egmont <
egmo...@email.it> ha scritto:
>
>
> > <<Per diatonismo si intende l'utilizzo di armonie che sono presenti nella
> > tonalitᅵ (o modalitᅵ) di impianto: ad esempio, se in do maggiore utilizzi
> gli
> > accordi composti da note della scala (do-mi-sol, re-fa-la, mi-sol-si, fa-
> la-do,
> > ecc.. anche con settime e none), usi un'armonia diatonica.>>
>
> Proprio no, non so dove tu abbia preso questa definizione e spiegazione,
> ma
> fossi in te cestinerei la fonte.
>
Sta calmo che ti aiuto a capire come stanno le cose:)
Una scala diatonica ᅵ composta da sette note tra toni e semitoni.
Prendi la tastiera del pianoforte, parti dal Do, poi segui col Re (attento che
hai saltato il Do#) poi il Mi, Fa, Sol, La, Si.
Questo ᅵ il MODO maggiore, poi c'ᅵ il modo minore.
Ora per suonare una melodia con questa scala diatonica ᅵ VERO, come dici tu,
che posso fare a meno di usare l'armonia, quindi posso fare a meno degli
accordi.
Ma ᅵ anche vero che posso suonare CONTEMPORANEAMENTE due o piᅵ note di questa
scala rimanendo nel modo maggiore: tutti i tasti bianchi del pianoforte.
Succede perᅵ che tutti i tasti bianchi del pianoforte fanno anche parte di
UN'ALTRA scala diatonica di modo MINORE, e cioᅵ LA minore.
Se allora io suono solo i tasti bianchi del pianoforte sto suonando in modo
diatonico di do maggiore o di la minore?
Per poterlo capire bisogna vedere LA SEQUENZA delle note, ma non basta la
sequenza perchᅵ ᅵ DIMOSTRATO che ognuno di noi "accompagna, armonizza" un
qualsiasi motivetto, cioᅵ se io canticchio un motivetto a te sconosciuto non ᅵ
detto che tu lo ascolti accompagnandolo con la stessa armonia, quindi pur
ascoltando lo stesso motivetto magari io lo armonizzo mentalmente in un modo tu
in un altro.
Da qui allora la NECESSITA' di tirare dentro anche l'armonia.
Tra le altre cose in POLIFONIA siamo costretti a parlare di diatonismo anche in
senso armonico.
Ora non voglio certo convincerti di quello che ho detto, spero perᅵ di essere
stato chiaro, capibile.
Mi farebbe piacere che tu entrassi in topic e spiegassi nei dettagli il perchᅵ
della tua scelta. La musica non ᅵ esattamente come la matematica quindi ᅵ il
caso di argomentare bene le proprie scelte, pena ci si rifᅵ all'ipse dixit di
tizio e caio e lᅵ io capisco che il mio interlocutore ᅵ un "minore", perchᅵ non
sa sostenere una tesi ma si fa spalleggiare ora da Sgarbi ora da un teorico di
musica senza entrare nel merito.
Insomma, se sei capace ed hai voglia di entrare in topic, bene, se non hai
voglia, lasciamo pure perdere, non ᅵ un problema:)
>
>Il diatonismo ᅵ semplicemente l'utilizzo di note di una scala diatonica.
> La tonalitᅵ d'impianto non c'entra nulla, anzi puᅵ benissimo essere
> assente.
>
Con l'esempio sopra ho dimostrato che le cose sono piᅵ complicate
di come le metti tu.
>
>Inoltre il diatonismo non ᅵ assolutamente vincolato alle armonie:
>
quando suoni CONTEMPORANEAMENTE tre note per volta nel modo maggiore o minore
di una scala quella ᅵ armonia. L'armonia la si ottiene giᅵ avendo due suoni che
si sovrappongono.
>
>ad
> esempio, in una composizione atonale, quindi senza alcuna tonalitᅵ
> d'impianto, puoi avere una melodia fatta dalle note do-re-mi-fa, che ᅵ una
> forma di diatonismo che nulla ha a che vedere con le armonie.
>
ATTENZIONE!
Armonia NON implica tonalitᅵ. Per armonia possiamo intendere la sovrapposizione
di due o piᅵ note che vengono percepite come un INSIEME di note. Ne parlai
tempo fa in relazione agli armonici ma tu eri poco interessato:)
Il discorso sulla tonalitᅵ ᅵ molto complesso, ed ᅵ per questo che sto cercando
di approfondire con calma senza fretta.
In ogni caso c'entrano molto a mio parere gli armonici naturali e anche la
FRASE musicale.
La musica seriale (che a te non piace) puᅵ essere sia tonale che atonale e un
brano seriale puᅵ avere momenti di tonalitᅵ in un continuum di atonalitᅵ.
Per es puoi provare a suonare una frase melodica lunga e molto orecchiabile,
cambiare gli accordi e vedere cosa ne viene fuori. La tonalitᅵ si perde perᅵ la
melodia rimane immutata e tuttavia non viene piᅵ percepita come tonale.
>
> > <<Per cromatismo si intende l'utilizzo di accordi in cui sono presenti
> note
> > estranee alla tonalitᅵ: ovviamente in questo caso sono frequenti le
> modulazioni
> > (quindi la tonalitᅵ di riferimento puᅵ cambiare durante il pezzo): ad
> esempio,
> > se parti in do maggiore e un certo punto utilizzi dominanti secondarie
> magari
> > con risoluzioni eccezionali, qualche sesta aumentata e settime diminuite
> > enarmoniche sei in pieno cromatismo.>>
>
> Proprio no, c'ᅵ da rivedere tutto. Prenditi qualche buon manuale e
> ricomincia a studiare.
>
>
Tranquillo, ti aiuto io:)
La scala cromatica ᅵ composta da dodici note, parti dal Do e suoni tutte le
note bianche e nere in sequenza.
Anche qui perᅵ suonando CONTEMPORANEAMENTE due o piᅵ note abbiamo il problema
di dover parlare di ARMONIA e non solo di melodia e quindi di scala e basta.
Quindi se prendi la scala diatonica di prima e rimani nel modo maggiore, ecco
che l'armonia ᅵ diatonica, ma non appena inserisci note che non fanno parte del
modo maggiore ecco che vai subito nel cromatismo.
Salvo perᅵ (fa attenzione) il caso in cui vai nel modo minore di Do ed ecco
che CAMBI la tonalitᅵ.
Insomma se gli accordi sono di modo maggiore e perᅵ introduci note del modo
minore lasciando immutata la sequenza degli accordi ecco che ottieni il
cromatismo. Cioᅵ passi dal diatonismo al cromatismo.
Ma, come dicevo, ᅵ pur sempre anche un fatto ARMONICO, perchᅵ suonando
contemporaneamente due note FUORI SCALA (cioᅵ fuori dalla scala di do maggiore)
ecco che di fatti hai attenuto un'armonia cromatica.
Quello su cui sto cercando di attirare la tua attenzione ᅵ che le note suonate
CONTEMPORANEAMENTE ci fanno parlare di ARMONIA.
In ogni caso, e concludo, sei stato TU a tirare in ballo la diatonicitᅵ non io,
sei tu che hai voluto analizzare con questi strumenti (diatonicitᅵ), ed io qui
a spiegare questi strumenti.
Se tu vuoi ridurre il minimalismo (giᅵ presente in quel concerto per violino di
Sibelius: primo minuto) a un puro discorso di impianto diatonico fa pure, ma in
quel modo non cogli l'essenza del minimalismo che puᅵ essere colta con una
indagine sulla STRUTTURA dell'intero brano e su come evolve.
Se vuoi ti spiego il minimalismo, se non vuoi, non te lo spiego:)