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[FESTA DEL CINEMA] "The King of Kong: A Fistful of Quarters" di Seth Gordon

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un fake di Alberto

unread,
Oct 26, 2007, 6:26:13 PM10/26/07
to
Perche' ancora oggi ci ricordiamo chi era il Barone Rosso? Perche' e'
l'aviatore che, nel corso della prima guerra mondiale, riusci' a buttare
giu' da solo piu' nemici di chiunque altro. 86 aerei abbattuti, un
numero incredibile, soprattutto se si pensa che il secondo in classifica
ne aveva totalizzati poco piu' di venti.

Relata refero: sono in treno e non ho modo di controllare, ma piu' o
meno sono questi i dati snocciolati da uno dei protagonisti di questo
spassoso documentario, nel corso di una spericolata analogia. Il Barone
Rosso era, all'epoca, il numero uno dell'aviazione teutonica per mira,
riflessi, coordinamento fra corpo, mente e strumentazione. Piu' o meno
come il campione mondiale di Donkey Kong.

Chi ha piu' o meno quarant'anni, Donkey Kong lo ricorda sicuramente:
piu' o meno coevo del piu' celebre Pac-Man, era quel videogioco in cui
un omarino baffuto deve arrampicarsi su per complicate strutture per
salvare la sua ragazza da un gorilla che l'ha rapita - schivando, nel
contempo, i barili che lo scimmione gli lancia addosso dalla vetta, ma
anche superando altre insidie come le palle di fuoco, le molle
rimbalzanti e gli ascensori. Quelli della mia generazione ci hanno
giocato un po' tutti: i videogiocatori successivi hanno conosciuto il
gioco soprattutto nelle incarnazioni e varianti successive, quando
l'omarino baffuto e' stato battezzato Super Mario, dotato di un fratello
(Luigi) e creato la coppia dei Super Mario Bros., portata addirittura
sullo schermo in uno dei primi, famigerati, adattamenti per il cinema di
videogiochi di successo.

Per la maggior parte di noi, l'era deli videogiochi da "arcade" ha poi
lasciato spazio ad altri passatempi, per molti e' andata ad arricchire
il patrimonio di memorie nostalgiche dell'adolescenza. Per qualcuno,
pero', Donkey Kong e' rimasto un'attivita' divorante, un'ossessione, un
motivo di vita e di affermazione personale. Esistono persone che
posseggono, nel loro garage, le pesanti cabine originali, rilevate dalle
sale giochi e mantenute amorosamente in funzione per due decenni.
Persone che ancora oggi sono capaci di giocare per ore, all'inseguimento
della "partita perfetta", quella in cui riesci a saltare tutti i barili,
a spegnere a martellate tutte le palle di fuoco, a prendere tutti gli
ascensori e arrivare al ventiquattresimo, impossibile, schermo del
gioco, il cosiddetto KILL SCREEN, quello in cui la memoria del computer
non basta piu' a gestire il gioco e l'omarino baffuto perde,
automaticamente, una vita dopo pochi secondi, qualsiasi cosa stia
facendo, anche senza barili nei paraggi.

C'e' gente che da un quarto di secolo tiene in piedi un'organizzazione
per consentire i campionati di Donkey Kong, c'e' chi passa ore e ore a
guardare vhs su cui videogiocatori di tutti gli Stati Uniti hanno
registrato le riprese delle loro partite, per controllare che non ci
siano trucchi e, nel caso, convalidare i record che i proponenti
sostengono di aver conseguito. E c'e' chi sulla propria posizione di
campione rimasto imbattuto per vent'anni ha costruito la sua vita e il
suo successo personale, e anche un codazzo di fedeli accoliti disposti a
tutto per poter toccare al maestro il lembo del mantello.

"The King of Kong: A Fistful of Quarters" e' la storia di questo super
campione, e di uno sfidante timido che tenta di battere il suo record di
ottocentomila punti e rotti - non tanto per il gusto di battere la
persona, quanto per dimostrare a se stesso di poter essere primo in
qualcosa, dopo aver fallito come musicista, come giocatore di baseball e
di basket e come imprenditore. La riuscita e il fallimento della propria
vita, dopotutto, e' in una certa misura una questione personale, e se
non si e' ottenuto il successo nei campi in cui si misura la gente
normale, tutto sommato, non si vede perche' non si dovrebbe poterlo fare
cercando di salvare una ragazza di pixel da un gorilla di pixel,
saltando migliaia di barili fatti di pixel.

Ci sono di mezzo questioni di regole: un record documentato da un video
vale come un record conseguito in pubblico, durante un torneo? Le
macchine sono tutte uguali o ce ne sono alcune su cui e' piu' o meno
facile giocare? Non e' che si possono taroccare i software? E' lecito
imprecare durante la partita?

E poi ci sono questioni piu' profonde: la paura e il desiderio del
confronto, il potere delle amicizie, della popolarita', del denaro, di
un titolo acquisito, il bisogno di dimostrare qualcosa a chi ti sta
intorno perche' questo significa dimostrarlo a se stessi. Oltre alle
antiche considerazioni che solo chi ha videogiocato a lungo puo' forse
davvero capire: l'ossessione della sfida, l'alienazione che si cura e si
alimenta allo stesso tempo, la semplificazione elettronica di tensioni
che nella vita non si presentano mai in schermi ripetitivi, l'ipnotico
sprofondare in ragionamenti che dopo un po' cominciano a svilupparsi
secondo le logiche del gioco.

C'e' tutto questo e molto altro, in questo film, che riesce a far ridere
senza diventare irridente, senza pretendere di giudicare un gruppo di
"white and nerdy" che hanno trovato una loro ragione di vita in una
disciplina che forse nessuno si sarebbe mai aspettato. E' al tempo
stesso una parodia dei documentari d'inchiesta e un'inchiesta vera e
propria, avvincente, coinvolgente e, nei suoi 79 minuti, assolutamente
impeccabile. Se avete avuto vent'anni negli anni Ottanta, e' roba da non
perdere: ma lo e' anche se avete qualche passione che monopolizza una
buona parte del vostro tempo libero e che a volte diventa per voi piu'
maledettamente seria di quanto non meriterebbe. Come ad esempio scrivere
su un newsgroup.
--
UFV:Into the Wild/Across the Universe/The King of Kong: A Fistful
of Quarters/Once Upon A Time in the West - http://www.albertofarina.tk

Alberto Casini

unread,
Oct 26, 2007, 6:37:20 PM10/26/07
to

"un fake di Alberto" <sin...@iaciners.org.invalid> ha scritto nel messaggio
news:1i6lnpc.1z7krzpij4dmN%sin...@iaciners.org.invalid...
> [omisi]

http://youtube.com/watch?v=YPLjXjObEms

Ciao


maitre Aliboron

unread,
Oct 27, 2007, 3:09:20 AM10/27/07
to
> Chi ha piu' o meno quarant'anni, Donkey Kong lo ricorda sicuramente:

Presente! se avessi dieci euro per ogni pezzo da
cento che ci ho infilato, sarei piu' ricco di Bill Gates.

E mi spingo oltre: ho il MAME (con una nutrita collezione
di ROM generosamente offerte dal mulo) e ogni tanto
confesso che una partitella ce la rifaccio, in memoria
dei bei tempi andati...

Insomma, un film da non perdere (per quelli della
mia generazione) e un post dalla forma impeccabile
(sei riuscito fotografare l'aspetto di una generazione
molto meglio di tonnellate di tomi di sociologia)
da conservare a perenne memoria!

maitre Aliboron


Corrado Farina

unread,
Oct 27, 2007, 11:15:01 AM10/27/07
to
un fake di Alberto <sin...@iaciners.org.invalid> wrote:

(cut)

>la coppia dei Super Mario Bros., portata addirittura
> sullo schermo in uno dei primi, famigerati, adattamenti per il cinema di
> videogiochi di successo.

Beh, io lo ricordo come un film del tutto sgangherato ma a tratti anche
divertente, e credo che la perplessità nascesse più che altro dal fatto
che non conoscevo affatto il videogioco d'origine.
Colgo l'occasione per segnalare a chi fosse interessato che l'allegato
monografico dell'ultimo numero di "Nocturno" è proprio dedicato ai film
ispirati ai videogiochi, da Super Mario Bros all'ultimo Resident Evil.

cf


Jack Shephard

unread,
Oct 27, 2007, 1:23:10 PM10/27/07
to
un fake di Alberto ha usato la sua tastiera per scrivere :

> Perche' ancora oggi ci ricordiamo chi era il Barone Rosso? Perche' e'

> buona parte del vostro tempo libero e che a volte diventa per voi piu'


> maledettamente seria di quanto non meriterebbe. Come ad esempio scrivere
> su un newsgroup.

penso sul serio che non vedremo questo documentario in italia, peccato!
bella rece complimeti

--
Jack Shephard
Lost s.r.l


Cannes De Niro

unread,
Oct 27, 2007, 2:17:19 PM10/27/07
to
On Sat, 27 Oct 2007 00:26:13 +0200, sin...@iaciners.org.invalid (un
fake di Alberto) wrote:

>Perche' ancora oggi ci ricordiamo chi era il Barone Rosso?

Letto l'incipit la mia mente ha urlato una risposta tutta diversa.
Il Barone Rosso era quel tizio inseguito dalla cuccia di Snoopy, prima
di tutto.
Almeno lo era quando ero bambino, subito prima che decidessi di
salvare la mia fidanzata dal gorilla asino saltando barili e salendo
scalette, sperando prima o poi di trovare un martello lasciato da
Rita Pavone.

un fake di Alberto

unread,
Oct 27, 2007, 5:42:12 PM10/27/07
to
Jack Shephard <frances...@NOSPAMgmail.com> wrote:

> penso sul serio che non vedremo questo documentario in italia, peccato!

Penso invece il contrario: se non ho visto male il cartello prima dei
titoli e' stato acquistato per qualche canale Sky.
--
UFV:Il cielo può attendere(DVD)/Into the Wild/Across the
Universe/The King of Kong - http://www.albertofarina.tk

un fake di Alberto

unread,
Oct 27, 2007, 5:45:33 PM10/27/07
to
Cannes De Niro <li...@get.a.life> wrote:

> On Sat, 27 Oct 2007 00:26:13 +0200, sin...@iaciners.org.invalid (un
> fake di Alberto) wrote:
>
> >Perche' ancora oggi ci ricordiamo chi era il Barone Rosso?
>
> Letto l'incipit la mia mente ha urlato una risposta tutta diversa.
> Il Barone Rosso era quel tizio inseguito dalla cuccia di Snoopy, prima
> di tutto.

Anche io ho conosciuto il Barone Rosso grazie a Charles Schultz. E poi
grazie a Hugo Pratt e solo alla fine grazie a Roger Corman. La rece, in
effetti, iniziava con una digressione di questo genere, ma l'ho tagliata
perche' appesantiva davvero troppo.

E anche perche' ho pensato: perche' Schultz, Pratt e Corman ci hanno
parlato del Barone Rosso e non degli aviatori che di avversari ne
avevano buttati giu' di meno?

> Almeno lo era quando ero bambino, subito prima che decidessi di
> salvare la mia fidanzata dal gorilla asino saltando barili e salendo
> scalette, sperando prima o poi di trovare un martello lasciato da
> Rita Pavone.

:-)
--
UFV:Il cielo può attendere(DVD)/Into the Wild/Across the
Universe/The King of Kong - http://www.albertofarina.tk

Alberto Casini

unread,
Oct 28, 2007, 8:09:19 AM10/28/07
to

"Cannes De Niro" <li...@get.a.life> ha scritto nel messaggio
news:f007i3tk8eovhdg0m...@4ax.com...

Avevo la cartuccia dell'Atari 2600 con Snoopy volante su cuccia che doveva
sterminare frotte di Baroni Rossi.
Ciao


Gwilbor

unread,
Oct 28, 2007, 2:01:35 PM10/28/07
to
In data Sun, 28 Oct 2007 13:09:19 +0100, Alberto Casini ha scritto:

> Avevo la cartuccia dell'Atari 2600 con Snoopy volante su cuccia che doveva
> sterminare frotte di Baroni Rossi.
> Ciao

Non ci posso credere, qualcun altro lo conosce!

--
Gwilbor
gwilbor(at)email.it - http://gwilbor.splinder.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)

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