli e conigli), i
volatili non rapaci (poco male: mai sentito parlare di civetta arrosto),
tutti i pesci privi di squame e lische (e qui la lista è impressionante: si
va dalla pescatrice allo storione con relativo caviale, dall'anguilla alle
sogliole e ai calamari, fino ad arrivare alle famigerate cozze).


Verrebbe da dire: se la padrona di casa non voleva mangiarle, libera di
farlo, ma gli ospiti. C'era però un ulteriore ostacolo, quello cioè delle
stoviglie: perché - per mantenersi kosher - piatti, posate e pentole non
devono venire contaminati da vivande "anomale". Se non si dispone di un
servizio di piatti in vetro (che resiste alla sterilizzazione senza
rompersi), per purificare le stoviglie bisogna portarle alla sinagoga per un
bagno rituale.


Dunque il riso patate e cozze non poteva essere consumato se non a manate
direttamente dalla teglia, anche se comunque la sua stessa permanenza nella
casa risultava sconveniente e fonte di turbamento. Fossimo stati ospiti di
un italo-musulmano osservante ci sarebbero state meno regole, ma altrettanto
inflessibili: oltre alla carne di maiale nessun ospite avrebbe potuto bere
bevande alcoliche, nemmeno portandosele da casa.


Va detto che, nel clima di generale incarognimento port-11 settembre, ormai
anche persone dall'apparenza laica si arroccano nella difesa di tradizioni
che a noi allibiti spettatori sembrano tuffi nel medioevo, mentre a loro
paiono doverose difese difese della propria identità. Ci si aspetta dunque
che da un momento all'altro papa Ratzinger dica anche a noi cattolici cosa è
lecito mangiare.


In attesa di istruzioni, tuttavia, anch'io comincio ad avere una serie di
intolleranze alimentari, sia pure di genere solo lessicale.


---
Per il manifesto, le FAQ ed un'interfaccia Web visita http://www.e-brei.net/

Tonibaruch

unread,
Jan 26, 2006, 9:32:27 AM1/26/06
to

> ma a causa di un fraintendimento, anziché una focaccia con la
> scarola aveva preparato una teglia di riso di riso patate e cozze, tipico
> piatto della tradizione pugliese.

Aggiungo che, kasher o non kasher, le cozze fanno schifo.
Chiunque le porti a casa d'altri è un avvelenatore e un criminale.

Tb

Massimo Manca

unread,
Jan 26, 2006, 12:29:07 PM1/26/06
to
Tonibaruch ha scritto:

> Aggiungo che, kasher o non kasher, le cozze fanno schifo.

Altroché (però non ti allargare perché per difendere la stessa
argomentazione con le lasagne al forno tocca aver studiato da Gorgia).
--
E' in corso la CFV per it.comp.os.linux.distro-live, il newsgroup sulle
distribuzioni Linux live.
http://www.massimomanca.it/ephemera

Tex29

unread,
Jan 26, 2006, 9:59:57 AM1/26/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:drahh5$fnf$1...@area.cu.mi.it...

>. C'era però un ulteriore ostacolo, quello cioè delle stoviglie: perché -
>per mantenersi kosher - piatti, posate e pentole non devono venire
>contaminati da vivande "anomale".

Questo non la sapevo. Vale anche fuori casa?
Voglio dire: in un ristorante o a casa di amici, è kosher mangiare in un
piatto nel quale - forse o probabilmente - sono transitate pietanze non
kosher?

--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

X-Over

unread,
Jan 26, 2006, 3:25:47 PM1/26/06
to

"Tex29" <tex...@address.invalid> ha scritto nel messaggio
news:drao5t$u94$1...@area.cu.mi.it...

>
> "Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:drahh5$fnf$1...@area.cu.mi.it...
>
>>. C'era però un ulteriore ostacolo, quello cioè delle stoviglie: perché -
>>per mantenersi kosher - piatti, posate e pentole non devono venire
>>contaminati da vivande "anomale".
>
> Questo non la sapevo. Vale anche fuori casa?
> Voglio dire: in un ristorante o a casa di amici, è kosher mangiare in un
> piatto nel quale - forse o probabilmente - sono transitate pietanze non
> kosher?
>

Lascio le risposte serie a chi ne sa più di me, e me la cavo con una
barzelletta.

Un Ebreo vuole fare _'aliyah_, cioè emigrare in Israele, e si presenta alla
frontiera con cinque frigoriferi, che dichiara parte dell'arredamento di
casa.

<<Ma quale arredamento! Lei si sta portando i frigoriferi in Israele per
rivenderli! Questo è contrabbando!>>

<<Mi scusi, signor doganiere, ma non bisogna avere un servizio di piatti per
la carne ed uno per i latticini? Ed il frigorifero, non è equiparato ad un
piatto da portata?>>

<<È vero, ma questo giustifica due frigoriferi, come quelli che ho a casa
anch'io. Ma gli altri tre?>>

<<Sua moglie lo sa quant'è complicato cascerizzare i piatti per Pasqua, e
per questo avrà sicuramente due servizi di piatti appositi per quella grande
festa annuale ...>>

<<Ho capito! Lei così giustifica altri due frigoriferi. Ma il quinto?>>

<<Vede, metta che mi venga un giorno voglia di un bel prosciuttino italiano
... vuole che lo conservi insieme al cibo kasher?>>

Scherzi a parte, il consiglio che si dà in questi casi è quello di ricorrere
ai piatti da buttare. Non costano poi tanto.

Ciao.

Tex29

unread,
Jan 26, 2006, 6:24:53 PM1/26/06
to

"X-Over" <x.o...@tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:43d9304d$0$340$5fc...@news.tiscali.it...

>> Voglio dire: in un ristorante o a casa di amici, è kosher mangiare in un
>> piatto nel quale - forse o probabilmente - sono transitate pietanze non
>> kosher?

> Scherzi a parte, il consiglio che si dà in questi casi è quello di

> ricorrere ai piatti da buttare. Non costano poi tanto.

Sta bene: piatti e posate si possono anche buttare.
Ma come si fa per il frigorifero, gli utensili da cucina, le pentole?
Mi viene da pensare che applicando la kasherut in modo rigoroso sia
improponibile accettare un invito a cena da un goy, o consumare un pasto in
un ristorante non kasher.
Sbaglio?

--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

Tonibaruch

unread,
Jan 27, 2006, 3:59:53 AM1/27/06
to
> Sta bene: piatti e posate si possono anche buttare.
> Ma come si fa per il frigorifero, gli utensili da cucina, le pentole?
> Mi viene da pensare che applicando la kasherut in modo rigoroso sia
> improponibile accettare un invito a cena da un goy, o consumare un pasto
> in un ristorante non kasher.
> Sbaglio?

Non sbagli. Ma il problema è lo stesso anche con un ebreo con cucina non
kasher. Improponibile la visita non lo è, ma diciamo che molto problematica,
sì, lo è. Un ebreo osservante della kasherut ortodossa non mangia nemmeno
vegetariano in un ristorante non kasher. Con un po' di attenzione, si può
bere un caffé :-).

Difficile trovare in Italia questo tipo di rigore assoluto, comunque. Ognuno
ha un suo livello di kasherut e anche chi si dà abbastanza da fare per
osservarla, almeno insalata e pesce li mangia quasi dovunque.


Tb

MMAX

unread,
Jan 27, 2006, 10:40:41 AM1/27/06
to
On Thu, 26 Jan 2006 14:22:03 +0100, "Tonibaruch"
<tonib...@gmail.com> wrote:

>No Comment.


Oggetto: camilla e le cozze mancate

Carissimi,
premesso che mi piacciono le cozze, e la tiella in particolare, e che
non disdegno neanche una fettina di salame (la mia identità ebraica si
fonda su altri, e meno terreni e appetitosi elementi), ma come si fa a
pubblicare un articolo così pieno di dabbenaggine a ignoranza come
quello di Camilla Baresani, comparso a pagina 56 dell'ultimo numero?
Intanto, quella deliziosa noticina sul fatto che l'amica ebrea, anzi
di «origine ebraica» perché dir ebrea par brutto ­ quella che ha
rifiutato di servire in tavola le cozze ­ è «italianissima». Come
dire: è italiana, come fa essere così ebrea, e a non mangiare il
salame e la cassouela, il lardo e gli scampi alla bùsara? Datele,
perfavore, la ferale notizia che ci sono ebrei osservanti che non sono
nati in uno sthetl, che hanno «un'apparenza laica» (non portano il
cappello con il bordo di pelliccia o la parrucca) e che un passaporto
italiano non comporta un adeguamento automatico alle abitudini
alimentari della maggioranza.
Seconda notizia fornita dalla Baresani: se vai a casa di un musulmano
osservante non ti lasciano mangiare maiale e nessuno può bere bevande
alcoliche. Ammazza, che scoperta sensazionale, e che fonte di
irritazione! A questo punto le manca di scoprire che se vai a casa di
un vegetariano con un sanguinaccio sanguinante non te lo lasciano
portare a tavola, e ti guardano male.
Sul generale «incarognimento post-11 settembre» posso concordare, ma
legare ­ come fa l'autrice ­ l'osservanza della kasherut al crollo
delle Torri gemelle fa ridere i polli: la cozza e bin Laden mi
sembrano due problemi molto ma molto distinti.
Detto questo, io la vedo così. Serena Vitale che ha portato a casa
dell'amica ebrea le cozze invece della pizza di scarola ha fatto una
blanda e innocua gaffe. L'amica ebrea che non ha voluto mettere le
cozze a tavola ha ritenuto più importanti le leggi religiose di quelle
del bon ton. Camilla Baresani ci è rimasta male (anzi «sgomenta»)
perché le cozze le ha mangiate il giorno dopo, e fredde non son più
buone. Ma non poteva infilarle nel microonde, e risparmiarci
l'editoriale in stile «Signora mia, vengono qui da noi e pretendono di
comandare?».
Un saluto un po' perplesso
Marina Morpurgo
--
E' in discussione su it.news.gruppi la RFD
di it.politica.internazionale moderato

Tonibaruch

unread,
Jan 27, 2006, 12:05:08 PM1/27/06
to

From: "MMAX" <mm...@libero.it>

> Ma non poteva infilarle nel microonde, e risparmiarci
> l'editoriale in stile «Signora mia, vengono qui da noi e pretendono di
> comandare?».

Rotfl.

Tb

neiman....@libero.it

unread,
Jan 27, 2006, 11:22:49 AM1/27/06
to
>da una giovane amica italianissima e d'origine ebraica

Era ebrea o no? La giornalista ha preso spunto da un episodio vero ma
senza l'exploit raccontato nell'articolo, ed ha scritto di come sarebbe
successo "se"?

Insomma io vado a casa di amici, che succede se uno di questi esce
fuori che è ebreo? (Ma che non lo so? Ma che amico è?) Cosa mi può
combinare? Forse mi vieta di mangiare cose normalissime per motivazioni
assurde.


Come per i Protocolli dei Savi non conta se il fatto sia vero o no,
quello che conta è che risulta "plausibili" ai più, e il fatto
razzista è stato compiuto con successo (magari non per forza
intenzionale).


--
Giovanni Neiman

Tex29

unread,
Jan 27, 2006, 3:27:11 PM1/27/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:drcmhh$9os$1...@area.cu.mi.it...

> Non sbagli. Ma il problema è lo stesso anche con un ebreo con cucina non
> kasher.

Certo (almeno, così immaginavo)

> Improponibile la visita non lo è, ma diciamo che molto problematica, sì,
> lo è.

Mi verrebbe in mente di comprare un surgelato kasher, scaldarlo nel
microonde chiuso nel suo involucro (o si contamina ugualmente, se il
microonde ha precedentemente cotto roba taref?) e servirlo in un piatto e
con posate nuove per l'occasione acquistate (impensabile, per ovvi motivi,
apparecchiare con piatti usa e getta al solo ebreo, che oltretutto ho già
costretto a sorbirsi il surgelato).

Immagino che la stoviglia kasher cessi di esserlo non appena varca la soglia
della mia lavastoviglie: dovrei dunque munirmi di un nuovo piatto e di nuove
posate ad ogni visita.
Uhm... Sì, in effetti è molto problematico e, alla lunga, costoso; credo che
gli chiederei di portarsi le stoviglie da casa. :-)

> Difficile trovare in Italia questo tipo di rigore assoluto, comunque.

Immagino: almeno, non mi è mai capitato di incontrarne.
Per mia fortuna, neppure gli ospiti israeliani che mi è capitato di avere
hanno mai indagato sui trascorsi delle mie padelle :-)

--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

Lux

unread,
Jan 27, 2006, 6:28:09 PM1/27/06
to

> Come per i Protocolli dei Savi non conta se il fatto sia vero o no,
> quello che conta è che risulta "plausibili" ai più, e il fatto
> razzista è stato compiuto con successo (magari non per forza
> intenzionale).
>

...Si, sembrerebbe così.

Certo che è complicato invitare a pranzo un ebreo ortodosso!!
A questo punto preferisco farmi invitare, come non ebreo non ho limiti...
Beh, non è del tutto vero, ho una mia morale alimentare personale: non
mangio le interiora ed in particolare il cervello, il cuore, i testicoli di
qualunque animale (lo considero amorale), non mangio carni di carnivori e
posso mangiare il suino ma non lo mangio se scopro che è stato allevato con
farine di carne. Ma questa è una morale mia personale...
Per il resto, a scanso di equivoci, mi farò solo invitare :-)

(Proverbio genovese: "per fare un genovese ci voglion tre ebrei, per fare un
chiavarese ce ne voglion sei", sono di discendenza chiavarese!)

Magda

unread,
Jan 29, 2006, 6:11:57 PM1/29/06
to
Ho ricevuto qualche giorno fa questo articolo...Credo ci sia poco di
vero e tanto, tanto di sottinteso che poco ha a che fare con la
kasherut.

(PS: riso con patate e cozze quando si è invitati ad una cena? Bel
coraggio, ospiti ebrei o non ebrei! o_O)


*°*°*°*°°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°
Gedanke Project
http://www.gedanke-project.org

Tonibaruch

unread,
Jan 29, 2006, 6:38:09 PM1/29/06
to
In 1138576317....@g47g2000cwa.googlegroups.com, Magda,

ma...@gedanke-project.org, il 30-01-2006 0:11 ha scritto:

> (PS: riso con patate e cozze quando si è invitati ad una cena? Bel
> coraggio, ospiti ebrei o non ebrei! o_O)

Quoto entusiasticamente.

E scrive pure di gastronomia, la disgraziata autrice.
La fucilazione alla schiena per chi ha osato portare in casa cotanta
schifezza, si doveva proporre... altro che lamentarsi delle "barriere
gastronomiche".

Tb

--
Il Blog di TB <http://www.tonibaruch.blogspot.com/>

MMAX

unread,
Jan 29, 2006, 7:02:35 PM1/29/06
to
On Mon, 30 Jan 2006 00:38:09 +0100, Tonibaruch <tonib...@gmail.com>
wrote:

>In 1138576317....@g47g2000cwa.googlegroups.com, Magda,
>ma...@gedanke-project.org, il 30-01-2006 0:11 ha scritto:
>
>> (PS: riso con patate e cozze quando si è invitati ad una cena? Bel
>> coraggio, ospiti ebrei o non ebrei! o_O)
>
>Quoto entusiasticamente.
>
>E scrive pure di gastronomia, la disgraziata autrice.
>La fucilazione alla schiena per chi ha osato portare in casa cotanta
>schifezza, si doveva proporre... altro che lamentarsi delle "barriere
>gastronomiche".

Il professore mi ha detto che sono deliziose.


MMAX


--
E' in discussione su it.news.gruppi la RFD
di it.politica.internazionale moderato

Zarabeth

unread,
Jan 30, 2006, 4:24:24 AM1/30/06
to
Who? Tonibaruch <tonib...@gmail.com>
When? Mon, 30 Jan 2006 00:38:09 +0100
Where? it.cultura.ebraica

>In 1138576317....@g47g2000cwa.googlegroups.com, Magda,
>ma...@gedanke-project.org, il 30-01-2006 0:11 ha scritto:
>
>> (PS: riso con patate e cozze quando si è invitati ad una cena? Bel
>> coraggio, ospiti ebrei o non ebrei! o_O)
>
>Quoto entusiasticamente.

Io non amo le cozze, ma la tiella o tiedd' è una cosa fantastica (si
può anche fare con la carne): da Peppino Strippoli, davanti a casa di
mia nonna a Milano, la fanno superba (ma la mia, eredità culturale
della nonna coratina, è migliore ;)).

Piuttosto basta conoscere un minimo il kasherut per capire che la
tiella, anche con la carne, non può essere kosher perchè prevede l'uso
di formaggio pecorino o parmigiano a seconda delle scuole di pensiero,
ed è un ingrediente di cui non si può fare a meno. Insomma, bastava
che la signora chiedesse alla padrona di casa ebrea se era osservante
il kasherut e _quanto_. O tendere tranelli tipo: "Ma tu mangi le
lasagne?" O astenersi dal portare alcunchè e andare a magnare e basta.

Credo di aver raccontato già su questo NG di quando invitai a casa mia
un amico ebreo, comprai una serie di teglie domopak, piatti e posate
di carta, cucinai solo pesce mettendoci un intero pomeriggio (detesto
il pesce e non so cucinarlo) e, alla fine, il tipo andò a prendere in
frigo dell'acqua e tornò dicendo: "Ma è un salame di Varzi quello? Ti
scoccia se me ne prendo una fetta?"

Da allora imparai che la cosa migliore è CHIEDERE: molta gente si fa
scrupoli a chiedere, quasi l'essere ebreo sia smile all'essere
diabetico. o__O


Zarabeth

--
Blog: http://zarabeth.iobloggo.com/
Remove YOURPANTS to contact me.

Tex29

unread,
Jan 30, 2006, 6:07:58 AM1/30/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:C0031070.254FA%tonib...@gmail.com...

>> (PS: riso con patate e cozze quando si è invitati ad una cena? Bel
>> coraggio, ospiti ebrei o non ebrei! o_O)
>
> Quoto entusiasticamente.
>
> E scrive pure di gastronomia, la disgraziata autrice.

Ma scusa, le hai almeno assaggiate per discuterne il gusto?

--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

Tonibaruch

unread,
Jan 30, 2006, 11:29:49 AM1/30/06
to
>
> Ma scusa, le hai almeno assaggiate per discuterne il gusto?

A parte che il tanfo, la fama (meritata) di bestia infetta e l'aspetto
orrendo molliccio arancione sono sufficienti a darmi il
voltastomaco... sě le pescavo e le ho pure assaggiate.

Tb

MMAX

unread,
Jan 30, 2006, 11:32:27 AM1/30/06
to
On Mon, 30 Jan 2006 12:07:58 +0100, "Tex29" <tex...@address.invalid>
wrote:

>Ma scusa, le hai almeno assaggiate per discuterne il gusto?

Segui il gruppo il nostro gourmet taref è il professore.

MMAX
--
E' in discussione su it.news.gruppi la RFD
di it.politica.internazionale moderato

il professore

unread,
Jan 30, 2006, 11:48:12 AM1/30/06
to

"MMAX" <mm...@libero.it> ha scritto

cut

> Segui il gruppo il nostro gourmet taref č il professore.

Le cozze, volgarmente detti peoci fanno venire spesso e volentieri l'epatite
virale di tipo a (parlo per esperienza personale - peccati di gioventů...)

Tex29

unread,
Jan 30, 2006, 12:55:59 PM1/30/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:drle10$ths$1...@area.cu.mi.it...

> >
>> Ma scusa, le hai almeno assaggiate per discuterne il gusto?
>
> A parte che il tanfo, la fama (meritata) di bestia infetta e l'aspetto
> orrendo molliccio arancione sono sufficienti a darmi il
> voltastomaco... sì le pescavo e le ho pure assaggiate.

L'estetica ed il gusto sono squisitamente soggettivi: molti trovano assai
più molliccio e rivoltante il cervello che - se non erro - è tuttavia
kosher.

Per quanto riguarda la fama di "bestia infetta", certo: se coltivi le cozze
vicino ad uno scarico di liquami è ovviamente ben probabile che siano piene
di virus&batteri.
Ma a contatto con uno scarico di liquami anche cibi perfettamente kosher
come acqua, frutta e verdure non mi paiono particolarmente salubri.
Fortunatamente, le uniche cozze di cui è permessa la vendita in Italia sono
sottoposte a controlli sanitari, debbono provenire da litorali approvati, e
trascorrere almeno 24 ore a spurgare.

Non conosco, comunque, alcun rischio di "infezione da cozze" che un'adeguata
cottura (quale la preparazione di un risotto, che richiede una ventina di
minuti di bollitura) non elimini completamente.
Se poi qualcuno mangia cozze crude, o verdura adeguatamente concimata senza
lavarla, non getterei la croce sulle cozze o sulla verdura ma su quel
qualcuno - senza offesa per il professore, che d'altronde era giovane.

P.S.: si può dire "gettare la croce" su ICE? E il professore, se minaccio di
gettargli la croce addosso, se ne offenderà?


--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

il professore

unread,
Jan 31, 2006, 2:18:54 AM1/31/06
to

"Tex29" <tex...@address.invalid> ha scritto nel messaggio
news:drljvu$bag$1...@area.cu.mi.it...
>
cut

> P.S.: si può dire "gettare la croce" su ICE? E il professore, se minaccio
> di gettargli la croce addosso, se ne offenderà?

Ogni ebreo ha la sua croce.

Enrico Olivetti

unread,
Jan 30, 2006, 10:01:26 PM1/30/06
to
Tex29 wrote:

> Non conosco, comunque, alcun rischio di "infezione da cozze" che un'adeguata
> cottura (quale la preparazione di un risotto, che richiede una ventina di
> minuti di bollitura) non elimini completamente.

Il vibrione del colera resiste alla bollitura...

Tonibaruch

unread,
Jan 31, 2006, 9:49:35 AM1/31/06
to
"Tex29" <tex...@address.invalid> ha scritto nel messaggio
news:drljvu$bag$1...@area.cu.mi.it...

> L'estetica ed il gusto sono squisitamente [cut]

Ho capito: sei un coltivatore di cozze.
Con me sei OT. <g>

Tb

Tex29

unread,
Jan 31, 2006, 5:57:11 AM1/31/06
to

"Enrico Olivetti" <nos...@nowhere.com> ha scritto nel messaggio
news:43DED306...@nowhere.com...

> Tex29 wrote:
>
>> Non conosco, comunque, alcun rischio di "infezione da cozze" che
>> un'adeguata
>> cottura (quale la preparazione di un risotto, che richiede una ventina di
>> minuti di bollitura) non elimini completamente.
>
> Il vibrione del colera resiste alla bollitura...

Non è certo il mio campo, ma gugle me lo dà defunto già ad ottanta gradi.
Non credo peraltro che ci siano stati - almeno negli ultimi dieci anni -
casi di colera "non importati", conseguenti a cibo mangiato in Italia.

Parlare di cozze in un ng di cultura ebraica è vagamente surreale, ehm. :-)


--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

SFS

unread,
Jan 31, 2006, 8:43:47 AM1/31/06
to
MMAX ha scritto:

> On Thu, 26 Jan 2006 14:22:03 +0100, "Tonibaruch"
> <tonib...@gmail.com> wrote:

> >No Comment.


> Oggetto: camilla e le cozze mancate

[...]

> Marina Morpurgo

Bravissima. Si legge sempre molto volentieri. Peccato che da un pezzo non
scriva più sulla mailing list di SpI.


--

questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it

Tex29

unread,
Jan 31, 2006, 3:47:52 PM1/31/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:drnsh3$dbk$1...@area.cu.mi.it...

> Ho capito: sei un coltivatore di cozze.

No, non arrivo a tanto: sono solo un "avvelenatore e criminale" che talvolta
le serve ai propri ospiti.

--
Ciao,
Francesco
Risposte solamente sul newsgroup

Tonibaruch

unread,
Feb 1, 2006, 2:50:45 AM2/1/06
to

"Tex29" <tex...@address.invalid> ha scritto nel messaggio
news:droiee$q4r$1...@area.cu.mi.it...

>
> "Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
> news:drnsh3$dbk$1...@area.cu.mi.it...
>
>> Ho capito: sei un coltivatore di cozze.
>
> No, non arrivo a tanto: sono solo un "avvelenatore e criminale" che
> talvolta le serve ai propri ospiti.

Rotfl!

Basta che non le porti a casa mia: vi metto in quarantena, te e le cozze,
altro che restituirti il piatto incartato a fine pasto...

Tb

Tex29

unread,
Feb 1, 2006, 4:18:41 AM2/1/06
to

"Tonibaruch" <tonib...@gmail.com> ha scritto nel messaggio
news:drpobm$ovo$1...@area.cu.mi.it...

> Basta che non le porti a casa mia: vi metto in quarantena, te e le cozze,

Ne prendo mentalmente nota e, ove da te invitato a cena, non aggiungerň le
cozze al mio consueto "risotto con ragů, pecorino ed ostriche" che
tradizionalmente le include.
Peccato, perň: la prelibatezza ne risente.


--
Ciao,
Francesco
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La amargura de lo efimero

unread,
Feb 1, 2006, 7:31:11 AM2/1/06
to
On Wed, 1 Feb 2006 10:18:41 +0100, "Tex29" <tex...@address.invalid>
wrote:

>> Basta che non le porti a casa mia: vi metto in quarantena, te e le cozze,
>Ne prendo mentalmente nota e, ove da te invitato a cena, non aggiungerň le
>cozze al mio consueto "risotto con ragů, pecorino ed ostriche" che
>tradizionalmente le include.
>Peccato, perň: la prelibatezza ne risente.

peccato sě, sembra bono.

ma il ragů di che lo fai? cinghiale? lepre?

Tex29

unread,
Feb 1, 2006, 10:44:10 AM2/1/06
to

"La amargura de lo efimero" <darth...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1fa1u1lr494ps7li8...@4ax.com...

> ma il ragù di che lo fai? cinghiale? lepre?

L'orso sarebbe l'ideale, ma non è facile trovarne a Firenze. Anche il
capretto ci starebbe bene; ma normalmente lo servo per secondo, cucinato nel
latte materno.
Mescolo dunque sapientemente i tritati di lepre, cavallo e porco - le
proporzioni, ovviamente, sono segrete.

(chissà se passa 'sto messaggio, ehm)

--
Ciao,
Francesco
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Tonibaruch

unread,
Feb 1, 2006, 5:09:55 PM2/1/06
to
Tex29 wrote on 1-02-2006 16:44:

> (chissà se passa 'sto messaggio, ehm)


Basta che ci risparmi le cozze, criminale e avvelenatore.

Tb

MMAX

unread,
Feb 1, 2006, 5:20:14 PM2/1/06
to
On Wed, 01 Feb 2006 23:09:55 +0100, Tonibaruch <tonib...@gmail.com>
wrote:

>Tex29 wrote on 1-02-2006 16:44:
>
>> (chissà se passa 'sto messaggio, ehm)
>
>
>Basta che ci risparmi le cozze, criminale e avvelenatore.

Potresti aggiungere una precisaizone?
Chesso' una cosa del genere:

"disclaimer: per "cozze" l'autore non intende riferirsi alle utenti
abituali di it.cultura .ebraica Ogni similitudine con l'odiato mitile
è da considerarsi puramente casuale"

MMAX
--
E' in discussione su it.news.gruppi la RFD
di it.politica.internazionale moderato

Tex29

unread,
Feb 2, 2006, 10:03:40 AM2/2/06
to

"MMAX" <mm...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:2rc2u15rfjabjgdhs...@4ax.com...

>>Basta che ci risparmi le cozze, criminale e avvelenatore.
>
> Potresti aggiungere una precisaizone?

Puzzerebbe di 'excusatio non petita' che neppure le cozze della peggior
risma.

(disclaimer: nel messaggio soprastante, l'autore "Tex29" non intende in
alcun modo alludere e/o riferirsi ad eventuali - ed a lui ignoti - problemi
di traspirazione delle frequentatrici
abituali di it.cultura.ebraica)


--
Ciao,
Francesco
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Redfiddler

unread,
Feb 2, 2006, 3:59:23 PM2/2/06
to

"Tex29" <tex...@address.invalid> ha scritto nel messaggio
news:drt70n$aju$1...@area.cu.mi.it...

> (disclaimer: nel messaggio soprastante, l'autore "Tex29" non intende in
> alcun modo alludere e/o riferirsi ad eventuali - ed a lui ignoti -
problemi
> di traspirazione delle frequentatrici
> abituali di it.cultura.ebraica)

ehi!
COZZA sarà la tu' sorella!
Ma tu pensa
A

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