Google Groups no longer supports new Usenet posts or subscriptions. Historical content remains viewable.
Dismiss

per la cronaca: è uscito Star Wars su blu-ray...

3 views
Skip to first unread message

Roberto

unread,
Sep 17, 2011, 4:26:48 AM9/17/11
to
...io lo prenderò quando scenderà un po' di prezzo (al momento sta
sugli 80 euro). Pare sia la migliore versione mai vista dell'esalogia,
a livello casalingo e non solo, nonostante qualche comprensibile calo
di resa e/o adattamento (riduzione rumore, ove necessario). I più
esperti e tecnici lamentano l'uso di master sì restaurati, ma che
risalgono al lontano 2004, sostenendo che l'evento meritasse transfer
del tutto nuovi effettuati con le più moderne tecnologie, ma tant'è.

Ma non è dell'edizione che voglio parlare (non ho ancora il cofanetto,
e non sono uno "smanettone" che sta li a spaccare il capello in
quattro, pur ovviamente apprezzando la qualità. Anch’io comunque, *per
principio*, avrei preferito un trasferimento tutto nuovo, il blu-ray lo
richiede e lo merita). Piuttosto l'occasione è ghiotta per formulare
qualche riflessione su un fenomeno nuovo nel cinema, specialmente sul
versante "collezionistico".

Come tutti sanno, l'aspetto più controverso di questa edizione di "Star
Wars" è rappresentato, tanto per cambiare, dalle innumerevoli modifiche
apportate da Lucas alla vecchia trilogia. Per me la cosa peggiore in
assoluto, che quasi mi impedisce di acquistare questo cofanetto (ma se
non si prende Star Wars in HD, che cosa prendere?!), è *l'assenza della
versione originale* della vecchia trilogia, una versione che Lucas ha
ampiamente rinnegato e nascosto, e che forse non pubblicherà mai più,
non certamente in alta qualità. Già definire "versione" la versione
originale, l'unica a cui dovrebbe sempre essere riconosciuta la dignità
storica di opera, precisamente collocata nel contesto in cui è stata
concepita e realizzata, lascia non poco perplessi, e ci dà la misura
dell'equivoco.

E’ un fenomeno tipicamente postmoderno quello di riprendere tutte le
cose vecchie e riproporle, eventualmente aggiornandole. Sarà carenza di
idee, sarà una fisiologica esigenza di “rievocazione” prima di un
imminente nuovo slancio creativo, non lo so. Sta di fatto che, a parte
la moda dei prequel e dei remake, ormai dominante, non si contano più
le operazioni di rivisitazione e restyling dei classici, soprattutto di
quelli che possono contare su un fandom molto forte, secondo le
modalità più disparate. La serie classica di Star Trek (e prossimamente
anche TNG) esce con effetti speciali completamente aggiornati; i
giapponesi propongono la versione “rebuild” di “Evangelion”; le
edizioni director’s cut di molti celebri film non si contano più.
Spesso sono bieche operazioni commerciali legate ad anniversari,
ventennali e trentennali, altre volte rispondono davvero all’esigenza
di consentire ai registi di proporre la propria “visione” del film. A
volte peggiorano il film di partenza o creano confusione (“Blade
runner”, infinite versioni, tutte inferiori all’originale), altre volte
lo migliorano (“Le crociate”, lo stesso “Avatar”).

Ma tutte queste operazioni sono ben diverse da quello che ha fatto e
che sta facendo Lucas con la sua celebre saga. In tutti i casi citati,
infatti, vi è sempre la possibilità di vedere e conoscere le versioni
originali. Che non scompaiono, non sono rinnegate o sostituite
irrimediabilmente e definitivamente, ma sono sempre lì a disposizione,
sempre reperibili, e occupano le loro nicchie, più o meno dorate, nella
storia dell’audiovisivo. Le edizioni dvd/blu-ray consentono di vedere
tutte le versioni di “Incontri ravvicinati”, o di “Apocalypse now”, o
di “Blade Runner”. Se vuoi vedere la serie originale di “Evangelion”
(1995), i relativi dvd esistono. Se vuoi vedere “Star Trek” con
l’Enterprise plasticosa e traballante degli anni ’60, basta pigiare un
tasto del telecomando e la computer grafica sparisce. Pure Spielberg ha
modificato “E.T.”, mettendo walkie-talkie in mano a poliziotti che
nella versione originale imbracciavano fucili, ma, a parte che in dvd
sono uscite TUTTE le versioni del film, della versione ritoccata si è
pentito amaramente, non solo per le reazioni disgustate dei fan, ma
proprio in seguito ad una sua personale rielaborazione della questione,
e ha già annunciato (raccogliendo scroscianti applausi) che l’edizione
blu-ray di “E.T.” conterrà sicuramente la versione originale del film,
forse *solo* la versione originale. Bravo Steven.

Lucas no, lui ormai riconosce solo la trilogia modificata (leggi:
modificata di continuo), la versione originale è uscita una volta in
dvd, come extra(!), in bassa qualità, evidentemente a mo’ di
contentino, e tutto lascia supporre che non uscirà più, di certo non in
alta qualità.

Doppio motivo di stupore: Lucas non solo è indifferente al fatto di
aver intrapreso una sistematica sottrazione di pezzettini di memoria e
di immaginario nei confronti dei tanti appassionati della saga (le
pesanti modifiche apportate al finale de “Il ritorno dello Jedi” fanno
gridare allo scandalo), ma non si rende nemmeno conto che, così
facendo, *non sta migliorando nulla* della sua opera più celebre,
tutt’altro. Come può un uomo di cinema della sua esperienza non capire
che certe modifiche stravolgono o attenuano la forza delle scene? Come
si fa a non capire che far pronunciare a Darth Vader quel “Nooooooo!”
che adesso si sente nella nuova edizione in una delle scene più
drammatiche de “Il ritorno dello Jedi” non fa che normalizzarne
l’intensità? Che cosa dobbiamo dedurne? Che il magnifico, terribile
silenzio di Darth Vader, in quella scena, nell’edizione originale, NON
E’ una cosa decisa, NON E’ una cosa scelta, NON E’ una cosa a suo tempo
pensata e realizzata nell’interesse della storia e del film? Dobbiamo
dedurne che i film escono bene per caso? Per distrazione? *Nonostante*
i loro autori invece che *per merito* loro? Il Lucas-pensiero è davvero
destabilizzante e pone interrogativi inquietanti.
Un altro è questo. Nel 1997, in preda ad un moto di orgoglio
tecnologico, Lucas prende la trilogia classica e vi apporta delle
modifiche rilevanti, inserendo scene inedite e sostituendo alcuni
effetti obsoleti con le nuove meraviglie della computer grafica. WOW!
Jabba digitale! Gli X-wing digitali! L’esplosione della Morte Nera con
le onde d’urto! Figata! Dove andremo a finire, signora mia! Potenza del
computer! Poi passano gli anni, nemmeno tanti, riguardi la vecchia
trilogia modificata, *l’unica ufficialmente riconosciuta da Lucas*, e
ti accorgi che gli effetti del restyling del 1997 sono a loro volta già
decisamente datati. Jabba non si può guardare, gli X-Wing in formazione
sembrano la schermata di un mediocre videogame, lo stesso Episodio I
(“La minaccia fantasma”), colosso tecnologico della nuova era digitale
(ma brutto film, sia detto per inciso), sembra preistoria rispetto agli
standard attuali e persino rispetto agli episodi II e III. E allora che
si fa? Cambiamo gli effetti *già cambiati*? Li cambiamo all’infinito?
Qual è il limite? Ne valeva la pena? Non è meglio lasciare ogni film
alla sua epoca? L’unico perennemente insoddisfatto di questo
impossibile amalgama fra i sei film della saga, però, è Lucas. Tutti
gli appassionati non chiedono altro che rivedere le versioni originali,
senza modifiche, coi loro pregi e difetti, ognuno definitivamente
consegnato al suo tempo, come dovrebbe essere.
(Poi l’operazione è anche alquanto incoerente. Per esempio del primo
Guerre Stellari restano invariati - per fortuna! - alcuni elementi di
scena che veramente rimandano ad un altra epoca, come per esempio le
schermate a fosfori verdi o azzurri dei monitor dei computer. In linea
di principio sarebbero pure semplici da modificare, però Lucas,
sorprendentemente, non l’ha fatto. Sì, insomma, non l’ha *ancora*
fatto.)

Il caso di George Lucas è davvero peculiare, direi un *unicum* in tutta
la storia del cinema. Non è (solo) una questione commerciale, è una
cosa diversa. E non è nemmeno “perfezionismo”, il cinema è pieno di
autori maniacalmente perfezionisti, anche oggi. Lucas non è più
perfezionista di un Malick, di un Cameron, di un Wong Kar Wai, tanto
per citare registi *viventi* (dire Kubrick sarebbe stato troppo facile
e disonesto) che, per motivi diversi, e nell’ambito delle rispettive
poetiche, ci mettono ANNI per realizzare un film. No, quello di Lucas è
un credo, un’ideologia. Lui concepisce l’opera come qualcosa di vivo,
in continuo divenire. E’ davvero convinto che ci sia qualcosa di cui
vergognarsi, qualcosa di inadeguato nella trilogia originale.

Penso a Lucas e mi viene in mente il magnifico finale de "La
conversazione" di Coppola, con Gene Hackman che distrugge il suo
appartamento divorato dall'ossessione che vi siano microfoni nascosti,
ma invece non c'è nulla. Lucas farà la stessa fine, solo con la sua
ossessione, sempre lì a riguardarsi la vecchia trilogia, a rigirarsela
nelle mani in cerca di qualcosa che non va, qualcosa di inadeguato,
qualcosa da modificare, qualcosa di cui vergognarsi.

Un giorno lo troveranno stremato e in trance, riverso sul tavolo da
lavoro di uno dei suoi laboratori ipertecnologici, luci basse, bobine
srotolate, pellicola dappertutto, il ronzio degli hard-disk, immagini
di “Guerre Stellari” in loop su schermi di computer stremati da
sessioni di rendering estremo, con un cupo Darth Vader congelato in un
triste e perpetuo fermo immagine.

R.


garsonpoole

unread,
Sep 17, 2011, 5:25:54 AM9/17/11
to


"Roberto" ha scritto nel messaggio news:j51lka$go6$1...@solani.org...
< A
<volte peggiorano il film di partenza o creano confusione (“Blade
<runner”,

emmmmmmm

Giacomo "Gwilbor" Boschi

unread,
Sep 17, 2011, 10:46:21 AM9/17/11
to
In data Sat, 17 Sep 2011 10:26:48 +0200, Roberto ha scritto:

> (ma se
> non si prende Star Wars in HD, che cosa prendere?!)

Post in larga parte intelligente, ma la risposta a tutte le tue domande
sta in questa frase. Lucas è definitivamente partito per la tangente, ma
alla fine se fa una cosa è perché pensa che qualcuno è disposto a pagare
per averla. Ed a quanto pare non ha neanche tutti i torti.

--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
"Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare" - Wargames (John
Badham)

ddg81

unread,
Sep 17, 2011, 10:58:07 AM9/17/11
to

> assoluto, che quasi mi impedisce di acquistare questo cofanetto (ma se
> non si prende Star Wars in HD, che cosa prendere?!),

Il signore degli anelli?
Matrix?


Andrea Maderna

unread,
Sep 17, 2011, 11:48:39 AM9/17/11
to
Il 17/09/2011 10:26, Roberto ha scritto:

> Penso a Lucas e mi viene in mente il magnifico finale de "La
> conversazione" di Coppola, con Gene Hackman che distrugge il suo
> appartamento divorato dall'ossessione che vi siano microfoni nascosti,
> ma invece non c'è nulla. Lucas farà la stessa fine, solo con la sua
> ossessione, sempre lì a riguardarsi la vecchia trilogia, a rigirarsela
> nelle mani in cerca di qualcosa che non va, qualcosa di inadeguato,
> qualcosa da modificare, qualcosa di cui vergognarsi.
>
> Un giorno lo troveranno stremato e in trance, riverso sul tavolo da
> lavoro di uno dei suoi laboratori ipertecnologici, luci basse, bobine
> srotolate, pellicola dappertutto, il ronzio degli hard-disk, immagini di
> “Guerre Stellari” in loop su schermi di computer stremati da sessioni di
> rendering estremo, con un cupo Darth Vader congelato in un triste e
> perpetuo fermo immagine.

Hahahahaha, segnalo questo post:
http://www.i400calci.com/2011/09/questa-non-e-la-saga-che-state-cercando/

Più che altro perché il finale del tuo post me l'ha fatto venire in mente.

Al di là di quello, in quel post d i 400 calci viene linkata quest'altra
cosa, che genta una luce ancora più torbida sullo squilibrio mentale di
Georgino bello:
http://savestarwars.com/lucasspeechagainstspecialedition.html

dalai lamah

unread,
Sep 17, 2011, 1:25:02 PM9/17/11
to
Un bel giorno Roberto digitò:

> tutt’altro. Come può un uomo di cinema della sua esperienza non capire
> che certe modifiche stravolgono o attenuano la forza delle scene? Come

E vabbè, stiamo parlando di un imprenditore/impresario, mica di un
regista/artista (che quindi può avere a cuore cose tipo l'integrità e il
valore storico di un'opera). Insomma una sorta di Cameron, però senza
talento.

P.S. Bel post!

--
Fletto i muscoli e sono nel vuoto.

MiT

unread,
Sep 17, 2011, 4:10:39 PM9/17/11
to

"Roberto" <retu...@alice.it> ha scritto nel messaggio
news:j51lka$go6$1...@solani.org...
[cut]

> Penso a Lucas e mi viene in mente il magnifico finale de "La
> conversazione" di Coppola, con Gene Hackman che distrugge il suo
> appartamento divorato dall'ossessione che vi siano microfoni nascosti, ma
> invece non c'è nulla. Lucas farà la stessa fine, solo con la sua
> ossessione, sempre lì a riguardarsi la vecchia trilogia, a rigirarsela
> nelle mani in cerca di qualcosa che non va, qualcosa di inadeguato,
> qualcosa da modificare, qualcosa di cui vergognarsi.
> Un giorno lo troveranno stremato e in trance, riverso sul tavolo da lavoro
> di uno dei suoi laboratori ipertecnologici, luci basse, bobine srotolate,
> pellicola dappertutto, il ronzio degli hard-disk, immagini di “Guerre
> Stellari” in loop su schermi di computer stremati da sessioni di rendering
> estremo, con un cupo Darth Vader congelato in un triste e perpetuo fermo
> immagine.

Ma in fondo, la storia cosa ricordera' di Lucas? Che fu l'autore di una
delle saghe piu' famose del cinema di fantascienza, e poi? Un genio del
marketing, un visionario ma, sul versante cinematografico? Potremmo
obiettivamente dire che e' stato un bravo regista? Per me non lo e' stato:
il film piu' entusiasmante della saga e' "L'impero colpisce ancora", un film
diretto in modo impeccabile dal compianto Irvin Kershner. Un bravo
sceneggiatore, senza dubbio ma anche un imprenditore, un uomo che dalla sua
creatura ha sempre cercato il maggior ricavo possibile. Ed in nome di questo
guadagno, di questo ricavo monetario, Lucas si e' trasformato nella Medea
che ha ucciso i suoi figli; ha snaturato la sua opera per ottenerne sempre
piu' in termini economici, ha sacrificato sull'altare del denaro la
bellezza, l'essenza, la meraviglia del mito "Star Wars" che aveva creato.

Io, che ho ho avuto la fortuna di vivere, in adolescenza, l'emozione di
*quel* mito, del primo "Star Wars", che ho avuto la fortuna di esserci in
quel 1977, io non mi riconoscevo piu' in quella snaturata creatura nel 1997
ridisegnata a fini commerciali e rimasi incredulo nell'assistere nel 1999
alla nascita della nuova trilogia, un compendio di superficialita' che solo
la "Vendetta dei Sith" cerco' di mitigare; una nuova trilogia creata per
sfamare l'insaziabile voglia di guadagno di Lucas, creata per appassionare
un nuovo pubblico che rimase, invece, del tutto impassibile di fronte a
qualcosa che nasceva gia' vecchio.

Ed oggi, che si prospetta una nuova edizione in blu-ray rivisitata e
corretta... oggi non posso e non voglio seguire piu' quello che fu per me un
visionario che mi fece sognare. Non piu', basta Lucas! Basta con queste
continue ed insignificanti rivisitazioni. Ma d'altra parte penso: in un
periodo in cui siamo circondati da prequel, sequel, remake, reboot ed ogni
genere di ri-facimento, se hanno violentato l'essenza di "Star Trek", se
hanno malamente incrociato il mito di "Alien" con il primo "Predator" che
passava, se e' accaduto tutto questo e se continua ad accadere tutto questo,
questa poverta' di idee, questa scarsa fantasia, queste ridicole
sceneggiature sono anche il frutto di un pubblico che oggi digerisce,
purtroppo, tutto senza spirito critico. Lucas sta seguendo la tendenza, la
pericolosa tendenza a creare dei bei giocattoli usa e getta, ad uso e
consumo di un pubblico che non chiede piu' di emozionarsi ed affezionarsi a
qualcosa ma chiede emozioni momentanee, il "divertimento" che dura il tempo
di una proiezione.

Che tristezza vedere "Star Wars" (e potrei dire lo stesso
di "Star Trek") trasformarsi da mito a baraccone dei divertimenti; non e'
questa la fine che meritavano Yoda, o James Kirk, Obi-Wan, o Spock,
personaggi che erano entrati nell'immaginario collettivo per la loro "forza"
emotiva ed ora sono confinati a macchiette. Conservare e rivedere la
versione originale di "Star Wars" e' un segno di rispetto per quel modo di
fare cinema, quel cinema che il Lucas/Medea ha oggi irrimediabilmente
distrutto con questi continui ed inutili make-up. Rivedere la versione
originale di "Star Wars" mi emoziona ancora oggi perche' mi riporta ad un
tempo in cui non erano ancora nati gli Abrams-boys (in attesa adesso del
secondo scempio su quello che rimane di "Star Trek")

karamazov

unread,
Sep 17, 2011, 5:12:00 PM9/17/11
to
Roberto ci ha detto :
Dobbiamo dedurne
> che i film escono bene per caso? Per distrazione? *Nonostante* i loro autori
> invece che *per merito* loro?

bè sì, questa è una cosa abbastanza assodata.
le opere sono
il prodotto dell'azione di un autore in un determinato ambiente
e momento.
non si può sottrarre nessun elemento di questa
equazione senza alterare il risultato finale.

in sostanza sì, i film escono bene per caso, quando le congiunzioni
astrali fanno sì che ogni elemento sia favorevolmente allineato.

se bastasse solo il "genio" dell'autore, non si spiegherebbe
come mai persone che hanno prodotto opere geniali non le ripetano
sistematicamente lungo tutta la loro carriera ma anzi tocchino
spesso fondi di particolare bassezza.
non faccio esempi (spielberg) per pudore.


GP

unread,
Sep 17, 2011, 5:51:34 PM9/17/11
to
azz, quanto hai ragione...

Il 17/09/2011 22:10, MiT ha scritto:
>

Roberto

unread,
Sep 18, 2011, 5:45:32 AM9/18/11
to
Giacomo "Gwilbor" Boschi ha usato la sua tastiera per scrivere :

> ma la risposta a tutte le tue domande
> sta in questa frase. Lucas è definitivamente partito per la tangente, ma
> alla fine se fa una cosa è perché pensa che qualcuno è disposto a pagare
> per averla. Ed a quanto pare non ha neanche tutti i torti.

quindi NON dovrei prendermi quello che potrebbe essere l'unico
cofanetto in HD di Star Wars per chissà quanti anni? Non mi pare una
soluzione. Io voglio Star Wars in HD, anche se non sono d'accordo con
le scelte artistiche e commerciali di Lucas. Quindi che faccio? Lascio
perdere e torno a guardarmi i dvd (bassa qualità, e poi sempre le
versioni rivitate sono)?
Vorrei contribuire il meno possibile al conto in banca di Lucas, anzi
non vorrei contribuire proprio, ma allo stesso tempo voglio Star Wars
in alta definizione. Non sono uno che si lascia abbindolare dalla moda
e dalle cazzate o dal patetico collezionismo da fan (uno su un forum
l'altro giorno chiedeva se per caso a Natale è prevista un'edizione con
confezione a forma di testa di Darth Vader... sbam!).
Io voglio solo Star Wars in HD, e pure qualcuno di quei documentari che
ci sono negli extra, ma non voglio "premiare" il Lucas-pensiero e il
Lucas-conto in banca. Che si fa? Qualcuno me li può copiare? Non mi
pare molto conveniente...
C'è solo una soluzione.
Appena vado al Mediaworld me lo infilo sotto la maglietta. Anzi aspetto
che arrivi l'autunno, sotto il cappotto si nasconde meglio.

R.


Roberto

unread,
Sep 18, 2011, 5:45:47 AM9/18/11
to
Scriveva ddg81 sabato, 17/09/2011:

> > assoluto, che quasi mi impedisce di acquistare questo cofanetto (ma se
>> non si prende Star Wars in HD, che cosa prendere?!),
>
> Il signore degli anelli?

ne riconosco i meriti, ma Padron Brodo e Compagnia bella non fanno per
me, chiedo scusa. E poi le edizione estese, pur essendo ovviamente
superiori in tutto a quelle cinematografiche, sono decisamente
sfiancanti. Il mio preferito è il secondo film, con quella
meravigliosa, oscura, peterjacksoniana battaglia notturna sotto la
pioggia. Mi sono appena disfatto dei cofanetti dvd (versioni estese),
per "monetizzare" (capirai, il valore dei dvd crolla nel momento in cui
li compri!) e soprattutto per fare spazio, in blu ray compro solo
quello che mi piace davvero, "Il signore degli anelli" chissà quando lo
rivedrei, forse mai.

> Matrix?

Ho il primo, per ora mi basta.

No, davvero, preferisco dirottare altrove i miei (radi) acquisti. In
Italia non esce quasi nulla di decente, sono mesi che non prendo un
blu-ray, prossimamente prenderò solo "Velluto blu" (ma devo prima
verificare la qualità dell'edizione), "Picnic ad Hanging Rock" (anche
qui: edizione da verificare), "Tree of life" (sì, nonostante non mi
abbia entusiasmato, voglio rivederlo bene, da solo e con tutta calma) e
"Master and commander", finalmente in arrivo anche da noi. Poi devo
recupere un paio di cose già uscite ("Apocalypse now" e "La sottile
linea rossa"). Ma è tutto qui, i soliti noti.

Ma rispetto a quello che esce all'estero il confronto è imbarazzante.
Devo decisamente rivolgermi al mercato inglese, lì si vedono cose da
far tremare i polsi ("La ballata di Narayama"!), roba che qui non
uscirà MAI.

R.


daniele.g

unread,
Sep 18, 2011, 4:40:26 AM9/18/11
to
Roberto <retu...@alice.it> writes:

> Penso a Lucas e mi viene in mente il magnifico finale de "La
> conversazione" di Coppola, con Gene Hackman che distrugge il suo
> appartamento divorato dall'ossessione che vi siano microfoni nascosti,
> ma invece non c'è nulla. Lucas farà la stessa fine, solo con la sua
> ossessione, sempre lì a riguardarsi la vecchia trilogia, a rigirarsela
> nelle mani in cerca di qualcosa che non va, qualcosa di inadeguato,
> qualcosa da modificare, qualcosa di cui vergognarsi.

Se penso alle storie che ho letto su Guerre Stellari, i problemi di
budget, la diffidenza della produzione, la frustrazione da lui provata
durante la lavorazione del film, ecco se mettiamo tutto in quest'ottica
mi viene da dire che Lucas abbia un grosso problema di conflitto non
risolto, e che stia spendendo tutta la sua vita nel tentativo di
rimediare, cercando di riavvolgere il nastro della storia per
correggerla.
--
Evita la realta' a tutti i costi.

daniele.g

unread,
Sep 18, 2011, 4:35:28 AM9/18/11
to
Roberto <retu...@alice.it> writes:

> Un altro è questo. Nel 1997, in preda ad un moto di orgoglio
> tecnologico, Lucas prende la trilogia classica e vi apporta delle
> modifiche rilevanti, inserendo scene inedite e sostituendo alcuni
> effetti obsoleti con le nuove meraviglie della computer grafica. WOW!
> Jabba digitale! Gli X-wing digitali! L’esplosione della Morte Nera
> con le onde d’urto! Figata!

Greedo che spara per primo ad Han! Ecco, rinuncio volentieri a tutto
quanto qui sopra pur di non vedere più questa caduta di stile.
--
Quarta Legge di Parkinson:
Il numero di persone in ogni gruppo di lavoro tende ad aumentare
indipendentemente dal lavoro che deve essere svolto.

daniele.g

unread,
Sep 18, 2011, 4:44:49 AM9/18/11
to
Roberto <retu...@alice.it> writes:

> Come si fa a non capire che far pronunciare a Darth Vader quel
> “Nooooooo!” che adesso si sente nella nuova edizione in una delle
> scene più drammatiche de “Il ritorno dello Jedi” non fa che
> normalizzarne l’intensità?

Quale scena di preciso?
--
Non tutti gli uomini che bevono sono poeti.
Alcuni di noi bevono perche' non sono poeti.

Sandor Krasna

unread,
Sep 18, 2011, 10:13:29 AM9/18/11
to
"daniele.g" <dan...@father.nostromo.wy> ha scritto:

>> Come si fa a non capire che far pronunciare a Darth Vader quel
>> "Nooooooo!" che adesso si sente nella nuova edizione in una delle
>> scene più drammatiche de "Il ritorno dello Jedi" non fa che
>> normalizzarne l'intensità?
> Quale scena di preciso?

http://www.youtube.com/watch?v=27RVJJfny4I


Giacomo "Gwilbor" Boschi

unread,
Sep 18, 2011, 11:22:12 AM9/18/11
to
In data Sun, 18 Sep 2011 11:45:32 +0200, Roberto ha scritto:

> quindi NON dovrei prendermi quello che potrebbe essere l'unico
> cofanetto in HD di Star Wars per chissà quanti anni?

No, non ho detto niente del genere. Ho detto che tu (come tanti altri)
hai delle priorità, Lucas le conosce, e sa che comportandosi così si
prenderà qualche pernacchia ma non si tira la zappa sui piedi. Sa che il
suo prodotto viene apprezzato comunque.

Tu hai il tuo cofanetto, Lucas ha la sua versione iperaggiornata come
gli piace tanto a lui. Alla fine ci guadagnate entrambi.

iceman

unread,
Sep 18, 2011, 5:52:30 PM9/18/11
to
Dopo dura riflessione, daniele.g ha scritto :

> Roberto <retu...@alice.it> writes:
>
>> Penso a Lucas e mi viene in mente il magnifico finale de "La
>> conversazione" di Coppola, con Gene Hackman che distrugge il suo
>> appartamento divorato dall'ossessione che vi siano microfoni nascosti,
>> ma invece non c'ᅵ nulla. Lucas farᅵ la stessa fine, solo con la sua
>> ossessione, sempre lᅵ a riguardarsi la vecchia trilogia, a rigirarsela

>> nelle mani in cerca di qualcosa che non va, qualcosa di inadeguato,
>> qualcosa da modificare, qualcosa di cui vergognarsi.
>
> Se penso alle storie che ho letto su Guerre Stellari, i problemi di
> budget, la diffidenza della produzione, la frustrazione da lui provata
> durante la lavorazione del film, ecco se mettiamo tutto in quest'ottica
> mi viene da dire che Lucas abbia un grosso problema di conflitto non
> risolto, e che stia spendendo tutta la sua vita nel tentativo di
> rimediare, cercando di riavvolgere il nastro della storia per
> correggerla.

persino nel documentario incluso nel bluray, qualcuno (gli attori) si
lascia velatamente scappare che lucas, sul set del primo film, era teso
e concentrato tutto il tempo, mentre gli attori ridevano tutto il tempo
convinti che sarebbe uscito un film comico :D


dross

unread,
Sep 19, 2011, 7:21:04 AM9/19/11
to
Il 17/09/2011 10:26, Roberto ha scritto:
> ...io lo prenderò quando scenderà un po' di prezzo (al momento sta sugli
> 80 euro). Pare sia la migliore versione mai vista dell'esalogia, a
> livello casalingo e non solo, nonostante qualche comprensibile calo di
> resa e/o adattamento (riduzione rumore, ove necessario). I più esperti e
> tecnici lamentano l'uso di master sì restaurati, ma che risalgono al
> lontano 2004, sostenendo che l'evento meritasse transfer del tutto nuovi
> effettuati con le più moderne tecnologie, ma tant'è.
>

[cut]

ottimo post, ma la verità è questa

http://tinyurl.com/3dg23we

Roberto

unread,
Sep 19, 2011, 8:13:23 AM9/19/11
to
Il 17/09/2011, karamazov ha detto :

>> Dobbiamo dedurne
>> che i film escono bene per caso? Per distrazione? *Nonostante* i loro
>> autori invece che *per merito* loro?
>

> bᅵ sᅵ, questa ᅵ una cosa abbastanza assodata.


> le opere sono il prodotto dell'azione di un autore in un determinato
> ambiente
> e momento.

> non si puᅵ sottrarre nessun elemento di questa


> equazione senza alterare il risultato finale.

Sᅵ, certo, sono d'accordo. Contano i mezzi che usi, il periodo storico
in cui fai il film, le persone con cui lo fai. Non si sa mai un'idea o
una soluzione da dove puᅵ venire, e anche sotto i regimi registici piᅵ
dittatoriali, le variabili in gioco sono numerosissime e spesso
imprevedibili. Viene in mente l'"Effetto notte" di Truffaut. Anche
togliendo tutto il romanticismo sbarazzino di quel film, un set ᅵ
effettivamente un calderone, anche nel regno industriale e
iper-pianificato di Hollywood.

> in sostanza sᅵ, i film escono bene per caso, quando le congiunzioni
> astrali fanno sᅵ che ogni elemento sia favorevolmente allineato.

Va bene, posso anche essere d'accordo sul fatto che i grandi del
cinema, da sempre, siano i piᅵ capaci nella difficile arte di
"favorire" queste "congiunzioni astrali" di cui parli tu, ma qui si
tratta di tentare di spiegare come faccia Lucas, dopo anni e anni di
esperienza nel campo, e dopo anni e anni di *esegesi* (ad ogni livello)
della sua opera principale, a non capire che il bello di quella scena
(per restare nell'esempio) ᅵ proprio il drammatico silenzio di Darth
Vader. In fondo sono personaggi e situazioni *che ha creato lui*
(vabbe', che ha creato Lawrence Kasdan :-) ), situazioni e personaggi
che dovrebbe conoscere alla perfezione. Mistero.

Perᅵ questo ci porta a due questioni.

1) Ribaltiamo l'ipotesi. Se quella scena avesse sempre avuto il
"NOOOOOOO!" che ascoltiamo ora, e Lucas in questa edizione *l'avesse
tolto*, probabilmente si griderebbe allo scandalo comunque,
indipendentemente dall'oggettivo miglioramento della scena, per una
mera questone di VPS (Vilipendio di Cosa Sacra, :-) ).

Tutto sommato preferirei che fosse buona la 1), e universalmente
valida, piuttosto che accedere alla 2), gravida di conseguenze
inquietanti. Infatti:

2) se non fosse il cambiamento in sᅵ a scandalizzarci, se fossimo
DAVVERO in grado di dire, come pare accadere in questa occasione, "non
ᅵ il cambiamento in sᅵ a disturbarmi, ᅵ proprio il NOOOOO! appiccicato
alla nuova versione ad essere sbagliato, a peggiorare la scena", allora
ne dovremmo dedurre che gli spettatori e/o gli appassionati di cinema
alla fine *ne sanno piᅵ degli autori*, conoscono meglio i film, meglio
i personaggi, meglio il significato delle scene. Questo ᅵ inquietante.

Non ᅵ presunzione, e neanche il fatto che in fondo "siamo tutti poeti,
navigatori e allenatori della Nazionale di calcio", come si dice. E'
proprio una cosa piᅵ profonda, secondo me. Certo questo vale
prevalentemente per fenomeni "emotivi" dalla forte presa popolare, come
appunto Star Wars, entrato sottopelle ad un pubblico vastissimo, e
forse, si potrebbe dire, non vale per un sacco di altri film, dove gli
spettatori e gli appassionati in genere "subiscono" le scelte degli
autori senza prendersela troppo, al massimo esprimendo una propria
opinione piᅵ o meno articolata.

Ma forse non ᅵ cosᅵ, forse il discorso non vale solo per i fenomeni
popolari. Molti di noi, per esempio, hanno fatto le pulci a "Tree of
life", e alcune critiche erano secondo me sacrosante. Com'ᅵ che tutti
ci siamo arrivati (l'"errore" di concentrare la storia dell'Universo in
un'unica sequenza; la questione della "pietas" dinosauresca; l'ascesa
finale di Penn, goffamente esplicita...), e invece Malick no? Eppure
non ᅵ mica uno stupido, Malick. Lui ci ha messo *ANNI* per farle questo
film, per pensarlo, per elaborarlo, noi l'abbiamo "risolto" dopo un
paio d'ore di visione, magari con l'aggiunta di un paio di giorni di
riflessione. E' non ᅵ stata una "risoluzione" superficiale, tutt'altro.

La cosa mi inquieta decisamente. E' forse il vedere, l'aver visto,
"troppi" film, l'aver letto "troppi" libri, troppe recensioni,
confrontato e discusso troppe opinioni a renderci cosᅵ "bravi"? Come
puᅵ essere "troppo" un bisogno conoscitivo, intellettuale? E' solo un
nostro problema soggettivo, di spettatori "navigati"? Oppure ᅵ il
cinema in quanto tale ad essere diventato cosᅵ scoperto, cosᅵ
trasparente, cosᅵ facilmente "risolvibile"? Non sarᅵ, ormai, "troppo
assimilato", il suo linguaggio? Non sarᅵ che ormai vengono fuori
palesemente i limiti intrinseci del mezzo (immediatezza,
immedesimazione, autoreferenzialitᅵ ecc)? Oppure sono gli autori di
oggi ad essere troppo facilmente "assimilabili", ad essere rimasti
indietro, ad aver visto pochi film, ad avere poca "fame", o solo "fami"
semplici? (Eppure, per dire, Malick, come intellettuale, ᅵ da tutti
descritto come un personaggio assai complesso e sfaccettato...)

R.


daniele.g

unread,
Sep 19, 2011, 6:18:02 PM9/19/11
to
"Sandor Krasna" <ac...@bfd.cfds> writes:

> "Daniele.g" <dan...@father.nostromo.wy> ha scritto:
>
>>> Come si fa a non capire che far pronunciare a Darth Vader quel
>>> "Nooooooo!" che adesso si sente nella nuova edizione in una delle
>>> scene più drammatiche de "Il ritorno dello Jedi" non fa che
>>> normalizzarne l'intensità?
>> Quale scena di preciso?
>
> Http://www.youtube.com/watch?v=27RVJJfny4I
>
>

Maledetto bastardo.
--
Affascinante e' una parola che uso per l'inaspettato.
-- Spock, "The Squire of Gothos" (TOS), data astrale 2124.5
0 new messages