Giovanni
> ... Perchᅵ non viene fatto?
sei ingegnere per caso?
--
"Suddivido i miei uomini in quattro categorie: gli intelligenti, i
pigri, i laboriosi e gli stupidi. Ogni uomo possiede almeno due di
queste qualitᅵ. Quelli che sono intelligenti e laboriosi sono adatti per
le piᅵ alte cariche di stato maggiore. Quelli che sono stupidi e pigri
possono essere utili. L'uomo che ᅵ intelligente e pigro, in ogni caso, ᅵ
quello giusto per il comando piᅵ alto. Ha il temperamento e i nervi
saldi per affrontare qualsiasi situazione. Ma chiunque sia stupido e
laborioso costituisce una minaccia e deve essere destituito all'istante!"
gen. Kurt von Hammerstein-Equord
In funzione della focale, due linee vengono visualizzate nel mirino, le
quali convergono nel centro di prospettiva.
Su queste due linee vengono illuminati i loro punti (uno per linea) che
intersecano il piano di fuoco. Cosᅵ, mettendo a fuoco, si vede questa
coppia di punti spostarsi avanti e indietro nella dimensione della
profonditᅵ.
Questo sistema potrebbe essere impementato anche in un mirino reflex.
In un mirino elettronico si potrebbe visualizzare non i due punti, ma
proprio il piano di fuoco che si sposta in avanti e indietro
intersecando lo spazio della scena, in modo da poter avere maggior
precisione.
Oppure, in un mirino reflex, al fine di avere maggior precisione le
linee convergenti al centro di prospettiva potrebbero essere non due, ma
quattro o anche di piᅵ.
Perchᅵ no?
Giovanni
Ops, chiedo scusa: *non* in funzione della focale. Quindi meglio ancora.
Giovanni
Io da utente dico quello che mi piacerebbe avere. E non mi sembra
difficile da realizzare, a naso.
Giovanni
> Presumibilmente, direi che sarebbe molto facile far simulare un mirino a
> telemetro a un mirino elettronico. � vero che potrebbe non interessare a
> molti, ma, data la relativa facilit� di implementazione, questa potrebbe
> essere aggiunta come una funzione in pi�, come ce ne sono tante altre
> ben pi� inutili. Probabilmente sarebbe possibile implementarla via
> software.
> Il vantaggio sarebbe quello di poter scattare in maniera abbastanza
> simile a come si scatta con una macchina a telemetro, e allo stesso
> tempo non avere errore di parallasse e avere vari altri vantaggi (anche
> svantaggi, ovviamente, rispetto a un mirino ottico, ma un prezzo bisogna
> pur pagarlo).
> Che ci vorrebbe a implementare via software uno sciocchezzuola del
> genere? Perch� non viene fatto?
Perch� le attuali fotocamere non sono progettate con il supporto di chi
fotografa davvero e per accontentare quelli che userebbero il telefonino
come macchina fotografica.
I fotoamatori sono una piccola minoranza, che non influisce sulle scelte
costruttive di almeno il 95% di tutti gli apparecchi attualmente in
commercio.
--
http://hectors-photo.blogspot.com/
Il nuovo blog dedicato alla fotografia!
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ab...@newsland.it
>>> ... Perchᅵ non viene fatto?
>> sei ingegnere per caso?
> Io da utente dico quello che mi piacerebbe avere. E non mi sembra
> difficile da realizzare, a naso.
capisco .. dev'essere dura ogni giorno confrontarsi con l'essere
ingegnere .. hai tutta la mia solidarietᅵ
Per� per certi versi si pu� diffondere la "moda" - una moda di nicchia,
magari, ma relativamente - di un certo tipo di fotografia. Della
fotografia, cio�, fatta con un certo spirito (Leica, ecc.). Anche una
compatta come la Panasonic LX3 prende qualcosa da questo spirito, e per
certi aspetti � anche di moda. Inoltre si pu� giocare sul mito Leica,
ecc.
Insomma, non lo vedo tanto "impopolare" un telemetro simulato, o altri
sistemi pensati per la messa a fuoco manuale. Anzi, quella della messa a
fuoco manuale potrebbe diventare un po' una moda (entro certi limiti).
Giovanni
almeno la Nikon ha il telemetro digitale (vedi sotto)
--
Egerth�sontai g�r pseud�christoi ka� pseudoprof�tai, ka� d�sousin seme�a
meg�la ka� t�rata h�ste plan�sai, ei dunat�n, ka� to�s eklekto�s:
ido� proe�reka hum�n. (Euagg�lion kat� Mattha�on 24,24-25)
surgent enim pseudochristi et pseudoprophetae et dabunt signa magna
et prodigia ita ut in errorem inducantur, si fieri potest, etiam
electi: ecce praedixi vobis
c'�. Non bello come queloo delle vecchie Leica ma c'�.
S�, ma devi puntare quello che vuoi mettere a fuoco. Non � la stessa
cosa di un sistema che ti aiuti nella vera messa a fuoco manuale.
Giovanni
S�, ma devi puntare quello che vuoi mettere a fuoco. Non � la stessa
La differenza � tra un sistema che ti aiuti a mettere a fuoco "il
soggetto" e un sistema che ti faccia visualizzare dov'� il fuoco.
Giovanni
In un mirino in cui guardi con un occhio solo non hai "la dimensione della
profondit�", vedresti due righe non parallele sullo stesso piano, quello del
display; non capirsti quindi su che piano sarebbe la coppia di punti
illuminati
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
Non sono d'accordo.
Se fosse come tu dici, nelle fotografie non ci sarebbe il senso della
profondit�. E invece lo si intuisce benissimo.
Giovanni
perch� tu la messa a fuoco la fai puntando dalla parte opposta?
dov'� il fumo l� � (o era) il fuoco
> Non sono d'accordo.
ed ecco fottuti in un solo post 150 anni di studi sulle funzioni visive
del cervello umano :D
poi dice che uno ti da dell'ingegnere ....
--
"Suddivido i miei uomini in quattro categorie: gli intelligenti, i
pigri, i laboriosi e gli stupidi. Ogni uomo possiede almeno due di
queste qualit�. Quelli che sono intelligenti e laboriosi sono adatti per
le pi� alte cariche di stato maggiore. Quelli che sono stupidi e pigri
possono essere utili. L'uomo che � intelligente e pigro, in ogni caso, �
quello giusto per il comando pi� alto. Ha il temperamento e i nervi
Mamma mia che sempliciotto che sei...
Giovanni
Pu� essere utile mettere a fuoco qualcosa che si trova ai bordi della
visuale *mentre* si trova ai bordi. Senza dover prima inquadrarlo al
centro e poi spostare l'inquadratura.
Giovanni
La mia limitata reflex lo permette, basta scegliere la zona di messa a
fuoco.
Sei male informato, oggi tutte le reflex digitali hanno il telemetro
elettronico.
>ed ecco fottuti in un solo post 150 anni di studi sulle funzioni visive
>del cervello umano :D
L'idea che la percezione della profondit� dipenda esclusivamente dalla
visione binoculare � una delle tante cretinate pseudoscientifiche da
fotoamatore. In realt� il problema fondamentale di chi ha un occhio
solo non � la mancata percezione della profondit�, ma la riduzione del
campo visivo. Pui provare tu stesso: metti un po' di oggetti su un
tavolo davanti a te a varie distanze, tappati un occhio e prova ad
afferrarle. Non sbaglierai un colpo.
Per quanto riguarda le funzioni visive del cervello umano, sono
tuttora largamente ignote e oggetto di ricerca. Gli studi fisiologici
invasivi sono stati condotti sui mammiferi superiori (cane, gatto,
coniglio) ed � ormai noto da tempo che l'organizzazione corticale
visiva umana � diversa.
Una delle prove pi� convincenti si ha osservando le stereoscopie.
Quella che hai � una visione per parallassi, con gli oggetti
tridimensionali ancora pi� piatti di quanto appaiono in fotografia, ma
posti su piani percettibilmente diversi.
> L'idea che la percezione della profondit� dipenda esclusivamente dalla
> visione binoculare � una delle tante cretinate pseudoscientifiche da
> fotoamatore.
infatti non parlavo di visione binoculare .. ma tant'� sbagliato io a
quotare, ed in fondo volevo solo prendere un p� in giro il lagnese
--
"Suddivido i miei uomini in quattro categorie: gli intelligenti, i
pigri, i laboriosi e gli stupidi. Ogni uomo possiede almeno due di
queste qualit�. Quelli che sono intelligenti e laboriosi sono adatti per
le pi� alte cariche di stato maggiore. Quelli che sono stupidi e pigri
possono essere utili. L'uomo che � intelligente e pigro, in ogni caso, �
quello giusto per il comando pi� alto. Ha il temperamento e i nervi
Per quando la scegli, si fa notte. Meglio a 'sto punto mettere a fuoco
al centro e spostare la visuale. Anche se cos� la messa a fuoco non �
precisissima. E questo vale anche se si usa l'autofocus.
Giovanni
Che ᅵ un'altra cosa, appunto.
Giovanni
Hai regione, ho letto male, ho interpretato "telemetro" per "mirino a
telemetro". E quale sarebbero, secondo te, i vantaggi di avere un mirino
a telemetro?
Con l'autofocus o col telemetro elettronico, rispettivamente metti a
fuoco o sei aiutato nel mettere a fuoco *in un dato punto*.
Col mirino a telemetro, scegli cosa mettere a fuoco mediante atto stesso
di mettere a fuoco. Quindi, ad esempio, puoi mettere a fuoco un oggetto
che si trova presso un bordo dell'inquadratura senza doverlo "puntare"
con alcun punto predefinito.
Giovanni
*l'atto
Giovanni
> L'idea che la percezione della profondit� dipenda esclusivamente dalla
> visione binoculare � una delle tante cretinate pseudoscientifiche da
> fotoamatore. In realt� il problema fondamentale di chi ha un occhio
> solo non � la mancata percezione della profondit�, ma la riduzione del
> campo visivo. Pui provare tu stesso: metti un po' di oggetti su un
> tavolo davanti a te a varie distanze, tappati un occhio e prova ad
> afferrarle. Non sbaglierai un colpo.
S�, ma in questo entrano probabilmente anche altri fattori, come l'abitudine
del cervello a farti muovere nello spazio.
Diverso � la "rappresentazione" di una scena su un piano 2D come una foto o
un mirino (non ho fatto la prova, ma se fai l'esperimento che descrivi
guardando attravaerso un mirino o riprendendoti con una telecamera e
guardando un monitor, probabilmente hai pi� difficolt� nel valutare le
distanze).
In ogni caso, le due linee disegnate sullo stesso piano del mirino non
possono in qualche modo sembrare "penetrare" in profondit� nella scena
inquadrata.
--
Piero
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www.flickr.com/photos/pieroprv
> Con l'autofocus o col telemetro elettronico, rispettivamente metti a fuoco
> o sei aiutato nel mettere a fuoco *in un dato punto*.
> Col mirino a telemetro, scegli cosa mettere a fuoco mediante atto stesso
> di mettere a fuoco. Quindi, ad esempio, puoi mettere a fuoco un oggetto
> che si trova presso un bordo dell'inquadratura senza doverlo "puntare" con
> alcun punto predefinito.
Ma sbaglio (non avendone una) o le reflex con il live view ti permettono in
questa modalit� di spostare il punto di messa a fuoco ovunque
nell'inquadratura?
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
Se rileggi bene quello che ho scritto, vedi che non � questo il punto.
Giovanni
Ho riletto bene questo:
"Col mirino a telemetro, scegli cosa mettere a fuoco mediante atto stesso
di mettere a fuoco. Quindi, ad esempio, puoi mettere a fuoco un oggetto
che si trova presso un bordo dell'inquadratura senza doverlo "puntare"
con alcun punto predefinito"
E mi sembrava fosse proprio quello il punto
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
Un conto � poter mettere a fuoco potendo scegliere anche qualsiasi punto
liberamente, un altro � scegliere cosa mettere a fuoco mediante l'atto
stesso di mettere a fuoco. Cambia il modo di scattare.
Giovanni
> Il vantaggio sarebbe quello di poter scattare in maniera abbastanza
> simile a come si scatta con una macchina a telemetro
"massivan"
Sono qui.
http://www.photogallery.it/storia/irusse.html
cosa aspetti a comprarne una?
Bleah!
Giovanni
> Con l'autofocus o col telemetro elettronico, rispettivamente metti a
> fuoco o sei aiutato nel mettere a fuoco *in un dato punto*.
Che puoi scegliere; la mia reflex non ᅵ propriamente una entry level ma
ha 51 punti tra cui scegliere: la piᅵ scarsa oggi ne ha almeno 3.
> Col mirino a telemetro, scegli cosa mettere a fuoco mediante atto stesso
> di mettere a fuoco. Quindi, ad esempio, puoi mettere a fuoco un oggetto
> che si trova presso un bordo dell'inquadratura senza doverlo "puntare"
> con alcun punto predefinito.
Il fatto che si possa fare non significa che poi sia possibile, anche i
migliori mirini a telemetro (ad esempio quelli delle Leica M) hanno solo
un punto centrale dove ᅵ percorribile la tua soluzione, fuori da quel
punto si vede solo un'immagine confusa che l'occhio tende a vedere sfocata.
> Un conto � poter mettere a fuoco potendo scegliere anche qualsiasi punto
> liberamente, un altro � scegliere cosa mettere a fuoco mediante l'atto
> stesso di mettere a fuoco. Cambia il modo di scattare.
Certo che tu non hai proprio un cazzo a cui pensare per tirar fuori
queste seghe mentali, eh...
Non � una sega mentale, � semplicemente un altro modo di scattare.
Altrimenti, se permetti, tanto vale usare l'autofocus.
Giovanni
Stai affermando che coi mirini a telemetro delle Leica M non si puᅵ
mettere a fuoco un oggetto ai bordi dell'inquadratura se non mettendolo
prima a fuoco al centro e poi spostando l'inquadratura?
Giovanni
> Non � una sega mentale, � semplicemente un altro modo di scattare.
In cosa � diverso?
> Altrimenti, se permetti, tanto vale usare l'autofocus.
Infatti, se nessun produttore l'ha mai implementato, ci sar� un motivo...
> Stai affermando che coi mirini a telemetro delle Leica M non si puᅵ
> mettere a fuoco un oggetto ai bordi dell'inquadratura se non mettendolo
> prima a fuoco al centro e poi spostando l'inquadratura?
Sto solo dicendo che comporta delle difficoltᅵ paragonabili a quelle di
mettere a fuoco con una reflex, in autofocus o in manuale, in una zona
lontana da centro dove c'ᅵ o il sensore dell'AF o l'immagine spezzata.
Con un mirino reflex cerchi l'immagine *nel mirino*. Con un mirino a
telemetro sei *nella scena* e dalla scena porti l'immagine nel mirino.
Hai mai notato che le foto scattate con una Leica M hanno una
naturalezza che non hanno quelle scattate con una reflex? Ti sei mai
chiesto il perch�?
>> Altrimenti, se permetti, tanto vale usare l'autofocus.
>
> Infatti, se nessun produttore l'ha mai implementato,
> ci sar� un motivo...
Forse il motivo � che il 99 percento dell'utenza non ha un certo tipo di
sensibilit�?
Giovanni
L'immagine spezzata? In una reflex?
Giovanni
>> In cosa � diverso?
>
> Con un mirino reflex cerchi l'immagine *nel mirino*. Con un mirino a
> telemetro sei *nella scena* e dalla scena porti l'immagine nel mirino.
Cazzata.
> Hai mai notato che le foto scattate con una Leica M hanno una
> naturalezza che non hanno quelle scattate con una reflex?
ROTFL
> Ti sei mai
> chiesto il perch�?
Certo, per giustificare il costo di una Leica M... :-)
>>> Altrimenti, se permetti, tanto vale usare l'autofocus.
>>
>> Infatti, se nessun produttore l'ha mai implementato,
>> ci sar� un motivo...
>
> Forse il motivo � che il 99 percento dell'utenza non ha un certo tipo di
> sensibilit�?
Ovvio, e l'1% rimanente non � una fetta di mercato significativa.
>> Sto solo dicendo che comporta delle difficoltᅵ paragonabili a quelle
>> di mettere a fuoco con una reflex, in autofocus o in manuale, in una
>> zona lontana da centro dove c'ᅵ o il sensore dell'AF o l'immagine
>> spezzata.
>
> L'immagine spezzata? In una reflex?
http://www.albertoreginiphoto.com/page5/files/principio_funz_AF.pdf
La mia Nikon FM2n degli anni '80 ce l'ha, come ce l'aveva la Olympus
OM-1 degli '70 che usavo prima. Mai sentito parlare di stigmometro?
� opinione condivisa da parecchi utenti di macchine a telemetro. Specie
da quelli che scelgono il telemetro anche nel digitale.
Vaglielo a dire che � una cazzata.
> > Forse il motivo � che il 99 percento dell'utenza non ha
> > un certo tipo di sensibilit�?
>
> Ovvio, e l'1% rimanente non � una fetta di mercato
> significativa.
Tutte le fette di mercato sono significative. Tanto � vero che c'� chi
si specializza in produzioni di nicchia, e questo accade in vari campi.
Giovanni
Yes! Ma oggi quale reflex digitale ce l'ha? A me piacerebbe averlo...
Giovanni
Volentieri, presentamene uno. Tanto per dire quanto "stai nella scena":
l'errore di parallasse tra quello che vedi e quello che poi finisce
sulla pellicola secondo te � trascurabile?
>> > Forse il motivo � che il 99 percento dell'utenza non ha
>> > un certo tipo di sensibilit�?
>>
>> Ovvio, e l'1% rimanente non � una fetta di mercato
>> significativa.
>
> Tutte le fette di mercato sono significative. Tanto � vero che c'� chi
> si specializza in produzioni di nicchia, e questo accade in vari campi.
Bene, comincia a scrivere a Nikon, Canon, Sony e fai valere i tuoi
diritti. Oh.
Mmm... perᅵ con lo stigmometro metti a fuoco solo al centro, quindi
tanto vale usare il "telemetro elettronico".
Un mirino a telemetro ᅵ diverso.
Giovanni
>> Mai sentito parlare di stigmometro?
>
> Yes! Ma oggi quale reflex digitale ce l'ha? A me piacerebbe averlo...
Nelle Eos della serie 1 ᅵ disponibile come opzione.
>> Yes! Ma oggi quale reflex digitale ce l'ha? A me piacerebbe averlo...
>
> Mmm... perᅵ con lo stigmometro metti a fuoco solo al centro, quindi
> tanto vale usare il "telemetro elettronico".
> Un mirino a telemetro ᅵ diverso.
Ma capisci quello che ti si dice o sei solo in write mode?
Cosa t'ᅵ sfuggito della mia frase:
"Sto solo dicendo che comporta delle difficoltᅵ paragonabili a quelle di
mettere a fuoco con una reflex, in autofocus o in manuale, in una zona
lontana da centro dove c'ᅵ o il sensore dell'AF o l'immagine spezzata."
Anche con i mirini a telemetro metti a fuoco correttamente solo il centro.
Pi� che altro ci fai l'occhio, ti abitui a pre-vederlo.
> > Tutte le fette di mercato sono significative. Tanto
> > � vero che c'� chi si specializza in produzioni
> > di nicchia, e questo accade in vari campi.
>
> Bene, comincia a scrivere a Nikon, Canon, Sony
> e fai valere i tuoi diritti. Oh.
Sarebbe come scrivere a Motta chiedendo un certo tipo di panettone.
Fortunatamente gi� ci sono il Panettone di Pasquale Marigliano, quello
di Paco Torreblanca, ecc.
Giovanni
Se ci fosse una bella serie 1 full frame, completamente tropicalizzata e
delle dimensioni e peso di una 5d, non sarebbe male...
Giovanni
E giᅵ la 5d ᅵ ingombrante e pesante...
Giovanni
Non ᅵ esatto: metti a fuoco in un'area abbastanza ampia, che copre una
parte di certo non puntiforme dell'inquadratura.
Giovanni
Quindi non dove vuoi e non ai bordi dell'inquadratura... giusto perch� ho
ririletto quello che volevi farci tu:
"Col mirino a telemetro, scegli cosa mettere a fuoco mediante atto stesso
di mettere a fuoco. Quindi, ad esempio, puoi mettere a fuoco un oggetto
che si trova presso un bordo dell'inquadratura senza doverlo "puntare"
con alcun punto predefinito"
--
Piero
--------------------------------
www.flickr.com/photos/pieroprv
Resta il fatto che se hai un cane e un albero che distanzo poco in
orizzontale, ma che si trovano profondit� diverse (che so, il cane a un
metro e l'albero a trenta metri), allora con un mirino a telemetro
decidi *con l'atto stesso della messa a fuoco* se mettere a fuoco il
cane o l'albero; con una reflex, no.
Giovanni
distano
Giovanni
> Resta il fatto che se hai un cane e un albero che distanzo poco in
> orizzontale, ma che si trovano profondità diverse (che so, il cane a un
> metro e l'albero a trenta metri), allora con un mirino a telemetro
> decidi *con l'atto stesso della messa a fuoco* se mettere a fuoco il
> cane o l'albero; con una reflex, no.
Come no?
A parte che la visione e' reale, pdc compresa se scatti tutto aperto e
non pigi il tasto apposito, avere piu' punti di messa a fuoco, come
ormai qualsiasi reflex, serve anche (se non soprattutto) a mettere a
fuoco perfettamente senza reinquadrare.
In piu' telemetro ad immagine spezzata o microprismi sono disponibili
per molte reflex ed anche una supereconomica con il liveview permette
una messa a fuoco ultraprecisa potendo ingrandire a livello pixel to
pixel qualsiasi punto dell'immagine inquadrata in manuale.
Il telemetro e' una semimerda rispetto al mirino reflex, con errori
nell'inquadratura e limiti funzionali con focali che non siano le solite
da reportage, e si giustifica solo con schemi ottici non compatibili con
l'ingombro di uno specchio.
Certo questo non e' poco, ma quando poi si scopre che chi aspira alla
telemetro per avere teoricamente dei superfissi, ha una reflex con lo
zummone non si capisce il senso...
Potrebbe essere utile un sistema di aiuto per la messa a fuoco manuale
che abbia molti punti (almeno una dozzina ma meglio ancora di pi�),
tutti contemporaneamente attivi (quindi non da selezionarsi
preventivamente), che si illuminino quando il fuoco vi cade sopra.
Giovanni
Da quel che dici sembrerebbe quasi che tu non abbia mai usato una
qualsiasi telemetro tipo leica M, e che tu abbia una visione fumosa su
quello che un buon mirino reflex possa dare.
Il telemetro della serie M (uno dei migliori mai prodotti per il piccolo
formato) non e' un gioiello di comodita', la maf a sovrapposizione
d'immagine puo' creare problemi con soggetti in movimento, con soggetti
che abbiano "pattern" (i.e. una ringhiera), con soggetti molto complessi
(il fogliame di un albero). Inoltre la precisione del telemetro leica,
avendo la base telemetrica fissa (circa 7cm, se non ricordo male), e'
eccellente per le focali grandangolari, buono per le focali normali ma
inferiore al sistema telemetrico delle reflex dal medio tele in su
(tant'e' che per avere una precisione accettabile sulla focale 135
l'obiettivo possiede cio' che veniva chiamato "occhialini")
Il mirino delle M risultava luminoso in qualsiasi situazione, l'errore
di parallase era perfettamente corretto dalle cornici mobili.
Il mirino delle reflex usava un sistema telemetrico con stigmometro, di
fatto un sistema ottico che mostra all'interno di un cerchietto al
centro del mirino la porzione di immagine divisa in due quando non a fuoco.
Ma:
(ho divagato un po', ora torno al senso del tuo post)
L'immagine visibile nel mirino delle reflex si forma su un vetro
smerigliato, che, di fatto, mostra quando l'immagine e' a fuoco. E
questo su tutta l'area del mirino.
La cosa e' poco visibile con le reflex moderne in quanto la
smerigliatura e' estremamente fine per non far perdere luminosita' a
mirini gia' bui, tuttavia nulla impedisce di sostituire il vetro di
messa a fuoco con uno completamente smerigliato ed arrivare a quel che
volevi (maf su qualsiasi punto del mirino senza dover puntare e ricomporre).
Sulla mia oly del 1979 il mirino e' cosi'.
Ho maneggiato alcune macchine a telemetro leica a pellicola e uso
abitualmente una reflex digitale (leica digilux 3). In effetti per� devo
ancora conoscere bene e capire le potenzialit� sia dell'uno che
dell'altro sistema.
> L'immagine visibile nel mirino delle reflex si forma su un vetro
> smerigliato, che, di fatto, mostra quando l'immagine e' a fuoco. E
> questo su tutta l'area del mirino.
> La cosa e' poco visibile con le reflex moderne in quanto la
> smerigliatura e' estremamente fine per non far perdere luminosita' a
> mirini gia' bui, tuttavia nulla impedisce di sostituire il vetro di
> messa a fuoco con uno completamente smerigliato ed arrivare a quel che
> volevi (maf su qualsiasi punto del mirino senza dover puntare e
> ricomporre).
> Sulla mia oly del 1979 il mirino e' cosi'.
Usando ottiche particolarmente luminose, la cosa potrebbe anche essere
fattibile, no?
Comunque, tutto sommato, con un po' di esercizio si pu� riuscire a
"farsi l'occhio" in modo tale da saper mettere a fuoco qualsiasi punto
dell'inquadratura semplicemente guardando l'immagine. Sempre che ci si
veda bene (come fortunatamente nel mio caso)!
Giovanni
> Potrebbe essere utile un sistema di aiuto per la messa a fuoco manuale
> che abbia molti punti (almeno una dozzina ma meglio ancora di più),
> tutti contemporaneamente attivi (quindi non da selezionarsi
> preventivamente), che si illuminino quando il fuoco vi cade sopra.
La mia vecchia 1DII (con telemetro a microprismi) ne ha 45 che in auto
si illuminano sull'area a fuoco.
Non esattamente come dici pero', secondo la sua logica scelgono il
soggetto piu' vicino, e si illuminano per palesare l'area a fuoco
corrispondente a questa rosa.
Nella mia esperienza e' di rarissima utilita', normalmente uso il punto
centrale che basta e avanza per mettere a fuoco perfettamente e
reinquadrare, mentre diventano davvero utili i punti laterali per
mettere a fuoco senza reinquadrare con ottiche superluminose dove il
minimo errore fa scartare la foto.
Questo pero' in condizioni critiche, tipo bambino inseguito con un
85F1.2 a tutta apertura volendo avere a fuoco solo un occhio o cose del
genere, cose impossibili da fare con una telemetro, tra l'altro.
Insomma, mi pare tu stia passando nella fase durante la quale la foto la
fa in gran parte l'attrezzatura, e meglio non pensare a queste cose,
capita anche a me (credo capiti a tutti di appassionarsi agli strumenti
che usa) e ad un certo livello di attrezzatura e' una scemenza, quando
mi capita piglio la macchina fotografica in mano a vado a far foto, e'
molto piu' divertente ed istruttivo.
Diciamo che il mirino della tua reflex non ti aiuta molto, ma provare fa
solo bene; potresti anche provare ad allenare l'occhio nel valutare le
distanze ed eseguire la maf "a stima", sfruttando un po' di pdc di
diaframmi tipo 5,6 o 8 con lunghezze focali fino al 50 mm non e'
difficilissimo.
S�, � vero, spesso (anche se non sempre) ci si azzecca.
Giovanni
Ma se ci si azzeccasse sempre, non ci sarebbe gusto!
Giovanni
> Ma se ci si azzeccasse sempre, non ci sarebbe gusto!
mi dispiace .. cercado di prenderti in giro, ma non pensavo le tue
condizioni fossero cos� gravi
ti chiedo scusa
--
"Suddivido i miei uomini in quattro categorie: gli intelligenti, i
pigri, i laboriosi e gli stupidi. Ogni uomo possiede almeno due di
queste qualit�. Quelli che sono intelligenti e laboriosi sono adatti per
le pi� alte cariche di stato maggiore. Quelli che sono stupidi e pigri
possono essere utili. L'uomo che � intelligente e pigro, in ogni caso, �
quello giusto per il comando pi� alto. Ha il temperamento e i nervi
saldi per affrontare qualsiasi situazione. Ma chiunque sia stupido e
laborioso costituisce una minaccia e deve essere destituito all'istante!"
gen. Kurt von Hammerstein-Equord
Strano modo di essere "nella scena" se poi devi pre-vederla...
>> > Tutte le fette di mercato sono significative. Tanto
>> > � vero che c'� chi si specializza in produzioni
>> > di nicchia, e questo accade in vari campi.
>>
>> Bene, comincia a scrivere a Nikon, Canon, Sony
>> e fai valere i tuoi diritti. Oh.
>
> Sarebbe come scrivere a Motta chiedendo un certo tipo di panettone.
> Fortunatamente gi� ci sono il Panettone di Pasquale Marigliano, quello
> di Paco Torreblanca, ecc.
...che in fondo sempre panettoni fanno.
Eh, quanti cazzi vuoi...
C'� panettone e panettone.
Giovanni
Ci vuole tanto a fare un 5d completamente tropicalizzata??
Giovanni
Beh, l'Olympus E3 ᅵ piᅵ piccola ed ᅵ tropicalizzata, e nel suo campo ᅵ
"full frame".
Peccato abbia un autofocus non all'altezza di Nikon e Canon... Ma chissᅵ
in futuro...
Giovanni
Come c'� mirino e mirino.
>> Eh, quanti cazzi vuoi...
>
> Ci vuole tanto a fare un 5d completamente tropicalizzata??
Tropicalizzazione significa piᅵ peso e maggiori dimensioni. E non
parliamo poi di costi. Ma stiamo andando fuori tema.
> Beh, l'Olympus E3 ᅵ piᅵ piccola ed ᅵ tropicalizzata, e nel suo campo ᅵ
> "full frame".
"Full frame" de che? ᅵ un 4/3, il sensore ᅵ quello che ᅵ, con full frame
si intendono sensori pari alle dimensioni del fotogramma 35 mm, ossia
24x36 mm.
Gi�! ;)
Giovanni
Certo, per questo ho detto *nel suo campo*! :P
Giovanni
In realt� il discorso � pi� soprattutto un altro: � la messa a fuoco
manuale che sembra dare alle foto quel "quid" che non riesco a spiegarmi
razionalmente. L'attrezzatura la vedo soprattutto in funzione di questo
modo di scattare.
Non so se dipenda da suggestione il fatto di vedere questo "quid" che
non vedo invece con l'autofocus...
Giovanni
*soprattutto
Giovanni
>In realt� il discorso � pi� soprattutto un altro: � la messa a fuoco
>manuale che sembra dare alle foto quel "quid" che non riesco a spiegarmi
>razionalmente.
Guarda che nella fotografia il "quid" e' il manico, non certo una
qualche microminchiata di contorno tipo quelle di cui stiamo
parlando...
/* Eta Beta */
Beh, il "manico" include anche la capacit� di scegliere la
"microminchiata" opportuna!
Giovanni